Recensioni per
Nel nome del padre
di Dark Sider

Questa storia ha ottenuto 391 recensioni.
Positive : 391
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/11/19, ore 18:06
Cap. 5:

Ciao!

Sebbene sia mancato il tanto atteso incontro tra Mano Insanguinata e Rowen, ho molto gradito lo scambio di vedute tra Thoan e Mordhen : il primo più che eroico mi pare semplicemente molto più attaccato alla vita rispetto al suo vecchio amico. Il secondo più che realista mi pare rassegnato all'ineluttabilità di ciò che sta avvenendo attorno a lui: circondato da demoni potenti, è sicuro che l'unica cosa che possa fare sarebbe stata accontentarsi di una morte veloce ora sa che non ci sarà più. Ma se tanto si deve morire, tanto vale farlo combattendo no? Sono d'accordo con Thoan su questo punto, almeno se tutto andrà male ci avranno provato.
E subito dopo c'è da prendere un'altra decisione difficile, inerente il destino di Neyra: poiché potrebbe sapere qualcosa sui maghi, ecco che il guaritore August gli suggerisce di porre fine alla sua vita, in modo tale da non avvantaggiare il tiranno nel suo piano di dominazione totale. Questo l'ho trovato sì un atteggiamento eroico e Mordhen non intende dargli retta e solo sul finale scopriamo il perché: Neyra è sua sorella. Il peso delle responsabilità è davvero troppo forte per il vecchio fabbro; comincio a pensare che volesse accettare pacificamente la morte soltanto per liberarsi di tutto questo fardello.
Frattanto i razziatori sono spariti e Mano Insanguinata ricorda un frammento del suo passato; e sì che l'ha già sentito il nome di Rowen, appena si ricorderà in quali circostante ne vedremo delle bellissime.
Mentre leggevo il capitolo, mi chiedevo: troveremo prima o poi un baluginio di tenue speranza? Chissà ;)
Ottimo tutto come sempre, a presto!
Will D.

Recensore Veterano
21/11/19, ore 14:22
Cap. 2:

Ciao, tesoro! 
Ti chiedo scusa per non essere passata ieri come promesso, sto decisamente avendo una settimana no e rimango indietro con qualsiasi cosa. 
Ma appena rirpeso un po' di tempo, non potevo non fiondarmi subito da te e dalla tua magnifica storia, ributtarmi in questo mondo crudele che dipingi alla perfezione e nel quale i tuoi personaggi si muovono con totale credibilità, coerenza e, soprattutto, realismo. 
Già dal prologo si intuiva che Nerya non fosse proprio mentalmente stabile: è persa, quasi sospesa in un mondo utopico creato nella sua testa, ci viene detto che è particolarmente avvezza a scatti d'ira con urla e crisi isteriche, ma forse è proprio qui che la sua follia raggiunge l'apice e Rowen ci rimette quasi un orecchio. La scena dove la madre aggredisce fisicamente il figlio è assolutamente agghiacciante e il tuo talento non può fare a meno di farmi sentire totalmente coinvolta, come se il dolore di Rowen fosse il mio, il sangue che zampilla dalla ferita e, successivamente, il suo shock. 
Mi piace molto questo tuo occhio di riguardo nei confronti della malattia mentale, in un mondo dove Nerya non ha di certo accesso a psicofarmaci o altre cure effettive. La salute è sempre precariemente nelle mani di "semplici" guaritori, nell'utilizzo di erbe e unguenti che possono solamente curare ferite fisiche, mentre una donna come Nerya viene lasciata a sé stessa, anzi: la sua fuga viene liquidata da Mordhen molto cinicamente, eppure anche qui coerente con un'ambiente in cui la sopravvivenza del più forte è la cosa più necessaria. 
Tutto questo pesa ulteriormente sul povero Rowen, un ragazzo che, in fondo, rimarrebbe solo al mondo se perdesse l'unico legame famigliare che abbia mai avuto, probabilmente l'unica persona che abbia mai amato. Forse l'azione di inseguire Nerya sarà stata dettata anche da una scintilla di egoismo, in barba a ciò che è giusto per la comunità di cui fa parte, eppure ama molto la sua fragile madre, nonostante il dolore appena causatogli sa che non è così semplice. 
La scena di Rowen nel bosco è magistrale, hai una capacità di far sentire il lettore così inserito dentro alla storia che è come essere con lui, spaesato in una foresta al freddo e alla pioggia, nel disperato tentativo di salvare Nerya, nell'aggrapparsi a quel barlume di speranza nel non averla ancora perduta, non del tutto. 
La parte finale del capitolo poi mi ha messo un'inquietudine assurda ma anche un gran hype. Sembra quasi di potersi affacciare alla finestra e vedere uno squadrone di temibili Balor capitanato dal figlio di Davian, pronto a saccheggiare e razziare Syrdin per compiacere agli ordini del padre e padrone. 
Dio, questa storia è ancora all'inizio eppure è già partita così meravigliosamente, oltre ad aver aperto tantissimi interrogativi (Nerya sopravviverà? Cosa accadrà a Syrdin durante l'invasione? Quando e come si incontreranno i due "cugini"? Io non sto più nella pelle, urlo!) da non poter fare a meno di volerne sapere sempre di più, di desiderare un'altra fetta. E, al tempo stesso, di gustarla in pieno <3 

