Recensioni per
Miserere
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 204 recensioni.
Positive : 205
Neutre o critiche: -1 (guarda)


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Recensore Master
06/03/16, ore 21:47

Noente poteva dire Johannes nel processo farsa. E il vescovo non ha avuto nemmeno il coraggio di parlare, mandando avanti quella serpe di Erasmus!
Ma qualcosa succederà nel trasferimento in Turinja, ne sono certa, non può finire così, Winkel deve pagare!
Ludwig, poi, che non provi a toccare Lena!
Insomma, molte pedine in movimento, ma ormai siamo alla fine e resta da sferrare lo scacco matto. Winkel pensa di avere tutto in mano, ma Johannes ha molti più amici di quanti ne abbia il vescovo, magari anche qualcuno inaspettato, chissà..
Alla prossima
K
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 09:48 pm)
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 09:57 pm)

Recensore Master
25/02/16, ore 22:08
Cap. 18:

Eccomi, in disastroso ritardo rispetto al tempo di lettura, ma sempre fieramente presente!! Ebbene, stavolta non ho molto da dirti..se non che la struttura del capitolo, come ne avevi impostato uno simile in passato, è estremamente indovinata. Dona ritmo incalzante e crescendo di atmosfera e tensione al racconto, che stavolta accenna alle sfumature psicologiche ( pur non tralasciandole) per giungere al clou degli eventi.
Tutti i personaggi convergono, per "amore o per forza" lì, al centro del chiostro, "ombelico del mondo di Rosemburg" direi, punto nevralgico ove si catalizzano più anime e più destini...
E l'anima che più di tutte diventa tale è quella di Edelbert, il nostro tanto bistrattato "Semola"...scampato in grazia allo spirito di Johannes all'imboscata in riva al fiume, ma ora "agnello sacrificale" sul tavolo degli intenti spietati del Vescovo. Per incastrare il Capitano, esecuzione che darà luogo, temo, ad un'altra esecuzione....
Supposizioni non riesco a farne, non è il mio forte. Ma scommetterei che l'anima più straordinariamente affascinante ed ambigua nella sua "ambivalenza"che la tua mente ha prodotto ( Ludvig, il "boemo"), sarà la chiave di volta per risolvere alcuni dubbi sul passato del Vescovo ( i famosi "crediti da riscuotere" menzionati nel prologo) e per sbrogliare il nefastissimo presente di Johannes.
E desidero che Lena riesca a convogliare tutta la rabbia per lui, per il suo uomo che le ha "consigliato prudenza" anzichè rapirla e portarla lontano d'istinto, e che la trasformi in forza d'animo. Per essergli vicino, per infondergli coraggio e determinazione in un momento tanto buio, per irtornare ad essere quello che sono, per troppo poco tempo, stati.
Confido in Justus...non so, per me deve ancora "esprimere" molto, mi rimane un retrogusto di "non detto"in lui che potrebbe svelarsi e rivelarsi ancora. Ed essere un tassello per una possibile "soluzione" del casino in cui si sono cacciati.
Il "dado è tratto" dunque Sabrina...e tu sai trarlo in modo unico e magistrale, sempre. Inutile dirti quanto la tua storia mi tenga avvinta al pc e col fiato sospeso...aspetto fiduciosa.
Alla prossima!!
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
23/02/16, ore 19:07
Cap. 18:

