Troppo.
A volte la guardi e non puoi fare a meno di pensare che lei sia troppo, molto più di ciò che meriti.
Lei è stata la tua prima amica dopo l’inferno, la compagna che hai a lungo cercato e l’amante silenziosa che ha fatto di tutto per tornare al tuo fianco.

Mattew.
A sei anni è scappato con la madre ad Atlanta lasciando il padre in Florida. Mattew che non lo rivede da 17 anni, salvo per un Natale passato da lui, un Natale di cui ricorda poco, se non quasi niente. Mettew, che torna per affrontare le sue insicurezze.
Adam,
la cui madre si è risposata con un uomo che lui proprio non riesce a farsi piacere. Adam, per il quale esistono solo il suo skate e i suoi amici. Adam, che quando vuole divertirsi lo fa in grande.
Due storie, una sola. Su un ricordo per tornare a casa...

Guardava il Tardis scomparire davanti ai suoi occhi, e con esso una parte di se andava via per sempre, non l’avrebbe più rivisto lo sapeva. Sentì una mano stringere la sua, si voltò e lo vide accanto a se, il Dottore, ma non il suo Dottore.

“Sciocchi, l’amore è un sentimento senza alcun valore. L’amore è una debolezza, un virus che trasforma anche l’uomo migliore in uno straccio senza volontà propria. Non vale la pena rovinarsi per amore. Non vale la pena amare.” – 11 Ottobre, 1947
Harry Potter scopre che distruggere l'ultimo Horcrux è molto più complicato di quanto pensasse e si trova così catapultato dall’ultima persona che avrebbe mai immaginato di conoscere. Ma se la linea tra odio e amore è tanto sottile, può chi nella sua vita ha solo odiato, imparare cosa vuol dire amare? Tom/Harry

Alexander uccide. E' il suo lavoro.
E' spietato, non ha rimorsi, non ha esitazioni, vive e uccide.
E si innamora.
Si innamora di un ragazzino viziato, arrogante, insicuro, ma che si dimostrerà capace di amare e di farsi amare.
- Pff, uno stronzetto arrogante come te ha paura di morire ?
- No, non volevo morire così, ecco. E poi cazzo te ne frega ?
Alexander rise. Anche in punto di morte era altezzoso il ragazzino.
- Hai ragione. - replicò e fece per premere il grilletto ...
[Una storia piacevole, senza troppe pretese. (yaoi)]

Yuui e Fay possiedono un ristorante sull'orlo della chiusura. Niente sembra destinato a cambiare finchè non viene espresso un desiderio...
«Sarebbe bello se gli altri potessero capire i suoi sentimenti. »
Fic liberamente ispirata al film "Semplicemente irresistibile" [Kurofay/ShaoYuui]

Sono passati dieci anni...Sarah non è più una ragazzina e si prepara a dire addio al mondo di labyrinth per sempre,ma proprio il giorno delle sue nozze con Julian Metcalf riceve la visita di Jareth...

Il ragazzo biondo con quell’aria da svampito rimase a fissarlo, e per quei lunghi –troppo lunghi- istanti, Kurogane sentì che probabilmente l’avrebbe odiato. C’erano già moltissime cose che non gli piacevano del nuovo arrivato: i suoi occhi, di un blu così glaciale, i suoi lineamenti nient’affatto giapponesi, il suo sorriso, un gesto che al di là dell’apparenza pareva essere vuoto.
Il professore invitò Fay D. Flourite a sedersi. Che nome eccessivo e pretenzioso, tanto da sembrare falso, pensò Kurogane, distogliendo con una smorfia di disappunto lo sguardo dal nuovo studente. Non che quell’individuo dovesse interessargli. Perciò, tentò di non prestargli attenzione quando si sedette sul banco dietro al suo, sfortunatamente l’unico libero a disposizione nella classe.
{fic conclusa ^^ oh yeah!}

MODIFICATA. (Non più dimensione parallela ma viaggio indietro nel tempo) Harry, dopo aver perso tutte le persone che amava durante la guerra si ritrova a vagare per Hogwarts, solo. Nell'ufficio di Dumbledore ritrova un oggetto appertenuto un tempo a Salazar Slytherin che, leggendo il più grande desiderio del suo cuore,quello di essere amato e ottenere una vita felice, lo esaudirà....mandolo indietro a quando aveva otto anni, ma con la sua mente e le sue conoscenze intatte. Avendo la possibilità di rimettere a posto le cose, acquista una nuova identità, cercando di impedire che ciò che è già accaduto non si riverifichi.
Slash Harry/Severus (lo so sto diventando ripetitiva :) )
"Prendo in mano la reliquia di Salazar e vedo una sottile incisione che prima non avevo notato:
“Per mettere a posto ciò che si è rotto, per mutare ciò che è stato”
Mi chiedo cosa possa significare. Come si può cambiare ciò che è già accaduto?"

"A guardarti sembri nulla di speciale, una idiota integrale, uno stupido per nulla intelligente che non combina niente di buono, solo guai e cretinate. Come un insetto. Però poi tiri fuori quella forza che gli altri non hanno, guidi nel posto giusto, sei il perno che fa muovere tutti gli ingranaggi, sei il membro più importante senza il quale gli altri crollano, sei quello che tira fuori tutti dai guai, che porti a termine la missione più dura, che si fa più carico degli altri. Non sei intelligente come Nami, ma hai una tua intelligenza. Quella di saper aiutare chi incontri. Sei la luce. Come la lucciola che altri non è che un insetto che illumina."
Rufy è in crisi per via del litigio con Usop e quello che trova le parole giuste per aiutarlo, è Zoro.
[Storia prima classificata al contest su One Piece di Saruwatari.]

Un seguito ipotetico del film Labyrinth...cosa è successo a Sara? che fine ha fatto Jareth? che ne è del loro amore?

E’ tutta colpa di quei ricordi, dei suoi ricordi – quelli che ti ha ceduto e costretto a vedere durante la Battaglia Finale – sono loro ad aver cambiato tutto. Sono scivolati nella tua anima, avvelenandola, distruggendo una delle poche sicurezze rimaste, facendo di Piton un essere umano… reale, fallace, fragile – fedele, coraggioso, buono. Ti hanno rivelato la cosa più terribile, hanno messo a nudo il suo segreto: lui ha un cuore. (Per il compleanno di Mistress Lay).

[contiene spoiler sull'episodio 12 di Kuroshitsuji II]
la vita di Ciel ormai è cambiata per sempre, e insieme ad essa anche quella di Sebastian. Ma che succederebbe, se Ciel decidesse di lasciarlo andare?
- un Ciel Phantomhive demone, ma più umano che mai.

Aang e Katara molti anni dopo gli avvenimenti della cometa di Sozin.
In una notte come tante, il dominatore dell'aria si lascia andare ad una serie di riflessioni.