Anni Settanta. Le rivolte studentesche e le forze di polizia che tentano disperatamente di mantenere l'ordine nella caotica New York City. Un fan di John Lennon ed un poliziotto che non pensa mai a sé stesso s'incontrano, si lasciano e si riuniscono di nuovo dopo un lungo e vuoto periodo.
[Oneshot, Destiel, AU.]

Aprendo questa storia, leggerete di un passato indefinito, di un ragazzino biondo indefinito anch'esso e di un Dio della calamità che riuscì a provare a se stesso di poter avere sentimenti verso uno di quegli umani che per lui furono sempre carne da macello.
Aprendo questa storia, vi troverete di fronte al primo incontro tra Yato e Yukine, nell'orrenda vita precedente della regalia. Un incontro che avrebbe segnato per sempre il Dio dagli occhi azzurri.
Dal testo:
"Fatto stava che, all’aprirsi dei suoi occhi, oltre all’espressione preoccupata contornata da un caschetto biondo e spettinato seguita da un timido “Stai bene?”, si ritrovò soltanto con la certezza di aver preso una brutta botta alla testa e, soprattutto, con la consapevolezza che nulla più, da quel momento in poi, sarebbe rimasto com’era.
La quiete era finita.
Spazio alla tempesta."

Poteva forse il povero Finn Hudson aspettarsi che, andando in campeggio, si sarebbe trovato ad avere l’audio di un porno gay a pochi metri da lui? (KLAINE dal POV di Finn, insomma)

Poesia scritta originariamente in inglese, su consiglio/richiesta della mia professoressa. Per cercare di rispettare il più possibile le regole del sito ho intenzione di pubblicare entrambe le versioni, dando però la precedenza alla traduzione italiana, sebbene secondo me sia di importanza secondaria. Spetta a voi decidere quale leggere per prima.

Michael Jackson incontra Quasimodo, il Gobbo di Notre Dame.
Entrambi hanno una sola cosa in comune: il desiderio di libertà.
-
«Sai una cosa? Hai l'aria di poter diventare un buon amico.»
Parve incredulo: «D... davvero?»
Annuii: «Come ti chiami?»
«...M-mi chiamo Quasimodo.»
«Tanto piacere, Quasimodo. Io sono Michael.»
[...]
«Avevo già sentito qualche storia su un mostro-campanaro abitante nel campanile, poi le vostre voci mi hanno attirato fin qui. Ho trovato il campanaro, ma non ho visto nessun mostro degno di questo nome.»
Lui fece una pausa, incredulo: «Q-quindi, per te, io n-non sono un mostro?»
«Ovviamente no!» dissi
[...]
Anch'io sono imprigionato. È una prigione diversa, certo, ma è la stessa cosa, e anch'io, come te, non esco da questa prigione per paura del mondo, tuttavia guardo i “normali” da lontano, pensando a quanto sono fortunati a non essere come me. È così che ti senti giusto?

CONTINUAZIONE DELLA ONE-SHOT "OUT THERE"
Michael ha incontrato Quasimodo, è diventato suo amico e lo ha convinto a uscire dalla sua torre campanaria per la prima volta. Tuttavia, ciò che succederà dopo di questo, scatenerà uan serie di avvenimente che metteranno il nostro MJ nei guai fino al collo, costretto a vivere in mezzo agli zingari e agli imbroglioni, tutto fino a che non avrà "spodestato" il Giudice Claude Frollo.

"Un carcere senza possibilità d'evasione.
Una via a senso unico con una sola destinazione: la morte.
Un gruppo pronto a tutto per sviare la corrente, cercando di aprirsi una strada.
Da una parte la luce, la salvezza, la grande fuga. Dall'altra, l'oblio.
E tu? Sei pronto a schierarti al nostro fianco?"

Amore,quella sensazione che ti fa stare ore e ore davanti ad una finestra a fissare il vuoto,pensando alla persona che ti ha rubato il cuore e sembra non volertelo resistituire mai più.Ecco cos'è l'amore per questa ragazza che sogna di uscire da quelle quattro mura...magari attraverso una finestra.

- A volte non credi di essere troppo felice?
Lo vide annuire. Strizzava leggermente gli occhi per metterla a fuoco.
Fuori il vento frusciava tra le foglie degli alberi.
Gli prese la mano tra le sue e se la portò alle labbra.
Aveva proprio delle belle mani.
Posò un bacio sulla fede che portava al dito.
- James…
- Si.
- Ti amo.
[Storia classificatasi ottava allo "Scacchi magici contest" indetto da Lyla Baudelaire, settima a parimerito al "25 hours contest" indetto da Wynne_Sabia e settima al "Lily&James Stories- Flash contest"indetto da GiulsGryffindor tutti sul fourm di EFP]

[Out whit dad]
Questa storia parla di due ragazze Vanessa e Rose, loro due sono migliori amiche da sempre, sono due ragazze molto confuse sulla loro sessualità, Vanessa abita in una famiglia “molto chiusa, mentalmente” ,soprattutto sua madre Theresa! Rose vive da sola con il padre Nathan, perché la madre è morta.

«Che ci fate qua? Non vedete che ormai il coprifuoco è passato da un pezzo? Non vorrete far togliere i bigodini a quel sapientone del vostro preside» sghignazza Aberforth.
«Silente non c’è, l’Umbridge l’ha cacciato» afferma George.
Aberforth sorride felice, finalmente una buona notizia dopo tanto.
lA Sia

“Allora affido a te il compito che tuo padre non è riuscito a portare a termine…”

'Cerca di vincere questo combattimento del cazzo, altrimenti saremo tutti fottuti.' guardai fuori dal finestrino
'Se vinco pretendo uno dei tuoi premi' disse Justin sogghignando.
'Se vinci ti faccio uno spogliarello' risposi divertita ammirandolo
'Proposta alletante. Cercherò di vincere per te allora.' mi sorrise scendendo dall'auto.
'Se vinci ti darò un bacio da far paura.' sogghignai io questa volta.
'Non ti consiglio di andarci così pesante con le scommesse.' rise Justin dando un'ultima occhiata a Lily che a sua volta si stava avviando verso il bar con il sorriso stampato in faccia.

Piangere era davvero sfiancante.
Spesso si era trovata nella stanchezza post-pianto, distrutta annientata dai suoi stessi occhi che, gonfi e reticenti, volevano chiudersi per riposare e dimenticare quando non era possibile farlo. Tirava su con il naso neanche avesse il raffreddore e passava incessantemente le dita e alle volte i pugni sugli occhi arrossati per placare quelle sensazioni.
[Auguri Asu!]

Sfogo personale