Bene, ho cacciato i parenti, corrotto il fratello con un kitkat e sommerso il micio di coperte, così nessuno mi disturberà mentre commento finalmente questo capitolo! L'avevo atteso con ansia e come al solito non hai deluso per niente, anzi, ma un incipit così terribilmente intenso non me lo sarei mai aspettato, supera ogni mia aspettativa!
E' incredibilmente azzeccata la tua scelta di non descrivere direttamente il duello tra Ranma e Kuno, ma di lasciarlo intravedere tramite dei brevi quanto spietati flashback (ottimo a proposito l'uso del presente in questa circostanza, rende le scene molto più d'impatto). Credo sia inutile dire quanto mi sia piaciuta l'alternanza tra il presente, un momento di sofferenza e disgusto mostrato in maniera splendida, che rappresenta il dopo, e questi flashback dello scontro, che non risparmiano giustamente nulla della violenza che Ranma ha dimostrato. Se volevi renderlo terribile agli occhi di noi lettori ce l'hai fatta benissimo, la sua furia distruttrice e la sua (apparente) indifferenza per la vita umana sono davvero ben rese, tanto che, se non fosse per il disgusto che trapela dalle sue azioni del dopo scontro, mi sarebbe quasi sembrato di leggere di un simil saiyan.
Al contrario di Ranma io ho provato pena per Kuno, malgrado la sua ridicola presunzione e il suo atteggiamento da sbruffone da quattro soldi; considerando che non sapeva di essere immortale, che era sempre stato viziato e adorato, che alla fin fine non era nulla di diverso da un moccioso troppo cresciuto e che si credeva chissà chi, era ovvio che non avrebbe reagito con coraggio o eroismo nel trovarsi dinanzi a un guerriero spietato e immortale, infinitamente al di sopra del suo livello. Perfettamente plausibile quindi il suo tentativo di fuga e il rifiuto della realtà. Morte inevitabile, la sua, e che mi aspettavo, ciò non toglie che mi sia dispiaciuto per lui.
"Era bella, la pioggia di luce. Cadeva sulle foglie degli alberi come una cascata e riusciva quasi a nascondere lo schifo su cui si posava." Sappi che ho adorato questa frase *__* Mi sono immaginata perfettamente tutta la scena, questa pioggia di luce, nella pace del dopo lo scontro, che per un attimo nasconde lo schifo della carneficina appena compiuta, uno schifo da cui però Ranma non può fuggire, visto che è qualcosa di intangibile, che gli viene da dentro. Per quanto lui sia indifferente alla vita umana, pronto a uccidere chiunque si frapponga tra lui e il suo obiettivo, non è spietato quanto vorrebbe far credere in prima battuta, perché riesce ancora a disgustarsi per ciò che ha fatto e soprattutto ciò che sta diventando. Forse mi sbaglierò, ma al momento lo vedo come sospeso sulla sottilissima linea di demarcazione tra il bene e il male, tra un immortale tipo Happosai e uno come Taro; è come se lui ormai stesse diventando sempre più insensibile e spietato perché la propria immortalità è una condanna troppo pesante da sopportare, perché ancora non ha trovato un vero motivo per andare avanti e vivere davvero, anziché sopravvivere semplicemente, come sta facendo adesso. In sostanza deve ancora incontrare Akane (cosa che non vedo l'ora succeda *__*). Questo Ranma è decisamente più tormentato rispetto a quello della prima stesura, più maturo e disilluso, e al tempo stesso incapace di trovare un equilibrio. Lo adoro, punto. A ogni capitolo lo doti di maggior spessore e ormai sto cominciando quasi a preferirlo ad Akane, che è sempre stato il mio personaggio preferito e che con te ha acquisito nuova profondità.
L'ultima frase di questa prima parte mi ha dato un brivido, il fatto che non riesca più a percepire l'odore del sangue è la prova tangibile di cosa sia diventato, e ho trovato geniale non solo una simile chiusura, ma anche il modo con cui questa si allaccia alla seconda parte.
