Recensioni per
My winter storm
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 198 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/10/21, ore 15:59

“ Due universi di solitudine che adesso si erano trovati, scontrati e poi incastrati perfettamente l’uno nell’altro.”
Ecco, in un certo senso ogni commento dovrebbe cominciare da qui. E con parole così precise ogni commento diventa superfluo. Nel commento precedente mi sono divertita a confrontare le due coppie principali: in ordine temporale sono Aethelred/Hvitserk e Aethelred/Ivar. Dove la prima è diventata ormai una coppia amicale (e forse in un certo senso già lo era). Come ti scrivevo, trovo che A/H sia una perfetta coppia di amici, e l’espressione che mi viene immediata è: si compensano a vicenda. Dove invece A/I hanno un altro effetto: si esaltano a vicenda. Aethelred non era mai stato tanto sicuro di sé (almeno finché non incontra gli occhi indagatori di Ivar). Ivar non era mai stato tanto sensibile e preciso. Ecco, ciò che mi colpisce di Ivar è la precisione chirurgica che ha nel parlare di sentimenti. Non poteva trovare parole migliori per spiegare a Aethelred la differenza con i suoi passati amori. È come se Aethelred con la sua sola presenza lo rendesse più serio e profondo. Mentre Ivar esalta la sincerità, il candore, il coraggio dell’altro. Per certi versi si somigliano (hanno un’ingenuità di fondo che li porta a fidarsi, una lealtà che poi spesso viene tradita dagli altri) e per certi versi ovviamente sono l’uno agli antipodi dell’altro. Ecco perché non si compensano ma si esaltano, la somma è più del totale! Spero di non essermi incartata nel raccontare le infinite sfumature che ho avvertito in questi intrecci amorosi… Mi basterà dirti, come sempre, che è davvero una storia incantevole, romantica e appassionata.
Un abbraccio, a presto
(Recensione modificata il 02/10/2021 - 04:00 pm)

Recensore Veterano
02/10/21, ore 15:41

Ho adorato questo capitolo che è premessa alla notte d’amore tra Ivar e Aethelred, perché è un capitolo altrettanto significativo. Perché ci aiuta a capirli meglio tutti, e non solo la coppia Hvitserk/Helgi.
Aethelred, innanzitutto. La stella polare di tutte le tue serie su Vikings. Come non notare ancora una volta la sua generosità, in particolare nel tendere una mano a Hvitserk? Che a sua volta è davvero tornato a risplendere di una luce quieta e confortante, come faceva all’inizio. È bello vedere che Hvitserk e Aethelred come amici sono perfetti, molto meglio di come fossero da amanti. Perché, diversissimi tra loro, si compensano così bene. Hvitserk è speciale nella sua normalità, Aethelred rende così normale il fatto di essere speciale. Non so se mi spiego, è evidente in queste storie che Aethelred fosse destinato a un altro. Perché ha un approccio diverso, più generoso, coraggioso e costante di quello di Hvitserk. Perché sa sognare in grande. Non a caso hanno un approccio opposto alla figura di Ivar. Lasciamo stare il fatto che per uno è fratello e per l’altro un possibile amante, io parlo della percezione che hanno di lui. Per Hvitserk era una minaccia, tanto più pericolosa in quanto difficile da decifrare. Per Aethelred, invece… Ivar è subito un enigma affascinante. Un fuoco che lo attrae in modo pericoloso ma irresistibile.
E così è bello che questi due amici (a mio parere questo capitolo parla di amicizia persino più che di amore) trovino infine la felicità.
Nello stesso tempo, anche se con toni e modalità completamente differenti. Ed era perciò inevitabile che io commentassi subito anche l’altra storia!
A tra poco, un abbraccio
(Recensione modificata il 02/10/2021 - 04:02 pm)

