Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 258 recensioni.
Positive : 258
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/10/21, ore 21:24

Ciao!
Torno molto volentieri su questa storia, che come sai mi sta davvero incuriosendo moltissimo e che trovo estremamente originale e curata in ogni suo aspetto, cosa fondamentale soprattutto quando si tratta di storia che vanno a intrecciarsi così tanto con la realtà, con la storia e con, ahimé, l’attualità, dal momento che si tratta di una storia che tratta tematiche decisamente attualissime.
In questo capitolo, poi, mostri davvero quanta cura hai messo nella stesura di ogni più piccolo dettaglio: c’è un approfondimento davvero non da poco, qui, di tutto ciò che concerne un paese e una cultura apparentemente lontana da noi e da quello che è il senso comune e la cultura dominante che ci forma. Questo è evidente non solo nella descrizione precisissima dei luoghi, dei paesaggi e dei monumenti, o dei dettagli che rendono un panorama un luogo vivo e ancorato a tradizioni e vite esistenti e coerenti (come, appunto, le bellissime descrizioni dei tappeti che punteggiano le vie e il campo visivo di Samuel.
No, questo è evidente anche e soprattutto nel modo in cui rappresenti l’incontro (e talvolta lo scontro) fra due culture: perché non è mai qualcosa di netto e definito, ma qui, davanti a personaggi sensibili e pieni di voglia di aprirsi al prossimo, è un incontro che è fatto di comprensione e spesso di fraintendimento. È un punto di partenza da un punto di vista che va a condizionare inevitabilmente tutto ciò che vediamo e che tocchiamo, ed è bello vedere come il concetto di giusto e sbagliato che in un certo senso ci viene naturale, crescendo con certi valori e certe idee, si vada inevitabilmente a scontrare con un punto di vista diverso.
Questo è evidente nel confronto con Maryam, che è sicuramente molto consapevole della propria condizione, ma non per questo è disposta a tacere davanti ai giudizi di Samuel, ma ancora di più nei momenti di dialogo con Karim, che vede e comprende spesso molto più di quanto possa esprimere apertamente.
È un modo davvero interessantissimo di affrontare insieme a Samuel questo che per lui è a tutti gli effetti un viaggio in un nuovo mondo, un viaggio che porta a crescere e maturare proprio attraverso il confronto diretto con elementi apparentemente estranei.
Insomma, complimenti ancora!
Spero di tornare prestissimo!

Recensore Master
07/10/21, ore 07:37

Ciao Vale! Finalmente mi metto in pari con questa tua meravigliosa long, sembra ieri che'ho cominciata e invece eccoci qua, ti ringrazio ancora per avermela consigliata a suo tempo perché è stupenda e davvero tanto emozionante!
Secondo me sei stata super anche in questo capitolo, non ho trovato imprecisioni belliche o cose poco credibili, poi soprattutto ho trovato come sempre una magnifica analisi dei sentimenti umani e una straordinaria abilità nell'intrecciare i destini di più persone anche molto lontane fisicamente tra loro, creando un legame tra tutte loro.
Ad esempio voglio partire da Delilah e Nathan, era un po' che non parlavamo di loro e qui scopriamo che lui sarà l'avvocato che si occuperà del caso dell'aereo. Ed è una persona che ce la mette tutta, un brav'uomo, ama ancora Delilah e crede ancora in loro... Come era successo in altri capitoli non possiamo che chiederci perché si siano lasciati 😭
Però il capitolo si apre con il sempre meraviglioso Chris, coi suoi tormenti, i sensi di colpa e la preoccupazione per le sorti di Sam, oltre al fatto che è già al limite di suo per questa guerra, per Flores, per la lontananza delle sua amata famiglia. È davvero bello il legame che hai creato tra Chris e Sam! E mi piace come Chris abbia ideato un piano così rischioso pur di salvare tante vite umane liberando l'ospedale.
E, in tutto questo, trova il modo di lasciare soli Gwen e Alex sperando che si chiariscano. Lui è molto cambiato, gli orrori della guerra l'hanno cambiato, ma sono certo che sotto sotto sia sempre lo stesso ragazzo di cui Gwen si era innamorata e che lei stessa dice di amare ancora, e mi piace che riesca a tirare fuori i suoi sentimenti dopo che entrambi hanno appena rischiato la vita. Anche lui fa un passo verso di lei, anche se Gwen sembra consapevole che forse è troppo diverso da prima... Non so se loro due avranno un lieto fine, ma è bellissima anche la loro sottotrama.
E, tornando a Chris, mi è piaciuto come lo sostiene Beatrix in quel momento!
Bene Vale, ti faccio ancora i complimenti e ti ringrazio per questa meravigliosa storia, a presto!
Teo

