Recensioni per
Ombre strette nel raso verde
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 223 recensioni.
Positive : 223
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/05/20, ore 12:25

Ma ciao <3
Perdonami per il ritardo, ultimamente sono pessima T.T
Questo capitolo mi è piaciuto anche più del precedente, che già avevo amato. Giuro che mi hai tenuta incollata allo schermo.
Sigyn mi sta piacendo tantissimo, sarà il suo personaggio applicato a un contesto storico come questo, dove le donne non sono libere, sarà l'atmosfera gotica che avvolge tutto e ci sta d'incanto. Sigyn si sente sbagliata in un mondo che la vuole dolce e ubbidiente, come qualsiasi altra donna, ma la sua fantasia la porta a voler conoscere cose di cui non dovrebbe nemmeno chiedere. Amo sapere che scrive versi e adoro anche di più che sia così affascinata da Loki - lo siamo tutte lol - e dai suoi racconti pieni di mistero. Intrigantissima la storia che le ha raccontato all'inizio, si sposa benissimo con la storia.
Tutto stava procedendo fin troppo bene, conoscendo la fine del capitolo scorso, ma naturalmente ho cantato vittoria troppo presto. E' un attimo, e Sigyn davvero inizia a smettere di respirare. I dialoghi di Loki qua sono inquietantissimi e lo adoro più del solito con quest'aria così cupa e carica di mistero.
Vengono fuori informazioni interessanti, nella seconda parte, comprendiamo come Loki è arrivato a fare una cosa simile. Mi ha ricordato il dottor Frankenstein - ma più affascinante, ovvio. Mi ha davvero sconvolta capire meglio com'è andato il piano e questa collaborazione - appena mandata a quel paese - fra Loki e Laufey. Quest'ultimo è terribile, non mi piacciono per niente i suoi progetti e mi inquietano anche troppo, è una vendetta crudelissima. E beh, che dire, sono felicissima che alla fine Loki abbia dato a Sigyn una cura per non morire, violando così i patti, sì, ma tanto faccio il tifo per Loki, quindi può usare qualsiasi strategia lui ritenga opportuna pur di salvarla. 
Altro momento che ho amato è quello di Loki che racconta a Laufey di Sigyn e capisce di esserne attratto tramite i suoi stessi racconti. Quel pezzo è meraviglioso ** - tutto il capitolo lo è, in realtà <3
Mi rende tristissima sapere che sarà solo una mini-long, mi  hai già presa un sacco, ma d'altra parte sono curiosissima di vedere ogni nodo venire al pettine, quindi aspetto il seguito e aspetto Scintille ^^
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Veterano
22/05/20, ore 17:44

Eccomi, qua, cara! Sono davvero felice di averti placcata per lo scambio perché le tue storie mi mancavano un sacco <3 E perdona se mi sono di nuovo trovata a stoppare Tesori, ma il richiamo della Londra vittoriana è davvero impossibile da resistere, per me (il mio amore per la lettura è nato con Dickens che un tempo provai addirittura a emulare con scarsi risultati). 
Ho aperto questa storia un po' curiosa e un po' già rassicurata dal fatto che sapevo sarei stata trasportata nell'800 britannico con la stessa efficacia con cui mi porti sempre in ogni contesto storico da te scelto. Sei sempre così camaleontica, così capace di adattare stile e linguaggio della storia a seconda dell'ambientazione in cui vuoi mostrarci Loki e Sigyn; al tempo stesso, la tua impronta stilistica è sempre presente e riconoscibile e non è una cosa da poco, modellare lo scritto a seconda di ciò cui si vuole parlare pur mantenendo la propria impronta individuale. 

Come sempre, sei stata abilissima a destreggiarti nel vivo della scena, questa festa aristocratica dove l'attrazione tra Loki e Sigyn si concentra, soprattutto, su uno scambio di parole ricco della loro mai celata tensione, nonché su giochi di sguardi, di pensieri, di desideri -qualcosa che perfino di sottecchi era considerato sconveniente per una giovane dama dell'epoca. 
C'è una cosa in particolare, comunque, che già mi fa impazzire di questa storia (oltre alla presenza di Thor che striglia il fratello) ed è l'elemento soprannaturale. Non solo perché aggiunge pathos e mistero, all'interno di questa trama ancora criptica e non svelata e intorno alla figura di Loki, ma soprattutto perché le credenze e le superstizioni così eradicate penso siano una delle cose che più mi affascinano dell'epoca vittoriana; il contrasto del fascino dell'arte oscura, di questa disperata ricerca dell'oltremondo (mi viene in mente che le sedute spiritiche erano praticamente la moda del secolo) che s'inseriscono perfettamente nella contraddizione di una società comunque ancora molto chiusa e ricca di ipocrisia. Le sette, l'utilizzo dell'oppio, la scoperta delle arti magiche frutto del colonialismo, tutti elementi alla Penny Dreadful che mi fanno impazzire e che non vedo l'ora di scoprire come elaborerai. Perché, ripeto, è una cosa che mi fa andare di matto e, soprattutto, rendono Loki così IC, nuovamente alle prese con la magia e i trucchetti che lo contraddistinguono in canon e che qui, d'altronde, lo rendono ancora più cupo, misterioso e disperatamente affascinante. Uno che, come sempre, non si ferma davanti a nulla e ora si ritrova a dover pagare un alto prezzo per qualcosa di oscuro che ancora non conosciamo. 

