Recensioni per
Ombre strette nel raso verde
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 223 recensioni.
Positive : 223
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/10/20, ore 17:52

Ciao, cara <3 Eccomi di ritorno, dopo un pomeriggio di via vai. Avevo bisogno di rilassarmi con queste atmosfere gotiche che rendi così bene <3
Il titolo del capitolo mi piace tantissimo! Così come mi piacciono Loki e Sigyn in questa ambientazione.
Mi piace che Sigyn sia così vera, gelosa del passato di Loki e delle donne che lui ha avuto, così come sia invece soddisfatta ed euforica per le attenzioni di Loki nei suoi confronti, come ogni donna <3 E poi tiene testa a Loki, al punto da laciarlo quasi senza parole, come se Loki dovesse meditare su come risponderle degnamente dopo il "Colpa sua che si lasciò incantare" riferito al racconto del conte.
Inoltre Sigyn è forte e anticonvenzionale, non può accettare l'idea di sposare un uomo scelto dal padre che non la stimoli. Ecco, appunto, Loki è imprevedibile, affascinante, può oscillare tra il nero e il grigio, ma di certo è sorprendente e non è prevedibile, e questo per Sigyn è un richiamo irresistibile.
Mi piace come Loki in questo capitolo con Laufey si mostri come il vero dio degli inganni: riesce abilmente a depistarlo, con i suoi discorsi, descrivendole persino il corpo di Sigyn che avrebbe incantato ogni uomo mentre lei era inerme, insomma, lo ha ingannato alla grande. Laufey ha una vera ossessione malata per lei, può apparire terrificante e le descrizioni fisiche che ne hai dato contribuiscono sicuramente a farlo apparire così (e sono anche scioccata per Washington e Tolstoj, non lo sapevo). Ma Loki, che sa raggirarlo con due discorsi sapendo di toccare il suo punto debole, Sigyn e la sua bellezza, è il vero protagonista della scena. Senza mai tremare, sa ingannare e raggirare mostrandosi composto e mai folle o azzardato. Lo adoro, è così sottilmente subdolo, ma intenso e freddo, wow! Ci credo che Sigyn abbia perso la testa per lui, non si può resistere al fascino di un uomo così machiavellico.
Quanto a Thor, anche qui è perfettamente IC e, nonostante ogni conflitto con Loki, di fronte agli altri sa che deve difenderlo. Mi piace tantissimo come lo hai reso <3
E ora parliamo della parte finale con Sigyn. Sì, sì, esatto, è evidente il rimando alla fiaba di Barbablù, l'ho colto, mi ha fatto pensare immediatamente alla storia della fiaba! La porta chiusa a chiave! 
Un altro capitolo avvicente, intriso, come sempre, di passionalità, di intrighi, con la figura di Loki che spicca, domina e ammalia, con Sigyn che non subisce, ma ama e osa, e con le atmosfere oscure che si combinano con le nebbie della Londra vittoriana e con le ombre di una fiaba più oscura, wow. Penso che continuerò a leggerla presto, mi ha presa tantissimo e fai bene a tenere così tanto a questa piccola perla <3 le fiabe sono il tuo elemento.
Bellissima storia, bellissima <3

Recensore Veterano
24/10/20, ore 23:05

Ciao carissima!
Scusami ancora infinitamente per l’immenso ritardo con il quale passo questa volta, ma è stata una di quelle settimane che si vorrebbe poter cancellare dalla propria mente.
Ma lasciamo perdere queste brutte cose e concentriamoci su questo capitolo settimo ed ultimo capitolo.
Questo si apre con Sigyn e Loki che si stanno recando in una chiesetta dove un sacerdote gli unirà in matrimonio. Purtroppo i pensieri che riempiono la mente della sposa non sono quelli gioiosi e carichi di aspettativa, come ci si aspetterebbe in un momento simile, ma sembrano davvero impregnati dalla paura di quello che potrebbe capitare.
Mi piace che Loki desideri sposare Sigyn anche come forma di tutela: nel caso anche lui dovesse morire, sa che la giovane, ripudiata dalla famiglia, sarebbe stata costretta a vivere per strada e non desidera nemmeno pensare a cosa potrebbe accaderlo. Certo, questo pensiero è anche segnato dalla gelosia che prova per lei, dal detestare l’idea che qualcun altro possa averla, ma è comunque un gesto di amore, un gesto che le permetta di poter aver un futuro tranquillo.
Dall’altro canto, si vede anche chiaramente che Sigyn desidera questo matrimonio. Ovviamente avrebbe preferito che avvenisse in un altro luogo e momento, magari attorniata da i suoi affetti, ma vuole veramente legare la sua vita con quella di Loki e lo dimostra con quel “Desidero essere sua moglie” che dice con tono solenne e deciso di fronte al sacerdote. È chiaro che per lei non è solo un modo per salvarsi la vita e la propria reputazione agli occhi della società.
Sembra che la breve cerimonia preceda senza problemi, ma, proprio mentre i novelli sposi sono impegnati a firmare il registro, Laufey, accompagnato da qualche scagnozzo, entra nella chiesetta e spara due colpi di pistola. Uccidere qualcuno girato alle spalle è un grande simbolo di vigliaccheria, ma non ci si poteva assolutamente aspettare nulla di diverso da una persona come lui, che ha dovuto ricorrere ad un uomo molto più giovane per cercare di conoscere meglio la donna di cui era interessato per i suoi esperimenti.
Fortunatamente Loki si è reso immediatamente conto che qualcosa non andava guardando l’espressione dipinta sul volto del sacerdote, riuscendo così a far scudo a Sigyn con il proprio corpo e ferendosi.
Ed è proprio in questo momento che mentore ed allievo hanno finalmente un breve confronto, dove Laufey accusa Loki di essere un traditore e un codardo e quest’ultimo gli ribatte che non avrebbe mai lasciato che lui la toccasse e che lei non l’avrebbe mai amato, proprio come non lo aveva mai amato sua madre.
Tutto quello che viene dopo è ben concitato e mi piace che, durante la narrazione, il punto di vista si sposta da personaggio a personaggio, così da poter assistere globalmente alla scena ed avere una fantastica visione di tutto l’insieme.
Vediamo quindi Laufey che prova a infliggere al suo avversario il colpo di grazia, ma la sua pistola si inceppa, Loki che ne approfitta e prova a pugnalarlo con un pugnale che ha nascosto nella giacca, ma lo manca, finendo per venir pestato a sangue dagli scagnozzi del suo ormai ex mentore.
Mi piace che la scena viene momentaneamente interrotta per mostrarci la medium che un anno prima aveva annullato la seduta a cui avrebbe partecipato Sigyn, proprio la sera in cui quest’ultima ha poi incontrato Loki per la prima volta. Scopriamo che si è vista costretta a farlo visto la visione che ha avuto non appena si è trovata di fronte la giovane e per la strana sensazione che aveva provato, stessa sensazione che l’aveva costretta a svegliarsi nel cuore della notte.
Tornando a Loki, mentre sembra che gli scagnozzi di Laufey hanno nettamente la meglio su di lui, arriva in suo soccorso Thor, che era stato avvisato preventivamente da un messaggio pervenuto alla sua abitazione.
Nonostante le sue condizioni siano piuttosto critiche, Loki non demorde e cerca con tutte le sue forze di raggiungere sua moglie, certo che il suo vecchio mentore l’abbia condotta nelle cripte.
Ho trovato interessantissimo che, mentre i due fratelli cercano di correre per fermare Laufey, Loki realizzi che, se non si fosse mai innamorato di Sigyn, se ci fosse qualcun’altra lì al posto suo, sicuramente lui in quel momento si troverebbe accanto all’altro uomo, in attesa di scoprire se tutte quelle teorie fossero vere. Era ormai così ammaliato da lei che, tutto il resto, poteva ormai venire solamente in secondo piano per lui.
Quando arrivano nella cripta, trovano Laufey che stringe Sigyn a sé, pronto a iniettarle una siringa piena di un liquido venefico nella carne del seno.
Apro una piccola parentesi proprio su quest’uomo. Devo dire sinceramente tanta pena per quest’uomo perché, più che la paura di morire, mi da proprio l’impressione di uno che ha paura di vivere: vuole trovare un modo per capire se c’è un’altra vita oltre la morte, ma non dà per nulla l’impressione di godersi a pieno quello che ha, basta pensare proprio al fatto che manda Loki a circuire Sigyn, invece di farlo lui. Neanche sembra rendersi conto di star morendo, troppo preso a pensare, a contorcersi dalla gelosia, che il suo apprendista ha potuto avere la giovane prima di lui. A rendere il tutto ancora più triste è il fatto che lui muoia prima di vedere l’esito del suo esperimento, venendo ucciso proprio nel momento in cui la giovane riapre gli occhi.
Devo ammettere che il finale mi ha piacevolmente colpita. Certo, immagino che, quando Sigyn ha riaperto gli occhi, abbiamo un po’ tutti pensato che il suo corpo fosse stato rianimato dall’anima di sua madre o di qualche altro spirito, avvallando così le teorie di Laufey, o che Loki fosse riuscito a far tornare la sua amata in vita, ma non è per nulla così.
Scopriamo infatti che nei due amanti hanno sempre dimorato gli spiriti della dea della Fedeltà e del dio degli Inganni, morti durante il Ragnarok. In tutti quei secoli, i loro animi hanno continuato a incarnarsi, riuscendo a rincontrarsi solamente quando era giunta ormai la loro ora. Ovviamente, in tutte le loro reincarnazioni, non hanno il minimo ricordo di chi siano in realtà.
Devo ammettere di aver provato un’immensa dolcezza quando Sigyn dice a Loki di lasciarsi andare, di trovare finalmente la pace e potersi finalmente riunirsi nel Valhalla, tornando finalmente ad essere il dio degli Inganni. Sono secoli ormai che si rincorrono, provando dolore e sofferenza ed è veramente giunto il momento che le loro anime trovino finalmente la pace che meritano. Certo, immagino spaventi a tutti la morte, quella definitiva, ma almeno, raggiungendo finalmente il Valhalla, lui e Sigyn potranno riunirsi per sempre.
È bellissima l’immagine di Loki che, una volta chiusi gli occhi ed essere scivolato in una specie di oblio, riapre gli occhi e si ritrova su un fiordo, illuminato dal sole. È un’immagine che dona davvero un senso di pace, un senso di beatitudine dopo aver lungo sofferto.
Lo trovo un bellissimo “lieto fine”. Certo, magari non il lieto fine classico dove “vissero tutti felice e contenti”, ma sapere che le anime di Sigyn e Loki possano finalmente riunirsi e vivere per sempre insieme in un luogo così bello mi rende felicissima.
A conclusione di questa storia, non posso non farti i complimenti perché mi è piaciuta un sacco e sei riuscita a tenermi con il fiato sospeso fino alla fine. Non te l’ho mai detto prima, ma Barbablù è una fiaba a me molto cara a cui lego tanti ricordi della mia infanzia e mi è piaciuta tantissimo come tu abbia deciso di interpretarla. È una fiaba che rischia di passare un po’ in sordina, invece tu ce l’hai presentata in una chiave interessantissima, riuscendo a rendere riconoscibilissimi i vari passaggi chiave dell’originale.
Penso di avertelo già detto, ma lo ripeto: si vede chiaramente come tu ami questi due personaggi, quante trame e tematiche questi ti ispirano ed è una cosa bellissima.
Quindi, grazie mille per averci donato questa storia e per avermi fatta compagnia in questo periodo così duro.
Ora non vedo l’ora di buttarmi in una nuova avventura con Sigyn e Loki ( e devo ammettere che mi hai fatto venire anche voglia di rispolverare i filma, anche se so che lei non è presente).
A prestissimo mia cara!
Un abbraccio,
Jodie

