Ho letto tutti i capitoli prima di scriverti quello che penso quindi ho parecchie cose da scrivere. Prima di tutto spero che la revisione sia finita e che riprenderai presto con la pubblicazione, anche perché a parer mio non c'è nulla da cambiare.
Venendo alla storia non posso che congratularmi per come hai delineato Loki e Thor, meravigliosi entrambi. Non risparmi anche i lati più scabrosi delle loro personalità e questo li rende ancora più indimenticabili. In particolare Loki è come ci si aspetta che sia da innamorato: forte, crudele, sadico ma anche indifeso e libero da tutta la tristezza. Anirei non l'ho amata molto, l'ho forse apprezzata nel suo modo di cedere a Loki e nel suo essere sincera con sè stessa. Per il resto non è il personaggio femminile che più amo, la trovo menefreghista, impulsiva anche quando pensa di non saper scegliere ed involontariamente lo fa, crudele oltre ogni limite ed anche troppo incline all'essere vezzeggiata. Ma d'altra parte se non fosse così non ci sarebbe gusto in tutto questo.
Il personaggio che mi è piaciuto meno è forse Odino... ho visto poco del Dio che è, mi è sembrato un po' inutile, un po' sciocco nelle decisioni che gli hai fatto prendere. Non ha lungimiranza.
Per il resto la trama è interessantissima, c'è sempre qualcosa che non mi aspetto a tenermi sulle spine e questa cosa mi piace tantissimo!
Spero davvero che continuerai a scrivere, non vedo l'ora di leggere cosa combinano i nostri pargoletti arrabbiati sulla terra dei giganti di ghiaccio.
Un bacio,
M.

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E' davvero un capitolo pregno di sofferenza questo. Dolori dello spirito e del corpo si mischiano in una feroce intimità che al lettore lasciano l'amaro in bocca e la desolazione nell'anima
Dolore che strazia il cuore di Thor che non riesce a dimenticare quello che ha perduto quando ha dovuto rinunciare a Loki come fratello.
Dolore nel cuore di Anirei che sa di non aver mai avuto il coraggio di scegliere apertamente l'amore di Loki e si macera nel rimpianto di quello che ha perduto e del dolore che ha dato a tutti coloro che, per un verso o per l'altro, l'hanno amata.
Dolore nel cuore di lady Sif che vede l'uomo che ama silenziosamente e con devozione imperitura, ormai da secoli, macerarsi per un fratello che lei giudica indegno.
Dolore, soprattutto, per Loki che alla sofferenza d'essere stato ingannato da chi credeva essergli Padre e Madre non vede riconosciuto alcuno dei meriti che è convinto d'avere. La sofferenza di Loki da psicologica diventa ben più che reale nel momento in cui Odino pronuncia la sua sentenza e la punizione dell'Ingannatore si compie. Lui, che delle parole e della sua lingua fa un uso più letale che della spada, è costretto a tacere: le labbra cucite nel dolore e nella sofferenza di una barbara punizione.
Sentimenti non facili da trasporre ma ben narrati. Complimenti all'autrice!

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La maturazione psicologica di Thor come uomo, prosegue fra lacrime e sangue: "crescere" del resto non è mai un processo indolore. Quello che gli riesce davvero impossibile è vedere in Loki solo il male. Non sa dimenticare i ricordi di una lunga infanzia né il suo radicato senso di responsabilità nei confronti del "fratello piccolo" anche se quel fratellino, crescendo, da grattacapi a non finire all'intera famiglia umana.
Punire Loki mettendolo di fronte alla sua stessa immagine è un'azione da vero sadico per chi conosca l'odio che il povero principe nutre per sé stesso. Ma, conoscendo la tenacia di Loki, pare impossibile che il dio dell'Inganno si trovi, solo per questo, messo fuori gioco.
Odino decide che Anirei va protetta anche da sé stessa e la imprigiona nelle proprie stanze temendo che Loki abbia fatto di lei un'alleata ben più pericolosa della strega Lorelei. Anirei è perdutamente presa da Loki e l'unico desideri che ha è ricongiungersi a lui e se convincere Thor può rivelarsi fattibile, con Odino non le sarà altrettanto facile.

