Recensioni per
Dammi mille baci
di padme83

Questa storia ha ottenuto 160 recensioni.
Positive : 160
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/21, ore 20:45
Cap. 6:

Ciao!
Eccomi per lo scambio a catena!
Ho scelto di recensire questo capitolo della raccolta perché trovo l'immagine degli specchi sempre di una grande potenza simbolica e quindi ero curiosa di vedere come l'avessi coniugata con i tuoi due protagonisti.
A questo proposito, devo dire che trovo il titolo piuttosto semplice. "Specchi" è sicuramente adeguato al contenuto della os, specialmente perché al plurale, ma comunque davvero immediato. Forse potevi trovare qualcosa di un po' più studiato, come ho notato che hai fatto per altri capitoli della raccolta, di cui ho letto i titoli dall'elenco dei capitoli. Ma comunque è solo una mia preferenza personale e, come ho detto, il titolo è molto coerente con il contenuto della ff.
Mi è piaciuto leggere di questo momento tra Albus e Gellert. Gli specchi sono protagonisti quanto la coppia: c'è quello in cui guardano il riflesso dei loro corpi vicini e quelli che tornano nelle parole. Ho adorato l'allusione allo Specchio delle Brame, così iconico nella saga, e tu l'hai sfruttato per dimostrarci la consapevolezza del personaggio di fronte a un amore che l'ha cambiato - la scintilla nuova nel suo sguardo - e che in quel momento vuole solo continuare a vivere - Non vedrei altro che questo. Ho trovato coerente con entrambi i personaggi il discorso fatto sui tipi di specchi nel Mondo Magico, sulla magia che nascondono, perché sappiamo che ciò che li ha avvicinati e uniti è una comune sete di conoscenza e ambizione, nella quale Albus e Gellert si sono scoperti simili.
Molto bella e adeguata anche la citazione che hai inserito all'inizio, con cui hai scelto di presentare questa breve one-shot.
Mi è piaciuta molto questa lettura.
Ti faccio qui anche i miei complimenti per come curi dal punto di vista grafico questa raccolta. Mi capita di vedere le immagini che pubblichi sui social e sono sempre molto belle, si vede che metti impegno nel tuo progetto su Albus e Gellert, non solo nella scrittura.
Alla prossima!
Legar

