Recensioni per
Tesori, whisky e ossessioni
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 304 recensioni.
Positive : 304
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/10/20, ore 08:57

Mia Luce *-* buongiorno, eccomi a riprendere quest'avventura ^^.
Aaaaw, le cose si fanno sempre più intriganti, e, soprattutto, il cerchio sta cominciando piano piano a chiudersi con i nostri due amanti che si stanno ritrovando.
Ma partiamo dall'inizio: LOL, Thor che fa pedinare il fratellino dalla CIA non mi sorprende per nulla, e capisco perfettamente il fastidio di lui (avrei reagito allo stesso modo.)
Non ho bene in mente la macchina di cui parli perchè non ho mai visto Supernatural ma dopo vado a cercarmela perchè sembra davvero faiga *-*
E oh mio DIO, i due fratellini, nudi assieme nella vasca, ma tu vuoi uccidermi? Io non posso leggere cose del genere il lunedì mattina, sono ancora debole, capiscimiiii. Voglio buttarmi lì in mezzo e non uscire più (seriamente, qui ha cominciato a fare un freddo atroce e in questo momento vorrei trovarmi in una vasca idromassaggio, se poi fossi in mezzo fra Thor e Loki, BEH EHEHEHEHE.) E lol, Thor fuori forma mi sembra quasi una cosa impossibile se non contiamo quella trashata che abbiamo visto in Endgame, ma non credo sia ancora giunto a quel punto ^^. Finalmente scopriamo qualcosa in più su Danzica, sebbene mi par di capire che Thor avesse già cominciato a indagare per conto suo, e si spiega quel "tesori" nel titolo ^^. Che questo tesoro di cui parla Loki abbia qualcosa a che fare con i nazisti? Sono curiosissima!! E sono curiosissima anche di scoprire cosa c'entri Sigyn in tutto ciò e chi sia sulle sue tracce.
Il flashback da un lato mi ha fatto una tristezza assurda per la situazione famigliare di Sigyn: avere contro entrambi i genitori è davvero tosta e le cose che le ha detto sua madre sono veramente atroci. Anche io sarei crollata, anzi, sarei crollata molto peggio di quanto non abbia fatto lei. Dall'altro mi ha fatto stringere il cuore per il fatto che Loki abbia deciso di portare Sigyn in America per il Natale: lascia presagire che davvero questa storia era diversa per entrambi <3
E aaaawn, rieccoli insieme nel finale e rivedere lui dal punto di vista di lei mi ha uccisa un po': si rivede insignificante, di nessun conto per lui e questo è davvero triste çç
Non vedo l'ora di vederli interagire ancora e di scoprire di più sul tesoro **. E Thor quindi è anche lui in Europa, right? Aaaaaw!
Alla prossima, tesoro! Ti mando un bacione e ti faccio tanti complimenti <3

Bennina tua

Recensore Master
05/10/20, ore 12:01

Mia adorata Luce, rieccomi finalmente *_*

oggi c'è il delirio, ma tra una pausa e l'altra riesco a dedicare un po' di tempo ai nostri due adorati <3, sebbene in questo capitolo la coppia principale sia un'altra. Ovviamente parlo dei due fratellastri: li avevamo lasciati a metà flashback, in procinto di andare a caccia ed è lì che li ritroviamo. E lasciamelo, nonostante tu descriva perfettamente le motivazioni che spingono certi americani (o anche tanti italiani) a dedicarsi a questa attività (il riconnettersi con le proprie radici) sono tremendamente felice che alla fine Loki non abbia sparato a nulla u.u. Poveri orsi del mio cuore: crudeltà insensata, quella di abbatterli, a meno che veramente non stiano diventando un serio pericolo per le popolazioni limitrofe o per l'equilibrio della fauna locale. Vi si può leggere quasi un rigetto nei confronti di Odino, colui che ha iniziato Loki a questa attività. In compenso il nostro caro dio ha quasi sbranato suo fratello, ahahahahah, quindi diciamo che il suo sfogo lo ha avuto comunque. Indubbiamente Thor si può dire che ""se l'è cercata"": sapeva bene cosa stava andando a scatenare con la sua frase, ma altrettanto bene sapeva che sarebbe riuscito a gestire la situazione come difatti ha fatto. La lotta fra i due è stata assolutamente alla pari e a quanto pare ci voleva davvero per fare un po' di chiarezza. Se da un lato apprendiamo con gioia che Loki si è innamorato, dall'altro rimaniamo sconvolte nell'apprendere che l'artefice della separazione non è lui, ma Sigyn. Devo dire che non me lo aspettavo minimamente e ho amato questa svolta di eventi ^^.

