Recensioni per
Ombre strette nel raso verde
di shilyss
Questa la so! Fanciulla mossa dalla curiosità davanti alla porta chiusa di un marito/amante affascinante quanto misterioso (e un filo inquietante) che già ha dimostrato di essere sul punto di ucciderla: Barbablu? No, eh? Va be', io le mani avanti le avevo già messe, non vinco mai nemmeno a Cluedo perché sbaglio a segnare gli indizi. |
Ciao! |
Ciao carissima! Eccomi a recensire questo secondo capitolo, che mi ha lasciata ancora più scioccata e col fiato mozzato del primo. Qui lo dico e qui lo nego ancora e per l'ennesima volta che il tuo stile di scrittura mi fa letteralmente impazzire, mi cattura come pochi e mi trascina via, portandomi in questo mondo ottocentesco fatto di buone maniere, sussurri, sguardi celati e menzogne. Ci mostri finalmente l'esito del piano di Loki, una morte lenta per la povera Sigyn (almeno, inizialmente è questo che scopriamo) ,ma soprattutto ci mostri da cosa deriva questo piano, ci fai tornare ancora una volta indietro attraverso i suoi ricordi e i suoi racconti, catapultandoci in mondi sconosciuti ai più, mondi reali o semplicemente mondi ricreati da determinate sostanze (santo oppio XD ). I mondi conosciuti da Loki, i mondi che lo hanno segnato, che lo hanno portato a essere quello che è, a desiderare ciò che desidera e ad accettare l'idea di Laufey, mostrandoci quindi come l'artefice originario sia quest'ultimo, preda di un desiderio viscerale secondo il quale, non avendo potuto avere la madre, "si accontenterà" di avere la figlia. |
Ciao cara, eccomi finalmente ^^ |
Sì, aspettavo l'aggiornamento da troppo tempo.
E sì, temevo fossi sparita accidenti!. |
Ecco il nuovo capitolo, sono molto felice che tu sia riuscita a postarlo nonostante i problemi che hai avuto (spero niente di grave!) e devo proprio darti ragione, scrivere è una cosa che fa stare bene sia chi scrive sia chi legge, perché permette di evadere dalle difficoltà e immedesimarsi nei personaggi e nel mondo che si immagina! E so anche quanto siano importanti e preziose le recensioni, sono contenta che tu le legga tutte anche quando magari non hai tempo di rispondere. 💗 |
Luce del mio lunedì <3 questa volta riesco a passare in tempo wiii! |
Povero Thor! Non ti nascondo che mi fa un po' pena in questa storia: sempre a cercare di sistemare i guai del fratello, sempre pronto a credergli e a prendere le sue difese. |
Carissima Shilyss, È ormai più di un mese che mi ripromettevo di passare a leggere questo tuo nuovo lavoro, ma la vita ci ha messo lo zampino con sistematico sadismo. Ombre strette nel raso verde… già il titolo è ammaliante, ma stabilisce anche un’atmosfera chiara e distinta, in senso cartesiano: è evocativo, ma senza ambiguità – vuoi per le “ombre”, conturbanti, inquietanti, attraenti, sempre e comunque pericolose; vuoi perché sanno quasi, quelle ombre, di volute di vapori, fumi di pozioni infide che ribollano in pentola, o (peggio) delle ombre del passato, quelle che ci si trascina dietro e ci si porta dentro; e vuoi anche che quel raso dà perfettamente il senso dell’ambientazione a venire. Quel “verde”, poi, sembra già tingersi di un che di velenoso – sarà la promessa delle paludi della Louisiana, delle acque marce dell’Oriente coloniale?; o forse basta già che ci sia Loki di mezzo. XD Cosa altro sarebbe mai potuta essere se non una fiaba gotica, deliziosamente vittoriana – con tutti i drappeggi, i fumi, le nebbie e il buoncostume d’ordinanza – in una Londra piovosa, che incornicia alla perfezione l’atmosfera che hai creato? Ed è un’atmosfera cupa, pesante di una tragedia annunciata ed architettata a puntino dal nostro beneamatissimo intrigante (inserire qui sdilinquimento scuoricinante e mugolii indistinti, che per esteso poco si addirebbero ad una recensione strutturata), ma c’è un filo sotteso di desiderio, di eccitazione, tipico della pruderie vittoriana – che se lo trascina immancabilmente