Ciao Ale, ben ritrovato^^
Fai bene ad avvertire noi lettori di allacciare le cinture di sicurezza, la situazione si fa assai movimentata.
Ma cosa è preso a Marco? Come gli è saltato in mente di fare una sceneggiata simile? Inizialmente ho pensato anche che potesse essere ubriaco o drogato, in fondo lo avevamo lasciato abbastanza tranquillo (forse troppo) e rassegnato. Se la sua intenzione era quella di riconquistare il cuore di Isa (sicuramente lo era), beh, ha proprio sbagliato strada...
Se prima Isabella aveva ancora qualche dubbio su cosa fare, adesso non ne dovrebbe avere neanche più uno!!! Mi spiace dirlo, ma sua mamma e Irene hanno perfettamente ragione: deve mandarlo a quel paese, e subito!
Bel capitolo intenso, bravo di nuovo Ale!
Buona serata,
Nina

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Ciao!
Bene bene...La situazione sta cambiando e noto che l'armonia non è delle migliori.
Marco in questo modo si è rivelato ancora più infantile e possessivo, ha fatto bene Isa ad affrontarlo.
La mamma di Isa è una donna molto saggia...C'è una bella differenza e penso che Marco non abbia come obiettivo l'amore, ma il possesso.

Mi piace molto come si sta evolvendo la vicenda, sono sempre più curiosa di sapere come andrà e sono dalla parte della nostra Isabella!

Complimenti e a presto!

-Bigin

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Ciao^^
Finalmente la situazione si smuove... e in peggio.
Permettimi di citare questa frase: "C’è differenza tra amare e volere; amare vuol dire ascoltare, rispettare chi ti sta davanti, far di tutto per lui. Volere significa prendere letteralmente chi hai di fronte e farne quello che ti pare, come un oggetto, per l’appunto."
La mamma di Isabella è stata molto brutale, ma penso che le sue parole, oltre ad essere vere, abbiano colto nel segno, dandole una scossa e spingendola a reagire.
Tra l'altro c'è una somiglianza sconcertante tra i loro caratteri, e penso che sia riuscita a leggere molto bene nell'interiorità della figlia: Isabella si è passivamente chiusa a riccio in quella relazione, che non l'ha mai realmente resa felice, se non a livello di appagamento superficiale.
Sembra che anche la nostra protagonista, adesso, si sia resa conto che è il momento di voltar pagina. Faccio il tifo per lei e attendo con ansia il prossimo capitolo!
Complimenti come sempre e alla prossima :)

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Ti prego ti prego ti prego aggiornaaaa, ommioddio non ci posso credere Marco si è deciso a fare lui il primo passo, ma perché, ma per cosa, e chi lo sa, mi ero convinta che la sua tattica fosse quella che, purtroppo, ho visto usare anche a persone di mia conoscenza, ovvero far leva sulla mancanza e l'animo affettuoso dell'altro, ma per fortuna la protagonista ha tenuto duro e ha resistito, grazie al cielo direi, perché è sempre difficile resistere in queste situazioni ma penso che lei, nonostante abbia fatto sia pure alcuni sbaglia, abbia sempre avuto ragione.
Quanto ai passaggi in un bar, io non mi sorprendo, lavorando in un bar ho visto anche più di una volta gente conoscersi sul momento e farsi favori, accompagnarsi a casa, offrirsi da bere e da mangiare... Tra la brava gente, è educata norma fare, poi certo ogni tanto si sente al telegiornale notizie orribili ma si tratta di un caso su 100, ma bene o male ad una certa età dovresti riuscire ad identificare una persona se è un maniaco o meno - stessa cosa che ho detto ai miei genitori quando mi sono fatta accompagnare da uno sconosciuto.
Detto questo, sbrigati ad aggiornareee.
Un bacio,
Karen.