Bingooooooooo!
Non voglio di certo festeggiare della triste sorte toccata al povero Edelbert, ma dato che avevo ipotizzato, già da tempo, che sarebbe stato lui il capro espiatorio per portar avanti le malefatte del vescovo e che a farne le spese sarebbe stato Johannes, mi godo  questo piccolo successo nell'indagine.
A parte gli scherzi, questa storia, bella come poche, appassionante nel suo mistero, si svela a noi, con questo capitolo, in tutta la sua intricata vicenda e ci continua a ricordare di quanto tu sia brava.
Inizialmente avevo creduto  che il biglietto consegnato dal vescovo  ad Erasmus per il marchese, fosse quello che Johannes avesse dato a Lena e questo per suscitare rabbia e gelosia da parte sua. Mi sembra chiaro che invece fosse un tranello, per attirarlo in giardino e farlo uccidere dal Boemo. "Io sono qui": ma in realtà chi pensava di dover incontrare Edelbert? Il vescovo non era deluso dagli eventi e dal comportamento dei suoi protetti,ma solo infastidito da coloro che avevano cercato di far fallire i suoi piani. Ma perché questo matrimonio era tanto importanti? Cosa ci guadagna? 
Da quanto ho intuito (illuminami!) Johannes aveva illustrato in quel bigliettino, un piano di fuga con Lena che si sarebbe dovuto concretizzare quella sera stessa.
Lo ripeto: povero Edelbert. Ma gli hai regalato un'uscita di scena di tutto rispetto. 
Bellissima. Intanto perché pone al centro della scena e della nostra attenzione tutti i personaggi della storia. Joahannes si rivela l'uomo sbagliato al momento sbagliato. 
Stavolta non può salvarlo. Il boemo, trasformatosi in ombra, è una degna figura tra i peggiori serial killer. E dal nulla spunta anche Erasmus ad incitare Heinrich ad arrestare il nostro capitano. Non potrà fare altrimenti, ma di certo non gli farà mancare il suo aiuto per sbrogliare questa situazione. Sono quasi sicura che dal nulla salterà fuori, come prova, il messaggio di Johannes per Lena.
La giovane assiste all'arresto dalla sua finestra. Impotente.
Il vescovo da un posto privilegiato. Triste la consapevolezza che mi trasmette: per denaro o per raggiungere i propri scopi si è disposti a tutto, anche a sacrificare gli affetti, le persone care, i pupilli
Sabrina ti adoro e come sai, I LOVE MISERERE
Ma prima di lasciarti, ti ringrazio nuovamente per avermi fatto riscoprire questo periodo storico, per avermi incitato e invogliato a leggere IL NOME DELLA  ROSA, capolavoro della letteratura Italiana, per avermelo fatto amare.
E mi associo al saluto al Maestro Umberto Eco.
Torna presto. Un bacione 

Recensore Master
23/02/16, ore 18:16
Cap. 18:

Debbo dire di esser rimasta piacevolmente sorpresa dall'aggiornamento rapido e dal contenuto finalmente esplicativo rispetto al punto davvero interessante in cui ci troviamo.Scorrendo fra le righe, debbo dire che il momento "clou"cioè quello dell' omicidio del povero Edelbert e'stato reso davvero in maniera magistrale, con un crescendo di suspense intrigante che leggera gia'si coglie all'inizio, quando Johannes si accorge della sorveglianza che stranamente e' aumentata di misura rispetto al solito, neanche ci potesse essere dietro una trappola. Infine la descrizione di Johannes preso "con le mani nel sacco"dietro una regia ben orchestrata che, attraverso un bigliettino conosceva meglio di Lena le sue prossime mosse e i suoi pensieri (o forse anche propositi di fuga con la sua innamorata? )mi ha ricordato certa filmografia televisiva legata alla mafia quando il malcapitato di turno arriva sul luogo del delitto esattamente nell'attimo perfetto ordito da um piano criminale che vuole incastrarlo. Cosa fara'ora
Johannes? chi potra'salvarlo? davvero sta in una terribile situazione. Ok aspetto aspetto con ansia nuovi sviluppi!, e mi auguro tu riesca a mettere in pace il tuo pc impazzito. Buona serata
(Recensione modificata il 23/02/2016 - 06:36 pm)

Recensore Master
22/02/16, ore 22:27
Cap. 18:

Meno male che stavolta non ci hai fatto attendere troppo! Devo dire che l'impazienza di sapere mi ha giocato un brutto scherzo (la fretta, si sa, è cattiva consigliera), tanto che inizialmente mi erano sfuggiti due particolari grandi come una casa, recuperati solo oggi, rileggendo con più calma: innanzitutto che è il biglietto del Vescovo ad arrivare effettivamente ad Edelbert (non so perché ma avevo creduto che gli avesse fatto consegnare quello di Johannes) e che parzialmente s'intravede qualcuno colpirlo (un'ombra...). Questi due elementi avvalorano la mia tesi dopo la prima e troppo rapida lettura: l'esecuzione citata nel titolo è materialmente quella di Edelbert, ad opera indirettamente del Vescovo, ma di fatto diventa anche quella di Johannes, perfetto capro espiatorio. In pratica il nostro prelato prende due piccioni con una fava: amministrare i beni passati alla vedova e liberarsi di un pupillo ribelle.
Che Edelbert fosse destinato ad una brutta fine era intuibile, ma certo le modalità sono state una vera sorpresa... resta da capire chi sia l'ombra miosteriosa, sicuramente Erasmus e Ludwig sono tra i candidati più accreditati. Mi dirai che era presente anche Justus...ma credo che per quanto il nostro chierico sia enigmatico, una cosa è l'arte della dissimulazione, un'altra uccidere a sangue freddo. E poi l'assassino è in combutta col Vescovo...insomma, lui lo scarterei a priori, a meno che sia la variabile impazzita che ha preceduto la mano dello stesso sicario. Curiosa comunque l'arma...se non erro uno stiletto. Arma da donna...o da pseudo tale! (ogni riferimento a frati ambigui è puramente casuale!)
Ad ogni modo, tornando seri e dismettendo i panni dell'investigatrice (sarei morta di fame!)mi è piaciuto molto il taglio "cinematografico" e serrato che hai dato al capitolo, presentandoci rapidamente tutti i personaggi o quasi (guarda caso manca Ludwig!), presenti nella scena e facendoci calare completamente nell'atmosfera cupa di questo delitto in salsa medioevale...bello davvero: il Vescovo che dall'alto dispone e controlla, Lena nell'ansia dell'attesa, in preda a sentimenti violenti e contrastanti nei confronti di Johannes, e prigioniera nelle sue stesse stanze di un marito scialbo a cui continua a negarsi mentre è il ricordo di altre labbra ad accenderle i sensi (mirabile quella luce spenta, quasi malata, incolore e incapace di infondere tepore a quella stanza umida,quasi un richiamo all'altrettanto incolore sposo di lei) ; Edelbert che in preda ai fumi dell'alcol decide di farla sua, Justus che veglia nell'ombra, e Johannes, l'amante stolto che alfine raddrizza le spalle e va incontro fiero al suo destino. Un Destino che a questo punto si preannuncia oscuro...
Davvero un bel pezzo, coinvolgente e scorrevole... sarei curiosa di sapere a che età risale la prima ideazione di questa storia sempre più avvincente.
Un bacio Sabri...bravissima
Silvia

Recensore Master
22/02/16, ore 21:54
Cap. 18:

Un sacrificio, quindi, per un piano, una rabbia, un'ambizione altrui. Vittima il povero Edelbert, vittima anche Johannes.
Brava , una piega decisamente differente da quello che i primissimi capitoli avrebbero lasciato intuire, e una svolta molto interessante.
Attendo il seguito con ansia.
Pamina

Recensore Master
21/02/16, ore 18:28
Cap. 18:

Il marchese era la vittima!!!! Mi sa che devo rileggere un po' meglio tutta la storia, perché non l'avevo capito e di solito non sbaglio. Forse ho dimenticato qualche particolare dei capitoli precedenti. Beh, la morte di Edelbert era nell'aria già dall'inizio per cui ero certa che prima o poi sarebbe avvenuta, resta da vedere chi l'ha ucciso, perché e mille altri quesiti a cui rispondere. Aspetto aggiornamenti.
Lo stile è impeccabile come al solito, per cui non ho niente da dirti su questo.
ciao
K