Recensore Master
09/04/21, ore 19:04

Ciao! Prima di tutto mi scuso per il ritardo, purtroppo sono state giornate un po' impegnate, ma finalmente ho recuperato gli ultimi capitoli e posso recensirti per bene.
Allora, sono felicissima di aver letto questa storia perché è riuscita a riaccendere più che mai il mio amore folle per la Grindeldore, mi ha ricordato i motivi per cui ho amato e ancora amo tanto questa coppia e mi ha portata a comprendere tante altre potenziali sfumature di questo rapporto.
Ogni singolo capitolo è stato una delizia pura da leggere; come penso di averti già detto in una vecchia recensione trovo il tuo stile di scrittura spettacolare, letteralmente una poesia in prosa, come se tu riuscissi a dipingere le immagini attraverso le parole. Ed è così che riesci a rendere in maniera elegante e poetica il tema portante di questa raccolta, ovvero l'erotismo, che per me è un elemento importantissimo attraverso il quale veicolare e rappresentare il trasporto sentimentale.
Attraverso le tue parole questo trasporto mi è arrivato in pieno, mi ha travolta come un'onda, ho avvertito le emozioni di Albus e Gellert come se fossero le mie; il viversi come "anime gemelle", l'essere legati indissolubilmente, il bisogno disperato che li consuma. Descrivi tutto in maniera talmente intensa, profonda e toccante che, arrivati alla fine di un capitolo, si torna alla realtà con un certo senso di amarezza e rimpianto perché purtroppo sappiamo benissimo che questo rapporto nel canon non ha avuto alcun futuro, anzi, è finito nel peggiore dei modi. (Per fortuna esistono le fanfiction che ci permettono di continuare a fantasticare!)
Anche i capitoli più soft e più narrativi come Skin Deep e Cocci mi sono piaciuti moltissimo. Parlando di quest'ultimo; no, non mi si sono incrociati gli occhi durante la lettura, penso che lo stile frammentato che hai deciso di sperimentare ti sia uscito davvero, davvero bene.
Probabilmente Cocci è il mio capitolo preferito in assoluto, anche perché è qui che ho sentito a pieno le voci e le personalità dei personaggi. Da Gellert che entra dalla finestra con “un balzo felino” (mi ha subito fatto venire in mente la scena nell'ultimo film in cui lui scappa dopo aver rubato la Bacchetta di Sambuco) alla battuta di Albus sulle porte di casa a questo dialogo che trovo particolarmente significativo; “«Dammi tempo». «Te l’ho dato». «Non puoi aspettarmi?» «Non puoi seguirmi?»”
Sono poche parole che nella loro semplicità dicono tutto, esprimono il dramma di Albus che è constantemente logorato tra le sue ambizioni e le sue responsabilità così come l'animo di Gellert, che è invece più pratico, impaziente, focalizzato sui suoi scopi. (Anche perché a differenza di Albus lui è libero da qualsiasi responsabilità e costrizione) Nel dialogo finale è stato bellissimo vedere questo Gellert così apparentemente sfrontato e cinico che alla fine si addolcisce per Albus - tra l'altro, ho un tuffo al cuore ogni volta che si rivolge a lui chiamandolo "mio blu".
Ora, nelle recensioni cito spesso le parti che mi hanno colpita di più, qui è stata dura scegliere ma penso che questo passaggio meriti una menzione; “Gellert sussulta – inghiotte gemiti, annega singhiozzi –, sprofonda tra i cuscini e ti àncora a sé – sguardi che si cercano, s’incastrano, s’annodano –, ti afferra con forza la nuca e all’improvviso, davanti ai tuoi occhi attenti, rapiti, incatenati ai suoi, l’estate esplode. Il bagliore sanguigno del crepuscolo irrompe a fiotti attraverso la piccola finestra, sgorga tumultuoso oltre le tende increspate dalla brezza, e i vostri capelli, mischiati gli uni agli altri – fili d’oro e rame e miele –, paiono anch’essi vibrare, risplendere, infiammarsi, simili a guizzanti raggi di sole – corone di fuoco ad adornare visi ardenti e stravolti.”
Adoro quell'enfasi su "l'estate esplode"; in queste psemplici parole c'è un tono solenne, diretto, che mi ha trascinata e mi ha totalmente immersa nelle righe successive, come se potessi visualizzare davanti a me il "bagliore sanguigno" che irrompe dalla finestra e i colori dei capelli di Albus e Gellert mischiati insieme. (Ecco, a questo proposito credo che il tuo stile possa essere definito anche "sensoriale".) Bellissimo il finale; ho un debole per i momenti passionali descritti attraverso la metafora del fuoco, del sentirsi bruciare, quindi non ho potuto fare a meno di adorarlo.
Ho aggiunto la storia alle seguite, immagino che passerà molto tempo prima del prossimo aggiornamento ma aspetterò con pazienza <3 Nel frattempo spero di passare presto a leggere le altre storie della serie perché mi incuriosiscono un sacco, soprattutto "He's more myself than I am."
Per concludere, grazie mille di aver scritto questa meraviglia, spero che ci ribeccheremo presto <3
 

Recensore Master
07/04/21, ore 19:32
Cap. 1:

Wow.
E' descritta così bene che mi è sembrato di essere io a star limonando con Silente. XD
Inizio con una puntualizzazione: ho visto solo il primo dei film di "Animali fantastici" e quindi so poco e niente della storia, quindi da un giorno all'altro mi sono visto spuntare tutte queste storie che mettevano assieme Grindelwald e Silente e io non ci ho capito niente.
Detto questo, come ho già scritto, la storia è scritta incredibilmente bene e la lettura fila che è un piacere. E' breve, ma non è un problema vista la potenza della tua scrittura, e in fondo quello che volevi trasmettere lo hai scritto...
Un appunto per la narrazione utilizzata, molto peculiare, in seconda persona (?) che ho visto pochissime volte. Complimenti, perché è piuttosto difficile da far funzionare bene e tu ci sei riuscita!
Ottimo lavoro, a presto!
Altair13Sirio

Nuovo recensore
06/04/21, ore 16:01

Ciao carissima!!! Scusa l'infinita assente sono una brutta persona.
Leggevo ma non avevo mai tempo di recensire (PS: sono Costanza ;-))) )
quando scrivi di loro si percepisce tutto l'amore che trasuda dalle tue parole. I tupi personaggi sono così ben scritti che ormai ci sono familiari come degli amici. che dire, sono meravigliosi assieme e come li scrivi te nessuno!!!! Li amo!!!! E adoro te!!!!!
Tutto è così poetico e appassionato con loro!
Costanza (ex BlueRoar)

