Recensioni per
Nel nome del padre
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 391 recensioni.
Positive : 391
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/02/20, ore 12:29
Cap. 10:

Ommioddio!
Ommioddio io ho amato questo capitolo, oltremodo! Non hai idea di quanto io lo abbia amato. NO!
Penso che questo sia in assoluto – per ora – il mio capitolo preferito. Sai quanto ami ogni personaggio di questa storia, ma sai anche che cotta stratosferica ho per Mano Insanguinata, ma qui hai approfondito così tanto il suo personaggio che me ne sono totalmente innamorata. Fino ad ora ci hai raccontato di un giovane essere umano, temuto comunque dai suoi sottoposti, temuto dagli umani che hanno la sfortuna di incontrarlo sul loro cammino. Mano Insanguinata, quello che parla solo ed esclusivamente quando ha qualcosa da dire, e che non si fa troppi problemi a liberarsi di ciò che non gli è utile (sebbene ha dato prova, in passato, di poter essere magnanimo). In questo capitolo, invece, Mano Insanguinata è ancora quel bambino indifeso e confuso, che viene portato al cospetto del padre. Un padre che non lo ama, lo usa per i suoi scopi e pretende da lui la perfezione, l'infallibilità. Pretese che rendono Mano Insanguinata di un'umanità dolorosissima. L'unico a spaventarlo è proprio il ricettacolo di Kyr, che è un'entità che respira ogni respiro come fosse l'ultimo, che sembra uno spirito che fluttua e non ha consistenza, e la cosa che mi ha più colpito non è solo il fatto che Mano Insanguinata si chieda perché, se pare sempre sul punto di morire, suo padre non lo fa davvero. Ma si chiede anche perché non è lui stesso, a morire e porre fine a quella vita fatta per servire il genitore anaffettivo, che da lui pretende solo e non dà mai indietro.
Il fallimento della cattura dei maghi lo ha completamente mandato fuori di testa, e la paura di Mano Insanguinata – che gli fa compiere un gesto come indietreggiare, qualcosa che in lui non avrei mai detto avrebbe potuto fare e, difatti, se ne pente lui stesso siccome suo padre non ammette che abbia paura – è più che legittima, specie quando la violenza del padre si abbatte su di lui e ho amato, anche se con dolore, come hai reso questo rapporto. Come Mano Insanguinata sia vulnerabile contro quella figura, che si presenti così umano, indifeso, che ricordi così tanto il momento in cui è stato portato da lui, e da lì non ha ricevuto altro che disprezzo e odio.
Per quanto riguarda il Balor, ho avvertito quel filo spezzato nella psiche, alla fine della storia. Golgoth ha subito danni peggiori, forse, anche se la psiche di Mano Insanguinata è comunque lesa dalle parole di suo padre. Ma il Balor non solo lo aiuta, ma lo sprona a non fermarsi, perché non è il momento. Non ora che DEVONO riuscire a riscattarsi, dopo il loro fallimento, per Davian inammissibile. Un modo per aiutarlo, forse, a non pensare.
Cara io non so cosa dire, ho amato tutto di questo capitolo. Non so come esprimere quanto mi sia piaciuto e quanto io aspetti l'incontro tra Rowen e Mano Insanguinata, sempre di più. Ah, domanda, ma hai dei presta-volto per questi personaggi? (non mi ricordo se ti avevo già fatto questa domanda) Mi piacerebbe sapere come te li sei immaginati (Io ci vedo un giovane RDJ per Mano Insaguinata e un Tom Holland per Rowen ma... EHI, IO SONO SCEMA **)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo *____*
La amo questa storia, la amo troppo ♥
Miry

Recensore Master
13/02/20, ore 09:10
Cap. 8:

Tesoro mio, eccomi, più felice che mai, per lo scambio!
Allora, intanto non so se percepisci l'euforia e vedi i fuochi d'artificio che ho patto esplodere per il ritorno di Mano Insanguinata e Golgoth (sì, già mi stavo affezionando, in questo capitolo poi il nostro "bel" balor si è conquistato un cospicuo pezzo del mio cuore!).
I Razziatori, permettimi ti prego, mi ricordano un sacco gli orchetti de Il Signore degli anelli: stupidi, sottomessi e decisamente meno forti, continuano imperterriti a sfidare la loro "buona" sorte contrariando e facendo gli sboroni con Mano Insanguinata, Golgoth e gli altri soldati. Menzione d'onore per l'idiozia va a...rullo di tamburi...a Camek, il capo Razziatore dall'idiozia palese che osa sfidare Mano Insanguinata sulla base di una decisamente effimera importanza che avrebbe per il ricettacolo di Kyr.
Al di là di Camek e degli altri pavidi e deboli Razziatori e dell'adorazione che ho per questa storia in generale in cui personaggi e situazioni mi intrigano sempre di più, qui mi è piaciuto moltissimo lo spiraglio che ci hai permesso di vedere del rapporto tra Golgoth e Mano Insanguinata. Il rapporto pare essere decisamente complesso, ma anche profondo, costituito da un insegnante che non lesina sui metodi né sulla violenza e un apprendista che si dimostra, nonostante tutto (e qui mi riferisco in particolare alla questione razza: alla fine un umano è sempre una creatura debole messa a paragone con demoni e altre creature) forte e capace di imparare. "se non fosse stato un demone, totalmente privo di qualsiasi umanità ed estraneo all’affetto, Mano Insanguinata avrebbe detto che stesse cercando di rassicurarlo." mi è quasi venuta una lacrimuccia per la tenerezza, poi mi sono ricordata che sono due personaggi molto (apparentemente) cattivi e insensibili e ho ricacciato indietro la lacrimuccia (restando però con un deciso senso di tenerezza).
Mi è piaciuto molto il pezzo che hai dedicato ai pensieri di Mano Insanguinata rispetto al padre, alla vita, alla propria debolezza. L'ho trovato un pezzo calzante, necessario e decisamente ben scritto.
Questa storia originale che costruisci con maestria e lentezza mi piace tantissimo e, ma questo lo sai già, mi sono perdutamente innamorata di Mano Insanguinata, il principe problematico con un padre degenere. E anche Golgoth mi piace sempre di più, protettivo a modo suo, fiero del comandante che ha creato.
Insomma, adoro la tua storia e come scrivi, quindi a presto mia cara e complimenti ancora (per l'ennesima volta).
Un bacio enorme L.

Recensore Veterano
12/02/20, ore 22:10
Cap. 2:

Okay, ho appena cominciato a leggere questa storia ma, devo dirlo, mi intriga già tantissimo.
Sin dal prologo, quella che ha catturato la mia attenzione è stata l'atmosfera: oscura, misteriosa, del genere che ti porta a guardare con sospetto ogni ombra che si ammucchia negli angoli. E il ragazzo che incontriamo sin dall'inizio, questo giovane uomo così disincantato e deciso, non è da meno; tutto in lui, dal modo in cui si muove all'indifferenza con cui si è ferito per procurarsi il sangue, mi da l'idea del personaggio dannato, dell'antieroe. Lo conosco da due capitoli, ma già sento che sarà uno dei miei preferiti.
Un indizio in più sul suo conto ce lo fornisce il ricordo di Nerya, e scoprire cosa ha saputo fare a sé stessa e al bambino che le era stato affidato è stato straziante. Non posso giustificarla, ma capisco il gesto disperato che l'ha portata a sacrificare il piccolo di un'altra donna per salvare il suo neonato. E' umana, con tutte le accezioni del caso: ha agito per paura e per istinto, e per questo non mi sento di giudicarla. 
Soprattutto, non riesco a pensare male di lei vedendo cosa le abbiano fatto il rimorso e l'ossessione. Sì, ha fatto una cosa orribile consegnando un innocente, ma questo sembra esserle costato la sua sanità mentale.
Di certo è diventata una donna confusa, capace di ferire persino quel figlio che ha cercato di difendere a tutti i costi.
E qui arriviamo a Rowen. Mi piace questo ragazzo, la sua determinazione e persino il modo egoistico con cui si rifiuta di lasciare la madre al suo destino. Mi rendo conto che la sua vita accanto a Nerya non deve essere stata facile, e questo me lo rende ancora più simpatico.
Sono davvero curiosa di leggere come procederà la storia. I personaggi promettono bene, e mi piace moltissimo l'ambientazione che hai tratteggiato fino ad ora.
Insomma, complimenti vivissimi <3
Alla prossima!

