[Storia vincitrice del premio per il Miglior Attore Protagonista agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce la penna.]
Daemon Targaryen non ha mai seguito altra via se non quella della brama: il Trono del Conquistatore è il tormento che smuove ogni filamento della sua anima nera, fino al giorno in cui suo fratello glielo nega e sceglie Rhaenyra al suo posto, e allora persino il Principe Ribelle scopre che esistono legami capaci di piegare l'ingordigia del Drago.
Dal testo: "Viserys scocca le sue accuse, e Daemon lascia che suo fratello creda alla menzogna che più lo aggrada, lascia che creda di aver desiderato una sedia vecchia e sgorbia più di quanto potesse desiderare Rhaenyra."

Ecco a voi una raccolta di shot legate alla fanfiction "Tutte le tue bugie." Nonostante alcuni riferimenti alla long fic, potete leggere i vari capitoli anche considerandoli come testi scollegati rispetto alla storia madre.
Dal capitolo 1: Se Loki fosse stato meno sarcastico, se nei suoi occhi chiari Odino avesse visto l’ombra di un sincero pentimento, le cose sarebbero potute andare diversamente. Ma Lingua d’Argento era stato sprezzante e tronfio e si era presentato ammantato di tutta la sua feroce eleganza di fronte al padre adottivo che non lo aveva chiamato figlio, ma prigioniero. Un altro imperdonabile errore dovuto non alla mancanza di discernimento di Odino, ma all’amara constatazione di come Loki, il suo brillante figlio, non fosse poi così acuto come pensava e sembrava.
Dal cap. 4: Solo che Loki era un furfante travestito da principe, un cantastorie come nemmeno nelle piazze più oscure della città se ne trovava uno uguale.
Non tutto è come appare, quando di mezzo c'è il dio dell'inganno in persona.
Capitoli 3-9: Barbare usanze;
Cap. 10 - Forse era scritto nel destino.

La prigione dove Odino ha rinchiuso Loki è una cella asfissiante priva di finestre. Costretto in una forzata inattività ma niente affatto piegato, il dio degli inganni affida i suoi pensieri più oscuri a delle lettere. Il destinatario? Thor, l’avversario di una vita, il compagno d’avventura prediletto, il fratello con cui ha condiviso ogni cosa. Carteggio estorto dal tonante cui Loki accetta di piegarsi solo per raggranellare qualche beneficio in più. Perché gli obiettivi del dio degli inganni potrebbero incrociarsi ancora con il destino di Asgard, e nessuna cosa è per sempre, neanche nelle prigioni sotterranee degli Aesir.
Dal cap. 1: Dimmi, Thor, dov’erano mentre il ferro nemico ti lacerava la cotta di maglia, penetrava nella tua carne, tagliava i tuoi muscoli? Dov’erano i tuoi fratelli di sangue, così nobili e valorosi, che siedono ai banchetti accanto a Odino, che chiamano le loro armi mai macchiate di sangue nemico con nomi inutili e altisonanti? Quante volte saresti morto, figlio di Odino, se non ci fossi stato io a gridare, parare, pensare?

" Quel giorno, Sigyn non si aspettava minimamente di essere convocata da Odino, il Padre degli Dei in persona.
Quando sua sorella Skeggöld era andata nel campo di addestramento delle Valchirie a comunicarglielo, ne era rimasta interdetta e stupita. In tanti anni, mai aveva avuto il privilegio di uscire dal loro palazzo per recarsi in quello dell’Alto Consiglio degli Dei, Válaskjálf; il suo compito, che la legava a quello delle sue sorelle, era di recuperare le anime dei guerrieri più valorosi caduti in battaglia a Midgard. [...]"
La storia inizia così, con la quotidianità di Sigyn stravolta da un evento inaspettato e da un compito riservatole da Odino che mai avrebbe potuto possibile.
A voi, lettori e lettrici, scoprire quale...
N.B. La ff è ambientata subito dopo la fine del film Avengers. Invito a leggere, nel corso dei capitoli, anche le note dell'autrice, in caso di dubbi relativi ad argomenti o elementi tratti dalla storia, che non appartengono all'Universo Marvel dei fumetti o dei lungometraggi conosciuti.
Si accettano visualizzazioni, letture e recensioni.