Amo. Amo davvero tanto, non ricordo se l'ho già piazzata nelle preferite ma, se non l'ho fatto, rimedio subitissimo. 
Ti mando un baciones grande grande, alla prossima, cara <3 

Lion. 

Recensore Veterano
19/11/19, ore 12:09
Cap. 1:

Eccomi qui.
Allora, da dove posso iniziare?
Anzitutto ti faccio i complimenti per la fantasia che c'è dietro quest'opera originale perché è veramente meritevole di menzione. Quando si tratta di fantasy, tante volte si dà quasi per scontata ma secondo me deve essere invece il punto originale d'apprezzamento. Creare tutto un universo e la Lore dietro una scrittura del genere normalmente prevede uno studio gigantesco alla fonte che imperla di sudore la fronte di qualsiasi scrittore. Rendere tutto verosimile e collegato è probabilmente la cosa più complicata dietro tali scritti. Qui, tu, non solo ci sei riuscita ma l'hai fatto proseguendo da un'altra storia originale (che dovrei andarmi a leggere per completezza) il che rende lo sforzo doppio. Applausi.
La seconda cosa che ho apprezzato particolarmente sono le tinte che hai sei riuscita a imprimere a questo mondo di fantasia. L'hai specificato sin dall'inizio che sarebbe stata un'opera Dark, il bello è che questo è percepibile sin dalle prime battute. Ho cominciato a immaginarmi questo mondo a tinte molto fosche, quasi come se fosse una tela colante di tintura nera. Il che rende la lettura molto angosciante sin dall'inizio. Applausi bis.
La chicca poi arriva in fondo al capitolo con il bestiario che ho veramente apprezzato, per quanto conoscessi la maggior parte dei miti legati alle bestie che hai descritto mi ha comunque stupito, veramente una piccola leccornia prelibatissima al termine di un pasto sontuoso.
Che altro aggiungere? Se questo è l'inizio sono piuttosto impaziente di proseguire nella lettura visti tutti i presupposti che hai gettato.

Ci leggiamo presto.

Recensore Master
18/11/19, ore 14:21
Cap. 4:

Capitolo molto interessante, anche se forse una sorta di intermezzo con quello che accadrà, anche perchè Rowan non è nominato.
Presenta meglio la Mano Insanguinata e ne delinea meglio il carattere, gelido e implacabile. Lo dimostra soprattutto con la ragazza piangente. Si dimostra gentile persino, salvo poi ucciderla in quanto inutile. Mi viene in mente un parallelo con il film Schlinder's List, quando un soldato tedesco aiuta una bimba ebrea a rialzarsi mentre lei sta andando verso una delle docce a gas, per essere poi uccisa. Una sorta di gesto involontario dettato dall'educazione, totalmente ipocrita, perchè la bambina morirà per mano dei suoi stessi commilitoni.
Mi ha molto colpito anche questa frase in particolare:

"L’uomo chinò il capo quando il figlio del tiranno sollevò la spada, per colpirlo al collo: stava per morire e si sentì spaventato per quello, forse anche dispiaciuto. Non rivisse i momenti più significativi della sua vita, né gli venne in mente nessuno in particolare. La sua mente era fredda e buia, e i suoi occhi vedevano solo il terreno umido.
Era quella la verità sulla morte: la sua tragicità stava nell’attesa. Quando poi arrivava il momento, tutto si fermava, si spegneva. Rimanevano solo paura e rammarico. E nient’altro."