Sì, insomma, al solito: mi hai maledettamente ammaliato e comprato, un'altra volta. Quindi sì, mi destreggerò tra questa e Tesori <3 

Te se ama, un baciones come sempre :** 

Recensore Master
22/05/20, ore 16:56

Ciao, Claudia!
Finalmente sono riuscita a leggere il primo capitolo di questa storia, leggerò al più presto anche il secondo, così magari riesco a seguirti in diretta. Mi piace già tantissimo questa minilong, nonostante siamo solo al primo assaggio (e se sarà più long che mini so già che ne sarò più che felice!).
Inizio dall'ambientazione per dirti che grazie a te ho rivalutato il concetto di AU. Sarà che delle divinità si prestano bene a essere riadattate in altri mondi, sarà che la tua scrittura rende tutto magico, ma sappi che hai fatto amare contesti AU a una lettrice che generalmente li scarta a prescindere. Anche se una parte di me è sempre convinta che questi personaggi non appartengano a nessun fandom, ma siano tuoi tuoi e quindi più che di AU parlerei di rielaborazione del mito. Insomma, il punto come sempre è che quello che scrivi è così bello e indipendente da non essere catalogabile come fanfiction – mi sembra riduttivo.
Prima di perdermi in un altro mare di parole, arrivo alla storia e più nel dettaglio a questa ambientazione, che essendo vittoriana incontra il mio favore perché credo si presti a dei contrasti interessanti: un'epoca tanto pudica e moralista in cui sguazza Loki, la cui natura sfacciata e ingannatrice non può di certo passare inosservata – e di certo non può non dare adito a scandali, come suggerisce già questo primo capitolo, dove lo vediamo impudente e altero mentre sfida delle convenzioni che non lo vorrebbero lì, in quanto persona non gradita al padrone di casa e già rifiutata in qualità di pretendente. Insomma, iniziamo benissimo!
Le caratterizzazioni mi sono piaciute molto. Anche in questo caso sei riuscita a riadattarle alla perfezione: ogni personaggio è se stesso, ma lo è nel contesto nuovo in cui lo hai calato. Allora ecco che le origini straniere di Loki diventano sangue barbaro, la sua richezza lo rende un quasi principe (tra l'altro, ho amato il corsivo per quel quasi!), Odino da colui che tutto sa e tutto vede diventa un padre, ormai defunto, dalle invidiabili capacità diplomatiche e l'occhio attento, Sigyn da dea della fedeltà diventa una giovane di buona società pronta a sfidare tutto e tutti per l'amore di Loki. Insomma, un lavoro meraviglioso come sempre, dove ho ritrovato personaggi che ormai conosco, ma con indosso abiti tutti nuovi.
Inutile dire che sono già angosciata per Sigyn e la maledizione che pende su di lei, e sono curiosa di scoprirne di più. Riesci sempre a creare scenari credibili e al tempo stesso favolistici, dove nulla è mai scritto a caso e c'è sempre un piccolo mistero da svelare – un mistero tramato dalla mente acuta del nostro Loki.
Lo stile, mi ripeterò, è sempre meraviglioso, la lettura scorre senza che me ne accorga, è fantastico!
Nota di merito anche per il titolo, che se a primo impatto mi era piaciuto, ora, a fine lettura, mi piace ancora di più e riesco a intravederne tutte le ombre sinistre e i presagi che aleggiano su questi due amanti sempre sventurati.
Insomma, bravissima come sempre, ormai sono ripetitiva!
Un abbraccio e a presto!

Recensore Master
22/05/20, ore 11:58

Inauguro questa tua nuova storia con la mia millesima recensione. Un traguardo ben gradito, contando quante emozioni mi hai saputo regalare in questi anni. Un nuovo inizio, molto Vittoriano, ma in cui ho rivisto un po' le atmosfere e un impronta di Loki simile a quella di Crisom Peak, ma è solo un pizzico, duvuto per lo più all'eleganza degli abiti che sempre contraddistinguono Loki in ogni sua versione. Un'ambientazione davvero ricca di dettagli; rincontriamo i personaggi a cui ci hai deliziosamente abituato; infarcendoli però di dettagli storici coerenti con l'ambientazione e con se stessi. Fare l'elenco sarebbe tedioso quindi mi limiterò a dirti quali mu sonilo piaciuti di più; della famiglia Odinson l'antico retaggio normann: di Loki il fatto di essere partito per conto delle compagnie in terre esotiche e di essere intetessanto a strani riti, e per questo essere etichettato come strano e poco raccomandabile dalla bella società londinese; di Sigyn il seguire il proprio cuore, lo spirito di ribellione che vuole staccarsi da ogni eticchetta; di Thor il voler tener la famiglia unita nonostante le stravaganze del fratello. Altra novità bem avvolta è stato il rapporto tra i nostri due eterni innamorati; qui è invece Loki a essere più attratto da lei, in maniera quasi morbosa, stregato da quaocosa, spinto dall'attrazione e da qualche oscura profezia che quegli arcani riti sembrano avergli rivelato. Intrecci e sensazioni gestite veramente bene; sono curiosa di scoprire quali sono le oscure figure di cui è solito circondarsi il nostro Lingua d'argento... che anche loro siano convinti nel destino di Sigyn e nella tempesta che lentamente si avvicina?