Recensore Master
03/10/21, ore 20:12

Ciao! Erano giorni che volevo passare da questa storia, finalmente eccomi qua!
Bellissimo il confronto tra Gwen e Christian! Io me lo immaginavo che Gwen non sarebbe morta, non potevi essere così cattiva XD, ed è molto tenero che ognuno dei due si preoccupi per l'altro più che per se stesso. Christian vorrebbe che Gwen lasciasse Kabul, non vuole più rischiare che possa succederle qualcosa, ma la ragazza è determinata a restare, per il suo fidanzato Alex, certo, ma non solo. Gwen è una ragazza determinata e forte, ha preso un impegno con la sua patria e con i suoi compagni, proprio come ha fatto Christian e, proprio come lui, non accetterebbe mai di farsi congedare. Mi ha commossa moltissimo quando Christian si sente fiero di Gwen e pensa che il suo amico, il padre di Gwen, sarebbe stato anche lui orgoglioso. In quel momento mi è venuto da pensare che Christian abbia visto in Gwen quella che, un domani, potrebbe essere Alisia (non per forza una Navy Seal, ma una giovane donna sicura, determinata e capace di sacrificarsi per il bene degli altri) e che anche per questo si sia sentito così legato a lei e abbia comunque ammirato il fatto che Gwen non abbia accettato di tornare negli USA. Del resto, è ciò che lui stesso ha fatto.
Sono stata molto felice anche della guarigione di Karim, è una persona meravigliosa a cui mi sono affezionata tantissimo e mi ha fatto tanto piacere sapere qualcosa di più del suo passato, che è stato sempre un ragazzo prima e un uomo poi che si è preso cura degli altri e non poteva che finire per fare il medico. Sono rimasta allibita quando Karim ha scoperto della gravidanza di Maryam, anch'io non riuscivo a capire come potesse aver frequentato un ragazzo nel mondo cupo e pieno di divieti in cui vive... ma è spaventoso che sia stato proprio un soldato americano, uno di coloro che avrebbero dovuto proteggerla, a violentarla approfittando della sua vulnerabilità. Purtroppo, però, immagino che queste cose accadano davvero fin troppo spesso e, sinceramente, non me la sento neanche di essere troppo severa con i soldati che fanno queste cose. Sono abusi terribili, è vero, ma gli stessi soldati sono giovani strappati alle loro case, alle famiglie, vivono l'orrore ogni giorno e vengono fatto drogare per andare avanti... chissà, probabilmente il soldato che ha fatto questo, se fosse stato nella sua vita normale, non ci avrebbe mai neanche pensato, la guerra rende mostri anche le persone migliori. Ma che bella cosa la decisione di Karim, sposare Maryam per proteggerla e prendersi cura di lei, che altrimenti sarebbe ripudiata e finirebbe per strada sebbene non sia colpevole. Devo ammettere che io avrei voluto fin dal principio che Karim e Maryam si sposassero, magari non per questo motivo, ma penso che con quel medico così generoso e coraggioso Maryam potrebbe avere una vita felice e sicuramente migliore di quella di tante altre donne afghane.
E sono molto felice che tu abbia finalmente dedicato parte del capitolo anche a rivelare quello che io già sapevo, ossia la tragica storia di Flores e la perdita della sua Isabel. Questo farà capire ai lettori che magari non hanno letto l'altra storia che Flores non è affatto un uomo crudele e spietato come vuol sembrare, che non è freddo e privo di sentimenti, anzi ha rinunciato per sempre all'amore quando ha perso Isabel ed è vissuto nel suo ricordo per più di trent'anni. Nella sua mente il sentimentalismo è stato una debolezza, è stato la causa della morte di Isabel, perché se lui non si fosse innamorato, se non fossero stati insieme, lei non avrebbe cercato di scappare e non sarebbe stata uccisa. Perciò Flores adesso rifiuta l'amore e ogni tipo di sentimento, perché è convinto che siano pericolosi e che rendano le persone vulnerabili... invece non è così, l'amore rende solo più forti, lo vediamo con Christian, che resiste per la sua famiglia, con Samuel che è diventato un altro dopo aver fatto amicizia con Karim, con Gwen che sfida il mondo intero per amore di Alex e per l'affetto che ha per Christian. È bello che, dopo tanti anni, Flores sia rimasto legato al fratello di Isabel e anche lui cerca di fargli capire che amare non è una debolezza ma una forza... spero che prima o poi riesca a capirlo, ti avevo già scritto anche in privato che mi piacerebbe un lieto fine anche per Flores e sono sicura che anche Isabel vorrebbe questo.
Un altro capitolo stupendo e pieno di momenti commoventi, io sono stata contenta soprattutto che tu abbia finalmente rivelato la verità su Flores e ora mi chiedo quale sarà la notizia che il colonnello deve dargli!
Come sempre ti faccio tantissimi complimenti per questa storia stupenda, per il modo in cui sai parlare degli avvenimenti più dolorosi con delicatezza e per come crei tanti personaggi così veri e realistici che non si può fare a meno di amarli, di sentirli vivi, di pensare che esistano veramente! Sei bravissima e spero di poter tornare molto presto a leggere!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
30/09/21, ore 21:04

Ciao, cara!
Io pian piano proseguo la lettura, e come sempre metto le mani avanti, perché vorrei davvero avere più tempo e riuscire a fermarmi a lasciare delle recensioni un pochino più approfondite, ma insomma, piuttosto che far passare altri mesi senza riuscire a leggerti, preferisco lasciarti un pensiero veloce.
Mi è piaciuto molto questo capitolo, che in un certo senso sembra fare un po' da raccordo fra tutti i personaggi che ci hai presentato: è un capitolo che parla di mancanza e sofferenza, e lo fa intrecciando vite apparentemente lontanissime, che per ora non si sono nemmeno sfiorate in maniera diretta.
Katherine mi ha fatto davvero tanta tenerezza, perché la sofferenza, quando non si hanno certezze sulla salute di una persona, è triplicata: già dev'essere terribile sapere il proprio marito in una zona di guerra, ma ritrovarsi improvvisamente senza alcuna notizia dev'essere proprio straziante. Me la vedo proprio ad aggirarsi per casa incapace di fare qualcosa di diverso dal preoccuparsi, aggrappandosi ai notiziari e trovando un minimo di sollevo nelle parole di Samuel, che riesce a portare alla patria almeno un briciolo della sofferenza dei suoi militari e a restituire immagini precise e importantissime di una situazione estremamente complessa. È stato bello vederli in un certo senso sulla stessa scena, seppur divisi da una distanza immensa.
Ed è stato interessantissimo spostare poi l'attenzione su Daniel e Dalilah, che sono personaggi ancora molto avvolti dal mistero: lui, in particolare, si rivela un personaggio estremamente complesso, che mostra pochissimo e si nasconde dentro un mondo fatto di contraddizioni e di parole che non vuole cedere a chi gli sta attorno.
Insomma, sono davvero curiosissima di proseguire nella lettura!
A presto!

