Dopo aver vissuto per 18 anni a New York Lucy e sua madre decisero di trasferirsi a Los Angeles per motivi di lavoro.
Da quel giorno la vita di Lucy cambiò radicalmente.. Spero che il mio primo capitolo vi piaccia.

Rukawa ha ricevuto la tanto agognata convocazione per giocare a basket negli Stati Uniti.
E ha ricevuto anche un metaforico pugno nello stomaco.

-Merlino, questo momento è così bello che ci farei sesso.-

Il mio sogno si stava per realizzare.
Quello che avevo aspettato tanto da quando avevo conosciuto la sua voce.
Ma qualcosa stava andando storto sentivo il pavimento troppo vicino alla faccia.
Poi qualcosa di caldo mi sollevò...riuscì solo a vedere quel lampo di capelli arancioni prima di sprofondare nel buio più totale.

cos'è l'amicizia? un sentimento profondo...

Sfiori la sua figura nel buio della notte. Il lenzuolo bianco impregnato di passione gli scivola morbidamente sui fianchi. Lo svegli dolcemente, sussurrando il suo nome, carezzandogli lentamente una guancia calda.

Lacrime, tante lacrime, versate da una ragazza distrutta nell'anima, distrutta per un amore finito proprio quando era appena iniziato. La storia di quest'amore, che durerà per sempre... V. 3.0

"I can stay in town as long as you want me."
"How’s forever? Does forever work for you?"
Una storia Bangel triste e dolce. (Vaghi accenni al femslash)

Louis continuava a fissare inespressivo la foto posta ai piedi della bara, e la scritta sotto: " Harold Edward Styles, 01.02.1994- 24.05.2013". Il suo volto freddo non lasciava trasparire nessuna emozione, non lasciava capire che in realtà dentro stava piangendo. Il cuore era vuoto. Il riccio, il suo migliore amico, colui che sapeva tutto di lui e con cui poteva confidassi liberamente. Il ragazzo per cui aveva preso la sua prima cotta, e anche l'ultima. Il suo primo vero amore. Ora il piccolo angelo era volato via, destinato a non tornare più indietro.
#momenti Larry, se non vi piace non cliccate :33

Una notte d'amore...^^

Salve a tutti :D
Sono Mizuka chan con un nuovo Nick XD
BlueChan **
Bhe che dire.. sono depressa ed era un pò che non scrivevo qualcosa sui gemellini Fubuki e quindi ecco qua cosa è uscito.
Un consiglio, se non volete deprimervi, non leggete, io vi ho avvertiti, a vostro rischio e pericolo.
BlueChan

(...) “Anch’io ti amo. Tanto. Da impazzire.” Avvicino le mie labbra alle sue, ancora incurvate a sorridermi.
“Mi amerai sempre?” Mi chiede come conferma.
“Per sempre.”
Mi ritrovo di colpo alla realtà, niente più zuccheri e arcobaleni. (...)
Un altro cazzo di brandello della mia vita.
(Ho partecipato al Contest "Circoli e Salotti" indetto da WhatHasHappened... il Circolo si classificato Quarto a pari merito... mentre la storia si è classificata Terza nel Salotto)
(Terza Classificata al Contest "Slash Vs Het" indetto da Lady.EFP + Vincitrice del Premio "Miglior Personaggio Introspettivo")
(Quarta Classificata al Contest: "Il meglio di me" indetto da Lilith in Capricorn)
(Ho partecipato al Contest: "Summer Contest per storie edite" indetto da My Pride)
(Settima Classificata a parimerito con corrienonfermarti al Contest: "Voglia di sognare" indetto da Giulia____)
(PRIMA Classificata al Contest: "Romance in Pain-" indetto da LoveSomebody)

Premetto che amo I Japril e questa e' una fanfiction basata su loro, prima del matrimonio e della confessione di Jackson, un ipotetico ritorno che spero possa piacere anche a voi

Eccomi!
Questa ff è stata fatta da me e Lady_Blair.
Darknesshipping.
Angelo ha invitato Marina nell'Isola Lunanuova per un appuntamento.
Non è un semplice appuntamento,per il capopalestra,ma è un'occasione per rivelarle i suoi veri sentimenti.
Durante la loro permanenza sull'isola,mentre Angelo si sta decidendo a dire a Marina due paroline,vengono attaccati da Darkrai.
Durante quest'attacco,l'allenatrice sviene.
In loro aiuto verrà Cresselia e poi il biondo andrà a Canalipoli.
Il resto dovete leggerlo voi!
Buona lettura!

“Edward. Basta!” malgrado io continuassi a dirgli di smettercela, lui continuava a spingere. Sentivo le sue labbra che premevano contro le mie; non ce l’avrebbe smessa fino a quando non avrebbe ottenuto quello che voleva, ne ero certa. Ma io non ero pronta, e lui rideva a tutti i miei tentativi di togliermelo di dosso; era come un bambino piccolo, si divertiva ad infastidirmi. “Dai, lasciami!” gli dicevo, ma lui continuava. Mi stava davvero infastidendo. “Devo tornare a casa” dissi cercando una scusa qualsiasi per andarmene “Beh, per qualche minuto di ritardo non fa niente.” disse distaccandosi da me per un secondo, e poi ricominciò.