Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 373 recensioni.
Positive : 373
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/06/16, ore 17:27
Cap. 54:

Me lo vedo, Camus affacciato sull'alto dell'acropoli, a guardare giù dal peristilio dell'undicesima casa in attesa che il destino si compia. Trovo interessante che nel tuo headcanon lui si aspettasse che i bronzini riuscissero ad arrivare fino a lui e che lo scontro con Hyoga sarebbe avvenuto, uccidendo uno dei due (o entrambi, e mai capirò perché Saori, una volta rimessasi in piedi, abbia deciso di risuscitare solo Hyoga, lasciando Camus congelato ai suoi piedi). C'è un'aria (è proprio il caso di dirlo) di attesa quasi mistica in questa drabble. Ho percepito l'impazienza come Camus ha sentito rizzarsi i capelli per l'elettricità del temporale.
A presto!
S.
(Recensione modificata il 01/10/2016 - 05:54 pm)

Nuovo recensore
17/06/16, ore 12:37
Cap. 54:

Racconti del tramonto di una giornata calda, nell'attesa che il cielo si liberi in pioggia; eppure mi hai lasciato una sgradevole sensazione di freddo.
Non dovrebbe essere così perchè in quel momento, nella apparente impassibilità di Camus, nella sua attesa della inevitabile conclusione, nel suo controllo totale, assoluto, indifferente, mi piacerebbe leggere qualcosa di più: il dubbio sulla condotta da tenere, il rimpianto per la vita che sta per finire, il dolore per coloro che sta per lasciare.
Eppure niente traspare, se non una distaccata attesa per il compimento di quella che considera la sua personale missione.
Aquarius è un personaggio davvero difficile da interpretare. Come sempre, per le sue creature più interessanti, Kurumada ci dà pochissimi elementi.
E io vorrei che dietro alla sua corazza gelida, ci fosse un'anima umana, emotiva, calda. Che le lacrime - che ha versato, infine, più spesso degli altri Santi d'Oro - e i sorrisi con i quali, almeno nel manga originale, si è ogni volta accomiatato dalla vita, rappresentassero la sua vera essenza nascosta dietro l'apparenza glaciale, e che non fosse invece il contrario: un rivestimento emotivo e fragile che nasconde una sostanza di zero assoluto.
Io vorrei che la tua drabble - scritta con una semplicità e una grazia che sono merce rara - non raccontasse la vera essenza di Camus.
Complimenti, come sempre bravissima.

Recensore Master
16/06/16, ore 23:19
Cap. 54:

Bella quest'aria gravida di attesa!
Ci si aspetterebbe qualcosa di leggero ed impalpabile, e, premesso che no, i nuvoloni non li puoi toccare, ci lasci invece con una pesantezza nel cuore che forse solo l'arrivo della pioggia riuscirà ad alleggerire.
Ci sono delle premesse che devono essere rispettate, ma, allo stesso tempo, Camus non vuole che il momento passi. Deve sorgere il sole, ma non vuole vedere il tramonto. Forse, dentro di lui, Camus sa come andranno le cose, forse lo sospetta soltanto. Ma un sospetto è già abbastanza, per lui, tutto concentrato com'è sulla sua personalissima battaglia. E chissene frega del resto, fossero anche Athena, il Sacerdote e il Santuario stesso.

Recensore Master
14/06/16, ore 16:56
Cap. 53:

Wow.
Davvero splendida, come sempre del resto.
Spesso mi ritrovo in seria difficoltà a recensire questa tua storia, perchè ogni tuo capitolo è uno splendido componimento aulico, poesia allo stato puro, e spesso io ho il timore di non trovare le parole giuste per esprimere il mio apprezzamento.
Ho trovato davvero molto bello il tuo accostamento della materia al potere di Hyoga e Camus, ho trovato questa trasformazione una splendida elegia, che non ha potuto fare a meno di commuovermi profondamente.
Come sempre il mio commento non ha senso ma, sul serio, è sempre molto difficile per me trovare le parole giuste.

Bravissima come al solito.

Un bacione

Recensore Master
14/06/16, ore 14:01
Cap. 53:

Oh sì.
Bizzarra, contorta e prepotente, ma è una forma d'amore anche il sottrarre alla lotta il proprio allievo. Perché non lo si ritiene capace di combattere ad armi pari con forze che lui nemmeno comprende. Sbagliando, certo, ché neppure i maestri sono esseri perfetti, ci mancherebbe. Ma meglio sbagliare, meglio commettere un errore veniale, piuttosto che permettere al proprio discepolo di compiere un errore madornale, uno di quelli per i quali non c'è rimedio.

Recensore Master
08/06/16, ore 12:37
Cap. 52:

L'odore della morte all'undicesima è quello del ghiaccio, dello zero assoluto (insomma, Camus non puzza, punto). Non quello "classico" della terra smossa.
E nel passaggio dove si parla del futuro in frantumi, vedo un Camus che si concede, anche se solo all'ultimo, un momento di pura umanità: non più solo il guerriero "freddo" a cui ci ha abituati, ma un uomo che si rende conto che il suo ruolo nel mondo è giunto al termine 

(no, ok, ho finito i commenti seri. Erano già finiti quando ho detto che non puzza ... shhhh)

Recensore Master
06/06/16, ore 19:29
Cap. 52:

La terra è un elemento rassicurante. Nel ghiaccio di Ojmjakon probabilmente il suo profumo arriva di rado, forse solo per qualche breve settimana prima che la morsa del ghiaccio si stringa di nuovo su cose e persone. Viceversa, il ghiaccio è una sensazione più tattile che olfattiva. Lo zero assoluto annulla entrambe.
Curiosa la tua idea di usare il punto di vista di Camus. Ho dovuto guardare le note per scoprirlo. Leggendo, ho immaginato il punto di vista di Hyoga per via di quel sottile legame rassicurante che la terra ha con la Madre e l'elemento femminino. Una terra che genera la vita e accoglie nel suo grembo i defunti con pari empatia.
a presto
S.