Recensore Master
19/09/21, ore 22:05

Ciao!
Ebbene sì, torno già qui. Tu giustamente ti chiederai quali problemi io possa avere per sparire per dei mesi e poi romperti le scatole per due volte in pochi giorni, ma insomma, l'organizzazione non è esattamente il mio punto forte, e sono un disastro quando si tratta di avere un minimo di regolarità nel fare le cose. Non posso promettere di mantenere sempre questo ritmo di lettura, ma di certo posso promettere di impegnarmi a non far passare più troppo tempo fra un capitolo e l'altro.
Questo capitolo è denso, sì, ma mi è piaciuto moltissimo, perché abbiamo avuto modo di vedere Christian alle prese con quella che è (ed è a lungo stata) la sua vita sul campo. Si trova nel suo elemento, eppure, in un certo senso, non lo è, perché le cose sono cambiate, e la sua vita non è più quella di nove anni prima. Non solo sono cambiate le aspettative che i suoi superiori ripongono sulle sue spalle, ma è cambiato il prezzo da pagare per questo tipo di carriera: lui non è più solo un orfano che potrebbe essere pianto da un caro amico. È il marito di una moglie che ama immensamente, ma soprattutto è il padre di una bambina che è troppo piccola per dover pagare un prezzo simile, e questo lascia un segno indelebile sul suo atteggiamento nei confronti della missione.
È bello che il capitolo si apra proprio con questo pensiero, con lui che riesce a trovare un po' di ristoro solo ascoltando le chiacchiere della figlia, e che poi si concluda proprio tornando a quelle telefonate che un uomo forse troppo attaccato al protocollo e poco propenso a riconoscere l'umanità dei propri sottoposti vorrebbe eliminare. Come se impedire a un padre di tener vivo quel flebile filo di rapporto possa aiutarlo a concentrarsi di più sul lavoro, invece che distrarlo ancora di più con la mancanza.
È stato interessante vedere Christian in tutta la sua umanità: è un bravo soldato, sì, ma non è perfetto, e ci sono elementi che sfuggono al suo controllo, soprattutto quando la sua mente è ovviamente impegnata a dibattersi in situazioni complesse e preoccupazioni enormi.
Mi è piaciuto moltissimo quindi come tu abbia scelto di presentare Gwendoline, questo nuovo personaggio che sembra avere una vitalità e una luce incredibili nonostante le sofferenze a cui giovanissima è sopravvissuta, proprio in questo contesto: è stata in grado di mostrarsi a Christian in maniera molto decisa, con la sua precisione e la sua loquacità a volte un po' impertinente.
Insomma, la storia continua a essere interessantissima, e io non vedo l'ora di proseguire!
A presto!

Recensore Master
19/09/21, ore 16:53

Buon giorno!
Sono in stra mega ritardo e h il cervello che balla la conga con mago Merlino a Honolulu quindi, in caso di strafalcioni e simili, ti chiedo immensamente perdono.
L’inizio di questo capitolo è “pesante” nel senso che hai racchiuso tutta l’angoscia e la preoccupazione di Chris verso tutta la situazione, da partire da Flores per arrivare a Samuel e ancora una volta sei riuscita a toccare ogni singola corda dalla mia anima facendomi soffrire insieme a Chris.
Ogni emozione, ogni sua parola è un colpo al cuore perché sappiamo benissimo che è un uomo d’onore e buono fino al midollo; Beatriz cerca di farlo ragionare nonostante sappia quanto sia difficile avere a che fare con lui e quanto le parole di Chris siano vere e abbiano delle fondamenta a livello di umanità. Mi è piaciuto leggere questo suo stare male perché Samuel è stato ferito, tramite ciò ci dimostri che anche se si sono conosciuti da poco tempo, si vogliono bene, sono diventati amici e penso che in una situazione come quella della guerra, avere qualcuno come loro due che ti copre le spalle in ogni modo possibile sia stupendo, sia anche confortante sotto molti aspetti.
Questa amicizia che hai creato è stupenda perché è nata in una situazione al limite e si è trasformata in necessità, la necessità di Chris di saperlo al sicuro perché è un civile e perché è suo amico, insomma questa piccolezza l’ho e la sto adorando!
Questo piano suicida è qualcosa di veramente rischioso, ma di fattibile se si vogliono salvare gli innocenti perché alla fine la loro missione è “liberare” l'ospedale dall'assedio, ma capisco anche perfettamente che Chris lo abbia anche interpretato da salvare quelle persone, di fare di tutto per portarli a casa sani e salvi dai loro cari ed è questo uno dei punti più belli e toccanti che si possono leggere nella tua storia, questa umanità che spesso viene messa da parte durante la guerra per scopi altamente criticabili, quindi brava, anzi bravissima <3
Anche l’idea di Chris di lasciare i due ragazzi in solitudine per chiarire è il classico tocca da padre, è una piccolezza ma è dolcissima.
Andiamo in ordine; nel secondo paragrafo Gwen e Alexander si ritrovano a dover avere a che fare l'uno con la presenza dell’altro e la sfortuna capita a fagiuolo su questi due, devo dire che l’hai giostrata in maniera magnifica, perfetta. Hai saputo sfruttare l’ansia del momento in qualcosa di molto più complesso,  sapevi che non si  sarebbero mai confrontati quindi questo escamotage è magnifico! Hai intriso ogni singola parola di ansia e di necessità di collaborazione, di sentimento che c’era tra loro e che si spera che ci sia ancora nonostante tutto.
L’unica cosa che posso dire è: mai una gioia eh per i tuoi personaggi XD
Ammetto che mi dispiace che lei non veda più in lui il ragazzo che era prima e spero con tutto il cuore che si renda conto che lui è andato avanti, ha saputo affrontare tutto ciò che è accaduto nel bene e nel male per poter vivere. Sarà che sto studiando la psicologia di un assassino che è esattamente dall’altra parte e che ci è cresciuto con quell’idea, ma spero con tutto il cuore che Gwen si accorga del passo immenso che lui ha dovuto fare e che, infondo, lo capisca e l'accetti così.
Tutta questa parte tra Delilah e Nathan è bellissima, si respira ogni singola emozione, ogni sospiro stanco che scrivi è presente nella stanza con me ed è meraviglioso.
Sei riuscita ad intrecciare le varie vicende, anche questa relativa alla causa della caduta dell'aereo quindi posso solo farti i miei più che sentiti complimenti perché come sempre non c’è niente di lasciato al caso, ma tutto è studiato benissimo e armonioso, brava <3 
Ho sentito il peso di quel divorzio sulle mie spalle senza nemmeno sapere il motivo per cui sono arrivati fin lì ed è triste perché sono magnifici insieme, sono bellissimi come coppia e come persone, hai instillato in me una serie di domande sulla motivazione che li ha spinti lì e da un lato non vedo l’ora che tu ce lo dica, che tu sveli questo perché che è grande come una casa.
Detto ciò devo dire che questo capitolo, esattamente come tutti gli altri, è ricco di emozioni e di situazioni differenti, saturo di ricerche e mille piccoli dettagli che all’apparenza possono sembrare insulsi ma che generano una cascata di conoscenza e di approfondimenti.
Detto ciò, sappi che ho trovato questo capitolo magnifico, ben scritto e per nulla forzato, è delicato nei suoi temi e come sempre io non vedo l’ora di poter leggere il continuo perché mi instilli sempre quella curiosità che ti leggerei per delle ore intere senza nemmeno interrompermi.
Il testo di per sé è molto scorrevole e scritto divinamente quindi, come sempre, non ho nulla da dire. Cosa non darei per scrivere bene quanto te! <3 
Come ti dico sempre sei bravissima e tendi a sminuirti troppo, quindi su con il morale donzella che, ti ricordo, che io non vedo l’ora che Congiunzione Astrale diventi un libro di fama mondiale <3 
Al prossimo capitolo,
ciao ciao <3 