Recensore Master
29/09/21, ore 11:16

Ciao carissima,
Finalmente riesco a passare e conclusa un'altra long che avevo fra le seguite, ora avrò più tempo per continuare e concludere questo tuo primo atto... ho visto che hai iniziato anche il secondo e non posso che esserne felice. Detto questo; adoro come si siano susseguiti degli eventi credibili durante l'assenza di Bjorn, l'attacco dei banditi in un villaggio poco protetto e lontano da Kattegat è stata una trovata coerente. Lagertha nonostante l'età ha dimostrato il suo coraggio e valore da fanciulla di scudo, difendendo valorosamente gli abitanti. Ogni cosa ha un prezzo e spesso le azioni altrui vanno contro ogni pronostico; così accadde con Hvitserk che supera ogni limite concepito; meno male che Aethelred l'ha seguito... e si è incazzato, è la prima volta che vedo il nostro principe gallese così infuriato e devo ammettere che questa scena così potente, dove veramente deve il suo amato crollare; unita all'altra dopo lo difende, gettando in faccia a tutti le proprie colpe verso Hvitserk; aggiungo un tassello importante alla maturazione del personaggio, che mai finora si era esposto così; non è più il prince timoroso che abbiamo conosciuto all'inizio, ma un uomo e un sovrano in grado di far valere le proprie ragioni e rovesciare persino la decisione del Re. Un'ulteriore dimostrazione del suo amore verso Hvitserk... che secondo me ora verrà brutalmente rinchiuso senza passare dal via. Capitolo come sempre molto bello, l'unico appunto che mi sento di farti riguarda l'uso di parole moderne; lo so che non è prima volta che ne fai uso, però a mio avviso così facendo la narrazione te se un po' a spezzarsi. Per il resto tutto okay.
Un abbraccio cara e alla prossima
Elgas

Recensore Veterano
18/09/21, ore 19:37

Oh gosh!
Ma che cavolo sta succedendo a H.?
Ok, capisco tutto, capisco la pressione, l'odio per Ivar, capisco anche che il ritorno a casa possa averlo un po' scombussolato, ma cavolo, si fa fatica a riconoscerlo.
In realtà quello che narri non è affatto una cosa strana, conosco un sacco di persone che si sono ritrovate insieme a qualcuno di completamente diverso da colui con cui stavano insieme.
A. poverino, si vede proprio che non sa che pesci prendere.
Inoltre ho notato il cambio di registro stilistico rispetto alla prima serie di OS. Adesso scrivi con una scioltezza diversa, ti si sente tanto, sei proprio tu che ci racconti una storia, sembri quasi un'amica che racconta un evento a cui ha assistito. È strano, è diverso... è piacevole☺️
Ci leggiamo presto.
In abbraccio

Recensore Veterano
12/09/21, ore 14:26

Cara Abby, oggi ho scelto di leggere ancora un capitolo dei tuoi vichinghi, e non perché io abbia dimenticato il dolce Teddy e il prode Erik, ma perché sentivo che mi aspettava uno snodo cruciale tra Ivar e Aethelred (e anche, lo confesso, per avvicinarmi alla storia di Erik e Tiago, che sento mi riserverà molte sorprese! È giusto che io conosca anche tutti gli antefatti)
E la scelta si è rivelata quanto mai interessante e felice, perché questo è un capitolo sorprendente. Mi aspettavo, lo ammetto, che Ivar affrettasse i tempi per ottenere subito ciò che vuole (e in effetti ci ha provato!) ma tu sei stata molto più sottile e attenta di me. Quelli che arrivano al dunque sono infatti Hvitserk e Helgi, e a pensarci bene non dovrei stupirmi. Perché i due sembrano (correggimi se sbaglio) aver concluso la loro parabola di personaggi. Questo non significa che non ne sentiremo più parlare! (Sono così carini, tra l’altro) Ma in un certo senso sembrano essersi già “rivelati”: Hvitserk con la sua sensibilità e le sue debolezze, Helgi con la sua tenerezza. Sono così, non mi aspetto le sorprese che invece sapranno darmi gli altri due. Perché entrambi hanno conosciuto l’inferno andata e ritorno, e ora meritano il loro paradiso. Tra l’altro sono perfetti l’uno per l’altro: Hvitserk può fare il principe azzurro, Helgi è il suo “principe” da salvare.
Al contrario Ivar e Aethelred sono in continuo divenire, si vede che, in questo gioco di coppie parallele, è lì che ti conduce il tuo cuore. E Aethelred, infine, è riuscito proprio a stupirmi. Arriva a rifiutare Ivar, anche se con motivazioni più che nobili! Il ragazzo poco amato, che si concedeva a Hvitsek senza fiatare, ora pretende (e giustamente) di non essere più una seconda scelta! Com’è cresciuto. E Ivar, da parte sua, compie una scelta altrettanto clamorosa. Conoscendo il suo orgoglio, mi sarei aspettata una reazione rabbiosa. E invece capisce… ma ovviamente non si arrende! Anche lui è cambiato, cresciuto, in così poco tempo. E sono certa che lo farà ancora.
Sono davvero colpita e ammirata dalle tue scelte, tutte importanti e perfettamente IC, mai prevedibili. Davvero una storia intrigante, sei sempre bravissima!
Un abbraccio, e alla prossima

