Un breve inno alla creatività, su come ti prenda quando meno te lo aspetti e a quanto sia bello farsi rapire da lei.

Tutti questi racconti sono stati scritti nei momenti più bui che ho avuto, scritti nell’impeto del momento e usati come ancore che mi hanno impedito di andare alla deriva.
Spero vi piacciano.

One shot nata dalla noia e dal sadismo retorico che provo per qualunque personaggio concepisca.
Tanto, a chi serve un lieto fine?

Alessandro è un bambino autistico.
Sonia è una giovane madre che segue il parere di molte, troppe persone. Fa tutto quello che le viene detto dagli psicologi, ma la verità sottaciuta rimane solamente una: non accetta affatto la sindrome del figlio.
▸ Seconda classificata a parimerito al contest "November Rain" indetto da MaryLondon e valutato da Juriaka sul Forum di EFP.

Una donna, I suoi sentimenti, i suoi dolori

Parole mai dette racchiuse in un singolo bacio.

Che poi, i dolci non sono “sani”, lo sai, ma avere le mani in pasta è confortante. Ti fa pensare. Ti dà il tempo di rimestare i tuoi pensieri mentre mischi gli ingredienti e imbratti di cacao e uova il piano della cucina. E in più sono per festeggiare san Valentino. E no, non per “la festa degli innamorati gné gné gné”, ma per i tuoi amici.

Dal testo: "Ci incontrammo per la prima volta solo qualche mese fa, quando Febbraio stava per raffreddare ancora di più il vento invernale.Una via come tante altre, nella quale si trovava un supermercato come tanti altri, dai muri macchiati e qualche mendicante sempre fermo davanti all’ingresso, sorridente e stanco. Dal lato opposto della strada c’era la nostra università, dove saremmo dovute essere, sedute ai banchi per ascoltare la lezione e invece, assolutamente noncuranti di tutto ciò, ce ne stavamo come i mendicanti vicino all’ingresso a fumare e parlare, guardando tutti i passanti e ridendo di ognuno di loro o lanciando strane occhiate a quelli che ci incuriosivano.
Poi sei arrivato tu."

La vita che viviamo è solo una tra le infinite possibilità di viverla e Francesca, che da tempo ha deciso di spostarsi in città in bicicletta, in questa breve storia lo capisce.
Buona lettura.

Il dramma dell'incomunicabilità

Soggiornò sotto un antica quercia e guardò il firmamento stellato.
Non ti curar di chi decanta amore, mascherando sotterfugi nel costruir parole, poiché ella non mira a nutrir il tuo amore, ma decanta la virtù del suo ego dolore, giacché ella è priva di cuore, e sotto le sue suole, vi è il tuo cuore, innamorato del nulla, appassirai come un fiore, dacché l'anima cieca non vede l'amore, finché ella non muore, allora risorgerà dal suo dolore, medicando tardo amore

Dura un attimo ma fa male come se non dovesse smettere mai.

Chi non si è mai fermato un secondo ad osservare i volti degli altri passeggeri sul bus?

A tutti gli amori mancati per un kilometro di troppo di distanza. A quelli che ce l'hanno fatta. Agli aerei, ai treni, alle notti insonni con un trolley e il cuore pieno di paura. A noi e alla nostra lontananza. A Laura, che ha gli occhi più tristi del mondo.
Breve serie di flashfic e one shot.
Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
(William Shakespeare)

E oggi e domani e dopodomani
il futuro è nelle mani di chi agisce.