Entro fine mese scoprirò altri dettagli; perfetto per il 1001 xD

Un abbraccio forte e alla prossima

Elgas
(Recensione modificata il 22/05/2020 - 11:59 am)

Recensore Master
21/05/20, ore 21:17

Ciao!
Eccomi per l'ABC. Era un po' che non ti leggevo e sono contenta di tornare qui e di trovare un tuo nuovo lavoro. Mi piace molto il modo in cui il titolo ritorna e ritroviamo all'interno della storia quasi immediatamente questo vestito in raso verde, che non avevo alcun dubbio riguardo al fatto che fasciasse la figura di Sigyn, vista la tua passione per questa ship.
Del resto, in questa storia, come anche nelle tue altre, nulla sembra essere lasciato al caso: l'ambientazione vittoriana è profondamente curata in tutti i suoi dettagli e i luoghi in cui mano a mano passiamo sono così ben descritti in maniera minuziosa da diventare davvero vividi - dallo studio di Loki all'"acciotolato di una Londra lucida". Amo tantissimo questo tuo aspetto: non è da tutti saper curare così tanto il contesto da renderlo percepibile, ma tu...tu ci riesci sempre.
Ho amato anche il modo ci hai già dato qualche indizio riguardo al background dei protagonisti: credo sia molto importante e mi piace come hai utilizzato la scena di Loki e Thor davanti alla tomba del padre per arrivare a definire questo aspetto, con il costante ricordo di una maledizione come estremo saluto che suscita una naturale diffidenza nel padre di Sygin, anche lui nobile.
Ho apprezzato inoltre la tua abilità di creare un intrigante gioco di sguardi fra Sigyn e Loki, in tutte le scene. La parte in cui dici "Lei era bella da mozzare il respiro e trattenne il suo, quando incrociò i suoi occhi verdi e lupeschi. Non gli sorrise, non poté, sarebbe stato oltremodo sconveniente, ma schiuse le labbra piene e perse per un momento il filo del discorso che stava intrattenendo." ne è senz'altro il culmine, ma in realtà ho amato tutte le scene in cui ce la descrivi vista dagli occhi di lui, di cui in questo capitolo adotti ottimamente la prospettiva, tanto che lei vista dai suoi occhi finisce per sembrarci ancora più bella, ancora più eterea nel suo vestito verde, con il ciondolo che lui le ha regalato e che viene dal corredo funebre di una strega veggente norvegese, che immagino poi vedremo ritornare nella storia. **
Complimenti!
Desy

Recensore Veterano
20/05/20, ore 23:13

Carissima Shyliss, eccomi qui di nuovo al tuo cospetto, che poi condividi con Loki e Sigyn. Voglio iniziare questa recensione con la battuta che non t’ho mai detto ma che ho sempre pensato mentre leggevo le tue storie: colore verde, nei tuoi scritti, ne abbiamo? Così, per capire eh. A quanto pare, seguendo il primo rigo di questo secondo capitolo la risposta è sì. Che strana coincidenza. Di solito non se ne trova mai. Ormai quando vedo i cuoricini verdi su un qualsiasi stato o messaggio li associo direttamente a te. Insomma, da questa prima riga di storia ho capito una cosa: il tuo personal branding è efficace. Okay, fine del nostro meeting sul marketing, iniziamo con la recensione seria.
Questo Loki, un po’ Indiana Jones, mi piace particolarmente. Immaginarlo nelle vesti dell’avventuriero è come se tu l’avessi voluto riscoprire, donandogli nuovo lustro, pur mantenendo tutto quello che ha accumulato in tutto questo tempo nelle tue storie. Insomma, sulle arie di Wind of change degli Scorpion, è cambiato, diverso per quanto simile. Rimane comunque quel dio degli inganni che tanto abbiamo imparato ad amare per via delle sue mascalzone espressioni, però ha qualcosa di differente. Forse un punto carisma in più, viste le sue esperienze da giramondo avventuriero.
E con la sua bella veste nuova, decide di portare una nuova veste anche a Sigyn. Un bel vestito, guarda un po’ il caso, verde.
Tutto molto bello, tutto molto bello se non fosse che per me l’abito in sé c’ha un po’ di malocchio sopra. E giù a ballare attorno alla veste verde in stile Guru Guru per scacciare il male. Avevo detto che mo’ iniziava la parte seria, giusto? Giusto.
Okay, mi calmo. Il capitolo mi è piaciuto moltissimo, un pizzico in più rispetto al precedente perché introduce questo personaggio che è ancora avvolto nel mistero (e nell’oppio): Laufey. Padre biologico del Loki avventuriero, che poi venne “adottato” da Odino Odinson (breve inciso, scelta molto azzeccata per il cognome. Mi ricorda un po’ i nomi russi, che come in questo caso hanno la radice del nome del padre nel cognome. Come a dire questo è Mario, figlio di Mario).
Tra i fumi dell’oppio, poi, scopriamo che i due si sono conosciuti, parlandosi l’un l’altro e che Laufey ha amato la madre di Sigyn. Per la legge della maniglia: lui prima s’innamora della mamma e poi della figlia, proprio attraverso le parole del figlio. E così via di risentimento e tentativi di vendetta che hanno come mezzo unico l’omicidio. Perché, diciamocelo, papà Laufey rosica forte a quanto pare. Di sicuro lui non è avventuriero, e vuoi metterti in sfida con cotanto portento di figliolo? Dai, su, siamo onesti. Le chance di riuscita sarebbero le stesse che ho io di fare un triplo salto mortale all’indietro. Però pare che c’abbia preso, insomma forse un giretto di Guru Guru attorno al vestito potevano farlo davvero.
Ora, il capitolo si chiude con il tentativo di Loki di salvare la sua amata. Ci lasci così, col fiato sospeso. Un po’ sadica lo sei, lo sai?
E niente, la storia mi sta prendendo più del dovuto, il testo è scritto magnificamente come ogni tuo scritto e la trama sembra offrire il giusto punto di colpi di scena, cioè ‘na cifra. Una frase ha catturato particolarmente la mia attenzione:
[…] Sigyn pagava con la vita un sorriso che non aveva scelto di avere, due occhi grigi che erano appartenuti anche a un’altra, ma ora erano solo suoi. […]
Loki, vecchio brighella, che hai combinato? Chi è la persona a cui appartenevi prima?
Tutto questo, e molto altro, nel prossimo capitolo. Spero almeno. Dai. Plis.
Non mi parlare come Lost.