Recensore Master
05/09/21, ore 16:01

Rieccomi qui pronta per una nuova recensione!
(Se non si è capito oggi ho tempo per recensire e leggere XD)
In questo capitolo analizzi la sfaccettatura dei funghi allucinogeni, questo modo di Hvitserk di mettersi in contatto con gli dèi è una trovata carina, dai un senso a tutto ciò che sta facendo cosa su cui i registi della serie non hanno fatto, accennavano qua e là cose a caso, senza senso spesso.
Il suo scontro con Bjorn è sensato e capisco anche il modo in cui tutti lo guardano, sanno che è ossessionato da Ivar e giustamente non possono farci molto, non possono partire alla ricerca di qualcuno senza uno straccio di indirizzo in un mondo “antico” come quello dei vichinghi.
Aethelred è dolcissimo con Hvitserk, lo “coccola” e lo accudisce come farebbe un innamorato ed è una cosa bellissima!
Anche sul lato fisico della relazione mi piace come li hai distinti, uno timido e l’altro più audace, il norreno con la sua cultura dove a nessuno importa cosa si fa nel proprio letto e dall’altra parte ‘anglosassone che è cresciuto con l’idea che dormire con un uomo è peccato, insomma mi piace molto questa loro dualità. Ti faccio l’appunto che potresti anche descrivere di più l’atto in sé, sei in bollino arancione e scritto così come l’hai scritto tu direi che è più un bollino giallo,  non sei per niente caduta nel volgare o nello scabroso, ma forse è fin troppo poco XD ripeto che io sono per le descrizioni e non mi danno mai fastidio ma io li volevo leggere di questi due pulcini che facevano cose!
L’unico appunto sul capitolo che mi sento di farti è di stare attenta a ciò che scrivi, non nel senso grammaticale, ma nel senso storico; la PTSD ovvero il disturbo da stress post traumatico è una cosa che è stata scoperta secoli dopo e scrivere che Aethelred sa che Hvitserk ne soffre è errato, noi nel duemilaventidue sappiamo cosa è, ma a quell'epoca era più facile che venisse considerato folle piuttosto che malato il povero figlio di Ragnar.
Io ti faccio questi appunti in modo che tu possa migliorare ulteriormente la storia >.< spero che tu non ti offenda!
Detto ciò non vedo l’ora di riuscire a trovare un po’ di tempo per continuare la lettura, ciao ciao al prossimo capitolo!