dietro, nascosto forse con le gambe dei tavoli da coprire per senso di decenza. Tra i viaggi di Loki in cerca di segreti oscuri e la società bene nel cuore della saison londinese, la sensazione generale, sullo sfondo, è quella di un incrocio perfettamente riuscito tra Lovecraft e Wuthering Heights – con meno brughiera dispersa in mezzo al niente e più mondanità da capitale, certo, ma credo che ormai non si possa tirare in ballo neppure una goccia di sangue magiaro, nell’Oltremanica Ottocentesco, senza richiamare lo spirito di Heathcliff, a fare da cassa di risonanza o da santo patrono. Evocativa, ricca e precisa è anche la tua prosa, così elegante e scorrevole – un piacere a leggersi! Non solo perché costruisce l’atmosfera che sino ad ora mi ha inappellabilmente catturata, ma intarsia precisamente un mondo ed un contesto, senza perdersi in fronzoli, ma con dovizia di particolari. Il diavolo, o forse Iddio, come dicono alcuni, sarà pure nei dettagli; ma così è anche la verità o, per lo meno, la verosimiglianza. Quello che hai stabilito, senza margine di equivoco, in questo primo capitolo, è un contesto solido, dettagliato a sufficienza da poter sorreggere il mistero, l’intrigo che prometti ma non svendi ad inizio partita. Di che si deve vendicare, Loki? Chi sono questi suoi amici poco rispettabili? (Sono immensamente curiosa e spero di incontrarli più avanti!) Perché Sigyn deve morire? Sarà questa una promessa mantenuta? Io incrocio le dita; posso permettermi di riporre non poi così ragionevoli speranze in qualche recondito effetto del pendente su cui hai portato brevemente la nostra attenzione? A priori, il pendente ci piace comunque lo stesso almeno per il pendant col vestito. Non volermene: sono una donna frivola. Sigyn sarà pure bellissima, elevata ad uno stato altro, forse superiore – come i moribondi letterari che si rispettino, del resto – ma è lui, Loki, l’incontrastato signore di questo capitolo. Non è, come si potrebbe legittimamente obiettare, una questione di punto di vista, ma di charme, di carisma: il tuo Loki, da novello Heathcliff, ma miglior partito ed assai più stronzo (perdona il francesismo), conquista la scena e non ce n’è più per nessuno – non che qui ce ne si lamenti, eh! C’è un prezzo da pagare per ogni cosa, anche per la vendetta e l’amore e la morte. Credo che questo sia un principio etico: è una massima – non solo morale, ma di quelle logiche, vecchio stile, la premessa minore che ci consente di produrre sillogismi validi da certe proposizioni svincolate – in cui credo, in cui mi rispecchio, sui cui mi piace riflettere letterariamente e di cui mi piace leggere. E qui io mi chiedo due cose. In primis: quale sarà il prezzo da pagare per Loki, qual è il valore che attribuisce a questa sua fantomatica vendetta? Quale il valore, per lui, della vita di Sigyn? Così, a naso, dato che finanche Thor vuole puntare a combinare ‘sto matrimonio, per il bene del fratello, direi che: o Loki ha sbagliato i conti, perdendosi per strada una variabile; o, coscientemente, freddamente, la vendetta, tremenda vendetta vale ben più di una messa funebre, un immenso sacrificio personale. L’ho già detto che a me piace tanto la vendetta, tremenda vendetta, vero? XD Al solito, leggerti è davvero un piacere! |
Ciao! |
Ma ciao carissima Shilyss <3 |
Eccomi finalmente a commentare il terzo capitolo di questa storia e scusami se non sono arrivata prima, ma questo è anche periodo di scrutini e di PEI e purtroppo il PC mi è servito non sempre per leggere o scrivere quello che avrei voluto! |
Tesoro! Eccomi! Avrei tanto voluto passare ieri, ma purtroppo tempo e lavoro hanno remato contro di me :/. Poco male, rimedio oggi <3 |
Eccomi qui a commentare questo nuovo capitolo. Devo dire che già il titolo mi ha inquietato parecchio, ho immaginato loki e sigyn danzare bella penombra del giardino circondati da tanti scheletri... Bbbrrrrrrr! |
Ciao, Shilyss! |