Resto in attesa del prossimo capitolo.

Intanto ti saluto.

Ci leggiamo presto.

Recensore Veterano
20/05/20, ore 13:25

Questo primo capitolo fa sorgere tante di quelle domande, come ad esempio: Sigyn morirà? E Loki come fa a saperlo? E se lo sa - immagino forse per qualche strana magia - perchè non fa nulla per impedirlo? Che sia in realtà opera sua, una conseguenza delle sue azioni, quel prezzo troppo alto da pagare? Mi sono davvero incuriosita e leggerò sicuramente il secondo capitolo, perchè ora voglio assolutamente sapere che cavolo succede *-* Però, facciamo un passo indietro, così che posso provare almeno a fare una recensione decente. Prima di tutto, ti devo rinnovare ancora una volta i miei complimenti per le descrizioni. Sono bellissime e soprattutto sono ben fatte, ben dosate, prendono il lettore per la manina e se lo portano a spasso per ogni singola scena, tanto è vero che sembra di stare lì, all'interno della storia. Loki, di nuovo, assume delle sfumature così complesse. Vediamo quest'uomo, dall'aspetto ma anche dalle movenze eleganti, regali (perchè nella sua testa, a dispetto di ciò che pensano gli altri, lui appartiene a quel mondo) arrivare in questa sala con un portamento orgoglioso, a dimostrazione del fatto che non gli importa ciò che pensano gli altri, ma poi vede Sigyn e di lei, invece, si interessa, tanto è vero che quando dopo parla con Thor e guarda Sigyn venir portata via dal fratello, ci mostra per la prima volta un'increspatura nella sua facciata indifferente, dell'inquietudine che prova al pensiero di ciò che succederà. Ho percepito una sorta di... non so come chiamarlo, pentimento? Un "forse non voglio che succede, ma adesso è troppo tardi" che un po' mi ha ricordato quella scena in Avengers quando Thor gli chiede di fermare l'attacco a New York e Loki si guarda attorno e vede tutta la distruzione e per un solo singolo istante sembra sentirsi in colpa, come se quello non era ciò che voleva, ma poi ormai era troppo tardi e decide di portare avanti la sua vendetta, di finire quello che ha iniziato, come se in realtà il suo essere un ingannatore, il suo cercare in continuazione la vendetta sia l'unico modo che ha per proteggersi da quelle emozioni così profonde, il senso di non appartenenza, il dolore che sente perchè crede di essere stato ripudiato dal padre... ecco sì, quelle stesse emozioni le ho viste anche qui ed è una mescolanza così perfetta tra canon e au che, nonostante l'ambientazione diversa, i personaggi li senti ancora come quelli originali, in tutto e per tutto! Come al solito farfuglio e non mi spiego bene, ma mamma mia, vedi che belle riflessione che mi fai fare? *-* Che poi oltre a Loki, abbiamo anche un Thor che è semplicemente perfetto! La scena dove porta Loki nella cripta di famiglia e cerca di scorgere il compianto negli occhi del fratello è semplicemente bellissima, così come ho adorato che provi questo moto di protezione nei suoi confronti che lo porta a stargli vicino, in sala, come se volesse difenderlo da tutti gli sguardi maligni e le cattiverie che i suoi ospiti potrebbero rivolgergli, perchè nonostante tutto, Loki è ancora suo fratello. E infine c'è Sigyn, dei cui pensieri ci viene detto ancora poco. Di quello che però viene detto, traspare ancora una volta tutto l'amore che prova per Loki e che va ben oltre le cattive dicerie, il senso di decoro richiesto per una ragazza di quell'epoca. Di tutto questo non le importa, perchè ama quest'uomo, anche se è lo stesso che spesso la ferisce e la fa sentire inquieta. 
Quindi, in conclusione, complimenti perchè hai fatto davvero un ottimo lavoro con questo primo capitolo e ci vediamo presto al prossimo! Baci.

Recensore Master
18/05/20, ore 17:33

Ciao Shilyss, eccomi a recensire il capitolo di questa long (mini?) decisamente affascinante.
Intanto comincio col rinnovarti i miei complimenti per il tuo stile di scrittura, adoro l’ultilizzo che fai dell’imperfetto all’interno dei ricordi che animano le momorie dei personaggi. Siano essi quelli di Sigyn (che mi rendo conto di non sapere come si pronuncia e solo ora mi sono accorta di averlo sempre scritto sbagliato °-° Scusa!) che quelli di Loki. Per forza di cose, dovendo leggere, non posso chiudere gli occhi ma è esattamente dentro a quello che stai descrivendo che mi trovo, una narrazione estremamente coinvolgente.
Veniamo, invece, al racconto:
Quindi è proprio il meraviglioso abito verde l’arma che Loki ha utilizzato per avvelenare Sigyn, quanto è astuto. Tutto questa storia degli alchimisti, delle passioni oscure che lo legava al padre Odino – il primo a traviarlo lungo questa via, per poi fare inesorbilmente un passo indietro con una faccia di legno degna di nota – e, poi, al suo mentore, il desiderio di quest’ultimo di possedere la figlia perché, in passato, non ha potuto avere la madre… è sempre più intrigante. Mi è piaciuto molto quando Loki ripensa alla ragazza, costretta a pagare un prezzo non suo, solo perché assomiglia troppo a qualcun altro. Ancora una volta ritorna il concetto di Loki predatore e Sigyn preda ma, sebbene lei si lasci ammaliare da lui, anche il figlio cadetto non riesce a sottrarsi a quella fanciulla che non è un mero soprammobile da sfarzoso salotto londinese, è decisamente qualcosa di più. Il predatore diventa un po’ preda. Ed è proprio per questo che estrae quella fiala, sperando che sia un antidoto efficace – e lo spero anche io – per cercare di salvarla, andando contro allo stesso Laufey.
Cosa aggiungere se non che aspetto con trepidazione il prossimo capitolo?
Ti auguro una buona serata
Cida
 