Recensore Master
05/09/21, ore 14:23

Ciao donzella!
Eccomi qui a passare dalla tua storia; ti chiedo scusa per il largo ritardo con cui passo, ma purtroppo l’estate per e è un casino assurdo >.<
Da fan della saga devo dire che posso, forse, dare un pelino più di cenni a ciò che è successo e che tu hai cambiato.
Questo Hvitserk è in linea con ciò che ci hanno rappresentato nelle varie stagioni e soprattutto hai saputo rappresentare il carattere dell’uomo in quel momento di “depressione”. 
Purtroppo per il giovane, l’uccisione di Ivar è un punto saliente, è qualcosa al quale non può fuggire e che si sente scorrere nelle vene e mi piace come hai fatto passare questa sfaccettatura, questo suo malessere interiore che affoga nell'alcol e nelle droghe.
Mi è piaciuto molto il modo con cui hai portato l’anglosassone ad ambientarsi in questa Kattegat, a farsi amico di tutti, è dolcissimo dico sul serio.
Questo primo capitolo promette bene, se posso permettermi di darti un consiglio, ti direi di approfondire maggiormente l’introspezione di questi personaggi, di farci sapere cosa pensano di scavare più a fondo perché sono due personaggi molto diversi e molto distinti, Aethelred è un principe che ha mollato tutto per l’amore mentre Hvitserk è un uomo perso nei deliri del suo destino, mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più su come si è ambientato e su come si sente lì.
I dettagli di vivere una nuova situazione, gli odori e i paesaggi sono quelle sfaccettature che portano il lettore a immaginarsi lì, a camminare nel porto di Kattegat mentre ascolta i pescatori che parlano in norreno stretto, insomma sarà che mi piacciono i dettagli e quindi mi sento di consigliarti di aggiungerne
Unico appunto che ho da farti dal lato della grammatica è l’uso della è accentata in maiuscolo, devi usare il codice adatto al tuo sistema operativo perché “E’” non è corretto in italiano, “È” questa è la versione corretta (su windows, io la faccio tenendo premuto il tasto alt e componendo il 0200 se ti può servire).
Il resto è un testo molto scorrevole che si lascia leggere senza alcun problema, senza errori o refusi quindi complimenti!
Se riesco passo direttamente al secondo capitolo che ora sono curiosa!

Ciao ciao!

Recensore Master
05/09/21, ore 00:35

Ciao, mia cara!

Eccomi giunta a leggere anche l'ultimo capitolo di questa avvincente storia ♡

Sembra che le acque si siano calmate al termine di queste avventure e i protagonisti possano riscoprire il sorriso nella prospettiva di un periodo vissuto nella quiete con coloro che amano e che ricambiano il loro sentimento.
La figura di Bjorn è stata interessante lungo tutto l'arco del racconto, a modo suo ha portato un messaggio che si evince soprattutto da questa ultima parte della narrazione. Hai reso le sue debolezze punti di forza in ogni occasione utile alla trama; non ho visto solo un uomo succube di responsabilità che preferirebbe non avere, dietro questa apparenza si nota un uomo che si affida con fiducia alla moglie nei momenti di difficoltà, trova la forza in lei, ha la certezza così di compiere sempre la scelta giusta. D'altro canto, a mio modestissimo parere, è proprio la regina ad insegnare al marito a governare con il cuore prima che con la testa e si dimostra essere una scelta vincente che lo porta ad essere amato da tutti gli altri regnanti e a mostrarsi affatto debole. La decisione vincente di Bjorn dà ragione a questo pensiero, l'offensiva li avrebbe portati a commettere un grave errore in termini di perdite di vite umane tra i loro uomini, attesa e pazienza li hanno premiati.
Tutti noi speriamo sempre che il mondo prenda questa piega, la tua storia è una piccoli proiezione di un sogno che, chissà, un giorno potrebbe anche diventare realtà.
Di contro, il risultato si legge chiaro nelle condizioni in cui si trova il re dei Norreni eletto. È stato scelto per ambire alla conquista e soddisfare smanie di potere, eppure alla resa tutti i re, nessuno escluso, si sono accorti che menzogna e disonestà corrono poco lontano; un uomo disonesto nei confronti del suo stesso popolo non può ricevere stima. Dovrebbe rappresentare il vasto popolo dei vichinghi, invece nessuno si riconosce in lui tra i re e questa è un'enorme sconfitta per lui; resta con un potere legittimo, ma allo stesso tempo vuoto, governa su vasti territori metaforicamente disabitati.
Bjorn riesce, così, con astuzia e cuore femminile alle spalle, ma direi anche con umiltà, a preservare importanti alleanze, oltre all'incolumità di ogni suo singolo uomo. Lasci aperta una trama vastissima, quasi la prospettiva di uno scontro di potere; Bjorn si è aperto un varco, ma, come ben dici, è alquanto improbabile scalzare dal trono un regnante sul cui capo pende una benedizione divina. Sono molto curiosa perciò di scoprire cosa ci riserverai nel capitolo successivo di questa serie.
Penso sia stato significativo il botta e risposta tra Bjorn e Ivar. Tra loro non aleggia più un clima di forte tensione, Ivar è in compagnia della sua famiglia e prosegue il suo percorso di reinserimento all'interno di essa; dalla scena dedicata a lui e a Aethelred si nota chiaramente quanto i suoi obiettivi siano mutati e desideri solo preservare la serenità raggiunta. Pur preservando un clima disteso a corte per la vittoria in una guerra combattuta silenziosamente, dalle parole di Bjorn non si legge un'offesa, ma una profonda amarezza, come se fosse arrivato all'apice della consapevolezza sul suo modo di regnare; non è del tutto soddisfatto, anzi si paragona al fratello in riferimento ai suoi tempi passati peggiori e penso che questo suo atteggiamento in veste di re sia un'ulteriore prova della sua umiltà.
Consolidi le storie d'amore appena sbocciate con una nota rosa da entrambe le parti. Direi che ci sta un po' di miele dopo ciò che hanno passato e che, da ciò che ho capito, dovranno ancora attraversare.
Si avverte ancora una volta tutta la sensibilità di Helgi e la fragilità scaturita da un passato drammatico. Sta ricostruendo una vita intera tra le braccia di Hvitserk, trovo sia comprensibile temere che il passato possa tornare a tormentarlo rovinando anche il suo presente, benché al momento la minaccia sia innocua e lontana. Ancora una volta Hvitserk assorbe le capacità empatiche del compagno, le manifesta, come d'altronde ha sempre saputo fare, e si mostra comprensivo e paziente, in modo figurato asciuga lacrime e timori perché sa cosa significhi provare un senso di assedio costante anche se non reale. Hvitserk non fa mancare quindi a Helgi protezione fisica e morale cercando di scongiurare i risvolti che lo hanno visto protagonista durante il suo periodo più buio; così facendo tutela la salute fisica e psichica del compagno.

