Recensioni per
Ombre strette nel raso verde
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 223 recensioni.
Positive : 223
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/05/20, ore 16:31

Ciao carissima Shilyss, mentre attendo l'aggiornamento di Scintille nel buio, non posso che essere contenta di vedere una nuova storia sul tuo profilo! 
Adoro sempre gli AU che proponi e in particolar modo non posso che avere un debole per quelli che hanno un'ambientazione storica - che si riflette sin nei più piccoli dettagli (a proposito, la nota sulle coppe di champagne è uno dei quei piccoli particolari che davvero svela tutto il lavoro di accuratezza storica che hai fatto, proprio perchè coglie il vivere quotidiano). Il legame tra Sigyn e Loki si muove qui sempre sulla dinamica di quella ineluttabile attrazione magnetica che riesci a rendere in maniera vivida e inequivocabile, ma non per questo è esente da ostacoli: entrambi appartengono a due famiglie nobiliari, ma Loki è un reietto dalla sua stessa famiglia tanto che il suo stesso fratello lo accoglie con disprezzo e il suo stesso padre è morto maledicendolo – o implorando che tornasse. Il fratello di Sigyn le proibisce dunque di avvicinarsi a lui nonostante appartenga appunto a una casata famigliare di spicco (ho apprezzato moltissimo la breve genealogia storica degli Odinson, a proposito!) e i loro incontri si caratterizzano  in sguardi e attimi rubati, segnati dalla necessità di non esporsi troppo di fronte agli sguardi altrui, ma allo stesso tempo anche da una forza ben precisa che li spinge a non rinnegare ciò che provano, come dimostra Sigyn nel rispondere per le rime al fratello. 
Davvero sono rimasta colpita dal modo in cui riesci a descrivere l'attrazione tra i due anche mentre sono lontani, anche ancor prima che si parlino o si incontrino più da vicino. La reputazione di una ragazza adesso si compromette con uno sguardo? E' questo che Sigyn chiede con ironia al fratello, eppure ella stessa ne è consapevole di questo rischio, quando poco prima appena ha visto Loki ha dovuto trattenere le sue emozioni istintive: Non gli sorrise, non poté, sarebbe stato oltremodo sconveniente, ma schiuse le labbra piene e perse per un momento il filo del discorso che stava intrattenendo. Ma Loki, appunto, nonostante la distanza e la mancanza di un segnale esplicito, la conosce talmente tanto (o per meglio dire la sente talmente tanto) da cogliere il non detto e il non fatto riuscendo a indovinare il fremito che l’aveva scossa nel bagliore rapido capace di illuminarle, per un istante, lo sguardo grigio.
Anche nel primo capitolo di questa storia dimostri la tua consueta maestria nello stile e nel rendere la forza del legame di questa coppia - che rimane solida e appassionante in qualunque modo e in qualunque dimensione temporale. Davvero bravissima, resto curiosa di leggere il seguito!
P.S. Anche il titolo mi è piaciuto tantissimo, l'ho trovato motlo evocativo e accattivante - oltre che denso di significato.
 

