Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 373 recensioni.
Positive : 373
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/11/15, ore 20:55
Cap. 45:

Ooooh, poter leggere una nuova drabble è davvero un piacere.
Molto bello e commovente anche questo nuovo capitolo, oltre che scritto - come sempre - in maniera assolutamente impeccabile.
L'immagine da te evocata mi ha profondamente intenerita, mi piace pensare a Natassia in versione ballerina e al piccolo Hyoga che la guarda con ammirazione, tentando a sua volta di imitare qualche impacciato passo di danza. Mi piace anche il fatto che tu abbia citato il nonno di Hyoga, una figura che ovviamente non è mai stata menzionata, ma è indubbiamente è esistita e che certamente merita di essere presa in considerazione.
Bello, davvero bello.
E tremendamente triste, sì... Ma con Hyoga, del resto, potrebbe essere diversamente?

Bravissima, un abbraccio.

Recensore Master
22/11/15, ore 05:55
Cap. 45:

Immagine struggente e che descrive perfettamente quello che dev'essere lo stato d'animo di Hyoga mentre pensa a quello che non ha più, quella del cerchio spezzato.
gyuuuu T_______T (dai, sono stata quasi seria! Per ben 3 righe!)

Recensore Master
06/10/15, ore 17:33

In prima battuta, io avrei risposto come Isaac (non certo come Hyoga, comunque).
Dato il mio amore per le opzioni macchinose e sofisticate, tuttavia, approvo in pieno la tua scelta di dare un'origine meno banale al nome del colpo Polvere di Diamanti (o Diamond Dust che dir si voglia).
Indomabile come il diamante, ma anche come il freddo che i due bambini vogliono invece imparare a padroneggiare.
Ps: nemmeno la sottoscritta ripone troppa fiducia in Kurumada ... ma possiamo concedergli il beneficio del dubbio, per una volta! XD

Recensore Master
03/10/15, ore 16:35

Ooooh, è sempre un piacere tornare a leggere un capitolo di questa tua raccolta... E quest'ultimo, in particolare, mi ha emozionato più di molti altri, forse proprio per la potenza che si racchiude nell'ultima frase pronunciata da Camus.
Non avevo mai pensato al fatto che un colpo del genere potesse racchiudere in questa spiegazione il proprio nome (perchè figuriamoci se Kurumada poteva pensarci... E non preoccuparti per i pregiudizi, io ne ho perchè non conosce la mitologia) e penso che tu abbia avuto davvero una splendida intuizione.
Del resto, chi se non Camus poteva essere così brillante ed acuto fra tutti i cavalieri di Athena?
E sì, ammetto anche di aver awwato tantissimo per la risposta di Hyoga... Ma che posso farci, lui da bambino mi fa letteralmente impazzire! **

Un bacione <3

Recensore Master
03/10/15, ore 16:16

Secondo me Kurumada alla domanda di Camus avrebbe risposto esattamente come i due bambini. I piccoli non hanno torto e la loro ingenuità nel rispondere è molto tenera. Ma nemmeno questo smuove di un centimetro il cuore di ghiaccio di Camus. L'immagine dell'Acquario che stai costruendo in questa raccolta è sempre più bella. Le drabble si addicono alla perfezione al tuo stile. Bellissima, come tutte le altre.
(Recensione modificata il 03/10/2015 - 04:17 pm)
(Recensione modificata il 03/10/2015 - 04:24 pm)

Recensore Master
03/10/15, ore 12:22

(e diciamocelo, era anche un po' un truzzetto ai suoi tempi ... m'e' capitato il secondo volume prima edizione tra le mani ieri ed era tipo vestito da seiya nella fotina all'interno della copertina XD)

Vedere Hyoga e Isaac che tirano a indovinare e Camus che pensa che si, forse sta pretendendo un po' troppo ... awww <3 (la risposta di Issac e' piu' o eno quella che avrebbero dato tutti o quasi mi sa XDDD )

Recensore Master
02/10/15, ore 20:03

Può essere benissimo. Un diamante è l'elemento più duro sulla faccia del pianeta. Lo puoi ridurre in polvere, ma continuerà a graffiare, a fendere, a fare male.

Mi è apiciuto molto Camus, granitico, quasi, con le gambe ben piantate nel terreno. Perché un maestro deve trasmettere solidità, giusto? Sì, poi ti insegna a ballare manco fossi Nure'ev, ma non gingilliamoci in quisquillie.

Purtroppo, ho anch'io dei grossi pregiudizi su Kurumada (no, non perché disegna da cani), e come te, credo che non sia affatto stupido, ma che finga molto, molto bene.