Sono felicissima di essermi avventurata in questa lettura. Il merito è solo tuo per avermi guidata così bene frase dopo frase, parola dopo parola, nonostante fossi totalmente ignorante in materia. Mi avventurerò con piacere anche nella lettura del seguito, sono proprio curiosa di scoprire cos'hai in serbo per noi. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Veterano
04/09/21, ore 16:41

“Quindi, siccome so che non mi innamorerò mai più di nessuno e che non sarò mai più tanto fragile e vulnerabile, non devo temere un bel niente…” Ovviamente con queste deliziose premesse non potevo aspettarmi che un capitolo incantevole. Ma tu sei andata oltre. Perché in questo capitolo c’è tutto: dalla delizia all’incanto alla sensualità (quel guizzare di muscoli mentre l’impertinente vichingo scala la montagna!). Come avevi previsto, ispirata come non mai e portata fin qui da una lunga storia, quei due insieme sono perfetti. Non capita spesso di partire con una ship che sembra ideale e poi ritrovarsi, senza averlo preventivato, con la ship giusta. Quella in cui i nodi si sciolgono e ognuno trova il proprio posto nel mondo, ma con una vitalità, una vivacità che promettono tante e nuove avventure! Sono davvero affascinata dal modo in cui le tue ships sembrano confluire l’una nell’altra, ispirarsi a vicenda. È quella dimensione del superfandom che noi conosciamo bene, che fa sì che cose apparentemente lontane siano in realtà connesse, illuminate l’una dall’altra (te ne parlerò nella mia risposte alle tue). E me ne accorgo tanto più ora, mentre seguo insieme le vicende di Ivar/Aethelred e quelle di Erik/Teddy. E con questo mi riferisco proprio ad una delle tue ultime (sempre ispiranti) risposte. Certamente Ivar/Aethelred è la ship vivace, ma è anche la ship luminosa. I grandi, liquidi occhi di Aethelred sono lo specchio che restituisce a Ivar la sua interezza (e un’immagine più bella di sé, quella possibile). E Ivar, fuoco sbarazzino, è la luce che fuga le ultime ombre dai pensieri del Principe. Quale titolo più giusto per questa storia? Io sono il fuoco! E noi tutte siamo già disposte a consumarci d’amore! Bellissimo capitolo, la luce che aspettavo in una giornata grigia.