Recensore Master
15/05/20, ore 19:24

Sorpresina!
Sono – per miracolo – riuscita a passare da Miryel questa settimana e non potevo fare un salto anche qui, su questo primo, bellissimo, oscuro capitolo che ho letto tutto d’un fiato, la sera stessa della pubblicazione.
Ho sorriso un po’ leggendo il titolo, perché in effetti di abiti color smeraldo ne ho visti parecchi ultimamente, e puoi con facilità immaginarne la ragione 😉
Cercherò di scrivere qualcosa di sensato, ma mi sa che anche stavolta mi toccherà scusarmi per il cumulo di sciocchezze che sarai costretta a leggere!
La tua padronanza sui personaggi ormai è cosa nota e, qualunque sia l’ambiente da te scelto per far muovere i tuoi Loki e Sigyn, essi, ci si può mettere la mano sul fuoco, saranno restituiti in tutta la loro complessità e vividezza, senza essere di un minimo snaturati. L’epoca vittoriana è affascinante ma anche ricca di contraddizioni e di risvolti oscuri, si tende ad associarla a balli e feste con abiti bellissimi e a Lord e Lady dall’incredibile eleganza, ma in realtà sotto la patina brillante si nascondeva uno strato ribollente e tenebroso, dentro al quale spesso la natura umana si dibatteva e mostrava la sua faccia più spietata. Loki è il figlio cadetto di un’antica, ricca e blasonata famiglia inglese, ha girato il mondo e nel suo lungo peregrinare – spinto da quella atavica insoddisfazione unita a tormento interiore che non sembra potergli dare mai tregua – è venuto in contatto con le culture e le superstizioni più disparate, e la sua intelligenza acutissima ha avuto modo di penetrare misteri preclusi ad altri uomini. Pare spinto da uno scopo personale ben preciso, anche se noi ancora non sappiamo quale. Può essere che c’entri l’immancabile tensione tra lui e il resto della famiglia – il fratello maggiore Thor ma, soprattutto, l’ormai defunto Odino, morto non si sa se perdonando o maledicendo il figlio una volta di più. La bionda Sigyn occupa un posto privilegiato nei suoi pensieri – almeno, è ciò che ci mostri in questo primo capitolo – ma, è proprio il caso di dirlo, stavolta l’apprensione sale alle stelle perché quel che sembra spingere le azioni di Loki è così terribile da portare come conseguenza la morte della ragazza. Sigyn si è innamorata di lui – o forse, prima ancora di lui, dei racconti e delle visioni di un mondo che lei può a stento immaginare, un mondo la cui intensità e nitidezza i libri le possono restituire solo in parte. L’orizzonte è il suo confine, poiché nulla nella sua vita le appartiene, tutto è in mano al padre e ai fratelli, che per lei decideranno. Eppure il suo cuore è e rimarrà libero di essere donato ad una sola persona – questo, almeno, non glielo possono togliere, ma lo sa il cielo quali sofferenze potrà comportare.
Una menzione speciale, di nuovo, va al rapporto tra Loki e Thor, che così bene sai tratteggiare. Thor ora è il capo famiglia – e di una casata che ha combattuto accanto a Guglielmo il Conquistatore, quindi non di certo l’ultima fra i parvenu – e in cuor suo mal sopporta le intemperanze (a voler esser buoni) del fratello minore, ma allo stesso tempo dimostra nei suoi confronti un viscerale istinto di protezione, perché d’accordo che rifiutare un pretendente come Loki sarebbe naturale credo per qualsiasi padre (ammettiamolo!), ma è pur sempre di un Odinson che si tratta, e un Odinson, semplicemente, non può essere messo alla porta come un qualsiasi mentecatto a caccia di dote.
Di abiti maledetti è piena la tradizione (la prima associazione che mi è venuta in mente è stata la morte di Ercole, sbaglio o la moglie Dejanira – o Megara? Momento di confusione&panico –, credendo di salvarlo, gli diede una veste imbevuta di sangue di centauro che lo ustionò fino ad ucciderlo?) e io adesso sono troppo curiosa di sapere perché Loki questa volta agisce ancora più lokinamente del solito: quale sciagurato patto, quale vendetta sta dietro al destino terribile che, apparentemente, aspetta Sigyn?
Da quel che ho capito non devo aspettare molto per scoprirlo 😉
Mi troverai qui, sempre fedele (perlomeno ci provo)!
Un bacione carissima, leggerti è un piacere immenso <3
Con affetto,

padme

Recensore Master
15/05/20, ore 18:36

Cara Autrice, Fatina decisionista come Tanosso,
questa storia è pregna di atmosfere storiche in cui la fantasia si tuffa e si bea come un goloso in un negozio di dolciumi. Adoro questo spaccato ottocentesco così vivo e pregno di fascinazioni esotiche da grand tour europeo o da Compagnia delle Indie. Mi sembra di riassaporare le caliginose righe d Sir Arthur Conan Doyle, che io ho amato moltissimo. Sei brava, Autrice, a calare i tuoi personaggi preferiti in epoche diverse, facendo loro indossare vestiti di favola e nebbia, pelliccia e cuoio, sete e broccati, modernità e passato, senza mai perdere nulla della loro potente personalità, della loro caratterizzazione e della loro autenticità, eppure vivificandoli in modo personalissimo e originale. Ecco cosa io lodo di te: l' originalità potente che ti anima! Sei fonte sempre fresca, sempre limpida e buona. Crei cose belle, luminose, appassionanti, romantiche, tenere, intriganti, guerresche, maschili, crudeli, sottili, terribili per fini, piani mutevoli, dolcezze incrollabili. Sei donna di multiforme ingegno che ci fa errare con te, dalle mura di Asgard alle terre di Albione. Amo leggerti per questo: tu mai mi annoi. Tu trasformi e interpreti la realtà di un piccolo spunto in una cosa nuova. Come fanno i veri artisti. Grazie di esserci, mi rendi la vita più lieve. Soprattutto in questi tempi difficili.

Recensore Master
15/05/20, ore 12:27

Ciao Shilyss, era un po’ che volevo tornare a leggere qualcosa di tuo ma davvero non riuscivo a decidere cosa. Quindi colgo la palla al balzo per cominciare questa nuova storia.
Decisamente non apri piano con questa citazione di quella canzone meravigliosa che è “Shallow” 😉
L’idea di ambientare questa AU nell’epoca vittoriana mi intriga molto, moltissimo.
Troviamo Loki, uomo di mondo e dalla sua inarrestabile sete di volere qualcosa di più perché quello che ha non è mai abbastanza, com’è giusto che sia se vuole essere Loki. Ancora una volta il figlio reietto, l’uomo da cui stare alla larga e non frequentare, dal quale Sygn, però, non riesce a stare lontana. Così tanto da sfidare apertamente il fratello.
Il rapporto fra Loki e Thor è riporato magistralmente anche qui con quel senso di protezione che non può abbandonare il maggiore nonostante tutto. Quanto è perfetta questa frase pronunciata da lui “Comportati in maniera degna!”?
In più c’è questo piano di vendetta che aleggia pesantemente su tutto il testo e mette seriamente a rischio il destino di Sygn. Loki deve ucciderla per i suoi piani ma i suoi stessi pensieri sgretolano appena il sentiero che si è costruito. Chissà se lo distruggeranno del tutto, non resta che aspettare.
Come sempre complimenti per lo stile, assolutamente piacevole da seguire e che sa coinvolgere il lettore in quello che metti in atto.
Alla prossima
Cida