Recensore Master
17/09/21, ore 08:14

Ciao Vale, un capitolo davvero pieno di emozioni anche questo, è sempre sorprendente e stupenda per me la delicatezza con cui tratti certe tematiche e i sentimenti umani quando cercano di emergere o restare a galla in un mare di angst, bravissima!
Andiamo con ordine, mi è piaciuto molto il dialogo tra Flores e Chris, vol generale che anche in quelle condizioni non perde la sua verve, anche se soffre tremendamente nell'essere così impotente. Però continua a dimostrarsi freddo e pragmatico, realista seppur appaia cinico, cerca di far capire a Chris che quella è una guerra e che non può pensare di salvare tutti.
Contonuiamo invece a sperare che Sam se la possa cavare anche Chris ovviamente è preoccupato per lui, mentre è stato bellissimo e toccante il momento tra Karim e Maryam, quel loro confidarsi, cercare di sostenersi a vicenda, di trovare forza l'uno nell'altra! Il tutto trattato con la tua consueta dolcezza, brava Vale!
E infine ritroviamo Fabian, molto stanco, provato e infastidito da tutto ciò che ha comportato questo ritrovamento dopo 23 anni, sia a livello pubblico con giornalisti ecc ecc, sia soprattutto a livello familiare e di vita di coppia, con il segreto che Sophie gli aveva nascosto così a lungo. È stato brutto vederli così, sentire la tensione, una vena di astio, io soffro sempre per queste cose...però si sente anche l'amore tra loro, ho fiducia che potranno riuscire a superare tutto questo!
Un grande abbraccio Vale, sei sempre super con la tua scrittura e con questa bellissima storia, a presto!
Teo

Recensore Master
15/09/21, ore 11:44

Ciao!
Io so di essere di un'incostanza mostruosa, nella lettura, ma ancora una volta ci tengo a sottolineare che il problema non è mai della tua storia, ma piuttosto mio, che ho poco tempo e spesso mi perdo e che qui mi ritrovo a volte a dare la precedenza a fanfiction che, in qualche modo, si limitano al mondo dell'immaginazione, quindi in un certo senso mi danno delle emozioni "sicure". La tua storia invece affonda le radici in uan realtà drammatica e concretissima (e, a proposito, io di nuovo ti faccio i miei complimenti per tutta l'accuratezza e la ricerca storica e gli approfondimenti che sostengono questa storia: è sempre un piacere immenso trovare lavori tanto curati, e posso solo immaginare quanto lavoro e quanto impegno ci sia dietro), e qualche volta sono un po' vigliacca e in un contesto che io vivo proprio come svago mi trovo a tirarmi un po' indietro. E so che mi perdo moltissimo, perché ad ogni capitolo questa storia si rivela più solida e più ambiziosa (e sono tutte ambizioni basate su un contesto di ricerca di studio, e questo è bellissimo), e i tuoi personaggi sono pronti a rubarmi il cuore.
Però, insomma, ci sono momenti in cui la realtà deve entrare nelle nostre vite, e mai come in questo momento è necessario leggere storie come la tua.
Ho amato moltissimo questo capitolo (e mi si è stretto il cuore, perché mai come ora questi bambini dal futuro pieno di dolore e sofferenze mi commuovono e mi fanno arrabbiare per l'ingiustizia di questa situazione), e ho amato io modo in cui Kabul ha accolto Samuel.
Karim è personaggio bellissimo, buono e generoso, pronto a dare tutto per il suo popolo e anche per un ragazzino straniero precipitato in una guerra di cui forse non ha nemmeno compreso la portata.
Il modo in cui è deciso a condividere il suo niente con Samuel è davvero toccante, e scalda il cuore sapere che di sono persone capaci di trarre tanta luce anche da situazioni tanto difficili.
Insomma, io ancors una volta sono qui con una recensione brevissima e che non tocca nemmeno un terzo di quello che avrei voluto dirti, ma pian piano spero di recuperare tutto!
A presto!

