Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium
Bellissima anche questa drabble, ma ormai con te so che non posso aspettarmi di meno. :) |
Altro capitolo bellissimo e, come sempre, terribilmente malinconico. |
E si conclude così la serie dei pasti a Ojmjakon. |
Non so come ho fatto a lasciarmi indietro questa raccolta per tutto questo tempo ma sappi che ho recuperato tutto nel giro di poche ore, non riuscivo più a fermarmi perchè appena finivo una drabble volevo subito passare alla prossima. |
Verrebbe quasi da chiedersi chi sia il morto, lì fuori. Se quei dodici anni appartengano ad Aurélien e quindi sotto quella croce sbozzata non ci sia Isaac, ma un più prosaico animale che ha attraversato il ponte sull'arcobaleno. |
I pasti e la parvenza di normalità.. Prima di cominciare la lotta .. In primis di sopravvivenza. Bella e scabra come il ghiaccio. J |
Eh, sì... Quando si vive una vita dura come quella di un aspirante cavaliere di Athena, persino una cosa apparentemente banale come la colazione diventa un lusso, un piccolo piacere che molto spesso ci viene negato. |
Lui che mangia lentamente, perché sa che non ci sarà pranzo e nemmeno cena. |
Intensa. |
Domande filosofiche di grande peso, in questo drabble. Mamma mia. Il peso dell'anima. Già. A me piace pensare che il peso di un uomo non stia nella materia ma nelle azioni che compie, e nel modo in cui queste migliorano o peggiorano la vita di chi gli sta intorno. Camus, il filosofo esistenzialista, sta proprio a pennello su Camus il Santo. Non so se Kurumada abbia fatto apposta. Non lo ritengo così raffinato, secondo me ha aperto l'enciclopedia a caso e ha scelto un nome. Ma gli è andata bene, perché il sottile male di vivere del filosofo che ha scelto calza sul suo personaggio meglio dell'Armatura dell'Acquario. |
Madre di Dio. |
L'aria. |
Sono felice che tu prosegua con la pubblicazione di queste drabble, perché sono le perfette pause in queste mie giornate di lavoro convulse. La scelta di questo ossimoro fuoco-ghiaccio è stata geniale. Originale ed evocativa. Mi piace il contrasto fra il gelo che rende immobili e sospende la vita e il fuoco, immagine stessa del divenire, che invece continua a bruciare. E a far male. E' una uscita davvero brusca dal complesso di Edipo. Finalmente Hyoga può guardare al fuoco del cosmo, e non a quello dei sentimenti. Il suo addestramento è completato. |
Dicono che un corpo costretto nel ghiaccio non patisca la pena dell'eternità. |
Hyoga nella bara di ghiaccio, per una volta, non pensa a sua madre. Il ghiaccio rallenta il metabolismo e il tempo, crea una sospensione di tutto. Ma non del sentimento. A modo suo (glaciale) Camus gli ha mostrato affetto. Lo ha protetto. Dai pericoli della battaglia, ma anche e soprattutto da se stesso e dalla sua fragilità. |