Recensore Master
20/02/16, ore 13:04

Perdonami, già da diversi giorni ho letto il tuo ultimo capitolo, ma se aggiorni una volta al mese e 'ben difficile per me seguire la storia e lo e ' ancor di più trarre delle ipotesi sensate riguardo il suo esito.
Mi piacciono molto le atmosfere, le descrizioni e i dialoghi pur tuttavia, in confronto ai capitoli precedenti, ultimamente non riesco più a starci dietro come vorrei.
Aspetto il prossimo capitolo x i chiarimenti del caso (sperando ci siano!), nel frattempo ti mando un saluto affettuoso di buon fine settimana e un doveroso ricordo va a Umberto Eco l'ispiratore per eccellenza di tanta letteratura raffinata sul misterioso e affascinante Medioevo. A presto!
(Recensione modificata il 20/02/2016 - 01:16 pm)

Recensore Master
17/02/16, ore 17:43

Bentornata Sabrina, bentornato Johannes.
Mi mancavate tanto.
Ma per il capitano è un ritorno ricco di amarezza e rabbia, che lo stesso sfoga con Justus. Frustrazione e impotenza provate per l'incredibile situazione creatasi, delusione nei confronti del Vescovo verso il quale provava fiducia. Tradito da colui che considerava come un padre e a poco servono le rassicurazioni del chierico. Niente lo fermerà e il suo intento è vederla, Lei, Lena. Che uomo, Johannes *sospiro*!
L'incontro, al mercato, tra di loro ce lo descrivi carico di tensione, ma anche di magia.
Un feeling tra loro che nasce anche da un semplice sguardo. E con quello sì sono detti tutto e niente. Splendido!!!!
Peccato che Lena, in preda all'agitazione, abbia commesso un errore che, sembra, sarà fatale per qualcuno. Il bigliettino lasciatole da Johannes cade in mani sbagliate. Ma cosa c'era scritto? Cosa fare? Di chi fidarsi? Parole d'amore?
Il dialogo tra la scialba e stupida Hanna e il boemo è eccezionale. Quest'ultimo è un vero "cattivo" ed è impressionante come sembra conoscere alla perfezione gli animi di coloro con i quali ha a che fare. Sembra conoscere tutto e tutti, i loro segreti più intimi, i loro pensieri, poterne addirittura prevedere i gesti, i comportamenti, i pensieri. 
Un bellissimo personaggio le cui sfaccettature sono, da te, molto curate.
A questo punto, doveroso il gioco del "chi è il fortunato /condannato a morte?"
Justus: forse il nome che mi sento qui quotare di più, proprio perché si è reso colpevole di aver aiutato i due amanti.
Johannes: perché, pronto a tutto per avere Lena, potrebbe far fallire "i loschi piani" del vescovo 
Edelbert: morto Lui, si potrà far incolpare Lena o lo stesso Johannes, di omicidio.
Sempre più bello, sempre più brava, sempre più...I LOVE MISERERE
Un Bacione grande

