Titolo azzeccatissimo
Direi che mettere insieme chi e il draghetto è stato piu semplice che convincere un certo ghiacciolino a capire che l’amore non si puo programmare ne usare come una maledizione, ma si sa che è assai cocciuto e prima che accetti la cosa sarù dura, non deve ne temere ne maledire di diventare come suo padre. Decisamente il ragazzo ha ancora un rapporto complesso con il suo genitore ma è meglio che si spicci a risolverlo prima di diventare genitore a sua volta . il vecchio yukai che si è presentato nuovamente è essai contento di come il figlio abbia risolto la situazione per poi auguargli tutta la felicità del mondo come padre , insomma il generale è piu contento , entusiasta di diventare nonno, di quanto suo figlio lo sia di diventare padre andiamo bene! Intanto rin era sempre piu spesso lasciata sola dal demone che dopo piccole e corte comparse senza mai avvicinarsi ne giacere con lei ripartiva senza comunicare la destinazione anhce se ogni volta tornava con dei doni per la compagna, tra i ningen si direbbe che il maschietto abbia qualcosa da farsi perdonare visto i continui e costosi regali . e la nostra rin sembra pensarla anche lei cosi visto che scopre un secondo realo che diventa la goccia che fa raboccare il vaso ! che il demone avesse una relazone la prima sulla lista non puo che essere chi , ma sta volta le cose non andranno come al solito e no per i kami sta volta avrebbe fatto parlare e confessare il ghiacciolino qualunque cosa anche al verità più dura era meglio che quel’incertezza . il demone rientarto si accorge che non puo usufruire del suo letto visto che la sua compagna lo sta aspettando li sveglia e pronta a dare battaglia , non solo è in doglio ma non sembra neppure notare la differenza o meglio la nota eccome ma la sottolinea come se non fosse dipesa dal piccolo che doveva nascere , ma capiendo l’antifona cerca di tirare in ballo gli ormoni che considera la causa della tensione peccato che rin non sia del suo stesso parere anzi gli rispode per le rime sfruttando le sue rare risposte
Non c’è niente da dire. Ti avevo informata fin da subito del fatto che avrei dovuto passare fuori la maggior parte del tempo. –
- Ma… ma non credevo che sarebbe stato così! Torni sempre per pochi giorni, neanche ti degni di dormire nel mio stesso letto, sembra quasi che tu mi stia evitando… - la voce le si incrinò e gli occhi luccicarono di lacrime, ma Rin non pensò neanche per un secondo di piangere – Hai un’altra donna? –
La sorpresa di Sesshomaru si manifestò soltanto nelle sopracciglia inarcate – No. – rispose tranquillo.
- E allora per chi sono questi?
Vedo che non hai perso il tuo acume, né la tendenza a impicciarti sempre in cose che non ti riguardano. –
Rin era paonazza – Cose che non mi riguardano?? Torni da chissà dove dopo due settimane, non vieni a salutarmi, la mattina vedo che hai riportato un regalo ma non è per me, ti chiedo se hai un’altra donna e mi rispondi che non sono cose che mi riguardano?! – Mi lasci qui da sola, ad aspettarti come… come un’idiota! Mentre te ne vai in giro a spassartela, e non hai neanche la decenza di ammetterlo, di dirmi le cose come stanno… - Si tratta… si tratta di Chichiri? –
Si tratta di mia madre. – soffiò esasperato – Mi ha chiesto di riportarle questo manufatto, un gioiello magico, e dovrebbe venire a prenderlo a momenti. Quindi no, non ho un’altra donna, puoi placare la tua furia. –
ses cerca di non strangolrla fin da subito, non sembra prendere per niente bene le sue accuse soprattutto quella di disinteressarsi di lei, o peggio ancora di avere un altra .la gravidanza sembra aver peggiorato la tendenza di lei a curiosare , impicciarsi , pensare , meditare pr poi arrivare a conclusioni errate ma arrivare a pensare che abbia un'altra è ill colmo, anche perché nessuna si è mai avvicinata tanto al lui da interessarlo o stuzzicare la sua curiosita , in oltre i cani sembrano fedeli una volta trovata la loro vera compagna, a fargli male è la sua mancanza di fiducia verso i sentimeno che li unisce , be no ha poi tante prove del legame a cui ses ha parole non esprime e quanto a fatti e gesti di tenerezza il ghiacciolino deve ancora lavorarci su e qundi invece di cercare di parlare chiarire quella tensione pensa bene di andarsene come al solito, se il grande demone cane che non ha paura di nessuno se la sta dando a gambe altro che ritirata strategica quella è na vera e proria fuga con i fiocchi. E si lei avrà anche sbagliato ma lui è responsabile dei suoi errori , non parla mai , è sempre evasivo su ogni cosa, è peggio di un rompicapo perche fa di tutto coscentemente o meno per non farsi capire , raggiungere di certo nei mesi della gravidanza il loro percorso come copia non è migliorato, ne il demone si è affezzionato al piccolo in arrivo come lei sperava