Recensore Master
15/05/20, ore 12:25

Buongiorno <3
Quando ho saputo di questa nuova storia non vedevo l'ora di leggerla, ma fra febbre e mal di gola alla fine sono riuscita ad arrivare solo ora :c
Adoro che tu abbia scelto questo contesto storico e quest'ambientazione, ho finito da poco Penny Dreadful e ne avevo bisogno, non potevi trovare periodo più adatto per rifilarmi una simile meraviglia **
La storia è scritta divinamente - ma che te lo dico a fare - e già mi sono innamorata di Loki e Sigyn in questa salsa, amo come hai descritto lei mentre guarda la sé dentro lo specchio, amo i dettagli inseriti e adoro che stia cercando delle imperfezioni su un viso che non ne ha. Loki è intrigantissimo nei panni dell'avventuriero ed è un ruolo che gli calza a pennello, sono davvero affascinata da lui - in questa storia più del solito. E poi suona tutto come una fiaba dark, come avevi promesso in qualche post su Facebook, e amo, amo, amo troppo tutto ciò **
Il modo in cui hai introdotto il rapporto fra Thor e Loki è bellissimo, come al solito li dipingi in un modo che amo e che non so spiegare. Thor si preoccupa per Loki, dicono che lui si intrattenga in compagnia di personaggi oscuri e corrotti, e io mi domando cosa stia tramando già da adesso. 
Adoro che anche qui Loki sia dipinto come quello strano, maledetto, folle, tanto che non può avere la mano di Sigyn, il padre di lei non lo permetterebbe - e questo li rende ancora più shippabili, lol. Li vedo come i ribelli, quelli che si rifiutano di adattarsi a una società che li vuole come tutti gli altri, ma loro sono diversi e hanno un rapporto speciale. 
Viene spesso fuori, nelle tue storie, questo lato di Sigyn molto sognatore, tanto che avvicina Loki per chiedergli com'è il mondo, e adoro sempre un sacco come dipingi il suo personaggio. Curiosa, una donna forte, determinata e che non ha il terrore di sognare, nonostante il contesto storico in cui la storia è ambientata. Sigyn è attratta da Loki nonostante ciò che si dice su di lui, nonostante ciò che suo fratello Theoric pensa e le riferisce (a proposito, lui è odioso anche nei panni di fratello, lo sai?). Ho trovato meraviglioso il momento in cui gli dice che se Loki chiedesse di sposarla lei accetterebbe, indipendentemente da come la pensa lui e da come possono pensarla tutti gli altri. 
E, alla fine, colpo di scena... pare che il bellissimo abito verde di cui parliamo dall'inizio finirà per essere la condanna di Sigyn, finirà per portarla addirittura alla morte... come? Perché? Non mi resta che aspettare il seguito per scoprirlo, ma adoro troppo tutto ** - e sei cattiva a terminare il capitolo così! Come sopravvivo? 
Non sbagli mai un colpo, ma come fai? <3 
Dammi una tonnellata di aggiornamenti di questa storia, pls <3 
A presto! ^^
fumoemiele