Recensore Master
16/02/16, ore 01:00

E con te termino la mia maratona "recensiva", sperando di essere abbastanza lucida per commentare questo capitolo tanto atteso. 
Come tu ben sai ho un debole per i confronti faccia a faccia tra protagonisti maschili che siano legati da forti vincoli affettivi, quindi potrai capire quanto la "resa dei conti" tra Johannes e Justus (colpevole, a detta dell'altro, di averlo mandato via permettendo così al Vescovo di far sposare Lena) mi abbia fatto gongolare. In realtà, il loro più che uno scontro è essenzialmente lo sfogo rabbioso di Johannes nei confronti dell'amico: Justus infatti non reagisce, bensì rimane piuttosto passivo, soffrendo per la reazione dell'altro. Ora, ammetto di non riuscire a inquadrare bene il suo atteggiamento: se il più delle volte, infatti, ritengo il chierico attratto da Lena,tuttavia il sentimento che lo lega a Johannes resta per me in parte indecifrabile; forse sono l'educazione ricevuta e la vita monastica a renderlo così "femminile" e delicato nelle sue reazioni, o forse è semplicemente così che appare paragonato alla maschia irruenza di Johannes... onestamente sospendo il giudizio e faccio altrettanto con Ludwig.
Presentato inizialmente come un personaggio negativo, una pedina inquietante nelle mani del Vescovo, il Boemo sta dimostrando, infatti, di essere a sua volta una figura molto più complessa e profonda: le sue parole vagamente amare rivolte alla sciocca Hanna ne sono un esempio, forse più del suo passato incontro con Erasmus. Erasmus che ora ha in mano un biglietto sicuramente compromettente: probabilmente la richiesta di un incontro o un tentativo di fuga; qualcosa insomma che possa inguaiare l'odiato capitano (ma non credo Justus, data la scaltrezza di Johannes e il suo desiderio di tenere l'amico lontano dai guai).
Visto che abbiamo parlato di quel biglietto foriero di condanne, per concludere due parole sul palpitante incontro tra Johannes e Lena. Mi ha ricordato molto, nonostante la situazione sia completamente diversa, il capitolo in cui erano travolti da quella specie di baccanale, che terminava con quel bacio impetuoso da cui poi prende avvio la passione. Nel loro intenso scambio di sguardi, nel loro muto riconoscersi, c'è sensualità, pathos, dramma. Senza una parola, senza un vero contatto, eppure operi questa magia.
Bel pezzo in generale, decisamente. E bella questa storia che trovo sempre più intrigante e ingarbugliata!
Sperando di non aver vaneggiato troppo...
buonanotte!
Silvia

Recensore Master
14/02/16, ore 21:24

Beh, in realtà il toto biglietto fa parte dalla recensione...
Cosa ci sarà scritto? Un invito alla fuga? Un pensiero d'amore puro e semplice? Comunque qualcosa di terribilmente compromettente.
Chi sarà mai il "condannato a morte"? Justus o Johannes, vedo poche altre opzioni, a meno che non sia direttamente Lena, eppure si parla di un uomo, quindi...Od ancora: proprio il marito non consumente, ma mi pare tirato per i capelli.

Mi piace molto la descrizione del mercato, dello sbigottimento, così nel tuo stile e così visiva.
Bravissima.

