Recensioni per
NE RESTERÀ SOLTANTO UNO
di TigerEyes

Questa storia ha ottenuto 735 recensioni.
Positive : 735
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/12/11, ore 11:03

Finalmente sono riuscito a ritagliarmi quel tempo necessario per leggere con calma il capitolo nuovo.
Sempre più complessa e interessante questa fanfiction. Mi stupisco come sei riuscita a rendere ancor più corposo il tuo stile.
Bel capitolo, tutto incentrato su Happosai e Ranma: mi è piaciuta molto la descrizione del combattimento tra i due immortali, c'erano certe scene che erano vivide per come le hai magistralmente descritte, risultando così decisamente crude e quindi realistiche.
Ma il pezzo forte del capitolo è la discussione tra i due: Happosai in questa storia è davvero decisamente diverso da quello del manga ma è molto funzionale, è uno dei miei personaggi preferiti insieme a Nabiki.
Mi è piaciuta anche il ritorno nei riferimenti di Taro (che nella versione precedente mi piaceva molto come personaggio e spero in un pronto ritorno) e anche il cammeo a Hinako, farla diventare una immortale con il corpo di 10 anni è molto pertinente, credo.
Hai anche descritto benissimo i sentimenti di Ranma prima del suo incontro con Akane, non vedo l'ora di vedere come riadatterai quella parte.
Ottimo lavoro, come sempre!