Sesshomaru la amava, li amava entrambi e, razionalmente parlando, le sue fughe altro non erano state se non maldestri tentativi di smaltire la tensione accumulata, ne era sicura. Lui la amava –anche se non glielo aveva mai detto, non glielo diceva mai- e lei lo avrebbe aspettato, lo avrebbe capito, e soprattutto non avrebbe più dato di matto. Già che c’era gli avrebbe anche chiesto scusa
Questo era quello che il suo cuore innamorato continuava a ripetere alla sua mente dubbiosa , anche perche non cèera solo lei ,ma anche il piccolo che avrebbe potuto sentirsi respinto e non accettato , ma lei era troppo innamorata e si sa che per amore si fanno pazizie la sua ewra quella di aspettarlo .
Se ses pensava di aver risolto ogni questione di stress deve ricredersi, perche anche la sua cara mammina sembra essere decisa a dire la sua come sempre ad impicciarsi e che lo voglia o meno ha ragione da vendere ma ses è serio mi aspetto che i vostri affari diplomatici non interferiscano con i miei. –
- I tuoi? Vuoi dire la tua famiglia, il tuo piccolo focolare domestico? – il figlio ringhiò e lei si aprì in un sorriso lupesco - Niente in contrario, ma abbi almeno l’onestà di dire le cose come stanno. A proposito, la tua umana come sta? –
- Bene. –
- E ha sopportato stoicamente la tua lontananza? -
Lui ci pensò un attimo - Più o meno. –
- Ma scommetto che non è a conoscenza del motivo dei tuoi viaggi. Beh, è innegabile che tu abbia fatto un ottimo lavoro, ma queste lodi non ti risparmieranno il rimprovero per aver trascurato la tua compagna. –
- Non l’ho trascurata. – si difese – Ho avuto da fare, e stando qui non riuscivo a pensare. –
- O forse pensavi troppo, e alle cose sbagliate. Lo sai vero? Sei ancora in tempo a tornare sui tuoi passi e rinnegare quella creatura, sarebbe perfettamente conforme alla morale demoniaca. Se sei convinto che il tuo sangue debba scorrere solo attraverso le tue vene, e se credi che la situazione ti vada stretta… Dopotutto non esiste errore a cui non si possa porre rimedio. –
- No. – la bloccò subito lui – Le cose vanno bene così. –
Allora dovrai soltanto trovare il coraggio di guardare tuo figlio negli occhi e riconoscervi te stesso. –Non credere che non tornerò per conoscere mio nipote! Avrà certamente bisogno di un pozzo di saggezza da cui attingere! –
m i sa che la yasha a ragione se non viene lei chi impedirà al figlio di fare altre scemenze, alla fina nonostante tutto e le apparenze è dalla parte di rin e sta cercando anche lei di spingere ses a capire . ogni madre si sente in dovere di impicciarsi se tieni conto poi dello scarso se non assente senso paternno di ses in quel momento è normale .e si ses deve affrontare la realta e quindi il suo rapporto con il padre, ora che sarà lui ad essere padre dovra cercare di nn fare gli stessi sbagli del suo . la donna sa bene che il figlio come al solito non ha detto minimamnte il motivo dei suoi viaggia che alla fine si riduce solo a uno ossia la sicurezza della sua compagna che di conseguenza giustamente si sente trascurata senza sapere il perche , ma non sia mai che ses ammetta che la madre abbia ragione. Sembra che abbia delle difficolta ad accettare questo nuovo lata decisamente materno della madre che lo confonde e lo spiazza . e si al castello il cervellino di ses ragionava ma evidentemente sulle cose sbaglate la donna lo rassicura puo ancora disconoscere e rinnegare la creatura seguendo quella che è la morale della sua razza ma stranamente su questo ses è sicuro non rinneghera la creatura ne si separerà dalla sua compagna a parole va bene ma quando si tratta dei fatti ses razzola male infatti dovrà prima o poi guardare suo figlio e notarne le somiglianze che ci saranno che gli piaccia o meno . poi lo avvisa verra a conoascere il nipote .
