Avevo definitivamente chiuso con il mio inferno.
Adesso ero pronta a vivere il mio nuovo paradiso.

"Avevo la grande sfortuna di trovarmi in classe con i gemelli Bill e Tom Kaulitz, rispettivamente cantante e chitarrista della band. In una parola? Insopportabili." tratto dal capitolo 1.
Laura Seindel odia con tutta sé stessa i Tokio Hotel e l'unica cosa che vorrebbe è stare lontana da loro, ma è proprio la sola cosa che non succede.

Ciao a tutti, mi chiamo Nicole, ho 20 anni,mi conoscerete durante la storia l'unica cosa che vi dico è che sono molto orgogliosa. Comunque parliamo della storia,cosa succedere se i Kaulitz non fossero da soli ma avranno una nuova arrivata a casa?? bhe basta seguire questa storia e lo scoprirete XD voglio fare la cattiva per questo non vi dirò niente,spero di avervi incuriosito con il titolo della mia storia. Se è cosi Buona lettura a tutti :)

[Sequel di Wedding Planner]
Nel frattempo non aveva sentito nessuno entrare, e quindi aprì la porta in tutta tranquillità. Nel momento in cui uscì, però, la porta del bagno si aprì.
Si immobilizzò e sentì il sangue nelle sue vene gelarsi, terrorizzata.
Sulla soglia stava un giovane dall'aria spaesata che la osservava da capo a piedi.
Aveva dei capelli corti e pettinati su un lato, il fisico massiccio e muscoloso, addominali scolpiti appena visibili sotto la maglietta nera a scollo a V che portava sopra un paio di semplici jeans.
- Ahm, credo aver sbagliato, scusami- disse il ragazzo con un sorriso imbarazzato, per poi chiudere la porta.
Brooklyn non si mosse di un millimetro, aspettando che il giovane capisse di non essere stato lui a confondersi, ma di essere lei la persona che si trovava nel luogo decisamente più sbagliato sulla faccia della Terra.
- Ehi!- fece infatti il ragazzo, riaprendo la porta ed entrando nel bagno - Perché sei nel bagno degli uomini?- chiese, incredulo.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=6ZsM0kxuYUE

STORIA INCOMPLETA
“Aveva ragione mio fratello. Aveva ragione su tutti i fronti.
Sono uno schifo. Sono una schifezza di persona. Posso mai fare questo? Posso trattare così la gente?
Non so perché lo faccio, ma mi viene naturale. Come se una bestia si impossessasse di me ogni volta che esco di casa. Ogni volta che mi preparo per uscire e mi guardo allo specchio, vedo il mio sguardo cambiare e diventare cupo, freddo e distaccato. Me ne sono reso conto solo nell'ultimo periodo. Solo quando una certa persona me l'ha fatto notare ed è entrata a far parte della mia vita, sconvolgendomela in modo irreparabile.
Che cosa sono? In cosa mi sono trasformato? In che cosa mi hanno trasformato? Questo sono veramente io?
Ormai non ho più alcuna certezza. Esse sono morte con me, con la mia ultima vera immagine riflessa nello specchio. Questo non sono io e non ritroverò mai più il vero me stesso. Io sono morto.”

- Arrivano oggi!-, urlò ancora Hellen.
- Diventeranno i miei fratelli!-.
- I tuoi. Non i miei, cara!-.
- Oh Hellen, magari sono dei cessi!-, rise Agnes.
- Beh….-, continuò Sofie. - Giudicando Gordon avrei SERI dubbi!-.
- Oh, perché siete tutte fissate col mio patrigno?-.
- Perché è figo!-, risposero in coro le tre.
- Okay, ammetto che se fosse vent’anni più giovane e non fosse il mio patrigno un pensierino ce lo farei, ma… Dio! Rimane il fatto che i vostri sogni erotici non mi riguardano minimamente!-.
- Fammi capire! Tu non hai MAI conosciuto i figli di Gordon?-, chiese stupita Sarah.
- Nah…-, alzò le spalle lei guardando i tipi della squadra di basket che entravano nell’aula. - E ad essere sincera non m’interessa minimamente conoscerli.-.
- Ancora questa storia!-, girò gli occhi Sofie.
- Saranno due intellettualoni del cazzo. Insomma, Gordon poteva lasciarli a Magdeburgo no?-.
- Sì, certo!-, girò gli occhi Hellen. - Quale padre lascerebbe i figli in provincia, quando ha la possibilità di sposare la più famosa stilista di Berlino, vivere in un Megavillone nel Mitte e mandare i figli a studiare al Graues Kloster? Sarebbe un pazzo!-.

INTRO ORIGINALE DELL'AUTRICE: A Los Angeles, una modella e ballerina con un passato scioccante che le ha fatto perdere la fiducia nel genere maschile e una giovane rockstar, conosciuta in tutto il mondo, che ormai non spera più di trovare l’amore vero e una persona che scacci un po’ della sua solitudine… È la mia prima ff, spero vi piaccia! Attenzione: a volte dialoghi in inglese (ma non troppo lunghi, né troppo complicati)!
...Scritta da Precious Star...
P.S.: se dovesse servire, posso mettere le traduzioni... ma le frasi in inglese sono davvero poche, le capisco io che sono una capra, quindi figuriamoci voi!

"Ehi tu, fermati! Oh, maledizione. Fermati ho detto!"
Una corsa disperata, la pioggia battente, le lacrime amare, i brandelli di speranza.. Quella notte non aveva niente da perdere, voleva solo una risposta.. Voleva solo la verità.
Un lampo squarciò il cielo e finalmente, il volto dell'ombra scura si illuminò per un istante.
La ragazza cadde incespicando stupita sull'asfalto bagnato, troppo scossa per dire qualcosa, troppo dolorante per rialzarsi.
Lo aveva visto.
Poi, ricordò solo il buio.