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Aspro è il confronto fra i fratelli mentre infuria la battaglia con il grande serpente di mare Jörmungand. E' un affrontarsi non solo sul piano fisico ma anche psicologico, un muro contro muro fra i due che sembrano essere arrivati alla resa dei conti.
Anirei è invece alle prese coi suoi consueti dilemmi. Vorrebbe raggiungere Loki ma non sa o non riesce a trovare la forza necessaria a far funzionare la propria magia e per questo si tormenta e dispera.
Lady Sif ha raggiunto un accordo con Lorelei e, grazie alla maga riesce a mettere finalmente le mani su un Loki acciaccato e ferito dalla giusta ira del fratello ma non ancora vinto. Ma se le due pensavano d'averlo sorpreso restano deluse dalle sue parole e dall'atteggiamento per nulla sottomesso del dio dell'inganno.
Lorelei che ha in mente unicamente per i suoi propri fini resta davvero delusa quando scopre che è lei ad essere stata ingannata e non Loki.
Il gioco delle parti che si sviluppa in questo capitolo è davvero complesso e ciascuno ne esce vincitore e vinto a seconda dei propri intenti e degli scopi che si prefigge.
Thor non ha concluso nulla a dispetto della fatica e delle ferite fisiche e psicologiche. Loki, vinto da Sif e Lorelei sul piano fisico, in effetti le ha entrambe in pugno.
Lorelei è ancora lontanissima dal suo obbiettivo: il trono di Asgard.
Anirei non sa voltare le spalle alle sue incertezze.
Che ci attende ancora?
Scopriremo mai che fine ha fatto Padre tutto? E Thanatos?

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"Loki era tutto lì. Nella contraddittorietà dei suoi smeraldi pazienti ma affamati di voracità, di tutto ciò che si era visto negare, nel suo desiderio celato come un rifiuto al mondo e agli altri."
Niente di più occorre per spiegare l'atteggiamento del dio dell'inganno: egli vuole ciò che il fratello ha sempre avuto senza sforzo alcuno mentre a lui è stato negato dal mondo intero. Desidera che le proprie, molte doti, vengano infine riconosciute una volta per tutte. Non è più disposto ad accettare una parte che lo vuole "mostro" a tutti i costi anche se è così che lui si sente in fondo all'anima, non per proprio volere ma per altrui desiderio.
Thor, che in battaglia invoca il fratello, grida al vento.
Anirei, che desidera dal dio l'amore ed il rispetto, attende inutilmente.
Loki è troppo preso dalla sua vendetta, troppo concentrato sull'odio e sul rancore che per troppo tempo ha nutrito nel suo cuore per ascoltare la voce di chi, in fondo, lo ama per davvero. Solo di Frigga egli si rammenta con rimpianto. Lei, la Madre, l'unica che, sempre ed in ogni modo, ha saputo offrirgli appoggio, affetto e consolazione.
E' un lungo capitolo, questo. Pieno di risvolti psicologici che contribuiscono a mettere a nudo l'animo dei fratelli che in questo momento sono ormai giunti a confrontarsi direttamente nel morto mondo di Svartalfheim.

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Bel capitolo: un "20" tondo tondo non poteva che mantenere le molte promesse disseminate lungo il fluire di questa storia .
Jane, innamorata persa del bel fustacchione Thor che la ama veramente anche se lei non è né "divina" né bellissima e di sicuro un poco tanto svagata. La cara dottoressa farebbe tutto per lui persino collaborare attivamente, come fa, all'evasione di una "strega" fatta e finita come Lorelei che, guarda caso, per la poverina prova un immediato disprezzo che altro non è che torva gelosia. Fortunatamente Thor pare meglio corazzato che in precedenza contro le malie ed il fascino della strega.
Loki, dal canto suo, ha messo Anirei alle strette e lei, questa volta, nonostante l'eterno dilemma che la macera nel profondo decide, per una volta tanto, di stare con lui . Starci per davvero, questa volta, schierata dalla sua parte e non solo di farci l'amore una volta tanto solo per un po di sano sesso ma per convinzione vera e per il sentimento che sente potrebbe nascere fra di loro. Alla fine, però l'amletico dubbio rifà capolino
e lei chiede a Loki di rinunciare alla vendetta: di farlo per amore di lei.
ma questa volta è nel cuore del principe che s'insinua in dubbio. Un dubbio che Lorelei, la strega, ha seminato tempo prima: " per quanto possa amarti, non ti vorrà mai. Perché sei un mostro, e con i mostri nessuno vuole averci a che fare.” e Loki si ritiene in verità un mostro. Un mostro che si cela dietro una maschera di carne, di impassibili espressioni, di crudeli parole.
Un mostro che nessuno ha mai voluto e nessuno vorrà più.
Ma sarà davvero così o l'amore, ancora una volta, sarà più forte della paure e della disperazione?