Avete mai pensato che il mondo che conosciamo non è altro che un fascio di storie? Esse si intrecciano fra di loro, annodandosi, confondendosi l’una con l’altra e non c'è nessuno che le possa conoscere nella loro interezza.
Vi narrerò quindi una storia di Inganno e Fedeltà che, come potrete immaginare, parlerà anche di caos e tempeste, essendo ciò veramente inevitabile quando si uniscono due opposti.
Loki x Sigyn

Sappiamo tutti che Chichi, la moglie di Son Goku, sia una donna severa, autoritaria e testarda, ma dietro questa corazza c'è sicuramente molto di piu', qualcosa in piu' che la donna non mostra a tutti.
Son Goku non è il marito perfetto, e nemmeno il padre migliore. Come si vive amando profondamente, seppur non lo si da a vedere, un uomo profondamente egoista e con un'incessate sete di potenziamento?
Da sempre è lei a tenere in piedi la famiglia, è lei ad indossare i pantaloni, ma se qualcosa e qualcuno le facesse cambiare idea? Riuscirà mai a lasciarsi alle spalle quello che per lei è fonte d'amore e di dolore al tempo stesso?
Molte cose accadranno all'interno di questo matrimonio, l'amore resisterà?

E se la possibilità di sconfiggere Thanos fosse rinchiusa in Hel? Può il muro che divide i vivi dai morti essere infranto?
Dal capitolo 2: In fondo, si trattava solo di una questione di tempo, perché così dovevano esalare l’ultimo respiro i fieri Æsir: la loro esistenza era tutta volta a morire trafitti su un campo di battaglia, con gli occhi ormai ciechi rivolti verso il cielo, il sangue a macchiar loro le labbra. Così se n’era andato anche il bel principe dei bugiardi, l’astuto Loki dalla Lingua d’Argento: fissando stelle lontane senza vederle davvero.
[ ♦ Storia Vincitrice del contest ‘Di fiori, amori e passioni – 2° Edizione’, parimerito, indetto da Emanuela.Emy79 e valutato da wurags sul forum di Efp". ♦ ]
[post Avengers: Infinity War] [Loki/Sigyn]

Nonostante fossero passati ormai quattro anni, Billy non aveva cambiato idea: Hawkins era un posto di merda.
[Billy/Max] [aged-up characters] [22!Billy] [17!Max] [lievissimi accenni Lumax e Madwheeler]

“Come fai a essere così sicura dell’inconsistenza dei miei sentimenti? Così mi offendi.” Le dita dell’Ase sfiorarono appena quelle della ragazza mentre prendeva dalle sue mani i pesanti volumi provenienti dalla biblioteca di Odino.
“Mi corteggi per noia, principe Loki.” L’Ase le sorrise di nuovo, ma stavolta le sue labbra assunsero una piega malinconica, distante. Era cominciata mesi prima, quella storia. Una specie di spettacolo teatrale a uso e consumo di secondini e condannati. Le chiedeva di sposarla quasi ogni sera e lei, invariabilmente, declinava la sua offerta. Solo che.
Rinchiuso nelle prigioni di Asgard, condannato a una prigionia eterna come solo la vita degli Aesir sa essere, Loki sta impazzendo. Nella sua Corte di derelitti protetta da pesanti grate, l'unico contatto che riesce ad avere è con Sigyn, almeno finché le Norne non decideranno altrimenti.
Una fanfiction in due capitoli su Loki e Sigyn, ovviamente.

Questa storia ripercorrerà la trama dei libri di Harry Potter dal punto di vista di un nuovo personaggio femminile, nato e cresciuto in circostanze quasi opposte al noto protagonista della saga: Amélie Soana Lestrange, figlia dell'appena considerato Mangiamorte Rabastan Lestrange, che verrà separata da quest'ultimo e dalla madre nei suoi primissimi anni di vita, per cause ben diverse da quelle che resero orfano il sopra citato Harry Potter.
Durante lo svolgimento della storia, verranno fatti parecchi riferimenti alla trama originale del libro e saranno ritrattate situazioni già conosciute, ma, di conseguenza, proverò ad essere il meno ripetitiva possibile e a farvi appassionare al mio primo racconto, scritto da una prospettiva nuova e decisamente meno Grifondoro.

