Recensioni per
Miserere
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 204 recensioni.
Positive : 205
Neutre o critiche: -1 (guarda)


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Recensore Master
28/09/15, ore 23:28
Cap. 6:

A.a.a.:Spiegazioni spiegazioni urgenti cercasi
Temo di aver fatto passi più lunghi delle mie povere gambe e soprattutto del piccolo cervello che ahimè mi ritrovo....ci sono tante cose che non ho colto (a parte il significato del vocabolo assisto, mai sentito prima, ansito e' tutt'un altro termine e non c'entra quindi chiedo lumi)innanzitutto:-da quale viaggio proviene l'amico Kraft (che, senza tante congetture mi ha immediatamente ricordato Alain), come faceva a sapere di Maddalena se era via? (Mica c'era internet) e soprattutto Lena come ha fatto a sapere ESATTAMENTE dove si trovava il suo cavalier servente, se così possiamo definire Johannes. Sicuramente trama, intreccio e descrizioni degni di nota, formidabile caratterizzazione figurata e dettagliata di tutti i personaggi, Heinrich mi ricorda un certo Enrico di origine tedesca che ebbi modo di conoscere qualche anno fa e stranamente ti dirò somigliava molto al tuo, dissacrante, gigante buono ma donnaiolo incallito. Ah ah . L'unica cosa che non mi convince di questo sesto capitolo, a parte la mia confusione iniziale di cui tu non c'entri affatto, è la connivenza troppo stringente e combinata di troppi fattori che sono stati messi li apposta perché possano interagire. ....non so forse sbaglio ma mi appare nella mente uno di quei tanti film visti e rivisti dove l'eroe piomba proprio sul più bello x salvare una situazione, una vita o un amore. ....mi dirai tu.Ti aspetto,e mi raccomando risposte brevi , nei capitoli precedenti, più lunghe dove necessario un chiarimento come qui. Grazie ciaoo
(Recensione modificata il 28/09/2015 - 11:35 pm)

Recensore Master
28/09/15, ore 17:59

Una cosa sola non ho capito, in questa quinta puntata:come mai Erasmus dice a Johannes "una gatta selvatica vostra sorella " mi è sfuggito qualcosa oppure lui, di nascosto li ha sorvegliati durante la passeggiata nel sentiero delle rose e ha visto in lontananza che il capitano l'ha presa in braccio? ?e'comunque bello che le mitiche rose di oscariana memoria siano pure indirettamente galeotte di fisici contatti, forieri di futuri e appassionanti incontri (o almeno così vorrei credere).Per il resto condivido e sposo le intuizioni di Ireland tranne forse x la parola " debole", il capitano io me lo vedo forte, al di là di come lui si senta in quei frangenti languidi di lotta interiore per le contrastanti sensazioni che prova....non si tratta semplicemente di debolezza ma di negazione. .....un po'come Oscar ,che si è sentita debole quando s' è accorta di amare l'uomo sbagliato. Chissà se anche il tuo aitante,giovane eroe attraverso la fede o il sacrificio corporale (in voga in quei tempi) tenterà di troncare sul nascere questa passione nascosta , a lui proibitiva? ? Quanto al vero uomo debole della storia, non si tratta di un uomo ancora, mi sembra solo un giovinetto e scusa se insisto con le digressioni lo vedo un novello Luigi 16°in balia degli eventi e forse la pedina più grossa con cui ci si appresta a giocare. Attendo risposte. Buona settimana

Recensore Master
27/09/15, ore 20:46

Sarai sorpresa domani, o più avanti, quando entrerai nel fandom e vedrai tante mie review riguardo questa storia che certamente ha mantenuto tutte le promesse e si sta ' delineando veramente accattivante e ricca di situazioni passionali e avventurose. .....stai diventando sempre più brava e catturi l'attenzione del lettore nel voler scoprire gli altarini nascosti. Chi è Lena? Perché ha il nome italiano? Cosa ha in mente il Vescovo? Quali sono realmente le sue mire? Qual è il ruolo di Erasmus? questi due sono uomini di Chiesa e quindi peccatori x eccellenza, non possono quindi intuire che una piacente e spigliata ragazza qual è Maddalena, possa far infuocare di passione proibita i suoi precettori, se così vogliamo chiamarli? ? Non sarebbe stato più prudente mettere al suo fianco una donna, che ne so, una badessa? ? Ma è bello così sennò non accadrebbe nulla e non ci sarebbe storia!! Curiosità:la cittadina di Rosenborg esisteva?? Bellissimo il passaggio :da lassù la cittadina di Rosenborg si poteva abbracciare con lo sguardo. Ti aspetto presto x qualche risposta .Un grande abbraccio
(Recensione modificata il 27/09/2015 - 08:54 pm)

