Recensioni per
Trucioli di Matita
di GreenWind

Questa storia ha ottenuto 226 recensioni.
Positive : 225
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
06/04/16, ore 17:36
Cap. 17:

Io penso che, nonostante la poesia sia più semplice, non abbia nulla da invidiare alle altre! La semplicità non fa mai male, anzi, a volte è proprio ciò che ci vuole! ;)
Bellissima anche questa (ormai ripeto sempre le stesse cose in ogni recensione, sono prevedibile XD), anche qua hai saputo trasmettere con maestria tante immagini e non solo: anche profumi, ad esempio quello di menta, e tante altre belle sensazioni.
Sì, la cosa che amo di più di queste poesie è che riesci a rendere partecipi i lettori delle scene che descrivi!
Davvero davvero bravissima, come sempre! :3
Ah, volevo informarti che finalmente ho pubblicato una nuova poesiaaa!! :)
Bene, detto questo ti saluto e cercherò di continuare la lettura delle tue poesie al più presto! E stavolta non passeranno mesi, giuro! ♥

Recensore Master
06/04/16, ore 17:24
Cap. 18:

Wow, ti dirò una cosa: gli ultimi versi parevano un po' horror! :D
Nel senso che è inquietante pensare all'orsetto che se ne va... oddio, in realtà un po' tutta la poesia era un po' inquietante, ma forse per il semplice fatto che è molto triste.
Già, dà un senso di abbandono. Qui per descrivere questa sensazione hai utilizzato un orsetto dell'infanzia abbandonato in un angolo, che invecchia pian piano, da solo, ma sono delle sensazioni che le persone provano quando sono sole o si sentono sole. Hai descritto la solitudine e l'abbandono magnificamente!
Quindi, come potrai notare, adoro anche questa poesia!
Green, questa raccolta è davvero spettacolare!!! :3
Che dici, ne leggo un'altra? Ma sì, dai! ♥

Recensore Master
06/04/16, ore 17:14
Cap. 15:

No, allora... io non so davvero come mai, devi avere qualche strano potere magico per ipnotizzare le persone... perché ogni poesia che leggo mi lascia spiazzata, a bocca aperta, senza parole.
Incredibile, hai descritto la vita e la personalità in una maniera assolutamente impeccabile, dando delle immagini ben definite, metaforiche ma allo stesso tempo incredibilmente reali...
Queste poesie mi dicono molto anche sul tuo carattere, su come sei tu e su come vedi il mondo, sai? Ed è proprio incredibile, si vede che ci metti proprio tutta te stessa e che questi versi ti rappresentano.
Non so che dire, se non che ti ammiro molto! :3
Dai, ora che ci sono ne leggo anche un'altra! ♥

Recensore Master
06/04/16, ore 17:05
Cap. 16:

GREEEEEN, CE L'HO FATTAAA!!!!!!!!!!!! *-*
Scusami, lo so, sto andando proprio a rilento! Però voglio mettere il giusto impegno e la giusta concentrazione nella lettura delle tue poesie, che sono davvero belle, profonde e ogni volta mi conquistano e ipnotizzano.
Questa poesia è davvero favolosa e incredibilmente... non so... luminosa! E' davvero luminoso e fantastico ciò che hai descritto, sembra distaccato da tutto e quasi irreale. Come hai detto all'inizio, qualcosa di così splendente che una foto non lo può rappresentare e raccontare.
C'è qualcosa di veramente dolce in questi versi, dolce come un ricordo, e soprattutto dagli ultimi versi si può sentire la forte nostalgia per questi ricordi lontani.
Non so cosa tu abbia descritto in questa poesia perché non so a cosa ti stai riferendo, ma non ce n'è stato bisogno.
Bravissima Green, ti adoro e basta, non ci posso fare niente! :3
Leggo la prossima! ♥

Nuovo recensore
03/04/16, ore 11:24

Ciao GreenWind, come stai?
Mi è molto piaciuta questa tua poesia! Ci sono degli spunti e delle immagini parecchio interessanti (come i pianti che sbiadiscono, per citarne uno). Senza dubbio è una poesia molto sentita, molto carica, che trasmette bene quello che provi e hai provato. Una poesia dovrebbe fare questo, no? Brava, continua così.