Rin intanto è in cucina quando improvvisamente le si rompono le acque allarme aiuto kami è un guaio ache perche kago colei che dovrebbe assisterla al parto è tornata a casa su consiglio della stessa rin
avrebbe preferito che lui rimanesse lì con lei al posto di Kagome o di qualsiasi altra donna, perché nella sua tenera ingenuità sperava che questo li avrebbe resi vicini in modo indissolubile –ed era vero, era maledettamente vero, e lui non voleva avvicinarsi così tanto: prima di tutto perché era troppo presto, non era pronto, poi non ne aveva la minima voglia, e un po’ pensava di essere terribilmente inadatto e fuori posto. Insomma, c’erano cose nella vita di un demone che erano istintive e naturali, come uccidere o combattere, e altre che invece proprio non volevano saperne di entrargli sottopelle, e tra queste spiccava tra tutte il proprio –inesistente- senso paterno.Non poteva chiedergli una cosa del genere, una contraddizione simile. Non era mai stato davvero pronto per amarla, a stento riusciva a proteggerla, e allora come poteva riuscire ad affezionarsi a un’altra persona? A una creatura che per giunta non era neanche come lui, né come Rin -era tutta un’altra cosa. Non che non fosse in grado di gestire la situazione, anzi
Devi avere proprio una brutta opinione di me. –
E lei ovviamente arrossì – Non è vero! Solo che pensavo davvero tu mi stessi evitando, e averti qui è una cosa bella. Pensavo che non avresti fatto in tempo, o che non ti sarebbe importato di esserci… Sai, in questi mesi avrei tanto voluto farti affezionare al bambino, fare in modo che lo accettassi e gli volessi un po’ di bene. Tu invece continuavi a partire e non me ne hai mai dato l’occasione, e allora ho capito che forse non volevi, forse era troppo per te, ma adesso sei qui e non posso fare a meno di sentirmi tanto felice. –
Per ses li non si trata solo della nascita di suo figlio, ma in un certo senso della nascita di u n nuovo se stesso che dovra cercare di non cozzare troppo con il vecchio. Se aspettiamo che lui sia pronto per lasciarsi avvicinare mi sa che neppure l’eternità sarà mai sufficiente , la voglia se la puo anche far venire perche è lui che deve fare dei passi verso di lei il senso cè ma deve ancora lottare conto lo scetticismo, la freddezzza e la precauzione del demone che ha paura di diventyare troppo come il padre morto per amore e come il fratello comandato a bacchetta dalla moglie . quando la smettera di credere che tutto sia dovuto alla maledizione prima sarà . be l’opinione di rin dipende dai suoi gesti ed intenzioni che al momento e fino ad ora non sono certo stati quello del compagno presente, anche se l’amore le fa superare i vari dubbi , il rpoblema è che il piccolo non ha avuto l’occasione di presentarsi prima al padre intenerendolo con i soui calci e movimenti
Non voglio che tu lo faccia solo perché Kagome non c’è, non voglio che ti senta costretto a farlo, mi farebbe sentire ancora più patetica. –
- Smettila di dire sciocchezze. – ringhiò il demone, e lei per un momento pensò davvero di averlo fatto arrabbiare - Dovresti essere la prima a sapere che non sarei qui se non volessi. –