Recensore Master
18/05/20, ore 16:36

Ciao, mia cara!
Sono davvero, davvero contenta di poter tornare qui: questa storia, che già prometteva di essere meravigliosa dal primo capitolo, si sta rivelando un vero gioiellino.
Come ti ho accennato, mi piace da impazzire il periodo storico in cui hai deciso di ambientarla, e adoro ancor di più tutta la profusione di dettagli con cui ci immergi ancora di più in questa AU, tutta la ricerca storica che la sostiene e che regge l'impalcatura di tutta la storia. È davvero un lavoro importante, e si vede che nulla è lasciato al caso, cosa che apprezzo ovviamente moltissimo, perché ancora una volta è la prova tangibile di quanto anche una storia che sta su un sito amatoriale abbia spesso una dignità assai maggiore di cose che chissà come finiscono in libreria.
Il tuo stile è davvero come la carezza di una veste di raso: è avvolgente, fluido, ricchissimo, riesce a rendere tutte le atmosfere in maniera vivida, e davvero, leggerti è proprio uno di quei piaceri che ti raddrizzano un po' la giornata.
L'atmosfera di questa storia, così cupa e gotica, perfettamente in linea con il periodo storico scelto, mi piace particolarmente. Mi piace, e adoro come anche in questo capitolo si insinui piano piano, e si radichi in dettagli sottili, come quei versi foschi che Sigyn si ritrova a scrivere a notte fonda, quando tutta la casa dorme, quelle poesie che sembrano nascere dai semi che le parole di Loki, suadenti e pericolose, le serpeggiano attorno. Dei sussurri di parola, per l'appunto.
In questo capitolo l'oscura promessa che Loki aveva fatto presagire all'inizio sembra essere sulla strada di compiersi: ero molto curiosa delle motivazioni che lo stavano spingendo a prendersi la vita di Sigyn, e mi piace tantissimo come in questo capitolo qualche domanda cominci a trovare risposta, o almeno una strada verso la risposta.
Mi piace moltissimo questo disegno più ampio, ancor più inquietante, che sembra intrecciare antichi rancori fra famiglie, con Loki che in un certo qual modo tradisce il padre facendosi guidare da un mentore tanto odiato (a questo proposito, io purtroppo un po' mi perdo con i vari intrecci familiari, non conoscendo bene il fandom, ma ho deciso di fidarmi e godermi appieno le tue caratterizzazioni, e questo Laufey mi inquieta e affascina allo stesso modo: il suo sfruttare il figlio del suo rivale, il suo corromperlo ancheper i suoi scopi oscuri è qualcosa di meraviglioso).
Ho molto apprezzato questo sottile muoversi tra una ricerca eretica, che va oltre la natura umana e i limiti di questa natura, e un peccato egoistico, personale, terribile e marcio: le mire di Laufey su Sigyn sono qualcosa di davvero terribile, ma al tempo stesso sono rimasta estremamente affascinata da tutto ciò. Ed è bellissimo che Loki, parlando di lei, si scopra inevitabilmente attratto dalla sua figura.
Inutile dire che questo finale aperto mi lascia assai sulle spine: non posso non sapere che effetto avrà questa pozione, e che cosa comporterà nei confronti di tutti i personaggi coinvolti.
Bravissima, davvero!