Ed ecco finalmente un lungo flashback sul Ranma "normale", quello che solo poco prima non sapeva nulla dei propri poteri e che subisce il primo addestramento da parte di Happosai nelle vesti di un Ramirez decisamente più drastico e spietato. Ero curiosa di saperne di più sul passato di Ranma, e questa parte ci racconta un sacco di cose su di lui, rendendo evidente il suo cambiamento nei secoli e mostrandolo quando ancora era debole ma pieno di emozioni e, nonostante tutto umanità; e devo dire che ci voleva proprio questa digressione su di lui! Qui ho ritrovato subito il Ranma della Takahashi, perfettamente IC: il guerriero che non è mai stato sconfitto, orgoglioso, testardo e poco incline alla disciplina, che soprattutto mette al primo posto le arti marziali e la possibilità di diventare più forte. L'ho adorato quasi quanto il Ranma tenebroso e tormentato!
Certo che Happosai non si risparmia proprio, nel massacrarlo di botte, eh? E io che pensavo di essere bastarda quando descrivevo gli allenamenti di Bardak XD Scherzi a parte, comprendo in pieno il comportamento del vecchio maestro, così come le motivazioni che lo guidano; ciò non toglie che un massacro così totale di Ranma non me lo aspettavo. Ammetto però che i loro screzi, o meglio, le risposte ringhiate o pensate di Ranma, e i rimproveri e le minacce di Happosai, mi abbiano divertito assai. E' proprio da Ranma arrivare a minacciare il potentissimo immortale anche quando è a terra, ridotto a un purè di persona XD E in fondo sono proprio la sua testardaggine e il suo orgoglio a interessare Happosai, perché se lo avesse trovato inadatto come suo allievo non lo avrebbe mai tenuto con sé.
La parte in cui Ranma parla della propria famiglia, di come fosse maltrattato dalla gente a causa della sua particolarità, di come non potesse abbandonare Ukyo e la sua vecchia vita per rimanere con Happosai ad allenarsi, senza più tornare, mi ha ricordato il dialogo tra McLeod e Ramirez, quando quest'ultimo, come Happosai, spiega che gli immortali non possono legarsi con gli umani normali. E Ranma, al contrario del protagonista di Highlander, decide di seguire i consigli del suo maestro, spinto anche dal suo amore per le arti marziali; scelta più plausibile non potevi fargliela fare.
Ammetto però che questa parte ha sollevato un sacco di domande: la ricompensa cosa sarà? Sarà come quella del film? E Taro come si incastra in tutto ciò? E, soprattutto, cos'è che Happosai ha detto a Ranma, su cui tu hai abilmente glissato? Come vedi la mia curiosità è alle stelle!
C'è un'altra cosa che non mi torna: Happosai dice che vuole addestrare un altro immortale per avere un degno avversario quando ci sarà l'adunanza, cosa plausibile visto che molto altro non gli è rimasto da fare, ma immagino che in realtà c'entri anche Taro, o mi sbaglio? Ancora non so bene cosa sia successo con lui, o forse mi sono persa qualcosa, ma Happosai come mai non lo cerca per ucciderlo? Taro è così forte? Immagino che le risposte salteranno fuori nei capitoli futuri, ma io intanto le domande le pongo lo stesso, sia mai che riesca a carpirti qualche spoiler XD
E veniamo alla terza parte del capitolo. Lo stupore di Happosai mi ha molto divertito, specie quel riferimento alle curve femminili che tanto ricorda l'Happosai originale XD Ma quando ho capito che si trovava alle prese con Nabiki, mi sono subito messa a leggere più attentamente, cercando di comprendere cosa stesse macchinando questo genio del male. Devo dire che sei riuscita a fregarmi ben bene, visto che per buona parte della lettura mi stavo chiedendo anch'io come Happosai a cosa mirasse Nabiki; che la sua preoccupazione per l'onore dei Tendo fosse un'immane bugia lo sapevo con certezza, ma non capivo quali fossero i suoi piani. Ed ecco che poi, quando il punto della narrazione è passato da Happosai a lei, ho compreso all'istante