speriamo che ses rimedi a fatti la sua scarsita di vocabolario affettivo se no sarà dura daltra parte chi puo costringere ses a fare qualcosa che non vuole , e comunque credo che sia gia il suo senso paterno a farlo restare cosi come il senso paterno del generale lo spingeva a raggiungere izaio prima del parto
lui non l’aveva mai trovata più bella, mentre lottava come un’amazzone per la vita sua e di suo figlio, loro figlio, lo stesso che non aveva mai avuto troppa voglia di conoscere ma che adesso avrebbe ricoperto d’oro purché smettesse di far soffrire così la madre. Rin tremava ed era squassata dal dolore, e Sesshomaru non avrebbe mai pensato che una vista simile potesse destabilizzarlo tanto, ma al momento l’unica cosa che riusciva a pensare era che quella situazione, in fondo, era tutta colpa suaSesshomaru era sempre stato soddisfatto dei propri sensi demoniaci, e anche adesso se ne sentiva profondamente fiero, visto che gli consentivano di poter tenere d’occhio Rin senza allo stesso tempo perdersi un dettaglio della creatura che stringeva tra le braccia. Suo figlio aveva ancora le palpebre chiuse e piangeva a dirotto come qualsiasi essere umano appena nato, e la cosa gli fece storcere il naso ma gli contrasse anche il cuore, perché voleva a tutti i costi che quel piccino si sentisse al sicuro ora che lo era veramenteaveva le guance rosee ricoperte di un sottile strato vischioso, la bocca piegata in un broncio ovale e la testolina colma di capelli bianchi, da cui si ergevano due orecchie canine ancora piegate all’indietro.
Sesshomaru lo guardò a fondo e si scoprì stupefatto quando si accorse di non provare alcun astio, timore o rabbia alcuna, ma anzi un orgoglio sconfinato e del tutto inspiegabile. Lo stringeva tra le braccia e pensava di non aver mai percepito un calore simile, così naturale e accogliente
e si nonostante la fatica e il dolore la bellezza di rin o meglio del suo animo coraggiosa che stava lottando per far nascere la loro creatura qualcosa di nuovo che era pero allo stesso tempo qualcosa di noto poiche un loro mix perfetto lo conquista e loo affascina sempre piu , che poi sia stato lui a doverla aiutare è ovio che la colpa dia di ses adesso non è più lui da solo ha una compagna e un bimbo in arrivo con cui dovrebbe condivdere i siui pensieri e azione che impari la lezione . ses sta osservando il parto e la compagna contemporaniamente senza perdere nulla di entrambi finalmente il piccolo è nato e roa si trova tra le braccia di uyno stupito e attento padre desideroso che s sentisse al sicuro . guardandolo ses non vede ne il fratello , ne un essere misto e quindi indegno ma semplicemente suo figlio , il loro piccolo miracolo e gia ne prova orgoglio come ogni padre , nessuno con un cuore riesce a non farsi conquistare dalla vista del suo piccolo appena nato e sono certa che anche il generale era emozionato fiero ed orgoglioso alla nascita di ses , che poi non sia riuscito bene a dimostrarlo nella sua crescita è un altro paio di maniche
e si il piccolo è un vero terremoto troppo simile al padre anche se decisamente ha un cuore che stravede per la mamma , mentre con il suo papa non sa come comportarsi, non riesce a leggere le sue espressioni , ne sentire l’affetto sotto le sue parole a volte fredde , e si mi sa che su questo aspetto ses dovrà lavorarci ancora molto.