Recensore Master
23/10/20, ore 20:38

Chiedevi Ombre e visto che non avevo particolari preferenze, ho pensato perché no. Poi ho visto che era SoulmatesAU e stavo tipo assolutamente sì!
Mi piace questo incipit che allude ma non ci rivela perché Loki è così compiaciuto, un po’ un incipit in media res, nessun preambolo, dobbiamo seguire anche noi Loki così di punto in bianco. E quanto è bello quel sorriso di sbieco: due parole e già lo vedevo così chiaro davanti a me, me lo hai evocato come un prestigiatore.
Mi piace il tuo stile, probabilmente te l’avrò già detto varie volte, ma è così scorrevole, elegante e di una semplicità che lo rende molto leggero. Un po’ come l’abito verde che descrivi: non ci sono ricami particolari, tagli stravaganti. È semplicemente elegante, femminile e molto, molto pulito. Uguale il tuo stile e lo adoro. Complimenti. Adoro anche le tue descrizioni, così ricche di dettagli che permettono di vedere molto bene la scena davanti agli occhi, il cocchiere che è infradiciato, il bastone che ha il pomello intarsiato. Non sono mai banali e per questo immergono nella scena, la rendono vivida e interessante. Allungano la scena rendendola più lenta e godibile, come un turista che si vuole godere il panorama e non vuole perdere nessun dettaglio. Ma non appesantiscono.
E abbiamo un Loki impaziente e questa Sigyn avvolta nel raso verde. È tutto molto seducente, vittoriano. E io amo il periodo vittoriano.
Non ho idea di cosa abbia pagato e perché, ma già la trovo una cosa così maledettamente da Loki, sempre così ambizioso, sempre a cercare modi per piegare ogni cosa come vuole lui.
Che gradevole colpo di scena sapere che Loki non sono non è atteso, ma non è nemmeno voluto! E quanto è bella questa frase qui: Se solo le sue intenzioni fossero state meno spietate. Quello spietate suona come una coltellata data a tradimento, proprio come farebbe Loki.
Tra parentesi adoro come indugi ogni volta nei ricordi di Loki con Sigyn, in quest’atmosfera che sa di proibito, illecito e purtroppo molto breve. È tutto molto seducente e maledettamente intrigante.
Mi piace come hai costruito questo LokiAU, mettendoci viaggi per tutto il mondo. Complimenti, idea geniale.
Parte un lungo paragrafo in cui spieghi come si sono conosciuti e avvicinati Loki, ma grazie a tutto il preambolo precedente, non ha nemmeno il sapore di uno spiegone, ma solo di risposte a lungo attese da noi lettori, proprio quando le desideravamo, ci hai fornito le informazioni. Il dialogo fra loro due è stupendo. Io adoro i romanzi di Jane Austen, li avrò letti e riletti svariate volte e so quanto sono difficili le conversazioni ottocentesche, quanto sembrino fluide, ma in realtà siano molto artificiali, perché l’educazione e la società imponevano loro di nascondere la verità dietro cose carine e superficiali e innocue. E qui tu me lo hai reso così bene che ti faccio un sacco di complimenti.
Quanto è bello quando il fratello di Sigyn dice che Loki non è un gentiluomo! Adoro quest’atmosfera da ‘debosciato, rovina fanciulle’. Sto adorando tutto. Non so perché non ci avevo mai fatto caso prima, ma Loki è proprio da romanzo dell’ottocento. Tutta questa ambientazione gli calza a pennello. Complimenti. Sto amando questa storia.
“La reputazione di una ragazza adesso si compromette con uno sguardo?”: a questa frase non ho potuto fare a meno di pensare a quanti esempi nella nostra letteratura vogliono dirle sì, purtroppo per le ragazze era così. Bella questa Sigyn che comunque non si fa problemi a rispondere al fratello in modo così chiaro e diretto.
Adoro il tuo Thor, soprattutto nella parte finale è maledettamente lui. Poi mettergli in bocca la parola ‘degno’ mi è piaciuto un sacco.
Sigyn morirà. Come tutto questo aiuterà Loki ad ottenere quello che vuole, cioè lei, non lo so. Ma lo scoprirò.
Come sempre complimenti. Per lo stile, la trama. Ma sopra ogni cosa per queste atmosfere che mi hanno risucchiato e mi hanno trasportato in quella Londra che amo. È davvero difficile scrivere con le ambientazioni storiche, ma tu sei stata magistrale. Stupendo questo primo capitolo.
Prima di leggere il capitolo, il titolo in sè mi sembrava bello ma un po’ superficiale, perché mai far ruotare tutto intorno ad un semplice abito, per quanto bello, che ruolo potrà mai avere? Ovviamente di semplice qui non c’è niente, non so perché ho dubitato e ovviamente l’abito è importantissimo, se, come dici, Loki ha fatto sì che uccidesse Sigyn. Un po’ mi ha ricordato un mito greco, credo fosse Medea, che avvelena l’abito da sposa della donna che andrà a sposare il suo compagno? Oltre all’abito, poi, di ombre qui ce ne sono tantissime e le hai richiamate così tante volte, facendo riferimenti a streghe, malefici, magia oscura, selvaggi e gentiluomini che perdono il loro onore, sotterfugi. Inizialmente Sigyn appariva solo come una figura eterea, con quest’abito sensuale, ma sono molto felice che durante la narrazione ha preso molto corpo e molto carattere, ha scelto Loki, non è vittima che si è lasciata semplicemente sedurre e a occhi chiusi è caduta nella trappola.