Recensore Veterano
14/05/20, ore 10:59

Cara Shyliss, rieccomi. Pronto a perdermi nuovamente in una delle tue storie che vede il dio degli inganni come protagonista. Neanche il tempo d’iniziare che me lo ritrovo davanti, davanti ai suoi appunti e intento a interrogare più d’un orologio per sapere l’ora. Si vede che Loki non è uno che si fida, nemmeno dell’orologio da taschino, pertanto è costretto a osservare anche il pendolo così da trovare certezza. Un piccolo dettaglio, eppure ti fa capire cosa c’è dietro la meccanica che muove un personaggio del genere nel tuo mondo. Sono queste le cose che mi piacciono, il famoso show don’t tell che ti permette di entrare subito nella psicologia degli abitanti di questa storia. Altrettanto importante è il dettaglio che segue questa prima azione, il pensiero saldo e sicuro di lui che immagina cosa stia facendo lei. Il modo in cui ghigna pensandola. Insomma, questo primo paragrafo apre il sipario su Loki.
Il secondo, invece, fa lo stesso ma spostando i suoi riflettori su Sigyn. Sempre per come la immagina il dio degli inganni, e anche qui c’è tanto di entrambi. Li arricchisce di quei dettagli che dicevo poc’anzi e che li delineano senza l’uso di linee regolari. È un po’ come vedere un disegno, un bozzetto fatto con il carboncino, che però lascia intendere chiaramente l’idea dei tratti, per quanto abbozzati.
Due parole, in particolare, aprono vari scenari: un “Era pazzo.” non meglio specificato che lascia intravedere nuovamente la psiche del protagonista. E giù a domandoni. Era pazzo di lei? Era pazzo a pensarla così intensamente? Era pazzo perché, più semplicemente, fuori di testa?
Non è dato sapere -per quanto l’ultima ipotesi...- ma non s’ha il tempo di pensare perché parte il flashback che ha come protagonisti proprio il nostro Loki e una strega di New Orleans. E qui, in una Londra primaverile e vittoriana, v’è qualche accenno a quello che potrebbero essere gli sviluppi della trama. Non è dato sapere se la strega abbia ceduto i suoi segreti alla fine, posso immaginare di sì, esperienze che si vanno a sommare a ciò che avrebbe appreso in India e in Oriente, in mezzo ai fumi dell’oppio. Ecco. L’immagine di Loki fattone mi fa veramente ridere. Non che tu l’abbia palesata ma semplicemente perché, proprio per quella regola dello show don’t tell, ogni tanto la fantasia fa da sola e viaggia. E boh, non so per quale motivo mi è venuta alla mente questa immagine in cui Loki incontra un Jhonny Deep di La vera storia di Jack lo Squartatore, in un’oppiera vittoriana e questi che gli chiede “Hey, is this a crossover episode?”. Per quanto il film che vede protagonista un giovane Deep sia ambientato nel 1888 ma vabbé sono dettagli che la mia irrazionale e minchiona fantasia non conosce.
Tornando a noi. Segue presa di coscienza del dio degli inganni che capisce che non sarà mai sazio di conoscenza e potere, e che il suo animo ambizioso lo porterà a spingersi sempre più in là.
Okay, stacco di nuovo ed eccoci al motivo per cui Loki s’è tutto acchittato e se ne va in giro col pensiero fisso di trovare Sigyn. E la trova subito con lo sguardo, per quanto prima sia costretto a passare per il comitato di “benvenuto” che tanto benvenuto non è.
Ma alla fine ciò che un dio degli inganni vuole, un dio degli inganni ha. E così, braccandola riesce a trovarsi a tu per tu con lei.
Qui entriamo un po’ di più nel vivo, con i dialoghi tra di loro che, lasciatelo dire, sono fantastici.
[…] Loki si permise di squadrarla in maniera sfacciata e lei alzò leggermente il mento, sostenendo quello sguardo intenso, lupesco. […]
Sono un Lupoide semplice, leggo lupesco e lollo. LoL.
V’è contrasto tra loro, si ha un po’ l’impressione di due roghi messi vicini, pronti a bruciare insieme ma comunque ben divisi e separati. E lasciatelo dire (bis) sei bravissima nel ruolo di burattinaia, con i tuoi personaggi che si muovono in una maniera così ben contestualizzata rispetto alle scenografie che hai disegnato per loro che non sto leggendo una storia. Io sto vedendo un film.
Ho sempre apprezzato il tuo modo di scrivere, lo sai, eppure ne rimango ogni volta più affascinato. Così morbido e placido che pare d’osservare lo specchio d’uno stagno. Eppure si percepisce che sotto quel valo calmo v’è una quantità di forze e correnti pronti a sballottare il lettore nel tuo mondo così ben tratteggiato.
Come ad esempio lo scambio di battute tra la stessa Sigyn e Theoric, e quel “Sì” a un’ipotetica proposta di matrimonio che apre altri scenari ancora.
M’ero ripromesso di scrivere questa recensione passo per passo, mentre leggevo. Eppure non ce l’ho fatta. Ho divorato il resto del capitolo mettendo da parte il foglio per gli appunti, totalmente risucchiato dalle parole che intarsi.
Ci lasci con un incontro/scontro tra Loki e Thor, ove riaffiorano vecchi rancori. Ma soprattutto ci lasci con un interrogativo forte.
[…] ma il pensiero che quella notte la ragazza sarebbe morta, che, presto, quel magnifico vestito l’avrebbe soffocata strappandola alla vita, lo rendeva inquieto. […]
Un interrogativo che sì, mi ha accompagnato per tutta la lettura del capitolo dato che Loki ne fa menzione da subito, eppure non posso altro che rimanere con lo stesso animo bruciante dello stesso dio degli inganni a fine capitolo. Sarà lui a doverla uccidere? Per caso c’entra qualcosa la strega di New Orleans?
Insomma, hai dipanato una bella trama intrecciata, prevedo almeno un paio di vangate di Angst fatto bene. Quello tuo che mannaggialapaperella sei così brava a metterci.
Per ora ti saluto, perché ‘sto text wall rischia di spaventarti e non aggiungo altro.
Ma sappi che io ti cercherò e ti troverò. Attenderò l’aggiornamento e poi…

…scambierò ancora con te.

È sempre un piacere,

ci leggiamo presto.

