Recensioni per
I mille volti dell'amore
di Red Saintia

Questa storia ha ottenuto 192 recensioni.
Positive : 192
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/09/20, ore 22:02

Ciao! Questa tua storia su Seiya e Shaina mi è piaciuta davvero molto anche perchè secondo me loro due stanno veramente bene come coppia e se non fossero costantemente impegnati a combattere per Athena e per la pace e la giustizia sulla terra, avrebbero un futuro insieme. Come Saints il loro è un amore un pò impossibile e quasi proibito, ma mi è sempre piaciuto pensare che essendo entrambi un pò insofferenti alla disciplina finiscano per concedersi qualche momento per stare insieme

Recensore Junior
09/09/20, ore 21:55
Cap. 16:

Ciao, mi sono imbattuta quasi per caso in questa serie di racconti sul tema dell'amore e per prima cosa ho letto questo con come protagonisti due fra i miei personaggi preferiti. ammetto che inizialmente mi aspettavo un momento romantico ed ho letto la storia fino in fondo per vedere se si sarebbero salutati con un bacio ai piedi del Santuario prima che Shion si rinchiudesse nelle stanze del Sacerdote e che Dohko raggiungesse la lontana Cina. Ma anche se non è accaduto, come speravo, ho trovato questa storia molto bella soprattutto mi è piaciuta la tua interpretazione dei personaggi, particolarmente come hai interpretato Shion e il fatto che stesse tenendo una sorta di diario personale che non compare negli annali del Santuario. E' bello che non si dicano veramente addio perchè in cuor loro sanno che un giorno si sarebbero incontrati di nuovo sul campo di battaglia. E così avviene nei capitoli di Hades

Recensore Master
06/09/20, ore 14:01

Una storia veramente romantica agrodolce, che trasmette il rimpianto delle decisioni mancate che adesso non potranno essere recuperate.
Aiacos adesso umano è costretto a rivedere i propri valori, a comprendere come una volta toccato il fondo ci sia comunque il modo per riprendersi.
Sicuramente in questa storia si capisce quanto hai amato questi due personaggi, anche senza bisogno di specificarlo alla fine.
Veramente ben fatto il dialogo con Violate che rende anche a me che non ho guardato la serie Lost Canvas curioso nei suoi suoi confronti.

Recensore Master
30/08/20, ore 21:16

Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino.
Stavolta ho voluto buttarmi su questa raccolta, spero non ti dispiaccerà se non sono andata in ordine, ma intanto essendo tutte storie a sè non dovrebbe essere un problema vero? nel caso mi scuso xd.
La storia di Orfeo ed Euridice nella mitologia cmi è sempre piaciuta seppure sia terribilmente triste e ti lascia davvero con l'amaro in bocca, per non parlare della versione di questo anime, non solo Orfeo non riesce a liberare l'amata ma lei è costretta per l'eternità intrappolata e non può assolutamente muoversi se non per la testa. Menomale trova conforto proprio in lui, che una volta al giorno va da lei e gli suona una dolce melodia, una melodia che ha incantato lo stesso dio degli inferi e che era amata anche sulla terra, un momento davvero dolce e triste al tempo stesso, che fa provare tanta tenerezza <3.
Lo stile è semplice e scorrevole, ma stavolta con un tono anche poetico che per i due ci sta alla grande, per non parlare delle frasi in rima che hai intonato perfettamente, sono state uno splendore da leggere e mi sono davvero piaciute. Errori di battitura o di grammatica non ne ho notati quindi perfetto.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima ciaoo <3.