Recensore Junior
18/10/20, ore 11:58

Ciao cara!
Eccomi finalmente qui da te.
Il semplice fatto che questo capitolo si apre con il Canto V dell’Inferno di Dante me lo fa già amare. Diciamo che l’Inferno è l’unica parte della Divina Commedia che mi sia piaciuta perché avevo una professoressa veramente in gamba che ce l’ha spiegata benissimo, mentre per il resto ho avuto un professore bigotto che ce l’ha resa veramente pesante, quindi per me è sempre un piacere rileggerne qualche parte, soprattutto di questo specifico canto.
Ma ora basta divagare e parliamo del capitolo vero e proprio.
Il capitolo si apre con quelli che sono i piani di Loki per lui e Sigyn: il desiderio di sposarla, di poter viaggiare con lei verso il Mare del Nord e il poter pugnalare Laufrey alle spalle, sia in senso figurato che realmente.
Purtroppo per lui, tutto questo va in frantumi non appena trova Sigyn all’interno dell’unica stanza della casa che aveva chiuso a chiave.
La ragazza, infatti, ha letto le lettere che il suo mentore gli aveva inviato e, ovviamente, ne è assolutamente sconvolta. Si rende conto che lui le aveva mentito da sempre, che era tutto solo un’inganno, una trappola.
Leggendo il motivo per il quale Loki ha distrutto le lettere che ha inviato a Laufey, ma non quelle che ha ricevuto da quest’ultimo, devo ammettere che è un ragionamento che comprendo perfettamente: sa perfettamente di non essere perfetto, anzi, ha una lucidità su quali sono i suoi peccati quasi invidiabile, ma vuole comunque avere un segno della malvagità dello scienziato, un segno della sua pazzia mentale, anche un po’ per scusare se stesso per quello che stava per compiere. Uccidere Sigyn non era un piano che aveva ideato, lui era solo una pedina con il compito di avvicinarla, e quelle lettere ne erano una prova.
Mi piace che di fronte alla giovane non cerca di rampicarsi sugli specchi, inventandosi magari di essere stato costretto contro la sua volontà o qualche altra scusa che lo avrebbe fatto sembrare anche lui una vittima. Trovo quasi patetiche le persone che si comportano così. Al contrario, non ha nemmeno problemi ad ammettere che la stoffa di raso verde che le aveva regalato era impregnata di arsenico, con il solo scopo di ucciderla.
Devo ammettere di provare una grande tenerezza per Sigyn in questo momento: sapeva perfettamente che Loki aveva avuto un ruolo nel attentato alla sua vita, ma non pensava certo che si fosse avvicinato a lei solo per conoscerla meglio e riportare tutto a Laufrey, che tutti gli sguardi che le aveva lanciato era per studiarla e non per esprimere un altro tipo di apprezzamento. Non voglio nemmeno pensare a che cosa ha provato quando ha letto i piani che Laufey aveva per lei: una volta uccisa, avrebbe portato il suo corpo nelle segrete della sua casa e lo avrebbero utilizzato per sperimentare se vi potesse esserci un modo per farlo “abitare” da un’anima, scoprendo così anche dove queste vanno dopo la dipartita e se hanno memoria della propria vita. Durante la lettura del precedenti capitoli avevo un po’ il presentimento che Sigyn servisse morta per qualche scopo simile, ma è comunque un destino crudele.
In tutto questo, Loki le ricorda che le ha salvato la vita e ha potuto farlo solamente avvelenandola, facendo credere a Laufey che il suo piano stava andando a gonfie vele, e, inoltre, le spiega che, ingannandola, stava cercando di proteggerla, anche se ammette che lui, nei suoi panni, avrebbe preferito sapere la verità.
Devo ammettere che io gli credo quando le dice che l’ha ingannata per proteggerla perché, a quel punto, ormai non aveva più motivo di mentirle. Ammettere persino che anche lui è interessato a scoprire che cosa c’è oltre la morte, ma che non arriverebbe mai a tanto per saperlo.
Intanto, Thor si reca a casa di Lord Vanir per raccontargli che Sigyn è con Loki in una casa che suo fratello ha affittato sotto falso nome e che sta bene. Quest’ultimo, ovviamente, non prende bene la notizia: fino a quel momento, poteva ancora crogiolarsi nell’illusione che sua figlia si fosse allontanata da casa di sua spontanea volontà per andar a far visita a qualche conoscente, ma, ora che sa la verità, si rende conto che sua figlia è disonorata e perduta per sempre.
Devo ammettere che, mentre leggevo, ero quasi certa che, nonostante tutto, si sarebbe ancora una volta opposto a un possibile matrimonio tra Loki e Sigyn, ma, forse proprio grazie al duca d’Asgardshire che si è offerto come garante per il futuro di sua figlia e dei suoi eventuali nipoti, sembra acconsentirvi, preoccupato per lo più dei giudizi dei loro amici comuni.
Nel frattempo, dopo un bacio appassionato, Loki e Sigyn hanno un altro momento di confronto. L’uomo spiega di non aver avuto niente a che fare con la morte delle altre donne che Laufrey aveva utilizzato come cavie, che comunque lo scienziato aveva iniziato i suoi esperimenti prima di conoscerlo, ma che comunque non ha mai impedito che fossero uccise, cosa che invece ha fatto con lei. Le dice che ora vuole salvarla e ucciderlo e, per farlo, dovranno sposarsi quella sera stessa.
Penso che Sigyn sia rimasta piacevolmente stupita che lui abbia deciso di donarle l’anello che suo padre aveva utilizzato per chiedere a sua madre di sposarlo perché non è un oggetto che si darebbe a una persona a caso, una persona che non sia importante per sé e della quale non si nutre alcun interesse.
L’ultima parte del capitolo è dedicata proprio a Laufey. L’uomo è ovviamente su tutte le furie. Ha infatti scoperto che Loki lo ha ingannato su tutti i fronti: non solo Sigyn non è morta, ma il suo giovane allievo l’aveva sedotta e convinta a scappare con lui.
Si rende conto solo in quel momento che, nel progettare tutto il suo piano, non aveva pensato che, dovendo trascorrere tanto tempi insieme, anche Loki avrebbe potuto invaghirsi di lei. Per ovviare a tutto questo, ora è certo che non gli resta altro che ucciderli, così da poter vendicarsi e poter riavere l’amore nella sua vita.
Devo ammettere che ora sento davvero il bisogno di scoprire chi tra Loki e Laufrey vedrà realizzato il proprio piano. Ammetto che il mio cuoricino vorrebbe un lieto fine tra Loki e Sigyn, ma, purtroppo, so sempre che nel mondo delle fanfiction l’angst è sempre in agguato, quindi mi preparerò psicologicamente a qualsiasi possibile scenario.
Non voglio crederci che il prossimo sarà l’ultimo capitolo perché so già da adesso che questa storia mi mancherà moltissimo, ma sono anche curiosissima di vedere come andrà a finire.
Quindi, a prestissimo mia cara.
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Master
16/10/20, ore 18:34

Eccomi a leggere l'ultimo capitolo, la conclusione di una storia drammatica e misteriosa ed è un finale che non delude, anzi riesce a riallacciare tutti i fili lanciati nel corso dei capitoli e a collegare perfettamente ogni cosa. Addirittura ritorna il personaggio della medium, che credeva di essere una ciarlatana ma alla fine era una medium vera, e si scopre perché la seduta spiritica è stata cancellata la sera del primo incontro di Loki e Sigyn: la medium aveva visto una tragedia nel futuro di Sigyn e si era spaventata. Tutto ha la sua spiegazione, anche la bellissima e triste leggenda della strega danese e del conte, che non sono altro che una delle tante reincarnazioni dei Loki e Sigyn originali. La loro maledizione di ritrovarsi nei secoli e perdersi di nuovo, con Loki che per arroganza commette gli stessi errori e muore ogni volta senza ricordare, senza imparare dai suoi sbagli perché appunto non li ricorda e che continua a reincarnarsi per ritrovare Sigyn invece di riunirsi per sempre a lei nel Valhalla. Mi ha fatto tristezza specialmente il pensiero degli dei norreni che non sono immortali e che anzi conoscono quello che li aspetta, mi sembra veramente molto malinconico, ma questo e la leggenda della strega danese hanno dato un'immensa dose di fascino in più a questa storia, che alla fine mi è sembrata molto più legata ai miti norreni che alla fiaba di Barbablù, anche se sicuramente si trovano molti dettagli relativi alla fiaba... forse sono io che sono rimasta colpita maggiormente dalla parte mitologica e leggendaria.
Ad ogni modo questa è la storia che mi è piaciuta di più, per i suoi legami con il periodo vittoriano e i suoi valori e con le leggende e la mitologia norrena, che esercitano tutti una grande suggestione su di me anche in film, libri, serie TV ecc... In tutto questo i personaggi sono perfettamente IC, l'atmosfera è quella cupa e opprimente del periodo vittoriano, ogni riferimento storico e mitologico è puntuale e preciso e il finale riesce a dare una risposta a tutto e addirittura a ricollegare questa storia al canone, con una "svolta" a sorpresa. E' una storia di altissimo valore per lo stile, per l'originalità, per l'esattezza dei dettagli e la rappresentazione dei personaggi, per i tanti spunti che possono catturare e affascinare il lettore.
Veramente tantissimi complimenti.
Abby