la sua ennesima dimostrazione di genio: dimostrando una conoscenza incredibile della psicologia umana e rischiando una reazione stizzita da parte del genitore, è riuscita a convincere sia lui che Happosai della rassegnazione di Akane al matrimonio imminente. Questo doppio bluff è stato grandioso, non smetterò mai di dirti quanto io adori una simile antagonista *__* E così è riuscita perfino a fregare la lettura del pensiero del vecchio immortale... che dire, dove arriva l'intelligenza nemmeno i poteri speciali possono aiutare. Nabiki - Happosai 1-0! So che lei trama contro Akane, che è più infida di una serpe, che è di una bastardaggine assoluta, ma non posso non ammirarla; solo tu riesci a farmi odiare e amare alla follia un personaggio *__*
E se Nabiki è ambiziosa fino allo stremo ma perfettamente sana di mente, lo stesso non si può dire dell'altra antagonista presente nel capitolo. Kodachi è pazza. Completamente, indiscutibilmente pazza. E tu l'hai resa splendidamente, hai giocato con la sua follia rendendola un personaggio terrificante, nella sua ossessione, e forse una nemesi che con le parole riesce a colpire Ranma più a fondo di quanto abbia mai fatto una spada. Il loro scontro è descritto in maniera superba, soprattutto perché oltre alle azioni ci mostri anche i pensieri disgustati di Ranma e la convinzione di Kodachi che lui la ami, a dispetto di tutto, delle sue parole di rifiuto, delle sue minacce. Semplicemente lei si è messa in testa questo concetto e nessuno riuscirà a farle cambiare idea, visto che si dimostra esattamente come la Kodachi originale; se però nel manga un comportamento simile fa divertire, qui dà i brividi, davvero! Non vedo l'ora che tu ampli anche il discorso sui trascorsi di Ranma e Kodachi, sono curiosissima in proposito!
Malgrado tutto sono arrivata a provare un po’ di pena anche per lei. Sarà per la disperazione dietro alla follia per il suo amore impossibile, sarà perché l’ossessione che la fa agire non verrà mai placata, ma non sono riuscita a rimanere insensibile quando gli si getta contro chiedendogli perché. Sei troppo brava a descrivere momenti così intensi e carichi di pathos, tanto che arrivi perfino a farmi provare empatia per i personaggi che dovrei detestare in toto, uffa XD
La parte finale del capitolo mantiene l'intensità emotiva di tutto l'incontro, riallacciandosi tra l'altro alla prima parte quando Kodachi sbatte in faccia a Ranma la realtà che lui aveva forse cercato di reprimere, mostrandogli che si è comportato come Taro o come lei stessa.
La conclusione, con un Ranma inorridito che rifiuta il bacio e poi si allontana alla ricerca di Happosai, è azzeccatissima e mi fa presagire un prossimo incontro tra lui e Akane. Sai già quanto attendo quella fatidica scena *___*
E ora che il capitolo è finito sto seriamente pensando di rileggere tutto da capo, giusto per mitigare la crisi d'astinenza XD Quello che adoro di questa tua storia e in generale del tuo stile non è (solo) il linguaggio scorrevole e incalzante, diretto malgrado si ponga su un registro parecchio elevato e di certo superiore alla media di quello che si trova tra gli scrittori amatoriali; non è nemmeno solo la trama, capace di incollarti allo schermo a ore assurde della notte, quando perfino il gatto ha rinunciato a sedersi sulla tastiera e ronfa beato sul letto. No, quello che più ammiro è la tua bravura nel descrivere benissimo i personaggi, mostrandoli nel significato più ampio del termine (grazie alle conversazioni, i comportamenti, perfino al più piccolo gesto), assieme alla tua capacità di dotare ogni scena di un'intensità estrema, quel tipo di intensità che ti entra dentro e ti fa vivere la storia.
Ormai non so più che complimenti farti, sei semplicemente inarrivabile e non mi resta che prostrarmi a livello pavimento e ringraziarti per questa splendida storia *__* |