Recensore Junior
14/05/20, ore 00:45

Ciao! Come promesso eccomi qui! ^_^
Tra una pausa e l’altra, ce l’ho fatta yee! Sono davvero sollevata di essere arrivata in un certo senso in tempo! È una grande soddisfazione personale XD.
Dunque come ti avevo già accennato l’ambientazione che hai scelto la trovo fantastica, è un periodo storico del quale ne sono sempre stata particolarmente affascinata: per gli abiti, le pettinature, opere letterarie, i gioielli e le strutture architettoniche.
Fin da subito nella lettura ci si immerge in un’atmosfera cupa, drammatica, velata di mistero e oscure magie. In tale contesto i nostri protagonisti si sposano perfettamente: Loki il cui temperamento si adegua, ormai con tutto praticamente, al contesto storico e culturale dell’epoca. Non veste i panni del dio dell’inganno, non possiede il seidr ma la sua indole riemerge ed è quindi avido di conoscenza, è attratto alla magia e dagli antichi culti di diverse civiltà. Hai fatto si che questo suo lato riaffiorasse sottolineandolo perfino e mi è piacito molto che tu lo abbia inserito. E’ macabro e oscuro, ma fidati che lo adoro, questo aspetto di Loki che per vendetta o per altre ragioni le quali ci saranno svelate in seguito, decide di sacrificare la donna che ama perché “era l’unico modo”. La frase o più correttamente periodo, finale di chiusura del capitolo ha lasciato una chiara immagine nella mia mente; ho davvero immaginato la sala ghermita di persone, un Loki che con un sorriso amaro sul volto (questo ce l’ho aggiunto io I know)  solleva la coppa ormai vuota in direzione della bionda nobile, ignorando la fitta di rancore e di desiderio che gli infiammava il petto. E’ una scena che ti ferisce e ti colpisce duramente al cuore. Molto molto bello.
Sigyn essendo sempre stata una giovane elegante e raffinata ma soprattutto intelligente e colta, è una terribile epoca in cui vivere per una donna come lei, il cui contesto socioculturale non fa altro che soffocarla e opprimerla rendendola triste e infelice. Non è libera di intraprendere nessuna decisione, nemmeno le più banali o personali, chi sposare o chi amare. E’ sorprendete come riesca a trovare la forza ed è ammirevole la sua determinazione ad opporsi al fratello e rivelargli senza vergona la verità dei suoi sentimenti, lato di lei che ho molto apprezzato.    
Il rapporto tra i due amanti è già consolidato, si amano, si appartengono, sono entrambi consapevoli l’uno dell’altra ma allo stesso tempo temono cosa c’era e cosa c’è tra di loro. Però questo è solo l’inizio o l’introduzione su ciò che accadrà ma ci sono stati forniti indizi importanti: la collana e il vestito avvelenato, un dettaglio che ci tengo a precisare che è stato ben gradito perché veleni del genere non sono proprio all’ordine del giorno, ecco.
 Comunque entrambi devo dire molto belli, complimenti per la scelta! E parli con una che ama tantissimo le collane girocollo in tessuto. Ne avevo una che mi piaceva in particolare ma si è distrutta proprio all’inizio della quarantena. R.I.P collana. ( *musichetta: Hello darkness my hold friend* ).
Bando alle ciance, aspetto con ansia il seguito! ^_^
A presto!
Un kiss :3
 
P.S: ci tengo a dirti che grazie a questa tua storia mi sono sentita ispirata e per un lavoro di illustrazione che mi è stato assegnato su Photoshop ho scelto di rappresentare appunto Sigyn in questa versione. Se ti fa piacere potrei mostrarti l’abbozza e spiegarti tutto quanto, così poi a lavoro finito te lo potrei passere, sempre se poi ti piace ma soprattutto ti fa piacere ovviamente! Sentiti libera di dirmi di no! Non mi offendo! XD
 
 
 

Recensore Master
12/05/20, ore 19:08

Ciao, Shilyss!
 
Finalmente trovo un attimo, tra una sessione e l’altra di studio, per passare da questa tua nuova storia e lasciare una recensione come si deve (o almeno tentarci, ché essere all’altezza delle tue storie non è sempre facile!). Tra l’altro riesco finalmente a iniziarne una con te, invece che arrivare a lasciare una recensione infinita all’ultimo capitolo, mi sento un po’ emozionata ^^!
 
Sarà che ho meno rischi di perdermi per strada per dettagli tratti dai film, ma sono innamorata delle tue storie AU, sia quelle di ambientazione fiabesca che quelle di ambientazione storica (sarà poi che la tua cura nelle ricostruzioni in queste situazioni non lascia mai nulla al caso ed è un piacere leggere di sfondi tanto ben delineati). Per cui sono prontissima a immergermi in questa Inghilterra di metà Ottocento, con i suoi balli e ricevimenti e a seguire i tuoi Loki e Sigyn.
L’immagine di questo misterioso Loki avventuriero, che ha trascorso buona parte della propria vita tra viaggi in mondi lontani, dalle Indie alla Louisiana, e stregonerie di ogni tipo (avrà un ruolo la collana della profetessa norvegese? E quanto imparato dalla strega di New Orleans?), mi ha stregata (manco a farlo apposta!). È un’immagine particolarmente affascinante ed enigmatica, che si adatta benissimo al personaggio, e in grado di far cadere chiunque ai suoi piedi (capiamo tutti la povera Sigyn che in qualsiasi mondo e universo rimane vittima del suo fascino!). Lo vediamo ritornare a Londra seguito da occhiate di sospetto, per mettere in atto un piano di vendetta che prevede la dipartita di Sigyn – ma non dispero ancora, chissà quanti intrighi e rivolgimenti di trama avete in mente tu e Loki! Di sicuro una cosa è certa: non si sa mai dove si andrà a finire, ma di certo sarà un’avventura che terrà col fiato sospeso.
Ormai lo sai, ma adoro la forza della tua Sigyn e qui non ho potuto che amarla ancora di più: vive in una società dove il suo destino è per lo più nelle mani di padre e fratello (Theoric è riuscito in pochissimo tempo a rendersi irritante oltre ogni limite, lui e la sua ipocrisia), eppure sa perfettamente quello che vuole e fa sentire la propria voce e a rispondere a tono al fratello.
Parlando di fratelli non si può non nominare di sfuggita Thor, che vediamo cercare di tenere a freno il fratello, ben sapendo quali siano le regole che la società detta e quali siano le ombre del minore, ma sempre dalla sua parte, perché lo conosce davvero (mi piace sempre moltissimo come racconti il loro legame!).
La narrazione parte in medias res, con questo piano di cui sappiamo poco nulla già apprestato a entrare in scena a partire dalla notte stessa del ballo, tra Loki e Sigyn c’è già amore, almeno da parte di lei per quel che si sa, e non vedo l’ora di proseguire la lettura per saperne di più!
 