P.s. Se posso darti solo un consiglio, una critica che spero possa essere costruttiva, ecco, magari potresti cercare di inserire qualche tono di musicalità in più. Non saprei, una rima, un'allitterazione, robe del genere. A primo impatto, la poesia risulterebbe molto più piacevole da leggere. Non che non lo sia già adesso, però potrebbe esserlo ancora di più!

Saluti e a presto!!

Recensore Master
03/04/16, ore 10:11

Ciao :)
Sì, questa poesia è differente dalle ultime che hai pubblicato. Diciamo che è davvero più soft :)
No, ma che dico! Soft è un termine sbagliato, in questo caso. Diciamo che è più comprensibile da tutti, perchè ci hai spiegato con parole semplici ciò che si prova quando si è lontani.
Non ho inteso però in profondità quale senso tu abbia attribuito alla lontananza; io mi limiterò a seguire ciò che ho pensato durante una seconda rilettura del testo.
Prima di tutto, mi è venuto da pensare che tu volessi parlare in modo molto lieve di una mancanza, di una persona cara con cui si ha riso e scherzato e che poi viene a mancare. Poi, però, comunque ho notato che tutto si adatta bene anche ad una distanza geografica; un caro amico che se ne va, che ci lascia per seguire il suo destino e migliorare la sua vita, ma allo stesso tempo ci lascia indietro con un malloppo di splendidi ricordi, che purtroppo ad un certo punto sbiadiranno nella mente.
Beh, in ogni caso io ho seguito il secondo significato che ho dato al testo. Mi pareva più consono, sul momento. Anche un po' meno triste.
Ma non per questo non mi ha lasciato un segno! Anzi, devo dire che ho apprezzato tanto la poesia, perchè molto malinconica. E questa malinconia è entrata dentro di me, assieme ad un velo di tristezza, e mi pareva di esser lì a ricordare quei momenti felici che ci hai descritto, e...
E... ed ecco che mi sono già immedesimato nel componimento. Ottimo lavoro :)
Brava, anche questa volta hai saputo offrirmi un bel viaggio in compagnia dei sentimenti che ci vuoi trasmettere. Grazie!!
Bene, ti lascio sempre i miei soliti e sentiti complimenti.
Ancora buona domenica, e a presto :)

Recensore Master
03/04/16, ore 08:59

Ciao!
Questa poesia è molto dolce e delicata; ho apprezzato questo stile morbido e malinconico che cerca di rievocare i ricordi di situazioni, risate, pianti, divertimenti passati con una persona speciale ed è proprio per questo che si teme di perdere la compagnia di un'anima che ha arricchito e confrontato sempre, nel bene e nel male.
La musicalità riesce ad esprimere perfettamente il messaggio e le tue parole riescono a penetrarmi nel cuore, riscaldandolo.
Complimenti, a presto!
-Bigin

Recensore Master
29/03/16, ore 14:41

Ciao :)
Cara GreenWind, anche questa volta hai saputo sorprendermi piacevolmente.
La poesia è struggente, oltre che carica di significati. Significati non proprio positivi, a dire il vero...
In questa poesia hai voluto trattare una tematica incredibilmente travolgente; quella della morte del sole.
Esatto, noi ci accontentiamo. Viviamo le nostre vite sotto questo astro, non ci facciamo domande e non le facciamo agli altri. In fondo, noi stessi stiamo diventando una sorta di soli, di stelle che bruciano di sentimenti nostri. Forse a volte pecchiamo di egoismo, non credi? :)
Eh, dipende dai punti di vista. E tu mi hai fatto vacillare anche il sole, ciò che orienta e dirige indirettamente il flusso delle nostre vite, il circolo ininterrotto del giorno e della notte, della nascita e della morte.
Fingere; fingiamo. Hai utilizzato parole forti! Ma vere. Quanto fingiamo ogni giorno?! Finti sorrisi, finte strette di mano, finti saluti...
Tu hai voluto ricreare l'ordine cosmico; ti sei posta come poetessa al centro, come un antico filosofo greco, ed hai tolto il velo che copre il mondo, noi e il sole. Hai mostrato con parole forti e con saldi concetti ciò che è la realtà.
D'altronde, se siamo ''finti'' noi, non può essere ''finto'' anche il sole? E se il sole che ci illumina è ''finto'', poichè ogni giorno lo filtriamo attraverso il nostro soggettivo punto di vista e non ci importiamo di altro, non è forse morto, quello vero?
Oh, tutto mi manda sulla luna. Ok, stiamo parlando di sole, di terra e di umani e io vado sulla luna col pensiero ahah ma è vero, perchè le riflessioni che mi ha fatto fare la tua poesia mi hanno portato lontano, verso domande a cui saprei rispondere solo parzialmente.
E sai che Sandro(cioè io ahah) quando si tramuta in filosofo lo fa sul serio(mi puoi immaginare con la tunica d'epoca addosso, se vuoi). Ok ahah vengo da una lunga mattinata e spero di aver scritto una recensione sensata.
Tornando seri, sappi che la poesia mi è piaciuta molto, sotto tutti gli aspetti. Ottimo lavoro, come sempre!
E non ringraziare, per me è un piacere seguirti.
Buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
28/03/16, ore 18:26

