Rachelle, ragazza scozzese a Londra per studio. La sua vita scorre tra alti e bassi come per tutti fino a quando non incontrerà lui... Lui che le farà vivere un conturbante incubo.
Scordatevi smielosità da vampiri di Twilight e qualsiasi tipo di romanticismo, qui non troverete nulla del genere!
...Enjoy!

[Interrotta. Leggere note d'Autore]
Xavier. Figlio della malavita. Figlio di una donna castrante. Figlio di Miami e delle spiagge della Florida. Figlio delle armi e del droga venduta a caro prezzo. Figlio del sangue, dei diamanti che scorrono tra le dita assieme alla cocaina. Figlio delle opulenti ville lussuose costruite sui cadaveri e dei bassi fondi più tetri.
Xavier, un uomo a cui è stato detto "il mondo è tuo" e che alla fine, figlio di un mondo che non l'ha mai accettato, ha finito per crederci.

"Ogni sei mesi tutti i ragazzi di tutte le scuole dello stato, di età compresa tra i diciassette ed i venti anni, venivano sottoposti ad un test.
Tutti i test erano spediti direttamente alla sede centrale dell’ADP a Vernon, dove erano analizzati, smistati e valutati.
C’erano tre responsi possibili: il primo, ragazzo normale, potevi continuare la tua vita come se niente fosse successo; il secondo, potenziale Veggente, non eri arrestato – od ucciso, come ebbi modo di scoprire in seguito – come un Veggente attivo, ma ad ogni modo eri obbligato a sottoporti a test clinici per valutare la tua resistenza al Mitronio, per calibrare una cura su misura; il terzo, potenziale Vegliante, un soldato, una risorsa del governo, da quel giorno la tua missione era quella di dare la caccia ai Veggenti attivi.
A quanto pareva, io ero una potenziale Vegliante."

[Presenza di un contenuto adatto ad un pubblico prettamente adulto. You’ve been warmed]
Salve, benvenuto carissimo! Entrate, entrate, stavamo per iniziare. Prendete posto, prendete posto.... Mi scusi, Lei, si sposti un po’ più in là, non vede che abbiamo un altro ospite? OK, perfetto! Siete comodo? Meraviglioso! Presto, si vada a incominciare... Come dite? Di che cosa tratta lo spettacolo...?
Come siete curioso, caro spettatore....
E sia, soddisferò la vostra brama, ma non aspettatevi che rimi tutta la trama. Le basti sapere che si parla di morte, sangue, putridume e crudeltà, tutte storie di tristi realtà in cui giovani donne hanno perso la libertà.
Si alzi dunque il sipario, che la fortuna mi assista, e che del mio tono, la vostra attenzione... sia presto una conquista.

Se fossi nato in un'altra epoca, in un altro posto, forse avrei vissuto una vita più normale. Chissà. O forse no, forse mi sarei sentito solo fuori luogo anche lì.
-Chi sei?- sussurrò.
-La morte- risposi io. Lo sentii sorridere.
-Allora prendimi e portami con te- disse in modo beffardo.
-Sono qui per farti soffrire, e tanto. Ma puoi darmi ciò che voglio, e ti assicuro che non sentirai niente. Sarà come addormentarsi.
-E cosa vuoi?
-La lettera che hai ricevuto questa mattina.
-Scordatelo.
Sorrisi, un sorriso cattivo.
Le urla strazianti dell'uomo riempirono tutto il vicinato.

Sei tu il mio male,
la mia morte,
la scossa dei miei lombi.

Il paradiso l'ha scacciata.
L'inferno l'ha risputata.
Lei non è morta, ma è ugualmente tornata dalla sua tomba.

Vi avverto, quindi poi non andatelo a dire a papà.
[La storia è una pulp, stile cinematografico, con frasi random, parolacce, violenza gratuita, splatter, canzoni ormai vecchie e chi più ne ha più ne metta]
*Episodio leggibile separatamente, ma collegato alle storie "Fuck you Bang Boy", "Finché non sarà cenere"*
Se non riesci ad uccidere un uomo e
subito dopo a mangiarti un pezzo di carne
al sangue, sei solo una femminuccia.
[Le perle di saggezza di Boss Boy]

"Eden Spencer rapinava banche. E non solo. O almeno è quello che faceva prima di essere presa. Oggi collabora con l'FBI. Ma c'è stato un tempo in cui Eden era solo una ragazzina di buona famiglia, figlia di una ricca imprenditrice dell'Upper West Side di Manhattan... Poi un giorno si era innamorata. Della persona sbagliata. Che era anche la persona giusta." Per tutti gli altri Eden è morta quel giorno. Oggi, quasi cinque anni dopo, è costretta a tornare allo scoperto per aiutare l'FBI ad arrestare quelli che una volta erano i suoi amici. Tra verità, bugie e segreti nascosti... In un continuo conflitto tra amore ed odio... Al confine tra la redenzione e la dannazione... Eden scoprirà che non è così semplice spezzare un patto stretto col proprio diavolo personale. - trama, wallpaper e spiegazioni nel capitolo -

Bene, non trovando altro luogo dove pubblicare il mio corto saggio lo pubblico qua. Scusate questo piccolo momento di follia, ma nasce da una scommessa!

Potete chiamarmi spettro, diavolo, demone o figlio delle tenebre, se ciò vi aggrada. A me non importa. Chiunque sia stato a farmi questo, fosse anche il Diavolo in persona, se lo incontrassi sul mio cammino, probabilmente, lo ringrazierei.
Forse sono stato semplicemente dannato e non me ne rendo conto adesso come non me n’ero reso conto a quel tempo, ma ciò che provai durante quei primi giorni della mia nuova esistenza non lo scorderò mai: i suoni vivi, i colori nitidi, le luci e le ombre che sembravano palpabili, quasi potessi intrappolarle fra le dita... si era rivelata una situazione meravigliosa.
[ Prima classificata allo «Yaoi Contest: Citazioni di Alessandro Baricco» indetto da Ale2 ]
[ Vincitrice del Premio Miglior Originale al contest «Voglie estive di gustose letture» indetto da aturiel ]
[ Vincitrice del Premio Miglior Protagonista al contest «L'amore ai tempi di EFP» valutato da Lady Viviana ]
[ Prima classificata e vincitrice del Premio Miglior Personaggio secondario al contest «Let's talk about a Beatle» indetto da DakotaDeveraux ]

Un Demone sadico e sensuale, figlio di Lilith e Lucifer, ed una mezza Demone, serva in un'Accademia esclusiva. Una schiavitù forzata che nasconde forse un segreto vecchio di secoli...
"“Sono diventata cosa scusa?” chiesi sbigottita.
“Sei quello che voglio, quando voglio e dove voglio”
[...]
“Non ho accettato nessuna scommessa Syn. Se ti voglio ti avrò” ringhiò afferrandomi un braccio per voltarmi verso di sé.
“Mi vuoi?” domandai scettica.
“Hai sempre detto che ne avresti potute avere a centinaia come me. Va da loro no? Oppure non le vuoi come desideri me?”
“Non posso…quindi mi accontento di te”