Recensore Master
02/09/21, ore 20:42

Ciao carissima,
Eccomi finalmente a passare da te <3
Un piccolo capitolo che rappresenta una volta non da poco nel panorama fra i nostri due cari protagonisti. Tenendo conto della deriva di Hvitserk negli scorsi capitoli, è stato bello vederlo lucido, lucido nella sua follia dovuta a un bel mix di funghi, visioni, alimentati dal folle desiderio di vendetta verso Ivar. Da un lato, all'inizio mi ha fatto immensamente piacere vedere Aethelred impregnato nella difesa di Kattegat; nel discutere con Bjorn per organizzare una salda difesa, nel pensare a Lagertha e soprattutto al suo amato; ma questa sicurezza si sfalda di fronte al Hvitserk che pronuncia parole inaspettate di fronte a Gunnhild. Questa che provoca una rabbia cieca, e leggere quell'accostamento di Hvitserk alla madre Judith... quello ha fatto male. Ma! In mezzo alla passione e alla follia, finalmente capiamo come in fondo il giovane vichingo non abbia mai perso la bussola; quella nuova promessa al fantasma di Ivar è potente, veramente potente. Bene! Mi piace la rotta che stanno prendendo in nostri due cari, in mezzo all'oscurità c'è sempre una luce... per il momento mi sa. XD
Un abbraccio fortissimo cara e alla prossima,
Elgas

Recensore Veterano
01/09/21, ore 20:23

Ciao Abby, come previsto sono qui per iniziare questa seconda parte del percorso, iniziato con le OS.
Ok, H. è confuso, si è capito. Si ubriaca e reagisce in maniera stupida ai suoi fratelli per via di quanto successo durante la battaglia.
A, poveretto cerca di tenere la situazione in equilibrio, ma non può fare a meno di nitade come il temperamento di H. sia cambiato e soprattutto, sia palesemente instabile.
Non so se dietro a questa frustrazionebdi H. ci sia solo la mancata cattura di Ivar o anche qualcos'altro, per ora è troppo presto per dirlo, certo è che questo suo atteggiamento risulta strano a tutti, non solo al nostro principe.
A. è quello più pacato ed equilibrato di tutti, il che per me trova riscontro nel fatto che è cresciuto in situazioni difficili ed è abituato a fronteggiare persone ostili. Non che H. sia arrabbiato con lui, ma la situazione resta comunque complicata.
E non credo che il finale del capitolo significhi che va tutto bene... Penso anzi che ci saranno degli sviluppi interessanti riguardo al loro rapporto.
Riguardo alla forma del testo, mi piace tutto, forse io non sono molto amico agio con riferimenti moderni in storie di questo tipo (vedi il "disco rotto") perché mi fanno sentire troppo la presenza del narratore e mi tolgono un po' l'immersione nella storia, anche se mi rendo conto che non possa definirsi un errore, ma solo una scelta stilistica.
Per il resto tutto promosso.
Ti mando un caro saluto e ci vediamo al prossimo capitolo.
Un abbraccio

Recensore Master
21/08/21, ore 21:58

E bravo il Re Harald che si è fregato da solo! Nemmeno il miglior giocoliere del mondo riesce a far volare le palle all'infinito e i nodi, prima o poi, vengono al pettine.
Visto che ormai Harald è stato abbandonato dagli alleati indignati per le false promesse, tra l'altro è bello come hanno la faccia tosta di ammettere che si sono fatti comprare 😂, per Kattegat inizia un periodo di serenità e di pace, finalmente.
Povero Helgi, ossessionato da Kjetill per fortuna ha accanto Hvitserk, l'unico che può capirlo davvero, visto che aveva vissuto un'ossessione simile per Ivar.
E vogliamo parlare di Ivar e Aethelred? Adoro come si punzecchiano come una coppia collaudata da anni di complicità 😍

