Alla fine doveva succedere ed è successo... e io che credevo che, nonostante il finale del capitolo precedente lasciasse prevedere che avrebbero avuto la loro prima volta in camera della ragazza, una parte di me credeva che uno dei due si sarebbe fermato in tempo. Non è stato l'incontro passionale e romantico che mi sarei aspettato, diciamola in questo modo.
Una prima volta non dovrebbe iniziare entrando di nascosto e in massimo silenzio nella casa della madre della partner, chiudendosi in una stanza perché questa non possa entrarci, al buio o a malapena illuminati da una luce soffusa che non mi ha mai fatto venire pensieri libidinosi, ma solo un fastidioso non capire dove mi trovo e di un paio di mani che mi stringono il collo soffocandomi, e in totale silenzio, dovendosi mordere le labbra anziché lasciarsi andare a inopportune invocazioni di divinità ed espressioni monosillabiche ripetute all'infinito e a grida di diversa fattura. Isabella avrebbe potuto baciarlo, lasciargli intendere che era disponibile e organizzare una gita al mare, magari al tramonto, quando le nuvole si dipingono di rosso, blu, viola e arancio, col sole che si riflette sull'oceano mentre si immerge in esso sparendo in chissà quale luogo misterioso e ignoto all'umanità... mano nella mano, lei coi capelli lasciati sciolti sulle spalle mossi appena appena dal vento e con un abito elegante ma non in maniera esagerata, lui con una camicia bianca con i primi due bottoni lasciati aperti e la giacca tenuta sulle spalle con l'indice e il medio avvicinati al centro del bordo del colletto... guardandosi alle spalle e poi le impronte lasciate da entrambi sulla spiaggia che, di tanto in tanto, si mescolano formandone una del tutto nuova... e in una camera d'albergo, al sicuro da occhi indiscreti e con la possibilità di lasciarsi andare nel caso sia necessario, un ambiente neutrale e pulito (si spera).
Al di là di questo mio piccolo appunto, che non toglie che tu abbia scritto un incontro piacevole e necessario in maniera, come al solito, impeccabile e molto sensibile, creando immagini chiare, ma per nulla volgari. Solo facevo Isabella più romantica, più attenta per i dettagli e più riflessiva... non pensavo si sarebbe gettata così presto nelle braccia di un altro uomo, nemmeno ragazzo ma uomo, dopo la fine drammatica con Marco. Ti dirò che, piuttosto, mi chiedo perché, in generale, la donna prima si conceda e poi pensi a tutte le ripercussioni, positive e negative; ma pensarci prima? Parlo per esperienza personale pluriennale quando dico che si può resistere ad ogni sorta di stimolo, anche se si corre il rischio di pensare così tanto sul da farsi da concludere che non conviene farlo e riposarsi - di nuovo, parlo per esperienza personale. Immagino sia un rischio che si deve essere disposti a correre, ma ce ne sono anche di ben peggiori, perciò...
Infine, fossi in Isabella un tantino non mi fiderei di Piergiorgio quando le dice di amarla dal primo giorno. È stato bravo a dirlo dopo averla portata a letto, perché in caso contrario avrebbe potuto sembrare solo interessato a consumare per poi a lasciarla, spezzandole il cuore, questo glielo riconosco. Quindi, ora voglio vedere come andrà a finire, se Isabella avrà un lieto fine oppure una nuova relazione bella ma finita male.
In ogni caso, come sempre del resto, ho più che gradito quanto ho letto, anche se la recensione in questione potrebbe dire quasi il contrario. Solo che sono più romantico di Isabella e anche un po' più organizzato onde evitare non i problemi, ma direttamente il rischio di doverli affrontare.
In conclusione, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti e chissà cos'hai in serbo per i prossimi capitoli... |