Recensore Veterano
06/12/11, ore 17:19

Lo so, sono come al solito in ritardo, facciamo che per vendetta mi lasci in balia di Ranma incazzoso e gocciolante? No, eh? XD Mentre mi deprimo per la mancanza di un aitante immortale in carne, ossa e codino, vedo di dare un senso a questo commento, che come prima stesura era solo un'accozzaglia di urletti estatici e adorazione folle.
Prima di tutto lascia che ti riempia di complimenti per lo stile: non so come sia possibile, ma lo hai migliorato ancora. È nitido, graffiante ed essenziale, senza una singola parola di troppo, e questo lo rende tanto d'impatto che non c'è bisogno di immagini per vedere tutto in ogni dettaglio, né di introspezioni approfondite e magari pesanti, per percepire ogni più piccola emozione dei tuoi personaggi. Hai raggiunto lo zen stilistico, e non sai quanto ti invidio!
Certo che un simile inizio da adrenalina pura non può che farmi felice! La rabbia di Ranma descritta dagli occhi di Happosai è qualcosa di palpabile, lode a te per come riesci sempre a gestire magnificamente la TPL e a giostrarti alla perfezione in ogni scena, così da darci l'idea di quello che i personaggi pensano e provano anche se non sono loro a guidare la narrazione.
Non sai che goduria leggere di Happosai sconvolto e scornato perché non aveva nemmeno visto Ranma! Ok, sono schifosamente di parte, ma adoro quando i personaggi che preferisco superano i loro maestri o si dimostrano molto più forti del previsto; il tutto raccontato poi in modo da esaltarne l'epicità *__* Mi fermo qui, o comincio a delirare prima ancora di finire la prima scena XD
Comunque non pensavo che Ranma sarebbe stato così fuori controllo, considerando che nel dialogo mentale del capitolo precedente sembrava più pacato e civile; ma immagino che un conto sia stato comunicare telepaticamente finché erano distanti, un altro invece incontrarsi e poter quindi sfogare tutta la rabbia repressa sull'oggetto della sua collera. L'ho già detto che adoro Ranma così spaventosamente incazzato? *__*
Lo scontro è descritto benissimo, tanto per cambiare. Alterni in maniera perfetta le azioni, le considerazioni di Happosai, lucidissimo malgrado le botte ricevute, ma poco a poco sempre più preoccupato, e gli insulti reciproci, che mi hanno fatto spisciare per la loro originalità!
Il contrasto tra i due immortali è un'altra cosa che mi è piaciuta molto: il vecchio piccolo e in apparenza fragile, controllato, pacato, con quella serenità tipica degli anziani maestri; e l'immortale più giovane, muscoloso, emblema di forza istintiva e rabbia pura, che la calma non sa nemmeno dove stia di casa. L'idea della sua aura che assume le sembianze di una pira funebre è un paragone bellissimo!
Bello come prima Happosai si convinca di essere stato colpito solo perché preso alla sprovvista, continuando a considerare Ranma il proprio allievo, quindi qualcuno che non ha la minima speranza contro di lui; e poi invece cominci a rendersi conto che il suo allievo è più pericoloso del previsto, con un orrore che mi ha fatto bastardamente esultare XD
Ho apprezzato comunque il fatto che Happosai sia ancora più forte (o, a scelta, più esperto e capace di trovare il modo di uscire da una situazione spinosa senza avere la peggio), perché la trovo una situazione più plausibile; in fondo lui è il vecchissimo ed espertissimo immortale. Malgrado non tifassi per lui, mi è piaciuta molto l'immagine del suo corpo che sprigiona l'aura mostrandosi incredibilmente potente, rivelando la reale forza di un immortale millenario. Però, e c'è un però, Happosai ha sottovalutato Ranma, non lo credeva così migliorato e così pericoloso, e questa sua realizzazione me la sono goduta tutta!
Terribili comunque le domande di Ranma, con cui praticamente rivela di essere alla disperata ricerca del dolore, forse perché sentire dolore in ogni centimetro del corpo è l'unica cosa che gli è rimasta e ancora non basta a far tacere i suoi pensieri. E ancora più agghiacciante è l'immagine di lui che ride, con il corpo ustionato e distrutto, mentre si gode tutta quella sofferenza. Come al solito le tue frasi tra parentesi sono qualcosa che ti colpisce e ti mozza il respiro.
Forse è meglio che chiudo qui, o il commento lo baso tutto sullo scontro. Solo, aggiungo un'ultima cosa: la descrizione dei colpi, delle conseguenze dei colpi, soprattutto, è agghiacciante; hai descritto corpi che si maciullano, ossa che si spezzano e articolazioni che finiscono in poltiglia, senza addolcire in alcun modo i danni sostenuti dai due personaggi, e la loro natura di immortali non mitiga la sensazione di dolore che trapela da queste tue splendide descrizioni.
La pace dopo la tempesta è qualcosa di assurdo, considerando la violenza con cui si sono scontrati, ma è proprio da Ranma attaccare a testa bassa e ragionare in un secondo momento, dopo essersi placato a suon di botte date e ricevute.
Aspettavo con ansia la scena dei due che parlano, con Ranma in tenuta adamitica XD Devo dire che, malgrado io abbia trovato molto divertente l'idea, sei riuscita a inserirla nella storia senza sdrammatizzare il capitolo, che invece resta molto cupo, salvo sporadici guizzi di ironia. Il disagio di Happosai nel trovarsi alle prese con questo “nuovo” Ranma è palpabile, lo si coglie dalla cautela con cui interagisce con lui e con il suo ammettere di non conoscerlo più. Ho sghignazzato non poco per la reazione del vecchio immortale quando Ranma si spoglia; c'era giusto un pelo di invidia XDD
Adesso però lascia che ti rimproveri. Come hai potuto mettere un disegno tanto splendido e ormonalmente stimolante nel mezzo del capitolo? Così hai mandato in crisi i miei neuroni, che non sapevano più se rimanere in adorazione per il capitolo capolavoro che hai sfornato o se sbavare per il Ranma nudo che hai disegnato in maniera così splendida. Praticamente mi si è inceppato il cervello, e una volta che ho ripreso a ragionare sono caduta in depressione perché non c'era nessun Ranma nella mia stanza ç__ç
Comunque sono convinta che tu abbia qualche strano superpotere (e non sono l'unica a pensarlo XD), perché è impossibile che una persona che sa scrivere così divinamente riesca anche a eccellere nel disegno.
Il dialogo tra i due, oltre che scritto in modo magistrale e perfetto nella sua caratterizzazione dei personaggi, presenta diversi risvolti interessanti. Intanto sono curiosa di sapere a cosa alludeva Happosai con quel suo “Non sarebbe il caso che…”, riferito a Mousse. Forse voleva che Ranma lo avvertisse della morte di Shampoo? O che si scontrasse con lui?
Poi c'è tutta la questione degli akuma che mi incuriosisce assai, ma di questo parlerò dopo.
Ho apprezzato tantissimo la presenza indiretta di Akane nella conversazione tra i due. Quando Happosai ripercorre le sue “gesta”, in particolar modo. Fin da piccola lei era ben decisa a far valere le sue scelte e l'elenco delle sue azioni ribelli è la perfetta sintesi del suo personaggio. La adoro! E ovviamente è tutta colpa di Ranma XDDD Non ti dico quanto ho gongolato quando hanno cominciato a parlare di Akane. È vero che Ranma si ricordava appena di lei e che di certo non ci ha pensato con la stessa assiduità con cui Akane pensava a lui, ma già il fatto che una normale mortale si sia impressa nei suoi pensieri fino a lasciare un ricordo di sé vuol dire tanto, a mio avviso. Mi ha divertito leggere questa parte di conversazione, perché c'è Happosai che rinfaccia a Ranma le sue colpe nell'aver enfatizzate l'indole ribelle di Akane (che comunque era già molto testarda di suo, c'è da dire XD), forse nella (assurda) speranza di fargli fare un mea culpa, e Ranma che invece si dimostra chiaramente indifferente e insensibile alla cosa XD Anzi, mostra pure del compiacimento per le difficoltà del suo maestro. E sono entrata in piena modalità fangirl con gli occhi a cuoricino quando ho letto di quel barlume di interesse che Ranma dimostra quando Happosai gli parla della ribellione di Akane, e il suo commento su di lei (“Mocciosa notevole, comunque, più di quanto mi aspettassi”). Sei riuscita a mostrare che il loro incontro ha segnato entrambi, seppur con gradi molto diversi, senza snaturare il carattere di questo Ranma cupo e immortale *__* Non vedo l'ora di leggere del loro prossimo incontro! E mi ha colpito il fatto che a Ranma sembri dispiacere l'idea che alla fine lei si sia piegata. Se solo sapesse... e infatti presto saprà! XDDD
E passiamo alla questione akuma. A parte che è agghiacciante il modo in cui hai intervallato il racconto di Ranma con i ricordi tra parentesi, queste righe aprono un ventaglio di nuove curiosità e domande. Non pensavo che il sangue di akuma potesse essere pericoloso; quindi se uno venisse contagiato rischierebbe di diventare come loro? Di venire posseduto, anche se fosse un immortale? È questo il caso di Taro? Non c'è da stupirsi comunque che Ranma fosse tanto sconvolto e furioso, visto quello che ha passato; i tuoi accenni alla battaglia con gli akuma fanno più male e sono più terribili di quanto sarebbe stato un racconto dettagliato. Adesso però devo chiedertelo, anche se la domanda probabilmente sarà idiota: Ranma non aveva figli, vero? Perché quel “padreeee!” mi ha ghiacciato le ossa.
M sono sentita male per lui quando ho immagino quello che doveva aver passato mentre massacrava il popolo che in fondo era la sua famiglia, tra l'altro dopo che era andato fin da Happosai alla ricerca di un talismano che avrebbe dovuto proteggere tutti e che invece si era rivelato inutile proprio nel momento del bisogno più disperato. Anche il vecchio immortale resta inorridito da quella scoperta e malgrado tutto si percepisce l'affetto che prova per Ranma quando prega che lui non perda la testa, in modo da non essere costretto a ucciderlo.
Per quanto mi faccia una gran pena, adoro sempre più questo Ranma così cupo e tormentato, hai approfondito e incattivito un sacco il suo personaggio, in questa nuova stesura! Mi è poi piaciuto il riferimento agli altri immortali, perché, seppure solo tramite accenni, hai mostrato un ampio ventaglio di possibilità e background che non si limita solo ai personaggi principali e che dimostra come il mondo in cui muovi la storia sia ricco di sfaccettature e curato nei minimi dettagli. In particolare sono curiosa di vedere se parlerai ancora di Hinako, non so perché ma mi ha dato una brutta sensazione, come se potesse tornare fuori come minaccia futura.
Ho trovato poi molto profondo e significativo il fatto che Ranma non abbia alcun ricordo dove rifugiarsi per poter ritrovare un po' di pace e felicità. È sempre stato tormentato e non è mai stato davvero felice, al contrario di Happosai, che infatti quando se ne rende conto resta un po' sconvolto. Immagino che la sua pace Ranma la troverà con Akane, dopo svariate e dolorose peripezie, ma adesso è solo un concentrato di sofferenza, rabbia e ricordi di una vita secolare dove non ha mai avuto un barlume di vera gioia e dove non ha mai trovato un posto a cui potesse sentire di appartenere. Plausibile quindi che Ranma sia diventato così duro e indifferente, così sprezzante di ciò che lo circonda. Happosai ancora una volta resta basito nello scoprire che lui ha fatto fuori senza pietà non solo un immortale neonato, come Kuno, ma perfino normali umani innocenti. “Forse Ranma aveva davvero la testa lì lì per perderla. Sarebbe stata una disgrazia, certo, ma una disgrazia ancora accettabile e soprattutto gestibile: un taglio netto, come amava ripetere, e sarebbe finita lì. Ma Ranma non stava perdendo il senno, purtroppo, kamisama, l’avrebbe preferito cento volte all’impressione agghiacciante di ascoltare uno dei tanti immortali che non distinguono esseri umani da cose e animali, perché hanno smesso da tempo di essere umani essi stessi.” Questa sua riflessione colpisce, perché se noi ce n'eravamo già accorti leggendo i capitoli precedenti, il vecchio immortale ancora credeva di conoscere il suo allievo e l'orrore con cui si rende conto che non è così enfatizza la gravità dei comportamenti di Ranma. Ranma non è più umano, non è più l'allievo che conosceva, non è più il ragazzo che sapeva bene o male come tenere a bada. È un immortale pericoloso e stanco di un'esistenza priva di scopo, è carico di rabbia e al tempo stesso incurante di chiunque, anche di se stesso. E non ha più i valori di un tempo. Ha perso la sua umanità, e la lucidità con cui si dimostra capace di uccidere chi gli sbarra la strada o osa incrociare il suo cammino rende il tutto ancora più terribile.
Ed ecco che si arriva a Kodachi. Lo sapevo che si sarebbe parlato di lei! Per un attimo, quando Happosai lo rimprovera e Ranma si gratta la testa, come imbarazzato, mi hanno ricordato troppo una scena dell'anime. Quel momento leggero tra i due è comunque svanito subito, e Ranma è tornato l'immortale pericoloso, sempre più vicino al punto di rottura, cancellando l'immagine del ragazzo imbarazzato che era trapelata un attimo. Adesso si capisce per quale motivo lui non abbia ancora ucciso quella pazza! In effetti capisco la sua paura, pure io avrei timore ad assorbire qualcosa di Kodachi, e quando lui dice di essere molto stanco mi è corso un brivido lungo la schiena. È davvero vicinissimo al punto di rottura, e la disperazione crescente di Happosai, che cerca invano di ritrovare il suo allievo sedicenne in lui, non fa che enfatizzare l'ineluttabilità della cosa.
Anche la parte successiva, Ranma che cerca di distruggere la felicità di Happosai, il suo unico ricordo felice, è il chiaro tentativo di un uomo disperatamente infelice di rendere gli altri infelici come lui.
Per la prima volta Happosai ammette apertamente di aver sbagliato, si chiede perfino, durante il racconto degli stermini compiuti da Ranma, se abbia fallito anche con lui. La sua compostezza è svanita, il modo in cui era sempre padrone della situazione ha lasciato spazio a un profondo turbamento; è Ranma adesso quello che ha la situazione più sotto controllo, è lui quello pacato, che esige e ordina, che minaccia e non ha la minima incertezza, che lo costringe a dei compromessi. Questo ribaltamento di ruoli mi è piaciuto un sacco, così come la conclusione del loro incontro.
Il fatto che adesso Ranma viva per staccargli la testa, odiandolo perché non lo ha lasciato morire, è l'inevitabile conseguenza di tutto ciò. Tesora, ma come fai a farmi emozionare tanto? A caratterizzare i personaggi così bene, rendendo alla perfezione ogni sfumatura e mostrando emozioni tanto intense e assolute con quest'incredibile maestria? Sei davvero unica *__*
Ed eccomi all'ultima parte di questo capitolo così coinvolgente. Ho apprezzato tantissimo anche la comparsa di Tofu, trovo che tu abbia avuto un'ottima idea nel raccontare la fuga di Akane tramite il suo punto di vista e con la conversazione tra lui e Happosai. La caratterizzazione del monaco ti è riuscita davvero bene: ama disperatamente Kasumi, ma al tempo stesso non può agire per salvarla, non può nemmeno vivere quell'amore e non gli resta che assistere impotente e pregare. Tofu non è Akane, gli manca la sua vena ribelle, la determinazione e anche quel lato un po' infantile con cui lei cerca di ribellarsi, sola contro il mondo, a una società che non accetta. Tra l'altro ho apprezzato moltissimo che, come nell'anime, sia stata proprio Akane ad accorgersi dell'amore di Tofu, lì dove lui neppure se n'era davvero reso conto. E allo stesso modo ho apprezzato il fatto che lei si sia prodigata per tenerlo in vita, senza permettergli di dimenticare Kasumi e di trovare così la pace, perché Akane ha il disperato bisogno di alleati e forse spera(va) ancora che lui possa fare qualcosa per salvare la sorella. L'ho adorata ancora di più nel vedere che si è resa conto delle vere capacità del monaco quando era ancora bambina; lei, e non Nabiki, come hai puntualizzato.
Certo che per Happosai questo è stato il capitolo delle mazzate! Prima Ranma, poi Akane... penso che nella sua mente si siano susseguite tante di quelle maledizioni da sconvolgere il karma XDD
Mi è piaciuto un sacco il chiaro gesto di ribellione con cui Akane dimostra di rifiutare le nozze: la distruzione del kimono nuziale è una cosa più diretta di una dichiarazione di guerra, e anche se così forse lei si è scoperta prima del tempo, è talmente IC che non posso che approvarla in pieno!
L'ultima riga è la conclusione perfetta: Akane ha deciso di fare quello per cui Tofu non ha trovato il coraggio. Non ha nulla da perdere, e quindi che Daichi si guardi le spalle (sempre se le ha ancora XD), perché avere come nemica una come Akane, e un'Akane in quelle condizioni, dev'essere di una pericolosità estrema.
Spero che il mio delirio per questo capitolo e per come hai trattato i personaggi sia stato almeno un po' comprensibile e abbia dato una vaga idea di quanto io abbia apprezzato ogni singola riga, ogni battuta di dialogo, ogni sfumatura di caratterizzazione!
Adesso però sono in crisi totale: quando ho letto il capitolo sono passata dall'adorazione estatica in fase occhi sbrilluccicanti all'adorazione estatica in fase di astinenza. La tua storia dà dipendenza, divorate le ultime righe mi sono disperata perché avevo già finito l'aggiornamento; per calmare un po' la mia disperazione ho dovuto rileggere i primi capitoli, ma resto comunque in spasmodica attesa del seguito, sappilo XD
Per il resto, che altro dire, oltre che ancora una volta hai superato tutte le più rosee aspettative di noi lettori?
Ho solo un paio di sviste da segnalarti: “inghiottito dalle pece dell’oscurità” e “Non tentò nemmeno di infilare le mani mentali fra le pieghe del suo cervello, come aveva fatto per tanti di quei secoli da finire per consideralo un suo diritto.”
Ancora tantissimi complimenti, sei irraggiungibile, tesora, non so se a prevalere è la mia adorazione o la mia invidia XDDD Spero davvero che tu possa ritrovare presto l'ispirazione e il tempo per scrivere. E beh, che altro aggiungere se non che la mia imperitura ammirazione per te ormai ha superato di gran lunga l'adorazione di Airin per Zarbon? XD Posso solo imparare da un genio della scrittura come sei tu!