Recensore Veterano
14/10/20, ore 19:02

Ciao cara!
Eccomi finalmente qui da te.
Il semplice fatto che questo capitolo si apre con il Canto V dell’Inferno di Dante me lo fa già amare. Diciamo che l’Inferno è l’unica parte della Divina Commedia che mi sia piaciuta perché avevo una professoressa veramente in gamba che ce l’ha spiegata benissimo, mentre per il resto ho avuto un professore bigotto che ce l’ha resa veramente pesante, quindi per me è sempre un piacere rileggerne qualche parte, soprattutto di questo specifico canto.
Ma ora basta divagare e parliamo del capitolo vero e proprio.
Il capitolo si apre con quelli che sono i piani di Loki per lui e Sigyn: il desiderio di sposarla, di poter viaggiare con lei verso il Mare del Nord e il poter pugnalare Laufrey alle spalle, sia in senso figurato che realmente.
Purtroppo per lui, tutto questo va in frantumi non appena trova Sigyn all’interno dell’unica stanza della casa che aveva chiuso a chiave.
La ragazza, infatti, ha letto le lettere che il suo mentore gli aveva inviato e, ovviamente, ne è assolutamente sconvolta. Si rende conto che lui le aveva mentito da sempre, che era tutto solo un’inganno, una trappola.
Leggendo il motivo per il quale Loki ha distrutto le lettere che ha inviato a Laufey, ma non quelle che ha ricevuto da quest’ultimo, devo ammettere che è un ragionamento che comprendo perfettamente: sa perfettamente di non essere perfetto, anzi, ha una lucidità su quali sono i suoi peccati quasi invidiabile, ma vuole comunque avere un segno della malvagità dello scienziato, un segno della sua pazzia mentale, anche un po’ per scusare se stesso per quello che stava per compiere. Uccidere Sigyn non era un piano che aveva ideato, lui era solo una pedina con il compito di avvicinarla, e quelle lettere ne erano una prova.
Mi piace che di fronte alla giovane non cerca di rampicarsi sugli specchi, inventandosi magari di essere stato costretto contro la sua volontà o qualche altra scusa che lo avrebbe fatto sembrare anche lui una vittima. Trovo quasi patetiche le persone che si comportano così. Al contrario, non ha nemmeno problemi ad ammettere che la stoffa di raso verde che le aveva regalato era impregnata di arsenico, con il solo scopo di ucciderla.
Devo ammettere di provare una grande tenerezza per Sigyn in questo momento: sapeva perfettamente che Loki aveva avuto un ruolo nel attentato alla sua vita, ma non pensava certo che si fosse avvicinato a lei solo per conoscerla meglio e riportare tutto a Laufrey, che tutti gli sguardi che le aveva lanciato era per studiarla e non per esprimere un altro tipo di apprezzamento. Non voglio nemmeno pensare a che cosa ha provato quando ha letto i piani che Laufey aveva per lei: una volta uccisa, avrebbe portato il suo corpo nelle segrete della sua casa e lo avrebbero utilizzato per sperimentare se vi potesse esserci un modo per farlo “abitare” da un’anima, scoprendo così anche dove queste vanno dopo la dipartita e se hanno memoria della propria vita. Durante la lettura del precedenti capitoli avevo un po’ il presentimento che Sigyn servisse morta per qualche scopo simile, ma è comunque un destino crudele.
In tutto questo, Loki le ricorda che le ha salvato la vita e ha potuto farlo solamente avvelenandola, facendo credere a Laufey che il suo piano stava andando a gonfie vele, e, inoltre, le spiega che, ingannandola, stava cercando di proteggerla, anche se ammette che lui, nei suoi panni, avrebbe preferito sapere la verità.
Devo ammettere che io gli credo quando le dice che l’ha ingannata per proteggerla perché, a quel punto, ormai non aveva più motivo di mentirle. Ammettere persino che anche lui è interessato a scoprire che cosa c’è oltre la morte, ma che non arriverebbe mai a tanto per saperlo.
Intanto, Thor si reca a casa di Lord Vanir per raccontargli che Sigyn è con Loki in una casa che suo fratello ha affittato sotto falso nome e che sta bene. Quest’ultimo, ovviamente, non prende bene la notizia: fino a quel momento, poteva ancora crogiolarsi nell’illusione che sua figlia si fosse allontanata da casa di sua spontanea volontà per andar a far visita a qualche conoscente, ma, ora che sa la verità, si rende conto che sua figlia è disonorata e perduta per sempre.
Devo ammettere che, mentre leggevo, ero quasi certa che, nonostante tutto, si sarebbe ancora una volta opposto a un possibile matrimonio tra Loki e Sigyn, ma, forse proprio grazie al duca d’Asgardshire che si è offerto come garante per il futuro di sua figlia e dei suoi eventuali nipoti, sembra acconsentirvi, preoccupato per lo più dei giudizi dei loro amici comuni.
Nel frattempo, dopo un bacio appassionato, Loki e Sigyn hanno un altro momento di confronto. L’uomo spiega di non aver avuto niente a che fare con la morte delle altre donne che Laufrey aveva utilizzato come cavie, che comunque lo scienziato aveva iniziato i suoi esperimenti prima di conoscerlo, ma che comunque non ha mai impedito che fossero uccise, cosa che invece ha fatto con lei. Le dice che ora vuole salvarla e ucciderlo e, per farlo, dovranno sposarsi quella sera stessa.
Penso che Sigyn sia rimasta piacevolmente stupita che lui abbia deciso di donarle l’anello che suo padre aveva utilizzato per chiedere a sua madre di sposarlo perché non è un oggetto che si darebbe a una persona a caso, una persona che non sia importante per sé e della quale non si nutre alcun interesse.
L’ultima parte del capitolo è dedicata proprio a Laufey. L’uomo è ovviamente su tutte le furie. Ha infatti scoperto che Loki lo ha ingannato su tutti i fronti: non solo Sigyn non è morta, ma il suo giovane allievo l’aveva sedotta e convinta a scappare con lui.
Si rende conto solo in quel momento che, nel progettare tutto il suo piano, non aveva pensato che, dovendo trascorrere tanto tempi insieme, anche Loki avrebbe potuto invaghirsi di lei. Per ovviare a tutto questo, ora è certo che non gli resta altro che ucciderli, così da poter vendicarsi e poter riavere l’amore nella sua vita.
Devo ammettere che ora sento davvero il bisogno di scoprire chi tra Loki e Laufrey vedrà realizzato il proprio piano. Ammetto che il mio cuoricino vorrebbe un lieto fine tra Loki e Sigyn, ma, purtroppo, so sempre che nel mondo delle fanfiction l’angst è sempre in agguato, quindi mi preparerò psicologicamente a qualsiasi possibile scenario.
Non voglio crederci che il prossimo sarà l’ultimo capitolo perché so già da adesso che questa storia mi mancherà moltissimo, ma sono anche curiosissima di vedere come andrà a finire.
Quindi, a prestissimo mia cara.
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Master
14/10/20, ore 16:53

Ciao, cara, eccomi qui a tornare tra le pagine di "Ombre".
Ero rimasta col punto interrogativo sul finale dello scorso capitolo, ero curiosa di sapere cos'altro sarebbe accaduto, e wow, eccome se ne sono accadute, di cose.
Amo come hai delineato Thor dandogli la dignità che è sua anche nel canon degli Avengers. Thor sotto sotto, che dir si voglia, è legato a suo fratello, e mi fa piacere vedere che qui lo abbia difeso. Non è un personaggio buttato a casaccio ma lo trovo anche IC. E il linguaggio che ha usato è perfettamente riadattato al contesto ottocentesco <3
Sigyn è favolosa, sensuale e raffinata, cauta ma passionale. Ama Loki ma la loro non è una fuga d'amore. Amo come Sigyn non si consideri un'anima candida: non lo è ed è giusto specificarlo. Queste sono sfumature che la rendono più realistica e umana, perchè Sigyn non è la donna angelo, è anche carnale, pronta a corrompersi coi peccati per amore di Loki, sa cosa prova per lui. Perchè Loki era ogni cosa e nessuna – era tutto questo e molto di più. Wow, come trasmetti bene in pochissime efficaci parole tutte le sfumature dei personaggi: il bello di Loki e Sigyn è che insieme non sono completamente bianchi o neri, sono palpabili e veri.
Sono felicissima di vedere che siano passati anche all'amore fisico. Che descrizioni immense, delicate ma intense hai saputo fare ancora una volta. Tu sei uno dei motivi che mi fa amare il rating arancione: il sesso è delicatezza, esprime tutto in modo poetico, fa capire come si sentano entrambi, pelle che si cerca, tra il letto inizia e finisce il mondo, cioè, wow! <3 Ti adoro, lo sai <3 Che immagini stupende, sono esaltata ed ammirata <3
Loro due sono oro nelle tue mani, lo sai. Il loro amore e il modo in cui ne parli è unico, una perla.
Spero di tornare presto, questa storia è veramente un capolavoro <3
 

