Quante persone sono morte? Quanti miei amici si è portata via questa guerra?
Quanti pezzi della mia famiglia è riuscita a smantellare?
Mi sento come questo castello: sopravvissuto, festeggiato, applaudito, amato … eppure distrutto.
Sono a pezzi.

[...]Albus e Scorpius si fermano dietro di me, leggermente sconvolti.
Quest’ultimo mi lancia un’occhiataccia “Spero ne valga la pena”
nel momento stesso in cui finisce di parlare, il sole si abbassa impercettibilmente,
andando a posizionarsi esattamente dietro la torretta più alta del castello; e accade:

“Lily?”
“Che vuoi ancora, Potter?”
“Ti amo”
“Esplodi, Potter”

Credono che non lo sappia; credono che non me ne sia accorto,
che non abbia capito cosa stanno cercando di fare e che, se li scoprissi, li fermerei.
E invece no, non lo farei. Perché?
Perché sono terribilmente egoista.

“Sirius Black!” urla infine la Signora Grassa, scompigliata e sconvolta
come se avesse appena avuto un incontro con il diavolo in persona.
Rabbrividisco, pensando che in effetti è accaduto qualcosa di molto simile.

Improvvisamente, proprio quando il mio umore stava raggiungendo il nucleo della terra,
la porta si spalanca e un tornado moro mi travolge “In guardia!” urla il pazzo.
Mi ritrovo steso sul sedile, con un James sorridente e vittorioso seduto sul petto “Fratello … ti sei arrugginito!”