Recensore Master
12/02/20, ore 20:11
Cap. 10:

Eccomi qui! Ok, questo è sicuramente diventato non solo il mio capitolo preferito di questa storia...ma anche il mio capitolo preferito tra tutti quelli che ho letto nelle tue altre fan fiction!
Sul serio, in questo periodo sono in piena fase signore oscuro, perchè ho finalmente cominciato a leggere il Silmarillon, l'unica opera di Tolkien che non avevo ancora visionato.
E com'era prevedibile, mi sono subito innamorato di Melkor, il Signore Oscuro precedente a Sauron.
Il nostro amato ricettacolo, in questo capitolo, me lo ha ricordato molto, e ti posso assicurare che è un fattore assolutamente positivo. Il fatto che abbia utilizzato un tentacolo per strozzare Mano Insanguinata ha un non so che di Lovecraftiano, cosa che ha ulteriormente cimentato il mio amore per questo capitolo.
A dare il colpo di grazia è stata proprio l'azione in sè, un bello strangolamento in stile Vader, anche se il classico " mi hai fallito per l'ultima volta " dovrà aspettare, Mano ne è euscito vivo per il rotto della cuffia.
Sul serio, la presenza scenica del Ricettacolo, il suo modo di parlare, il tutto rappresentato attraverso gli occhi terrorizzati di suo figlio...insomma, era tutto perfetto, impeccabile, stavo assistendo in prima persona all'entrata in scena di uno dei migliori Signori Oscuri che abbia mai visto in una fan fiction di EFP.
Come sempre, le interazioni tra Mano e il suo padrino Balor ( perchè così mi immagino la loro relazione ) sono sempre uno spasso, non vedo l'ora di vederli assieme mentre massacrano demoni a destra e a manca ( per qualche misteriosa ragione ).
Brava davvero!

Recensore Master
12/02/20, ore 12:57
Cap. 10:

Ciao ^^
Ero molto curiosa di scoprire come si sarebbe svolto l'incontro tra Mano Insanguinata e suo padre.
Ho trovato molto interessante il fatto che il ricettacolo di Kyr stia sempre nell'ombra e che suo figlio non riesca a vedere nè lui, nè la stanza in cui si trova: il buio aumenta la paura e l'inquietudine poiché non si riesce a vedere cosa sta accadendo. Sente la voce di suo padre, ma non riesce a capire a quale distanza si trovi di preciso e, in ogni caso, gli unici riferimenti per capirlo sono i suoni e la puzza di morte che certo non aiuta a tranquillizzare una persona ^^"
Mi è piaciuta molto l'introspezione di Mano Insanguinata e credo che tu sia riuscita a renderlo molto bene. Giustamente un bambino piccolo non capisce perché il proprio padre lo disprezzi e lo torturi, ma col tempo si è creato una corazza, più o meno, che gli impedisce di porre domande, anche se nella sua testa continuano a formarsi.
Continuo a sperare che Mano Insanguinata incontri presto Rowen e riesca a liberarsi dal giogo di suo padre, che a momenti gli fa desiderare la morte.
La parte finale dell'incontro con il ricettacolo di Kyr è stata particolarmente straziante, almeno per me: Mano Insanguinata è stato scagliato per tutta la stanza e si è rotto qualche osso, quindi ha giustamente difficoltà a rimettersi in piedi. Tuttavia l'unica cosa a cui riesce a pensare è che suo padre gli ha ordinato di andarsene e lui deve farlo, a discapito del dolore che sente. Per fortuna c'era Golgoth a portarlo via (non voglio sapere cosa sarebbe successo altrimenti ^^")
Un capitolo tetro e stupendo, come sempre ^^
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento!
Baci, pampa

Recensore Master
12/02/20, ore 07:50
Cap. 1:

Eccomi qui per lo scambio del giardino. Ho solo una cosa da dire adesso. Ma perché non ti ho conosciuto prima? Cioè questa storia è stupenda. Il prologo non solo è fatto molto bene, ma ti apre una serie di strade e ti mette in testa molte domande.
Non penso che mi sarei comportata come nerya, lasciando sio nipote in mano ai demoni. Che poi come aveva fatto suo cognato ad avere kyr dentro di lui? Che fine hanno fatto tutti? E quel piccolo bambino dagli occhi grigi è adesso quell'uomo che abbiamo visto all'inizio, vero?
Ottimo lavoro. Ci sarò sicuramente al prossimo scambio del giardino per scambiare con te.
A presto
missredlights

Recensore Junior
12/02/20, ore 01:27
Cap. 1:

Veramente una fantastica apertura.