Recensore Master
01/04/21, ore 15:59
Cap. 15:

Cara la mia padme,

avevo bisogno di leggerti adesso, in questo preciso istante, e le tue parole così dense di passione hanno avuto, anche in questo caso, un effetto lenitivo sul mio spirito. Non c’è che dire. È stupendo, questo scorcio di loro, e hai ragione: questa storia dice tutto e riassume parte della tua poetica – ma con gli autori che hanno qualcosa di originale da dire è così. Lo dicono e pur leggendo lo stesso concetto, ci si trova davanti a storie e versioni sempre diverse, pur facendo parte di un unico universo, il loro – il tuo. Gellert che attende sotto la finestra e sente quei rumori è estremamente romantico – e poi, coerentemente col periodo storico e col personaggio, fuma e capisce, dai rumori che vengono da casa Silente, quella situazione familiare tanto complessa in cui Albus è invischiato così a fondo. Ma il mago è anche vittina, come sempre, dell’attrazione esercitata da Albus attraverso lo sguardo, capace di ravvivare la passione mai sopita esistente tra i due che, infatti, subito emerge, perché sono vittime di un magnetismo intrigantissimo. Ma l’altra tematica che emerge con prepotenza è anche il problema di fondo delle ambizioni. Quelle necessarie che, alla fine, li divideranno, perché Gellert si stancherà di aspettare, capendo che Albus non vorrà mai davvero seguirlo, pur amandolo.

A questo proposito, ho amato il fatto che quella parte del dialogo sia lasciato in maniera estremamente scarna, in un botta e risposta in cui Gellert chiede ad Albus di seguirlo e lui traccheggia. Traccheggia perché è dotato di empatia e perché gli è chiaro, più che a Gellert, il dopo. Cosa fare del mondo, dopo che lo abbiamo conquistato? Cosa resterà di noi e degli altri, quando avremo vinto?
E Gellert tenta di convincerlo, oppure soddisfa il bisogno di avere accanto il proprio amante, in quella fusione che pur essendo totale e totalizzante, non riesce a essere anche una fusione d’intenti. Perché Albus, pur non accettando il mondo così com’è, pur essendo incatenato a una vita di doveri che Gellert non concepisce – per Gellert esiste solo Albus, e il potere, e un mondo da donare ad Albus stesso. In fondo, vincere da soli potrebbe dare soddisfazione, ma non sappiamo per quanto né quanto a lungo ci basterebbe un simile potere, senza qualcuno con cui dividerlo. Il capitolo si chiude su una riflessione dell’amicizia che fa quasi male, perché è impossibile non legarla a Maurice, all’opera di CMBYN (la cui lettura è prossima, ma che grazie a te conosco già per sommi capi) e alla frase struggente che Albus pronuncia quando gli viene chiesto cosa lo legasse a Gellert, quel “eravamo qualcosa di più” che detta a così tanti anni di distanza e in quel modo fa stringere e sanguinare il cuore, per la nostalgia e il rimpianto che leggiamo tra le righe. Perché amicizia, qui, è un sinonimo di amore e, a ben pensarci, di chi amiamo non siamo innanzi tutto amici?

Il finale di questa shot mi stringe il cuore e lo adoro, perché nelle parole che hai scelto c’è già il dramma che sarà: quell’ancora una volta in corsivo ricorda come l’amore sia qualcosa che si rinnova, tra loro, il “non sarà l’ultima” sembra una promessa, ma è anche un desiderio o una speranza, quel “io ho te, mio blu,” una dichiarazione d’amore incredibilmente luminosa, che colpisce come un dardo. Solo che Albus non lo seguirà, pur rimanendo il suo amico, pur pensandolo tutta la vita, pur vedendolo, a decine d’anni di distanza, riflesso nello specchio nelle brame. Forse sono gli ormoni, ma io a questo punto ho la lacrimuccia.
Un abbraccio forte e buona pasqua, mia cara!
Con tanto tanto affetto,
Shilyss

