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Julia ha ventisei anni, si mantiene grazie a un lavoro che non le piace e spesso la notte fatica a dormire, preda della solitudine.
Andrew vive alla giornata, sempre pronto a terminarla con una birra in compagnia degli amici al solito bar.
Non hanno nulla in comune, eppure la loro amicizia regge da anni, a dispetto di ogni previsione.
Cosa accadrà quando Julia ricomincerà a frequentare Richard, il suo ragazzo storico?
Tra gelosie, equivoci e visioni inaspettate, il loro rapporto subirà un grande colpo perché nessuno dei due ha fatto i conti con l’imprevisto.

Noah sentì dei capelli solleticargli il volto. Arricciò il naso infastidito e spinse leggermente la proprietaria, facendosi spazio ne letto. Si girò dall’altra parte, cercando di tirare un po’ di coperta dalla sua parte, ma nulla, come al solito lei vi si era tutta arrotolata dentro.
Rachel scese dall’aereo, andando poi a recuperare le valigie. Era tornata a casa. O almeno, era in America e a breve sarebbe tornata a casa.
David chiuse la chiamata arrabbiato come sempre. Non sarebbe tornato da lui, no, aveva chiuso.
Santana si svegliò ancora molto assonnata. Tastò l’altra parte del letto, trovandola vuota. Lei era già andata via, come pensava.
Brittany arrivò al lavoro leggermente in anticipo. Lei le mancava già, come sempre non poteva starle troppo lontano, ma per il lavoro doveva.
Mike si lasciò sistemare la cravatta dalla fidanzata, sorridendo mentre lei era tutta concentrata.
Kurt si sistemò il ciuffo per l’ennesima volta, sembrava che quella mattina non volesse stare come voleva. Si passò poi un filo di crema sul volto e allentò il foulard.
[Future-fic]

Damon ha perduto la parte migliore di lui.
Elena si limita ad esistere.
Katherine per la prima volta non ha un piano.
Stefan lascia impronte insanguinate dietro di sé.
[ambientata nella terza stagione]

Kurt aiuta Dave a trovare la via d'uscita dal suo nascondiglio. Quando le cose prendono una piega peggiore di quanto potesse aver mai immaginato, è compito di Kurt aiutare Dave a rimettere insieme i pezzi. Non-con, violenza, omofobia.
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"Allora pensa a questo: se lo fai, qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere? Onestamente, non voglio essere impertinente, ma dovresti pensarci sul serio. Perché se immagini la cosa peggiore che potrebbe succederti e la confronti con l'inferno in cui stai vivendo adesso... vedrai qual è la scelta migliore e potrai prendere una decisione in modo più semplice.
E per quel che conta... anche se non sceglierai la strada che penso dovresti, sono comunque abbastanza fiero di te."

[IN PAUSA] AU, FutureFic, SimilFantasy? forse Sci-Fi.
In un futuro non troppo lontano la vita delle persone è comandata a bacchetta da un nuovo farmaco, una nuova avanguardia della ricerca genetica: la Famiglia-47.
Con il solo impiego di due patrimoni genetici differenti, reperibili da un singolo capello, non c'è più bisogno di ricercare l'amore della vita per mettere su famiglia. Dopo un iniziale rifiuto, tutti riescono ad accettare questa novità in campo scientifico e umano e ben presto diventa il metodo principale per creare quel nucleo familiare tanto bramato e desiderato.
Ma in un futuro in cui la procreazione è comandata dalla scienza, c'è ancora spazio per l'amore?
La storia di Harmony, Sugar, Sebastian e Rory. I figli dal futuro.

Allora, non lo so come mi è venuta quest'idea XD (o forse si)
Ma, sta di fatto che sto scrivendo queste cose assurde per davvero.
Aprite e capirete di cosa parlo, non lo ripeterò, ho del pudore io(ma davvero?)
E niente, ho intenzione di farli proprio tutti u.u
-Noah Puckerman
-Finn Hudson
-Sam Evans
-Kurt Hummel
-Blaine Anderson
-William Schuester
-Artie Abrams
-Jesse StJames
-Carl Howell
-Rory Flanagan
-Dave Karofsky
-Bryan Ryan
-Sebastian Smythe
-Mike Chang

Cheerio!Kurt e Football Player!Dave.
Kurt si mise a trafficare nel suo armadietto con le guance arrossate e un groppo alla gola, pensando che l'unico posto in cui non voleva essere in quel momento era in uno spogliatoio pronto a denudarsi insieme a un suo pseudo-ex che in realtà era già nudo. Il caso certe volte era davvero bastardo.

SPOILER 3x05 anche nella descrizione della storia.
“Guarda, Sebastian, io sono fidanzato.”
“La cosa non mi da fastidio se non da fastidio a te.”
“No.. guarda... io ci tengo a lui... davvero non-”
“Non deve mica venire a saperlo.”
A Blaine morirono le parole sulle labbra perchè quel dannatissimo ragazzo l'aveva fatto di nuovo, gli aveva di nuovo fatto quello sguardo ipnotizzante che aveva avuto in volto per tutto il tempo di Uptown Girl.
Lo sguardo da “ti voglio”.
[Sebastian/Blaine]

SPOILER 3X05 anche nella descrizione della storia.
Dave si guardò un'ultima volta allo specchio, fece una smorfia e si sistemò ancora una volta la cravatta con fare nervoso e le mani tremanti, il che non aveva senso visto che quello non era neanche il primo giorno nella scuola nuova.
Ma non era neanche un giorno qualsiasi.
“Allora, pronto per il primo giorno di prove? O hai intenzione di strozzarti prima con quella cravatta?”
Che poi Sebastian era anche simpatico. Beh, ogni tanto era simpatico.

Chiudi una porta si apre un portone.
Lei, però, aveva sbagliato: aveva aperto una porta.
Era stato uno sbaglio enorme, non avrebbe dovuto farlo.
Nello stesso momento in cui aprì la porta li vide lì vicini, troppo vicini.

FutureFic Kurtofsky al limite della dolcezza e fluffosità con un pizzico di Orgoglio e Pregiudizio.
“In vain have I struggled, it will not do. My feelings will not be repressed. You must allow me to tell you how ardently I admire and love you.”

Quando era stato convocato dalla Coach Beiste, Kurt Hummel era quasi sicuro che l'argomento sarebbe andato a scontrarsi sul fattore 'Karofsky' e, mentre si metteva comodo sulla panchina - accavallando elegantemente le gambe -, già aveva iniziato a prepararsi un discorso su quanto non fosse causa sua se quel 'troglodita-ruba-baci' passava più tempo a rendergli il liceo un inferno che ad allenarsi, e che di conseguenza non rendesse più come all'inizio dell'anno nel suo ruolo di difensore. Non erano affari suoi prima di tutto e inoltre, in completa sincerità, non sapeva neanche come stesse andando Karofsky: non gli importava neanche saperlo!