Recensore Master
27/09/15, ore 20:02
Cap. 3:

Continua a non piacermi il lato storico della vicenda, ma, mettendo da parte i miei gusti e le mie opinioni personali circa l'ambientazione della storia, non posso fare a meno di continuare ad apprezzarne il contenuto, davvero avvincente, non stancante nella lettura, ma sempre molto fluido e intrigante. ...riga dopo riga cresce una certa suspense destinata credo a giungere prossimamente all'apice. Ancora Brava

P.s.:Avevo ragione sulle affinità Lena/Antonietta:entrambe cercano di sfuggire ad un matrimonio imposto.Lena, almeno, ci riuscirà? ?
(Recensione modificata il 27/09/2015 - 08:05 pm)

Recensore Master
27/09/15, ore 19:37
Cap. 2:

Il limite di dover recensire una storia già ben avviata e di successo, è quello mio di scavare su cose che altri non hanno già detto. ....se ti dicessi che la penso come Francoise (per l'ennesima volta) sarebbe un commento stupido e banalissimo. E allora mi aiuto con il "contorno" :hai creato uno sfondo davvero, in tutta verità realistico e dipinto i personaggi e le situazioni come tu sola sai fare (a questo proposito, mi aspetto di poter ammirare più avanti anche dei disegni), non hai trascurato nemmeno le descrizioni , una speciale menzione alla frase "Lambito dalla consolante carezza della Sera che allungava le proprie orme come dita languido e sottili sulla città e sugli abitanti...."una chicca di romanticismo celato che non conoscevo in te . Grazie anche x l'espressione che hai usato: gli ultimi eco, chissà perché credevo si chiamassero echi ma certamente hai ragione tu (come x paratie).Che dire?? Ci sono tutti gli ingredienti x una storia emozionante ma nom so se riuscirà ad essere un puntuale appuntamento x me, sono indietro con molte altre fic in questo periodo. Ti dirò ancora una cosa. ...ma un po ' ridicola:a me la grintosa fuggitrice Lena ricorda una certa Maria Antonietta in incognita. ....ridi pure so che ho detto la cretinate della domenica.A presto carissima! !
(Recensione modificata il 27/09/2015 - 07:40 pm)

Recensore Master
27/09/15, ore 18:58
Cap. 1:

Come già ti scrissi in privato, ho iniziato la lettura di questa nuova fiction. ....mi piacciono molto le storie avventurose e i "gialli"; il Medioevo non mi attira molto però, causa le tante brutture e calamità che lo hanno contraddistinto, tuttavia qui la tua storia ha un avvio interessante .Vedremo

Recensore Master
23/09/15, ore 16:22
Cap. 10:

Castigo autoinflitto, a quanto pare...
allontanarsi per la guerra.
Tutto molto fredo, la posizione, la soluzione che definiscono il matrimonio.
Il solo moto di sentimenti viene portato avanti dall'0arruolamento e da ciò che esso smuove. Sino a portae Lena da lui. E poi?
Ce lo dirai presto, spero.

Recensore Master
23/09/15, ore 09:19
Cap. 10:

In ritardo ma giungo anch'io a questo Castigo. Un castigo che Johannes infligge a se stesso e a Lena, scegliendo di allontanarsi da lei e, paradossalmente, di unirsi al suo sbiadito fidanzato (anche se probabilmente la scelta è stata obbligata, in quanto il Vescovo difficilmente avrebbe accordato il suo permesso per una soluzione diversa). Sei stata brava a costruire il capitolo, mostrandoci proprio di Johannes il percorso interiore impetuoso (e a volte interrotto dall'impulsività delle sue azioni) : ecco le sue reazioni durante il surreale dialogo con il ''rivale'', ecco la richiesta al Vescovo, ecco infine la magistrale e sensuale scena nella sua stanza, dove Lena gli si offre tanto sfacciatamente. A proposito di Lena, in questo capitolo il suo personaggio sembrerebbe un po' in ombra (più oggetto di sentimenti che soggetto), se non fosse per quello scorcio in cui ce la fai vedere malinconica e assente nella consueta chiacchierata col sempre più enigmatico Justus, e soprattutto per l'audacia finale. E qui io che non faccio solitamente ipotesi, ne azzardo una... ma questa ragazza non è un po' troppo smaliziata per essere una promessa sposa virginale? Quindi o c'è un'ombra forse terribile nel suo passato, oppure in quel vicolo è successo qualcosa in più di un bacio... Un abbraccio Silvia

