"C’era un tempo in cui gli piaceva andare a nuotare. Un tempo di cartone misto all’acqua, di quel bagnato del mare, acquerelli di tinta unita mischiati fra loro. Felice, davanti a quell’oceano – oceano grande, bello, blu – di schiuma, immersa in tranelli di conchiglie e labirinti, che non causavano altro se non eco perfetto, musica, passione, della forza di questo mare infranto negli scogli: sorriso di un’immensa valle, pianura dei suoi occhi, nell’istintiva voglia dell’orizzonte roseo ed arancione.
E quella grotta solitaria, tra il dire ed il fare di suo fratello – che non ne aveva voglia, che non poteva mai - , nel lungo braccio della spiaggia, gli era venuta in mente con una violenza tale da farlo alzare di scatto, tra il buio totale della stanza e la sua maglia bianca sudata.
Lui, l’oscurità e gli incubi.
Nella totale poesia dell’insieme, Bill era l’unica cosa di cui bisognava avere paura."

Yuuki - Prossimamente, anche qui.