Come sempre ti rinnovo i soliti, ma sempre doverosissimi, complimenti: il tuo stile è sempre curatissimo e impeccabile, in grado di adeguarsi e variare a seconda del contesto in cui cali i tuoi personaggi. Leggerti è davvero un immenso piacere e un ottimo modo per staccare la mente in queste giornate.
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

Recensore Master
12/05/20, ore 12:00

Sono davvero molto, molto felice di poter finalmente seguire una tua storia dall'inizio, senza dover fare "le corse" per mettermi in pari con gli aggiornamenti (che lo so, non servono, perché tanto le storie non scappano, ma io mi faccio sempre prendere dall'ansia XD) e sono molto contenta che questa storia arrivi proprio quando mi sono messa in pari con Scintille, perché così posso andare avanti a leggere entrambe in tutta tranquillità.
Amo davero tantissimo l'ambientazione che hai scelto: è un periodo storico che mi affascina davvero tanto, e che permette di avere spunti interessantissimi che tu fondi benissimo con i personaggi di partenza. Non mi capita spesso di leggere storie AU in questo senso, forse perché nel fandon che frequento di più non sono particolarmente diffuse, o forse perché non ho avuto la fortuna di incontrarle, ma sono davvero felice di averne la possibilità, ora. Credo siano degli esperimenti molto interessanti, e lo sono ancora di più quando si vede che il contesto non è solo uno sfondo fragile per infilare i personaggi in abiti particolari (mi fa molto ridere dire questa cosa proprio in relazione a questa storia, ma insomma, hai capito XD), ma il contesto storico è reale, approfondito e frutto di una ricerca solida.
Insomma, sto adorando davvero tutto, qui! Mi piace tantissimo l'ambientazione e come hai trasportato i tuoi personaggi in questuo nuovo contesto, fondendo perfettamente le loro caratteristiche con quanto richiesto dalla storia. Un Loki con sangue magiaro (che vuoi farci, io ho una passione inspiegabile e del tutto irrazionale per tutto ciò che riguarda l'Ungheria), che ha viaggiato per apprendere i segreti delle ombre e delle maledizioni dei tropici, di New Orleans, di tutto questo mondo che per gli occidentali era ancora così sconosciuto e temibile mi fa impazzire, perché rispetta perfettamente le sue caratteristiche che ho imparato a conoscere e, al tempo stesso si fonde con il contesto cultutale dell'ambientazione storica.
Adoro queste atmosfere cupe e drammatiche, questo senso di tragedia incombente, queste descrizioni di abiti meravigliosi pronti a soffocare la vita della povera Sigyn (porella, mai che possa starsene in pace, eh!), questi fini di cui siamo ancora all'oscuro ma di cui non vedo l'ora di sapere tutto!

Bellissimo, davvero!

Recensore Master
11/05/20, ore 13:01

Ciao! In effetti dovrei andare avanti con "Solo un accordo" e presto lo farò, ma questa storia mi ha affascinata molto, forse perché amo le atmosfere ottocentesche e le vicende ambientate nel passato. Quindi eccomi qui!
E mi sono innamorata di questa storia fin dalle prime righe. L'ambientazione vittoriana (che anch'io adoro), la figura enigmatica e misteriosa di Loki, il suo passato tra le stregonerie dell'India, l'oppio, le magie vodoo di New Orleans (altro luogo che mi affascina moltissimo) mi hanno subito conquistata. Ovviamente anche qui troviamo questo legame di amore/odio con il fratello Thor e la fuga di casa per sfuggire alla freddezza e ai giudizi di un padre severo e crudele... E poi c'è Sigyn, che qui non è ancora legata a Loki, suo padre non le ha permesso di accettare le sue proposte, lei è chiaramente innamorata e sembra che anche lui lo sia ma... ma questi accenni a una strega norvegese misteriosa, a un ciondolo che Sigyn porta, a quel vestito che dovrebbe uccidere la ragazza fanno di questa ff un vero e proprio omaggio al gotico! Loki è stato rifiutato, oltraggiato dal padre di Sigyn che preferisce mandarla lontano piuttosto che farla sposare a lui e decide di vendicarsi in un modo atroce, a quello che ho capito uccidendo Sigyn tramite una magia legata al vestito. Una storia affascinante, sebbene crudele, soprattutto per la povera Sigyn che in realtà avrebbe voluto disobbedire al padre e sposare Loki, è stata molto chiara nella sua risposta a Theoric, che anche qui è spocchioso e antipatico però è il fratello di Sigyn invece di un suo pretendente!
Sono proprio ammaliata da questa storia e curiosa di leggere il seguito, spero che Loki cambi idea, non sarebbe giusto che si vendicasse su Sigyn che è l'unica a stare dalla sua parte, e poi così cosa ci guadagnerebbe lui? Non l'avrebbe lo stesso...
Ma sono sicura che tu saprai preparare un grandioso colpo di scena, come fai sempre. Complimenti ancora una volta, questa storia è perfettamente calata nell'epoca vittoriana, si sente l'atmosfera di quel tempo e sembra un vero e proprio racconto gotico (che io amo). Sei sempre bravissima e sai adattare il tuo stile al tipo di storia che scrivi. Un altro capolavoro, complimenti e a presto!
P.S.: Questa è la prima volta che leggo una tua AU, perché in genere preferisco le storie in cui Loki e Sigyn sono veramente nel loro mondo e nella loro vita, però sei riuscita a intrigarmi tantissimo. E sai una cosa? Adesso che mi sto divertendo a scrivere sugli Avengers e a pensare a possibili finali alternativi per loro, non mi occupo mai di Loki, perché per me è CANON che lui abbia rubato il Tesseract in Endgame per poi vivere il futuro che tu hai scritto per lui con Sigyn! Davvero, ogni volta che penso a Loki lo immagino nelle tue storie, che per me sono diventate vero e proprio canon.
Abby
(Recensione modificata il 11/05/2020 - 02:28 pm)