Recensore Master
13/09/21, ore 18:47

Ciao, eccomi di nuovo a leggere un altro capitolo della tua straordinaria storia e come sempre resto incantata davanti alla tua capacità di analizzare profondamente la psicologia dei personaggi, anche di quelli che non sono stati finora protagonisti della storia. Delilah è apparsa poche volte, ma adesso sta vivendo un momento particolarmente duro e angosciante della sua vita: da una parte è in ansia per il fratello Samuel e le notizie dei TG e le commemorazioni dell' 11 settembre non possono che spaventarla e straziarla anche di più; dall'altra sa che dovrà operare suo padre e qui è facile dire che un medico deve essere professionale chiunque si trovi sotto i ferri, un medico è anche un essere umano e non può essere la stessa cosa operare un paziente che non si conosce o farlo ad un parente stretto. Ho sempre pensato che fare il medico sia uno dei lavori più difficili al mondo, non solo per la fatica, la responsabilità, il dolore quando le cose non vanno bene, ma anche per tutte le implicazioni psicologiche... in questo caso Delilah è angosciata all'idea di operare suo padre, ma cosa accadrebbe se, per esempio, dovesse operare un criminale, qualcuno che magari ha ucciso una donna o un bambino? Lo so che non c'entra niente, ma la tua storia è sempre così intensa e profonda che mi fa venire in mente anche implicazioni estranee alle vicende e devo dire che io non potrei mai e poi mai fare quello che fa Delilah. E, come se non bastasse, la donna deve anche affrontare un divorzio doloroso e malinconico, un divorzio che in realtà né lei né Nathan vogliono davvero, è solo che il loro lavoro li ha allontanati e sembra che abbia spento il loro amore, ma si sente che c'è ancora tenerezza, affetto e anche chimica tra loro, spero che ci ripensino in tempo, visto che nessuno dei due è convinto del passo che sta per intraprendere.
Intanto a Kabul Christian è riuscito a scoprire quale sia l'obiettivo dei talebani, l'attentato avverrà in una moschea e Gwen, coraggiosamente, si presenta all'imam per rivelargli tutto e chiedergli di scappare e di portare in salvo i fedeli. L'imam però non vuole allontanarsi dal luogo di preghiera e poi... e poi è troppo tardi, l'ordigno esplode e l'imam resta ucciso (insieme a chissà quante altre povere vittime). Gwen è ferita e imprigionata, ma anche in questo frangente dimostra la sua forza, non ha paura di morire e anzi, quando Christian arriva a salvarla lo esorta ad andarsene, a non rischiare la sua vita per lei, Christian ha una famiglia che lo aspetta, deve mettersi in salvo. Naturalmente Christian non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua valorosa e altruista amica, riesce a liberarla e a prenderla in braccio per portarla in salvo, anche se Gwen sta perdendo molto sangue... ma io sono certa che se la caverà!
Un capitolo bellissimo, drammatico ma anche ricco di bei momenti, il coraggio di Gwen, l'altruismo di Christian, il legame che comunque rimane tra Delilah e Nathan... Sai descrivere in modo perfetto i sentimenti più profondi e complessi così come le scene di azione più drammatiche, davvero ti ammiro tantissimo e ti faccio tanti complimenti!
A presto!
Abby

Recensore Master
10/09/21, ore 18:59

Ciao carissima^^
Questo è stato un capitolo davvero intenso e coinvolgente, sia per l'azione sia per l'aspetto emotivo, che come sempre è il tuo forte.
Non sono abbastanza esperta per dirti se ci sono errori o imprecisioni per quel che riguarda i particolari tecnici o militari, ma non ho notato nulla che possa risultare fuori contesto. Come sempre ti sei informata e si nota il tuo impegno per rendere questo racconto verosimile.
Troviamo Chris tormentato da dubbi, timori e incertezze. E' un uomo distrutto interiormente, ormai sfinito dalla guerra e stanco di vivere nell'orrore. E' preoccupato per la sorte del suo superiore e per il destino del giovane giornalista. Si senti in parte responsabile per quel che è accaduto al civile, ed è deciso a fare il possibile per proteggerlo.
In tutto questo la lontananza dalla sua famiglia non è affatto d'aiuto. Ha sempre trovato conforto nell'amore della moglie e della figlia, ma la separazione è sempre più difficile da sopportare, e il solo pensiero non è più sufficiente ad accorciare le distanze.
Il nostro ufficiale dal cuore d'oro però non si perde d'animo, e pianifica già le prossime mosse per salvare la situazione nell'ospedale. Il suo impegno umanitario per salvare vite innocenti è davvero ammirevole. Beatriz lo riconosce e apprezza particolarmente questa caratteristica del suo compagno.
Il piano sembra piuttosto approssimativo, ci sono mille cose che potrebbero andare storte, e non si sa cosa potrebbe accadere. Chris però è determinato ad agire al più presto, e questa volta ha bisogno dell'aiuto e del sostegno di Beatriz, che come in passato si fida di lui.
Alexander è un personaggio piuttosto ambiguo, da un lato c'è il ragazzo di cui Gwen si è innamorata, e dall'altro l'uomo che è sopravvissuto alla guerra. Ho apprezzato la sincerità del soldato, egli sembra davvero pentito, è disposto ad affrontare le conseguenze delle sue azioni, ma non può dimenticare quel che ha vissuto.
Da appassionata di vicende belliche (anche se di un altro secolo) posso dirti che sei stata molto ottimista con la storia della mina^^
Insomma i nostro protagonisti sono stati davvero fortunati a salvarsi entrambi la pelle. La scena mi è piaciuta, è costruita bene, anche se immaginavo che non avresti fatto fuori nessuno ho avvertito l'ansia e l'agitazione crescente dei personaggi coinvolti, Chris compreso.
In questa situazione disperata Gwen confessa ad Alexander i suoi reali sentimenti, ma quando ritorna alla realtà la ragazza è costretta ad ammettere che il suo amato è cambiato, non è più lo stesso, la guerra lo ha cambiato. Come ho già detto però penso che Alexander non sia irrecuperabile, ha bisogno di aiuto e sostegno per superare un momento così difficile, inoltre è anche molto giovane, spero che possa ricevere questo sostegno da Gwen.
Una cosa che apprezzo moltissimo in questa tua storia è il modo in cui hai intrecciato le vicende personali di questi personaggi, le vite dei protagonisti si intrecciano tra presente e passato, in luoghi e tempi differenti. Qui abbiamo la storia di Nathan che si collega alla vicenda dell'aereo. Egli è un avvocato e si deve occupare del caso, sono davvero curiosa di vedere cosa scoprirà.
Trovo Nathan un uomo davvero dolce, vuole fare il possibile per salvare il suo matrimonio e non perdere la donna di cui è ancora innamorato. Dimostra di avere ancora bisogno del sostegno di Delilah e di tenere ancora a lei. Le cause della loro separazione non sono ancora state approfondite, ma spero che i due possano riavvicinarsi perché secondo me sarebbe davvero un peccato perdere un rapporto così importante.
Resto in attesa di aggiornamenti.
Complimenti anche per questo capitolo, è sempre un piacere seguire questa splendida storia^^
Sei sempre bravissima ❤️❤️
Alla prossima! :)