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Beh, diciamo che si doveva per forza arrivare ad un punto di svolta.
Sarebbe anche l'ora che Marco si facesse vivo, anche per decidere che cosa fare per il futuro: ovvero, se riprendere la relazione, impostandola su ben altri stilemi, o chiuderla definitivamente.
Non critico il fatto che Marco avesse fatto ritorno dai suoi, cosa che Isabella ha fatto per prima.
Sono sempre del parere che pestare i piedi per terra, anche se si ha ragione, non ci renda "cazzuti" in una relazione: ci rende solo immaturi.
In una relazione si dialoga e ci si espone in modo costruttivo, senza sputar sentenze e senza giudicare la persona, ma, semmai, il comportamento: e non mi pare che questo Isabella sia stata capace di farlo.
Io vorrei davvero sentire le ragioni di Marco.
A me piace il contraddittorio.
Su Marco: ora tocca a te. Sarebbe anche l'ora, non credi?
 

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Mi sbaglio o questo capitolo è più breve dei precedenti? Pare esserci meno carne sul fuoco, anche se il botta e risposta tra Isabella e il distinto signore un po' meno sconosciuto ha rivelato qualcosa di entrambi: la generosità disinteressata di lui e forse la necessità di tanto di tanto di sfogarsi con qualcuno estraneo alla vicenda di lei. Se non altro non s'è pianta addosso e nel raccontare e raccontarsi ha mostrato una certa lucidità.
Però, non so come mai, qualcosa mi dice che quel signore è interessato alla ragazza e quest'ultima non mi pare disdegnare, anche se al momento non sembrano nemmeno rendersi conto di suddetto ipotetico interesse. O forse sono io che vaneggio memore di tutte le relazioni amorose e scandalose di Brooke... Credimi, alcune per merito (poche) e altre per il livello di spazzatura (tante) sono difficili da dimenticare.
E il soggetto misterioso alla porta chi sarà? Un piccolo spoiler me lo farai, vero? Dubito sia Marco, perché non mi pare il tipo da fare qualcosa di così spavaldo, ma non escludo nessuna possibilità, come quella del padre. Le serie TV insegnano che quando si parla di un personaggio mai visto e che non si va vedere da tempo, questo ricompare come un fulmine a ciel sereno, pronto a far un gran chiasso.
In attesa dello spoiler, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti per un finale aperto che spero verrà risolto con un gran colpo di scena, previsto o meno che sia.

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Posso scrivere che Isabella è un tantino piagnona senza che ciò possa essere considerato uno spoiler sull'intero racconto? Beh, ormai l'ho fatto, quindi se il danno doveva esserci, c'è stato tutto. Ha un nome troppo importante, almeno per me, e non gli sta rendendo onore: non è una donna tosta che affronta ogni situazione col pugno duro e nemmeno una classica eroina drammatica. Non dico altro, perché in parte il riferimento ad una omonima Divina transalpina dovrebbe essere molto chiaro, se non altro per le decine di recensioni da me ricevute.
Non riesco proprio a capire perché si aspetti che Marco faccia un passo verso di lei e si stupisca s'è tornato a vivere coi suoi genitori, perché nel primo capitolo hai reso molto bene il personaggio maschile - beh, più per il fisico che per il carattere, diciamo... - e una mossa del genere non mi ha stupito, affatto. Purtroppo, forse Isabella ha riposto troppa fiducia in lui o l'ha idealizzato senza preoccuparsi di stare sbagliando o, chissà, forse ha avuto aspettative troppo alte sulla sua storia col ragazzo e non ha pensato che più in alto si arriva e più rovinosa sarà l'inevitabile caduta. Ecco perché consiglio sempre di mantenere un profilo molto basso, per una caduta che non lascia conseguenze e per le piccole gioie che sembreranno più grandi se confrontate agli obiettivi prefissati, sempre minimi. Un piccolo trucco di autoinganno del cervello, uno dei tanti a cui faccio ricorso nel mio quotidiano. E Isabella dovrebbe iniziare a prendere lezioni da me, sempre che non voglia vivere un'altra storia d'amore, perché, essendo sempre stato single senza cercare ed essere cercato da qualcuno, non penso di avere consigli o suggerimenti utili al caso.
Al contrario, mi è piaciuta molto Irene, che sembra davvero essere piena di vita. Ho la sensazione che anche lei abbia una storia alle spalle e che non sarà molto piacevole, ma al momento mi limito a scrivere che la sua vitalità ed energia un tantino mi spaventano. Essendo un tipo davvero molto abitudinario, avere vicino una persona che vive alla giornata, ma non come lo faccio io, e che sembra essere davvero una trottola impazzita, mi farebbe sentire molto a disagio. Già andare a fare la spesa dietro l'angolo mi agita, figurati!
Detto ciò, sono molto curioso di leggere come andrà a finire, sperando che Isabella non incontri qualcuno di speciale già nel prossimo capitolo, perché si sa che i bar sono ottimi luoghi d'incontro, essendoci tante persone. Non vorrei leggere di un triangolo, non così presto almeno. Dita incrociate!
Beato te che riesci a rileggere e rivedere i tuoi vecchi scritti. È da mesi che vorrei rivedere totalmente il mio 'Ricordi', ma il solo leggere le prime frasi mi fa proprio stare male. Troppi... ricordi, immagino.
In conclusione, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti per un altro capitolo molto interessante.

