La dodicesima casa era il sito più mistico e arcano di tutto il santuario. Il sole illuminava ogni giorno le sue bianche mura e il suo mortale giardino di rose, rendendolo quel luogo affascinante – e spettralmente inquietante per tutti coloro che erano a conoscenza di quell’ingannevole veleno che lo permeava.
Manigoldo, però, aveva visto la morte in faccia un po’ troppe volte per preoccuparsene.
Per questo, quella mattina, non appena terminato l’allenamento con il suo maestro, il ragazzo era sgusciato via dal tempio del Cancro in direzione di una meta ben precisa. Non temeva quel tempio solitario e misterioso che gli altri evitavano come la peste. Era ben deciso ad esplorarlo, e magari a schivare la propria fine per l’ennesima volta.
{ adolescent!Saints | accenni onesided!Shion/Albafica }

Misty apre gli occhi, svegliata da un rumore particolarmente brusco al piano inferiore. Si gira verso l’altro lato del letto, incontrando il vuoto, e non ci vuole molto per giungere alla conclusione. La fonte di quel rumore era sicuramente Ash.
La donna si alza lentamente dal letto, avvicinandosi alla finestra e respirando l’aria del mattino.
{ Poké }

Quella notte faceva particolarmente caldo. Ruby avrebbe tanto voluto scivolare via dal letto e dormire sul pavimento, per una volta lasciando perdere l’inestetismo e guadagnandosi delle righe del parquet sul volto la mattina successiva, alla ricerca di un sollievo dal clima torrido che permeava la stanza.
{ Frantic }

Il Grande Tempio era in rovina. Erano poche, le cose rimaste in piedi dopo il violento conflitto. Tra queste, la casa del Gran Sacerdote. Sembrava l’unico appiglio intatto, in quel mare di macerie, brillando nella notte. Nessuno avrebbe saputo che, ancora prima di rinascere, quel luogo sacro veniva irrimediabilmente profanato.
Il Grande Sacerdote, la figura più sacra, spogliata dei propri indumenti, che seduceva uno dei Cavalieri al suo servizio. Un sacrilegio di cui nessuno avrebbe mai dovuto venire a conoscenza.
{ Dohko/Shion | spoiler per il finale di Lost Canvas }

« Calma, Shougo. Respira, piano… » se solo potesse, Shuzo si picchierebbe da solo. Cosa gli è saltato in mente? Fare sesso mentre i suoi genitori erano al piano di sotto, e il fratello minore nella stanza accanto.
E’ un idiota. Sotto di lui, Haizaki cerca di rallentare il suo respiro irregolare, si aggrappa al materasso del futon nel tentativo di scaricare un poco di tensione. Ormai hanno entrambi raggiunto il punto di non ritorno, lo sanno bene, e non rimane altro che procedere.
{ NijiHai | PWP }

Shion si fermò davanti all’arena di allenamento, catturato da un curioso particolare. Allo sguardo altrui sarebbe apparso solo un folto gruppo di combattenti che, come ogni giorno, si impegnava a migliorare la propria abilità per guadagnare l’onore di indossare un’armatura in futuro. I suoi occhi, invece, avevano colto qualcosa d’altro. Qualcosa che forse non tutti avrebbero visto subito.
Dohko.
{ pre!Libra/Aries | Missing Moment | tentativo di fluff? }

« Satou-chan. » Naomi si volta, con lieve sorpresa, verso Fujita. La sua compagna di classe – forse poteva anche considerarla amica, chissà – la osserva con cipiglio serio. Accanto a lei Aoki-chan, silenziosa e con le mani congiunte come suo solito.
« E’ vero che tu e Kagami-senpai uscite insieme? »
{ OC | post!canon WhatIf? }

« Lunick. » l’uomo la sente sospirare, e comprende che il suo tentativo di addormentarsi e riposare dopo una dura giornata di lavoro è andato in fumo.
« Mhh… Cosa c’è? »
« Ho voglia di anguria. »
{ Ranger | Lunick x Solana }

Le dita di Chihiro accarezzavano languidamente la sua pelle, giocando con il bordo della sua biancheria. Kuroko soppresse un sospiro troppo alto, nel percepire le falangi della senpai accarezzarla proprio dove desiderava essere toccata.
« Senpai. » il suo tono è più languido di quanto vorrebbe, colpa anche di quei movimenti così eccitanti ai quali non riusciva a sottrarsi. Il volto di Mayuzumi è imperturbabile, in direzione dello schermo, come se la sua mano non fosse sotto la gonna della propria ragazza impegnata in attività private.
{ MayuKuro | genderswap | PWP | public place }

« Perché questa stanza è verde? » Kris agganciò con calcolata lentezza la busta della spesa sul manico della porta, prima di decidere se rimanere perplessa o chiedere altre spiegazioni. Il colore non era brutto, anzi, le ricordava il tenero fogliame primaverile.
{ NewBark | Ethan x Kris }

« Per Arceus. » Mei si trova a fissare l’oggetto nelle sue mani con improvviso terrore. Due linee blu. L’inizio della sua fine.
Appoggiato al bracciolo della poltrona di vimini c’era Ciprian, che osservava l’oggetto con crescente entusiasmo. L’atmosfera nella elegante palafitta era spezzata in due, tanto percepibile che moltissimi Pokémon acquatici iniziarono a nuotarci al largo, quasi timorosi di una catastrofe imminente.
{ Bikini | Ciprian x Mei }

La vita da universitario non è semplice. Se sei uno studente d'oltremare, soprattutto. Eppure i gemelli Bates si trovano a vivere in quella giungla fatta di esami, affitto da pagare ed amici oltreoceano e non.
Ha un sapore dolceamaro, di cui solo pochi frammenti meritano di essere narrati (e alcuni nemmeno). Sta di fatto che si cresce e bisogna andare avanti, prima che l'adolescenza ti acchiappi ancora una volta.
Quarta Scommessa「Accordo」« Leaf, cosa stai tramando? » la ragazza lo osserva con aria innocente, sbattendo le lunghe ciglia.
« Perché devi pensare così male di me? »
« Perché la settimana scorsa hai convinto Green a salire sul tetto del laboratorio, e ancora non ho capito come. »
{ FerrisWheelshipping | Battleshipping | per ora | raccolta di one!shot/flash!fic | serietà e cretinaggine insieme, BEWARE }

| Dedicata a Camy25 |
« Buon giorno. » Yellow sorride, vedendo Red chinarsi verso il suo grembo e salutarlo. Sente il bambino muoversi, in risposta al proprio papà. Negli ultimi due mesi, da quando la sua gravidanza si era fatta evidente, quei due avevano sviluppato un rapporto speciale tutto loro, a detta di Yellow.
{ Special | bonus!PikaChu }

| Dedicata a Danail |
Acqua. Tanta acqua intorno a lei.
Rossella non riesce ad evitare di accarezzarsi l’evidente pancia, respirando nuovamente l’aria salmastra. Non avrebbe mai amato il mare, la spettinava nonostante la cuffietta e le lasciava in bocca il sapore del salato, ma in fondo non aveva scelta.
{ Asylum | Ivan x Rossella }

« Oh-ma-è-troppo-carino! » Paul si trova a sopprimere un sospiro nell’osservare il rapido svuotarsi del proprio portafoglio. Lo ammetteva, aveva nuovamente sottovalutato le capacità della propria compagna.
Lucinda si apposta davanti all’ennesimo negozio del centro commerciale di Rupepoli, osservando estasiata l’ennesima vetrina di quel reparto che pare non finirà mai.
{ Ikari }