Yukimaru? – suo padre usava sempre il nome completo, chissà, magari gli piaceva veramente – Non lo so. –
Rin sentì subito la rabbia montare – Come non lo sai?! E’ tuo figlio, ed era lì nel prato insieme a me, cosa è successo? Non lo avrai mica fatto piangere! –
Sesshomaru parve risentirsi – Se quel marmocchio piange non è degno di essere chiamato mio figlio. L’ho lasciato in giardino qualche ora fa, ma l’ho sentito che rientrava in camera sua. –
- Si sarà preoccupato tanto e inutilmente… Vado a parlargli. – borbottò con gli occhi rivolti al cielo, facendo per alzarsi, ma la mano artigliata del demone subito giunse a trattenerla per un braccio.
- Adesso è notte, starà dormendo.
Appunto ses sarebbe da richiamare all’ordina come sempre la sua priorità è la sua compagna , ok che se anche piccolo stiamo parlando di un haya che quidi in grado di cavarsela , però è anche vero che è un bambino che a visto sua madre svenirgli sotto gli occhi e che ha dovuto affontare un incontro con suo padre senza il ruolo di intermediario della madre, e si il piccolo ha una fifa blu del suo papa che a sua volta non sa mai come comportarsi con lui, dando per scontato che l’educazione severa come la sua sia la migliore e l’unica adatta . ma kami santa andiamo bene ! un po di dolcezza qualche parola e qualche segno d’affetto non faranno certo male è pur sempre un bambino. Il piccolo deve diventare simile alla madre non a lui se no nonspezzeremo mai la catena
Ma sembra che un secondo bebe sia in arrivo chissa che per questo il demone sia più preparato e pronto per il suo arrivo , e che possa gustarsi ogni singolo momento della gravidanza senza distrazioni, l’idea di avere la suocera il casa sembra far tremare la ningen , ma lui la rassicura non affiderebbe mai le cose piu importanti a quella donna . sembra che il nostra caro inventore abbia un ottimo rapporto con il piccolo erede cosa che credo sottosotto anche se non lo ammetterebbe mai lo ferisce . be il ragno è uno espansivo comunicativo a differenza di ses , uno da cui dovrebbe prendere lezione chissa che nonn accada
E si padre e figlio devno trovare cose in comune solo cosi potranno crare e rafforzare il loro legame. Di certo il piccolo è in ottimi rapporti con i suoi cugini di musashi cosache sia kago e rin sono felici sperano che i loro figli possano dare l’esempio ai due padri permettendo loro di migliorare il lro rapporto fraterno cosa che credo renderebbe felice il padre
Il piccolo ha problemi a dormire a causa dei forti tuoni e cosi cerca un modo per calmarsi , anche se l’unico che conosce sarebbe il ritmo del cuore della madre , ma sa che il suo papa è con lei e teme che non gradirebbe un attacco di debolezza e di paura da parte sua cosa cerca un alternativa
Già lo aveva percepito da un po’, quell’odore acre di latte, menta e… sapone, sapone profumato. Lo stesso che utilizzava Rin, solo che su di lei la fragranza non era così forte. Poi aveva sentito un tacchettio sommesso sul legno delle scale, accompagnato dallo stesso aroma dolce, e infine gli era giunto ai timpani il rumore di un respiro pesante come il cuore che ne pompava l’ossigeno. Nonostante tutte queste premesse, ciò che Sesshomaru si trovò davanti, pochi istanti dopo, ebbe comunque il potere di lasciarlo un attimo spiazzato: In piedi in mezzo alla camera stava suo figlio, ma allo stesso tempo quello non poteva essere suo figlio. Prima cosa, la più importante: non c’era corrispondenza olfattiva tra l’impostore che aveva davanti e il moccioso che da sei anni scorrazzava a piede libero nel castello, fatta eccezione per quella nota di menta che ricordava vagamente un odore demoniaco, e poi neanche i colori erano quelli che ricordava; Insomma, la creatura che aveva davanti e che lo guardava col terrore dipinto in faccia era in tutto e per tutto un essere umano, e cosa ci faceva in camera sua?! Fu a quel punto che ricordò che tutti i mezzidemoni erano soggetti a una caratteristica peculiare, l’ennesima debolezza: una volta al mese perdevano i propri poteri e restavano umani per qualche ora, e a suo figlio evidentemente questo succedeva nelle notti di luna nuova.
