Non so se questo messaggio riuscirà a raggiungerti, dopo tanti anni che hai scritto questa storia. Però lo scrivo lo stesso e lo arrotolo in una bottiglia vuota sperando che un giorno giunga a destinazione.
Da ieri sera non riesco a far altro che leggere questa ff, perchè è una delle cose più belle che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi. Di solito sono una che dopo un po' si annoia e leggo le cose con calma, ma questa volta la tua scrittura mi ha proprio presa e mi sono ritrovata sempre a cominciare un nuovo capitolo anziché fermarmi e tornare ai miei piani per la giornata. È davvero una cosa che non mi succede spesso e mi ha colpita molto.
Detto questo, passiamo alla storia di per sé. Ci sono molti punti che mi sorprendono e in generale premetto che parlare della ciurma di Roger è sempre un azzardo, lo è adesso che abbiamo qualche informazione in più e (stando a Oda) siamo all'80% della storia, figuriamoci nel 2010! Però mi pare che sia un azzardo che sta pagando moltissimo, perché la storia è davvero intrigante, specialmente sapendo che quasi tutti i personaggi principali sono destinati a diventare vere e proprie leggende. E' bello vederli muovere nella loro naturalezza. Nella tua naturalezza, oltretutto, che è ancora più ammirabile.
Comunque stavo dicendo che alcuni punti mi sorprendono. Il più grande di tutti riguarda la caratterizzazione di Roger e di Rayleigh. Benché le informazioni non siano propriamente esplicite al riguardo, io ho sempre immaginato Roger come una versione di Shanks e Rufy antelitteram, un pirata allegro e spensierato dedito al solido principio di godersi la vita. Un po' più cupo e di certo più riflessivo mi figuravo invece Ray, anche se effettivamente da giovane qualche momento di spensieratezza ce lo deve aver avuto anche lui, per ritrovarsi a far vela verso Raftel sulla nave del Re. Quindi questi due personaggi risultano, almeno per la mia concezione dei personaggi, invertiti. E con questo non intendo assolutamente muovere una critica, perché essendo una zona d'ombra (ora e ancor più nel 2010) è giusto che ognuno costruisca le caratterizzazioni come meglio crede. Oltretutto, sono molto credibili e coerenti e i personaggi non risultano mai IC, all'interno di questa prospettiva.
Mi colpisce poi, sempre a proposito di Roger, il fatto che tu non stia parlando del pirata ormai adulto e con i baffoni che è diventato Re, o almeno così non sembra, ma di un giovane Roger, forse ancora in possesso del Cappello (già, dov'è il cappello?), quel Roger che si intravede parlare con Rayleigh intendo a sorseggiare qualche alcolico misterioso dall'immancabile fiaschetta e parlare di destino - e anche lì, l'idea che Roger e Rayleigh si conoscessero fin da bambini va un po' a scalzare la teoria che quello fosse il loro primo incontro. In tutto questo mi chiedo anche quanto s sapesse, nel 2010, e cosa avessi già visto/letto in proposito mentre scrivevi. Oggi rimangono ancora molti dubbi, almeno a me, sulle tempistiche dei viaggi di Roger: cosa è successo tra il momento in cui parla a Ray del destino da sotto al suo cappello di paglia e quello in cui si ubriaca in una bettola di Logue Town annunciando la sua prossima partenza per la Rotta Maggiore? Misteri a non finire.
Un altro elemento di stupore è sicuramente il piccolo Shanks. Sia per la giovane età che per i vaghi accenni ad un passato tutto sommato non felice. Anche qui, dato il rifiuto a prendere con sé Rufy ancora piccolo, non avevo immaginato che l'Imperatore potesse iniziare una carriera pirata sotto i dieci anni. Però, anche in questo caso, la tua caratterizzazione è coerente e l'idea di saperne di più mi intriga moltissimo.
Un punto che invece mi stupisce di meno è questo ruolo da cartografa di Rouge. Non è la prima volta che sento questa teoria: Portugas D. Rouge navigatrice (o in questo caso cartografa) sull'Oro Jackson. In tutti gli anni, le pause che mi sono presa, le versioni anime e manga e in varie lingue che si sono succedute nel mio percorso Onepieciano mi viene il dubbio di essermi persa qualcosa in proposito. In realtà la cosa non mi risulta parte del canon, per il momento, ma ancora una volta sta perfettamente in piedi. Specie in questa versione 'provvisoria' in cui hai scelto di metterla te.
Ma tutti questi sono dati tecnici, per così dire. Al di là di questi dubbi (benché affascinanti) rimane il fatto che la tua è davvero una buona storia che spazia su coni d'ombra talmente profondi da essere quasi una storia a sé stante. E mi piace tutto. Mi piace Rouge, in particolare, con il suo essere a metà tra una normale ragazza che ha vissuto tutta la sua vita fuori dai guai in un piccolo villaggio e un degno membro della famiglia della D. E' tanto per un personaggio che nel canon avrà sì e no due scene e finisce subito malissimo. E' davvero tanto spessore, e se lo merita tutto. Mi dispiace veramente, leggendo, di conoscere già la fine di questa sua storia, sua e di Roger, e poi anche di Ace.
Come stile di scrittura, credo di avertelo già fatto intuire, ma lo trovo davvero scorrevole e i capitoli scivolano uno dopo l'altro in maniera sin troppo agevole. La storia è coinvolgente, di sicuro, i misteri ben dosati e tutto questo sicuramente aiuta e muove il lettore, pagina dopo pagina. Ma anche il modo di scrivere fa la sua parte e la fa piuttosto bene. Molto belle le descrizioni, non troppo caricate, ma ottime a rendere con pochi tratti veloci tutte le informazioni necessarie. Ottima la capacità di gestire le scene d'azione, e, da autrice io stessa, lo dico con una punta di invidia, anche.
Un po' meno forte vanno secondo me i dialoghi, a vlte un po' troppo naturalistici per i miei gusti, ma sto veramente puntualizzando su dei dettagli qui: non arrivano mai a sembrarmi così fuori posto da sciupare la storia, ecco. E poi alla fine sono anche scelte. Io preferisco far parlare i miei personaggi in modo più 'letterario', uno stile che, se messo veramente in azione risulterebbe probabilmente poco credibile al di fuori di una stoia scritta. E mi rendo conto io per prima che da quando sono approdata su One Piece, il fatto di scrivere su un canon 'più parlato' (sia che si prenda per base il manga che l'anime) rende la scrittura particolarmente complicata, specialmente sui dialoghi e specialmente su quei personaggi con cui il lettore/spettatore ha maggiore familiarità.
Ma per il momento concludo qui questo papiro entusiasta. E torno alla mia routine di studio, conservandomi ancora qualche capitolo per stasera... o forse anche solo per più tardi oggi pomeriggio.
In ogni caso i miei più vivi complimenti, davvero. E' una storia davvero bellissima e ti ringrazio di averla scritta.
Alla prossima e chissà se mi leggerai mai,
Ram. |