Mi astengo da qualsiasi commento su grammatica e sintassi, così come sullo stile, perché per quanto mi sforzi non riesco a trovarvi difetti.

Notevole è la capacità di caratterizzare efficacemente tutti gli attori in un solo capitoletto. Contrariamente a molti scrittori in erba preoccupatissimi dall'architettare tutta la trama, sembra che tu dia priorità alla caratterizzazione, e si tratta di una scelta che di solito paga.
L'unica critica che dapprima mi era venuta in mente è che mi era parso tu puntassi a suscitare una certa empatia per Nerya, cosa che in me non è accaduta. Dai, è una str***a, ma come fai a sacrificare un bambino a sangue freddo in questo modo? Dopo che fai una cacata del genere "pentirti" è fin troppo comodo, ti tocca portartela dietro e ben ti sta, io non ti compatisco di certo. Fra l'altro non mi pare manco così pentita, continua ancora a giustificarsi con sé stessa...
Una rapida lettura delle altre recensioni, tuttavia, mostra come altri lettori abbiano invece provato, se non simpatia, una forma di comprensione e compassione per lei. Evidentemente il suo personaggio, pur dopo così poco tempo che siamo in sua compagnia, riesce già a suscitare sentimenti contrastanti, con alcuni che la disprezzano ed altri che, invece, almeno la compatiscono. Proprio come le persone reali. Se questo non basta a provare che è caratterizzata bene, non so cos'altro possa farlo.

Bandierina verde smeraldo e continuerò la lettura :)

Recensore Master
11/02/20, ore 22:54
Cap. 10:

Mano insanguinata è un personaggio complesso. Non è facile immedesimarsi in lui, perché di certo è un personaggio negativo, eppure non è un archetipo come il padre. Il ricettacolo di Kyr è il vero male, che corrompe o distrugge tutto quello che tocca. Mano Insanguinata è stato abbastanza forte da non farsi dare a pezzi, ma è stato corrotto e reso qualcosa che non era. Io credo che la corruzione non sia totale. Mi viene in mente StarWars (io adoro StarWars) e il personaggio di Vader... Che si, è stato corrotto dal lato oscuro, ma ha mantenuto una parte di sé in qualche modo. E forse, se non ha avuto modo di accorgersi ancora che è ancora presente in lui, saranno Rowan e i ricordi a cambiare la situazione.
La lotta tra il bene e il male, soprattutto quando si trovano tracce di uno nell'altro, è sempre affascinante. Stai sviluppando davvero bene il tutto, dandoci i giusti tempi e alternando i punti di vista per lasciare la curiosità di proseguire. E infatti, spero di avere presto altro da leggere!
Vorrei chiudere con un encomio per quanto riguarda la scena della "tortura". Non far vedere mai il nemico è sempre un'ottima soluzione, perché alimenta la paura: non sapendo da dove arrivi il pericolo il panico è triplicato. E i tentacoli fanno impressione, sempre. Sono alieni. Sono terribili. Sono come serpenti, ma guidati da una mente superiore. Sono tanti. Sono forti. ANSIA.

Brava, davvero brava!
Ancora.

Recensore Veterano
11/02/20, ore 13:38
Cap. 4:

Ciao! Finalmente abbiamo un primo vero focus su Mano insanguinata; ammetto che questo personaggio mi affascina già e si presenta già molto interessante: un umano cresciuto tra i demoni e temuto dai suoi simili, freddo e spietato. Mi piace un sacco anche il fatto che, visto che é stato privato non solo di un'infanzia serena ma soprattutto di un nome, abbia finito col considerare l'appellativo "Mano Insanguinata" come l'unica caratterista che gli dia un minimo di individualità: é un'identità che sente non appartenergli, ma è meglio che non averne nessuna. Già la sua apparizione suscita negli abitanti di Syrdin timore e preoccupazione e giustamente tutti si domandano il perché di quella visita inaspettata. Poveretti, prima i razziatori, ora un esercito di demoni... sono finiti dalla padella nella brace! A quanto pare, la situazione in città era tenuta sotto controllo grazie ai tributi versati a Devian da parte di Mordhen: trovo questo personaggio davvero molto realistico e ben costruito nonostante appaia solo da pochi capitolo. È un leader prudente e si preoccupa per il bene della cittadinanza, ma nonostante si mostri padrone della situazione, è chiaramente spaventato, il che lo rende estremamente umano. Tornando a Mano Insanguinata, capiamo subito che il suo obiettivo è l'Accademia di magia e che per qualche motivo il ricettacolo di Kyr è interessato ai maghi, forse gli unici in grado di contrastare il suo potere? Interessante come Golgoth segua ciecamente gli ordini di Mano Insanguinata, a differenza degli altri demoni, nonostante sia consapevole della sua inferiorità in quanto umano. Di sicuro lo fa per timore dell'eventuale punuzione di Kyr, ma l'aver combattuto al suo fianco e il fatto che il ragazzo sia sopravvissuto ad anni di privazioni e torture, ha fatto nascere un lui il rispetto tipico di un soldato. Un atteggiamento, paradossalmente molto umano per essere un demone. Infine, apprendiamo che i maghi se la sono svignata molto tempo fa, lasciando gli abitanti di Syrdin al loro destino, dimostrandosi dei veri vigliacchi, come fa giustamente notare Thoan, visto che hanno condannato loro Davian a diventare il ricettacolo di Kyr, credendo arrogantemente di poterlo dominare. La scena in cui Mano Insanguinata, dall'indifferenza passa all'azione mi ha messo i brividi. Sembrava il più pacato, quasi gentile proprio perche l'unico umano e invece si dimostra freddo e spietato alla pari di un demone o anche peggio: egli è semplicemente un'arma, una macchina che agisce seguendo gli ordini e ormai incapace di provare sentimenti. Praticamente un cyborg a tutti gli effetti e sono davvero molto curiosa di vedere come questo personaggio si evolverà nel corso della storia. E adesso grazie a Thoan, Rowen sì che é davvero nei guai: riuscirà a sfuggire alle grinfie dei razziatori prima dell'arrivo dei demoni? O finirà in un pasticcio ancora piu grande? Alla prossima, complimenti davvero!

Nuovo recensore
10/02/20, ore 23:27
Cap. 2:

Buona sera, infine sono riuscita a passare da te questo inizio settimana!
Devo ammettere che questo capitolo uno mi ha regalato un carro d'emozioni e anche oltre. Sono letteralmente innamorata di Rowen e Nerya e mi dispiace per la morte di quest'ultima.
Studiando a fondo il personaggio, comprendo il perché dei suoi attacchi di ira, come anche quelli che la riducevano in stato confusionale: con una vita del genere vissuta ed il peso delle colpe che gravava su di lei, non è affatto semplice vivere ogni giorno. Anzi, credo lo si vive nella maniera peggiore possibile, piena di atroci incubi come era solita.
Voglio complimentarmi con te per il modo in cui hai tratto i problemi di Nerya ma soprattutto per come l'hai costruita. Non ho solamente provato empatia ma l'ho sentita viva e tangibile e questa è una cosa che non tutti sanno fare. Dunque bravissima.
Rowen, altro personaggio che mi piace moltissimo, mi spiace sia stato giudicato Mordhen in una maniera negativa. Credo di capirli entrambi.
Uno intento nel proteggere sua madre e l'altro nel proteggere gli abitanti di Syrdin: una situazione atroce in entrambi i casi.
Sai, pur conoscendo la sensazione del "Questo capitolo non mi trasmette particolari emozioni e come l'ho scritto non mi soddisfa" lascia che ti dica che a me personalmente, mi ha trasmesso molto.
Il dolore della perdita di una madre, l'avanzata del nemico che incombe e soprattutto il peso degli eventi per i quali non si può far nulla. Si può solamente stare a guarda o agire... ma agire comporta la fuga, o il combattere o la morte.
A parte questo, grammaticalmente non ho nulla da segnalare, capitolo a dir poco perfetto!

