Ciao, tesoro ^^
Mi avventuro in una storia di cui non conosco le basi, spero tu possa perdonare i miei errori.
È vero che non ho letto la raccolta di Os, ma non conosco nemmeno la serie quindi preferisco essere costante nella lettura di qualcosa di tuo, leggerei a prescindere qualcosa di tuo su Vickings come se fosse un originale.
In questo primo capitolo presenti il contesto della serie e mi rendi semplice la comprensione della trama, ma soprattutto dei protagonisti della storia. Torni indietro nel tempo e fai sapere ai profani come me che Aethelred arriva tra i vichinghi e qui conosce Hvitserk; si trasferisce tra loro e si trova bene, si sente parte di una vera famiglia di cui ci mostri le fattezze. È una famiglia che ha riscoperto la pace dopo un lungo periodo di guerra, ha costruito il suo futuro con le proprie mani e non c’è nulla che possa dare speranza più di un popolo guidato da giovani; l’antica reggente si ritira dalla vita pubblica e sociale, torna a vivere nella serenità lontana dagli occhi dei sudditi, lasciando ai figli la responsabilità di governare un intero popolo. Mi è piaciuto molto come hai sottolineato il fatto che il governo non sia nelle mani di un unico uomo, ma egli chiede consiglio ai fratelli e al fratello acquisito (il quale è così legato e affezionato alla sua nuova famiglia da aiutarli nella ricostruzione, dopo questa ultima battaglia; la ricostruzione di un futuro che si appresta a vivere al loro fianco), per non essere un tiranno, come evidentemente è il nemico contro cui hanno vinto la loro ultima battaglia, ma a quanto pare non la guerra definitiva.
Il disagio di Aethelred sorge proprio dal suo innamorato, la cui anima non riesce a trovare la pace; l’equilibrio si rompe subito e tutto parte da questo personaggio: Hvitserk. Lo scontro tra quest’ultimo e il re ereditario nasce sul fatto di giustiziare o meno degli uomini devoti ad un nemico, di cui io fino in fondo non conosco l’identità. Questo nemico sembra incombere ancora su di loro, nonostante non sia fisicamente presente e il fratello del re crede di essere destinato dagli dei a sconfiggerlo.
Ho trovato molto suggestiva la riflessione sul peso della corona di Byorn, lo rende molto umano e non invincibile, un re infondo non è divino e invincibile. Su questo aspetto la tua delicatezza da autrice mi è piaciuta molto e ha sfiorato le mie emozioni. Byorn coinvolge tutti nelle sue decisioni proprio per non mostrarsi un tiranno, per essere diverso, per fare in modo che sul suo popolo regni pace e diplomazia; chiede inoltre aiuto al fratello per distoglierlo dalla sua idea di cercare e affrontare il nemico.
Hvitserk non è solo ed è circondato da persone che tengono a lui. Il suo innamorato, Aethelred, cerca una motivazione per l’atteggiamento dell’uomo e la sua fissazione che sembra tormentarlo, lo ama e non vuole che i pensieri portino alla sua distruzione. Aethelred perciò prova a parlargli e scopre i suoi sensi di colpa per non aver sconfitto Ivar a tempo debito.
Questo primo capitolo mi è servito anche per conoscere il profondo amore che lega Aethelred e Hvitserk, ma l’amore non rincuora quest’ultimo; c’è un nuovo equilibrio da riscoprire e una rinnovata serenità da raggiungere.
A prestissimo, ho già letto il nuovo capitolo, devo solo scrivere la recensione!
Un abbraccio grande grande
-Vale |