Sono venuta al mondo nell’anno in cui morì Bob Marley. Forse questo è il fatto più eclatante che mi sia successo. Ho incontrato la letteratura, di tutti i generi fin dalla nascita, quando il mio papà mi leggeva dapprima le fiabe di Calvino, poi i classici Disney “impara a leggere con Topolino” e poi i romanzi più adulti. Ricordo che a 9 anni nella mia collezione di “audio libri”, nel senso che io ascoltavo e papà leggeva, c’erano anche “la pietra del vecchio pescatore” e “il mulino dei 12 corvi”, questo giusto per darvi un’idea dei nostri gusti letterari. Poi le scuole ed alcuni classici “obbligati” e poi i romanzi più spensierati per passare il poco tempo libero, solitamente dedicato ad altre attività, tutto eccetto che la scrittura, fatta eccezione per una parentesi poetica dal 2000 al 2006, rimasta quasi interamente sigillata in un mio diario. (Forse) come tutti i ragazzi, ho avuto anch’io il mio periodo in cui credevo che da grande avrei fatto la scrittrice. E invece mi trovo felicemente impiegata e mamma, in un mondo del lavoro attualmente un po’ in “subbuglio”. Nessuna velleità di guadagnare con la carta stampata o con kindle ed e-book. Ma allora perché sono qui a scrivere e scrivere di me? Avete presente quando un pensiero fisso si trasforma fino a diventare un chiodo che ti martella in testa? Ecco, ci sono alcuni momenti in cui i pensieri si ingarbugliano e poi si allungano in film mentali dove prendono vita i miei alter ego. Mi succede di rado, ma quando accade mi trovo a dover scrivere. È peggio di un prurito indomabile e finché non ho finito non trovo pace. "Purtroppo" qualche anno fa mi sono imbattuta in questo splendido portale, che ha risvegliato in me qualcosa di sopito. Non so cosa ne verrà fuori, ma spero di migliorare nel tempo e di poter comunicare a qualcuno ciò che mi piace. E buona scrittura a tutti! Fede