Recensore Veterano
22/09/15, ore 22:53
Cap. 10:

Ciao!
Devo essere sincera, di solito non bazzico molto da queste parti eppure, se tutte le storie sono come la tua, è un vero peccato.
Sei riuscita a coinvolgermi fin dalle prime righe e mi sono subito immersa nell'atmosfera che hai saputo sapientemente ricreare. Mi piacciono i tuoi personaggi: li si può amare o trovare sgradevoli, ma tutti - a modo loro - trasmettono qualcosa e possiedono qualche  qualità che li contraddistingue.
Con Justus e Johannes, in particolar modo, hai fatto proprio un bel lavoro: mi affascinano sia singolarmente (è davvero difficile - se non impossibile - preferire l'uno all'altro!), sia assieme, poiché è evidente che tra di loro intercorre un legame molto profondo.
 Per il resto, ho apprezzato anche il tuo stile: non è prolisso, eppure riesce comunque a delineare perfettamente situazioni, ambienti e atmosfere. Inoltre, apprezzo anche il tuo restare fedele all'epoca scelta: voglio dire, hai scelto il Medioevo e perciò i tuoi personaggi agiscono e pensano in quella che è l'ottica del tempo. Giustissimo. E scontato, potresti pensare. Invece, per quel poco che ho constatato in questa sezione, non è 'tanto' scontato. Nel senso che  può capitare che gli autori finiscano per contraddirsi e per uscire 'fuori contesto'.
Ok, è pur vero  che la sezione storica è parecchio insidiosa, poiché scrivere di un altro contesto - magari completamente diverso dal nostro- non è affatto una passeggiata, però quello che voglio dire ai fini di questa recensione è che, nonostante questa difficoltà in cui avresti potuto incappare, tu resti sempre coerente con l'epoca prescelta e si nota (cosa che apprezzo, come ti dicevo).
Bene, non so cosa ho scritto, esattamente. Forse avrei dovuto scriverti in un altro momento (da lucida e riposata, magari). 
Tuttavia, avevo scovato questa storia già da un po' e per una serie di cose non ero riuscita a commentare. So che se rimandassi ancora, poi non lo farei più e sarebbe un vero peccato. Questa storia mi piace molto, mi intriga e mi lascia piena di curiosità circa i prossimi sviluppi: premesso questo, il minimo che io possa fare è rendertene partecipe (che sia in questo modo sconclusionato, poi, è un'altra storia).
Quindi: tanti complimenti per l'abilità con cui ti destreggi in questo settore tanto complesso e a presto!
Una tua nuova lettrice :)

Recensore Master
22/09/15, ore 15:18
Cap. 10:

Un uomo sull'orlo di una crisi di nervi il povero Johannes.
Mi ha fatto una tenerezza incredibile. Brancola nel buio cercando di sfuggire ai suoi stessi sentimenti, cerca di governare l'ingovernabile. Al cuore non si comanda e questo ormai è stato conquistato da Lena.
Non sarebbe piu semplice ammetterlo a se stesso con tranquillità?
Ero curiosa di sapere fino quando avrebbe retto questo stress emozionale, ben sapendo che tale insofferenza non avrebbe portato a scelte ragionevoli, quando ecco che succede il patatrac...
Ma vado con ordine. Questo Edelbert, guardato con un misto di disappunto/invidia/fastidio dal nostro tormentato comandante mi ha ricordato molto nei modi Luigi XVI, un po' pacioccone, un po'ingenuotto.
Ammetto che, quando ho letto che il marchesino promesso sposo stava partendo per il fronte, ero gia pronta a sventolare il fazzolettino bianco corredato da finta lacrimuccia, e a pronunciare "auf wiedersehen" quando mi hai gelato. Con quella richiesta johannes mi ha stupito, lasciando a bocca aperta in compagnia di just e lena.
Scappare non serve a nienteeeeeee!
Ma tu non lo farai partire vero? Accadrà qualcosa che farà si che la sua presenza sia necessaria in città. Un'incidente al Vescovo? A justus? Lo stesso johannes potrebbe avere un'incidente tale da bloccare la sua partenza per il fronte.
Lei che lo raggiunge in caserma è pazzesca, un vero Mito!!!!
lei si che sa quello che vuole e ha capito quanto in realta lui sia spaventato da tutto questo.
Ero convinta che stavolta sarebbe capitolato ma, niente da fare. Inflessibile, onesto e rispettoso del suo ruolo. Ma come fa? Impazzirà, lo sento. Ma credo non resisterà ancora a lungo.
E se fosse Lei a fare un'ulteriore passo avanti? E se rompesse il fidanzamento cosicchè non sarebbe piu necessaria la presenza di Johannes al fianco dello scialbo marchesino?
Cara sabrina, aggrappandomi ancora una volta al solito TI FIDI DI ME? (si, mi fido, lo sai) ti chiedo di non farlo partire....non resisterebbe...stavolta schiatta davvero.
Sempre piu bello, sempre piu brava.
Aspetto con ansia il seguito...... nel mentre, tutti dall'analista, mi sa.