Recensore Junior
29/11/11, ore 00:50

Odio gli esami, non mi fanno godere con calma certe cose :/

Come dire, così vicino eppure così lontano, il capitolo stuzzica con un 'Ci siamo quasi' e restiamo sempre qui a fremere per quando si incontreranno codesti due giovani XD Il principio di interesse di Ranma nel sentire le sue prodezze fa presagire perchè non la riconsegnerà al padre appena trovata (altro che sfidare la famiglia, questa passa sopra tutte le convenzioni con un bulldozer e chissene!). Anche perchè è chiaro che il povero ragazzo ha bisogno di attaccarsi a qualcosa per restare umano a questo punto. Tra lui e Happosai non si prospetta facile, dovere, onore e sentimenti non si mescolano bene in questo Giappone.

Akane resta Akane, testarda anche nello sfregio al vestito come dimostrazione, anche quando magari lasciarlo integro le avrebbe dato un po' di tempo di più, forse non notandolo avrebbero cominciato a cercarla più tardi, chissà (o forse è un tassello nel Grande Piano di Nabiki? Con quelli come lei, la paranoia è meglio XD). E suoi fianchi larghi si prendono una rivincita, dopo che il suo seno non ne azzecca una (avevo sogghignato in un capitolo precedente, quando era stato classificato 'troppo grande' mentre nella serie originale la prendono in giro perchè troppo piccolo, porella XD). 

Mi spiace non poter scrivere di più, Mononeurone chiede riposo per riacquistare coerenza. Spero a presto!