Ciao :)
Ho trovato questa poesia veramente fantastica, carica di sentimento che mi ha toccato il cuore e mi ha portata alla riflessione.
Adoro questo stile morbido e forte al medesimo tempo, che offre il tempo di immedesimarsi e cullarsi nella magia unica delle tue parole dettate solamente dal cuore, un cuore capace veramente di far emozionare.
A volte si pensa che quel Sole, quel riferimento, possa fingere, possa mimetizzarsi e possa prenderci in giro. Questo è circa ciò che alcune persone possono fare, ferendo anime già distrutte da tutta l'ipocrisia che regna in questo mondo, ma nonostante tutto affermiamo di stare bene, mentendo.
Non so in che modo, non se in correttamente, ma questo è il mio pensiero e la mia immedesimazione alla poesia, cercando di calarla nel mio vissuto e di farla mia.
Bellissimo componimento, hai una capacità stupenda, cura sempre questa tua grande e sensazionale dote!
Con affetto,
commossa e con il cuore in mano,
-Bigin

Recensore Junior
24/03/16, ore 21:59
Cap. 32:

Ciao GreenWind!!
Sono tornata (di nuovo) dopo circa un secolo. ^^"
Voglio solo dire che questa poesia è bellissima! ^^
Scrivere poesie non è affatto semplice, ma tu sei davvero incredibile!
Mi piace molto la parte finale, anche sta volta sei riuscita a tramettere emozioni forti!
Per non parlare della frase che hai messo alla fine: mi ci sono identificata molto.
Spero di riuscire a recensire più spesso! ^^
A presto e ancora complimenti per il fantastico lavoro!!! :D <3

Recensore Master
20/03/16, ore 09:42
Cap. 32:

Buongiorno e buona domenica, carissima :)
Oh, mi sono sciolto leggendo questa poesia. Potrei sguazzare tra i suoi versi per ore ed ore, per giorni interi, per secoli...
Ok, mi calmo ahah :)
Che dire? Uhm, stupenda. Sì, penso sia la parola più appropriata.
Mi sento in sintonia col componimento. Mi sento quell'Io protagonista perduto lungo la strada del reale...
''Prigioniera di un sogno''. Non mi è mai capitato di restare prigioniero di un sogno, non fino a qualche tempo fa. Ho scoperto che è bello sognare, ma quanto è giusto? A volte sognare può portare anche a delusioni. Sognare troppo può comportare qualche conseguenza. E nella poesia, tutto crolla.
Sembra un delirio, il componimento. Parti diretta, io mi sono invischiato subito tra le tue parole. Poi, ecco che tutto cambia, tutto viene travolto.
La frase in corsivo che hai scritto nel tuo angolo d'autrice è stupenda. Mi ci ritrovo dentro. Mi sento proprio così a volte. Ma è un bene o un male? Tutto è relativo, in fondo.
Ottimo lavoro, è stato davvero magnifico leggere questa poesia. Mi ha fatto provare un sacco di emozioni, è stato come affrontare un piacevole viaggio!
Complimenti anche per questo componimento :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
15/03/16, ore 09:29
Cap. 31:

Ciao :)
Ok, questa volta devo dire che non sono davvero riuscito a dare un significato al componimento.
Per me riguarda la speranza; sempreverde... mi vengono in mente gli alberi. Ahah, sul serio! Sono un grande appassionato della natura e le piante mi piacciono. E i sempreverde sono piante bellissime, che non perdono mai il fogliame e che restano stupende tutto l'anno, sfidando il freddo e le intemperie.
La poesia trasmette una certa lotta, che l'Io protagonista del tutto deve intrattenere contro qualcosa che lo vuole rendere più complesso.
La semplicità a volte è tutto. La complessità, beh, a volte genera raffinatezza, ma anche incomprensione! Il protagonista del tutto non vuole permettere a niente e a nessuno di renderlo più complesso di quello che è.
Spero davvero di essere riuscito a comprendere qualcosa, perchè questa volta la poesia mi sembra molto personale. Non vorrei aver detto delle sciocchezze ahah :)
Grazie per aver allietato la mia giornata con questa magnifica poesia :) e ora vado dal meccanico... ahah :)
Grazie a te!!
Buona giornata e a presto :)

Recensore Veterano
13/03/16, ore 12:00
Cap. 21:

Il desiderio di voler dimenticare e l'ineluttabile consapevolezza del dover ricordare - per vivere, per poter essere. Il desiderio di abbandonarsi all'oblio e alla pace dei sensi e il sistematico irrompere dei rimpianti accumulutati nel tempo. La sensazione d'aver perso tempo, di perderne ancora, di finire in vicoli bui e ciechi, mentre le strade dorate t'avrebbero portato a pensieri meglio espressi, a più parole pronunciate e meno taciute. Questi i temi, intrecciati, che vagano fra i tuoi versi. Il tempo non smetterà mai di tormentarti, non smette di farlo con nessuno: ci sforziamo d'accettarlo, ma dentro di noi non riusciamo a farcene una ragione, ad inquadrarlo, ad interromperne l'andare frenetico e disorganizzato, con la sua durata sfuggente. Un conto alla rovescia inarrestabile a cui ci tocca assistere, secondo dopo secondo.
Lo so, è una situazione paradossale: proprio l'andare del tempo dovrebbe convincerci a mollare la presa, a lasciarlo andare, mentre assaporiamo ogni attimo che ci dona (chi?). Eppure, come fare ad ignorare tutto il resto - che non è poco? Il senso, la sensazione di fugacità, di nullità, il bisogno di volerci capire di più, il bisogno che il tempo stesso possa arrestarsi e permetterci di scegliere e di cambiare idea. La sensazione che le nostre decisioni si facciano inevitabili e definitive è... angosciante, semplicemente angosciante. Insopportabile a volte - e sì, sarebbe bello poter resettare la nostra mente, salvo poi ricordare che resettandola non saremmo più noi. Non è questo il modo giusto di per-donarci.
Siamo così imperfetti, siamo così claustrofobici nella nostra fetta di mondo. È tutto terribilmente ristretto e soffocante. E questa tua poesia ne è espressione. E lo esprime bene, oh sì. Brava!