Recensore Veterano
10/10/20, ore 00:48

Ciao mia cara!
Eccomi finalmente ad approfittare un pomeriggio di assoluto silenzio in casa per passare qui da te.
Questo quinto capitolo si apre proprio dove terminava il quarto, con Sigyn che si trova di fronte all’unica porta chiusa a chiave della casa. Immagino perfettamente la curiosità che può provare di sapere che cosa vi sia all’interno, ma una parte di sé immagina che si dovrebbe trattare dello studio nascosto di Loki.
Mi piace che questa situazione sia per lei lo spunto per ripensare al loro primo incontro. Non posso non chiedere se dietro al malessere improvviso e destabilizzante della medium ci fosse stato proprio lo zampino di Lord Oddison, in modo da dargli l’occasione per potersi finalmente avvicinare alla giovane.
Trovo davvero realistico che Sigyn si ponga delle domande sull’uomo che voleva ucciderla. Sa che si tratta di qualcuno che fa parte del passato della sua famiglia, quindi secondo me è più che normale che si chieda se è qualcuno che ha già incontrato prima. Credo che siano domande normale da porsi quando si hanno solo pochi indizi sull’identità di qualcuno che sai che vorrebbe farti del male.
Ovviamente trovo anche naturale che tutte quelle domande che ha sul uomo che vuole farle del male la portano a chiedersi da quando Loki sapesse dei suoi piani e se ha deciso di salvarla solo perché nutre dei sentimenti per lei o se lo avrebbe fatto comunque.
Sono tutti interrogativi molto grandi che immagino mettano molto in agitazione il suo animo.
Intanto, Thor ha condotto il padre e il fratello di Sigyn nella tenuta di famiglia fuori Londra, sapendo che suo fratello non sarebbe mai andato a nascondersi lì. Anche qui ci trovo un bellissimo modo per salvaguardare suo fratello, anche se, giunti a un ufficio postale, pensa bene di inviare un telegramma a Loki. Anche in questo dimostra il grande affetto che nutre per il fratello: è pronto a difenderlo da chiunque, ma, sempre per il suo bene, è pronto a fargli la ramanzina quando ce n’è bisogno. È questa è una situazione nella quale ce n’è bisogno.
Mi piace che Lord Vanir voglia spiegare a Thor perché non vede di buon occhio che Loki frequenti la sua è proprio per la sua passione verso l’occulto, l’alchimia e per le sue frequentazioni. Posso capire che le voci che ha sentito dire in giro nei confronti di Lord Oddison non lo fanno stare per nulla tranquillo, soprattutto se si considera la prematura morte della moglie, che lui ritiene che, come tutte le donne della sua famiglia, è stata maledetta, perseguitata.
Tornando a Sigyn, la giovane si trova a cena con Loki, al quale sta ponendo diverse domande. Ovviamente lui le risponde, ma si trattano sempre di risposte vaghe che la riempiono solo di altre domande. Per prima cosa gli chiede come mai abbia acquistato quella casa, visto che non è il luogo dove vive abitualmente e lui le risponde che gli serviva un posto dove non lo avrebbero cercato e che sarebbero andati via presto. Naturalmente alla ragazza non sfugge che lui abbia usato un verso alla prima persona plurale e, come giusto che sia, si chiede in che cosa consistano questi piani e se, nel caso, lui abbia intenzione di sposarla.
Chiede anche della stanza chiusa a chiave, ma anche in questo caso la risposta di Loki è piuttosto evasiva: le dice che vi sono solo vecchi libri e mobili da buttare e che gliela mostrerà in un’altra occasione. Ovviamente Sigyn non si accontenta di questa risposta ed escogita di prendere la chiave dalla tasca dell’uomo appena ne avesse avuto la possibilità. Ha anche ragione a non credergli, anche perché, se si fosse trattato solamente di una sorta di magazzino dove accumulare le cianfrusaglie, non avrebbe avuto nessuna ragione per chiuderla a chiave. A maggior ragione perché si trattava dell’unica porta della casa che fosse chiuse.
Anche in questo caso, mi è piaciuta tantissimo come hai descritto la scena d’amore. Sei riuscita a descriverci la scena senza scendere nei particolari dell’atto carnale, ma concentrandoti sulle sensazioni, sia fisiche sia emotive, che Sigyn prova in quel momento. Mi piace molto perché ci fai comprendere che non si tratta solamente di un atto fine a se stesso, ma che porta con sé implicazioni più profonde.
Sembra che per il momento Loki sia riuscita a farla franca con Laufrey e di essere riuscito a convincerlo che, se non vi era traccia di Sigyn da nessuna parte, sicuramente era stata colpa degli uomini che aveva incaricato di mandarla a prendere. Naturalmente non si sente per nulla in colpa per quei due poverini, ritrovati ormai cadaveri nel Tamigi, ma devo ammettere che la cosa proprio non mi stupisce.
Sa che non potrà mentirgli ancora per molto e che non reagirà per nulla bene quando scoprirà la verità, per questo motivo inizia ad ideare un piano: avrebbe sposato Sigyn in modo da far passare l’omicidio di Laufrey come la legittima difesa di un marito che ha cercato di difendere sua moglie dalle grinfie di un uomo che avrebbe voluto utilizzarla per i suoi oscuri esperimenti. Ovviamente non la sposerebbe solo per questa motivazione e, secondo me, questo lo dimostra anche dal fatto che le voglia donare l’anello che suo padre diede a sua madre: è un oggetto comunque di famiglia che tendenzialmente non si dona ad una donna senza la giusta motivazione dietro.
Mentre in un primo momento ero certa che Sigyn avrebbe accettato più che volentieri di sposarlo, non solo per salvaguardare la propria dignità e quella della sua famiglia dopo la loro fuga, ma devo ammettere che, leggendo le ultime righe del capitolo, non ne sono più molto sicura. Infatti, approfittando del fatto che Loki fosse uscito di casa, la giovane va proprio ad aprire la famosa stanza chiusa a chiave. All’interno vi trova un laboratorio, contenente appunti, libri proibiti, una pistola e, soprattutto, la corrispondenza dell’uomo. Al suo ritorno, l’uomo la trova ancora in quella stanza e, quando lei si accorge della sua presenza, gli punta la pistola contro e gli domanda, gridando, chi è lui. Immagino che alcune, se non tutte, di quelle lettere fossero di Laufrey e questo spiegherebbe il terrore che si legge negli occhi di lei. Mi spiace che abbia dovuto scoprire la verità in quel modo, perché si sarebbe davvero meritata di sentirsela dire direttamente da Loki, in modo che avrebbe potuto spiegarle bene la situazione. Ora sono davvero curiosissima di scoprire che cosa ha letto Sigyn e che cosa risponderà Loki alla domanda “Tu chi sei?”
Spero di riuscire a passare prestissimo sul sesto capitolo, anche perché le domande che ormai questa storia ha fatto sorgere in me sono diverse e non vedo l’ora di scoprire le varie risposte.
A prestissimo mia cara!
Un abbraccio,
Jodie

Recensore Master
07/10/20, ore 22:51

Ciao!
Dopo tantissimo tempo eccomi qui di nuovo nel tuo profilo ad aprire questa storia perché, lo ammetto, Sigyn e Loki un po’ mi sono mancati <3 
Inizi questo capitolo mostrandoci i personaggi attraverso le tue parole, ce li descrivi e li vesti in modo che noi ne possiamo seguire ogni singola piega.
Solo da questa prefazione mi hai molto incuriosito, insomma un Loki che rimane lui con quel suo ghigno ferino e birichino insieme ai movimenti che fanno di lui un perfetto Lord Londinese (cosa che in realtà è U.U). Mi ha ricordato molto Crimson Spell questa scena e l’ho semplicemente adorata.
Ci porti nel salone della villa e, ancora una volta, lasci che le parole ci parlino, mostrandoci tutto, anche gli sguardi di coloro che tu appena nomini, si sente il loro astio e il fastidio che provoca la sua presenza, insieme a quel bagliore negli occhi di Sigyn quando si vedono, è una scena romantica nonostante tutto, una scena che sa sol od loro e di ricordi passati. Memorie che conoscono solo loro e che sanno di dover celare al mondo intero.
Ho sempre amato come riesci a ricreare Loki come sembri tuo in tutte le sue sfaccettature, è profondo è astuto ed è spietato, non è una delle tante riproduzioni, lui è Loki. 
Ce lo dimostri di fronte al ricordo del padre e al suo cadavere, ai loro disaccordi e all’espressione del secondogenito (o figlio adottivo che sia). Complimenti <3
Questo fattore che Odino lo avesse spedito via per placarlo è bello perché può essere letto in diverse chiavi, sia dal lato del volerlo allontanare dall’Inghilterra sia dal lato di un padre che cerca una pace interiore per un figlio che non appartiene del tutto al posto in cui è nato. Insomma questo passaggio mi è particolarmente piaciuto, è ricco di sfaccettature ed è ricco di libere interpretazioni.
Sigyn è come sempre un personaggio divino, è forte e decisa anche con la figura del fratello, l’hai resa intraprendente e sicura di ciò che vuole nonostante la sua paura.
Loki è un punto di domanda per tutti ed è una cosa bellissima, è canonica perché lui è il male necessario nella mitologia e qui sembra coprire il ruolo del capro espiatorio, colui che ha passato la sua vita lontano da casa per poi tornare ed essere additato come diverso, come folle, come cose che un prodigio come lui non può essere.
Grazie al punto di vista di Thor ci mostri un po’ la storia di questa famiglia che sono gli Odinson in questo universo parallelo e la cosa l’ho trovata azzeccata perché Thor è colui che ha il diritto e il potere per portare avanti la famiglia, colui a cui è stato passato il testimone quindi ottima scelta! 
Hai nominato Enrico V e io non ho potuto non pensare ai quattro capitoli di una certa mini serie in cui c’è un certo e anonimo Tom :3 se era una chiara citazione tanto di cappello a te.
Sembra tonto ma non lo è del tutto, riconosce nella spigolosa personalità di suo fratello il defunto padre in quello che sembra quasi un elogio. 
Si accorge che non ama che Loki venga considerato uno straniero perché il cognome della famiglia è potente, dovrebbe bastare a dissuadere tutti e invece con lui non basta.
Il finale di questo capitolo è misterioso, intrigante e molto bello, poetico.
Sono sincera, io la fiaba dalla quale stai prendendo spunto, non la conosco quindi la leggo come una semplice AU e devo dire che è intrigante, stupenda come tutte le cosine che nascono dalla tua bellissima mente quindi bravissima <3
Dal lato del testo non c’è nulla che possa dire, insomma è perfetto non ci sono errori o refusi di alcun genere, non ci sono falle di alcun genere e il testo è molto scorrevole.
Come già detto hai la capacità di catapultare il lettore all'interno della storia, di metterlo in questo caso in quella sala e lasciarci osservare la scena con loro, lì con dello champagne tra le mani in attesa di quello che verrà.
Hai lasciato sul finale un alone di suspance che mi ha fatta quasi trattenere il fiato, incerta sul destino che pare già segnato della nostra Sigyn <3
E’ stato un piacere tornare a leggerti e spero di riuscire a passare più spesso da te, scambi o meno che siano. 
Detto ciò non posso che salutarti, rinnovare i miei complimenti e sparire con l’ansia nelle vene per la sorte della fanciulla <3
ciao ciao!