Recensore Master
30/03/21, ore 09:27

Ciao, mia cara!
Torno finalmente qui, e sono felicissima di trovare un nuovo aggiornamento che vede i tuoi (perché, ormai lo sai, te l’ho detto, ma per me Albus e Gellert sono sempre e comunque tuoi, ormai) personaggi insieme in una maniera intensissima e assolutamente struggente.
Sai quanto ami leggere di loro, della loro passione a cui tu dai una forma che è poesia in prosa, dando corpo e rotondità a qualsiasi dettaglio: tutto, ogni gesto, ogni parola, anche il modo in cui la luce cade sui tuoi personaggi è curato e va ad assumere un significato importantissimo, a creare quasi una costellazione di segni e simboli che danno solidità alle tue storie. Perché, davvero, è straordinario come tu, pur scrivendo spesso cose brevissime, sia riuscita a creare un universo coeso e ricchissimo: non è un universo in cui accadono milioni di cose, ma l’ampiezza narrativa delle tue storie sta proprio in questo lavoro di lima e riflessione sui dettagli che va a creare davvero qualcosa di straordinario.
Qui, ad esempio, c’è tutto un ritorno precisissimo, come se ogni cosa in questa storia andasse al suo posto, come se ogni dettaglio servisse un po’ da specchio riflettente per andare ad ampliare infinitamente qualsiasi cosa.
E questa storia è davvero un incendio. È un incendio che divampa fin dal titolo, e si sente in ogni parola, anche quando apparentemente il focus si sposta su qualcos’altro. E non solo a livello metaforico, per il desiderio intensissimo che traspare da ogni gesto di Albus e Gellert, né per il modo bellissimo in cui spesso riprendi questa metafora, ma proprio perché l’intero capitolo sembra intriso del calore e del bagliore intenso del fuoco. È qualcosa che si avverte perfettamente nella narrazione, nell’atmosfera che permea ogni cosa – davvero, persino la luce con cui ammanti il racconto è di fuoco, e il modo in cui riesci a farla filtrare attraverso le parole, ad avvolgere questi corpi intrecciati e i loro capelli e soprattutto gli sguardi è stupendo.
Soprattutto, tutto ciò va a intrecciarsi con tutti gli elementi simbolici che hai disseminato nel corso di tutte le tue storie (e che io ho sempre paura di non aver colto appieno), accostando Albus alla figura di Merlino, accostandolo alla luce e a tutti quei rituali che riguardano l’estate e la vita (lo so che sto semplificando malamente, e probabilmente sto un po’ mutilando tutto il tuo lavoro, ma spero davvero che si capisca quello che intendo).
E, ecco, tutto questo qui emerge in maniera meravigliosa, ma la cosa straordinaria è che tu fai sempre un passo in più. Perché se tutto questo (che già non è poco) è sicuramente presente, c’è anche tanto altro, ed è presente in maniera assolutamente naturale, quasi come se le cose non avrebbero mai potuto essere diverse, per loro. Perché questa folgore incendia tutto, nel loro rapporto, incendia il desiderio, brucia l’anima e fa ardere anche i corpi, e come sempre lo fa in una maniera meravigliosa. La carnalità nelle tue storie si muove davvero sul ritmo della poesia, e osservare la cura e l’attenzione con cui ogni loro gesto assume significato e importanza è splendido.
Ho amato moltissimo il fatto che la storia, poi, si concluda in maniera quasi circolare, andando a riprendere quel ”resta qui” iniziale. Perché, e magari qui sono io che proprio parto per la tangente e deliro, quindi perdonami nel caso stessi fraintendendo, mi piace pensare che non sia passato che un istante da quella prima invocazione alla loro conversazione di anime. Come se la loro comunione di intenti e sentimento sia così intensa e forte, come se non avessero bisogno di nulla: perché per loro in uno sguardo c’è tutto, c’è l’incendio in cui vogliono bruciare, c’è un capirsi e un’intimità che travalica qualsiasi cosa.
Non lo so, magari sono davvero riflessioni un po’ fuori luogo, ma questa storia è stupenda, e insomma, lo sai, che sia su questo sito o su qualsiasi altra piattaforma, leggerti sarà sempre un piacere.
Ti mando un abbraccio grande, ché ormai augurarsi che questa situazione finisca presto e possano arrivare in fretta momenti più sereni sembra quasi una presa in giro, ma insomma, io ti abbraccio.