Recensore Master
12/02/16, ore 22:33

Benritrovata Sabrina, tu e tutta l'"allegra" combriccola di Rosemburg!!
Bentornato al Leone! Fiero, indomito e senz'altro un pochino "alterato"...
Emerge dall'ombra della cella di Justus,e pare emergere dalle cupe ombre che l'hanno allontanato e costretto a celarsi agli occhi di tutti. E poi ne comprendiamo bene il perché: il famigerato matrimonio tra Maddalena e Semola è avvenuto. Formalmente. Ma lui non è al corrente del dettaglio più "succoso", probabilmente non ancora, a meno che non abbia provveduto l'amico fraterno a compiere il "dovere di cronaca".
Torna "alfa" più che mai...dopo il periodo in cui s'è rassegnato ad ascoltare, suo malgrado, i consigli di Justus, adesso si "impone": è ora di fare di "testa sua". All'amico non resta altro che compiacerlo nel piano che gli frulla in testa.
Mi piace come, ancora una volta, in mezzo alla folla si "riconoscano". Nonostante l'apatia causata dai recenti avvenimenti, Lena s'accende immediatamente di rabbia e fiero orgoglio quando lo "sconosciuto" la urta in modo così "perentorio". Scatenandone la reazione. D'altra parte solo lui avrebbe potuto, considerando come a lungo si siano "studiati" in siffatta maniera prima del comprendere il peso dei loro sentimenti.
E Johannes stesso la "circonda", la scruta girandole attorno, proprio come farebbe un "predatore". Ma con l'unico intento di salvarla, di salvarsi. Mettendola involontariamente in grave pericolo.
Verrebbe da pensare che il "compromesso" numero uno sia proprio lui. Ma se nelle brevi ( non credo scrivesse papirozzi come me, non mi pare affetto da logorrea...) righe vergate avesse nominato colui che finora li ha aiutati? Se avesse fatto cenno alla famosa fiala? Io temo che gli "incastrati" siano proprio loro tre...e, in quanto donna, in un'epoca ove la misoginia era imperante, Maddalena si sta dibattendo tra le acque più torbide....
Di Hanna ho già riferito. Incolore: frivola, scialba, fa davvero pena a noi come a Ludwig. Vittima tra le vittime del Vescovo. Vittima della sua stoltezza, della superficialità, di un miraggio. Piccola rotellina in un ingranaggio molto ben oliato..e troppo più grande di lei.
E Ludwig, il "Boemo"? Beh, anche su di lui mi sono espressa in passato.
E ho sempre sostenuto che tutta quella connotazione negativa datagli dal suo "ruolo", in realtà non è così evidente. In effetti è una figura "ombra" a tutti gli effetti. Emerge sempre dalle "tenebre" dove trova rifugio, ma anche dalle tenebre dell'anima. Soprattutto di quella putrida e nera con cui pare ci siano parecchi "conti in sospeso". E' un personaggio molto "grigio". Non perfettamente "pulito", probabilmente con alcuni "scheletri nell'armadio" ( suoi, ma anche di altri), accumulati forse più per "costrizione" che non per mera perfidia.
Alle volte mi pare quasi una sorta di "grillo parlante". Dà voce alla coscienza di alcuni personaggi, quelli negativi o che commettono azioni negative. Non a caso compare dal buio dinnanzi ad Erasmus( con cui sappiamo avere un certo attrito) ed ora con Hanna. Di cui , però, comprende la debolezza, il atto di non essere "davvero" una cattiva, ma semplicemente una sciocca che sta sbagliando. E la invita a fuggire, a togliersi da quest'ingranaggio molto più grande di lei, che potrebbe schiacciarla, molto più di quanto non abbia già fatto.
Ho fatto accenno ad una figura "simpatica" come il grillo parlante, evocando la coscienza. Ma forse, data l'imponenza e la notevole fisicità ( !!!) sarebbe più corretto appellarsi a lui come ad una sorta di "angelo vendicatore". Col suo fondo di dannazione.
Sento ci riserverà delle sorprese, il suo essere "grigio" contribuirà a far girare le sorti della vicenda in un verso piuttosto che in un altro..."ago della bilancia", in carne ( e che carne! Nemmeno Hanna è rimasta indenne dal suo fascino "oscuro"..) ed ossa.
Bene, mia cara...mi sei mancata parecchio. Così questa storia con i relativi personaggi. Ma se continuo così, non ti mancherò di certo io!!
Regali atmosfera, ritmo incalzante, suspance, ma anche introspezione a piene mani...aspetto trepidante gli sviluppi!!
Un bacione.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
12/02/16, ore 21:28

Biglietto? Forse un appuntamento tra i due amanti....
Condannato? Penso tutti e due
Cosa vuole il boemo ancora non mi è chiaro, Erasmus penso invece che voglia disfarsi di Johannes (forse per gelosia, chissà)
Justus: aiuta il suo amico fraterno anche perché nasconde dentro di sé un'amicizia (?) molto forte anche per Lena.
Ma quello che amo di questa storia, sono le atmosfere che si respirano parola dopo parola, il sentimento religioso, combattuto tra misticismo e paura del peccato, l'amore vissuto con paura di lasciarsi andare e incapacità di trattenere le proprie passioni.
Attendo aggiornamenti
K