Recensore Veterano
30/08/20, ore 17:17

Nooooo, va beh, che bella!! Questa mi ha strappato un sorriso quanto oggi e domani!! Non vorrei portare sfiga, sai mai che succede qualcosa a Shiryu prima o poi, ma se Saint Seiya sta a mainagioia, almeno questi due un minimo di happy ending ce l'hanno. In effetti, tra tutte le coppie, loro forse sono i soli che hanno veramente qualcosa in più da intendere. Grazie Dohko per essere andato a fare baldoria con Aldebaran e aver lasciato un po' di privacy a quei due... XD Ti dirò, non sono la mia coppia preferita (come avrai capito, il mio amore incondizionato va a Aiolia e Marin), ma hanno il loro perché. Sarà che il loro legame è sempre stato molto forte e profondo, sarà che sono tra le poche coppie consolidate e che su di lui, il vocione di Balzarotti ha sempre fatto sì che si respirasse in loro quella certa indole famigliare (mea culpa, ma troppi anni su Mamoru fanno danni XD) che li ho sempre visti come realmente destinati. Quindi, trovo molto dolce tutto il fluff e il fatto che stavolta, a sorprendere il Dragone, sia la notizia di un draghetto in arrivo. Ok, questa potevo risparmiarmela... XD Credo fosse l'epilogo naturale per loro. Insomma, Shiryu e Shunrei ce li ho sempre visti insieme e non riesco a immaginarli diversamente, quindi, rientra tutto perfettamente nel modo in cui hai descritto l'intera scena. E' bello che in poche immagini, tu sia stata in grado di delineare molto bene ed efficacemente sia l'atmosfera che la relazione tra i due. Ed è bella la reazione di Shiryu, che, tra tutti i Bronze, mi è sempre sembrato il più assennato e maturo. Ho una sola curiosità: ma in Omega, è davvero figlio loro? Non ho mai capito!! Se fosse così, allora, è ancora più canon e son contenta che, almeno loro, abbiano avuto un vero happy ending!!

Recensore Veterano
30/08/20, ore 16:56
Cap. 3:

OMMIODDIO. La coppia che non ti aspetti e che, cavoli, funziona pure. Allora, sarò sincera: su Tumblr questi due li appaiano più spesso di quanto accada con la Seiya x Saori. Non so da cosa dipenda, ma se le ragioni sono le stesse di quelle che emergono in questa tua OS, ovvero un certo fascino recondito, mi do qualche spiegazione. Anche qui spieghi che non sono la tua OTP, però, permettimi di dire che, a maggior ragione, è un lavoro notevole, perché scrivere di coppie che non sono notoriamente le preferite, implica uno sforzo non da poco. Quindi, davvero complimenti! Ti dirò, mi è molto piaciuta l'idea di calarli in un contesto diverso. Saga al di fuori del Santuario, per di più totalmente pesce fuor d'acqua in Giappone fa un certo effetto. Sarà che la reazione di Tatsumi in fondo non è sbagliata, perché, non dimentichiamo, lui è il Cavaliere di Gemini e, cosa non meno importante, la persona che voleva uccidere la neonata Saori, ma fa quasi tenerezza e simpatia, in un contesto così diverso per lui. Interessantissima anche la scelta di collocare Saori in un contesto da donna d'affari. Non so se hai mai visto Gundam Wing, ma Saori l'ho sempre vista simile a Relena, in un certo senso, tra senso del dovere e amore. Qui, la ritroviamo ormai giovane donna e, cosa non meno importante, ha abbracciato il suo lato "civile" a discapito del suo essere una divinità. Essere Atena le ha sempre dato quella maturità che cozzava quasi con il suo avere solo tredici anni, ma qui è adulta, più consapevole, lontana da quello che è stato il suo regno, rinunciando per sempre all'amore per Seiya (so che questa OS viene prima di quella su Seiya e Shaina, ma la scelta dell'affrontare anche questo tema rende l'idea di un filo conduttore) e immersa nel portare avanti l'"azienda" di famiglia. Eppure, c'è più spontaneità in lei, c'è più vivacità, sebbene accompagnata dal senso di responsabilità in lei innato. E così, quando Saga appare, il suo primo pensiero è per il Santuario e per eventuali problemi. E invece, lui la sorprende ed è l'inizio di un gioco di conoscenza e galanteria. Torno a dire che vedere un Saga pesce fuor d'acqua mi è piaciuto e mi ha fatto sorridere molto. D'altronde, uno abituato a lusso e a pregiati calici di vino può mai mangiare cibo giapponese come fosse niente? Suvvia, ha pur sempre un palato da cucina greco-francese. XD Scherzo, ma ce lo vedo a mangiare cose chic. Poi, finalmente la musica cambia e in un'atmosfera molto classy, devo dire, avviene la dichiarazione. C'è grande eleganza anche in questo, ti devo fare i miei complimenti, perché non è affatto scontata e la scena è ben descritta. Si respira tensione tra i due, ma questa scivola via man mano che entrambi scoprono le carte in tavola, rendendo il tutto molto romantico. Saori, però... ricordati che aveva cercato di ucciderti, eh? XD E occhio alla collana... XD No, dai, davvero adorabile! In fondo, tra tutti i Gold, che se ne dica, Saga è il più elegante, dai, non ci si poteva aspettare nulla di meno da lui! E così, quel compleanno per Saori diventa indimenticabile e un amore tanto inusuale quanto insperato, sboccia alimentando le speranze dei fan! Ti dirò, anch'io sono decisamente per la Seiya x Saori, ma questa OS è veramente molto molto bella!!