Recensore Master
18/05/20, ore 11:36

Ciao! Sono felicissima che tu abbia finalmente postato questo secondo capitolo perché, come ti avevo già detto, adoro le storie gotiche vittoriane e tu sei bravissima a rendere proprio l'atmosfera tipica di quei romanzi e racconti, anche grazie ai dettagli realistici di cui parli nelle tue note. Sono sempre incantata dalle tue ff che riescono a immergermi ogni volta nell'atmosfera che vuoi tu, che sia l'età vittoriana, o un mondo barbarico come Jotunheim (non ho dimenticato "Solo un accordo", tornerò presto anche là!), o la bellezza elegante di Asgard. Sei strepitosa!
A proposito, sono molto felice di sapere che le recensioni le leggi e che ti fanno felice anche se non hai tempo di rispondere a tutti! 💗💗💗
Ti posso dire subito che mi hai immediatamente stesa con la canzone che hai citato, io ADORO "L'apprendista stregone" di Branduardi, pensa che nemmeno la conoscevo e l'ho ascoltata dai bambini della mia classe due anni fa, durante lo spettacolo di fine anno... e mi sono innamorata di quella canzone! E' meravigliosa e adattissima a questa storia (e anche a molte delle mie, Branduardi fa atmosfera già da solo!).
Sigyn ha indossato il vestito che le ha regalato Loki e il ciondolo che è appartenuto a una misteriosa profetessa, e io già mi sono persa ad ascoltare la storia della profetessa, adoro queste cose, lo vorrei anch'io un ciondolo di una veggente vichinga! Sigyn è innamorata di Loki, questo è chiaro, ma il tuo modo di raccontare il loro amore non è mai scontato o banale. E' stupendo il modo in cui analizzi Sigyn, le sue pulsioni nascoste e segrete, il desiderio di essere anche lei una strega, libera di amare, di vivere, di provare emozioni vere invece di essere costretta in un mondo ipocrita e bigotto, in cui ci si nasconde dietro falsi sorrisi, apparenze e tutto ciò che è diverso viene etichettato come "peccato".
Ma all'improvviso il dramma: mentre Sigyn è in giardino a cercare Loki si sente male, si sente soffocare e cade tra le braccia di lui, che le svela che sta per morire. Mi sono immaginata lo sguardo spaventato e addolorato di Sigyn che non capisce perché le stia succedendo questo, perché Loki la voglia morta. Mi ha straziato...
E poi c'è l'approfondimento in cui si spiega perché Loki è costretto a uccidere Sigyn, e ancora una volta vediamo Odino nelle sue vesti peggiori: è stato lui il primo a studiare l'alchimia, a tentare esperimenti proibiti, ma poi si è disgustato quando suo figlio Loki è rimasto affascinato dagli stessi misteri e ha tentato anche lui l'alchimia. E' proprio vero, il secondo nome di Odino dovrebbe essere Ipocrita...
Molto originale e interessante, invece, l'idea di fare di Laufey una sorta di mentore del giovane Loki, un professore impazzito, radiato dai college per aver tentato esperimenti che riportassero in vita i morti (tipico di quel periodo, l'uomo si riteneva tanto intelligente e capace di padroneggiare qualsiasi scienza, tanto da sfidare le leggi naturali e da qui nasce anche, ovviamente, Frankenstein...). Laufey vuole Sigyn perché si era innamorato di sua madre (in questo io colgo anche accenni a Poe... mi stai facendo impazzire con questa storia, è proprio il tipo di racconto che adoro!) e vuole avere il suo corpo per i suoi esperimenti. Dunque la prima parte del corteggiamento di Loki a Sigyn era stata una farsa, voluta e architettata da Laufey, ma... ma Loki non può impedirsi di innamorarsi davvero di Sigyn, di vederla non più come una cavia da usare per esperimenti che, in fondo, affascinano anche lui, ma come una ragazza viva, vera, desiderabile e piena id vita e curiosità, ma come la donna che vuole accanto a sé. E mi è piaciuto moltissimo il dettaglio che hai sottolineato, ossia Loki non si sarebbe fatto scrupoli a dare a Laufey per i suoi esperimenti una qualsiasi altra banale ragazza e questo è ciò che fa di Loki quello che è, che lo rende completamente IC. I suoi non sono scrupoli morali o pietà, qualsiasi altra donna sarebbe potuta morire, ma non Sigyn, non lei. E allora, contravvenendo agli ordini del suo mentore, Loki tenta di darle un antidoto per salvarla. Salvarla o ucciderla, in ogni caso non farla avere a Laufey, non lasciare che lui infanghi il suo corpo con esperimenti disgustosi.
Un capitolo bellissimo, che ho amato dalla prima all'ultima riga. Spero che tu riesca a trovare il tempo per aggiornare questa storia, è troppo bella, non resisto ad aspettare!
Complimenti per la nuova magia che hai saputo creare con la tua storia, credo che anche tu sia un'incantatrice vichinga!
A presto!
Abby

Recensore Master
18/05/20, ore 10:12

Tesoro!
E' lunedì, dunque eccomi come da tradizione dai tuoi Loki e Sigyn ^^.
Il colpo di scena di questo capitolo riguarda l'entrata in scena di Laufey: quando ho letto il suo nome credevo si trattasse del vero padre di Loki, difatti così è nel MCU come ci dici. E' stata una bella trovata invece fare sì che questa volta il vero padre di Loki fosse Odino (mi piace molto immaginare Thor e Loki come veri fratelli.) Riguardo al passato di Laufey sono curiosissima: un tempo lui e Odino non erano poi così diversi, fino a quando Laufey non ha superato un confine invalicabile, finendo per perdere tutto, compresa la madre di Sigyn. Anche riguardo a lei sono molto curiosa: chi era? Cosa le è successo? Laufey l'amava davvero? Tutti i suoi esperimenti sono in realtà il disperato tentativo di riaverla in qualche maniera al suo fianco? 
Trovo assolutamente inquietante e morboso che al posto della madre ora lui voglia Sigyn, eppure allo stesso tempo è comprensibile, specialmente se provo a immedesimarmi nella mente di un uomo tanto contorto.
Per fare questo si è servito di Loki, il suo discepolo che a sua volta lo ha sfruttato: e qui c'è stato un altro colpo di scena, perchè inizialmente credevo che Loki stesse facendo tutte quelle ricerche in quanto innamorato di Sigyn, quando invece si è invaghito di lei solo in seguito, quando si è ritrovato a doverne parlare a Laufey, a doverla descrivere. La trovo una cosa veramente struggente e romantica, a testimonianza ancora una volta di quanto potere abbiano le parole: tramite esse Loki si è soffermato davvero su quanto meravigliosa e diversa fosse Sigyn per lui. Il compito affidatogli diventa allora una tortura, al punto da preferire che Sigyn muoia davvero, piuttosto che perderla a favore di Laufey *inserire il mio cuore spezzato qui*

Che dire? Non vedo l'ora di leggere il seguito per scoprire come si concluderanno tutti questi amori così tormentati!
Leggerti è sempre decisamente piacevole, cara, come leggere un libro di favole nordiche: sono felicissima di averti incontrata <3
alla prossima, un bacio grande!