Ci si legge presto! Ciao!

Recensore Master
10/02/20, ore 22:19
Cap. 10:

Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger II Edizione” indetto sul Forum di Efp, giudice Shilyss.

Cara DarkSider,

A me piace un sacco quando ti perdi in chiacchiere! Allora, i capitoli che hanno per protagonista Mano Insanguinata mi piacciono moltissimo perché è un personaggio complesso, cresciuto in un mondo orribile e con un padre padrone violento e terrificante. I pensieri di lui che vorrebbe solo obbedire non per devozione o lealtà, ma per mera sopravvivenza, sono resi in maniera spettacolare. In quanto figlio, pretende altri tipi di comportamenti e sa ciò cui è stato privato nonostante sostanzialmente viva in mezzo ai demoni, tanto da stringere un legame di rispetto con Golgoth (che qui povero, mi ha fatto non dico tenerezza, ma quasi). Davian è un personaggio ormai totalmente corrotto e il fatto che la sua immagine sia occultata a tutti e viva nell’ombra, nonché le descrizioni marcescenti che lo caratterizzano, confermano la mia teoria: il dio corrode il corpo umano e lui sta morendo. Non può fisicamente uscire e cacciare i maghi e quindi, pur essendo potente, deve delegare a questo figlio che lo teme e lo odia a ragion veduta.

L’idea di non mostrarlo è fighissima perché con questo escamotage lovecraftiano la trasformazione di Davian è indicibile e per questo infinitamente spaventosa (che concetto fighissimo è?) e a livello di atmosfere l’effetto ottenuto è pazzesco. La questione circa i maghi ovviamente rimane irrisolta. Ci sono diverse chiavi di lettura che potrebbero essere ugualmente valide. La prima, il Ricettacolo ha avuto altre informazioni e sta punendo ulteriormente i suoi due fidi (ma così perderebbe tempo che non ha, a mio parere); la seconda, Mano Insanguinata tornerà a Syrdin a vendicarsi dei demoni irrispettosi. Insomma, questo fatto che Golgoth e Mano debbano uccidere dei demoni mi puzza un po’ e non vedo l’ora di leggere il prossimo aggiornamento per vedere cosa sta succedendo, perché interrompere così la trama è crudele. Crudelissimo. Concludo soffermandomi su Golgoth: un demone fatto e finito spaventa Mano meno di suo padre; gli deve evidentemente la vita ed è bello vedere come Golgoth riconosca l’utilità dell’umano e lo rispetti comprendendo bisogni che per lui, come dici anche nel testo, sono totalmente privi di significato. La trama si fa sempre più corposa e affascinante e mi prende ogni volta tantissimo. Ripeto, BRAVISSIMA **!
Shilyss :)
(Recensione modificata il 23/02/2020 - 12:53 pm)

Recensore Master
10/02/20, ore 21:43

Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger II Edizione” indetto sul Forum di Efp, giudice Shilyss.

Cara DarkSider,
è con immensa gioia che stasera mi leggerò ben due capitoli della tua bellissima long (uno come premio e uno per altre faccende) ♥. Capisco perché tu ti sia affezionata a Mordhen. È un personaggio imperfetto e umano, di cui cogliamo le idiosincrasie e le problematiche, nonché le passioni. Thoan, per esempio, che gli è più fratello di quanto non lo sia Nerya e il cui atteggiamento suicida ha condotto alla morte i superstiti di Syrdin, potrebbe essere sia l’amico fraterno che un interesse amoroso, vista la foga e i rischi che Mordhen corre per salvarlo. Ho parlato di idiosincrasie perché pur essendo il capo – per ragioni meramente pratiche – della città – per certe cose Mordhen non ha coraggio. In particolare, tutto ciò che concerne Nerya e la sua famiglia d’origine viene chiuso e messo da parte. Trovo che non accertarsi della morte della sorella e far vivere il nipote nell’ignavia sia proprio indice di questa volontà di non agire che fino alla disperata fuga su Redivivo caratterizza coerentemente il personaggio.