E' una grande verità, come quando si dice che si nasce e si muore soli, e tutto quello che resta è che un attimo dopo non ci sei più. Fa riflettere, è triste, ma è così.

Credo che la storia si stia sviluppando bene, e diventa via via più interessante, con l'arrivo degli antagonisti. Brava!

Recensore Master
18/11/19, ore 09:14
Cap. 2:

Cara Dark Sider, eccomi a leggere il secondo capitolo di questo sequel! Sono stata sorpresa di trovare Rowen come personaggio centrale e mi ha fatto piacere scoprire qualcosa in più su di lui e Nerya. Si tratta di un ragazzo che in un certo senso è cresciuto in fretta, facendosi carico di una madre profondamente segnata dal passato: è infatti lui a procurarsi il cibo e a combattere per difenderla. La scena in cui Nerya morde l'orecchio al figlio è cupa ma soprattutto molto drammatica, dove emerge una paura così forte da parte della donna da arrivare a fare del male alla persona a cui tiene di più al mondo e per cui è arrivata a cedere un altro bambino al Male. Ma anche dopo quel gesto, Rowen continua a voler cercare la madre e a desiderare di proteggerla e riportarla indietro. Voglio soffermarmi su questo passaggio perchè la descrizione che fai della ricerca è molto particolareggiata, sia dal punto di vista di narrazione che di emozione. Non ti limiti a dire che va a cercarla, ma racconti ogni sua singola mossa e non ho potuto fare a meno di apprezzare questa precisione perchè mi ha coinvolto all'interno della storia: mi sono sentita in un certo senso anche io dentro il testo a cercare Nerya e anche io ho provato la disperazione di trovarla quasi morta e il sollievo di scorprila invece viva. Hai reso la ricerca viva, credibile e anche razionale: punto per punto è così che agisce e si sente una persona che ne deve cercare un'altra, quindi ti faccio i complimenti per come sei riuscita a rendere il momento. Un capitolo interessante. Aspetto adesso di sapere di più su Rowen ma anche di continuare a conoscere il figlio di Devian e la sua evoluzione soprattutto in rapporto al modello paterno. Complimenti come sempre per la trama e lo stile, che mi piace davvero molto. Alla prossima:)

Recensore Master
15/11/19, ore 13:50
Cap. 3:

Mi dispiace per Rowen. Un ragazzo che non ha fatto nulla di male se non il voler proteggere la madre ad ogni costo. Negli ultimi due capitoli lo vedo correre ovunque alla sua ricerca, ferito, esausto nel cuore e nel fisico, eppure non la abbandona mai. E' ovvio che alla fine sia esusto al punto di non avere quasi alcuna reazione. In poco tempo ha perso tutto: la casa, la madre, forse anche se stesso. Spero che la sorte giri.
Trovo in generale la storia ben descritta e accurata. Il carattere del ragazzo si sta delineando lentamente, e questo da al lettore la possibilità di gustarsi via via la scoperta.

Recensore Master
15/11/19, ore 08:15
Cap. 1:

Non è facile creare mondi.
Sei stata brava a dare molti spunti per incuriosire il lettore, descrivendo dettagli senza aggiungere fronzoli inutili. Hai uno stile chiaro e diretto. Ad esempio sono curiosa dell'aspetto dei personaggi. Mi domando il colore dei loro occhi, la forma del loro viso, la corporatura. Sono certa che verranno svelati in seguito.
Il bambino senza nome, piccolo e inerme, che viene sacrificato per la salvezza di un altro appena venuto al mondo posso solo immaginare si tratti del giovane uomo senza nome che apre questo primo capitolo. Infanzia ed umanità strappate e votate a un signore/padre/dio che vede in lui uno strumento, niente più. Mi chiedo se nutra desiderio di vendetta o se abbia anche lui abbandonato gran parte della sua umanità. Forse, in futuro, si troverà di fronte a scelte e persone che la faranno riaffiorare, dolorosamente. Probabilmente ci sarà tanto conflitto, tanta sofferenza.
La figura di Nerya, invece, mi fa rabbia. È vero, è stata abbandonata, ma non ha fatto il suo dovere nei confronti di un bambino senza colpe. Ha protetto il figlio, ma probabilmente ne ha pagato lo scotto, e lo pagherà a lungo. Forse tutta la vita. Infatti è una persona spenta e vacua alla fine, rosa dal rimpianto e dal senso di colpa.
Ho apprezzato il tuo stile e la caratterizzazione di questo primo capitolo. Sono curiosa del resto.