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Ciao, Ale :)
ho letto questo capitolo con molto interesse. Piergiorgio è una persona enigmatica, nel senso che potrebbe tanto essere una figura paterna per Isa, tanto un nuovo amore. Non so, io tendo per la seconda opzione: magari, per una volta, il principe non sarà un bel giovanotto dal fisico scolpito :P
Eh no, non avresti dovuto lasciare il finale aperto così. Io devo sapere chi è alla porta! Aspetto il prossimo aggiornamento :) a presto,
Rosa

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Ciao Ale, eccomi qui!
Alla porta c'è Marco, vero?
Piergiorgio è davvero un cavaliere, un uomo d'altri tempi, solo che non riesco a capire ancora bene la sua posizione in questa storia. Nel senso, tu lo descrivi come un signore di mezza età, affettuoso e mosso da azioni quasi paterne nei confronti di Isa, poi però la osserva dallo specchietto retrovisore dell'auto. Allora resto interdetta: è lui il principe? Nonostante la differenza d'età? O potrebbe essere addirittura il padre del principe? Non lo so, lo scoprirò solo leggendo, giusto?
Un altro bel capitolo, adesso sono proprio curiosa di sapere se sia realmente Marco alla porta ;)
Alla prossima,
Nina^^

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Buongiorno carissimo!
Per Isabella è stata un'altra mattinata di lavoro molto intensa. Per fortuna il buon Piergiorgio si è offerto almeno di accompagnarla a casa, anche se lei ha tentennato fino all'ultimo. L'uomo pare davvero un cavaliere d'altri tempi, anche se non riesco a capire se sotto possa esserci un secondo fine.
E, dopo pranzo, ecco che Marco, finalmente, si fa vivo, ed è tempo per Isabella di affrontare i suoi demoni :-)
La tua storia è sempre una lettura piacevole per passare 10 minuti di tranquilla lettura :-)
A presto!

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Ciao Ale!
Un new entry! Piergiorgio! Questo signore è davvero gentilissimo e raffinato...Mi piace molto come personaggio.
Penso che anche Isa abbia apprezzato il temperamento del signore che si è offerto di accompagnarla a casa, infatti ha trascorso tutto il tragitto a discutere e a confidarsi con lui che, poco prima, era perfettamente uno sconosciuto!

Un finale curioso e anche leggermente preoccupante, che non vedo l'ora scoprire!