Recensore Veterano
29/03/21, ore 16:26

Ciao padme83, sono qui per l’ABC dello Scambio del Giardino! Ti chiedo umilmente scusa per il ritardo, ma in questi giorni sono sommersa dalle cose da fare e ho avuto pochissimo tempo per sedermi e dedicarmi a scrivere recensioni.
Avevo già adocchiato questa raccolta da un po’ mentre bazzicavo tra FB e il EFP e lo scambio mi ha dato l’input perfetto per iniziare! Ti anticipo che ho letto tutti i capitoli (il tempo per recensire scarseggia, me quello per leggere non mi manca mai in un modo o nell’altro).
Passiamo alla recensione vera e propria, che ho l’abitudine di perdermi sempre un po’ in chiacchiere!
La cosa che mi ha colpita in prima battuta di questa storia, anche se potrebbe risultare un po’ scontato, è il titolo.
Non so esattamente per qualche ragione, ma ho sempre la sensazione che i due protagonisti vengano percepiti come ‘più adulti’ di quello che in realtà siano. Alla fine, se ci fermiamo a riflettere, durante quei famosi due mesi di follie hanno Gellert sedici e Albus diciotto anni.
Ecco, il titolo ‘Dammi mille baci’ ha attirato la mia attenzione perché, almeno per me, richiama in qualche modo alla giovinezza piuttosto che al potere o al conflitto.
Mi ha dato come l’impressione di aprire una parentesi su quei due mesi di follie di cui parla Silente nel capitolo ‘King’s Cross’ e all’effettivo, dopo aver letto tutti i capitoli, è proprio così.
In ogni capitolo si sente l’impazienza e l’energia della giovinezza quando tutto è caldo, fuoco, luce e non c’è alcuna angoscia per il futuro (è un qui e adesso, nient’altro è veramente importante) ed è proprio così che immagino quei famosi due mesi prima della tragedia che infrange quella bolla in cui si trovano i due protagonisti.
Mi è piaciuto molto come li hai delineati entrambi, ma Gellert… Gellert è poesia! Ed è proprio come me lo sono immaginato io nel pieno dell’adolescenza, prima che diventasse veramente Grindelwald, il Mago Oscuro, quando ancora erano tutti progetti (o quasi) e prima che accadesse l’inevitabile. È selvaggio, irruento, pretenzioso, geloso eppure risulta comunque così giovane da far quasi sorridere al contrario di Albus che ho trovato comunque un po' più adulto.
Tra l’altro ho rivisto da poco anche Animali Fantastici e ovviamente sono partita in quinta dato che i due sono tra i miei preferiti! (Sì, sono consapevole che siano un personaggio principale e uno secondario, ma a me il capitolo ‘King’s Cross’ e il settimo libro hanno aperto un mondo!).
Insomma, per dirti, che già con il titolo secondo me (o magari parlo con il senno di poi e avendo letto tutti i capitoli insieme, quindi con una visione d’insieme) si parte molto, molto bene.
Un’altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è che hai uno stile molto ‘vivido’, che crea immagini molto luminose: c’è luce fuori e dentro la stanza, ma è come se la luce esterna venisse messa in ombra. Dopotutto loro sono lì, sono insieme e nient’altro ha veramente importanza.
Io tendenzialmente sono una lettrice a cui piacciono moltissimo i dettagli e, nella lettura, non sono stata affatto delusa! La cosa che ho apprezzato è che sei riuscita a inserire dei dettagli piccoli (i bottoncini, le camicie inamidate, i polsini) ma a lasciare comunque spazio all’immaginazione del lettore.
E tu dirai: di tutte le cose a te saltavano agli occhi i polsini?
Ebbene sì, anche il contorno è importante! E in merito a questo, un’altra cosa che mi è piaciuta è il modo in cui questo (il letto, i vestiti, l’ambiente stesso e in generale ciò che circonda i personaggi) contorno svanisca del tutto con il proseguire di ogni capitolo, rendendo bene l’idea del crescendo dell’atmosfera. In questo modo, infatti, anche l’attenzione del lettore viene calamitata altrove.
Ultima cosa da considerare sono i due protagonisti che trovo così IC! Veramente, li adoro follemente!
Tirando le somme prima di lasciare un recensione lunga come un papiro (non sono nuova a questo) la tua raccolta mi è piaciuta moltissimo e sono contenta di aver avuto modo di leggerla: la metterò subito tra le seguite, in modo da non perdermi i prossimi aggiornamenti!
Spero che avremo ancora modo di scambiare con te e spero di non averti lasciato una recensione confusionaria (sto riprendendo mano a recensire in questo periodo dopo una lunghissima pausa ed ho momenti di gloria e non),
A presto e alla prossima,
Arlie.
 