Recensore Master
21/06/15, ore 22:38

"E non c'è dolore più grande della nostalgia della felicità."
Questa frase mi è balzata agli occhi subito, per la sua disarmante esattezza. Sarà che cade proprio a fagiolo, stasera ... ma torniamo a noi.
Hyoga, l'eterno solitario. Un po' come Ikki, con l'unica differenza che Hyoga non ha mai scelto di trovarsi solo: è stata la vita a privarlo, a poco a poco, dei suoi affetti. Ogni volta che pareva il triangolo fosse chiuso, perfetto zac! Ecco che arriva una nuova sciagura a scompagnare di nuovo tutti i lati, lasciandolo "segmento" incompleto.
A parer mio, tuttavia, c'è un fatto che a Cignus sfugge: lui è parte di qualcosa. E lo è da molto tempo. Non sarà proprio un triangolo (un pentagono, al massimo XD), ma il legame che lo unisce agli altri cavalieri di Bronzo suoi compagni non mi pare sia cosa da poco ...

Recensore Master
13/06/15, ore 17:03

Un'altra immagine sublime ed efficace per descrivere questo personaggio incompleto per definizione. Riflettendo sulle tue parole mi è apparso chiaro per la prima volta come Hyoga sia un uomo condannato a restare incompleto, attanagliato da un senso di privazione che non trova rimedio. Perde ogni affetto: prima Natassia, poi Isaac (qui nemmeno nominato, come se la perdita dell'unico amico d'infanzia fosse un trauma troppo grande per essere elaborato a parole), infine il maestro Camus. Queste tre figure un triangolo lo compongono. E' Hyoga a non trovare una collocazione nelle geometrie, condannato com'è alla nostalgia della felicità, come tu stessa affermi. Brava!
S.

Recensore Master
13/06/15, ore 03:59

datemi quel dannato papero, devo grabbarlo ><
HYOGA: tenetemi lontana questa pazza!
No, sul serio, sto ragazzo è ... struggente, si U_U T_T

(commentone pregno eh)

Recensore Master
12/06/15, ore 10:52

Bella, davvero molto bella.
Sei riuscita a dare uno sviluppo davvero interessante al tema del triangolo, triste e malinconico, assolutamente perfetto per un personaggio come Hyoga, che per una vita intera si è trovato costretto a convivere con il dolore e la sensazione che gli sarebbe per sempre mancato qualcosa.
Difficile essere soltanto un lato... Difficile riuscire a completarsi da soli.
Ottimo lavoro anche stavolta. :)

Un abbraccio

Recensore Master
12/06/15, ore 10:28

Hyoga era sempre stato il lato di un triangolo mancato

Il bello di queste tue instantanee è la precisione chirurgica con cui scatti. Un triangolo mancato. Un triangolo aperto, in attesa che arrivi il terzo lato e ci faccia la benedetta cortesia di chiudere la figura. E se vogliamo cercare il pelo nell'uovo, Hyoga è stato il lato libero che ha chiuso il triangolo. Quello senza Natassia, con Camus e Isaac.

C'è un senso di attesa che scorre sottile in tutta questa raccolta. A volte è più smaccata, altra più sottile. Come un tratteggio. Perché Hyoga è una figura che resta appesa a qualcosa che sa che non potrà tornare. Eppure...

Recensore Master
24/05/15, ore 16:28
Cap. 41:

Oh, sì, gli occhi possono mentire. Soprattutto nei ricordi.
Perché, se a prima vista riusciamo ad inquadrare la realtà di quello che osserviamo, poi tale realtà va sfumando e noi ricordiamo solo ciò che effettivamente abbiamo voluto - o avuto paura - di vedere.
L'ultima immagine che Hyoga ha di sua madre, è un'immagine ingannevole: lei che sorride. Lui la rammenta così, perché all'epoca non ha saputo cogliere la disperazione celata dietro quel sorriso.
Della battaglia alla Casa della Bilancia, Hyoga ricorda solo il disprezzo e la delusione negli occhi di Camus, poiché sul momento non fu capace di leggerci anche tristezza, in quello sguardo.
Questo è ciò che succede quando sensi e ragione si mescolano ...

Recensore Master
24/05/15, ore 16:17
Cap. 40:

Secondo me, il fatto che in questa drabble tu abbia usato il "vero" (quello da te scelto, comunque) nome di Aquarius, anziché Camus, non è casuale; se così è, trovo che la decisione abbracci il contesto in modo molto armonioso.
Perché, al contrario di quanto uno si aspetterebbe da lui - perfino lui stesso "vorrebbe formulare un pensiero degno, da cavaliere", senza riuscirci -, l'ultimo pensiero di Camus prima di morire non è nemmeno un pensiero, ma un ricordo; un ricordo appartenuto ad una vita passata, in cui Aurélien era una persona normale. Che magari mangiava dolci e non sapeva che gusto avesse il ghiaccio.
Molto bella, la drabble ... quasi quanto è caotica la mia recensione, in effetti XD

Recensore Master
24/05/15, ore 16:06
Cap. 39:

Di tutti i sensi, il tatto è forse quello che più si tende a sottovalutare. Invece esistono tanti aspetti di una cosa - o di una persona - che è possibile cogliere solo toccandola. Come il ghiaccio, appunto: prima facie, è soltanto una superficie immobile di patina grigiastra.
Al tatto, tuttavia, se ne coglie la solidità, la temperatura, lo spessore; e ci si rende conto che no, che nemmeno il ghiaccio è sempre uguale a se stesso. E questa immagino sia una delle prime cose che un cavaliere del freddo viene a conoscere.