Una fragilità infinita nascosta dietro ironia e sfacciataggine.
Una vita troppo pesante per poterla affrontare.
Una sola via d'uscita.
Una breve poesia, nata dalla malinconia di un anniversario imminente e dall' EP di Hormoaning.

Cobain non era altro che mozziconi di sigarette e All Star rovinate;
Cobain non era altro che una chitarra e dei capelli sporchi;
Cobain non era nessuno eppure è tutti noi;
Cobain non era altro che uno stupido;
Cobain era contagioso;

JALEX. Il linguaggio della storia è molto basso e confidenziale, dato che tutto il racconto viene "narrato" da Jack ed entreremo nella sua mente malata :)

Una piccola poesia di una ragazza che corre nel bosco per cercare di sfuggire all'uomo nero, lo Slenderman

Vic è intento ad addobbare casa per Natale. Che accade se Kellin Quinn si presenta a casa sua e cominciano a lanciarsi battutine sul puntale dell'albero?
[KELLIC]
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Le cose belle nascono per essere guardate e basta, toccandole si rischia di sporcarle.
(SOSPESA)

A seguito dei tweet degli utenti olobersyko e Kellinquinn, su Twitter si è scatenata una guerra tra bandom. Ma cos'è successo veramente fra i due cantanti? Dal primo (e unico) capitolo: “”Non posso sopportare di essere preso per il culo di nuovo, Katelynne. Non posso”, mormorai, sentendomi improvvisamente stanco. Stanco di quel tour infernale, stanco di essere costantemente lontano dalla mia famiglia, da mia moglie e dalla mia bambina, stanco di quella stupida guerra senza fine contro Oliver, stanco di passare sempre per la fighetta montata.” ((buttsex is the way))

[http://it.wikipedia.org/wiki/Sleeping_with_Sirens]
[Sleeping with Sirens]KELLIC (Kellin Quinn & Vic Fuentes) (Sleeping with sirens e Pierce the veil)
Si svolge in un liceo, dove Vic è il nuovo studente. Il suo primo compagno e amico è Kellin, ma la loro amicizia diventerà qualcos'altro.
Questa FF è stata scritta insieme a lei:
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=425462
IL SEGUITO:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2063862&i=1

Oliver e le sue canzoni, Oliver e i suoi demoni, Oliver e una penna nella sua mano tremante.
È il tuo momento preferito della giornata, quando sul mondo calano quelle ombre che per te sono così dolci, accoglienti, il rifugio sicuro per la tua mente che durante il giorno trabocca di parole, parole fervide, parole che ti rimangono bloccate sulla punta della lingua, parole che non sanno come uscire fuori.
Ma ora è buio, è iniziata quella benedizione o forse quella maledizione che ti permette di scrivere.

Ventitré marzo duemilatredici.
Tutto finì, un fulmine a ciel sereno. Milioni di fan si sentivano tristi, abbandonati. Quei fan che si creavano illusioni come un castello di carta, quelli che sognavano di ringraziarli. Tutto si distrusse.
Dodici anni, una carriera, tanti sogni infranti. Tutti speravano in un loro ritorno.
Sette agosto duemilaquindici.
Gerard Way, il frontman annuncia il ritorno sulle scene dei My Chemical Romance. I fan erano entusiasti, felici e quei sogni infranti furono realizzati.
Nella tappa un concerto in Italia, a Roma. L'arena era piena, gente che spingeva, che urlava e piangeva, gente che intonava canzoni, e poi il conto alla rovescia: 3...2...1...
Le luci furono spente però sul palco si scorgeva una figura, iniziò a intonare "The Light Behind Your Eyes."
Dopo la canzone Gerard si sedette sull'amplificatore e iniziò a parlare:
«Ci scusiamo con voi, per tutto. Quell'arco di tempo è durato un millennio, mi sono sentito anche io abbandonato. Guardatevi, ragazzi di qualsiasi età che sta urlando per noi. Siamo davvero fieri e felici di essere ritornati sulle scene mondiali, ma questo non durerà per sempre, perché dopo questo tour la band si scioglierà per sempre. Nessun ritorno, mi dispiace.»
Dopo

"Non potrò mai dimenticare quella scena per il resto della mia vita: ma alla porta mi aprì un Brian tutto nudo e bagnato con solo una piccola asciugamano per coprire i gioielli di famiglia."
Non la solita Syn/Zacky.

Gerard fissa il coltello in silenzio e pensa. La sua mente lavora veloce e imperturbabile, pensieri confusi schizzano avanti e indietro nel suo cervello, alcune parole sembrano quasi non avere un senso logico, altre invece sembrano affondare nel suo cuore come coltelli di ghiaccio. Feriscono, fanno male.
Gerard piega le ginocchia e le avvolge in un abbraccio serrato e malsano, appoggiando la fronte su queste ultime. Non deve pensare, pensare fa male. Ma come si può non pensare senza alcool o droga?
Sa che tutto questo lo porterà alla fine, prima o poi, ma forse neanche questo è importante. Forse niente di ciò che riguarda lui è importante.
Gee e l'autolesionismo.
Perché purtroppo non tutti viviamo vite perfette.
E le parole, quelle che scivolano nella testa, fanno più male di tutti gli insulti del mondo.
Un bacio,
_Cris

"Frank?" Chiese, incerto, per poi alzarsi lentamente dal letto, portandosi dietro il lenzuolo.
Frank scosse la testa, continuando a ripetere "No, no, no, non può essere, no, cosa cazzo significa, no..." fissandosi nella superficie riflettente, toccandosi i tatuaggi ed i capelli. Gerard lo raggiunse e quasi gli venne un colpo quando si vide nello specchio.
Quello non era lui.
Solo che... Era indubbiamente lui.