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Decisamente un passaggio complesso questo. Ci sono tanti elementi importanti che è difficile mettere ordine.
C'è Anirei con la sua costante ed infruttuosa macerazione che non sa trarsi dalle panìe del suo soffrire di congenita e grave indecisione.
C'è il Maestro di Lorelei che svela alla nostra macerata protagonista la complicata ed infelice storia del Dio del Destino e di come la sua stessa legge si sia rivotata per colpirlo. Dei contrasti fra D.D. e Odino delle profezie che vogliono i due figli di Padre Tutto nemici giurati ai lati opposti della barricata. Ma, soprattutto, c'è Loki che combatte Anirei con ogni arma a sua disposizione pur di stanare la paura che attanaglia la donna e la fa rifuggire da quello che lui considera il loro destino.
La situazione è ancora in stallo ma, forse, non lo resterà ancora per molto.
In fine un complimento all'autrice per essere riuscita a portare a compimento l'impresa d'arrivare a concludere questo capitolo, complesso, sfaccettato e cruciale. Ti meriti davvero un "brava"!

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Uffa .... ti fermi sempre sul più bello !
Spero che nel prossimo succeda qualcosa di interessante ! Dai dai Loki si sta sciogliendo ! Ci sono buone speranze ! *^* alla prossima !
Non vedo l'ora *^*
A.A

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“Sei la più grande nemica di te stessa”. Ecco il perfetto ritratto della nostra eroina sempre in bilico, perseguitata da dubbi ed incertezze!
Il maestro di Lorelai ha sciolto il sigillo ed i ricordi che a poco a poco affiorano dal passato di Anirei non sono altro che una casistica di dubbi irrisolti, di scelte fatte per altri e non per sé stessa. Il suo "lato remissivo", come lo chiama lei, la porta a lasciarsi imporre l'altrui volontà, a subire scelte apparentemente libere ma in realtà vincolate ai sentimenti che essa prova nei confronti di coloro che le stanno vicino. Anche del maestro, ora Anirei vede solo i lati positivi ed è felice, a modo suo, d'aiutarlo anche se sa che lui opera per i propri fini e non per semplice amore di lei.
Mentre Anirei affoga nel proprio personale inferno, Thor ha le sue gatte da pelare. Fra il capo dello SHIELD e Lorelai, la strega, che fanno a gara per creargli problemi, lui pure ha la sua dose di dilemmi.
La figura del "maestro" di magia appare più chiaramente delineata in questo capitolo ed anche se ha convinto Anirei delle sue buone intenzioni i suoi veri scopi si celano ancora nell'ombra.
E Loki?
In questo passaggio della storia interviene appena e solo per incalzare il maestro. i suoi pensieri ci sono celati anche se la sua presenza aleggia nella mente di ciascuno dei personaggi come un fantasma incombente.

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Finita la pseudo pace del soggiorno a Midgard, Anirei ritrova Loki e, con lui, tutte le contraddizioni del sentimento che li lega l'uno all'altra. C'è sempre una sorta di confronto armato nei loro incontri fatti di sfide, attacchi subitanei e fughe repentine che non portano ad altro se non un confuso senso di ineluttabilità.
I due sono legati con forza e indissolubilmente forse a dispetto della loro stessa volontà e del fato che congiura insidiando ogni loro passo.
L'inatteso arrivo del Maestro di Lorelei è qualcosa che lascia confusa la nostra eroina quanto l'offerta di liberarla del sigillo che la opprime.
Il vecchio ne sarà davvero in grado di renderle la sua libertà o la proposta è pura e semplice vanteria?