Ben fatto!
A presto :)

-Bigin

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Ciao^^
Un capitolo un po' di passaggio, ma di decisiva preparazione per il momento epocale che ci aspetta al prossimo giro...
Un tipo particolare, Piergiorgio. È indubbiamente un brav'uomo, gentile e disponibile come pochi, uno zuccherino. La sua cortesia rasenta un po' anche l'invadenza a tratti, ma non credo lo faccia di proposito. Ce ne sono parecchie, di persone così...^^
E Isabella si lascia un po' prendere la mano, tant'è che finisce per confidarsi con lui e gettare la maschera della formalità per un approccio più schietto e spigliato (anche nel registro che usa), com'è nel suo stile. Mi piace il fatto che lei si mostri sempre come una persona tutta d'un pezzo, poco incline a compromessi e vuote smancerie: non sopporto la gente falsa e ipocrita. E nonostante questo atteggiamento possa normalmente apparire un po' grossolano (specie per chi è più abituato alle interazioni formali), a mio parere la sua "schiettezza popolare" le rende onore.
Momento rivelazione alla fine, quando sulla porta si palesa il misterioso visitatore...
Non posso dirti altro se non che resto in spasmodica attesa del prossimo capitolo!
Bravissimo come sempre e alla prossima :)

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Eccomi!
Allora, Irene mi ricorda una delle mie migliori amiche e dunque l'ho semplicemente adorata, e inoltre kudos per aver azzeccato tanto la situazione, ahah, anche solo un'ora tra amiche a parlare di tutto e di più fa sempre bene proprio all'umore.
Secondo, continuo a pensare che con la madre è sempre così ingiusta, è normalissimo che una persona qualsiasi specie un genitore alla luce di ciò che sente esprime dei pareri, positivi o negativi che siano ma è proprio quella la cosa normale, e Isabella non può pretendere che le persone funzionino roboticamente o che lei possa dire tutto quello che le pare su Marco e appena la madre accenna qualcosa diventa un'arpia che, parole sue, la vuole influenzare.
Ora sarei curiosissima di conoscere i pensieri di Marco in tutto, essendo la causa di tutto ahahah ma a conti fatti l'abbiamo visto solo nel primo capitolo. In fondo penso che fra codardia e depressione sia proprio il suo il personaggio da poter esplorare di più psicologicamente.
Un bacio, alla prossima,
Karen.

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Ciao^^
La "doppia colazione" fa molto hobbit... xD
Sono tempi molto duri per la nostra Isabella. Si potrebbe dire che si trova in un limbo, con tutte le implicazioni del caso: ansia, stress, incertezza, senso di insoddisfazione costante, combattuta tra speranza e frustrazione, amore e delusione. Una situazione che non augurerei a nessuno...
Ho come l'impressione che con Marco sia ormai giunta al capolinea. Non solo per l'indolenza del ragazzo, ma anche e soprattutto perché tra loro sembra mancare quell'intesa profonda che sta alla base dei rapporti più significativi. Che, concedimelo, sono molto rare in questi ultimi tempi, dove le interazioni superficiali la fanno da padrone...
E poi facciamo la conoscenza di Irene, una ragazza "tutto pepe", schietta e ironica, che almeno per poco riesce a trascinare Isa col suo entusiasmo. Non ti nascondo di essere curiosa di sapere se ci saranno altre interazioni tra loro...^^
Complimenti anche per questo capitolo, e naturalmente... ti auguro di riuscire a portare avanti il racconto (ah, e ovviamente se hai bisogno di una mano, non peritarti a chiedere...). Non vorrai mica tenerci in sospeso così!

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Ciao Ale!
Che bello tornare a leggere questa long! Sai, neanche a dirlo, proprio in questi giorni una mia amica ha mollato il ragazzo per lo stesso motivo della tua protagonista: era un fannullone! E questa volta mi sono rivista perfettamente nei panni di Irene: le ho detto che ha fatto la scelta giusta!
Le donne forti ed economicamente indipendenti non hanno bisogni di fidanzati così!
Mi è dispiaciuto solo per il litigio con la madre, non meritava di essere trattata a quel modo, anche se mi rendo conto che a volte i genitori possono essere invadenti pur facendo le cose in buona fede.
Bentornato Ale, spero che riprenderai la pubblicazione di questa storia in maniera regolare ;)
Alla prossima,
Nina

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