Recensore Veterano
11/03/16, ore 18:40

Oggi pomeriggio, tra una pausa e l'altra dallo studio, mi è venuta voglia di leggere qualcosa e, come talvolta accade, mi sono ritrovato a voler cercare dei versi nuovi e freschi, dei versi giovani e densi di speranze e paure. Ho trovato i tuoi, ne ho letti molti e mi sono fatto un'idea di te, più o meno fedele all'originale, raccogliendo e mettendo insieme i tasselli che hai sparso fra le parole di queste tue poesie. Devi essere piuttosto giovane, devi essere piuttosto sognatrice (definizione particolarmente appropriata in questa poesia), devi essere piuttosto sensibile, devi essere perennemente sotto scacco, dilaniata da un'asfissiante insicurezza ma esaltata da una meravigliosa capacità di sorridere dinnanzi ad una canzone, ad un fatto, ad un testo emozionante (in senso largo). A ciò che ti rende viva, insomma.
Ho deciso di soffermarmi e di farlo su questa tua poesia, la più recente, e di districarmi fra queste parole a tuo stesso dire confuse e disordinate, perché c'è del talento in questi versi - come pure in tanti altri. Hai parlato di cose belle, inizialmente, e allo stesso modo parlerei dei tuoi versi, che sicuramente si faranno più belli, col tempo, e che già adesso trovo siano curati e belli.
Prima di proseguire (e passare finalmente ai tuoi versi! Mi perdonerai se mi dilungherò, vero?), vorrei soffermarmi ancora, stavolta su quella canzone che hai pre-messo alla tua poesia. Oltre ad essere una bella canzone, oltre ad aver avuto la dolce accortezza d'abbinare qualcosa d'ascoltare alla lettura (che io trovo sia sempre piacevole), c'è dell'altro. La scelta della canzone. Vorrei domandarti com'è avvenuta: è una canzone che ascolti molto di recente? Una canzone che ti è tornata in mente per caso? L'hai scelta apposta? Vorrei domandartelo ma, dopotutto, non importa poi molto: il punto è che la canzone non è una canzone qualsiasi, rispetto alla poesia. Se volessimo discuterne in termini freudiani, diremmo che il determinismo psichico ha colpito ancora: è una canzone d'abbandoni, di fughe disperate e di sogni ad occhi aperti, una canzone di speranze e paure - paure e speranze che nel tuo sogno si sono mescolati terribilmente, divenendo paure che le speranze stesse si concretizzino o speranze che siano le tue paure a non concretizzarsi, in una terribile e pericolosa inversione di ruoli: this could be the end of everything. Eppure il desiderio, più o meno conscio, di fuggire via (da qualcuno? Da qualcosa? Da questo mondo?) pervade le tue parole di oggi, il tuo sogno di oggi, per cercare un (nuovo?) punto da cui partire - I'm getting tired and I need somewhere to begin - e esattamente un luogo da cui farlo - somewhere only we know. Mentre tu scrivi così:

È questa la realtà
e la mia casa era una chimera
incorniciata di sicurezze, modellate per me
da fiori con le spine.
Non si regge sulle gambe
l'illusione che ho trascinato via,
troppo tardi per riavvolgere il
tempo, indietro.

Così arriviamo a te, a un sogno in cui la realtà è difficile da distinguere, un sogno dalle sembianze a tratti di un mostro, un mostro da cui fuggire, in un esodo dalle tue insicurezze verso un mondo su cui ti piace fantasticare, un mondo forse solo interiore e completamente diverso, costellato di sensazioni immutabili, di fiducia verso di te e verso gli altri. C'è intorno anche la sensazione che possa, presto o tardi, essere troppo tardi, che l'occasione possa sfumare via, che le occasioni attuali lo stiano già facendo, come se il mondo scorra inesorabilmente via anziché arrestarsi e darti il tempo di riflettere e di osservare cosa sta per arrivare o cosa non rimane. Non è un caso che, nel corso dei tuoi versi, la sensazione che sia/fosse troppo tardi è ricorrente, è come il filo conduttore di un sogno in cui il tempo, anziché dilatarsi, s'è ristretto fino a scivolare via tra le dita. È un sogno che assomiglia a un viaggio tortuoso, rapido e ripido, col rischio costante d'inciampare e rovesciarsi, è come finire al centro di una partita a scacchi, tra le pedine che muovono inesorabilmente e che ti costringono a prenderne parte e a fuggire dagli assalti dei pezzi nemici. È tenero il modo in cui senti di essere nel mondo: scegliere è già perdere qualcosa, scegliere è una rinuncia - così come schierarti in quella battaglia (e il modo in cui hai isolato quello "Scegli" rende bene l'idea e la solennità del momento, della lucidità di un'azione che sfuma nell'indistinto sonno, nell'indistinto contenuto latente). Verrebbe da chiedersi: is this the place I've been dreaming of? E forse non sapresti rispondere a questa domanda. Per una ragione molto evidente, ché non sei certa di voler affrontare certe paure, non sei sicura neppure di quelle tue paure (in altre parole, di cosa volere).