Recensore Master
11/05/20, ore 09:12

Tesoro, ciauuu!
Dopo aver concluso le fiabe (mi mancheranno, sigh <3) posso cominciare a seguirti in questo progetto nuovo di zecca ^^ e dai toni davvero squisitamente vittoriani! Anche se il periodo non è esattamente lo stesso, tutta la scena mi ha fatta ripensare moltissimo a Crimson Peak, al valzer di Thomas e Edith ^^: anche in quel caso Thomas era un imbroglione e in molti lo avevano sub odorato, fra cui proprio il padre di lei, che difatti aveva poi capito l'inganno.
Il tempo che c'è oggi (sta piovendo e tira vento) mi ha aiutata ancora di più ad immergermi in questa Londra grigia, buia, cupa, a cui fanno eco tutti gli accenni alle esperienze passate di Loki, in terre esotiche e lontane, che mi hanno invece fatto pensare alle vicende narrate da Conrad e da Shelley. Adoro! Hanno la consistenza di un sogno, perchè vanno ad analizzare come cambia la percezione della realtà da parte di integri cittadini inglesi quando messi di fronte a nuove terre o a qualcosa di sovrannaturale.
Per Loki quei viaggi, che suo padre vedeva come fossero una punizione, in realtà sono stati un'occasione: lasci intendere che abbia appreso molto da quei viaggi, piluccando magia e nozioni da ogni posto che ha visitato.
Venendo a Sigyn, i due si conoscevano già bene da prima della festa: è stato lui a regalarle quello splendido vestito che lei indossa e che però, ci avverti, contiene una minaccia mortale. Sigyn pare essere condannata e i sentimenti di Loki a riguardo sono combattuti: ha ordito lui questa minaccia ma non può fare a meno di provare anche del senso di colpa. Sono curiosissima a riguardo; in che modo uccidere Sigyn potrà gioviare ai suoi piani? Si tratta meramente di vendetta? Come pensa di poterla ritrovare, di poter stare con lei dopo? Non vedo l'ora di scoprirlo ^^, questa situazione mi intriga moltissimo!
Spendo due parole anche per Thor, l'ho trovato caratterizzato alla perfezione, assolutamente in linea con la versione del MCU che è affezionata al fratello, nonostante tutto, disapprova i suoi piani e vorrebbe proteggerlo. Ma Loki, così come nel canone, per lui prova solo derisione, risentimento, scherno.
Il contesto che hai dipinto, è come sempre davvero vivido, sembra di rivedere i personaggi originali muoversi in un mondo, il nostro, che conosco bene e che quindi non faccio affatto fatica a immaginare. 
Non posso fare altro che ringraziare Light e Miry per averti incoraggiata a postarla e trattenere il fiato nell'attesa di conoscere il fato della bella Sigyn <3
Spero di cuore che postare questo piccolo gioiellino ti abbia aiutata, io intanto ti mando un altro abbraccio.