To un'altra similitudine con il fratello o il giorno è uguale per tutti i mezzo demoni!? Ses aveva sentito la presenza che si avvicinava l’aveva seguita passo dopo passo senza mai muoversi curioso di sapere chi fosse l’dore certo era simile a quello della sua compagna di conseguenza doveva trattarsi del figlio, ma qualcosa lo spiazza davanti a lui non il mezzodemone ma n comune bambino ningen spaentato e di certo non pronto a trovarselo di fronte , nessuno dei due lo è se per quello . ma dico in sei hanni è la prima volta che se ne accorge? Se è cosi andiamo maluccio, e si che credevo che i demoni avesseo un grande spirito di osservazione, alla faccia dei sensi ipersviluppati!
Hai paura? – frecciò quello di rimando, e Yuki sentì il cuore accelerare i battiti e poi fermarsi improvvisamente.
- Certo che no! – mentì con fin troppo slancio – Mi danno fastidio i tuoni, e non riesco a dormire bene… - Sesshomaru pensò che quel moccioso gli somigliasse più del previsto, ma non disse niente – Di solito quando c’è un temporale mi concentro sul rumore della Fornace o su qualsiasi altro suono, me lo ha insegnato la mamma, però stasera non ci riesco. – la verità era che non poteva, ma lui era sempre stato un bambino orgoglioso e proprio non gli andava, di ammettere una debolezza simile davanti a quel demone spietato.
Sesshomaru si limitò a inarcare un sopracciglio – E allora cosa vorresti fare? –
- Di solito… quando è così, vengo qui nel letto e mi concentro sul respiro della mamma. –
mi sa che il piccolo ha piu paura adesso , piu paura del padre che dei tuoni o di qualsiasi altra cosa povero piccolo , doversi dimostrare forte anche quando non lo se è e si vorrebbe mostrare cio che si agita dentro ma mai il piccolo oserebbe fare o dire qualcosa che possa rovinare diminuire le aspettative, il senso di orgoglio del padre . ma sembra che i due abbiano gia qualcosa in comune oltre al fastidio dei tuoni , cè il cuore il battito di cole che il demone resuscitò da bambinae che alla fine si è rivelata la sua salvatrice, salvando il suo animo ed insegnandolgli ad amare
- Sta bene. – sospirò alla fine, sconfitto – Si è solo stancata troppo in questi ultimi giorni. –
- M-mi dispiace… - balbettò Yuki, sentendosi immensamente responsabile per quanto accaduto – Se posso fare qualcosa, per farla star meglio… - mormorò piano.
- Puoi evitare che si strapazzi quando non ci sono. – borbottò Sesshomaru, due dita a massaggiarsi la punta del naso.
- Certo!! – sussurrò senza esitazione, non gli pareva vero che suo padre stesse chiedendo proprio il suo aiuto, per giunta per un compito così importante – Lo farò senza dubbio. –
ecco questo direi è un ottima base di partenza rendere il piccolo responsabile facendogli cosi capire quanto si fidasse di lui e ne fosse orgoglioso , di certo il piccolo farà di tutto per non deluderlo povera rin se pensava che assente il compagno avrebbe potuto magari raggirare la promessa fatta di stare buona , con un uragano come il figlio a sua guardia temo che la poverina non potra neppure lasciaere la poltrano e che preferirà addirittura la presenza del consorte
e cosi alla fine il ghiaccilino si è scoperto avre un cuore, ha capito che suo padre ha solo seuito il suo cuore e il richiamo del sentimento più forte di tutti anche dello stesso demone maggiore, lui ha avuto la possibiltà di avere un finale diverso da quello del padre e credo che stia imparando a goderselo, è un po lento nell'apprendere ma foertuna per lui che non ha problemi con lo scorrere del tempo
grazie delle nbelle ore passate a leggertti |