Recensore Junior
26/11/11, ore 17:29

Ed infine, eccomi qui! Come puoi notare ci ho messo un pochetto (un BEL po', in realtà, ma sono una lentona e non recensisco a meno che non mi senta pronta! *musichetta epica*), ma adesso preparati ad un PAPIRO con i contro fiocchi!
Partiamo dalla premessa che a me, personalmente, Ranma½ non piaccia granchè, ma questa storia ha praticamente distrutto ogni sorta di pregiudizio che potevo coltivare.
Inizio a dire che non avevo mai trovato una capacità descrittivo/narrativa pari alla tua; è splendida, scorrevole ed estremamente esaustiva per coloro che non conoscono gli accessori e le strutture urbanistiche del Giappone antico! (Persino io che ne studio tutti gli aspetti, ho trovato il tuo glossario impeccabile e davvero utilissimo, per non parlare degli inserimenti di fotografie e immagini che aiutano il lettore ad avere un'idea chiarissima di abiti, castelli e disposizioni planimetriche! Una storia completa sotto tutti i punti di vista!).
Passando alla storia, quindi al punto di vista contenutistico, non posso non confessarti che dopo il primo capitolo, ho divorato gli altri (che sono soddisfacentemente lunghi! *v*) boccheggiando come un pesce, persa nello stupore di uno stile sublime, evocativo e metaforico, che si sposa perfettamente con le ambientazioni e la trattazione di personaggi complessi e profondi, personaggi che neppure la signora Rumiko è mai stata capace di approfondire in questo modo.
Uno stile decisamente superiore a quelli che ho trovato in questo sito ma che resta comunque fluido e scorrevole, evitando di lasciare il lettore confuso e di costringerlo a rileggere più volte una parte per capirla appieno. Mi sono innamorata perdutamente, insomma! XD
Passando ai personaggi devo dirti che anche qui hai effettuato un lavoro splendido e completo poichè ognuno (OGNUNO! e sono tantissimi!) possiede una caratterizzazione plausibile, completa e,soprattutto, reale.
Partendo da un Ranma che, oltre a essere uno spettacolo per gli occhi (i tuoi disegni sono sublimi ma te lo dirò più in là XD), possiede una complessità spaventosa; lo conosciamo subito come un uomo quasi insensibile al mondo che lo circonda, un uomo (un'anomalia del destino) dalla potenza spaventosa e da occhi atterrenti. (Le tue continue metafore sui suoi occhi sono meravigliose, originali e nuove!)
A primo acchitto ci sembra un essere senza cuore e senza sentimenti, qualcuno che ha posto un muro sul suo cuore talmente tanto alto da non poter vedere neanche la cima, e continuamo a pensarlo mentre compie il suo viaggio per tornare in patria, a bordo di una nave mercantile, circondato da uomini meschini e disgustosi, ma uomini reali, tutto sommato. Infatti, pur non manifestando alcuna peculiarità "atipica" a livello fisico, per il lettore è naturale porlo agli antipodi di quegli uomini così sporchi, meschini e volgari, che pure sono infinitamente più umani rispetto a lui.
Però, piano piano che ci avviciniamo al suo obiettivo, quello di ridare ad Happosai un medaglione logoro e ammaccato, ci rendiamo conto di cosa lui abbia dovuto subire e di quante crepe invisibili ci siano nel suo animo.
E' più facile a quel punto amare il tuo Ranma, ed ammirarlo, anche, perchè riconosciamo in lui una volontà tellurica di non lasciarsi andare, di non cedere, e comprendere che l'unico modo che lui abbia avuto di difendersi da quello che è in realtà, era proprio quello di smettere di "sentire", di farsi trascinare dai sentimenti.
Improvvisamente non ci sembra un essere sovrannaturale, privo di cuore e di emozioni, ma un uomo che il destino ha punito senza motivo, che non comprende per quale ragione gli sia accaduto ciò e che odia profondamente tutto quello che ha subito e tutto quello che è diventato. Un uomo vero, reale, autentico nella sua inusualità. Splendido, splendido davvero!
I numerosi flashback che inserisci, prima quello di un Akane bambina e poi quelli di un allenamento spaventoso, di una violenza terrificante, cominciano a delineare, in maniera molto velata, dei legami che si dimostrano fin da subito particolari e che probabilmente lo diverranno a tutti gli effetti nei capitoli seguenti.
Akane è meravigliosa, una ragazzina indisciplinata e sognatrice e poi una donna dall'indole fiammeggiante mai sopita che si sforza in tutti di modi di non subire un destino ingrato che non l'alletta neanche un pò.
Nonostante la si conosca subito come una giovane donna, si riconosce ancora quella scintilla di innocente stupore che, ragazzina, dimostra nel confronti della "tecnica del volo"; si comprende subito che, nonostante sia adulta e pronta a prendersi le responsabilità per le sue azioni, possiede un carattere ingenuo e innocente che viene sottolineanto, a ogni piè sospinto, da una terribile sorella manipolatrice, una Nabiki infida e temibile sotto tutti i punti di vista.
Posta di fronte ad un matrimonio combinato, la sua autoconvizione di una sorte non propriamente orribile, viene disintegrata dall'improvvisa consapevolezza che il suo futuro sposo, un Ryoga adorabile ma infantile, sia, per l'appunto, troppo immaturo se paragonato (incosciamente) a quel rozzo sconosciuto che pure l'ha fatta palpitare in maniera imbarazzante.
Accanto ad un Akane "ribelle" vediamo un Happosai quasi assennato, se paragonato all'omino pervertito e urticante dell'opera originale; è un maestro severo e rigido, da una crudeltà a tratti incredibile, ma che pure possiede un'umanità credibile e multiforme.
Con Ranma, anni addietro, è stato terribile e violento, ma si manifesta un'affettività innegabile, sottolineata e anche rigettata, paradossalmente, di fronte all'inquietudine che dimostra, in quest'ultimo capitolo, nei confronti di un allievo che sta perdendo il giusto sentiero e che sta manifestanzo una potenza spaventosa, persino per uno come lui.
Con Akane invece, è più morbido nei modi ma ugualmente rigido nelle convizioni e negli ordini che le da; lei non può apprendere le sue lezioni fino ad un certo punto proprio perchè lui la conosce meglio di chiunque altro e sa che le darebbe la chiave di una ribellione in piena regola, e non le augura questo.
La "tecnica del volo" Akane non deve apprenderla, come pure non deve sperare di avere un futuro diverso da quello che le è stato deciso in passato, per il suo bene (e anche per quello di Happosai) la ragazza deve accettare il suo matrimonio e deve smettere di sperare in un percorso diverso.
A conti fatti, ci mostri legami incredibilmente coerenti con quelli che legavano i vari rappresentati aristocratici del Giappone feudale: nessuna reale affettività veniva coltivata e le famiglie venivano composte in base al vantaggio e ad una futura alleanza.
Le donne dovevano sfornare adeguati eredi maschi o la loro utilità si risolveva ad un mero involucro di carne dalle fattezze gradevoli. Il cosidetto "amore barbaro" non esisteva e non andava in alcun modo fomentato. Una società elegante e poetica, la cui meravigliosa forma effimera nasconde la desolante assenza di un vero contenuto.
Gli altri personaggi che ruotano attorno a questo trio sono spettacolari in ogni loro manifestazione, dalla Shan pu oramai vecchia ma ancora follemente attaccata al suo Ranma, ad una Kodachi completamente pazza. Da un Kuno incredibilmente OOC ad una Nabiki che fa venire i brividi.
Persino l'assenza della povera Kasumi, moglie debole e continuamente percossa, s'incastra alla perfezione in un mosaico che traccia, con qualche lievissima differenza, un quadro di relazioni molto simile all'opera originale. Con la differenza che tu sei stata molto più brava! XD
Infine, giusto per non farti addormentare, concludo facendo un piccolo appunto sui tuoi meravigliosi disegni; oltre all'ottima qualità e ad un visibilissimo impegno che non fa che confermare la tua lodevolissima applicazione, aiutano il lettore a immaginare meglio, quasi a bucare lo schermo digitale ed inserirsi nella scena. Non dico falsità se ti confido che i tuoi disegni sono migliori della stessa Takashi, se non altro per la cura di particolari che lei, volutamente o meno, ignora.
Mi congedo facendoti i più sentiti complimenti, dicendoti che scoprirti è stato davvero un piacere e che Bluemary va ringraziata per questo.
Inserirti fra i miei preferiti è il minimo che io possa fare! Un grande bacione! ^U^
(Recensione modificata il 26/11/2011 - 05:30 pm)

Recensore Veterano
24/11/11, ore 12:34

Fantastico capitolo come sempre, in fondo la classe non è acqua!L'attesa è sicuramente valsa la pena!Scimmietta eh eh eh  qualcosa mi dice che si rimangerà le parole quando la incontrerà!Mi dispiace che in questo capitolo non è apparsa la nostra coraggiosa eroina spero che la vedremo al prossimo! Il tuo Ranma non crede affatto nell'amore perchè non l'ha provato mai è veramente  triste tutto questo, poverino!Il vecchio Happosai è fantastico, sempre con la battuta pronta!Ci siamo quasi al fatidico incontro?  Io sto morendo di curiosità   specialmente dopo aver letto questo capitolo! Sei grande come sempre, complimenti!