Recensore Veterano
30/08/20, ore 16:25

Allora... non ti nascondo che se DeathMask mi stava sullo stomaco per quanto accaduto nella serie originale, Soul of Gold me l'ha fatto apprezzare per quell'aria da ubriacone/perdigiorno/ludopatico/in altre parole... pieno di vizi che sono persino arrivata a chiedermi, come Lyfia, che ci facesse uno così tra i Gold. XD E poi la risposta è arrivata, con un nome e tanti fratelli. In questa OS praticamente hai ripercorso un po' quella storia che prometteva così bene con la dolce Helena. Sai, credo che un po' di romanticismo in più non avrebbe guastato nella serie, ma considerando che Saint Seiya è l'epitomo del mainagioia, credo che non sarebbe stato comunque conveniente... per cui, ti ringrazio per aver scritto qualcosa di carino anche su questa coppia che non ha avuto tanta fortuna. Ho trovato piuttosto eloquente il dialogo con Aphrodite. A parte il fatto che vedere i Gold in borghese era da morire e proprio Aphrodite, aka Mr. Vanità stile settecentesco/Lady Oscar/Satomi di Kiss me Licia, poteva pure tenersela, il voler riportare il compagno di squadra sulla retta via, pur non sapendo che, in realtà, da quella retta via non aveva affatto divagato, è stato interessante. Per com'erano messi, dubito che qualcun altro avrebbe potuto fargli quel discorso, considerando che persino Aiolia, come vai a riprendere, non ci era riuscito. In fondo, i Gold più di chiunque altro, dovrebbero essere nobili d'animo e gli scheletri dell'armadio di DeathMask certo non aiutavano. E difatti, non si espone più di tanto con Helena, sebbene ne sia palesemente incuriosito e invaghito. Eppure, con lei è garbato, premuroso, nobile. Il voler aiutare lei e la sua famiglia (lui che, ricordiamo, non si faceva problemi a sterminare gente di ogni età e sesso) ci ricorda, in qualche modo, che lui è uno dei Cavalieri di Atena, votato al bene. Che poi abbia avuto la sua parentesi psycho come altri dovuta a quel gran paragnosta di Saga è un'altra storia... ma qui, DeathMask dimostra ciò che la sua costellazione impone: e da bravo Cancro, si dimostra lunatico, ma con i piedi per terra, dolce e protettivo, ma senza scoprirsi più del dovuto (e sì, io sono del Cancro e so di cosa parlo XD). Helena, da parte sua, si fa voce della coscienza, più dei suoi stessi compagni. Lo mette a nudo, esponendo le sue reali motivazioni, lo apprezza per la sua gentilezza, è a sua volta incuriosita da lui (in effetti, che DeathMask non sia il suo vero nome è qualcosa che ha sempre colpito anche me) e, alla fine, è lei a smuoverlo e a ricordargli, più di chiunque, quale sia la strada giusta da seguire, con tutto ciò che essa implica. E, bonus, riceve anche un bacio che, inaspettatamente per uno come lui, può fargli credere nell'amore. C'è da dire che Soul of Gold in questo offre spunti interessanti: è vero che loro sono tornati temporaneamente per combattere, ma ci fa vedere anche come, "slegati" dalla guerra sacra, possano aprirsi un po' di più ai sentimenti. E questo qui si evince tanto (ti prego, però, non scrivere di Aiolia e Lyfia perché sto ancora rosicando XD). Molto bello anche il finale che si ricollega bene a quanto accadrà e ci riporta sul binario oscuro di ciò che il destino ha in serbo per DeathMask e compagnia. Ottimo lavoro anche con questa OS! Aggiungo che ognuna, tra quelle che sto leggendo, ha un suo tono e un suo stile e questo mi piace molto!!

