Eccomi di nuovo.
Sono a pezzi, due ore di bici in cerca di mostriciattoli sono decisamente troppe per una che, come me, ha passato il resto della sua esistenza svolgendo l'attività fisica di un bradipo in letargo!
Comunque, ho letto i tuoi messaggi, e mi dispiace che tu te la sia presa.
Le cose stanno così, ho scrivo cavolate e fingo che qualcosa mi piaccia quando non è così, dimostrando però una certa dose sia di menefreghismo che di scorrettezza nei tuoi confronti, o cerchi di essere meno suscettibile e invece di leggere le critiche e prendertela, inizi a pensare seriamente a come sistemare le cose. Non mi piace ferire le persone, ma piuttosto che una piacevole bugia io preferisco una spiacevole verità, e poi lo sai che non sono il tipo da dire ciò che non pensa...se però tu preferisci che io addolcisca la pillola minimizzando tutto e fingendo che certe lacune nel tuo modo di scrivere non esistano, allora va bene! Il rischio sarà, però, quello che, così facendo, tu vada dritta per la tua strada (cosa che comunque tendi a fare lo stesso) e la storia non ne gioisca per niente.
Dopotutto, sono ormai due anni che hai iniziato a pubblicare Jamila e due anni che ti si dicono sempre le stesse, identiche, medesime cose...certo, hai migliorato molto il tuo stile e il fattore Mary Sue è quasi del tutto svanito, tuttavia siamo ben lontani dal poter dire che hai superato la cosa. Dici che revisioni, ma revisionare non significa cambiare qualche frasetta e qualche dettaglio per far contenti quelli che la pensano diversamente da te, e anche rileggendo la storia io non ho mai trovato grandi differenza tra il prima e il dopo la revisione...e in due anni, almeno teoricamente, si ha il tempo per metabolizzare certe critiche e agire di conseguenza. Che Jamila si fa coccolare non è la prima volta che viene detto, così come il fatto che lei viene sempre messa su un piedistallo un po' troppo alto, se si pensa a quello che ha realmente fatto, o altri dettagli...sono cose che sia io, che AkaneChan, che KakashiNoSharingan, diciamo da parecchio tempo, e quindi si supporrebbe che ormai non debbano più ripresentarsi.
Lo so che è difficile assorbire certe critiche, credimi. La mia prima storia, che FORTUNATAMENTE solo una mia amica ha letto, era una fiasco totale, e anche adesso le critiche che mi mosse bruciano non poco, eppure, confesso che gli sono grata. Se non mi avesse fatto notare certe cose, ora non sarei l'autrice che sono. Ho ricevuto complimenti sulla mia capacità di caratterizzare a tutto tondo i personaggi, e se penso che se, allora, lei mi disse, senza tante cerimonie: "Guarda che qui la protagonista ha lo spessore di un pezzo di carta velina!", ora non potrei esserne fiera.
Spero quindi che col tempo anche tu riesca a imparare a vedere oltre il tono critico di una recensione, annotandoti da una parte le cose da non rifare e dicendo: "Ok, ora però vediamo di risistemare sul serio!", perchè credimi, quando si riesce a vedere i propri risultati, e a sentire le critiche soddisfatte degli altri, ci si sente come i re del mondo...
Ora, terminata la filippica, direi di iniziare con la recensione vera e propria!
Il capitolo è scritto molto bene, e la parte iniziale è, almeno a mio parere, quella che mi ha coinvolta di più.
La decisione di far passare del tempo tra un tentativo e l'altro è stata davvero molto azzeccata, perchè così permetti al lettore di vedere uno scorcio nell'animo della protagonista e al tempo stesso le dai tempo affinchè possa metabolizzare la scoperta del suo io e trovare la forza d'animo necessaria ad andare avanti.
La seconda parte, invece, non mi ha convinta moltissimo.
Per tre motivi.
Innanzitutto, vi è il fatto che, anche qui, la scena è decisamente troppo breve e poco approfondita. Avrei voluto vedere un vero e proprio confronto, e non una dialogo dove l'unica a dire cose sensate è lei, mentre il suo io, invece di ribattere e cercare di metterla in difficoltà, la deride e si prende gioco di lei, come un bambino fa con un altro per fargli perdere le staffe.
Poi, l'atteggiamendo del suo lato oscuro. Come accennato sopra, dopo il dialogo della volta scorsa mi sarei aspettata un vero e proprio diverbio, un monologo in cui le due cercano di prendere il controllo della situazione. Qui invece hai dipinto il suo io come uno dei tanti cattivi poco caratterizzati della storia, come il classico villain che, a parte insultare e deridere, non sa fare altro, e sembra quasi non sapere nemmeno per quale causa combatte e perchè è li. Il suo compito era mettere in difficoltà Jamila, e invece si rende solo ridicola...
Infine, ancora una volta i difetti che le vengono imputati non sono minimamente descritti. Le dice che è una codarda, che prova odio e rabbia, ma per cosa? Verso chi e per quale motivo? Detto così a tutto troppo generico, e si da l'impressione che nemmeno Jamila o il suo io abbiano ben chiaro da dove vengano queste emozioni.
Concludendo, direi che la prima parte era molto buona, la seconda decisamente meno.
Non voglio darti un'altra bandiera gialla, però spero che, con una bianca, riesca a darti la carica per riprendere seriamente in mano certi spezzoni a risistemare la faccenda!
Teoth
|