Recensore Master
23/11/11, ore 21:41

Sìì, finalmente ho finito di leggerlo! Ce l'ho fatta! XD La mia voglia di leggere e commentare va e viene, ma oggi ho deciso che avrei commentato almeno questo! U.U E devo dire che devo, ovviamente, fati subito i complimenti. *.*
Ranma e Happosai. Capitolo completamente incentrato su di loro, a parte l'ultima parte. Un capitolo di lotta, discorsi, rimpianti e vane fantasie(o convincimenti?). Un capitolo in cui, seppur lentamente Happosai capisce dove ha sbagliato, capisce che il suo allievo, colui che ha trattato come un figlio, non è più quello di una volta, che tanti secoli l'hanno cambiato, trasformato.
Ma meglio andare con ordine, che se continuo così non capisco nemmeno io quel che sto dicendo. ^^'
Il capitolo inizia con un "Bentornato". E continua con una lotta. Ranma non è affatto contento di doverlo incontrare in un tempio, sotto la pioggia, invece che in un ryokan. Ammetto che all'inizio del capitolo non avevo capito perché Ranma si fosse tanto arrabbiato. Ok, era meglio stare comodi, ma non è un po' esagerato? Poi, leggendo, si capisce. Ranma ha del risentimento nei confronti di Happosai, perché il talismano non ha funzionato e l'ha costretto a vivere, ha del risentimento nei confronti del mondo, perché ogni volta tradisce le sue, seppur piccole, aspettative, e probabilmente anche risentimento verso di sé, perché avrebbe voluto morire prima, capire prima, e vorrebbe fermare il dolore che sta provando; Happosai è la sua valvola di sfogo, uno dei pochi abbastanza forti da fargli provare dolore e da non morire sotto i suoi colpi. Happosai, invece, ha quasi paura di tutto questo risentimento, di ciò in cui si sta trasformando il suo allievo, del fatto che, probabilmente, sta diventando sempre più forte. Sempre di più. E sempre meno umano. Ed è proprio qui che si fermano le sue riflessioni, le sue domande: Happosai viene a sapere che Ranma non è riuscito a sconfiggere Taro, che Mousse è in un tempio, che ha incontrato Hinako (immortale anche lei, mi è piaciuta che l'hai nominata, c'entrerà con la trama futura? Chissà...), che uno dei suoi amici l'ha sfidato, che ha lasciato andare Kodachi (per non diventare ancor meno umano di ciò che già si sente, non credo che sia più per l'aura nera, o comunque non del tutto), e che ha dovuto uccidere quelli che stava cominciando a considerare come una famiglia perché dei demoni si erano impossessati di loro. Dopo tutto questo, dopo la strage, dopo il dolore, come può Ranma essere ancora in piedi? Come può non aver perso completamente l'umanità? Be', sta per cadere, sta per perderla, ma ha ancora un leggero barlume di ciò che dovrebbe fare, ed è proprio questo che lo porta a voler anticipare l'Adunanza, farla finita. E' troppo orgoglioso per farsi uccidere facilmente, e troppo stanco per pensare di nascondersi. E Happosai pensa che Ranma non ha mai avuto ricordi felici. Mai. Ma quando lo pensa, quando ripensa a Colomba (Obaba XD), Ranma non lo prende sul serio. I ricordi felici aiutano ad andare avanti, perché uno, anche se è triste, li ricerca, ma se uno non li ha mai avuti, o è da troppo tempo che non li ha, rischia di sprofondare, di perdere anche l'ultimo briciolo di umanità, soprattutto se è costretto a vivere tanto a lungo. E qui ci sarebbe tanto da dire, da filosofeggiare (non lo uso come termine negativo U.U), ma non è il posto giusto, quindi dico solo: bravissima. ^.^ Hai anche fatto vedere due modi di vivere differenti, quello di Happosai che si rifugia nei ricordi, nel lasciar passare il tempo senza volersene accorgere, e il tempo cura, a volte, le sue ferite, perché così è più semplice; e quello di Ranma che, anche perché non ha avuto bei ricordi, vive, si tiene tutto dentro, i suoi errori pesano come macigni proprio per il fatto che era molto onesto all'inizio, e adesso se li porta dietro tutti, e il tempo che passa non lenisce le sue ferite, anzi, sembra quasi il contrario.
E allora come ci si può aspettare che Ranma porti pazienza? Ha ucciso. Chi si mette sulla sua strada, muore. Ed è così che andrà, finché non riuscirà a tirarsi fuori dalla buca in cui sta sprofondando sempre di più.
E Happosai alla fine lo lasci lì, da solo, con l'accordo che gli porterà del cibo, se non si farà vedere al castello.
Ed è doveroso spendere qualche parola anche su Tofu. ^^ Sappiamo, grazie ai suoi ricordi, che Akane ha sempre cercato di smuoverlo, ha sempre ravvivato quel sentimento che lui sperava di dimenticare e che è tutto dedicato alla dolce Kasumi, sposata a un egoista (per non dire altro è_é), e ripensa al momento in cui sarebbe voluto fuggire insieme a lei, che forse sarebbe stato meglio, ma no!, sarebbe stato peggio, e la sua povera madre? Ma così Kasumi adesso sarebbe libera! E, con questi pensieri, non riesce a condannare Akane, che preferisce scappare piuttosto che sposare un uomo di cui non è innamorato, anche se Ryoga non è per nulla simile a Daichi. Ed è proprio Tofu ad avere il brutto compito di rivelare la fuga di Akane ad Happosai, che non vuole credere di essere stato ingannato, anche durante il colloquio con Ranma era sicuro che Akane avrebbe sposato Ryoga (e qui vediamo come già Ranma sia interessato ad Akane XD Però come, venuto a sapere che lei ha deciso di sposarsi, la sua curiosità sia scemata in fretta. Chissà che farà, sapendo di non essere stato accolto proprio a causa di Akane e della sicurezza di Happosai, adesso che lei è scappata? Come minimo si prenderà gioco di Happosai. XD). Happosai capisce subito che c'è qualcosa che non quadra e, quando chiede, anche Tofu capisce. Ma non ci sono prove, non si può accusare il reale colpevole. E così non resta che andare subito a cercare Akane, che ha distrutto il suo kimono da sposa (belle le foto! *__*). Da Yuna sanno che è andata a nord, ma Happosai è sicuro che sia andata a uccidere Daichi. Probabilmente è così. Ma io ricordo la neve, nella prima stesura... Non andava a nord, prima? O.o Oh be', saprò al prossimo capitolo, che credo sarà incentrato su Akane. XD
Una parte mi ha fatto sorridere, quando Happosai parla dell'imminente matrimonio di Akane e spiega a Ranma i motivi per cui si pensa che avrà molti figli, dice che Akane è robusta e ha i fianchi larghi! XD Ho ridacchiato a quella frase, nonostante il tono del discorso, affatto divertente. Però come non adocchiare questo? Chissà se Ranma la prenderà in giro per i suoi fianchi larghi, anche se non credo, visto che sono considerati segno di fertilità. XD
Bene, non mi resta che farti altri complimenti per il capitolo stupendo! *__* E anche per il disegno: sia il disegno che la colorazione sono fatti molto bene! Complimenti per tutto, quindi! *-*
Al prossimo capitolo! ^^
Maryku.

Nuovo recensore
20/11/11, ore 16:14

Mi dispiace che il mio commento non sia lungo e dettagliato come quello di chi mi ha preceduto, ma di sicuro posso dirti in poche parole che...  il tuo lavoro mi mozza il fiato. A parte le descrizioni lunghe, bellissime (anche piuttosto pulp, ma d'altra parte sono l'ambientazione e la storia a richiederne), ti ammiro per le rcerche storiche accurate, che aprono la strada a noi lettori all'immagine di ciò che era la vita in un tempo ed in un luogo così lontano da noi. La verticale shaolin è stata fantastica, sembrava quasi di avvertirlo il tremore da sforzo. Mi renderò impopolare, ma finora i personaggi che mi sono piaciuti di più sono i " cattivi" come Nabiki e Kodachi, hanno di sicuro un grande fascino, spero di rivederle presto in futuro... immagino però che i prossimi capitoli saranno dedicati ad Akane, vero? Continua sempre con il tuo ottimo lavoro, e scusa se ho saltato gli ultimi capitoli ( ma come vedi ora ho recuperato... un buon motivo per non farmi aspettare tanto il prossimo, non ti pare? -__^ )
Alla prossima!

Recensore Veterano
19/11/11, ore 15:13

Sarò palesemente contorta mi piace il fatto che Happosai temi Ranma più del lecito. Ha un che di galvanizzante osservare come tenti di convincersi che
il suo discepolo non l'abbia superato. ( oh caro Happy ci rivediamo tra qualche -più di qualche- capitolo voglio proprio vedere se questa tua convinzione riesce ancora a sopravvivere). Come sempre le tue descrizioni sono così vivide e realistiche da permettermi di visualizzare come un filrmato in mente ogni più piccolo particolare del combattimento avvenuto fra quei due. Un filmato a colori sgargianti eh! Nonostante sia impossibile nella realtà vedere due che dopo i colpi inflitti l'un l'altro siano ancora dritti e vivi. Inoltre tratteggiare con così tanta cura ogni colpo e i suoi effetti denota una grande cnoscenza dell'anatomia umana.
Malgrado la gioia di assistere a tutte le mazzate che si prende il vecchio e un pò meno a quelle che si becca il nostro codinato non posso fare a meno di dispiacermi nel notare quanto Ranma sia diventato miserabile è veramente sconcertante. Tuttavia il rapporto maestro e alievo che in passato ha legato -che lega ancora?- quei due è percebile nelle loro parole, nel modo di rivolgersi l'un l'altro e al fine quel combattimento sembra quasi il loro modo di salutarsi dopo tanti anni. Anche se malsopporto da sempre il vecchiaccio in questa storia è bello vedere ranma con gli occhi di qualcuno che lo conosce e che non è terrorizzato a morte da lui tanto da non connettere più il cervello. .
“Da quando ti fai questi problemi? A forza di vivere in mezzo ai nobili sei diventato sensibile a certi spettacoli della natura? Non ho intenzione di cambiare posizione, sto comodo così, quindi arrangiati, guarda altrove se non reggi il panorama. O sei invidioso? "
E' terribile questo ragazzo giuro, la boria trasuda da ogni poro! Lo amo! E nono posso smettere di ridermela e maledrirti Cri perchè sono tornata a sbavare sul disegno per dieci minuti buoni mentre "spettacolo della natura" frullava nella mia mente. E sghignazzare come una scema nelle battute successive quando sono riuscita a spostare gli occhi dallo spettacolo della natura che è quel ragazzo!
Scimmietta! Se Akane lo sentisse divverrebbe viola dalla rabbia XDXD ma sono sicura che se ne diranno di peggio più avanti.
Cri ti ho già detto quanto sto adorando questo dialogo fra i due? Bhè se l'ho fatto non è abbastanza. No non è davverro abbastanza. "Interesse... interesse frammisto a incredulità" solo questo dovrebbe mettere tanto in guardia Happy da scacciare Ranma seduta stante. Oh come ti adoro Cri! Sono in brodo di giuggiole per questo dialogo. Piccolo nota a margine: "Gliel’ho fatta pagata a caro prezzo la sua ribellione." pagare non pagata giusto? Mi che ti è sfuggito. Te lo segnalo solo perchè sei maniaca della perfezione XD