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Anirei è triste e si sente molto sola nel nuovo mondo in cui si trova a vivere: il sentirsi in colpa non le basta mai a quanto pare! Ridere con Darcy è solo un palliativo che lascia il tempo che trova.
Tutti sono a caccia di Loki che pare svanito come una spira di fumo nell'aria senza lasciar traccia.
Thor non è certo felice nelle sue vesti di re e non trova pace né ad Asgard né sulla Terra dove Jane è troppo presa dal proprio lavoro per aver tempo di capire quali pesi gravino sullo spirito del suo dio.
Forse il mistero della scomparsa di Odino è prossimo alla soluzione ma di certo non è per nulla chiaro cosa spinga lo SHIELD a "convocare" Anirei proprio quando Thor non è nei paraggi.
Questo capitolo fa sorgere parecchie domande ma di qualcuna si riesce quasi a vere la soluzione: confidiamo perciò nell'autrice e nella sua vena letteraria affinché il mistero sia svelato.

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"Dannatamente pericolosa e piena di risorse" ecco cosa pensa Loki di Lorelei. In fondo il principe dell'inganno non ha tutti i torti: lei vuole un regno e per quello è disposta a tutto.
LOki però ha anche altri problemi. L'inviato del Dio del destino che ha fatto fuggire Anirei ora la vuole portare con sé contro la volontà della ragazza ma Loki è disposto a tutto pur di non farsela portare via.
Trovo che la descrizione della lotta fra Loki e Michael sia assolutamente fantastica!
‹‹Nessuno me la porterà via. Nessuno oserà neanche sfiorarla›› è la promessa del dio ed al povero Balder non resta che ammettere la verità, prima di sparire di scena: Anirei appartiene a Loki ed il dio dell'inganno è a lei che ha donato il cuore. La disperazione di Loki pare non aver limiti quasi come il suo desiderio di vendetta.

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Insomma ti ci diverti proprio a tenerci sulle spine, non va bene perchè io sono impaziente.... :D
Bene, via.. rimarrò buona buona qui ed attenderò..
Molto ganzo lo scherzetto di Loki per uccidere Baldr ;-)
"Gli occhi scuri divennero chiari, il verde sostituì il castano. E il sorriso divenne un ghigno.
‹‹Molto gentile, ma non ho bisogno che tu ti prenda cura di me. Faccio da solo, grazie›" aahahahahaa..!

A presto, ciao ciao ;-)
Cate...

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La piccola Lorelei non è dunque quello che fingeva d'essere: ecco spiegata la sua sorprendente malizia e maturità. Loki la conosce da tempo ed intende farne la sua alleata nella lotta che ha intrapreso contro il fato.
Anirei è sempre più persa nel gorgo dei suoi sensi di colpa: ora si fa carico anche della sorte di Balder che sente come propria responsabilità.
Chissà quando si sveglierà, la ragazza, da quel suo torpido desiderio di espiazione? Quando la smetterà di sentirsi colpevole di cose che, in fin dei conti, non sono diretta conseguenza delle sue azioni? Presto speriamo!
Neppure Thor pare pienamente soddisfatto della propria scelta: la vita su Midgard accanto a Jane non sembra sufficiente a cancellare i ricordi dell'amata Asgard né la memoria di coloro che laggiù ha lasciato. Passare da "dio" a uomo qualunque non è cosa da poco.
Aspettiamo di scoprire qualcosa di più del legame che unisce Loki a Lorelei e forse intuiremo cosa macchia la diabolica mente del "Caos".

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‹‹Sembra che a non odiare Loki, siamo solo tu ed io›› dice Thor ad Anirei mentre il piano del dio del tuono per vendicare la Madre e liberare Jane dall'Aether incomincia a prendere corpo. Dopo quello che è successo a Midgard tutti hanno un'opinione ancor peggiore di Loki e solo il fratello ed Anirei non si sono ancora arresi all'evidenza.
Mentre Thor cerca di liberare i nove mondi dal pericolo rappresentato dall'Aether e dall' Elfo Nero, Loki porta avanti il "suo" piano. Rivestito delle spoglie di Odino, finito chissà dove, fa imprigionare il comandante delle guardie per tradimento e lo tortura coll'intento di scoprire che fine ha fatto la sorella di Balder. In attesa di scoprire dov'è la giovane Lorelei, Loki si presenta ad Anirei e la segrega nelle proprie stanze: anche lei ha una parte, forse la più importane, nel misterioso piano del principe dell'inganno.

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