Bennina tua

Recensore Master
10/05/20, ore 18:20

Carissima cosa!
Oh, sì, carissima cosa! Quant'è che aspetto questa storia? Un anno e mezzo? Di certo più di un anno e il fatto che tu l'abbia citato alla fine, la mia attesa infinita, mi sembra il minimo... stavo per chiederti il risarcimento danni morali, eh! E comunque mi sono fatta tante ma tante di quelle fantasie su come potesse essere e niente, niente di tutto ciò che ho immaginato somiglia minimamente a quello che mi è passato per la testa, nel modo più positivo possibile.
Permettimi di fare prima una considerazione: ho avuto modo di leggere molte storie canoniche, ma anche molte Au (e sai che le amo, specie una che te possino... ti denuncio se non la aggiorni) ambientate tutte in epoche diverse, e ogni volta il tuo lessico si adatta a quel momento. Qui, aulico e raffinato, accompagna un periodo storico meraviglioso e oscuro, a cui hai dato quelle luci oro e verde, ma che sono velate di un decadente velo vittoriano ♥
Abbiamo un Loki avventuriero, giramondo; elemento così calzante, che anche quando lo si ritrova in più storie non è mai lo stesso. I motivo sono diversi e, in questo caso, le sue intenzioni sono oscure, nere, losche ma niente, e proprio niente, toglierà a Sigyn quella luce entusiasta negli occhi, quella che chiede ad altri – a lui – di raccontarle il mondo, quello che sa che non potrà vedere mai. Amo Sigyn e come, in qualsiasi contesto, risulti forte, determinata, che certo sa stare al suo posto, ma laddove viene meno un rispetto per la sua intelligenza (elemento di cui è dotata, affiancato ad uno spirito da sognatrice che la fa brillare d'oro), non riesce a tacere. Come ci mostri dal rapporto con Theoschifo (qui nel ruolo di fratello cordardo, ma rimane comunque uno schifoso che merita percosse), che vuole predominare non solo sulle scelte della sorella, ma anche sul suo cuore.

Sigyn e Loki, ci racconti, sono già stati qualcosa. Non sappiamo cosa, esattamente e quando, ma sappiamo che si sono sfiorati, cercati, e che lei ha paura di loro, ma non così tanto da tirarsi indietro, specie nell'affermare che se potesse... se potesse lo sposerebbe, direbbe di sì. (e qui io tipo stavo partendo con la standing ovation e un applauso fantozziano di 92 minuti, ma mi sono trattenuta perché ho promesso di non fargirlare, o farlo il meno possibile). Amo Sigyn e so di averlo già detto, e per quanto non sia un'epoca dove le sue scelte abbiano un valore, non si tira indietro nell'affermare ciò che desidera. Lei sa cosa vuole, combatterà per questo, e non manda a dire a Theoric che, pur non essendo Loki una persona a modo, un nobile come tutti, di certo è meglio di lui (e incassa, bello de casa, incassa! tsk tu sorella deve aver preso dal lato buono della famiglia, mica come te ♥ – lo so che non dovrei parlare con i personaggi, ma capiscimi, dopo 60 e passa giorni di quarantena... ç_ç). Un altro fratello in conflitto con l'altro è di certo Thor, a quanto pare ora a guida della famiglia dopo la dipartita di Lord Odinson. Un Thor, però, che a differenza di Theoric, sa quali oscure intenzioni può avere Loki, ne riconosce l'ambiguità ma non accetta che gli altri non lo vedano di buon occhio, perché Thor conosce i lati oscuri di Loki, ma ne conosce anche quelli più in luce, che di certo li rendono più affini, complici, uniti. Due realtà diverse, dove però entrambi i fratelli minori non sono disposti a seguire consigli né tanto meno a obbedire a ciò che viene impartito loro dai fratelli maggiori. Due ribelli, Loki e Sigyn. Due passionali, ardenti, personaggi attaccati alla vita e alle sue ruvide avversità e, laddove Sigyn prega e spera che un giorno possa sposare l'uomo di cui è invaghita, Loki trova un peccato che morirà per colpa proprio di Theoric, il che ci fa presagire il peggio e chiudi il capitolo con un'immagine tanto decadente, quanto pittoresca, con questo abito che è la causa della morte, forse? Che la ucciderà per colpa di stoffe incantate? O un veleno in grado di portarsela via lentamente?
Un quadro ad olio, questa storia. Un dipinto realista dai toni cupi, dove questo verde incantevole spicca, tra fili d'oro delicati e meno velenosi. Se dovessi attribuirgli un autore dell'epoca sarebbe di certo Millet ♥
Meraviglia co', sotto ogni fronte. Come sempre sei imprevedibile; pur conoscendo in minima parte i dettagli di questo racconto, non avrei mai creduto di trovarmi di fronte a qualcosa di simile... ed ora... dammi il prossimo, okay? ç_ç
A presto shirycosa elisondissima rugiada chamaca,
buona domenica,
la tua amichevolissima Mirycosa di quartiere ♥

Recensore Master
09/05/20, ore 22:34

*_* Una nuova storia!
Già in passato ho avuto modo di appassionarmi alle tue rivisitazioni storiche e avventurose di Loki & congiunti (il termine al momento è d'obbligo), e già so che amerò anche questa.
Loki nel ruolo dell'avventuriero è perfetto e, per una volta, trovare il povero, vile Theoric nel ruolo di fratello e non di spasimante mi ha sorpresa.
Detto questo, sono molto curiosa di scoprire cosa possa aver spinto Loki a decidere di porre fine alla vita di Sigyn, sempre che non abbia capito male.
Riguardo al vestito, mi hai fatto venire in mente una scena di "Angelica" e forse... forse, perché sono passati davvero troppi anni, c'era qualcosa del genere pure in Lady Oscar? (O Il Tulipano Nero?). Ricordo che qualcuno veniva ucciso tramite una veste avvelenata... Una sorta di dono di Medea in chiave meno mitologica.
Attenderò il seguito anche di questa storia. ♥

P.s. Occhio che ti è sfuggito un "Lui si era già si era voltato".

A presto. ^^

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