"ma ha sempre avuto una costituzione robusta e fianchi larghi" Questa è pura cattiveria nei confronti di quella poveretta non lo accetto! Dal suo maestro per giunta, no me lo potevo aspettare da Ranma ma non da lui questa battuta XD
Ok l'atmostera qui è cambiata nel giro di pochissime battute e il mio sorrisino si è spento man mano che osservavo ranma. SE non sapessi che ancora( sottolieno ancora) non vede Akane in quel modo giurerei che non è felice del suo matrimonio, invece il motivo della sua reazione è tutt'altro. Questo passaggio da un'atmostera ad un altra nel giro di nulla mia veramente stordito e fatto salire l'attenzione a livelli impressionati ( non che prima non ero attenta eh!)
Padre! tu mi mandi fuori di senno Cri giuro. IL bambino, il bambino nella versione di Hi-chan! Anche qui! Povero il mio Ran-chan ( mi sento un tantino Ukyo ma non importa) è terribile ci credo che ne sia uscito così stravolto, e questo è solo una parte di ciò che si porta dietro questo ragazzo.
Happosai crede che perderà la testa se rimane a rimuginare su tutta questa faccenda ma almeno io ho la sensazione che forse proprio il dolore che prova per l'atto che ha dovuto compiere per le persone che ha perso gli permetta ti tenersi stretta quel briciolo di umanità che si porta ancora dietro. Sicuramente è un uomo dilaniato che ha totalmente perso la voglia di vivere e sta impazzendo dal dolore tanto da non sentirsi nemmeno più vivo, nemmeno più umano. Ma non sta diventanto pazzo nel vero senso della parola. Non ancora almeno di questo ne sono certa. Conoscendo in parte la storia direi che potrebbe davvero diventarlo se perdesse definitivamente Akane il porto felice che ancora non ha, ma questo è il futuro. Nel presente attuale della narazzione Happosai e Ranma stesso sono in torto. O almeno questo è il mio modo contorto di vedere le cose. CI sarà vicino senza ombra di dubbio ma ancora non ha sorpassato il confine. Attualmente è più come se non riesca a provare sentimenti oltre la rabbia cieca, rabbia che nasce dal vuoto che sente dentro e da tutto il dolore che ha provato. Il momento peggiore sembra sia passato. E l'interesse se possibile cambia forma ma aumenta sempre più quando sento Ranma parlare di altri immortali, di Taro ( farabutto!) e di Hinako ( non me la sarei aspetata anche lei immortale, lei e la sua tecnica assurda dell'assorbimento del ki) Chi è Wei? voglio conoscerlo *_* "Doveva riprendere in mano le redini di quel cavallo selvaggio" ho sorriso per il termine che Happosai ha utilizzato, ottima scelta dopotutto Ranma significa proprio questo: Cavallo selvaggio! Nel contesto tutt'altro divertente in cui ci troviamo in questo momento, perchè vedere quanto ranma sia messo male non fa che rattristarmi, non posso però fare un sorrisino nel notare che ad Happy non va mai bene nulla. E perchè hai ucciso Kuno, e perchè non hai ucciso a Kodachi, deciditi vecchiaccio! Reminescenza nera? ma nel senso che ranma non vuole diventare pazzo come Kodachi uccidendola? oh qui si che ci sarebbero da fare delle grasse risate, ma non posso far a meno di condividere questa paura del codinato. Anche se in futuro si pentirà di non averla fatta fuori prima. “Ho perso tutto, vecchio, non voglio perdere anche il raziocino, lasciami almeno quello, maledizione. Non sono come Taro e non voglio diventarlo”. ecco questa frase riporta perfettamente il ragionamento che cercavo di fare sopra. Non è pazzo e non vuole diventarlo! Ora mi domando se adoro questo ranma così male come è messo adesso, quando lo adorerò dopo quando darà il meglio o dovrei dire il peggio XD si se?
MI fa quasi male passare in questo momento ad altri personaggi tanto ero concentrata e vogliosa di continuare a leggere di quei due, ma sono curiosa anche di akane... Quando si parla di lei si riesce sempre facilmente ad immedesimarsi nel personaggio forse perchè come lei non riesce ad accettare i suoi obblighi e l'arrendevolezza di Tofu non posso farlo nemmeno io, ma credo per motivi diversi perchè per il nostro presente è impenabile accostarci agli usi del passato di un passato come il giappone poi che tutt'ora non riusciamo a comprendere appieno. Di conseguenza non posso che incitare il suo comportamento e il fuoco che la spinge a ribellarsi. E sì, Akane è il motore di questa storia! Perchè se lei non si sarebbe ribellata non ne sarebbero scaturite tutte le reazioni a catana che sono avvenute dopo. Benvenuta la sua cocciutaggine! Una cosa che mancava alla versione precedente che mi ha un pò stupito ma che dopotutto vista l'epoca c'era da aspettarselo è la morte di tutti coloro che hanno provveduto ad aiutarla. Non è giusto mi verrebbe da dire, ma era effettivamente l'unico modo in cui poteva andare. Tendo non avrebbe mai lasciato impuniti i propri servi. Capitolo stupendo Cri veramente ad ogni capitolo dico sempre che è il più bello ma questo li supera veramente tutti fino ad ora. Che bello stiamo entrando nel vivo della storia *_* non vedo l'ora. Una bacione e scusami se come al solito ho commentato mentre leggevo finendo con il non farti capire nulla ma altrimenti sopraffatta come ero da ogni pezzo avrei finito con il non saper più che scrivere alla fine. A presto.