Recensore Veterano
30/08/20, ore 16:02

Oh-oh! Eccoli qui, gli elefanti nella stanza. Ammetto che, nel vedere le varie trame delle tue storie, ho notato la tua propensione per Saori e Seiya che, a dirla tutta, adoro anch'io e trovo anime gemelle, ma se potessi definire Shaina e Seiya, direi che sono un po' un guilty pleasure. Vuoi perché i sentimenti di lei sono così cristallini né lei mette grande impegno per nascondere, vuoi perché Seiya è una calamita, con quel suo "sorriso scanzonato e fanciullesco" per usare le tue stesse parole. E' molto dolce questa OS e, ti dirò che, per non esserne grande sostenitrice, hai saputo fare un bel lavoro. Al dolore di Shaina, per quel sentimento così contraddittorio e difficile, più doloroso delle ferite stesse, fa da contraltare la dolcezza curativa di Seiya. Lui è persino più gentile di quanto lo sia di solito, ma se c'è una cosa che abbiamo notato, grazie anche alle edizioni nostrane, è che, a dispetto di quanto possa sembrare, lui è il genere di persona che mette gli altri al primo posto e, paradossalmente, sa persino dare buoni consigli. Certo, è lontano anni luce dalla saggezza di un Mu, ad esempio, o dalla profondità di Shiryu, per dirne una, ma nella sua semplicità, Seiya sa toccare il cuore. E con Shaina, ci è riuscito alla grande. Seiya è quello che darebbe anche la vita per tenere fede alle sue promesse e qui lui la attende: torna da lei, sceglie lei. E nello scegliere lei, le chiede di fare altrettanto e di abbandonare quella maschera. Mi piace come questa OS sia così opposta a quella su Aiolia e Marin: d'altronde, è un po' come sono loro due, se paragonati all'aquila e al leone. C'è dolcezza anche qui, ma manca l'intimità. Eppure, nonostante ciò, è intimo anche il racconto stesso: Shaina è tornata nel luogo in cui lui l'ha vista per la prima volta, lo stesso che ha decretato per sempre il suo destino, facendole scegliere di distruggerlo prima e finendo per innamorarsi di lui, invece. Seiya fa lo stesso, la ritrova in quel luogo che per entrambi è significativo e le ricorda il motivo per cui loro, nonostante gli scontri, sono anime affini. Arde in loro lo stesso fuoco: sono simili, più di chiunque altro. E forse, è proprio per questo che, in realtà, non potranno mai stare realmente insieme. Vale più di una questione di reincarnazioni e Pegaso che è sempre al fianco di Atena. Vale più del fatto che lui l'abbia vista realmente e abbia compreso che dietro quella maschera, si nasconde un'anima buona e ardente. Entrambi hanno bisogno di qualcuno che ne soppesi le caratteristiche. Ed ecco perché alla fine, non sono fatti l'uno per l'altra. Eppure, al di là della mia divagazione sul canon, qui c'è puro e semplice sentimento ed è stato bello leggere qualcosa su di loro in un modo così immediato e gentile. Sono personaggi complessi i loro, nella loro apparente semplicità e tu sei stata molto brava a rendere sia il tormento di Shaina che la risolutezza di Seiya! Complimenti!!