Bennina

Recensore Master
17/05/20, ore 20:00

Sappi che io sono stufa di incantarmi ogni volta davanti alla perfezione del tuo stile! U.U Non c'è mai una parola fuori posto.
Tu prendi il lettore per mano con la prima parola e lo accompagni con grazia fino all'ultima e io ti invidio tantissimo questa capacità che ogni volta mi fa adorare quello che scrivi.
Hai trasformato Loki in un alchimista ambizioso (quale alchimista non lo è?), un figlio ripudiato che ha trovato un mentore folle, accecato dalla vendetta e da un amore malato... e Sigyn, come in un romanzo gotico ottocentesco è la vittima designata.
Questo capitolo mi ha evocato rimembranze di Frankenstain, di Dracula, di atmosfere fumose e un malessere interiore dell'uomo che non accetta i propri limiti e cerca di cogliere il segreto della vita. È un desiderio sublime di conoscienza, una tensione al divino che precipita l'uomo verso la dannazione, perché c'è un confine che l'uomo non può superare ed è quindi destinato a fallire.
Loki ha seguito prima il padre Odino e poi Laufey lungo questa strada. Il primo si è fermato quando ha compreso che c'era un confine morale, il secondo si è spinto oltre, e quindi mi viene da chiedere di quali crimini si sia macchiato Loki stesso nel superare quel limite.
Su chi avrà provato i suoi veleni? Quali agonie potrebbe aver osservato prendendo appunti, con una freddezza scientifica e disumana.
In nome della sua curiosità ha accettato di avvicinare Sigyn, sapendo di doverla sacrificare, ma... mano a mano che parla di lei capisce di esserne ormai innamorato. È bellissimo questo passaggio: è realistico. Quante volte succede che dall'entusiasmo, dalla frequenza con cui parliamo di qualcuno ci rendiamo conto di essercene invaghiti?
Sono più che mai curiosa di scoprire come continuerà questa storia dalle tinte fosche e affascinanti.
L'antidoto (?) salverà Sigyn? Quali strascichi lascerà su di lei il veleno? Fuggirà da Loki? Cadrà nelle mani di Laufey? Non vedo l'ora di scoprirlo! *_*

Ti segnalo due piccole piccole cose:
"si ritrovò a bere un bicchiere con le orecchie che le ronzavano" -> ti prego, metti una virgola. ^^''' Ero tutta presa dalla lettura quando ho letto "si ritrovò a bere un bicchiere con le orecchie" e ho avuto un mezzo colpo. ^^'

"si era ritrovata a volerla lui stesso" -> ritrovato.

A presto. ^^ ♥

Recensore Master
17/05/20, ore 18:44

Carissima Cosa,
Anzi carissima un par de cosi! A cosa, ma che se finisce così un capitolo, mi scusi eh! Cioè.. a parte che okay, è un capitolo ricchissimo, ma la vera sorpresa di questa storia è Laufey. Non avrei mai pensato a lui come mandante del "fattaccio", ma anche di più mi è parso realistico e per nulla scontato il motivo. Dopotutto c'è chi alla regola della maniglia di tiene in particolar modo, no? Te la devo ricordà, co'? NO perché ho anche la variante che mi riguarda, ma te la dico in privato, se vorrai XD Tornando a noi e dunque prima la madre e poi la figlia, l'ho trovato decisamente un capriccio estremamente realistico, specie se si parla di quei tempi, specie se si parla di un uomo che ha perso un posto importante come una cattedra, in un periodo storico dove se ce l'avevi te la tenevi stretta ed eri un uomo di massimo rispetto. Mica come adesso... sigh. Insomma, mi è piaciuta tutta la spiegazione del come e del perché, ma soprattutto il rapporto di Loki con Laufey. Se Odini, qui padre naturale, ha avuto con lui screzi e dissapori fino all'ultimo, con Laufey c'è un legame più paritario, sono più simili, più vendicativi, ma se c'è qualcosa in cui Loki eccelle è l'inganno. Fa il favore, per avere indietro più favori: Ti do la ragazza ma tu mi insegni, in sostanza, il significato della vita. Mi racconti cosa c'è dopo la morte. Mi rendi un dio (oltretutto ho svariate teorie riguardo anche al ciondolo ma non le farò qui perché non mi pare carino fare figuracce in pubblico, nel caso qualcuno leggesse le rec altrui – anche se dubito ci sia gente tanto morbosa, ma non se sa mai.).