Recensore Master
13/11/19, ore 23:52
Cap. 3:

Ma ciao Dark Sider!

Torno felicemente a recensire questa piccola meraviglia di storia e mi chiedo: ma davvero Rowen ha bussato invano alla porta dell’Accademia di Magia? Possibile mai che il sacrificio di Shandon sia stato vano, che questo mondo abbrutito dalla violenza dove l’adagio homo homini lupus di Hobbes non è mai parso più vero non vi sia davvero più spazio per niente? probabilmente sì, dato che viene catturato dai Razziatori e avviato, presumibilmente, a una carriera nel postribolo più vicino. Rowen è un personaggio che mi piace molto. Mi piace la sua necessità di fare qualcosa per migliorare la sua condizione, il suo provarci, ma anche il forte senso di responsabilità nei confronti non tanto degli abitanti di Syrdin, che pure difende, quanto di sua madre. La follia della donna, unita al suo amore – comunque è riuscita a crescerlo, in qualche modo gli ha dato la possibilità di imparare a difendersi – hanno responsabilizzato il ragazzo. Certo, alla fine Nerya deve morire o comunque allontanarsi da Rowen e non solo per quel discorso già fatto dell’eroe che deve emanciparsi dal mondo, quanto perché la sua linea narrativa è quasi conclusa. L’unica cosa che le rimarrebbe da fare, ma che forse non può fare, è ammettere la sua colpa e rivelare ciò che sa, ma è probabile che non fosse la sola a conoscere qualcosa dei piani originari di Shandon.

Un’altra cosa che apprezzo di Rowen è il suo sangue freddo. Non solo non abbandona la madre, ma se la sa cavare senza sembrare un personaggio troppo forte. Uccide il segugio, ma alla fine viene catturato, seppure dopo qualche ora di pseudo libertà. Proprio queste ore che intercorrono tra il ritrovamento di Nerya e l’essere preso prigioniero dai Razziatori danno anche un’idea molto umana del pentimento del ragazzo per aver provocato la reazione scomposta della madre. Lei lo ha ferito, vero, ma a causa della disperazione, vittima della sua follia e a freddo Rowen ne è perfettamente cosciente, com’è cosciente, unico barlume di luce in un mondo terribile, che le ultime parole scambiate con sua madre sono state all’insegna dell’insofferenza e del rancore (e questo è un tema che mi piace sempre moltissimo, lo confesso **). Ora, una cosa curiosa è che sebbene Rowen sappia bene chi era Shandon, consideri una mezza leggenda il fatto del frammento di Kyr intrappolato in Davian. Non ha idea di quanto la cosa lo riguardi da vicinissimo, di come Davian fosse considerato da suo padre un fratello, da come suo nonno fosse stato ucciso proprio da lui. Ecco, tutto questo è maledettamente intrigante, incredibilmente piacevole, decisamente avvincente.
Perdonami per l’immenso ritardo <3 e tanti, tanti complimenti per questo delizioso gioiello **!

Un abbraccio,
Shilyss :*

Recensore Master
13/11/19, ore 22:46
Cap. 4:

Cara,
e ritorno da te. Non vedevo l'ora di proseguire la storia, soprattutto dopo la risposta che mi hai dato alla precedente recensione (e ho gongolato per aver capito che Mano Insanguinata fosse il figlio del ricettacolo di Kyr) e non sono rimasta per niente delusa, anzi.
La tua descrizione di Mano Insanguinata mette i brividi. Non solo i suoi occhi sono grigi, ma l'aria intorno a lui lo diventa. Lui e il suo destriero nero, il suo portamento superiore, lo strascico di questa anima pericolosa che si porta dietro e la totale incapacità di provare bontà. Hai creato un personaggi davvero interessante, sicuramente da temere, ma di cui si avverte questo fascino incredibile, che attira. Ho immaginato lui, che cammina, tra il terrore di quella povera gente che ha ormai perso tutto, e tutto si pietrifica... lo si immagina muovere i suoi occhi grigi solo su ciò che ha veramente importanza, e questo lo si capisce benissimo quando descrivi Mordhen che prega, scongiura, implora che il figlio del ricettacolo di Kyr possa proseguire, fingere di non averlo visto. Spera di essere una nullità ai suoi occhi e per un attimo ho temuto per la vita di Mordhen, anche lui un personaggio davvero ben caratterizzato, un po' la coscienza di Rowen, anche se tendono sempre a scontrarsi.