La girandola delle scale non
affievolisce il desiderio di scappare dalla
casa e tuffarsi con sorriso inconsapevole
nel mondo, mascherata notturna.

Tuffarsi là fuori può essere tanto rischioso quanto avventurarsi lungo quelle scale potenzialmente infinite e spettrali, rappresentando la collisione terribile di ciò che ti auguri e ciò che vorresti evitare, colgono l'indecione che forse ti appartiene per natura, insieme a quella leggerezza con cui vorresti affrontare il domani fuggendo dal presente. Quei gradini che ti separano dal tuo futuro sono fin troppo reali: è quel principio di realtà che ti costringe a ricordare che non esistono scorciatoie, che la realtà va vissuta giorno dopo giorno, che le illusioni devono attendere, così come gli universi alternativi su cui ti piace fantasticare.
C'è di più: non è possibile neppure ripiegare il tempo, fare un salto indietro, ripercorrere le strade battute e rimediare agli errori. Sei consapevole anche di questo e non desideri andare in guerra contro i mulini a vento. Le tue speranze hanno spazio solo di notte - e solo a patto d'essere ferocemente frenetiche, e soprattutto inconcludenti. Non è un sogno a lieto fine. Fino alla fine, la sensazione è che con la realtà devi farci i conti, con il tuo senso pragmatico (che disturba quel tuo essere sognatrice di cui dicevo all'inizio) pronto a ricordarti che i baci sono parole al vento senza significato, come il sangue raggrumato.
I tuoi vesi si chiudono così, senza alcun distacco tra l'uno e l'altro, con una dichiarazione che sa di sconfitta, una sottomissione che è accettazione di ciò che è, di ciò che è stato. Anche quando il tuo animo arde per qualcosa di diverso e quando il tuo incoscio sbuffa, facendosi carico delle tue speranze troppo ardite.

Ho scritto un po' troppo probabilmente, ma a volte è piacevole perdersi fra le parole e le impressioni altrui, mescolandole alle proprie, non trovi anche tu? La meraviglia delle poesie è anche questa, il gioco di specchi in cui, a partire dalle metafore, si riflettono espressioni e percezioni distanti e a prima vista impensabili.
Complimenti intanto per la tua poesia, che come avrai capito mi è piaciuta! E spero proprio che continuerai a coltivare la tua giovane e promettente vena poetica.

Recensore Master
08/03/16, ore 14:37

Ciao :)
Beh, i sogni in genere non sono mai assurdi. Essi contengono sempre qualche traccia di realtà, nascosta opportunamente sotto il contenuto manifesto.
Uhm, però si nota che ci hai messo del tuo, perchè hai ricreato comunque una serie di scene apparentemente senza senso e non collegate da un qualche filo logico immediato. Comunque, questo appare anche nei sogni, generalmente... quindi non so quali siano le parti che tu hai modificato e rielaborato.
Ho letto tutta l'interpretazione dei sogni eh, il libro di Freud che conosco molto bene, quindi sappi che io i sogni li interpreto ad occhi chiusi! Ahah sto scherzando ovviamente... il libro l'ho letto per davvero e lo conosco bene, ma non mi permetterei mai di analizzare nulla :)
Ok, tornando seri... che altro dire?
Il tutto è indubbiamente molto forte e a tratti caotico, travolgente, così come a volte sono i nostri sogni.
Gli ultimi tre versi sono davvero impressionanti, mi sono rimasti impressi. Ottimo lavoro!
Il tutto è dominato dalla frettolosità e dalle rapidità delle scene. Tipico dei sogni, ma tu hai reso tutto più poetico, direi.
Ripeto che mi piace il fatto che tu offra sempre qualcosa di nuovo ai tuoi lettori. Personalmente, gradisco molto ciò che pubblichi.
Quindi, ti rivolgo come sempre i miei più sentiti e sinceri complimenti, e spero davvero che tu torni presto ad aggiornare la raccolta, poichè sto diventando ghiotto delle tue poesie :) è sempre un piacere leggerle e cercare poi di interpretarle ed analizzarle, anche se a volte proprio non ci riesco tanto bene :)
Buon pomeriggio e a presto :)