 

Recensore Master
21/09/15, ore 22:10
Cap. 10:

Certo che il nostro "leone in gabbia" ormai si sta dibattendo furioso tra le sbarre, anche se in qualche modo è grato che esse riescano ancora a contenere i suoi impulsi...e dopo la punizione, la fuga.
Certo che è davvero un "uomo tutto d'un pezzo" ( oltre che un gran pezzo d'uomo, scusa l'inevitabile freddura...), incorruttibile, estremamente determinato a far "quadrare" tutto il suo mondo senza sbavature alcune: morale ed obbedienza ai primissimi posti. Un soldato, senza ombra di dubbio. Cresciuto nel rigore e nella disciplina, nella cieca gratitudine ad un Vescovo ( ancora piuttosto misterioso, anche se senz'altro subdolo..) che gli ha salvato la vita e consegnato un'altra opportunità ( anche se di contro, con un credito da riscuotere non dimentichiamolo..). Con questo non voglio dire che sia "ottuso", non vorrei che lo pensassi. Semplicemente non è abituato a lottare per sé stesso, per rompere gli schemi, per comprendere se quello che lo perseguita è solo desiderio carnale oppure qualcosa di molto più grande che inevitabilmente si fonde ( e confonde ) con esso. E per cui valga davvero la pena di lottare.
Dall'altra parte, Maddalena ha già capito. Ha compreso che forse è amore quello che la muove verso il bel soldato, ma desidererebbe farlo ammettere anche a lui. Capire quale sia la vera natura dei suoi sentimenti..e delle sue paure. Fargliele vincere, assieme.
Non so cosa il destino (col nome di Sabrina) abbia in serbo per loro, ma se davvero Johannes raggiungerà il fronte ( anche solo per un periodo, poco importa..) ho l'impressione, maliziosa, che qualcun altro rischierà di infrangere regole che hanno più un aspetto dogmatico, comunque di vincolo assoluto, sacro ed inviolabile...
L'immagine dei due "contendenti"( tanto diversi tra loro per carattere e fisionomia ed affiancati il paradosso diventa ancor più evidente..) vicini, mentre Lena e Justus li osservano al di là del "limite" del chiostro è di per sé emblematica. Come la reazione improvvisa di lui al contatto con le sue labbra ed il fatto che poi si risolva a salutarla con l'appellativo di "sorella"...qualcosa si sta muovendo anche nell'animo della "guida spirituale", colui che paradossalmente ha modo di passare più tempo con lei. Non sarà mica che l'insidia ( se così vogliamo definirla, attenendoci ad una visione "medievale" del tutto..) più grande si nasconde proprio dove meno te lo aspetti, dove davi per scontato di essere protetta ed al sicuro dai richiami del "peccato"?
Ai posteri la (molto) ardua sentenza...intanto, come sempre, ci fai stare ancora un po' col fiato sospeso e ci fai perdere ancora in una selva ( oscura..) di congetture, ipotesi, scenari sempre più avvincenti che ora, davvero, non riesco più a "prevedere" ( qualora fossi mai stata in grado di farlo!!)...
Un bacione, cara, ci vediamo di là...e poi risalteremo ancora di qua, per il prosieguo..
Tamara Alessandra.