Recensore Master
05/10/20, ore 19:01

Buongiorno cara, che piacere trovarmi di nuovo qui, in compagnia delle tue storie. È affascinante vedere come Loki abbia un tale potere sull’immaginazione e la persona di Sigyn: la ammalia, le prende tutta l’attenzione e la fa sognare. Lei è la prima ad ammettere di dovere mantenere un ruolo preciso davanti a tutti – alla società, alla famiglia, al mondo – ma con lui è diverso, come se potesse essere finalmente se stessa al di là dei ruoli imposti.
Come se Loki fosse la sua libertà, la combinazione ad azzerare le inibizioni. Sigyn con lui non è diversa, Sigyn è se stessa e penso sia per questo che è ipnotizzata anche solo dalla sua presenza. Volevo cercare di capire il perché di tutto questo, come fosse possibile vedere un interesse che non comprendo. Quando la protagonista comincia a stare male, male davvero, quando sento che c’è qualcosa che non va mi rendo conto che è lui, e Sigyn si è buttata tra le braccia del suo assassino. Più procedo con le frasi e più mi chiedo perché, quale motivo dovrebbe portarlo a fare un simile scempio… la scena è chiara, sento e vedo fisicamente il suo dolore, l’affanno, i polmoni alla ricerca di aria, sempre più debole. Hai reso perfettamente il cambio di direzione delle emozioni di lei.
Ho la sensazione sia un tramite per la conoscenza di Loki, per i suoi esperimenti, la comprensione di qualcosa che va al di la di tutto e al di sopra dello scibile umano. Questo ho colto dalla parte dedicata alla famiglia Odinson e a ciò che ne è rimasto del rapporto di padre e figlio. Come se avesse avuto paura di lui e di ciò che sarebbe stato disposto a fare per raggiungere i suoi scopi. Più procedo e più sento l’inquietudine impossessarsi di me, ma non in modo chiaro e improvviso: si insinua con delicatezza, senza farsi sentire, per poi mostrarsi quando ha già lavorato sui nervi e sulla sensibilità. È una tua capacità, quella di direzionare al modo ed al tempo giusto la concezione emotiva del lettore.
Scavo ancora ed ancora a cercare di capire, perché dal momento in cui Laufey si presenta e tesse le sue trame, come Loki fa con lui, sembra precipitare a terra la ragione, lasciando spazio soltanto ad interesse, doppio gioco, mente perversa e favoritismo di parte. Ancora più in fondo, ancora più in basso, fino a capire l’interesse dell’uomo per Sigyn che di fatto non ha compiuto nulla, soltanto l’esistere. Ed arrivata alla fine, si è sbrogliato il mistero, ho compreso molto, forse non tutto perché non è stato svelato – giustamente, altrimenti dove sta l’intrigo di voler leggere le prossime pagine?
Laufey ancora più orribile di ciò che credevo, Loki invece decide di segnarsi parte del destino e ostacolare lo stesso mentore con cui aveva condiviso molto: la sta salvando? Se n’è innamorato? Forse solo per poter andare contro ad un essere orrido? Fatto sta che all’ultimo, dopo un piano affinato volta per volta, ritratta e cerca di salvarla. Mi ha molto coinvolta tutto questo, procedevo nella lettura cercando di capire, cogliere i fili tessuti tra un personaggio e l’altro, gli intrighi, i veri motivi: hai intarsiato una trama fitta, passando attraverso entità che passano sopra al nostro concetto contemporaneo di bene e male, di giusto ed ingiusto. Altri tempi, altre regole oserei dire. Non sono tutti solo buoni e tutti solo cattivi, ci sono miriadi di sfmature che ho trovato in ogni tuo singolo personaggio, così ben caratterizzato da farlo sembrare reale. Riesci a mantenere alta l’attenzione del lettore, a far credere ciò che vuoi creda per poi sconvolgere le sue teorie, cambiando direzione e portandolo a strade nuove: non scrivi e basta, costruisci un mondo intero fatto di mille possibilità che mi affascinano ogni volta di più.
Sono ammaliata dal tuo stile, dai tuoi racconti, dal modo in cui mi streghi ad ogni capitolo. Ed infatti, non vedo l’ora di leggere il prossimo cara, buona serata e buona ispirazione! :3

Recensore Master
05/10/20, ore 11:53

Ciao cara! Eccomi qui, in ritardo (per cui ti prego di perdonarmi).
Non so se serve che io parli davvero del tuo stile, che sai già quanto io apprezzi, o della cura che metti in ogni caratterizzazione sia di personaggi (che ormai sono talmente tuoi da non lasciarmi pensare ad un altro Loki o un'altra Sigyn) che di ambientazione, ma vorrei comunque spendere due parole al riguardo. Ci metti un'attenzione così puntuale da lasciarmi senza parole. Sarà che io sono molto distratta in generale, o forse perchè non mi sento pronta ad affrontare ambientazioni troppo diverse da quelle che so di conoscere abbastanza per scriverne, fatto sta che leggerti è davvero essere trasportata in un'altra epoca o in un altro mondo, dove tutto torna, dove tutto è preciso, tanto da ricordarmi libri e storie scritte in altre epoche (non so se sono riuscita a spiegarmi, probabilmente no, ma il senso è che sei così brava da non farmi quasi notare la differenza tra, ad esempio, questa storia ambientata in epoca vittoriana ed una storia scritta in quell'epoca). Per quanto riguarda lo stile, sei precisa, romantica, scorrevolissima e meravigliosamente fiabesca e per questo non si può che apprezzarti.
Ma torniamo a noi, alla vicenda, a Loki e Sigyn che hanno appena finito di condividere qualcosa di più profondo (e importante) e che adesso sono lì, languidi e in silenzio, ad affrontare ognuno a modo proprio la questione.
Sigyn ha fatto un passo estremamente importante per l'epoca e questo, se venisse fuori, ne pregiudicherebbe la vita intera.
“Colpa sua, che si lasciò incantare,” aveva ribattuto Sigyn, altera e sfacciata e felice.
Loki era rimasto in silenzio, come se fosse in cerca della risposta giusta da darle. Quando aveva parlato, la sua voce le era parsa più bassa e roca del solito. “Oh, avete ragione, mia signora. Voleva perdersi con lei e abbandonarsi al caos.”
CI può essere qualcosa di più bello e di più vero? Perchè alla fine ciò che si pensa, ciò che si fa, può essere talvolta falsato da convinzioni, usi, tradizioni, ma quando alla fine ci si abbandona a quelle follie che sono la passione e l'amore, quando si incontra qualcuno che scardina le convinzioni di una vita, beh, allora siamo un po' tutti fregati, Loki compreso.
Loki omette, è bravo a farlo, più che a mentire e questo, purtroppo, lo rende troppo simile a me, troppo vicino per non comprendere il perchè agisca così, per biasimarlo e rifiutare il suo modo di agire. Omettere non è semplice, anzi a volte è molto più difficile che mentire, ma ti fa sentire meno sporco, ti fa sentire un po' più in pace con te stesso perchè alla fine non hai detto una cosa falsa, hai solo mescolato la verità, l'hai resa un po' più appannata, hai tolto dei pezzi importanti ma che possono passare inosservati se l'altra persona non è completamente a conoscenza della vicenda e, alla fine della fiera, si va a letto con la coscienza un po' più pulita. Che poi questa sia solo l'ennesima omissione che si fa a se stessi è un altro discorso.
Loki omette, Sigyn lo sa, lo capisce, ma non può farci nulla o quasi se non attendere (di scoprire lei stessa o che sia lui a rendere le cose più chiare) e poi le mani e i baci e tutto Loki (bugie e omissioni comprese) la avvolgono e lei si arrende, perchè non può fare altro, perchè non vuole fare altro. E fanculo il destino, tutti sappiamo che Loki non sta agli ordini di nessuno.
Adoro come gestisci il rapporto tra Loki e Thor (e anche questo te l'ho già detto), perchè lo trovo estremamente realistico. Nonostante tutto, Thor nutre una speranza che non sia come pensa, "protegge" in un qualche modo Loki (o almeno cerca di farlo) e capisce Sigyn, il suo essere innamorata. Mi piace tantissimo, davvero davvero tanto.
Mentre Thor affronta il "suocero", Loki affronta il mentore e datore di lavoro, ma decisamente non ha fatto i conti con la sentimentale Sigyn che, mentre lui cerca di convincere Laufey che sia stata presa da altri, pensa di scrivere una bella e immagino straziante lettera al padre dove giustifica la fuga con Lord Odinson. In realtà la cosa mi fa molto ridere, perchè ho tutta l'impressione che il piano perfettamente ponderato di Loki andrà a rotoli scontrandosi con il romanticismo della bella Sigyn.
Tesoro, di nuovo scusami per il ritardo, spero di farmi perdonare (magari a breve riesco anche a passare su Solo un accordo, che mi manca discretamente) e intanto ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Un bacio grande, L.

