[Anime: episodio XXI: il giorno di Halloween] Sempre insieme, soli, Hikaru e Kaoru. Identici agli occhi degli altri, uguali ai loro.

A Grimmauld Place c'è una persona che osserva, deduce e ovviamente arriva alla conclusione sbagliata.

Ormai è passato qualche mese da quando Remus e Tonks si sono messi insieme. Riusciranno a non farsi dividere dalla guerra che si sta scatenando nel mondo magico?

L'ultimo saluto.

E se Molly notasse che uno dei suoi figli si comporta in modo un po' bizzarro?

“Allora?”, chiese Sirius, “Che cosa stavi fissando con sguardo così beato, prima?”
Tonks alzò gli occhi da dietro il bordo della tazza dalla quale aveva iniziato a sorseggiare la bevanda e con un cenno della testa indicò la mensola posta a sinistra della credenza, alle spalle dell’uomo.
Lo sguardo del padrone di casa si posò, prima sull’oggetto di interesse e poi sulla ragazza, per un paio di volte.
“Da quando ti interessi di botanica?”, le chiese, alzando un sopraciglio.
“Non mi interesso di botanica”, rispose, “Solo guardavo la tua Fluxmoon.”

La storia di Remus e Tonks, raccontata tramite song-fic.

Storia di tre capitoli scritta per la sfida di Acciofanfiction: Viaggi Magici. La guerra nel mondo magico è finita, ma con essa sono crollate anche speranze e certezze. Dalle ceneri di due amori finiti male, però, può nascere qualcosa di nuovo.

Storia scritta per il Ficexchange.
Un punto di vista particolare, per un avvenimento del quinto libro.

Solamente dopo essersi asciugato si accorse che nella casa c’era silenzio; troppo silenzio per essere le sei del pomeriggio.
Si guardò intorno sospettoso.
“Tonks?” Chiamò.
Nessuno rispose.

E se fosse Tonks a non volere Remus?

Notte alquanto movimentata per Ron ed Harry.

Era un bellissimo quadretto romantico: loro due seduti davanti al fuoco che scoppiettava nel camino, con due tazze fumanti in mano, avvolti in una coperta, vicini-vicini… Sospirò e tornò ai suoi lavori. --------Ultimo capitolo.--------

--------Ultimo capitolo--------

Così va meglio…esco dal bagno, inciampo, di nuovo, sto cadendo, ecco, tra poco sarò faccia a terra… tre… due… uno
Com’è che non ho fatto il botto? Qualcuno mi ha afferrato per le spalle prima che potessi cadere.
“Grazie.”