Recensore Veterano
30/08/20, ore 15:39

Aaaaaw, Soul of Gold!! Eh, croce e delizia. Croce perché ho letto delle mille critiche a questa storia e il far diventare i Gold dei bishonen ad Asgard ha fatto tanto, delizia perché vedere Aiolia protagonista, per i miei occhi è stata una benedizione. Senza contare che tutti i Gold hanno offerto momenti spensierati. XD Non li facevo tanto scanzonati, eh? Detto ciò, mi aveva incuriosita anche la OS sul rapporto tra Aiolia e Aiolos. Devo dirlo, il personaggio di Aiolos l'ho sempre vissuto un po' di rimando, non essendo mai stato approfondito così tanto, se non per il discorso della sua fuga e per l'armatura, ma ciò che sapevo era che Aiolia ha vissuto quel momento come un grande tradimento e questo, negli anni, l'ha portato a sviluppare un rapporto di odio/amore con questo fratello di tanto più grande, oltretutto. Qui dai prova di una bella conoscenza dei sentimenti di entrambi. Che Aiolos abbia sempre vegliato il fratello e sia orgoglioso di lui è reale, molto importante. Avrebbe fatto di tutto per evitare che l'onta ricadesse su Aiolia, ma non ha potuto, alla fine, e per lungo tempo, ciò ha segnato anche lo stesso Cavaliere di Leo. E' molto bella l'idea di farli parlare attraverso il cosmo. D'altronde, esso stesso è parte integrante della storia ed è assodato che si riconoscano attraverso di esso. Entrambi hanno un cosmo di protezione, in un certo senso e credo che Aiolos abbia in qualche modo influenzato Aiolia, così, aiutandolo a diventare ciò che è senza perdere la sua innata purezza d'animo, per ricollegarmi alla OS precedente. Lui è stato mentore del fratello già quando quest'ultimo era piccolo e anche qui, è per lui guida e bussola morale. Aiolia, che qui più che mai desidera averlo accanto, ne ha bisogno, sia per credere ancora nelle proprie capacità, che per renderlo orgoglioso. Per fargli comprendere, in un certo senso, che di quell'antico rancore non rimane più nulla, ma che tutto ciò in cui è riuscito, lo deve ai suoi insegnamenti e alla sua presenza. E' un legame forte il loro, che trascende la morte. Aiolia, non a caso, è stato mentore per Seiya, proprio allo stesso modo. Ed è bellissima la riposta di Aiolos, quel ribadire che lui c'era, anche quando sembrava che così non fosse. Che è orgoglioso di quel fratellino che ha attraversato la sua giovane vita tra accuse e cattiverie. Che ha saputo vincere il male e che, ancora adesso, è chiamato a combattere, stavolta insieme. E, in tutto questo, gli ricorda di essere se stesso. Aiolia aspira a diventare come Aiolos, è vero, ma lui è lui. Il suo stesso cosmo lo definisce. Ed è forse il più grande insegnamento: trova la tua strada per te stesso e un giorno, quella strada ci riporterà a combattere insieme. E' vero, è accaduto ad Asgard, è accaduto alle mura, quando entrambi hanno sacrificato per sempre le loro vite (ancora non mi capacito, guarda), ma il loro legame è talmente forte che è stato in grado di andare oltre tutto. E tu, hai reso con grande maestria il tutto! Complimenti davvero!! Mi è piaciuta molto anche la costruzione letteraria, in quanto, nel leggere, ho avuto un po' la sensazione del leggere l'adattamento classico, che, opinabile o no, era veramente epico! Non so se stia stato voluto o meno, ma l'effetto lo fa!!