Recensore Master
04/09/21, ore 16:59

Ciao, come ti avevo detto sono tornata il prima possibile alla tua bellissima storia e purtroppo adesso è così tanto più attuale rispetto a prima e leggerla è sicuramente molto più doloroso, proprio perché tu sei così brava e attenta nel precisare anche i dettagli più crudi e realistici, è un lavoro fatto benissimo e meriti tutti i complimenti!
Molto bella la forza d'animo di Christian che, nonostante il dolore, rifiuta di assumere medicinali e tanto meno anfetamine. In realtà anch'io sapevo che i soldati in guerra, per riuscire a resistere alla fatica e alla paura, fanno uso di droghe e per questo, anche se sopravvivono e tornano in patria, spesso sono ormai rovinati nella salute. Sapevo anche che i kamikaze vengono imbottiti di droghe per convincerli a fare gli attentati suicidi e questo già da secoli, dai tempi delle Crociate, avevo letto che il termine "assassino" deriva da un gruppo di guerriglieri arabi che si esponevano ad attacchi suicidi dopo aver fumato Hashish... e del resto non c'è da stupirsene, perché non sarebbe possibile che persone nel pieno delle loro facoltà mentali potessero accettare di fare cose simili. Mi viene in mente che lo stesso accadeva anche nella Prima Guerra Mondiale, i soldati in trincea venivano fatti ubriacare per poi lanciarsi all'attacco... insomma, il mondo non è migliorato affatto, ma non c'è niente di nuovo in quello che accade nelle guerre odierne. Come puoi immaginare, comunque, ho apprezzato moltissimo la tua precisione storica, visto che sono argomenti che conosco anch'io.
La storia di Rashid è veramente molto triste, ma ancora una volta la cosa peggiore è che è vera e che ci sono tanti Rashid che vengono rapiti o comunque convinti con promesse o minacce ad arruolarsi tra i Talebani e a compiere attentati. Devo ammettere che sono rimasta più colpita dal fatto che gli stessi soldati che dovrebbero aiutare questi ragazzini in realtà spesso li picchiano e li maltrattano, ma probabilmente anche questo è frutto di un ambiente marcio, avvelenato dalla guerra e dall'odio e forse questi stessi soldati, se fossero a casa con le loro famiglie, inorridirebbero al solo pensare di torturare dei ragazzini. Rashid, comunque, ha avuto la fortuna di trovare persone coraggiose e generose come Gwen, che lo coccola e lo rassicura come se fosse il suo fratellino, e Christian che è disposto ad andare in mezzo ai Talebani in abiti civili pur di scoprire quali sono i loro piani. Dolcissimo il colloquio telefonico di Christian con la sua famiglia, penso che questa parte ci sia stata molto bene e non solo per stemperare la drammaticità del capitolo, ma anche perché Christian, in realtà, sta andando a compiere una missione pericolosissima, quasi suicida e per quanto ne sa potrebbe essere l'ultima volta che riesce a parlare con sua moglie e la sua bambina. Sono comunque stata contenta che Christian sia stato onesto con Katherine e le abbia detto tutto della missione che sta per compiere, non sarebbe stato giusto mentirle e del resto lei dimostra come sempre di essere forte e determinata, sono sicura che buona parte della forza d'animo di Christian gli venga dalla sicurezza che Katherine è a casa, lo aspetta e approva tutto ciò che sta facendo per aiutare la gente. E come sempre resto ammirata davanti a Katherine, che sicuramente è terrorizzata all'idea di perdere il marito, lo vede sciupato, stravolto e sa che si infiltrerà tra i Talebani, eppure davanti a lui non mostra la minima esitazione, sa di dovergli dare tutta la forza che ha, che deve farsi vedere fiduciosa e ottimista perché anche lui possa esserlo e per non crollare davanti ad Alisia. E' una donna di un coraggio unico, veramente un personaggio meraviglioso che ammiro sempre di più!
Intanto Samuel e Maryam si stanno occupando di Karim e, nel frattempo, Samuel cerca di allacciare un rapporto più amichevole con la ragazza, le chiede di parlargli di sé, della sua vita... ma Maryam non se la sente di trasgredire le regole del suo Paese e della sua religione, sa che se venissero scoperti anche Samuel rischierebbe la vita. Anche Maryam mostra molto coraggio e sarebbe bello se potesse trovare una sua strada nella vita, non condizionata dalle leggi terribili dei Talebani...
Insomma, ancora una volta sei riuscita a scrivere un capitolo bellissimo, pieno di spunti di riflessione, di momenti intensi e commoventi, di dramma ma anche di amore e di coraggio. Una storia bellissima e sicuramente difficilissima da scrivere, che tu affronti con delicatezza e sensibilità anche nei temi più scabrosi. Ti rinnovo i miei complimenti e spero di proseguire al più presto con la lettura.
Un grande abbraccio!
Abby

