Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium
Molto bella anche questa, malinconica e poetica al tempo stesso. |
Che tristezza infinita si racchiude in questo colore tanto bello. |
Hai capito il nostro Camus? xD |
Oddio, ma che cosa dolcissima! ** |
Beh, dai.. L'arancione, tutto sommato, è un colore estremamente brillante e solare, pieno di vita e di allegria... Sì, in effetti capisco che al piccolo Hyoga possa fare un po' schifo. xD |
No, caro Hyoga, è inutile che provi a cercare una giustificazione. Gli occhi NON mentono. Quello che hai letto negli sguardi di tua madre, del tuo compagno, del tuo maestro è esattamente lo specchio dei loro pensieri. A mentire sono la lingua e la mente, che cercano in tutti i modi di dipingere la realtà come la vorremmo noi, perché quella vera (ammesso che esista una sola verità universale), soprattutto per un saint di Atena, è cruda e inaccettabile. Non ci sono più lacrime da piangere quando porti un'armatura addosso. Forse gli occhi lo hanno capito prima che il cuore. |
Povero piccolo Hyoga, quanto spesso ha avvertito il sapore, l'odore e ha dovuto sopportare la vista di quel rosso? |
Già, il nostro Camus. |
Ti assicuro che l'andamento temporale è l'ultimo dei miei problemi, in questo momento sto praticamente faticando a tenere gli occhi aperti perchè sono appannati dalle lacrime. ç_ç |
Oooh, ma la dolcezza di questo piccolo Hyoga, così impaziente di diventare un cavaliere, di controllare i ghiacci, di sentirsi finalmente abbastanza forte da vincere tutte le sue paure, smetterla finalmente di piangere. |
La vista è il senso cui ci affidiamo, quello che sfruttiamo per la maggior parte della nostra vita. E, paradossalmente, è il più difficile da usare senza il rischio di cadere nel banale. A volte è anche difficile parlare della vista in quanto tale. |
Un altra shot sul piccolo Hyoga e un altro modo per farmi soffrire al pensiero di questo cucciolotto tutto solo, al freddo, costretto a dover imparare che cosa è la solitudine e a trarre da essa le proprie forze, in un luogo dove il ghiaccio e la neve diventano casa, dove la paura deve essere dimenticata e il futuro sembra essere più lontano che mai. |
Nononononono... L'immagine di un piccolo anatroccolo che non riesce a tirare pugni senza ferirsi e che si mette a piangere per il dolore, i suoi occhioni azzurri lucidi, l'espressione afflitta... No, il mio cuore non è in grado di sopportare tutto ciò. |
Oh, Hyoga. |
Ancora una volta la freddezza di Camus, di fronte alla quale - tuttavia - io non riesco a non vedere una punta di amorevole soffisfazione, nel trovarsi di fronte ad un piccolo, futuro cavaliere di Athena. |