Recensore Master
17/09/15, ore 21:59
Cap. 9:

Eh, sì, cara Sabrina, mia zia soleva dire che "quando il corpo si frusta, l'anima si aggiusta"...è quello che forse stoltamente tenta di fare Johannes, in preda ai suoi deliranti tormenti.
Più che "stolto", anzi, direi perfettamente in "linea" con l'epoca e l'ambiente in cui vive. Come già ci avevi anticipato nelle tue note, nel Medioevo la religione accompagna la vita e condiziona qualsiasi scelta della gente comune. I monaci ed il clero erano tra i pochi "eruditi" del periodo, anche questo giocava un ruolo determinante a loro favore...per mantenere privilegi e consolidare il potere temporale che una volta la Chiesa deteneva. E questa visione un po' "distorta" ( non è tempo, né luogo per "ingineprarsi" in una discussione del genere, di così estesa vastità...) del messaggio originale evangelico viene messa in pratica nel quotidiano, nelle azioni e sensazioni di ogni giorno.
Johannes è un uomo del suo tempo, quindi, accolto e cresciuto dai religiosi, a loro fedele per riconoscenza, ma anche per "formazione": null'altro di diverso gli è stato insegnato. Ogni cosa risponda alle "regole" dell'istinto, del cuore non obbedisce alle "regole" dell'anima , ma del peccato. Che va sconfitto, debellato, estirpato.
Nonostante tutto l'amico fraterno Justus, uomo di Chiesa, allevato secondo i medesimi principi, non sembra affatto condividerli.
Pare quasi più "moderno" dei suoi contemporanei e dell'amico soldato nel "filtrare" le emozioni, meno "ottuso", più aperto al dialogo, al perdono ed alla Misericordia che non incline alla "prassi" del castigo purificatore.
Lui sa molto, ma deve rispettare il vincolo del sacro silenzio.
Praticamente hai tentato ogni possibile mezzo per allontanarlo da Madonna Lena: bagno in acque gelide, corsa a spron battuto col suo destriero e , dulcis in fundo, flagellazione punitiva...ma il suo tormento è sempre più vivido e presente e, al pari suo, sembra vivere all'ombra di un enorme dolore ed attanagliata anch'ella dai medesimi sensi di colpa. Immagino che in proposito ci deluciderai più avanti...
Ed ora che la corsetta con Shatten lo ha un pochino "corroborato" chi arriva ad "impestare" ulteriormente l'atmosfera? Quell'inetto ed incolore del promesso sposo della giovane Maddalena....
La faccenda, orsù, diventa sempre più intrigante ed avvincente, sarà interessante vedere come i tre ( quattro, con Justus a fare da "mediatore"...ma attendo sorprese anche da lui...) riusciranno a "convivere" sotto il medesimo "cielo", con un'alternanza di sensazioni ed emozioni che dovranno tenere a bada ( ancora), dissimulare, nascondere...o forse il momento della "resa", della Verità si sta progressivamente avvicinando...
Ebbene, attendo sollecita gli sviluppi...e non posso non ricordarti anche a costo di venirti a noia, quanto tu sia innegabilmente BRAVA...
Un bacione,
Tamara Alessandra.
Ps: scusa il ritardo...

Recensore Master
13/09/15, ore 19:25
Cap. 9:

Molto umano ed intenso, questo capitolo sulla colpa e sulla pena...sono ammirata del tuo modo di scriverne! Davvero brava.
Recensione breve, ma sono stancheissima e mi perdonerai se per stavolta non ti lascio congetture ma solo un bacio.
A presto

Recensore Master
13/09/15, ore 01:53
Cap. 9:

Mia cara, instancabile Sabrina... ho appena visto un tuo nuovo aggiornamento ma stanotte sono solo per Miserere e per questa tua "Penitenza" così forte e intensa come i contrastanti sentimenti che agitano il cuore di Johannes. Da dove parto? Be', sicuramente da dove lo fai tu, ovvero dal nostro bel capitano in preda ai tormenti della sua anima: volutamente solo tra tanti, nonostante si trovi in un luogo che dovrebbe accoglierlo a braccia aperte e che invece resta indifferente alla sua presenza e sofferenza, almeno fino all'arrivo di Justus. Justus che gli legge dentro, ed è per questo che Johannes fugge dal suo sguardo, ha parole ciniche, cerca di nascondersi dietro il sarcasmo; ma Justus non solo lo conosce bene ed è cosciente delle debolezze dell'altro, ma è anche perspicace: a lui basta un fremito per capire quello che si è autoinflitto Johannes per punire se stesso. Era una pratica comune in ambito religioso quella che attribuisci al bell'armigero... sicuramente l'attrazione che sente come peccaminosa nei confronti di Lena lo sta logorando per arrivare a tanto. E grazie a questa insana reazione, ci permetti di capire meglio le dinamiche tra i due amici... anche se Justus per me rimane un mistero, un affascinante mistero:quasi femminile nei modi e nella sensibilità, ma non credo sia omosessuale; incredibilmente di mentalità "aperta" per l'epoca (tanto da rimproverare l'amico per la sua follia) eppure così facile a turbarsi... Resto in attesa di come si dipenderà la vicenda; intanto entra in scena, finalmente, il presumibilmente noioso fidanzato (che destino crudele, povero Johannes! ), proprio al termine di quella cavalcata disperata fatta da Johannes per sfogare la sua frustrazione e dare corpo ai pensieri. A proposito, ho notato un particolare: ci fai intuire che la sua reazione nei confronti del bacio non sia stata delle migliori, ma non aggiungi tanto più... ovviamente questo ha stuzzicato la mia curiosità. Vediamo se i ricordi di Lena saranno piu illuminanti! Un bqcii e a presto Silvia

