Recensioni per
With or without you
di kk549210

Questa storia ha ottenuto 98 recensioni.
Positive : 98
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/02/14, ore 15:03
Cap. 4:

il tic tic dell'orologio biologico...ormai abbiamo appurato che per sarah la vera priorità è l'aver un figlio e non come Harm le ha promesso: ci sono tanti modi, ma un figlio suo, loro, concepito in modo naturale...l'idea di avere mattie è bella, ma non così appagante come avere un figlio tutto suo...
ancora una volta ben fatto carissima KK
vado al prossimo capitolo che precedentemente avevo letto ma non recensito: che bischera...
matty89

Recensore Master
03/02/14, ore 14:50

Il Natale è sempre il momento più magico dell'anno...tuti invitati dai Rabb, dove Frank e Trsih vedono che il loro Harm è riuscito ad avere una sua famiglia, quella che ha sempre sognato, e finita l'età del bello e impossibile(direbbe la Nannini) decide di mettere la testa apposto...ovviamente i Roberts fedeli e cari amici decidono di aiutare i rabbed in particolare Sarah, per riuscire ad avere anche lei i figli...
matty89

Recensore Master
03/02/14, ore 14:40

Capitolo davvero simpatico e divertenete e ben scritto come sempre...in questo ci mostri la coppia come non l'abbiamo mai vista al Jag in fin dei conti...bella, innmaorata, passionale e scherzosa...però sia per Harm che per Mac troviamo un velo di tristezza, l'uno per il volo spiccato dal suo tesoro Mattie, che ora è al college e per Sarah l'amarezza di non avere figli...
come sempre brava KK
un bacio matty89

Recensore Master
18/12/13, ore 11:05

carissima KK, mi sono accorta soltanto adesso di non aver recensito questa tua meravigliosa storia, benchè l'avessi letta, forse ti ho lasciato solo dei piccoli messaggi, ma adesso torno al mio compito quello che forse so fare meglio: recensire...allora qui ci mostri la vita di Harm e Sarah dopo il matrimonio, con alle prese Mattie che va al College...è semplice per la ragazza chiamare papà Harm, poichè in fin dei conti un vero padre lei non l'ha mai avuto, ma chiamare Mac mamma è più difficile, poichè per Mattie la madre è stata una figura davvero importante...Harm vuole fare il novello sposino pieno di passione ribadendo il fatto che non avendo figli, beh...mi hai capito...Invece Mac vuole dei figli in qualsiasi modo e come l'hai ben sottolineato tu “Senza figli. Già.” pensò lei.
Perfetto
matty89
(Recensione modificata il 03/02/2014 - 02:31 pm)

Recensore Junior
12/11/13, ore 16:02

E la tua seconda narrazione è giunta alla parola finis. Finis operis. Non fu affare da poco conto. "Ci si provi un altro, e non si rompa la testa!" (Goethe). L'ultimo Capitolo, il XXXI,Complimenti, dottoressa!, ha tutte le caratteristiche del finale, di un finale aperto, come il "Sì, zio!" alla fine di Morte a credito di Céline. Maria e Gabriel Garcia Rabb. I bambini hanno mantenuto il doppio cognome: Harm e Sarah sono stati concordi sul fatto che "la loro storia non doveva essere spezzata". Nessuna storia deve essere spezzata, mai: sarebbe orrore puro. Una tranquilla serata estiva. C'è aria di novità, di rinascita... "Sorgeva la notte, dolce e chiara". Ed è la notte prima degli esami, sempre essa, la sacra notte, che si rinnova. Segue bellissimo il lirico passo "Contemplare le stelle..." Una poesia. Una sublime sospensione lirica prima del finale aperto, chopiniana. Harm ricapitola. Sarah gli dice che ha pensato di adottare un altro bambino. Ora è più avanti di lui. E Harm ne gode. The King shall rejoice. *** La cerimonia, semplice e familiare. Harm è Orazio lusingato da Mecenate: sublimi feriam sidera vertice. Anche lui si rallegra del successo della sua prole.The King shall rejoice. ***Tardo pomeriggio, qualche giorno più tardi. Qualcuno suona alla porta... Chi è su le soglie? Non odo, non voglio udire. Ahi, Mac, Mac! "Sulla soglia, una donna di una sessantina d'anni, molto smagrita, gli occhi bistrati e l'aria spossata". Ach, Schmerz! Chi è? Mac vide confusamente, la vide, poi vide chiaro. Manzoni ora suona tragico. Ricorda un altro "la vide"...: "la vide, la conobbe... Ahi, vista! Ahi, conoscenza!" Le labbra sono sigillate, l'orrore è muto. "Vattene" - e la manda via. "Chi era, mamma?" / "Nessuno" rispose lei. La sera avanza, un pallido respiro... (Bud's poetical improvisation). Lenti gli accordi della chiusa. è il "motivo di Mac". Sipario. Plaudite, spectatores! L'invenzione è magnifica. BUD