Se Mordhen entrasse nella stanza dov’è Nerya dovrebbe constatare di averla fatta uccidere (o di non aver impedito che succedesse) o, viceversa, l’avrebbe trovata ancora viva (ma intanto al lettore rimarrà il dubbio e a te permetterà di rimetterla eventualmente in gioco). Dunque, Mordhen agisce nella stessa maniera con Rowen. Evita di cercarlo e di dirgli la verità, perché se avesse ammesso di essere suo zio gli avrebbe anche dovuto dire perché sua sorella non voleva più vederlo e ammettere che il sogno di una vita era sfumato. A questo punto, però, Thoan rappresenta l’unico brandello di normalità in una vita e in una città scomode.

Perché il ricettacolo ha distrutto Syrdin e se non ci sono i maghi non gli serve a nulla. Molto bello a questo proposito che i demoni si rivelino per quello che sono. Creature feroci che si lasciano colpire per poi divertirsi a massacrare con più agio – o avendo una scusa buona per farlo. Questo atteggiamento sanguinario spiega facilmente anche perché Mordhen resta vivo: non vuole combattere e non ha armi – non è divertente. Concludo dicendo che questo è da intendersi come un romanzo che per necessità tue posti in fieri. Andrebbe letto tutto d’un fiato e, così facendo, il capitolo di Syrdin farebbe solamente (come comunque fa) salire un’ansia ancora maggiore in attesa del prossimo capitolo, certo, ma permette anche di scoprire che fine hanno fatto i secondari. E questo è utile, perché i personaggi secondari non possono finire nel dimenticatoio, quindi… BRAVISSIMA come sempre **! A tra poco,
Shilyss

Recensore Master
10/02/20, ore 18:39
Cap. 10:

Ciao!

Certo che papà Davian non la manda certo a dire quando si tratta di punire il figlio! Un certo Darth avrebbe molto da imparare qualora il suo desiderio fosse quello di terrorizzare suo figlio ed infondergli cieca obbedienza (al prezzo però di un odio senza fine come avviene per Mano Insaguinata). Una vita di tormenti, violenze e torture ne hanno fatto questa specie di guscio QUASI vuoto, che ciò nonostante anela alla morte per liberarsi delle sue sofferenze e dalla presenza di questo genitore, per il quale è soltanto un appendice della sua volontà.
Oltretutto ha pagato per colpe non sue visto che i Maghi sono spariti da tempo e chissà dove caspita sono andati a finire e con il principale indiziato per la conoscenza di questa informazione, il caro Rowen, che non ne sa un fico secco. Appena paparino lo saprà immagino che considererà quanto ha appena inflitto al figlio delle semplici carezze... questa missione di eliminazione di alcuni demoni mi ha sorpreso. Traditori nelle fila del ricettacolo? Qualcuno che non accetta più la sua autorità? Lo dico e lo ripeto, a tutta questa malvagità qualcuno in grado di farlo DEVE opporsi! Ma non mi sarei mai aspettato che fossero altri demoni! XD
Bravissima come sempre, ci leggiamo presto!
Will D.

Recensore Master
10/02/20, ore 18:01
Cap. 10:

Ciao cara e bentrovata. Se dovesse descrivere questo tuo nuovo aggiornamento in una parole sola direi: tenebre. Non un buio solo, pesante ed ovattato, ma tanti: quello della coscienza nascosta e poco lucida, quello del terrore che scaturisce dal non sapere, quello del dolore che qui, purtroppo, se ne è provato tanto.
Il ricettacolo di Kyr si ricorda di punire ma pare aver dimenticato i limiti di un normale corpo umano. Ok la punizione al figlio, ci sta tutta, ma dopo averlo ridotto davvero in quel modo si aspetta anche che sia efficiente? Sicuramente lo riterrà non necessario, utile certo ma non vitale… Eppure, in quell’accanirsi contro suo figlio, mi è sembrato di vedere anche una sorta di rabbia contro se stesso. Contro quello che era e non è riuscito ad impedirsi di diventare.
Qui le tenebre sono pure nascondiglio. E’ naturale che il ricettacolo non muoia, perché Kyr ne ha bisogno. Non ricordo più il nome del mortale di quel mito che non moriva mai ma invecchiava solamente. Onestamente, non ne ricordo neppure la circostanza. Ma ci vedo il tema comune che, per un essere umano, troppo potere è qualcosa che logora (lo ammetto, riprenderò anche io questo tema, per cui mi piace assai vederlo trattato, in tutte le sue sfaccettature). Da te il ricettacolo non muore, ma si decompone, si deforma, è putrescente e se ne percepisce anche il miasma. Non basta neppure l’oscurità a celarlo. Qui il ricettacolo è stato doppiamente saggio: ha preso la sua decomposizione e l’ha mascherata nel buio. Di una debolezza ha fatto motivo di forza: incute terrore, rispetto, potenza. Insomma, senza mostrarsi, riesce tuttavia a mantenere l’aura di sacralità (seppur distorta dalla sua malvagità e violenza) che sono proprie del tiranno. La storia ci insegna che gli imperatori si fregiavano di ascendenza divina per accrescere la loro immagine. Qui mi sembra che il ricettacolo faccia lo stesso. Al medesimo tempo, però, pur essendo potentissimo nella magia è tuttavia limitato nella sua motilità. Ho la sensazione, a pelle, che mantenga in vita il figlio solo per quello. Come se, davvero, fosse solo un prolungamento del corpo umano che non ha più ma di cui mantiene un bisogno. Sono una mente bacata, vero? Mi sa di sì e pure tanto.
Purtroppo, suo figlio, oltre che ha un corpo ha anche una volontà distinta dalla sua. Per quanto questa sia stata repressa, ci sono interrogativi, bisogni, attimi della sua esistenza che gli ricordano inevitabilmente di essere umano con le debolezze che questa comporta. Debolezze certo, ma pure sentimenti sopiti ma mai dimenticati, che a tratti fanno capolino. Mi domando se, presto o tardi, nel corso della storia emergeranno con forza e come evolveranno, in quel caso, le situazioni di tutti gli attori in gioco. Proprio perché è un’originale e tu sei originalissima nella trama, ogni porta ed ipotesi resta aperta ed io non posso fare a meno di gongolare. Insomma, al prossimo aggiornamento. Sono impaziente cara <3

Recensore Veterano
07/02/20, ore 18:47
Cap. 3:

Ciao, finalmente riprendo a leggere la tua storia! Come temevo, la misteriosa presenza che Rowen percepisce nel bosco…non è un alleato, anzi, è uno dei segugi dei Razziatori. Rowen agisce prontamente liberandosi di una potenziale minaccia, dando prova di non essere uno sprovveduto ma, oltre che un ottimo cacciatore, anche dotato di spirito di sopravvivenza. Mi piace come lui stesso ammetta di aver compiuto scelte egoistiche, ma con la stessa lucidità, si rende conto che in un mondo difficile come quello in cui è cresciuto, non tutti sono in grado di sottostare alle regole imposte e che pur di difendere quel poco che gli è rimasto sia disposto a mettere a repentaglio tutto il resto.
Trovo le tue descrizioni sempre molto immersive, riesci a trasmettere tutta l’ansia e la paura che il protagonista sta provando, il che consente di immedesimarsi in lui e nelle sue scelte.
Nel frattempo, a Syrdin la situazione è quanto mai drammatica: oltre ai razziatori, che si capisce subito essere avvoltoi senza scrupoli che traggono profitto dal clima di terrore, in città giunge anche il figlio di Devian accompagnato dal suo esercito di demoni.
Molto d’effetto la descrizione dell’assalto dei razziatori e lo scontro a cui Rowen partecipa e mi è piaciuto anche il suo disperato tentativo di raggiungere l’Accademia per chiedere aiuto ai maghi, che chissà perché si dimostrano sordi alle richieste di chi in teoria dovrebbero proteggere. Mi chiedo cosa ci sia sotto e quale sia il motivo di questo ostinato silenzio. Che stiano escogitando un ultimo disperato piano contro Devian?
Infine, nonostante i tentativi disperati del nostro protagonista di mettersi in salvo, finisce nelle grinfie dei razziatori, intenzionati a venderlo come schiavo. Per quanto riguarda il linguaggio che hai usato, non lo trovo affatto fuori luogo, anzi, ci sta che dei criminali si esprimano in maniera rozza e volgare, sei stata in grado anche con poche battute di rendere perfettamente l’entità di chi ci troviamo di fronte e la sensazione di pericolo in cui Rowen si trova.
Complimenti davvero, ci vediamo al prossimo capitolo!