Recensore Master
25/03/21, ore 01:37

Questa volta ti sei addirittura superata, perché questo capitolo è passionale e coinvolgente.

Ho percepito a pelle le emozioni di Albus e Gellert, e soprattutto la loro foga nel concedersi l'uno all'altro in maniera molto appassionante.


Ottimo lavoro, e a presto. 🥰

Recensore Master
24/03/21, ore 17:03

Come sempre, è un momento intenso che ci regali.
Intimo, scherzoso e intenso, ma anche pieno di luce, quello della fiamma che li rende vivi e appassionati, ma anche quello della luce esterna a cui accenni, "il bagliore sanguigno del crepuscolo" che entra e fa brillare quel tripudio ci capelli biondi e rossi come fossero metallo e miele. È un'immagine bella, molto vivida, visiva, e a renderla ancora più forte (ci si potrebbe fare un quadro) c'è il contrasto col materasso sfondato.
Tutto, qui, racconta giovinezza e forza. Non c'è tempo per il 'dopo', per il futuro, quando tutto quello che conta è 'qui e adesso' e, in fondo, quel 'resta' all'inizio proprio questo sembra dire: stanno vivendo e bruciando l'istante presente, ogni singolo istante, ma sempre uno per volta.

Sappi che mi dispiace molto che ti stia allontanando dal sito... anche perché faccio fatica a raccapezzarmi su WP e AO3, ma cercherò di non perderti di vista. ^^

Recensore Veterano
24/03/21, ore 16:35

Ciao carissima!
Perdonami se la recensione potrà risultare frettolosa, mi ritaglio un attimo di tempo per lasciartela perché sono la prima ad adorare questa canzone e a credere che sia perfettamente calzante sui tuoi due gentiluomini. Descritti dalle tue mani, sono sempre così belli e famelici che se mi guardi mi bruci sembra un verso scritto apposta per loro. Tu riversi questi due dentro la canzone e la canzone dentro loro due: ci sono le fiamme, il loro colore nella luce del tramonto che invade la stanza; c’è l’estate che sgorga da quegli occhi, che nasce quando si trovano ad incontrarsi ancora ed aversi ancora. C’è l’urgenza ma, insieme, c’è la poesia di quello che loro due riescono a creare, le melodie che con le mani, con la bocca, con le unghie riescono a scriversi e suonarsi addosso. C’è Silente che supplica quasi un “Resta qui”, Gellert così certo di vincere che lo invita a convincerlo ma poi è lui che capitola, si contorce sotto le sue attenzioni e brama di essere vinto, di essere posseduto da lui. Ci sono due uomini che si amano ma che ancora si attizzano a vicenda, ad ogni sguardo: c’è ancora quel chiedere di non guardarlo così, perché potrebbero esplodere i sensi; quel suo sguardo potrebbe bruciarlo piano, dall’interno, a finirlo e sfinirsi.
E dentro questo, c’è la bellezza del tuo lessico, del tuo stile narrativo che mi affascina sempre tantissimo; c’è una ricercatezza e un’attenzione (Stuzzicare, scoprire, scavare, sciogliere) che apprezzo davvero oltremodo; in realtà, che apprezzo ed invidio – nel senso più buono e complimentevole (?) del termine. Soprattutto, se penso che questo piccolo pezzo è stato scritto in un momento che tu stessa hai descritto come complesso, pieno di tutte le difficoltà che questo periodo si porta dietro, da quello emotive, a quelle organizzative, ad una vita che è stravolta e ci toglie il tempo (e la forza) di scrivere come vorremmo.
Ti faccio davvero i miei complimenti, come ogni volta; sono felicissima di aver trovato questa storia, perché ero certa che avresti potuto tirare fuori delle bellissime immagini da questa canzone che amo (ed ho avuto ragione).
Ti mando un abbraccio forte – per tutto,
a prestissimo!