Recensore Veterano
30/09/20, ore 12:11

Ciao mia cara!
Eccomi finalmente di ritorno qui da te.
Questo quarto capitolo si apre proprio nel punto dove era terminato il precedente, con Loki e Sigyn ancora abbracciati insieme nel letto e lei che ha appena chiesto all’uomo come facesse a conoscere così bene le intenzioni dell’uomo che voleva farle del male.
È una domanda più che lecita, soprattutto alla luce del fatto che, proprio quando lei stava per morire a causa del veleno, lui aveva già pronto l’antidoto da somministrarle. Sono quei particolari che non si notano subito, ma sopra ai quali non si può non rimuginarci sopra in un secondo momento.
Mi piace l’approfondimento che ci fai sui pensieri della giovane.
Lei è consapevole che quello che è appena successo tra lei e Lord Odinson non è assolutamente la promessa di un futuro insieme e non si illude nemmeno che, una volta tornata da suo padre, lui possa benedire una loro unione. Sa perfettamente che suo padre vorrebbe darla in moglie ad un uomo già vedovo e con dei figli, un uomo che non ama e che prova disgusto alla sola idea che lui la sfiori, e questa storia non lo avrebbe di certo fermato nel proprio intento.
Non pensa nemmeno di dare a Loki la colpa per tutto quello che è accaduto quella notte perché sa perfettamente di aver fatto tutto quanto di propria volontà. Anche in questo caso dimostra davvero molto coraggio, andando così contro suo padre e la morale dell’epoca che voleva che la donna arrivasse illibata al giorno delle nozze.
Mi ritengo molto soddisfatta della risposta che riceva da parte di Loki: conosceva le intenzioni di quel uomo perché si era recato da lui per chiedere la pozione per avvelenarla, quindi, insieme al veleno, ha preparato anche l’antidoto. Sono soddisfatta perché comunque è un tassello di verità, nel senso che Laufey lo ha veramente cercato per ottenere il suo aiuto, solo non le ha raccontato il dettaglio più importante: è stato lui stesso a cospargere di arsenico, unito a rare erbe indiane, la stoffa che le ha regalato per farsi confezionare l’abito che aveva indossato quella sera. Per adesso può starci benissimo come spiegazione, ma spero che, più avanti, sia sincero con lei e le racconti tutta la verità.
Verità che non le racconta a pieno nemmeno quando la giovane gli chiede come mai abbia atteso proprio quella notte: le dice che quell’uomo avrebbe trovato un altro modo per averla, mentre così ha creduto fino alla fine che il suo piano si potesse realizzare. Non riesce a dirle che non riusciva proprio a lasciarla andare, a perderla completamente. Voleva trascorrere altro tempo con lei.
Mi piace che la scena si concluda con quel “Perché sono qui?”, domanda alla quale non ottiene, almeno al momento, risposta.
Come Sigyn aveva immaginato, suo padre e suo fratello non si sono recati a Scotland Yard per denunciare la sua scomparsa, ma, dopo aver scoperto che non vi era nessuno a casa di Loki, si sono immediatamente precipitati da Thor.
Anche in questo caso, mi è piaciuto vedere come Thor cerchi di proteggere suo fratello: sa perfettamente che tipo di uomo è e che molte delle cose che si dicono in giro su di loro sono vere, ma, nonostante tutto, gli vuole bene e cerca in tutti i modi di aiutarlo.
In tutto questo, però, comprende perfettamente anche l’apprensione che Lord Vanir prova in quel momento, quindi gli promette che lo accompagnerà nelle varie tenute di famiglia, ma, se veramente gli troveranno insieme, dovrebbe davvero pensare di unire le loro famiglie non solo in quella ricerca, cercando di convincerlo che, se ha convinto Sigyn a fuggire con lui, di sicuro ha un vero interesse per lei.
Infatti, era certo che Loki fosse interessato alla ragazza, ma purtroppo non ne conosceva il motivo.
Intanto, Loki si trova da Laufey. Sono davvero stupita che quest’ultimo non sembri per nulla sospettare che sia stato proprio il suo aiutate ad aver fatto scomparire la ragazza. Ovviamente è a conoscenza delle voci che circolavano sui due e sull’interesse che Loki sembrava mostrare per Sigyn, ma è anche vero che è stato proprio lui a chiedergli di frequentarla assiduamente, così da ottenere la fiducia della ragazza e potere conoscere tutti i più minimi particolari su di lei, che poi avrebbe potuto riportargli. Sembra fidarsi e credere che Loki non l’abbia mai desiderata. Comunque quest’ultimo è stato molto brava a deviare qualsiasi sospetto dell’uomo e farli canalizzare sugli uomini che avrebbero dovuto prendere la ragazza.
Devo ammettere che Laufey è un personaggio che mi inquieta abbastanza, non solo per la descrizione che ci fai di lui, dal quale possiamo capire che essere orribile sia, ma anche per le domande che lui fa su Sigyn, che fanno comprendere la morbosità che prova nei suoi confronti.
Intanto, Sigyn si trova all’interno di una tenuta che Loki ha acquistato utilizzando un nome fittizio, così che nessuno potesse risalire a lui. Trovo assolutamente normale che la ragazza voglia scrivere una lettera a suo padre, in modo da rassicurarlo e spiegargli che i sentimenti che prova per Loki sia autentici. Immagino perfettamente che non voglia far preoccupare suo padre, uomo già molto provato dalla vita, ma dall’altra non vuole rinunciare a Loki e vuole davvero che lui le dia la sua benedizione.
Ovviamente, ancora nutre qualche domande nei confronti di Loki e su tutta quella faccenda e, proprio per questo, mentre aspetta il ritorno dell’uomo, decide di curiosare per la casa, fermandosi solo quando si ritrova di fronte a una porta chiusa a chiave.
Che cosa c’è all’interno di quella stanza da impedire che altri vi possano entrare?
Sono veramente curiosa di scoprirlo.
Devo ammettere di aver davvero amato questo capitolo e che è riuscito davvero a far nascere dentro di me diverse domande riguardi ai futuri piani che Loki ha per lui e Sigyn, se Laufey scoprirà il suo tradimento e se cercherà una qualche forma di vendetta.
Non vedo quindi davvero l’ora di andare avanti con la lettura di questa bellissima storia per scoprire tutto questo.
Quindi, a prestissimo mia cara.
Un abbraccio,
Jodie

Recensore Master
28/09/20, ore 19:21

Eccomi al penultimo capitolo di questa storia e finalmente Loki e Sigyn hanno un confronto diretto, è stato un bene che lei abbia deciso di entrare nella stanza di Loki. E' vero che lui aveva progettato di chiederle di sposarlo, aveva già pronto l'anello, e la sua intenzione cambia quando scopre che Sigyn ha scoperto tutto... ma credo che sarebbe stato sbagliato un matrimonio fondato sulle bugie. In questo modo i due possono chiarirsi, spiegarsi e, se poi decideranno di restare insieme comunque, di diventare marito e moglie, allora lo faranno con piena consapevolezza e senza altri segreti.
Mi è piaciuto molto il modo dignitoso e coraggioso con cui Sigyn ha affrontato Loki, degno del suo personaggio. Lo ha accusato apertamente di essere incuriosito come Laufey dall'esperimento, di voler sapere anche lui che cosa accade dopo la morte e, del resto, Loki non lo nega, non è un ipocrita. Se si fosse trattato di un'altra persona, Loki avrebbe tranquillamente collaborato con il suo mentore, ma le cose sono cambiate in questo caso particolare perché lui si è innamorato di Sigyn e ha voluto salvarla. Questo rende particolarmente verosimile la storia, ed è sempre uno dei punti di forza dei tuoi lavori. E Sigyn accetta di sposare Loki nonostante il disonore proprio perché è consapevole di chi lui sia e lo accetta così com'è, senza maschere, come invece sono quasi tutte le persone specialmente nell'epoca in cui lei vive. E' uno dei motivi per cui trovo il personaggio di Sigyn molto bello, profondo e originale, come ho già scritto spesso nelle recensioni.
E nel finale del capitolo ritorna il racconto della strega danese e del conte suo amante, che a questo punto immagino abbia molto a che vedere con i veri Loki e Sigyn... La storia prende dunque una piega ancora più affascinante, legando i protagonisti della tua fiaba vittoriana con i veri Loki e Sigyn e con una leggenda risalente al mondo norreno (con il quale, negli ultimi tempi, ho un legame molto profondo per via di Vikings, per cui come puoi immaginare sono molto ansiosa di leggere il capitolo finale per conoscere non solo la conclusione di questa storia, ma anche la leggenda della strega e del conte).
Credo che questa sia la storia che preferisco tra tutte le tue, per i legami con il mondo vittoriano e le leggende norrene, tutti argomenti che mi affascinano profondamente. Complimenti per come hai saputo gestire tante diverse suggestioni in una storia scritta benissimo.
Al prossimo capitolo!
Abby