Recensore Junior
12/11/13, ore 15:56

Cara Ka, Ottimo questo Natale in famiglia! Certo Gabo che gattona verso l'albero di Natale e AJ che gioca al dottore con lui sono indimenticabili, ma anche Mattie, Harm e Bud, nonché Harriet e Sarah hanno delle "parti" interessanti: per esempio è divertentissimo quando Harm si presenta al ragazzo di Mattie dicendo "Eccolo, il babbo!" e tenendo in braccio Gabo oppure quando Bud brinda con commosso vigore alla salute dell'allegra brigata o quando si provano e si cantano i canti natalizi. Esilarante è poi il "racconto della cassiera" fatto da Harm, nel quale pure interviene Gabo, e il "vecchio mio" con cui si rivolge a Bud, in vena di nostalgico-malinconica evocazione dei "bei tempi andati" e di commozione per la gioia della giovane coppia. Vale. A me questo Cap. XXX piace moltissimo. BC

Recensore Junior
12/11/13, ore 12:24

Il Cap. XXIX, Questa nostra famiglia è bellissima, è un ottimo esempio di narrazione idilliaco-malinconica . Apprendiamo ora quello che da tempo ci potevamo aspettare, sebbene la nostra attenzione fosse concentrata altrove: Mattie, la meravigliosa primogenita, ha un ragazzo di nome Anthony, studioso di informatica di un anno più anziano di lei, laureato col massimo dei voti, persona perbene, a quanto pare. Harm, cui la ragazza si confessa, è paternamente orgoglioso, non vede l'ora di vedere Anthony di persona, magari in occasione della festa del Ringraziamento, o in modo più informale. Il discorso si è appena chiuso quando la lettura ci trasporta nel giardinetto di casa, a presenziare ad una festicciola coi Roberts. Come in altre precedenti occasioni analoghe, il tono è malinconico-idilliaco, e caratteristicamente umoristico al contempo. AJ ha una predilezione per il piccolo Gabo. Mac ed Harriet ridono divertite alla notizia del fidanzamento, se così si può dire, di Mattie. Il rapporto AJ-Gabo è alla ribalta: il primo ha già le idee chiare sul suo futuro, e lo confessa all'adorato piccino. "Da grande farò il dottore. Così curerò tanti bambini come te". "Ti confesso un segreto..." dice. E di quale peso. Behold, I tell you a mistery! We shall not all sleep, but we shall all be chang'd, in a moment, in a twinkling of an eye... Valeas. Ton. Buddy

Recensore Junior
12/11/13, ore 12:22

E il quadro più bello, è, per Harm, Sarah che allatta Gabo, sì che allatta Gabo, sia pure non "alla poppa". Ancora una volta viene ribadito che la maternità non sta nella fisiologia, e ormai è certo che anche Mac, abbia appreso, dal dolore. Apprendiamo inoltre in questo capitolo che Arcadio non è altro che il coniglietto il peluche di Maria, l'amico-ricordo.
La tua rasserenante narrazione, che ha a tratti toni quasi di fiaba, mi ribadisce nella convinzione che dobbiamo il massimo rispetto a chi ci sta vicino. E nella speranza di riuscire a metterla in atto. A presto, KK. Buddy Caffarelli

Recensore Junior
12/11/13, ore 12:20

I Capp. XVII-XVIII, Apprendistato familiare e Il quadro più bello sono consequenziali non solo cronologicamente: in essi Maria impara ad amare Harm, Wanda vede in lui un vero padre, Mac conosce commossa che suo marito non è più una testa calda, ha solo (?) un cuore caldo e accogliente ora, è svuotato di sé e pieno di paterno amore. La stanza dei bambini, il loro nido ricostruito.
BC

Recensore Junior
12/11/13, ore 12:19

La storia di Gabriel e Maria Garcia Iguaran e dei loro genitori cubani Aureliano e Tranquillina, narrata soprattutto da Wanda Kinkaid, l'anziana persona della parrocchia che li ospita ("molto meglio che finire in una casa famiglia" commenta Harm) e dei loro parenti a Santiago de Las Vegas-Calvino, è una tragicall story, aperta però fiduciosamente al futuro (i parenti dei bambini si augurano che la disgrazia possa essere almeno parzialmente lenita da nuovi genitori che si prendano cura di loro). E il futuro premia la fede dei parenti e l'amorosa fedeltà dei defunti Aureliano e Tranquillina, che riposano en eirene, immaginiamo in un luminoso "dormitorio" in attesa della Resurrezione, quasi in una catacomba - fantastico io, appigliandomi ai loro nomi protocristiani. En eirene... en eirene... Pax! E Zvanì torna alla memoria, mentre del citato Arcadio ancora non si sa nulla.
In effetti che Harm citi l'ek pathei mathos, non è poi sorprendente: anche se plausibilmente non ha letto Eschilo, ha letto il liber scriptus, il libro della vita che zampilla, l'aureus sitientibus imber che ha dissetato anche il tragediografo, come ogni uomo che abbia realmente vissuto la vita, senza sprecare il tempo concesso, o almeno la totalità di esso. La maior pars hominum, invece, sappiamo da Petrarca,expectando moritur. Ma quell'aspettazione petrarchesca potrebbe anche non essere un atteggiamento passivo, potrebbe ben essere un'aspettazione attiva. E chi potrà mai ficcare gli occhi nella coscienza dei  contubernales? Bud.