Recensore Veterano
30/08/20, ore 15:13

Pomeriggio arrivato e un po' di tranquillità per far le cose per bene anche. Eccomi qui, cara Red Saintia. Parto da questa piccola perla che avevo già notato precedentemente, perché, sai, tra tutte le coppie canon e non, più potenziali, quella di Aiolia e Marin è quella che amo di più. E non da tempi recenti, ma da quando passavano I Cavalieri dello Zodiaco in tv ed ero una bambina che adorava sia loro che Sailor Moon (e tutto il repertorio, ma dettagli, considerando che, come sai, seguivo anche Devilman XD). E' vero che stando a Kurumada, non c'è amore tra i Cavalieri, perché essi sono votati anima e corpo ad Atena, tanto più che la Aiolia x Marin sembra più qualcosa dell'anime (e di Assassin G se non sbaglio), ma seriamente... questi due trasudano attrazione e confidenza da tutti i pori. Ed è quello che hai reso molto bene in questa prima OS. Il momento scelto per il tuo racconto è tipico: un allenamento, così come farebbero due compagni d'armi, senza implicazioni di sorta, normalmente. Ma c'è tensione in esso. C'è attrazione. Che sia inizialmente da parte del nostro affascinante Cavaliere di Leo, che, soprattutto nella serie originale, trasuda mascolinità alla grande, essa investe poco a poco anche Marin. Adoro la caratterizzazione che hai dato loro. Aiolia, d'altronde, è sempre stato piuttosto fisico nelle sue interazioni con lei. Supportivo, ma chi era ad averla presa tra le braccia dopo i colpi impietosi di Shaina, per dirne una? Anche qui, non è da meno. Nel loro combattimento, la vicinanza si fa intima, nonostante si tratti di uno scontro che va avanti da tempo. E, con esso, al limitar del sole, nel caldo del tramonto in terra di Grecia, accade quel che accade. Mi piace il fatto che Marin sia così ritrosa. E' da lei: d'altro canto, non è soltanto un discorso di ruolo. E' vero, è una sacerdotessa votata ad Atena e il suo destino è quello di portare la maschera, a costo di sacrificare il suo essere donna e i suoi stessi sentimenti. Ma credo dipenda anche da un fattore culturale: Aiolia è greco. E' occidentale, è fuoco. Marin è giapponese, dopotutto, è culturalmente più riservata. Eppure, in quel momento, è lei a dettare le regole del gioco, ad avere quell'implacabile leone tra le sue mani. Non più artigli, quelli dell'aquila, ma mani di una donna innamorata. Le stesse che, nell'intimità delle stanza della Quinta Casa, la metteranno a nudo e toglieranno quella maschera, per offrire ad Aiolia il più puro dei sentimenti. Ecco, in tante storie con loro protagonisti, ho letto della purezza. Loro lo sono entrambi: vuoi per i loro vissuti personali, vuoi perché solo chi ha votato la vita a un ideale può sapere quanto puro e nobile un sentimento sia. Ed è questo che ho riscontrato anche nella scena d'amore che hai descritto: non è facile scriverle senza cadere in tentazione o scendere troppo in dettagli che la renderebbero eccessiva. Qui, complice l'atmosfera che hai ben saputo delineare, la scena è naturale, dolce e risolutiva, al ritmo di quell'amplesso. Mi è piaciuto anche il fatto che Aiolia abbia saputo comprenderla così bene e che abbia saputo rassicurarla. Così quella maschera, che Marin si affretta a indossare nuovamente e con essa, riprendere ad essere ciò che è, diventa metafora e Aiolia gliela toglie. Non è necessaria con lui. Loro sono loro, indipendentemente dalla maschera, almeno nella notte. Eppure, e qui c'è tutta la delicatezza di Aiolia, lui rispetta il bisogno di Marin di non farsi vedere in viso alla luce del sole. Lui che sole lo è, per via della sua costellazione, ma anche nobile com'è, finge di dormire. E' tipico di lui, ed è bellissimo. E ti ringrazio per aver saputo rendere così bene entrambi. Credimi, ho adorato questa storia, è molto visiva e scritta veramente bene (c'è giusto qualche svista, ma gli errori di battitura e/o di concordanza, scappano). Spero che torni a scrivere anche di loro comunque!! Ho notato che ci sono altre coppie/relazioni che mi interessano in questa raccolta, per cui, continuo col mio giro!! Un abbraccio!

Recensore Master
26/08/20, ore 10:09

Ciao Red Saint. Mentre leggo e commento l'altra storia nella sezione originali ho deciso di leggere anche qui, affascinata dalla raccolta leggendo i vari titoli dei capitoli. Un'apertura molto bella con Marin e Aiolia ed è stato interessante leggere di loro. Dalla lotta fino all'unione fisica e di anime, mediante dialoghi ben scritti. Hanno detto l'un l'altro i propri sentimenti attraverso quella maschera, nell'indossarla e nel toglierla. Durante la notte sono un uomo e una donna che si amano come una qualunque coppia, ma la luce de giorno li riporterà ai loro doveri. Suggestivo il finale dove Aiolia finge di dormire, salutando la donna amata. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 26/08/2020 - 10:11 am)