Recensore Master
27/09/20, ore 12:26

Ciao, tesoro, ho voluto proseguire con Ombre perchè le fiabe... beh, amo le fiabe e niente, la voglio leggere tutta e completare il prima possibile <3
E caspita, hai la capacità di creare trame stupende che lasciano sempre col fiato sospeso, ma non solo: l'atmosfera gotica dell'età vittoriana si sente in ogni riga. Di recente ho letto Dracula, ho letto Frankenstein, e ti assicuro che leggendo questa tua fic mi sembrava di essere tornata in quel mondo di misteri, scienza, giochi col soprannaturale, morte e inquietudine tipico del romanzo gotico. In un tono fiabesco entusiasmante e con uno stile che ammalia, maturo e affascinante.
Finita la premessa, passiamo alla storia, ma fidati: hai creato delle atmosfere pazzesche che il lettore coglie, poi quando si gioca tra scienza, magia, alchimia ed esperimenti oscuri, oh, mi esalto! 
Bellissima la parte del racconto della profetessa del ciondolo e mi piace come il carattere di Sigyn sia fedele al tuo personaggio, ma risponda anche al modo di pensare tipico dell'epoca, per esempio in questa parte: "desiderava chiedergli se avesse visto il sepolcro della profetessa – s’immaginò una strega affascinante e potente e rimase incantata da quell’immagine anche se, probabilmente, era un peccato." Lei è affascinata da queste storie anche se parlano di amore e perdizione e non sono a lieto fine, è affascinata dalle storie oscuro, ma deve anche trattenersi per non apparire sfacciata. Bellissima sfumatura.
Ma ciò che mi ha colpita profondamente, al di là della chimica ineluttabile tra Loki e Sigyn e  da come riesci a trattare il desiderio di Loki, è la presenza di  Lord Laufey: il classico scienziato "malvagio" attratto dagli esperimenti oscuri e vicini al soprannaturale, che viene conosciuto in mezzo ai fumi dell'oppio, che si è trasformato da "scienziato in orco", è a metà strada ormai tra lo scienziato e il macellario, wow, ok, mi calmo. Una figura che amo da sempre e che sì, mi ha inquietata per quello che vuole fare di Sigyn, e mi ha entusiasmata anche per il rapporto che aveva con la madre di lei. C'è qualcosa di malato, gotico, oscuro, che, caspita, offre davvero un'impronta originale e assolutamente da fiaba oscura al racconto. Lo sto adorando, se non si fosse capito.
Così come ho adorato il finale con quello che fa Loki <3 Come le dice in modo deciso ma sotto sotto carico d'amore e preoccupazione, anche se non lo dà a vedere, di bere oppure morirà. Di come intimamente spera che Laufey non possa averla o corromperne il corpo. Stupendo.
Niente, ti adoro, è ufficiale, lo sai, vero? Come riesci ad adattare questa coppia a tutti gli scenari possibili, poi, reinventandoti ogni volta, è incredibile <3 si sente proprio la tua anima in queste storie, e niente, per me puoi scrivere fiabe a perdere, le leggerò tutte <3
Complimentissimi!

Recensore Veterano
25/09/20, ore 00:03

Ciao mia cara!
Eccomi finalmente da te per gustarmi questo terzo capitolo.
Inizio dicendoti che adoro che, all’inizio, tu abbia deciso di inserire delle strofe di “Ballo in fa diesis” di Branduardi. Si tratta di una canzone che mi piace molto e trovo davvero azzeccata con il titolo “La danza macabra” di questo terzo capitolo.
Nel prima parte, troviamo Theoric che cerca sua sorella per tutta la casa. Capisco perfettamente la sua preoccupazione: Sigyn è una ragazza giovane e bella e non ha nessun desiderio di vederla disonorata agli occhi tutti per colpa di Loki Odinson.
Arriva persino a chiede dove i due possano trovarsi a Thor.
Mi piace che, nonostante non condivida molte delle scelte di suo fratello, almeno di fronte a terze persone Thor si schieri dalla parte di Loki. In questo modo dimostra veramente l’affetto che comunque nutre per lui e il non volere che il suo onore, insieme a quello di tutta la famiglia, venga infangato.
Alla fine Theoric riesce a ritrovare Sigyn nel gazebo in giardino. Li basta veramente una semplice occhiata per capire che c’è qualcosa che non va in lei, senza contare che, al tocco, la sua pelle era gelata.
Sigyn gli spiega che ha un terribile mal di testa e di voler andare a riposare nelle sue stanze, chiedendogli di salutare gli ospiti da parte sua.
Solo che la ragazza non ha per nulla intenzione di lasciarsi abbracciare dalle forti braccia di Morfeo, ma, anzi, il suo piano è ben diverso: aspettare che la casa sia silenziosa ed addormentare e sgattaiolare via di casa.
Mi piace molto costatare che ha preparato la sua fuga con cura: ha chiesto alla sua cameriera di non spogliarla, dato che le sarebbe stato quasi impossibile rindossare nuovamente l’abito verde da sola (almeno immagino visto che complicate chiusure avevano i vestiti dell’epoca), ha preparato una borsa contenente degli effetti personali e, mentre cerca di farsi strada tra i corridoi bui, stringe gli stivaletti per mano in modo da non fare alcun rumore. Questi particolari mi danno l’idea che sia una ragazza pratica, coscienziosa e intelligente.
Ovviamente ad aspettarla fuori di casa c’è Loki. Ho veramente apprezzato che, nonostante tra di loro ci siano già stati diversi baci e attenzioni, l’uomo abbia messo subito in chiaro che la loro non è una fuga d’amore. Non stanno scappando in modo da costringere la famiglia di lei a benedire la loro unione. No, le spiega che devono scappare, devono nascondersi dalla persona che le avrebbe voluto farle del male.
L’ho apprezzato perché, appunto, in questo modo Sigyn non si sarebbe illusa che, in un modo o nell’altro, lui l’avrebbe sposata, senza contare che, pensando che fosse questa l’intenzione dell’uomo, avrebbe potuto anche non accettare, non volendo disonorare il nome della famiglia. Questo sempre se non vogliamo considerare che è sempre meglio dire la verità, soprattutto se in gioco c’è la vita di quella persona.
Invece, Loki è davvero deciso a portarla via da lì, tanto da ammettere che, se lei non fosse scesa, sarebbe salito in camera per portarla via.
Mi piace tantissimo il paragone che fai tra la vita di Sigyn e l’usignolo che, chiuso in una gabbia, è costretto a cantare. Penso che sia davvero azzeccato per descrivere la condizione delle donne di quell’epoca, costrette ad essere sempre impeccabili, sempre pronte a far bella figura agli occhi degli altri, ma mai libere di vivere la vita che desideravano. E penso che sia stato anche questo che Sigyn ha visto nella richiesta di Loki di andar via: una possibilità di essere libera, una possibilità di poter vivere la vita che desiderava, di poter fare le proprie scelte e non dover essere solamente sottomessa alle rigide regole della società.
Devo ammettere che i vari accenni che la ragazza fa su sua madre e il suo passato e le cose dette e non dette all’interno della sua famiglia mi hanno veramente incuriosita. Penso che in qualche modo c’entri qualcosa Laufrey e l’ossessione che aveva per la madre di Sigyn.
La scena d’amore l’ho trovata perfetta e mi è piaciuto tantissimo che sei riuscita a raccontarcela senza descrivere l’atto carnale in sé e per sé, ma concentrandoti molto più sulle sensazione che i due provano. È una scelta che a me piace tantissimo, perché fa proprio comprendere che non si tratta di un atto fine a sé stesso, con il solo scopo di dare piacere.
Apprezzo molto che Sigyn non cede alle avance di Loki, non accetta di unirsi con quell’uomo solo perché presa dalla passione del momento, no, lei decide di donarsi a lui e lo fa anche se sa che cosa questo comporterà. Lo fa nonostante rischia di essere additata dalla società - cosa che comunque farà per il semplice fatto che è scappata con lui. Lo trovo un grande atto di coraggio e di forza d’animo, segno di una persona che vuole davvero prendere in mano la propria vita e non essere più solo un uccellino che canta in una gabbia.
Naturalmente, ha tante domande riguardo a il loro futuro, soprattutto riguardo a cosa sarebbe accaduto ora. Loki le spiega che ha anticipato le mosse “dell’uomo che la voleva”, che il suo piano era di andarla a prendere prima dell’alba, ma che ora gli cercherà e non li troverà. Una risposta veritiera perché è proprio quello che è successo - Laufrey bramava Sigyn per se stesso, ma Loki gliel’ha sottratta - ma, ovviamente, questo pone una grande domanda nella giovane: Loki come fa a conoscere così bene le intenzioni di questa persona?
Penso che questo finale, con questa domanda che per il momento rimane senza risposta è geniale. Crea un pathos, una tensione, che fa veramente venire il desiderio del lettore di correre al leggere il capitolo seguente per scoprire che cosa le risponderà Loki, se le racconterà tutta la verità o solo in parte.
Devo ammettere che questo capitolo mi è piaciuto moltissimo e che ha messo veramente tanta carne sul fuoco.
Mi è piaciuto tantissimo la tua idea della stoffa del vestito verde impregnata di arsenico. L’ho trovata veramente geniale.
Come ti dicevo, ora sono davvero curiosa di scoprire che cosa Loki risponderà a Sigyn e di vedere che cosa farà Laufrey quando scoprirà l’assenza della giovane dalla propria abitazione.
Quindi, a prestissimo mia cara!
Un forte abbraccio,
Jodie