Recensioni per
My winter storm
di Abby_da_Edoras
“Hvitserk… ma cosa dici? Sei sicuro di non aver bevuto troppo ancora una volta?” |
Eccomi qui con questa nuova storia! Dunque, tutto parrebbe cominciare bene: i nostri personaggi si sono stabiliti a Kattegat e davanti a loro hanno una vita tutta nuova di costruire, ognuno secondo i propri mezzi. Nonostante le comprensibili difficoltà di Bjorn e l'ombra onnipresente di Ivar, l'unico ad avere grossi problemi sembra essere Hivtserk, che davvero mi ha ricordato (ben prima che lo dicesse lui stesso) la regina Judith, sembra davvero essere ossessionato dal proposito di uccidere Ivar al punto da sembrare un invasato! Tutto ciò si ripercuote anche sul povero Aethelred, che non può proprio stare tranquillo: vedere il suo innamorato così inquieto e anche sordo a qualunque consiglio o riflessione da parte di chicchessia lo fa diventare preda di nuovi dubbi e angosce, solo momentaneamente fugati dal confronto finale di questo capitolo. Certo lui non ha alcuna respknsabilità ma quando si è vicini a una persona così (sopratutto una persona amata), è facile essere preda di certi stati d'animo, che bisogna imparare a gestire per amore proprio e dell'altro, altrimenti non s vive più. |
Adoro quando Ubbe fa la figura del fesso e, in effetti, portare due bambini allo sbaraglio in terre sconosciute (mica a Gardaland, eh!) non è il massimo delle genialate, spero che nel prossimo capitolo qualcuno (a tua scelta) gli faccia capire quanto è idiota 😈. Sai, credo proprio che la nuova coppia Aethelred / Ivar possa funzionare perché Ivar non è mai stato amato da nessuno (anzi, appena nato hanno tentato di eliminarlo come uno scarto) e quindi non considererebbe mai Aethelred come una seconda scelta e Aethelred riesce a vedere dietro la superficie e che dietro al sarcasmo e all'autoironia di Ivar si nasconde tanto dolore (un po' come Tyrion Lannister) |
Ciao, carissima ^^ |
Ciao, |
Cara Abby, perdona il ritardo con cui commento un altro bellissimo capitolo della tua storia. È stato un periodo intenso e pieno di impegni, ma non ho smesso mai di sognare ed è bello ritrovare ora i tuoi tormentati ragazzi. Devo dire che le vicende che ti hanno costretta a cambiare la storia d’amore tra Aethelred e Hvitserk sono sicuramente dolorose (continuo a provare tanta pena per Hvitserk, per la sua metamorfosi anche fisica) ma hanno il pregio di dare una svolta inaspettata alla storia. Con questa ispirazione e con la tua sfrenata fantasia so già che gli eventi saranno inaspettati e intriganti come non mai. |
Ciao, |
Eh, eh, il politically correct ante litteram ci sta proprio bene e, forse per la prima volta, Ivar viene visto come una persona e non come un brutto scherzo della natura. Ma ad Harald nessuno ha spiegato che tutti i supereroi hanno il loro tallone di Achille? Achille proprio il tallone, Sigfrido la spalla, Baldur era allergico al vischio (e purtroppo Loki l'ha scoperto), Superman alla criptonite e Bjorn la Corazza al fratellino Ivar. A presto! |
"Ragazzi, c'è Ivar!" "Hvitserk, hai ricominciato a farti di funghi?" "Vi dico che c'è Ivar dietro quel muro!" "Oh cavoli! C'è davvero!" No, vabbhé qui sono proprio volata via, sbaglio o Aethelred è rimasto molto ben impressionato da Ivar? D'altronde ne aveva sentito parlare come un mostro sanguinario, pazzoide, megalomane, il Ramsey Bolton dei vichinghi... e scopre che è solo un ragazzo come lui con una stampella, sindrome di Candy Candy fra 3, 2, 1... |
Continua l’introspezione psicologica dei nostri giovani amanti, continua direi l’affresco delle loro anime, perdonami se uso termini roboanti, ma di questo capitolo mi ha colpito davvero “il colore”. Le luci e le ombre, a tratti così nette, a tratti sfumate, in un gioco di chiaroscuri che mi affascina. Ricordo ancora nei primi capitoli, quando era così immediato vedere in Hvitserk, così caldo e luminoso, il sole, e in Aethelred, timido e tormentato, la notte. Persino fisicamente, uno così biondo, la risata contagiosa. L’altro bruno e pallido, i grandi occhi azzurri. E sono intrigata dalla loro trasformazione, Aethelred sempre più deciso e limpido, chiaro nei sentimenti e nelle intenzioni… mentre il povero Hvitserk rivela anche nell’aspetto il disfacimento dell’anima. Prima era luminoso, ora è opaco (poverino, mi fa comunque una gran tenerezza, perché evidentemente la sua debolezza è il segnale di una patologia). Ed è bellissima la notte trascorsa insieme, quando Aethelred fa un ultimo disperato tentativo di farlo tornare alla luce e al calore. Hvitserk sembra trasformarsi, trasfigurarsi e tornare quello che era. Ma poi scende la notte, sul loro letto e sulla sua anima. E lui sembra ormai lontano. |
Ciao, |
Ciao, mia cara ^^ |
Che bello vedere Hvitserk di nuovo prode guerriero (10 bastonate per Ubbe, grazie) e per fortuna che stavolta c'era Helgi che ha salvato Bjorn da Ivar (alla faccia del suo soprannome "La corazza"). Gunnhild è la degna erede di Lagherta (sarà per questo che i produttori hanno fatto fuori anche lei? 🤬😡) |
Ciao, |
Cara Abby, sono felice e allo stesso tempo ansiosa nel cominciare la tua nuova long. Io e te non abbiamo mai avuto pregiudizi nel separare una ship per costruirne un’altra, ma questo è qualcosa di più. Tu hai avuto il coraggio di cominciare un’intera nuova stagione delle loro vite, non è semplicemente un finale diverso per loro. A pensarci bene, sei proprio tu che mi hai ispirata nel cambiare certe mie storie (parlo di una coppia di elfi di cui non avevo mai pubblicato, ma che ho separato nelle storie dei miei quadernini semplicemente perché… erano cresciuti e cambiati. È una caso che lo abbia fatto proprio ora? Non credo, tu mi hai dato il coraggio). E, come dicevo, c’è qualcosa di più nelle tue nuove storie. Il percorso psicologico che porta Hvitserk a cambiare non è, come credevo, un ripensamento sentimentale. Magari per trovare la stabilità in una donna come Thora. È un cammino psicologico (e patologico, oserei dire) che ha radici lontane. E nelle tue storie c’è già tutto. Immagino che anche nella serie l’ossessione di Hvitserk sia qualcosa di simile… ma qui arrivi tu con Aethelred. È perfettamente plausibile che Aethelred abbia scatenato la follia suo malgrado. Proprio per le sue qualità migliori, quelle che lo hanno fatto accettare da tutti i vichinghi: il coraggio, la dignità, la pazienza. Una bella sfida per il povero Hvitserk, che evidentemente, dietro il sorriso solare, è persino più insicuro di lui. Sono davvero ammirata per il modo in cui la loro vicenda si inserisce nella trama principale, facendo di questa nuova long la nuova serie dei Vikings di Abby. A questo si aggiunge la tua perizia di narratrice, per cui mi sembra opportuno dirti una cosa fondamentale: sei brava. E la tua serie è sempre più intrigante. |