In questa storia non c'è niente di felice, niente di sdolcinato e anche quando la trama, specialmente nel finale, prenderà una piega diversa, resterà costante quella sottile malinconia, un peso, quella tremenda sensazione di essere sempre in ritardo nel comprendere i propri sentimenti, le persone, capire i loro atteggiamenti, superare se stessi, sconfiggere il proprio orgoglio, andare oltre i luoghi comuni, volare, volare in alto, lasciarsi trasportare dall'amore che, vuoi o non vuoi, cambia la vita.
Il "mio" Tom è una star ( potrebbe essere abbastanza sfruttato come ruolo), una di quelle persone abbastanza frivole, superficiali, piene di sé. Ma nasconde un segreto: ogni notte, al buio, si incontra con qualcuno, una persona di cui non conosce né il volto né il nome, ma è l'unico che fa nascere in lui qualcosa di nuovo, di inspiegabile, l'unico che lo interessa ogni volta di più, l'unico che lo rende sempre più "umano", sempre più vulnerabile, sempre più "esposto". Questo è qualcosa che Tom odia, ma allo stesso tempo ama follemente. Lui lo rende diverso, quasi il paradosso di se stesso, lui che è diventato la sua ossessione.
Questa storia è una TWINCEST, se non gradite il genere, non leggete, grazie.

Lui non c’era più da quasi un anno; se n’era andato, così, dal nulla.
Questo le aveva lacerato l’anima e distrutto il cuore.
Ma le mancava, da morire; ma aveva comunque paura, perché ora che stava cominciando a vivere di nuovo, cercando, comunque, di lasciarlo da parte, lui sarebbe ricomparso, lei lo sapeva, se lo sentiva.
Quello che lei non sapeva, era che lui era tornato, e che la stava osservando da lontano.

Un'artista squattrinata e una rockstar in cerca di pubblicità. Sarà amore?
[dal capitolo 2]
-Ciao, Alyx. Benvenuta. Accomodati.-
-Mi scuso per il ritardo, le lezioni sono state interminabili oggi.-
-Non preoccuparti. Desideri qualcosa?-
-Sì, che arriviamo subito al dunque. Sapete, ho una certa fretta… gli impegni universitari sono molti.-
-Bene, dunque. Non perdiamo tempo. Bill e io siamo qui per farti una proposta, so che è un po’ inusuale, ma è una emergenza.-
-Sto ascoltando.-
-Vorremmo proporti un accordo.-
-Un accordo?-
E' la mia prima ff... spero che vi piacerà!

Bill Kaulitz e Anis Ferchichi: due cantanti, due personaggi pubblici, due amanti che hanno smesso di nascondere la loro relazione anche ai rotocalchi.
Una coppia fortissima, bellissima, innamoratissima, issima.
Una sera, però, qualcosa non funziona.-
- Dai, Anis, sono appena tornato distrutto da Hamburg… non mi va… -.
A volte, in effetti, è solo questione di voglia.
Voglia di amare, essere amati, sorridere, gioire, godere. Ma anche vivere e lottare.
[Postata sul mio archivio dal 01.04.2010 al 08.06.2010]

"Sono i tuoi ricordi,che ti portano ad avere ques'anima congelata? Parlami!"
Anima congelata.
Lo guardò come se l'avesse scoperta,come se le avesse strappato la pelle e messo a nudo le sue emozioni.
"Ma vaffanculo!"

“Non credere che non mi manchi” disse Bill, guardando lontano, fissando un punto senza distogliere il suo sguardo.
“Mi manca quando mi alzo, guardo fuori dalla finestra e vedo il cielo azzurro a novembre. Mi manca quando chiudo gli occhi, la notte, prima di addormentarmi e penso alla mia infanzia e a Magdeburgo. Chi l’avrebbe mai detto? Odiavo quel posto, odiavo la Germania, la mia casa, la mia patria. E ora..” sospirò, voltandosi verso Frances. “Ora farei di tutto pur di tornarci” concluse, aspettando l’ennesima domanda della ragazza che sedeva vicino a lui.
“E allora perché non torni ad Amburgo?” gli chiese curiosa, “Che cosa stai aspettando?”
“Qualcosa per cui valga la pena tornare” sussurrò, prendendo tra le braccia la sua cagnolina, Luna.
“E tu Fran? Cosa stai aspettando?” continuò dopo pochi secondi, alludendo al fatto che anche a Frances non piacesse vivere in quell’enorme città dai grattaceli immensi.
Frances esitò qualche secondo, poi lo guardò intensamente e sussurrò quelle parole, senza nemmeno rendersene conto: “Qualcuno per cui valga la pena vivere”.

Alice Jones è una giovane cantante chiamata a collaborare al nuovo album dei Tokio Hotel.
Verrà travolta inevitabilmente nella loro vita patinata.
"Erano vicini, molto vicini, ancora una volta troppo vicini. Tom adagiò la chitarra sul tappeto, e con dolcezza intrecciò la sua mano con quella della ragazza, che rimase immobile, non riusciva a muoversi, il contatto con il ragazzo l’aveva quasi intorpidita.
Tom strinse la presa e avvicinò la ragazza a sé. Alice sentì il cuore esploderle in petto quando si ritrovò seduta sulle gambe del chitarrista, che non le staccava gli occhi di dosso. -Tom...non possiamo.-"