Recensore Master
10/09/15, ore 16:58
Cap. 9:

Che meraviglia Sabrina!
Ne sono rimasta incantata.
Ma dato che le cose da dire sono tante partiamo proprio dal casting....ebbene, istintivamente, nel leggere di Johannes, nella mia mente si è materializzato il volto di Armie Hammer, esattamente come avevi proposto Tu...direi che ci siamo, ho trovato il mio/nostro capitano. Invece il dialogo fra quest'ultimo ed Heinrich mi ha dato conferma che quella faccia da schiaffi del Sawyer di LOST è proprio perfetto per questo ruolo.
Ma andiamo alla storia...mi stai mandando il capitano fuori di testa. Non riesce a mantenere la concentrazione neanche in un luogo sacro nell'attimo della penitenza, non ce la fa a non incolparla di essere un'ammaliatrice e non ce la fa a non disprezzarsi per aver tradito la fiducia che il vescovo aveva riposto in Lui nell'espletamento di questo compito. Descrivi il suo struggersi interiore in modo perfetto. Bello il suo incontro con Justus e magistralmente lo descrivi nelle parole pronunciate e nei silenzi nei quali ugualmente si capiscono. Johannes, per questo amore/attrazione si sta flaggellando in tutti i sensi. Scena forte e molto d'impatto sul lettore quella che hai deciso di raccontarci... e così trova il coraggio di confessare a Justus l'attrazione per Lena, ma nega  l'evidenza di un volersi reciproco. La soluzione che si è imposto (aspettare che se ne vada) non mi pare delle migliori. Un uomo bello e saggio di nostra conoscenza, che ha fatto della pazienza e dell'attesa due sue fedeli alleate (delle vere e proprie virtù direi) gli direbbe che non serve a niente la lontananza, non serve a niente fuggire, non ci si salva così dall'amore.
Altra meravigliosa chicca è il dialogo con Heinrich....e qui ho avuto la certezza che quella faccia gli calza a pennello.... Il suo modo di stuzzicarlo è unico ma Johannes non vuole abboccare e se ne va. Corre lontano, come se il vento in faccia potesse strappargli violentemente Lena dalla mente..ma si sa...le disgrazie non vengono mai da sole, quindi non basta il tormento che sta vivendo, il flagellarsi e lo sperare che tutto possa finire presto... Ecco che arriva quello che credo sia il marchesino promesso sposo dell'oggetto dei suoi desideri.  (Ora si che ci divertiamo!) 
Caro Johannes, il grande Ernest Hemingway scriveva: non si dovrebbe mai desiderare troppo. Perché si rischia di ottenere quel che si desidera. 
La vorrebbe lontana? Ecco il principe azzurro con tanto di carrozza che è venuto a portarsela via. E ora che si fa? Suppongo altre frustate per aver espresso il desiderio sbagliato!!!porello.
Sabrina, fa qualcosa, aiutalo tu? 
A parte, invece, parlo di Justus...mi sa che ancora non ho inquadrato bene il personaggio. Ma lui, è attratto da Lena? Come uomo dico, un uomo che sente attrazione per una donna? O il suo ruolo si limiterà ad essere quello di cupido tra i due e li aiuterà e consiglierà per trovare un modo per venir fuori da tutta questa situazione?
Giuro che ancora non l'ho capito anche se mi sa che anche Lui sia un po' attratto dalla nostra bella Lena. 
Cara sabrina, inutile ormai dirlo, sempre più brava.
E da un po' che ormai ho fiducia in Te, quindi sto tranquilla!!!!!! E sono io a ringraziare Te per questo gioco che, diciamocelo pure, ci appassiona e diverte.
Un bacionissimo