Recensore Veterano
17/11/11, ore 12:17

Un altro capitolo di ottima fattura, sarà perché i protagonisti sono Ranma e Happosai e quando metti a confronto questi due dai sempre il meglio (del meglio) di te. Sarà perché hai avuto l'occasione di descrivere un'altra scena di combattimento, che sarà stato pure "amichevole" però se le sono date di santa ragione... e hai ormai sviluppato un modo personale di narrare questi scontri, utilizzando sia il solito "show don't tell" sia un notevole realismo anatomico che permette al lettore di dimenticarsi dell'impossibilità di costole spezzate, muscoli disarticolati, polmoni perforati, corpi trapassati come se niente fosse, per non parlare dell'aura, insomma tutte cose da immortali ma che (dato che nella realtà esseri immortali non esistono) necessitano di una notevole sospensione della credulità... ed essere riuscita a generarla è secondo me il segno più evidente della grandezza di questa storia. Scrivi una storia "fantasy", ma ammantata dei giusti tratti di realismo per rendere possibile agli occhi del lettore ciò che non lo sarebbe (stesso identico discorso potremmo fare per l'evasione di Akane).
Ma naturalmente in questo capitolo ti sei dedicata anche (e come!) allo scavo psicologico dei personaggi, concludendo (almeno in parte) un discorso iniziato nei precedenti capitoli che ci mostravano il giovane Ranma testardo, cocciuto, irriverente, sensibile, umano... per farci vedere come è cambiato in questi secoli. Già avevi anrrato alcune scene in precedenza, ma ora utilizzando il POV di Happosai il discorso si completa, perché possiamo constatare con i suoi occhi l'insuccesso che ha avuto nell'addestrare il suo degno rivale per l'ultima battaglia, qualcuno che sarebbe dovuto essere l'opposto di Taro e che ora ha invece perso quasi tutta la propria umanità, il senso del bene e del male, la percezione del valore di una vita umana.
Trovo straordinaria l'analisi psicologica di Ranma, che praticamente recandosi da Happosai per restituirgli il talismano dei draghi intendeva in realtà sfogare la propria frustrazione per quanto accaduto in Cina. Tragedie, che sembrano sommarsi a un'altra infinità di tragedie a cui Ranma ha dovuto assistere nella sua lunghissima vita e che hanno finito per desensibilizzarlo. Ma questi eventi ti permettono anche di: 1) ricordare al lettore della costante presenza dei demoni in questa realtà, che immagino avrà qualche ripercussione più in là; 2) di parlarci meglio del talismano, che qualche ruolo avrà pure, del tutto inutile non potrà essere, penso.
Il capitolo finisce con la bellissima introspezione di Tofu, con il soffermarsi ancora sul dramma di Kasumi. Sono molto soddisfatto di queste scene, perché accrescono automaticamente il rilievo di certe cose che leggeremo nei capitoli futuri. ^_- Giustamente approfitti di questa nuova stesura per approfondire subito personaggi che nella prima versione erano subentrati troppo improvvisamente e a eventi inoltrati. Spero di vedere, allo stesso modo, uno spazio dedicato a Ryoga e Akari... personaggio di cui all'epoca se ricordi bene "criticai" l'introduzione improvvisa, dopo che per un tipo 25 capitoli non ne avevi fatto cenno.
In ultimo, noto con piacere (oltre al suicidio di dama Yuki, che francamente era un personaggio riuscitissimo ma che proprio per questo, per la sua doppiezza, detestavo con tutta l'anima XD) che Tofu finisce per dare ragione ad Akane, a un'Akane che in questa storia tutti (ma proprio tutti) considerano una sprovveduta, una pedina, una persona ingenua da manovrare con facilità... e che però è il motore di NRSU, sono la sua testardaggine, le sue azioni, la sua ribellione a mettere in moto l'incredibile concatenarsi di eventi che ci aspetta. E ribellarsi a un destino già scritto può essere certo del tutto inutile e folle, ma Tofu giustamente finisce per provare rimorso per aver scelto al contrario la strada della rassegnazione al proprio ruolo. Vedremo in futuro se la piccola Akane gli sarà stata o no di ispirazione. ^_-
Complimenti Cri, continua a scrivere e senza dubitare nemmeno per un istante delle tue capacità perché il fandom necessita di una maggior frequenza di capitoli di una Signora Storia come NRSU. ^___^
EDIT - Ancora una volta complimenti a te (e a Vale per la colorazione) per il disegno di questo capitolo. Ora però attendo la versione a colori di quello che sai XDD
(Recensione modificata il 17/11/2011 - 12:23 pm)

Recensore Junior
15/11/11, ore 20:32

Carissima!! Finalmente, dopo tanti ripensamenti,indecisioni e la musa ispiratrice che ha giocato a nascondino, sei tornata con un capitolo davvero emozionante e come ottimo preludio di quello che succederà nel successivo e che io attendo ansiosamente!!
Allora, vorrei cominciare dicendoti che qualsiasi tipo di errore (grammaticale, ortografico, formale etc..) è stato finemente appianato dalle tue bravissime betareader e quindi dovresti certamente ritenerti soddisfatta di questo polpettone sfornato XD.
Un'altra considerazione riguarda la trama. All'epoca, quando cominciasti a scrivere, la trama era interessante ma paragonandola a quella di adesso, posso affermare che aveva delle pecche e dei punti poco chiari. Questa revisione intera che hai apportato è stata decisiva, poichè ,come lettrice, la chiarezza della trama è importante al fine da persuadere qualsivoglia lettore ad imbarcarsi in questa avventura narrativa e ad apprezzare le sfumature psicologiche e caratteriali dei personaggi.
Inutile dirti che mi è piaciuto molto questo Ranma, che nonostante la sua "giovane" età, sia quasi maturato e diventato davvero un uomo tormentato, ricco di debolezze, di illusioni attese e di speranza,credo, mai assopite.
Ho apprezzato il lavoro di ricerca semantica dei termini e dei loro significati, ma ciò che mi ha perplesso è il turpiloquio di Happosai e di Ranma. Forse, essendo abituata alle censure del manga, non ho mai valutato questo aspetto. In caso, potrei avere una delucidazione sul fatto che hai voluto lasciare questo tipo di linguaggio?
P.S Davvero uno splendido, stratosferico lavoro!! Complimenti!!
Baci Uotani

Recensore Master
15/11/11, ore 01:52

Affascinante il fatto che Ranma sia talmente tanto infuriato con Happosay da rompere il patto e distruggere un po' il tempio, ricorda un po' qualche scena di final fantasy, o senza arrivare ai videogiochi di oggi, un esempio più datato fu quando Lorenzo di medici combatté i suoi assalitori dentro una chiesa, durante la congiura dei pazzi. Ma devo dire che è cosa abusata nelle storie d'azione o trhiller in effetti.
Un po' per sfatare il senso di protezione di certi luoghi, un po' perché la contrapposizione violenza e luogo di culto rende la tenzione narrativa più elevata. Mi è piaciuto quando hai descritto l'aura di Ranma come una pira funebre, rendeva l'idea del suo umore e del suo spirito combattivo allo stesso tempo.
Ed il combattimento! Una raffica di colpi, di botta e risposta separati dal tempo di un respiro. All'inizio pensavo che Happosay fosse un vigliacco, che dopo la sorpresa per il primo colpo inflittogli dall'allievo stesse testando i miglioramenti di Ranma, poi ho cominciato a dubitare di lui, a chiedermi se la vecchiaia e la vita sedentaria al castello non avessero scalfito la sua abilità centenaria, ma come? E' un immortale, non può avere acciacchi come i comuni vecchietti, quindi no.
Alla fine ho capito che Ranma riesce bene a tenergli testa, ma il maestro ha ancora qualche asso nella manica dalla sua (come quando i suoi occhi diventano rossi e lo folgora canalizzando il suo spirito) Poi sono rimasta un po' frustrata con Happosay per la "musonità" di Ranma. Bisognava cavargli le parole con le pinze.Ma la scena della nudità coi panni appessi ad asciugare fra loro mi ha subito rimesso di buon umore.
Happosay chiede di Shampoo unicamente per sapere di quello che ha fatto Ranma negli ultimi anni? Forse e lo ammette tra le domande, perché Happosay sembra il classico personaggio che approfitta della gentilezza altrui. Ma sembra davvero dispiaciuto per il resoconto sui demoni, per quello che vede in Ranma, anche se Ranma gli ricorda che deve occuparsene lui, quindi è Happosay che ha la colpa di aver creato i demoni? O parla di Taro in particolare? C'è un errore di battitura qua: “Devo dedurne che ti ha resto la vita difficile”. Passiamo alla scena seguente, Akane e Tofu, nei pensieri di Tofu, pensieri che non lo mollano per un attimo e si insinuano coi suoi sensi di colpa ed impotenza. E qui si affronta un tema mica da poco. Il tema del matrimonio combinato, che in alcuni paesi c'è ancora, ma che in generale affligeva in tempi ormai andati uomini e donne altolocati. Si può dire che allora i nobili e regnanti avessero tutto, tutto ciò che volevano, tranne questo, per questo potevano invidiare i poveri, disonorare, tradire etc... E Tofu ha il suo rimorso che lo attanaglia dal giorno del matrimonio di Kasumi, ma deve ancora scoprirlo, ed Akane lo sta aiutando.
Non si sente bene, nonostante non abbia fatto nulla di male a Kasumi, nonstante le sue preghiere sente che vorrebbe fare, ma non può, infondo è solo un monaco, un samurai fedele al casato dei Tendo.
Questo è ciò che gli hanno detto di essere, quello che ha provato ad essere, nascondendo per tutto quel tempo i suoi veri pensieri ed i suoi genuini e (sicuramente) ricambiati sentimenti. Però d'altra parte Tofu non si è sposato, si è fatto monaco, questo già di per se la dice lunga. Anche se in giappone i monaci possono sposarsi, ma penso che questa sia una regola ben più recente, che nell'epoca della tua ff. (ps: Amida dovrebbe essere uno dei buddha aldilà della rinascita, uno dei tre buddha che accompagnano i defunti a destinazione assieme ad Acala e Kṣitigarbha , forse sarebbe più indicato scrivere Avolokitesvara, che è il il bodhisattva della misericordia per la preghiera ) così mentre continua a pensare che è il karma, riconosce alla fine che sta mentendo a se stesso, si arrende. Akane aveva ragione a raccontargli di Kasumi, anche quando aveva provato a dimenticarla. Mh... mi piacerebbe sapere il primo incontro tra Tofu e Kasumi, finora abbiamo sentito solo parlare di Kasumi per bocca degli altri personaggi e vorrei avere una sensazione meno vaga di lei, nel senso che non vedo l'ora che entri in scena, quando farai il suo cap. L'incontro casuale tra Happosay e Tofu è il mio preferito. Il loro breve dialogo sulla fuga di Akane ed i pensieri di Tofu, quasi di ammirazione per lei sono commoventi.D'altra parte il terzo grado di Happosay già mette in allerta il lettore. Mi dispiace pure per Yuka, ma purtroppo quelli erano i tempi. Superlativo il disegno a colori di Ranma e il kimono dorato col pavone! Veramente dettagliato il disegno.