Recensore Master
30/01/16, ore 04:55
Cap. 16:

Ultimo capitolo?
Naa, soltanto quello che precede la tempesta di Johannes. LOL
A parte gli scherzi e il bellissimo pezzo che ho letto, davvero, spero che alla fine la conclusiva parte della storia non sarà un completo temporale. Temporale che sta già arrivando a causa della situazione tesa tra Lena e il vescovo.
Sono gioiosa, perché sapevo che il vescovo tramava qualcosa e sapere che ho indovinato, mi rende davvero su di giri. Vuole dire che sono stata attenta ai tuoi segnali, riguardo il futuro di questa tempesta... bé, di certo Lena dovrà sposare Edelbert ma non ne farà niente la notte stessa. Oppure non accadrà ma stranamente sono più propensa a sperare che invece il vescovo riesca a fare quel che voleva raggiungere. In modo tale che questo possa accentuare l'odio da parte di Johannes verso il suo tutore fin da bambino.
Lena si sposerà, Johannes non ne ha idea e Justus le dice di farlo soltanto ripetendo le frasi nuziali guardandolo negli occhi. Meglio di così, eh!
*sto scherzando*
Lena è tesa e addolorata, come quando sei in una gabbia e man mano l'acqua si riempie e non puoi farci niente. Questo perché sai che, in qualunque modo tu cerchi di uscirne, essa ti raggiungerà.
E sarà la fine.
Uh ma che bel paragone che ho utilizzato. Sarà così? Non mi resta che aspettare il successivo, contenta di essermi messa alla pari.

Ci si risente, mia cara.
Au revoir

Ps. Buon anno anche a te!

Recensore Master
30/01/16, ore 04:41
Cap. 15:

Bonsoir!
Dopotutto non si può parlare di tutti in un capitolo solo, mi riferisco specie a Johannes che non è apparso ma nello scorso sí ed è già qualcosa. In questo mi aspettavo di leggere di Madonna Lena e Justus. Un po' meno del vescovo ma doveva essere così, dopotutto man mano si sta capendo cosa ha intenzione di fare. Il gesto di Justus, quindi del suo bisogno di avvisare Johannes della situazione lì, stranamente lo avevo previsto.
Lo avrei fatto anch'io, specie perché Johannes aveva avvisato Justus che voleva sposare Maddalena e poi si scopre che quest'ultima sposerà Edelbert. Cioè, viene naturale pensare a cosa diavolo stia capitando in quel monastero. Maddalena è sconvolta, quindi il vescovo voleva anche vedere se magari lei sapesse o meno della proposta da parte di Johannes ma pare molto attenta a non farlo notare.
È stata sorpresa davvero, forse anche delusa dal fatto che capitasse così presto e quindi spaventata.
Riguardo a Ludwig e Erasmus non ho propriamente capito, difatti assurdamente stavo quasi per shippare quei due (non volermene a male, please! XD)
Ludwig ha qualcosa che non mi piace in quegli occhi sprezzanti e furbi, il sorriso gelido. Litiga con Erasmus per un qualcosa che non riesco ancora ad acchiappare, manda al diavolo il suo padrone e quindi pare non essere d'accordo con Winkel. Però, c'è quel però che mi frena una strana sensazione. Un presentimento.
Spero che non abbia capito dove sia andato Justus quella notte, quindi dall'armigero Heinrich (sí, mi era mancato molto).
Ah, proseguo che è meglio.

Ah giusto del precedente capitolo, invece, continua la voglia di Justus di redimersi dai peccati compiuti. Quali? Magari nascondere il segreto tra Johannes e Lena? Oppure ciò che sente nel vederli assieme? Stessa cosa il vescovo ed Erasmus assieme, quel suo "mi servi, Erasmus, ricordatene" e poi subito "posso anche farti fuori subito".
Waaa, quel vescovo lo detesto!

Al prossimo.
Au revoir