James Tiberius Kirk ha salvato il suo equipaggio con un gesto tanto eroico quanto disperato e ha battuto Khan al suo stesso gioco. Ora lo aspetta una buona convalescenza e il ritorno alla sua adorata Enterprise.
Probabilmente anche una medaglia e un picchetto d'onore. Questo almeno è quello che sperano Spock e Bones, gli amici sempre pronti a difenderlo. Sarà davvero così oppure una nuova avventura comincerà proprio dal punto in cui erano rimasti dopo l'ultima battaglia? La vita nello spazio non è facile, ma spingersi fin dove nessuno è mai stato prima si rivelerà piuttosto complicato. Jim, Spock e Bones dovranno andare oltre i loro limiti e, se possibile, riuscire a tornare indietro.

... Ancora il suono del campanello… Quella non era più una casa di vacanza ma un trafficatissimo Suk egiziano, pensò Eleni. “Vado iooooooooo” urlò Kate, ancora sorridente per le cose dettele da Bones... Aprì la porta e rimase folgorata dalla visione che le si presentò: la sua ragione di vita le si era palesata davanti, in carne ed ossa… SPOCK!
Salve a Tutti!
Questa è la mia primissima esperienza di pubblicazione... Mi sono lanciata di brutto. Io e la mia amica Nerokat siamo grandi fans del trio Spock/Kirk/Bones (e non solo), in questo caso, quelli del reboot e ho scritto anche per lei questa storia. In funzione di questa passione sfrenata, siate clementi, non lapidatemi... Ma, le opinioni/recensioni, saranno bene accette, mi serviranno a migliorare. Grazie, buona lettura (spero). Ellyloky
P.S.: ovviamente personaggi ed ambientazioni appartengono ai loro autori/proprietari.

Per ritrovare se stessi è talvolta necessario accettare ciò che siamo stati e ciò che ci ha resi come siamo ora.
Kirk dovrà affrontare i suoi mostri per poter andare avanti, e questo comporterà un viaggio involontario nei meandri del suo subconscio.

Jim Kirk e Leonard McCoy sono seduti uno di fronte all'altro, un bicchiere davanti, il silenzio intorno.
Un racconto è l'ultima cosa che i due si sono scambiati, che ripercorre gli ultimi nove mesi sull'Enterprise.

James Tiberius Kirk. Un eroe, figlio di un eroe. Burattino di tutti anche nella morte.

La nave è partita da una settimana e:
Kirk vorrebbe portarsi il libro in doccia per finire il capitolo;
Bones ha bisogno di bere e di meno colletti;
e Spock ha deciso di far diventare quella missione quinquennale la meglio riuscita della galassia, di questo universo e dell'altro.
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ossia, la post-Beyond in cui Kirk fa il nerd, Bones borbotta e Spock è il vulcaniano insolente che è sempre stato.
Plus, l'ambasciatore Spock.

Nessuno è Perfetto è una raccolta che racconta in episodi la storia d'amore di Spock e McCoy. Date loro una possibilità, non ve ne pentirete. Spock non si era mai sentito così vivo e McCoy non era mai stato così suo. Leggete la premessa ^^

Kirk non trova più soddisfazione nel suo lavoro e tutte le sue avventure non riescono più ad eccitarlo. McCoy prova a farlo ragionare e a dargli un consiglio.

Dei terribili incubi iniziano ad uccidere alcuni membri dell'equipaggio della USS Enterprise NCC-1701.
Dopo molte ricerche, si arriva al nome di quella che veniva considerata solo una vecchia leggenda: Freddy Krueger.
Chi è questo assassino che ultimamente accompagna l'abbraccio di Morfeo? Cosa vuole?
E, soprattutto, come fermarlo?

dal testo: "- Leonard, perché alzi la temperatura? Mi sembrava che quella di prima fosse perfetta per un umano.-
- Per un umano, ma non per un vulcaniano. Se la lasciassi così bassa domani quella tua dannata schiena verde ti farebbe così male da costringerti tutto il giorno in infermeria- biascicò il dottore, già mezzo addormentato.
- Mpf. Considerando la fibra robusta dei vulcaniani e la nostra inclinazione a...-
- SHHHH taci e dormi, o abbasserò la temperatura tanto a farti diventare un dannato ghiacciolo alla menta.-"

L’Enterprise era stata progettata per condurre un viaggio di 5 anni, in esplorazione dello spazio. Il capitano James T. Kirk la conduceva con fierezza, amandola come se fosse la sua sposa.
I 5 anni erano ormai quasi giunti al termine, ed il capitano era sempre più malinconico ogni giorno che passava, anche se non voleva darlo a vedere.
[Missing moment tra la fine della missione quinquennale e l'inizio di V'ger/ post- V'ger]

“Perché il vulcaniano era andato da lui? Che cosa cercava? Conforto? Consolazione? Non ne aveva nemmeno per se stesso, cosa avrebbe potuto dare lui all’algido alieno?”
[Post Star Trek - Into Darkness]

Dal testo: "Una mano grande e calda gli accarezzò la schiena percorrendo la spina dorsale, fino a terminare l'avanzata sul suo sedere in un'intima carezza che lo costrinse ad aprire gli occhi.
- Ti odio. - borbottò quando andò ad incontrare due gemme d'ossidiana proprio a pochi centimetri dal suo viso.
La mano era ancora sul suo sedere e... Spock.
- Spock. -"
[Facente parte della serie "A friendship that will define you both"] [Star Trek 2009]

Ci pensa su per un po’ McCoy, prima di arrivare alla verità.
“Oh, No. Jim non possiamo andare in plancia.” Ammette tristemente.
Elle...” sussurra un’ultima volta il cucciolo prima di iniziare a piangere sommessamente.
“Oh e va bene, andiamo in plancia” si arrende Leonard, ma già sa che se ne pentirà.
(Post "A Spasso per l'Enterprise")

Seguito (?) di "A spasso per l'Enterprise"
"Jim, cosa stai disegnando?" chiede, questa volta leggermente più serio.
Il piccolo, ripassa ancora una volta una figura con un pastello verde, per poi posarlo sul tavolino e girarsi a guardare il più grande.
Aprendosi in un sorriso dolcissimo, dice.
"Pok no sa chi è benuto a tlovacci, e ho fatto disegno per faglielo sapele".