Recensore Master
02/09/21, ore 21:49

Eccomi qui ❤
A recensire questo capitolo!
Finalmente siamo tornati da Chris, con il pensiero di come sta Samuel è vero, ma lo sai che Chris ha rubato il mio cuore ❤
Come sempre hai toccato perfettamente l’umanità di questo soldato e ce lo mostri perché ricorda le parole del suo superiore, non le accetta, ma ne rispetta il peso perché sa cosa significa essere lontano dalla persona amata, anche se le situazioni sono molto differenti.
È un uomo che dire che ha tatto è dire poco, sa rispettare gli spazi altrui perché non vuole urtarlo soprattutto perché il generale è ferito.
In queste prime righe mostrano ancora una volta l’umanità di questo personaggio, non mi stancherò mai di dirlo, ma hai creato un uomo intonso, qualcuno che nonostante la sua emotività riesce a far di quello la sua forza. Qui mi tocca citare Capitan America quando è stato trasformato e il dottore gli ha detto che l’America non aveva bisogno di un buon soldato, ma aveva bisogno di un buon uomo.
Questa frase secondo me è perfetta se diretta verso Chris e, oserei dire, che in questo momento storico è una pugnalata al cuore nel vedere i soldati americani che aiutano la gente comune… un pensiero va a loro e alla popolazione.
Hai creato una bella dualità di pensieri in questa prima parte: uno razionale dove bisognerebbe entrare a cannone ed eliminare la minaccia mentre l’altra è la parte umana, quella minuscola parte che tutti i soldati dovrebbero sotterrare sotto strati di sangue e di sabbia, di colpe e meriti.
Mi è piaciuta e l’ho apprezzata perché ci fai capire che gli altri soldati hanno un loro perché o per come, sanno come devono agire, come il manuale gli impone, ma Chris no, lui no perché è diverso, lo è sempre stato ed è lodevole.
L’arrivo della ragazza è bellissimo, questa intera scena è stupenda perché ci mostri tutta l’attenzione dei dettagli di Chris quando deve parlare con gli sconosciuti, nota tutti i dettagli che gli servono e decide di avere a che fare con la ragazzina con un tatto che non in molti avrebbero avuto nei confronti di una quasi sconosciuta.
Questa scena in questa “sala operatoria” mi è piaciuta tantissimo, sei riuscita a unire un momento tragico con un ricordo bellissimo per Samuel, hai dato un assaggio anche a lui della miseria con cui le persone devono convivere in quel territorio aspro e penso che come reporter questo sia una cosa più che valida per il suo lavoro, provare sulla propria pelle il significato di non avere medicinali per poter curare tutti è una situazione atroce.
Brava perché come sempre c’è un tatto spettacolare dietro ad ogni singola tua parola ❤ 
Karim e Maryam sono dolcissimi, dico sul serio, tutti e due si preoccupano per l’altro e sono così spontanei e distrutti dalla guerra che mi fanno tenerezza.
Questo squarcio di cura tra Karim e Maryam mi è piaciuto, questo loro dolce pezzo di storia, queste confidenze e questo contatto fisico sono tocchi di classe, qualcosa che non mi aspettavo e che hanno smorzato un po’ la tensione addolcendo la pillola della mazzata di sofferenza che hai fatto abbattere un po’ su tutti in questo capitolo, eh, capiamoci, adoro la sofferenza solo che non me ne aspettavo tanta XD
La scena passa a Fabian, a un uomo che è stato messo un po’ nell’angolo per via della scoperta che ha fatto, per quel “reperto” che ha ritrovato sul fondale, è straziante il modo con cui hai scritto la sua mente che non vacilla ma che vorrebbe lo facesse. È stanco e lo si può perfettamente capire, anche solo dal dover scansare interviste e giornalisti, mi ha quasi fatto pena, quasi perché è il male minore ciò che deve fare lui rispetto a ciò che è successo agli altri tuoi poveri personaggi.
Il rapporto tra Fabian e Sophie è basato sull’amore e si può benissimo leggere tra le tue righe, un amore che ha subito un grosso trauma, ma che non è scomparso del tutto.
Questo ultimo spezzone di storia devo ammettere che mi ha tenuta incollata allo schermo, hai analizzato benissimo ciò che ognuno dei due prova, mi hai fatto capire tutti e due i punti di vista; una donna distrutta che teneva per sé un’immensa omissione sul suo passato e dall’altra parte un uomo che si è sentito privare la terra sotto ai piedi per questa omissione da parte della moglie.
È sempre interessante per me vedere come tocchi l’introspezione nella tua storia, è sempre perfettamente dosata e questo per me è una dote degna di lode, insomma ci tengo sempre tantissimo e penso che questo tuo scritto sia sempre il mio metodo di paragone (ammetto che ogni tanto infatti non trovo testi degni perché mancano dell’introspezione che usi tu, dell’umanità o del perché tu muovi così i tuoi pg).
Io ogni volta arrivo a fine capitolo con un pezzo della mia anima che si è ricolorato, è una cosa bellissima perché racconti storie di guerra, storie di persone comuni che possono e fanno di tutto per rendere questo mondo un posto migliore, un insieme di angst e di sofferenza contornato da sentimenti puri e magnifici… insomma io non riuscirò mai a raggiungere il tuo livello perché a livello umano non sono così empatica e sensibile come te.
So che in molti non ti conoscono direttamente -e a dirla tutta nemmeno io se non dietro a uno schermo-, ma ciò che si ritrova qui, nascosto o meno tra le tue parole è parte della tua anima, della tua sofferenza e delle tue lacrime, i tuoi sogni e in ciò in cui credi.
Io non vedo l’ora che tu porti a compimento questo scritto per poter far sì che il mondo intero lo possa leggere e vedere che al mondo ci sono ancora persone che credono nelle cose belle ❤
Come sempre è un testo scritto bene, senza errori o refusi, un capitolo che si è lasciato leggere senza alcun problema nonostante i temi pesanti che vengono trattati, quindi rinnovo i complimenti e ti saluto, direi che ti ho tediato già troppo per questa recensione, hai il diritto di odiarmi ❤
Ci leggiamo al prossimo capitolo, ciao ciao!


PS: Non dubitare nemmeno una volta di ciò che stai scrivendo, non quando ogni tua parola trasuda di umanità e di compassione, non quando non c’è una singola azione non motivata e descritta così bene! Insomma, non puoi dubitare di uno scritto del genere e, ancora di meno, non puoi dubitare di te.
Sei una persona stupenda e magnifica; tu non sai quanto io sia fortunata ad averti incontrato in questa “vita virtuale”, dico sul serio ❤


❤ Buona notte ❤

Ti ho riempita di cuoricini oggi XD

Recensore Master
01/09/21, ore 08:07

Ciao Vale, complimenti per questo capitolo come sempre eccelso, per me emozioni che riesci a condensare al suo interno, per il lavoro di studio e ricerca che c'è dietro, per la delicatezza con cui tratti le tematiche e anche per quello che dici nelle note... Come dici tu, purtroppo, c'è poco da dire, solo augurarsi che prima o poi questo incubo finisca per il popolo afghano.
Passando alla storia, sicuramente il primo paragrafo è stato il mio preferito, perché è stato davvero tanto emozionante e toccante e poi perché adoro Katherine! Ce la mostri molto umana, fragile, malinconica, persa e avvolta di dubbi, insicurezze, si sente sola e vedere quella foto che Chris conservava di oltre 20 anni prima scatena in lei gelosia, ansia e timori. Ma per fortuna con lei c'è William, un grandissimo amico per lei e per Chris, che conosce Chris da una vita e la rassicura con molta sincerità e lealtà. Non nega che Chris a 18 anni abbia avuto una storia con quella donna in accademia, ma le dice chiaramente che è stata Katherine a cambiarlo, a dargli quella serenità che aveva perso, a fargli superare il trauma dei genitori morti e a renderlo felice. Kathe teme che la guerra possa cambiarlo, ma Will non ha dubbi su questo, perché Chris e Kathe sono una certezza e continueranno ad esserlo!
Molto dolce poi lui con Alisia, e in generale mi è piaciuto un casino il fatto che Kathe si apra davanti all'oceano, una tematica che uso spesso anch'io con la mia Lazuli o con Radish davanti al mare, bravissima 😍
Poi rivediamo Margaret, I suoi pensieri su Samuel, quel matrimonio saltato ma l'amore che c'è sempre, così come la paura per le sue sorti 😭
E, a proposito di Samuel, lui viene a sapere di quello che sta passando il padre, altro momento molto duro... E altro momento tremendo che lo riguarda è il suo discorso con cui cerca di aiutare Maryam in quello che sta passando, ancora una volta metti egregiamente a confronto due culture tanto diverse e ancora una volta ci fai riflettere sul ruolo che purtroppo ha la donna in certe culture, una cosa vergognosa 😭. E, in tutto questo, Sam resta ferito per proteggerla... Per fortuna arriva Karim, ho fiducia che possa salvarlo!
Bravissima come sempre Vale, è bellissimo per me ogni volta leggere quello che riesci a creare! 😍
A presto!
Teo