Recensore Veterano
04/06/16, ore 20:56
Cap. 52:

Perdona la brevità di questa recensione ma queste cento parole sono un capolavoro.
La perfetta impressione di una delle infinite sfaccettature di qualche cosa di tanto indefinibile come la Morte.
Chapeau.

Recensore Master
04/06/16, ore 19:30
Cap. 52:

Ha l'odore del futuro fatto a pezzi.

Ciao Engel. Mi sono permessa di citare questa tua frase perché è quella che più mi ha colpito. Il futuro fatto a pezzi richiama moltissimo l'immagine di un vetro - o di uno specchio - in frantumi, e sono sicura che il gioco di parole tra glace - ghiaccio - e glace - specchio - non sia casuale.
La morte odora di terra perché siamo legati all'idea della fossa da scavare nel grembo di Gea, col petricore che ci invade le narici, nonostante sia da anni che le inumazioni avvengono nei loculi. Eppure, quest'immagine è così viva e potente che, se si parla di cimitero, ci viene sempre in mente l'idea della fossa appena scavata, col cumuletto di terra smossa che apsetta di tornare al proprio posto. Ma nell'Undicesima Casa, dove è il ghiaccio eterno a dettare legge, la morte profuma di polvere, quella che cade sui soprammobili e i ninnoli da spolverare. E Hyoga nel Freezin' Coffin è un grottesco soprammobile extra-large.

Recensore Master
12/05/16, ore 20:36

Oh, non c'è proprio niente da fare: Saori continua ad essere ODIOSA in ogni momento, qualsiasi cosa faccia e chiunque scriva di lei (e non certo a causa di chi scrive, ma semplicemente per il fatto che è lei ad essere odiosa e antipatica).
Povero Hyoga... Lui sa bene che non è quello il motivo per cui ha lottato così duramente per ottenere la sua armatura! A lui non importa niente della gloria o dell'armatura d'oro... Lui desiderava soltanto una cosa, che sfortunatamente giace ancora nelle profondità degli abissi marini.
Apprezzo sempre moltissimo il tuo stile elegante e il modo in cui parli di Hyoga o di Camus... Trovo che il tuo modo di scrivere calzi alla perfezione ad entrambi!
Davvero, i miei più sinceri complimenti. <3

Recensore Master
12/05/16, ore 19:37

Povero Hyoga, eccola qui la grande e terribile verità. Sì, la via di un Cavaliere è quella di servire una dama. E che dama. Una che tira le fila del suo esercito con il piglio di un generale, ma ha l'aspetto di una fanciulla fragile e indifesa. Che grande inganno. Il tuo drabble mi fa pensare che arrivi nella vita di ogni Cavaliere il momento terribile in cui il velo di Maya si squarcia per lasciar vedere la verità. Anche Hyoga è una carta del mazzo, come tutti gli altri. Che la partita abbia inizio.

Recensore Master
11/05/16, ore 13:58

Saori riesce ad essere odiosa in qualunque salsa, non ce n'è XD (mi è odiosa anche quando la scrivo io cercando di farla quantomeno ... beh, utile XD)

NON andrò a tirare fuori i libri dei tarocchi (sono nell'ultimo cassetto in basso, per aprirlo devo riuscire a togliere il tappeto, cosa che no, non mi è ancora riuscita appunto perché la stupida cassettiera dell'ikea non ha i piedini XD), ma qualcosina mi ricordo e ... come tuo solito scelta sottile e ricercata <3 (come accidenti parlo?!)
Tu i lettori li vizi *___*

Recensore Master
09/05/16, ore 22:46

A ben pensarci, Hyoga ha imparato a rompere il ghiaccio eterno per una dama. Sua madre.
Certo, mi si dirà che il vassallaggio verso la propria madre non è assolutamente paragonabile a quello verso la propria dama (tu che dici, Lancillò? L'accendiamo?), ma sempre per una donna il nostro caro biondino s'è spaccato le reni e le nocche durante l'addestramento. Ma Athena, poi, non è pur sempre una dama? Ed ogni Santo che si rispetta non ha imparato ad essere Santo per Athena? 

Recensore Master
10/04/16, ore 18:07

Non so se Mitsumada Kido, nel sedurre tutte quelle donne, avesse la precisa intenzione di sfornare tanti eredi ... fatto sta che ha creato una specie di esercito. E, come un generale se ne infischia dei singoli soldati, così lui ignora i propri pargoli, a patto che siano docili e facciano quello che devono senza protestare. Se ci si riflette bene, è una faccenda piuttosto triste e inquietante, soprattutto perché con Saori, al contrario, Mr Kido è stato la dolcezza fatta persona. Chissà, forse preferiva le femminucce ...

Recensore Master
04/04/16, ore 18:54

Io ho dei problemi con la denominazione tradizionale dei simboli delle carte: uso solo quelle toscane, con le altre ci avrò giocato sì e no una volta XD
Ma, una volta contestualizzato, ho apprezzato molto l'idea di associare il prompt "Cuori" all'asso di coppe, che poi rimanda direttamente alla coppa dell'Acquario. Fonte di energia per il suo Signore, fonte di morte per l'avversario di turno: solo che, a differenza dei tanti altri che verranno, questo avversario probabilmente rimarrà impresso nella mente di Aurélien, poiché è stato il primo a soccombere per sua mano.
Come hai detto tu stessa, le prime volte non si scordano mai ... compresa la prima volta che uccidi.