Ho adorato poi come tu abbia descritto il rapporto tra i demoni e Mano Insanguinata. Un rapporto che è fondato sul rispetto che il ricettacolo di Kyr si è guadagnato, pur restando un essere umano debole, che contro molte cose non è in grado di sopravvivere. Rispettano dunque i suoi punti deboli, invece di usarli a loro vantaggio. Una gerarchia notevole che hai descritto perfettamente. Dopotutto ha il rispetto chi combatte e sopravvive, no?
Il susseguirsi poi degli eventi, dopo l'entrata in accademia, è magistrale. Hai una capacità scenografica di descrivere le scene, così accurata, che è davvero difficile non immaginarle bene in testa. Il che è poi arricchito da un lessico squisitamente magnifico, che, come forse ti ho già detto altre volte, sembra davvero di far scorrere gli occhi su un libro che profuma di inchiostro.
In sostanza, ho adorato la carica con cui i demoni si intrufolano nell'Accademia di Magia, quando questa... è inesorabilmente vuota. La delusione poi di Mano Insanguinata è sempre velata da quella freddezza d'animo, quell'incapacità di mostrare il minimo dei sentimenti, persino l'odio, persino l'impazienza. E la scena dove uccide la ragazza... quando poco prima l'aveva difesa – per il puro gusto di avere informazioni da lei, mi ha raggelato sul posto. Non solo è una scena molto forte, ma è descritta nei minimi dettagli, nel minimo brivido che ognuno di loro sente, alla vista di quello scempio, compiuto da un uomo senza pietà, con voce umana e fascinosa, in grado a quanto pare, di ottenere tutto ciò che vuole.
E ora vuole Rowen... e io non so cosa aspettarmi, perché sinceramente il confronto tra i due lo desidero sin dal primo capitolo, sostanzialmente XD Perciò sono qui, in trepida attesa, di scoprire cosa succederà **
Cara, non so che dirti, questa storia è incantevole, e la dedizione che metti in ogni paragrafo mi strega.
Perciò, alla prossima, e anche se non mi piace mettere fretta ai miei colleghi, spero accada presto ♥
Miry

Recensore Veterano
12/11/19, ore 16:32
Cap. 4:

Ciao! Eccomi qui per l'ormai consueto scambio ** E che dire? Questo capitolo si tinge di colori decisamente cupi e tristi, i protagonisti cambiano e finalmente capiamo perchè c'era terrore nei Razziatori nel capitolo prcedente.
Mano Insanguinata, il figlio di Devan, è arrivato a Syrdin per cercare i Maghi dell'Accademia, forse per una totale vendetta del padre o forse perchè quest'ultimo ormai è talmente logorato e moribondo che ha bisogno di mangia e del loro aiuto.
Non c'è più traccia del bambino che abbiamo trovato nel prologo; sì era sempre stato tranquillo anche da bambino ma quello che mi hai presentato oggi ha ben poco di umano. A dir la verità mi è dispiaciuto per lui, sopratutto per il fatto che più volte scrivi che lui non è. Questo ragazzo, di cui non sappiamo neanche il nome, non ha una personalità e non ha niente in quanto sembra anche non vivere. Ed è una cosa infinitvamente triste! Chissà cosa gli ha fatto suo padre per renderlo così!
Il capitolo comunque mi ha fatto capire che i maghi sono scappati all'insaputa di tutti, ma anche qui non sappiamo il perchè! Mano Insanguinata ha un compito ben preciso e l'unica emozione che ha trapelato è un pò di paura nei confronti nel padre nel caso lui non riuscisse a portare a termine il compito.
Mi è piaciuto che hai lasciato tanto spazio a Golgoth, dando a lui più sentimenti che a Mano Insanguinata, andando a sottilineare quanto quel ragazzo sia, ormai, un non umano a tutti gli effetti.
Ora si apre una nuova caccia, verso Rowen ed i Razziatori. Nerya, invece, penso sia definitivamente morta o comunque ci è molto vicina, visto le parole del demone!