Nuovo recensore
14/11/11, ore 19:20

Una tirata di orecchie? E perché mai? Era il capitolo più bello che ho letto finora di questa storia. Non voglio insinuare che gli altri non erano superbamente scritti. La conversazione tra Ranma e Happosai era interessante ed entusiasmante per me che volevo sapere di più sulla sua vita come immortale. Ma anche a tratti agghiacciante. Mi é piaciuto molto il riferimento a Hinako. (Non so se sai che c'era un a serie televisiva su Highlinder. Un episodio era su un immortale ragazzino. Qualche tempo fa era ancora trasmessa in terza serata sulla mediaset, ma probabilmente non ti sarebbe piaciuto visto che cambiano alcune cose rispetto al film.) E con l'ultima scena entriamo nel vivo della storia e tutto si fa più avvincente. Sto iniziando ad odiare Nabiki, ha provato la morte di vari servi innocenti con i suoi complotti da nobiltà avida, mi sento un po' giacobino di fronte a queste cose.
A proprosito quella che si è uccisa non era unza dlla servitù?
Ma il jigai non si riferiva a donne samurai?

Recensore Junior
14/11/11, ore 17:37

Come sempre voglio esordire dicendo…WOW! Ho trovato molto attraente questo capitolo perché, benché sembri essere prevalentemente d’azione, è basato sull’analisi psicologica dei vari personaggi che compaiono. Infatti attraverso tutto quel lottare fisico e quel litigare, vengono messi a nudo i sentimenti più profondi sia di Happosai che soprattutto di Ranma! E si scoprono, non delle semplici emozioni nascoste, ma baratri infiniti pieni di angosce, sensi di colpa, disperazione, frustrazione e rabbia. O, per usare una tua espressione profonda e quanto mai significativa: “cenere stratificata degli orrori”. Tu hai sempre avuto il dono di condensare fortissime emozioni in poche parole e quest’ultimo ne è un chiaro esempio! E come cenere stratificata, anche qui più si scava e più si va a fondo e più vengono alla luce segreti inquietanti. Finalmente in questo capitolo si capisce appieno il perché Ranma si è comportato sin’ora in un ben determinato modo. Quanto orrore ha vissuto. È terribile la constatazione che fa Happosai, quella cioè che Ranma non ha nessun ricordo felice dove nascondersi. È il tocco di grazia si ha quando si legge che è stato costretto a uccidere tutte quelle persone possedute da demoni, fra cui un bambino che a quanto pare lui aveva adottato. Penso che questo sia stato il colpo di grazia per Ranma. Giustamente lui ora non ha più nulla per cui vivere, se non uccidere Happosai e poi tutti gli altri immortali. E ciò solo per far finire il prima possibile tutta questa storia degli  immortali. Non vedo l’ora che incontri Akane! Chissà che cambiamenti potrà provocare in lui: non vedo l’ora di leggere il seguito!
Complimenti anche per la descrizione dello scontro: immagino che non è facile descrivere un combattimento, ma la tua perizia nelle tecniche e nell’anatomia umana ha dato molto realismo al tutto! Complimenti!
Vorrei segnalare un’espressione che è fantastica e cioè quella che dice: “e un nuovo spasmo che paralizzò ogni larva di pensiero”. Che magnifica espressione: in due parole fa capire al lettore in modo istantaneo e repentino che si sta parlando di pensieri che ancora devono nascere e svilupparsi. Ciò rende efficacemente la rapidità dell’azione! Brava!
Come sempre ottime le caratterizzazioni in tono serio e realistico dei personaggi della Takahashi! Da fumetti con te all’improvviso assumono il rango di veri esseri umani! Tutti i loro atteggiamenti, vizi ed espressioni perfettamente ed attentamente rispettati e trasformati in maniera vera e drammatica!
Ottimi anche tutti gli elementi giapponesi che danno un meraviglioso tocco orientale alla storia, facendo calare in maniera perfetta il lettore nella tua ambientazione, ma senza rendere pesante il tutto! Ottimo!
Complimenti anche per la spacconeria di Ranma che definisce i propri attributi come “spettacoli della natura”. Ottima pennellata da maestro per dare sia caratterizzazione al personaggio ma anche per alleggerire la situazione.
Brava anche per i fantasiosi epiteti con cui Happosai definisce il proprio allievo!
Perfetta anche la parte finale. Tofu è espresso in maniera perfetta. Tutti le sue esitazioni e i suoi dubbi sono stati descritti in modo ottimale. E che dire dell’espressione relativa a quando vedeva Kasumi: “gli strappava il respiro ogni volta che aveva la possibilità di mirarne il volto”. Rapida e incisiva e nello stesso tempo caratterizza pienamente il personaggio di Tofu, che nel manga perdeva il senno in modo ridicolo di fronte a Kasumi. Qui invece, in maniera assai realistica, si dice che gli veniva strappato il respiro. Meglio di così non potevi fare per rispettare questo personaggio. Anche l’analisi psicologica di tutti i dubbi che affliggono questo personaggio è stata resa in modo perfetto.
È un capitolo così ricco e denso di cose fatte davvero bene e in maniera ragionata che segnalarle tutte sarebbe arduo. Ti dico che, per quanto questo capitolo possa all’apparenza raccontare due brevi vicende, si scoprono invece così tante cose da renderlo davvero avvincente e ricco di colpi di scena!
Complimenti!
A parte, tantissimi complimenti per il disegno: non solo sei brava a scrivere, ma pure a disegnare! L’espressione del volto di Ranma dice tutto!

Recensore Veterano
13/11/11, ore 18:32

Come tua beta ho avuto modo di apprezzare questo capitolo in ogni sua parte, tracciandone solchi e rilievi, apprezzandone lo stile narrativo sempre impeccabile e le immagini che ci mostri vivide e reali; e non parlo del disegno (sul quale, devo dirtelo, ho sbavato per cinque minuti buoni! XD) ma dell'utilizzo sapiente che fai di aggettivi e sostantivi , di verbi e termini di paragone, mettendoci di fronte Ranma e Happosai che combattono strenuamente fuori del tempio. Si percepisce, chiara e accecante, la rabbia di Ranma nella lotta ricca di descrizioni; si percepisce la cosapevolezza orripilata di Happosai quando si rende conto di ciò che è accaduto. Gli stessi gesti del codinato tradiscono il suo tormento senza mai snaturarlo, quasi tutta la sofferenza del passato l'avesse reso più glaciale.
Lo sconcerto di Tofu, solo in mezzo ai servi che raccolgono i brandelli di kimono, diventa naturalmente dubbio con una sfaccettatura di stati d'animo che hai descritto alla perfezione, facendoci comprendere appieno il suo conflitto interiore: desiderio di liberare Kasumi, gioia malcelata per la fuga di Akane, impotenza per non aver fatto nulla sino ad ora.
Che altro aggiungere? Le pennellate tenui o forti che riesci a dare anche in questo capitolo possiedono un'eleganza e uno stile tali che anche l'atmosfera intorno al lettore diventa quella in cui sono immersi i suoi protagonisti: un inchino alla scrittrice!!

Nuovo recensore
13/11/11, ore 18:30

Brava, sono contento che tu abbia continuato a scrivere e a postare i capitoli. Continua così, stai andando alla grande. A presto!