Recensore Veterano
21/08/21, ore 16:38

Ma che delizia di capitolo, uno di quelli che fanno venire gli occhi a cuoricino e portano le farfalle nello stomaco... Per cominciare: te l'ho già detto che adoro Ivar? XD E' il mio genere di cattivo, quello che ha potenzialità. E con un margine di redenzione che sia abbastanza stretto da dover lottare. Ma in questa storia ho amato di nuovo anche Hvitserk, nell'insolita veste di Cupido... Il nostro giovane vichingo è tornato il ragazzo semplice ma intuitivo e sensibile, di nuovo e finalmente quello che sa dire le cose al momento giusto. Sa consolare Helgi, e mentre lo fa capisce finalmente perché con Aethelred non ha funzionato. Perché Hvitserk, nella sua segreta fragilità, ha bisogno di qualcuno da proteggere. Qualcuno che sia ancora più fragile e tenero e vulnerabile di quanto non sia lui. Questi è il purissimo Helgi e non il forte e orgoglioso Aethelred. Ma come sono belli i pensieri del vichingo, quando intuisce che Aethelred non resterà solo. Com'è bella l'idea che l'apparizione di Ivar non sia più una malvagia allucinazione, ma una realtà piena di speranza. Sì, in questo capitolo Hvitserk è proprio un cupido, tanto inconsapevole all'inizio quanto attento e sensibile poi. E' questo il vero momento della sua guarigione. E Aethelred, che con tanto garbo e tanta onestà gli racconta i suoi sentimenti, è a sua volta già proiettato nel futuro: dice di essere solo un sostituto, di non volere più amare perché lo fa soffrire... Ma nelle sue parole io leggo già la consapevolezza del proprio valore: Aethelred aspetta qualcuno che sia alla sua altezza. Qualcuno che non è stato mai amato ma che non ha perso la voglia di lottare. Qualcuno che come lui sia audace e fiero... Non un angelo sorridente, ma un diavoletto dall'aria irriverente! E chi, se non Ivar? Grande finezza psicologica anche nelle reazioni di Aethelred che si accorge di essere seguito: i sensi all'erta, la voglia di scappare! Già pregusto quanto saranno belli insieme!

Ma ora un abbraccio, e alla prossima

Recensore Master
21/08/21, ore 13:27

Ciao Abby!
E così il Re Harald si è fregato con le sue stese mani! Bé è ovvio che ​se fai un sacco di promesse che non puoi mantenere, prima o poi la cosa salta fuori, come si dice "le bugie hanno le gambe corte!"
Visto che ormai Harald è stato abbandonato dagli alleati indignati per le false promesse, tra l'altro è bello come hanno la faccia tosta di ammettere che si sono fatti comprare 😂, per Kattegat inizia un periodo di serenità e di pace, finalmente.
Di conseguenza anche i nostri protagonisti hanno finalmente modo di godersi le loro storie d'amore, con un po' di serenità.
Bé certo inizialmente Helgi era ancora terrorizzato all'idea che Kjetill potesse tornare a cercarlo, il ragazzo continua ad essere ossessionato da quell'uomo che probabilmente manco si ricorda più di lui!
Fortuna che Hvitserk ha vissuto lo stesso tipo di trauma e riesce a comprenderlo e anche aiutarlo a superare le sue paure. Sono sicura infatti che così come Hvitserk, anche Helgi si renderà conto che non c'è un pericolo reale che Kjetill torni a cercarlo, sono solo sue fantasie.
Ivar e Aethelred sono sempre più complici, e continuano a punzecchiarsi amabilmente! 😉
Ivar ha deciso di godersi il periodo di pace accanto a Aethelred, ma già si capisce che le loro avventure non sono terminate! Ivar non è tipo da restare a lungo fermo o comunque tranquillo e senza buttarsi in qualche nuova avventura e tutto sommato anche a Aethelred piace l'avventura, altrimenti non avrebbe deciso di mollare tutto per andare a vivere con i Vichinghi!
In attesa delle nuove avventure di Aethelred & Company, ti ringrazio per scrivere le loro avventure che mi tengono compagnia!
Ahaha, ma se mai mi venisse in mente un cross over con Aza e Miky che incontrano Ivar e Aethelred potrei fartelo leggere? Che dici? 😂
AlbAM
(Recensione modificata il 27/08/2021 - 08:15 pm)

Recensore Master
21/08/21, ore 00:58

Ciao, mia cara ^^

Sono felicissima che tu abbia finalmente aggiornato, aspettavo con ansia un nuovo capitolo e presto giungerò a leggere anche l'ultimo ♡