Veramente brava, capitolo incalzante, con qualche risposta in più e molto avvicente. Mi è piaciuto questo cambio repentino di protagonista, in quanto Rowen e Mano Insanguinata sono completamente gli opposti!
Veramente bravissima, non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Talia

Recensore Master
12/11/19, ore 13:02
Cap. 4:

Ciao carissima, già dall’inizio il tuo capitolo mi ha conquistata, viste le note con cui lo introduci, scatenando la mia curiosità. Tra l’altro, complimenti anche per la scelta della frase di Orwell :)
Magistrale la presentazione di Mano Insanguinata. D’effetto ed agghiacciante insieme. Dai la misura di quanto sia stato distrutto e plasmato al male questo ragazzo. Lasci vedere lo sprezzo che ha nei confronti degli altri, identico a quello che riserva alla sua vecchia identità. Poi, vabè, la lingua dei demoni è un tocco di classe. Io, ormai, mastico l’italiano e talmente poco di inglese che certe finezze me le sogno e basta. Quindi complimenti due volte, sia per l’impegno, soprattutto per il risultato. Il figlio del ricettacolo di Kyr annichilisce con la sua sola presenza. Il timore che scatena in Mordhen è palpabile: se persino il più capace ed intelligente, il passato capo di Syrdin, non sa bene cosa fare in sua presenza, beh, si capisce benissimo quanto solo la sua fama sia meritata e terribile. Ottimo anche il particolare che non si capisca, in questa prima parte, quali che siano i suoi reali intenti e l’inquietudine che ne consegue in chi ha la sventura di incontrarlo, una volta ristabilito “l’ordine”. Lasci però il sospetto che cerchi altro, che una pedina così importante non si muova certo per cose di poco conto, perché anche il sadismo si piega alla logica del non sprecare forze ed energie inutilmente.

Rendi palpabile l’astio che la maggior parte dei demoni ha nell’eseguire gli ordini di quello che sì, è uno che ha dimostrato di avere un animo fiero e bellicoso quanto il loro ma che, comunque, ha dei limiti imposti dalla sua natura umana. E’ interessante notare che Golgoth, quello che comunque, oltre ad essere il più alto in grado e forte fra i suoi simili, provi invece aperta stima nei confronti del suo signore. Anzi, conversa con lui, per certi versi da pari a pari, si interroga sulle conseguenze degli ordini dei propri confronti, ma certo non gli obbedisce per paura delle ritorsioni paterne.

Certo, l’esito dell’attacco all’Accademia di magia apre un ventaglio di ipotesi non indifferente, primo fra tutti quello che siano dei gran bastardi. Perchè se si dono dati alla macchia, sapevano di essere braccati. Immagino a questo punto sapessero benissimo cosa sarebbe accaduto agli abitanti, lasciandoli ignari. Mi aspettavo quasi la scena dello strappo della lingua di Tohan. Ammetto che sono stata contenta. Mi son detta: l’ho scampata. E lui con me, che egoista che sono. Hai fatto emergere infine benissimo sia il sadismo di mano insanguinata sia il suo “non essere”. Insomma, il Joker di Batman almeno si diverte nel mettere in atto i suoi piani folli… Invece, questo tuo villain, davver, non è… In una realtà come questa, quasi meglio spendere una tombola per portarsi dietro un veleno potente o cosa, per suicidarsi in caso di bisogno, stile spia 007. Almeno muori sereno…
Onestamente, dire del tutto male di Tohan non si può: ne morirebbe uno invece di tutti. Davvero, in un contesto atroce, è mera sopravvivenza. Certo però che, per Rohan, sono davvero cavoletti amari.
Davvero complimenti

Recensore Master
11/11/19, ore 20:38
Cap. 4:

Eccomi qui!
Ma che capitolo assolutamente STUPENDO! Sul serio, questo è senza dubbio il miglior capitolo della storia e uno dei più belli che tu abbia mai scritto ( almeno per me ).
Si comincia in maniera del tutto plateale, con una carneficina in pieno stile Game Of Thrones, ma con protagonisti creature più vicine alla tradizione di Tolkien, cosa che ha reso il tutto ancora più disturbante, brutale ed epico.
Il tutto condito con quelle tue descrizioni impeccabili e incredibilmente realistiche, che ormai adoro alla follia.
Ma poi, vogliamo parlare del nuovo personaggio? Pensavo proprio che a questa storia mancasse un Darth Vader.
Per farti capire, il leader delle forze militari, il peggio del peggio, la mano destra dell'Overlord in persona, colui che agisce in sua vece mentre questi è impegnato ad amministrare i propri domini dal suo trono. E Mano Insanguinata presenta tutti i tropi necessari per essere quel tipo di pg, cosa favorita anche dalla sua crudeltà e spietatezza, che ho adorato!
Sul serio, mi è bastato un solo capitolo, e già diventato il mio personaggio preferito di questa storia, ed è sulla buona strada per raggiungere ( e forse superare ) il protagonista della precedente. Sì, ho un debole per i villain alla Vader, i veri e propri Jaggernaut delle forze malevole. Tipo il Re Stregone di Angmar, e vari altri.
Nel mentre, la disperazione provata dagli invasi era palpabile ad ogni scena, una vera gioia per questi sadici occhi, e la scena finale ha sicuramente aperto le porte per una strada davvero interessante.
Ora comprendo finalmente il ruolo che il protagonista avrà nelle prossime vicende, mi sa proprio che Mano Insanguinata non si lascerà scappare un potenziale informatore, soprattutto se quello che potrebbe sapere è di così alto valore.

Recensore Master
11/11/19, ore 14:33
Cap. 4:

Buongiorno <3
Direi che con la citazione di Orwell cominciamo alla grande con questo capitolo. Tra l'altro, la citazione si collega perfettamente con ciò che segue, soprattutto con la prima parte. E' con il nome di 'mano insanguinata' che impariamo a conoscere il villain di questa storia, un cattivo tutt'altro che semplice e scontato, e che onestamente come personaggio mi fa impazzire - ho un debole per i cattivi, che ci vuoi fare. Più sono crudeli e spietati, più li adoro.
La descrizione dell'accademia di Magia mi è piaciuta da impazzire - mi sento ripetitiva a ribadire quanto adoro le tue descrizioni, ma che ci puoi fare, ogni volta che ti leggo mi perdo finché non arrivo alla fine del capitolo, trascinata in questo mondo che generalmente non mi farebbe impazzire, perché come ti ho già detto questo non è esattamente il mio genere, eppure i tuoi lavori mi tengono tutti incollata allo schermo. Catturi la mia attenzione e tratteggi benissimo i mondi che crei, i personaggi.
A proposito sempre di personaggi, un personaggio che ho adorato in questo capitolo - naturalmente oltre a Mano insanguinata, che come abbiamo già appurato adoro tanto quanto ho adorato Davian nel prequel - è senza dubbio Mordhen, le sue introspezioni nel momento in cui si rende conto di essere esattamente come tutti gli altri davanti ai demoni sono da brividi, le ho amate. E' un leader che sa quando lottare e quando arrendersi. 
Sono rimasta sorpresa dall'assenza dei maghi nell'accademia, non me l'aspettavo, avevo la stessa espressione dei prigionieri piuttosto basiti davanti a quella rivelazione. In tutto ciò ho adorato il dettaglio del bambino, ci mostra quanto i demoni siano spietati anche con lui, privi di sentimenti nei confronti di chiunque. Ancora, adoro che non ti perdi in discorsi perbenisti e mostri le scene crude come devono essere, senza filtri. 
Ti dirò, sarà che ho degli evidenti problemi, ma io Mano insanguinata e Imira avevo già iniziati a shipparli quando lui ha allontanato il demone. Peccato che poi l'abbia uccisa, e vabbè. Con le mie ship può finire solo in questo modo. Comunque, ho adorato vedere Mano insanguinata per quel breve istante dal punto di vista di lei, ce lo fa vedere diversamente, e successivamente ci appare anche come un uomo non tanto malvagio, quanto più macabramente vuoto. 
Comunque, per com'è terminato il capitolo ora muoio già dalla voglia di leggere il successivo. Sicuramente ora troveranno Rowan, che è stato portato via dai razziatori nel capitolo precedente, e mi domando proprio che fine abbia fatto - e che fine farà. Davvero, sono curiosissima!
Se non si fosse ancora capito, ho amato questo capitolo <3
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
10/11/19, ore 20:13
Cap. 4:

Ciao!