Recensore Master
24/08/20, ore 06:03

E' stato veramente piacevole leggere una storia come questa dedicata a Deathmask, proprio per con contrapposizione con lo spirito del cavaliere che tutti bene conosciamo. Fornendo al lettore un punto di vista insolito su Cancer.
Per certi versi preferisco lui a Shaka, proprio per i motivi da te citati... lui è umano e imperfetto, ami gli eccessi e direi che proprio in questo sta il suo fascino.
Venendo a lui lo hai sicuramente ritratto molto bene, è stato facile immaginarlo con quel suo sorriso irriverente mente conclude la partita.
Purtroppo non ho idea di quale arco narrativo siamo, quindi ignoro quale grande minaccia sia nascosta e quale sia questo incontro superficiale avvenuto tra i due ma mi è piaciuto come l'hai descritto.
Il desiderio di lei di confrontarsi con qualcuno di più grande o almeno della stessa età direi sia comprensibile, trovando così il comportamento di Helena quanto mai spontaneo. In tutto questo è evidente che Death non sa che pesci pigliare, in un certo senso credo che odi stare vicino a persone così genuine e spontanee perchè lui non sa come affrontarle.
Noi lo abbiamo conosciuto come un'egoista, bastardo e crudele cosa che lui cerca di confermare sempre con i suoi "colleghi" come nel caso del cavaliere dei pesci. La ragazza lo costringe a gettare la maschera almeno in parte e questo lo spiazza. Ti dirò...non mi dispiacerebbe se in futuro dedicasse una storia tutta a lui.

Recensore Master
23/08/20, ore 23:29
Cap. 16:

Ciao, cara <3
Mi era mancata questa raccolta e finalmente eccomi qui a recensirla.
Dohko e Shion, il loro legame di amicizia e molto fraterno anche e qui ci troviamo nel canvas alla fine della guerra sacra, loro sono i sopravvissuti ed hanno avuto degli incarichi dalla dea Athena, molto importanti.
Bella la scena in cui ricorda che Manigoldo gli lancia l'elmo da sacerdote, ma anche bella la scena della conversazione tra la bilancia e l'ariete, loro i sopravvissuti, ma non scorderanno mai i loro compagni caduti durante la guerra contro Hades e i suoi specter.
Complimenti e alla prossima <3

Recensore Master
23/08/20, ore 18:20
Cap. 16:

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Dopo tanto finalmente ti rileggo e ne sono molto contento.
La parte che hai ripreso sarebbe da collegare proprio al Canvas e alla sua fine con loro ultimi rimasti di una schiera di gold che ho amato all'inverosimile e mi è piaciuto la nostalgia e i sentimenti che si respirano di entrambi i classici soppravvisuti che, a causa della guerra, sono ancora vivi a discapito di tutti gli altri.
Bella la promessa che si scambianoi anche la crudelta realta bisognerà aspettare hades prima che i due si ritrovino ma uno contro l altro quella volta e in piena guerra sacra una seconda volta che iella davvero.
Ciaoo e alla prossima.

Recensore Master
15/08/20, ore 15:54
Cap. 16:

Carissima, non ci fare caso, leggo random. Devo dire che ho apprezzato molto il capitolo, forse proprio perché non è il solito yaoi. Del resto, l'amicizia fraterna è proprio uno dei tanti volti dell'amore. Bella questa visione e l'accenno alla solitudine dei superstiti. La guerra è anche questo. Distruzione. Rimpianto x chi rimane. Qui l'hai tracciato perfettamente. Ti dirò, nel mio immaginario ho sempre sperato che, in rare occasioni, Shoin e Doko usassero le loro peculiarità x bere insieme un bicchiere di liquore, anche solo h a volta ogni dieci anni o più. Ma loro sono anche due integerrimi, quasi diverse incarnazioni degli stessi ideali. E due perfetti così, beh, è più coerente che non si rivedono fisicamente ma solo col cosmo, come ci suggerisci. Ottimo lavoro insomma cara. Ci sentiamo di tanto in tanto. Un abbraccio e buon lavoro