Recensore Junior
11/11/13, ore 21:38
Cap. 25:

Cara Ka, il Cap. XXV, Annunciazione, è certamente di passaggio (come ogni capitolo, del resto), ma contiene molte bellezze e una transizione verso qualcosa di meno provvisoriamente conclusivo e definitivo. Mi ha fatto molto piacere apprendere che Jordan ha chiamato Harmony sua figlia in onore di Harm, ma molto più piacere la notizia dei gemini da Miami. Mac-Alcmena irradia letizia, è davvero un'altra persona. Harm-Anfitrione, che ha già posto per i nuovi inquilini nel suo cuore di padre, prepara per loro la camera degli ospiti, destinata a diventare il centro della vita di coloro che "vengono nel nome del Signore".Benedictus qui venit in nomine Domini... benedictus... è davvero l'Annunciazione, gloria dell'arcangelo Gabriele e chiave di volta della storia, nonché festa amata e charmante del 25 marzo. Vale. ton. Bud

Recensore Junior
11/11/13, ore 21:36

Cara Kappa Kappa, un Capitolo molto verosimile, realistico, basato su conoscenze e osservazioni delle realtà del rapporto di coppia e della costruzione di una famiglia. La descrizione del processo d'adozione è dettagliata e vivida, è, come dire, "descritta dal di dentro". Nel frattempo si avvicina la laurea di Mattie... Ottimo in eleganza stilistica e umanità autentica, come sempre. Tuo Bud

Recensore Junior
11/11/13, ore 19:41

Infernale e tragico l'atterraggio, ulteriormente intensificato dalle rivisitazioni pascoliane ""Hanno sparato ad Harm"... Quelle parole di Mattie le rimbombavano nella testa come un tuono minaccioso"". Come non ricordare Verga-Mascagni? Segue il terribile "fragore assordante, come migliaia di sistri d'argento", il trapano nei timpani… La confessione riesce credibile per l'eccezionalità inaudita della situazione e per le esperienze nel frattempo maturate da Mac. Non ultimo il messaggio dei coniugi Roberts. "Mamma", la aveva chiamata Mattie, lì nella penombra dove le cose autentiche prendono forma, tuttavia Mac se ne accorge solo dopo avere aperto il suo cuore, per la prima volta (!) interamente, ad Harm. Gran zampata leonina, gran colpo da Maestro, KK! Non trovo assolutamente melenso lo spegnersi del finale su un pedale di lacrime di dolcezza... Bud

Recensore Junior
11/11/13, ore 19:39
Cap. 23:

Il Cap. XXIII, l'atteso risveglio di Harm, è riuscito classicamente "legato" e riccamente omogeneo. Molto interessante la resa del singolare risveglio, un sognante e profondo "accompagnato", fino alle dias luminis oras. Commoventi i volti delle sue "due donne"! Belle e umane le prime parole di Harm, che cita se stesso. Non c'è dubbio: Harm è tornato. E la ferita sanata? Il vuoto dell'anello tolto ricolmato dalla cara sposa? Anche Mac è tornata. è davvero un risveglio. Il passato sembra così remoto... è come un'altra vita. Ma poi Woody e Jordan lo "aggiornano" sul caso e gli comunicano che la missione è compiuta. Alla fine viene citato pure Vukovic, il trombone, comparsa del riso, come sempre. Il rinnovellato e gentile rito matrimoniale, col richiamo al Cantico è davvero canoramente stupendo. Quasi un libretto d'Opera... BUD

Recensore Junior
11/11/13, ore 19:06

Mattie segue una lezione del professor Green, l'evergreen, l'uomo per tutte le stagioni, l'umanista della meccanica, l'appassionato didatta dello "schema del motore a iniezione". Egli è Thomas More, l'ideale del cuore, l'epifania dell'homo humanus, e difatti rasserena il lettore afflitto in tanta procella, anche se solo per un attimo.. Mi sembra, aldilà della descrizione caratteristicamente umoristica, l'ideale del "Maestro buono" (non buonannulla), cui tutti, docenti e non docenti, asintoticamente tendono. "Perché mi chiami buono?" Ma non è il momento di riflessioni neotestamentarie. Piuttosto è il momento del testamentum, nella praxis, nel lezzo e nell'orrore del quotidiano estremo, dell'estremamente umano, del testamentum di Mattie, dell'umana attestazione di fede della povera ragazza, che nel frattempo è stata informata del fatto che "per fortuna la pallottola non ha leso centri vitali". Ed eccolo lì, in disparte, ecco Harm, in una nuvola di fili, in una nube bluastra di monitor che ne rischiarano il volto disumanamente quieto, gelido come una tomba, ecco Harm in coma farmacologico. Ma Mattie gli parla, e la chiusa, ancorché allusiva o forse anche perché allusiva, è sublime: "Guarda che io non ti lascio". BC