Recensore Master
23/03/21, ore 20:44
Cap. 14:

Buonasera cara, eccomi qui per leggere una delle ultime storie di questa raccolta. So di venire qui e trovare sempre lavori di qualità, ma Albus ee Gellert li sento proprio tuoi quindi so di poter andare sul sicuro con il fandom. Sono rapita, sono al di fuori di quella bolla a poter immaginare cosa sta accadendo con una tale facilità, questo grazie al modo in cui sai scrivere di loro e di ciò che li circonda. Il tutto si muove in un certo tipo di atmosfera molto velata, a fare da contorno a sensazioni molto vivide, calde, fisiche, perché loro si cercano sempre e non in modo platonico, hanno bisogno uno dell’altro, di sentirsi, toccarsi e unirsi, di stare assieme e godere della compagnia uno dell’altro. Il tutto nasce in modo spontaneo ma in un solo schiocco di dita dal semplice essere steso su di lui si trasforma in una provocazione erotica, in un bisogno, in un loro esserci e unirsi.
Il tuo stile è poetico ed evocativo, rendi il tutto in modo chiaro e dai uno spaccato della loro emotività, del loro sentirsi ed amarsi, cercarsi e ricercarsi senza saziarsi mai. Il testo è molto gradevole dal punto di vista dell’impaginazione, dell’utilizzo del corsivo nei momenti salienti e con citazioni di diversa fonte; è corretto, preciso al dettaglio, si capisce come ci sia molto lavoro dietro, e soprattutto di quanto ti soddisfi scrivere di loro.
Io so che quando penso a te penso a questa raccolta, perché è tua in tutto e per tutto, ed ogni parte di questo progetto mostra i motivi per cui ti apprezzo molto come autrice. Essere qui è sempre un vero piacere cara, alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master
22/03/21, ore 18:58
Cap. 14:

Ciao tesoro, chiedo perdono per l’immenso ritardo con il quale recensisco, ma so che puoi capirmi... tra bimbi, chiusure e zone rosse...
Ho recensito questo capitolo perché mi hai chiesto di passare dagli ultimi due, anche se ho indietro anche gli altri che avevo già iniziato a leggere...
Questo mi ha attirato dal titolo, perché mi ha fatto pensare a mia figlia che dice spesso che prima di nascere era in una bolla di sapone, ecco mi sono immaginata loro due dentro una bolla iridata che tiene fuori tutto il resto e trattiene il calore e la loro passione a discapito della pioggia sempre presente...
Mi piace come scrivi di loro, perché in ogni capitolo, nonostante il tema sia più o meno sempre lo stesso, trovi sempre modi diversi di presentare il loro rapportarsi.
In questo capitolo ho visto che è come se avessi osato un po’ di più: “ Le tue mani non conoscono requie, percorrono ogni sua singola curva, ogni minuscola asperità con feroce ostinazione, come se imprimerle a fuoco nei palmi, nella carne, nel cuore – ovunque! – per te non fosse mai sufficiente, mai abbastanza. «Voglio solo guardarti mentre mi scopi e mi vieni dentro».” in questo pezzo ci ho visto qualcosa di molto diretto, molto personale che si dicono. Un desiderio espresso
Direttamente senza fronzoli né toni aulici e mi è piaciuto, anche se di solito non metti in bocca queste frasi a loro, correggimi se sbaglio.
Insomma me li ha resi ancora più reali e vividi e appassionati e innamorati.
Insomma sono loro e sono sempre “tuoi”.
Capisco quando dici che ognuno ha la sua coperta di Linus, il suo rifugio, per te loro lo sono, come per me Vargas e Callisto, anche se io li faccio soffrire molto di più di come fai tu con Albus e Geller, ma questo già lo sai...
Insomma ti rinnovo i miei super complimenti, non mi stancherò mai di leggere di loro, dei modi in cui si amano, si cercano, si intrecciano ...
Un ottimo lavoro come sempre tesoro.
A presto.
Ladyhawke83

Recensore Master
20/03/21, ore 10:29
Cap. 15:

Ciaooo cara Padme! Scusami per il ritardo, ma come al solito il lavoro e gli impegni mi hanno lasciata in pace soltanto adesso! Però quale modo migliore di rilassarsi e cominciare il weekend se non con una delle tue bellissime OS? Mi sono messa comoda e ho cominciato la lettura :)
Allora, questa volta ho scelto tra le OS della raccolta guidata puramente dall’istinto, per cui è stato un po' per caso un po' per destino che mi sono ritrovata su “Cocci”! Che dire, mi sono totalmente innamorata! Ho visto il film di Maurice tantissimo tempo fa e ammetto di non ricordarlo quasi per niente, ma tu mi hai appena dato mille e uno motivi non soltanto per rivederlo, ma anche per correre in libreria a comprarmi il libro!
Come sempre, il rapporto tra Albus e Gellert viene fuori in modo esplosivo, questa volta ancora di più grazie alla particolarità del testo che è un susseguirsi di immagini e di sensazioni. Ecco, una cosa che mi ha colpito parecchio è proprio il fatto che, mentre le prime appaiono un po' fumose, quasi oniriche, sono invece le seconde a trapelare dal testo e ad arrivare al lettore dritte e potenti come delle frecce. Gellert si materializza sul bancone accanto ad Albus, ad un soffio dal suo viso. I loro scambi di battute sono brevi e veloci, un colpo su colpo, tutto al contrario dei pochi gesti che compiono che invece appaiono lentissimi, proprio perché saturi di questa valanga di emozioni che prova Gellert. Lo scambio della sigaretta - che è stato come un bacio, anzi più di un bacio- mi ha messo i brividi per la sua sensualità e, a tal proposito, ne approfitto per dirti che personalmente non ho trovato niente di strano in questo dettaglio, perché insomma, non dico proprio il connubio tabacco e nicotina, ma ce li vedo i maghi a fumare erbe, radici o simili!
Ho amato questo contrasto fra la passione bruciante che sentono e il non potersi/volersi abbandonare ad essa, questo loro stare sempre in bilico, sul filo del rasoio, è come se ogni singola carezza di caricasse non soltanto di passione, ma anche di rabbia e di frustrazione.
Non smetterò mai di ripeterlo, hai un modo di esprimerti veramente intenso, che proprio prime sulla pelle quando leggo ed io ogni volta, rimango affascinata!
Complimenti, anche questa volta, come sempre!
Un abbraccio, Violet :)

Recensore Master
17/03/21, ore 09:35
Cap. 15:

rieccomi ^^
ahahah, fai benissimo a startene sulla tua nuvoletta rosa.
Lo stile frammentato non è affatto facile, ma ti è uscito benissimo , complimenti, non conosco il libro/film che hai citato ma lo ringrazio se ti ha fatto produrre questo.
L'immagine di Gellert che si smaterializza nella stanza di Albus perché non vuole imbattersi nell'idiota di suo fratello è bellissima ahahah.
E quel discorso sul non aver bisogno di amici, e poi lui chepensa internamente perché ha il suo blu aaaaaaaaaaaaaahhh come si fa a non sciogliersi?
adoro una frase delle tue note, 'la magia toglie magia' , forse un po' è vero , ma loro due sono loro due e tu non potresti rappresentarli meglio di così.
sono proprio tuoi, non c'è niente da fare.
Continua a bearci con l'amore che provi per loro ^^
alla prossima, cara
p.s. anche stavolta, titolo super azzeccato!

Recensore Master
17/03/21, ore 09:23
Cap. 14:

Ciaoo carissima,
eccomi per lo scambio.
Mi sembra doversoo recensire entrambi i capitoli, dato il papiro che ti ho fatto leggere io ^^
Tant è solo un piacere farlo, quando c'è la tua penna d mezzo ;)
Stavolta parto dalle note finali, ti capisco benissimo, ce l'ho anch'io una sottospecie di raccolta (anche se ha un ordine cronologico) dei miei adorati (questi due tipini che vedi qui nel mio avatar, ma ormai dovresti aver capito chi sono ;)) e sì, è il mio rifugio felice dove posso scrivere quello che mi pare ^^.
Torniamo a noi amo come in ogni shot della tua raccolta nulla sia mai lasciato al caso, dalla pre introduzione, le citazioni, il titolo (nella bolla è azzeccaissimo) , tutto studiato fin nei minimi particolari.
amo l'uso che fai del corsivo, dove serve la giusta enfasi, dai ritmo a quella che, quando si tratta di te, prima di tutto è una poesia.
è bellissimo vedere Albus così sicuro di sè, così determinato ad avere il suo Gellert, anche sotto la pioggia , tanto c'è quell'opportuna bolla che ha creato, comoda la magia eh) , distesi nell'erba, intrecciati, fusi uno nell'altro. Amo come sia lui stavolta a prendere l'iniziativa mentre l'altro non può che approvare.
che poi figuriamoci, quei due non li avrebbe fermati una tormenta, figuriamoci una pioggerella.
bravissima, come sempre, salto alla tua prossima creazione <3