Certo che Mano Insanguinata è proprio una personcina a modo, non c'è che dire: addirittura fa il gentiluomo con le ragazze ... prima di spezzare loro il collo. Quando si dice perdere la testa!
Humour nero a parte, ho molto apprezzato il ritorno del figlio di Davian; forse sarebbe stato meglio scoprire di lui che in realtà era un malvagio senza scrupoli o possibilità di redenzione. Quando l'ho visto per la prima volta mi sembrava addirittura avesse un fondo di umanità ma trovarlo così svuotato dei suoi sentimenti e delle sue emozioni un po' per l'addestramento speciale che ha subito un po' per restare senza impazzire con cotanto padre e cotanta compagnia di demoni, rende molto difficile il simpatizzare con lui. Certo, non ha colpa per ciò che è diventato visto che non ha conosciuto altro che dolore e sofferenza ma questa è una storia con poco o nessuno spazio per eroi che cerchino di insinuare il dubbio nelle loro controparti malvagie pertanto non credo che assisteremo a grossi cambiamenti nel suo modus operandi. E poi c'è Rowen, per il quale la sopravvivenza sua e di sua madre viene prima di tutto; se ne avrà l'occasione, immagino cercherà di portare con se la genitrice e fuggire il più lontano possibile come già aveva intenzione di fare. Oppure davanti a tanto dolore e sofferenza, proverà ad ergersi sempre a suo modo, come campione di deboli e indifesi? Non ce lo vedo francamente ma tutto può essere. E poi c'è la questione dell'accademia di magia; non mi sorprende francamente che i maghi siano fuggiti chissà dove, forse all'ultimo angolo della terra o forse in un'altra dimensione. Mi chiedo solo se si siano esiliati definitivamente in attesa che la morte per vecchiaia arrivi a prenderli, che sarebbe la soluzione che mi aspetto di più, oppure se stiano meditando ad una possibile modo per rimediare al grande errore che hanno compiuto in passato, tentare di sconfiggere un male minore con un male maggiore.
Staremo a vedere, frattanto complimenti come sempre; per quanto i capitoli siano sempre abbastanza lunghi, scorrono che è un piacere.

A presto
Will D.

Recensore Master
10/11/19, ore 18:10
Cap. 1:

Ciao Dark Sider! Da tonta quale sono, non avevo capito che questa storia si pone come sequel di "Il richiamo del mare". Ho adorato quella longfic come sai, quindi ho letto questo primo capitolo proprio con interesse! La storia precedente si chiudeva con delle questioni aperte, è vero, tuttavia per la natura in sè dark e misteriosa della vicenda non l'ho colta come una mancanza: in sè è coerente, organica e ben definita. È dunque da parte tua un'ottima mossa qula di rispondere a quegli interrogativi non concentrandosi più su Devian, la cui evoluzione era stata trattatata davvero brillantemente, ma sul figlio. Non avevamo visto il modo in cui effettivamente Devian se ne impadronisce ed è quasi straziante la versione che tu hai proposto: Nerya compie una scelta consapevole, sceglie di salvare il proprio figlio e lo consegna, rimanendo sorda e cieca alle sue proteste. È qualcosa che avrebbe fatto chiunque al posto suo, è questo ciò che lei si ripete di continuo, ma è evidente che quell'abbandono è stato un trauma .. Almeno quanto forse lo è stato per il bambino ormai cresciuto. Per certi versi mi ha ricordato un po' il libro "La scelta di Sophie" rispetto all'impossibilità di scegliere tra due esseri indifesi da sacrificare. Ho apprezzato particolarmente il parallelismo sottile tra padre e figlio all'inizio della storia: Devian era infatti cresciuto in un ambiente positivo con un uomo che lo amava come un padre e un fratello a cui era molto legato, eppure aveva dentro di sè "il richiamo del male"; qui vediamo invece suo figlio crescere in un ambiente molto oscuro e negativo, anche se di partenza era un bambino innocente. Forse il finale si può intuire dal titolo come era successo per la vita di Devian? Come lui aveva scelto alla fine di soccombere al "richiamo del male", magari il tuo nuovo protagonista ora ripercorrerà gli stessi passi proprio "nel nome del padre"... Okay, sto correndo troppo e sto facendo voli pindarici. Sono curiosa di scoprire questa nuova long, con calma la recupererò e mi metterò in pari. Un caro saluto!