Dal testo:
"Dunque, vulvetta lamentosa..." cominciò, sorridendo, ma Natasha lo interruppe subito:
"Perché non la facciamo finita e mi dici cosa vuoi?" gli disse, leggermente scocciata.
Il dio sorrise, e si avvicinò allo spesso vetro che li divideva.
"Ho cambiato idea su Barton. Tu mi lascerai andare e io lo lascerò libero. Posso fare a meno di lui" le disse, osservandola.
"Cosa mi garantisce che manterrai la tua parola?" chiese Natasha, cercando di non far trapelare alcuna emozione.
"Avanti, ci conosciamo già meglio di chiunque altro qui dentro" rispose Loki, cominciando a camminare nella sua prigione.

Il famosissimo romanzo di Alessandro Manzoni portato in scena come spettacolo di beneficenza da attori provenienti da tutto il mondo... Ovviamente le rispettive nazioni saranno lì, pronte a vegliare su tutto, pronti a risolvere qualsiasi problema...
Ma se il problema fosse proprio il mancato arrivo della compagnia?
Come faranno a mandare avanti la serata?
Beh, molto semplice: copione alla mano, un bel respiro e pronti ad affidarsi alle loro capacità interpretative e alla giusta direzione di Germania!
L'unico problema è... conoscono la storia? O ancor peggio, conoscono le parti degli altri compagni?
Riusciranno a salvare la serata seguendo il copione o improvviseranno?
Avanti! Lo spettacolo deve continuare!

Una Wesker x Jill parzialmente AU, parzialmente OOC — si tratta infatti di una storia dove il loro incontro avviene diversamente da quanto narrato nel filone del gioco, così come il loro rapporto (ovviamente in Resident Evil i due non sono mai dichiarati come coppia, nemmeno in maniera non ufficiale).
"Temi delicati" si riferisce alla psiche di Wesker, che qui viene spesso analizzata - ed è un soggetto potenzialmente instabile e disturbato.
Corre l'anno 1998, Jill Valentine è sotto l'ala protettrice di Barry Burton. Ad una cena formale fa inaspettatamente conoscenza con un virologo e ricercatore dell'Umbrella Corporation, Albert Wesker, che le si presenta sotto le mentite spoglie di novello Capitano S.T.A.R.S. — corpo speciale che esercita nella città di Raccoon City.
L'uomo la convince in breve tempo ad ascoltare i suggerimenti del mentore e amico B. Burton, facendole inoltrare la richiesta per entrare nella Special Tactics And Rescue Service...
Ignari di ciò che sta accadendo sui Monti Arklay, i due vivono intensamente un rapporto instabile, a pochi giorni di distanza da quello che è noto come "L'incidente di Raccoon City", durante l'ultima afosa estate che resta da vivere alla città.

Estratto cap.x:
"Ero e sono disposta a rimanerti accanto spontaneamente, andando contro la ragione e l'odio che provo per te in nome di un bene superiore, ma non te l'ho detto...
Eppure io so che non ci possiamo solamente odiare.
Per assurdo che sia, tu mi hai fatto ricordare quanto il mio amore per te era forte ed ha avuto le capacità per offuscarne un altro, gettandomi nell'oblio.
Io so che da qualche parte, in te è rimasto il vecchio capitano che non è mai esistito.
Non negare che anche allora eri talvolta mosso da umanità sincera, un'umanità che ancora ti appartiene...
Quello non fu un inganno, almeno non per me.
Io... sono certa che tu possa cambiare, ne ho avuto la riprova in quelle parole, in quel gesto. No...non mi tirerò indietro...
Stavolta non scapperò. Dovessi metterci una vita intera, saprei di non averla sprecata.
Riuscirò in un modo o nell'altro a portare la luce nel tuo cuore di tenebra."

«Sei ancora qui» disse la voce di Loki, bassa, roca, a pochi centimetri dal suo orecchio. E non si trattava affatto di una domanda.
«Non potrei essere da nessun’altra parte» rispose Sigyn.