Recensore Master
29/08/21, ore 21:24

Carissima^^
Che bello trovare già un nuovo capitolo. La storia ormai è entrata nel vivo ed è sempre più avvincente.
Il generale Flores sembra essersi ripreso, anche se nelle sue condizioni preferirebbe essere nell'altro mondo piuttosto che in quell'inferno. Anche se debole e affaticato il comandante mantiene la sua impassibilità. Nei confronti di Christian resta freddo e distaccato, restando fedele al suo ruolo di superiore.
Flores riconosce che il giovane è fin troppo buono e sensibile per trovarsi nel mezzo di una guerra, vorrebbe aiutare tutti, ma questo purtroppo non sempre è possibile. Il generale non è un uomo crudele, è realista e pragmatico, d'altra parte non potrebbe essere altrimenti per il ruolo che ricopre. Nonostante l'apparenza Flores presenta un animo tormentato, i traumi del passato riaffiorano nei momenti di debolezza, e i suoi rimpianti mostrano la sua fragilità come essere umano.
Non sappiamo niente sulle condizioni di Samuel, Chris ovviamente corre in suo soccorso, e da buon amico pensa a rassicurarlo in un momento così delicato.
Il rapporto tra Karim e Maryam è puro e sincero, entrambi desiderano salvarsi a vicenda, seppur la situazione sia sempre più drammatica. I due si confidano preoccupazioni e timori, trovando conforto l'uno nell'altra. La missione di Karim come medico è davvero ammirevole, sempre pronto ad aiutare gli altri e ad occuparsi degli altri prima di se stesso.
Infine Fabian e Sophie hanno l'occasione di chiarirsi a riguardo del doloroso passato di lei. Questo segreto non ha cambiato nulla tra loro, il loro amore è un sentimento troppo forte per essere spazzato via in questo modo. E' bello vedere come riescano a trovare forza l'uno nell'altra. Fabian incoraggia la moglie, non dubita di lei nemmeno per un secondo, promettendole di trovare la verità per avere finalmente giustizia.
Le vicende umane narrate in questa storia sono emozionanti e coinvolgenti, riesci a farci affezionare sempre più ai tuoi personaggi.
Complimenti anche per questo splendido capitolo.
Sei sempre bravissima ❤️❤️
Alla prossima^^

Recensore Master
25/08/21, ore 08:51

Ciao Vale, complimenti per questo meraviglioso capitolo tutto dedicato a Christian, per la sua introspezione iniziale che è pazzesca, per tutte le ricerche che fai sempre per dipingere al meglio questo teatro di guerra compresi dettagli tecnici come le indagini militari in questo caso e poi per l'introduzione di nuovi personaggi, soprattutto la grande sorpresa Beatriz e anche il buon Elijah!
Andiamo con ordine, mentre Flores è ancora in bilico tra la vita e la morte, ci regali tanti pensieri di Chris, la sua consapevolezza di non essere un eroe anche se in molti lo vedono così, ma di essere semplicemente un uomo che lotta per il suo paese, i suoi cari, anche per gli sconosciuti, il tutto per provare ad avere un futuro migliore per il mondo. Vediamo il suo dolore per le persone che non ha salvato e anche per la sua famiglia he soffre a causa sua, la sua consapevolezza che scegliere una carriera militare comporta anche questa, cioè dei sacrifici, oltre che un forte stress psicologico a causa di tutti i traumi subiti e le atrocità viste, sia adesso che in passato. E i sensi di colpa, come nel caso del suo compagno che si ritrova sulla sedia a rotelle e per cui si sente responsabile... Ma lui lo consola, lo rassicura, dimostra un grande amore per la vita, ha saputo reagire al meglio e non è da tutti quando dall'oggi al domani ci si ritrova in una simile condizione di disabilità. Ma è vero, è vivo, Chris gli ha salvato la vita, e lui non vuole sprecare questa seconda chance, vuole vivere al meglio e al massimo delle sue possibilità!
Poi c'è Beatriz, personaggio inaspettato e da cui ci aspettiamo molto, di sicuro arriverà un chiarimento sia sul suo passato insieme a Chris che sulla loro situazione attuale. È un bel personaggio lei, non penso che voglia puntare a stravolgere la vita attuale di Chris mettendosi tra lui e la moglie lontana, ma sicuramente vorrà delle risposte a domande che si è fatta per 20 anni e che ora tornano prepotenti a turbarla, cosa che nota anche Chris grazie alla sua consueta sensibilità. Lei si mostra gentile e contenta per quello che sta vivendo Chris, ma si vede che qualcosa la turba. Lui non l'ha più cercata 20 anni prima, forse perché sapeva che da militare non avrebbe potuto o saputo dedicarsi a lei come meritava, che non avrebbe saputo gestire le cose come invece ha imparato a fare poi con Margaret, o forse semplicemente non era tempo per loro, erano giovani, o l'amore non era abbastanza grande. Sono cose che capitano, ad ogni modo c'è fiducia tra loro, ci sono bei ricordi, e Chris si affida a lei perché hanno un obiettivo comune, cioè liberare l'ospedale.
Bravissima come sempre Vale, è stato bellissimo tornare a leggerti dopo le ferie!
A presto!
Teo