Dunque tutto giusto, tutto legismo (e se non mi becchi questa cit chiedo il divorzio!), se non fosse che la ragazza in questione è Sigyn, co'... e tutti sappiamo che Sigyn, la sua forza d'animo, la sua dolcezza, la sua curiosità nei riguardi del mondo e della vita, della fantasia e dell'avventura, sono uno specchio più puro di ciò che Loki è. Sì, perché mentre lui se ne va in giro a farsi di TRUOCHE pesanti, e impara a fare veleni e a essere il figlio de bona donna che è, Sigyn le sue avventure le vede diverse, le vede distorte, come quelle che legge nei suoi romanzi preferiti... e vorrebbe viverle e lui, nei suoi racconti, un po' riesce a coinvolgerla e... inesorabilmente è coinvolto.
Così tanto che quella morte apparente, data da un meraviglioso vestito che la rende bella anche mentre non respira, mentre annaspa aria e si chiede perché e chiede aiuto, con gli occhi, con le mani mentre il buio li divora entrambi.
Ho amato il momento in cui Loki, parlando di lei a Laufey, si rende conto di cosa prova. Si rende conto di come solo quel nome e la sua immagine sbiadita gli offuschino i pensieri, lo annichiliscano e solo perché è molto abile, fin troppo padrone di sé, riesce a non darlo a vedere abbastanza. Sigyn, è il suo vestito avvelenato, che pian piano lo rovina e lo consuma, inconsapevole di farlo e diventa, infine, non più l'oggetto di scambio tra lui e Laufey, ma colei da salvare da quest'ultimo.
Che altro dirti, cosetta del mio cuore? A parte che questa storia è puro ora, ma la delicatezza con cui hai descritto un veleno che uccide, il senso si soffocamento, lei tra le sue braccia sono un'immagine decadente che non fa di Loki un uomo pentito per ciò che ha fatto, ma consapevole di poter sfruttare la situazione a suo vantaggio. L'ha comunque avvelenata, mica l'ha salvata col bacio del vero amore... e questo fa del tuo Loki, come sempre, il vero villain calcolatore, che tende pure alla redenzione ma che, alla fine, è un personaggio complesso che tu muovi con una grazie e una dedizione ammirevole.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, te possino acciaccate çç
Un abbraccio mia pistacchiosissima Cosa ♥
Sempre tua,
Mirycosa che ti adora. Tu mi adori? Allora lo vedi che la cosa è reciproca?

Recensore Junior
17/05/20, ore 18:07

Aaaawwwwww! ❤️❤️❤️💕💕💕💕! Che meraviglia questa storiaaaa! Già me ne sono innamorata! Adesso scappo, ma ripasserò sicuramente anche sul primo capitolo per scriverti qualcosa di più sensato! Questa mini recensione è nata davvero dal cuore! Ti lovvo, cara Autrice, sallo!

Recensore Veterano
17/05/20, ore 00:05

Mia cara, Scriverò questa recensione con il cellulare, quindi perdonami già da adesso per eventuali strafalcioni. Ma veniamo alle cose serie. Inizio col dirti che, nonostante io abbia in ballo altre tue storie (che sai quanto amo), non potevo non sbirciare questa e scriverti che ne penso. Innanzitutto, tutto ciò che è vittoriano ha il mio cuore e la mia anima, se poi mi ci piazzi dentro questi due divento pazza. Non so se te l'ho mai detto, ma la tua scrittura ha già un sapore naturalmente antico, e trovo che tu riesca sempre ad adattarla al tempo e al contesto, senza appesantire mai e in nessun modo la narrazione. Sfrutti perlopiù il potere di parole ben assortite, in grado di riprodurre lo stile più aderente alla situazione, senza però mai perdere il tuo timbro, sempre riconoscibilissimo (e infatti ti ho sgamata immediatamente a quel giochetto sul gruppo Facebook lol). La smetto di dilungarmi e vengo alla trama. Come sempre, le tue storie, specie in principio, sono praticamente indecifrabili. C'è sempre qualcosa che non ci dici, un qualche mistero che promette di conforderci ogni capitolo di più. Anche in questo caso, Loki sembra nascondere qualcosa, qualcosa che lo riguarda molto da vicino perché riguarda, a quanto pare, Sigyn. Tra di loro esiste già qualcosa, qualcosa di così forte da spingere Sigyn a dichiarare, contro tutto e tutti, che accetterebbe immediatamente di sposare Loki Ondinson, questo uomo colto e dai gusti raffinati, proveniente da una famiglia di un certo rango - tutte doti che non bastano a garantirgli la benevolenza da parte della famiglia di lei. Ma perché? Sappiamo che Loki non è e non sarà mai un partito raccomandabile, ma cos\'è, in questo preciso universo, che non va in lui? Cos'è che tutti sanno sul suo conto? È vero, è stato un avventuriero, ma si trattava, all'epoca, di una cosa piuttosto comune tra gli uomini e infatti, leggendo le tue descrizioni infinitamente suggestive, mi è balenato in mente Edward Rochester (nasconderà anche lui una moglie pazza in una torre?). La tensione che aleggia su di loro è come sempre palpabile, ma stavolta ha una sfumatura più sfacciata, più vibrante, più marcatamente vittoriana, appunto. Infatti, pur mantenendo la sua imperscrutabilità, Loki appare più umano, posseduto in maniera più intensa e visibile dal desiderio. Solo che sul finale mi si ribalta tutto. Lui deve vendicarsi; lei morirà stanotte (per mano sua??). Nell'aria c'è qualcosa di mefistofelico a dir poco. Non c'entra, ma devi sapere che ho pensato per tutto il tempo a lui in Crimson Peak e chissà, probabilmente scrivendo, lo avrai immaginato in quelle vesti tu per prima. Sigyn, invece, ha come sempre la mia stima. È determinata, sa quello che vuole e, seppur paziente e solo all'apparenza docile, non permette a nessuno di sotto stimarla. Qui fronteggia il fratello con grande coraggio e nasconde dietro un piglio altero le emozioni contrastanti, ancora non del tutto comprensibili, che prova dinanzi a Loki. Che altro dire? Da questo schermo non ho idea di cosa ho scritto, né se i miei discorsi hanno una qualche logica, ma spero si evinca quanto ho adorato tutto questo, specie come hai sapientemente collocato al posto esatto ogni personaggio all'interno di questa dimensione, rispettando i tratti principali di ognuno. Sono incantata e sognante e certamente già preoccupata per come proseguirà. Ti meriti una valanga di complimenti, come sempre. Un abbraccio, W.