Questa penultima parte è stata per me una sorpresa da più punti vista (specie perché mi stai insegnando tu a conoscere la serie), ma per fortuna ogni tipo di allarme è rientrato.
L'incipit recupera i tormenti che Ivar prova, il riposo e l'amore che hanno condiviso non sono bastati a cancellarli; una vita ricca di insicurezze non può essere cancellata in poco tempo, anzi il pensiero di avere accanto la vera felicità non può fare altro che fomentare il timore di rovinarla con le proprie mani. Aumentano perciò i sensi di colpa verso Aethelred per aver impiegato le parole sbagliate e aver colpito le sue debolezze pur sapendo che ciò lo avrebbe ferito. È stato spinto da un momento di rabbia, non ha mai nascosto i suoi difetti, come ad esempio la sua indole, però ha sempre voluto qualcuno che vedesse ciò che realmente è e in Aethelred lo ha finalmente trovato.
Ivar ripercorre con la mente il loro passato più recente, i conflitti che hanno vissuto, ciò che li ha portati fin lì insieme. Riflette sul destino che è stato riservato a loro e il suo animo pessimista non può che pensare a ciò che sarebbe potuto cambiare con variabili diverse. Si sente l'orgoglio di Ivar scricchiolare sotto il dolce peso dell'amore sincero. Non gli resta che ammettere a se stesso la gratitudine che prova nei confronti del fratello per aver salvato Aethelred in passato prima ancora di amarlo e gli è insopportabile credere di averlo messo lui stesso in pericolo successivamente. Ripone tantissima fiducia anche nella provvidenza che lo ha preservato in salute conducendolo fino alle sue braccia; crede sia stato merito di un destino favorevole se loro possono essere una coppia, se grazie a Aethelred la vita di Ivar ha avuto una completa svolta, la migliore a cui potesse aspirare: ha trovato qualcuno che lo accetti, lo rispetti e lo ami nelle sue fragilità. Ivar sente di non meritare un dono simile per quanto lo abbia desiderato da sempre; il raggiungimento del suo più grande sogno fa riaffiorare sensi di colpa e il timore di rovinarlo fa emergere la sua profonda insicurezza. Ivar, pur di non perdere ciò che ama di più e di vivere in serenità accanto a Aethelred, accetta di scendere a compromessi e di collaborare con i piani di Bjorn offrendo persino le sue abilità per la difesa del popolo abbandonando i piani di offensiva. È chiara in lui la consapevolezza che una nuova guerra metterebbe di nuovo a rischio la vita dell'amato e Ivar non può permetterlo.

La regina ha saputo dimostrare la sua dignità in più occasioni ed anche stavolta non si smentisce superando con orgoglio dolore e delusione; il suo primo pensiero è dedicato alla soluzione per salvaguardare l'onore e la credibilità della reggenza agli occhi del popolo. È una donna che all'occorrenza sa anteporre gli interessi collettivi a quelli individuali e sa nascondere con integrità la sofferenza che prova a causa dell'uomo che ama.
L'intervento di Ivar e Aethelred è stato essenziale. Entrambi riescono a stimolare nei regnanti la riflessione, probabilmente il raziocinio del re e della regina (specie di lei) è offuscato dalle emozioni provate in quel momento. Ivar ha già vissuto un'esperienza simile e Aethelred trae forza anche dal vissuto del compagno per mettere in guardia i regnanti. Ivar sa riconoscere molto bene una donna ambiziosa attraverso i suoi comportamenti e i suoi stratagemmi e non esita a mettere in guardia il re sui veri obiettivi di Ingrid; il giovane dà così una grande prova di lealtà e di sincerità. Per fortuna sia il re che la regina non esitano a lungo ad accogliere i consigli e si lasciano mettere in guardia dai rischi che corrono.
La diplomazia di Aethelred risulta ancora una volta decisiva. Egli esprime con logica e pacatezza le sue perplessità sul tema della schiavitù, offre una giustificazione molto razionale che porterebbe a risolvere i problemi di libertà degli schiavi ma anche le minacce alla corona una volta per tutte.
Emergono i soliti sensi di inferiorità di Aethelred nei confronti degli amori passati di Ivar, ma come di consueto quest'ultimo sa come dissolverli. Allo stesso modo il re e la regina insieme cercano di riscoprire armonia, affinché nulla più possa tentare di dividerli e minacciare il governo del loro regno.

Sono felice che questo capitolo sia terminato con una nota lieta e sono certa che l'ultimo sia altrettanto luminoso ♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)