La scena poi gira su lei e la troviamo con al fianco un altro uomo: la cosa non sorprende vista la sua posizione e la sua bellezza, così come non sorprende il vederla ancora profondamente innamorata dell'uomo che ha respinto per qualche misterioso motivo. Forse si è trattato solo di una misura di difesa preventiva prima che lui le spezzasse il cuore? Quello che è certo è che ora Sigyn è sicura di trovarsi in un pericolo tale da chiamare proprio Loki, convinta che sia l'unico a poterla aiutare. E io non vedo l'ora di scoprire perchè, sono curiosissima *____*

Complimenti, come sempre, le tue letture sono un continuo piacere <3
Mille baci, 
Bennina tua

Recensore Master
28/09/20, ore 10:21

Mia luce <3

oggi ho davvero bisogno di te, più che mai, perchè mi si prospetta una settimana infernale çç e per quanto assurdo non vedo l'ora che sia lunedì prossimo (sì, il week end si preannuncia più stancante della settimana stessa ^^")

Ma veniamo alla tua storia: non ho mai nutrito particolare interesse per il Venezuela, ma wow, dopo la tua descrizione iniziale mi hai quasi messo voglia di farci una capatina. Adoro come tu riesca a mettere ogni luogo che descrivi, in relazione con Loki. Che sia Dakar, Parigi o il Sud America: tutti posto fra loro molto diversi ma che recano in sè una piccola caratteristica che fa pensare al dio degli inganni. E ovviamente ora sono curiosissima di scoprire cosa ha significato Danzica, per lui. Ero convintissima - temevo? - che Sigyn lo stesse cercando tanto disperatamente per comunicargli una gravidanza, ma effettivamente non avevo tenuto molto conto delle tempistiche. Scopriamo invece che in quella città, una certa sera, Loki ha raccontato qualcosa a Sigyn. Una leggenda, o forse qualcosa di più. Cosa può esserle successo di tanto sconvolgente da farsi viva dopo tutto questo tempo, chiamando addirittura Thor? Loki prova a ostentare indifferenza, ma noi ci crediamo? Ovvio che no U.U, non ci freghi caro ingegnere.

Un salto temporale ci riporta poi indietro di circa un anno e troviamo Loki in una situazione altrettanto insolita, ossia a casa del fratello, con tutta la nonchalance del mondo, a parlare di un passatempo che da piccolo detestava. Mi fa davvero effetto immaginarlo con gli occhi lucidi per la tristezza di aver ucciso un animale, e ancora più effetto mi fa pensare che ora che è cresciuto, la sua indole a riguardo non è cambiata. Come immagina Thor, fra lui e Sigyn dev'essere successo qualcosa di davvero brutto per spingerlo a recarsi a caccia pur di provare qualcosa.
Adoro la struttura che stai dando alla storia, una danza elegante fra passato e presente, che piano piano scioglie tutti i nodi, e non vedo l'ora di proseguire.

Per adesso ti abbraccio forte e ti ringrazio come sempre <3
buona settimana, tesoro!

Bennina tua

Recensore Master
21/09/20, ore 08:48

Mia Luce **, buongiorno! Oggi c'è proprio quel clima uggioso da lunedì, e quale miglior rimedio per l'inizio settimana, che il rifugiarmi nuovamente fra le tue righe? Ora che ho concluso la minilong "prequel" posso godermi a pieno questa <3

Avevamo lasciato i due amanti a Parigi (con quel bellissimo titolo che rimandava a Casablanca) e lì li ritroviamo, dopo una notte di passione bruciante, a lungo attesa da due anime separate a forza. Il dettaglio della notte trascorsa assieme per la prima volta è struggente, come pure il fatto che Sigyn abbia preparato qualcosa da mangiare per colazione a Loki. E' un qualcosa che dà un'idea di normalità, di domestico, che "stona" alquanto con lo spirito di Loki: per lui routine del genere rappresenterebbero una trappola. Sappiamo che ha seguito, cacciato la bella Sigyn, per il gusto del proibito, per sottrarla a un uomo che odia, e non si risparmia nemmeno nel farle notare che neanche nella lotta fra lui e Thanos, è lei a essere il fulcro. Un colpo al cuore che avrebbe annientato chiunque altra, ma Sigyn no, non si arrende e non si sottrae, non fa sconti all'uomo di cui si sta innamorando. "Parigi non è Dakar", quattro sole parole per far capire quanto il sesso ormai non basti più, per far capire quanto Sigyn possa essere coraggiosa, se anche Loki sceglierà di lottare con lei.

Passano gli anni, solo due, volati via in un attimo, i due amanti sono di nuovo separati, ma i sentimenti di Sigyn non sono cambiati, anzi, sono ancora più intensi, e in questa seconda parte, diviene molto più chiaro il significato del titolo: adoro quella canzone di Mina, e nell'esitazione di Mina mi ci sono rivista tantissimo. Mi è capitato, in passato, di amare non ricambiata e di sforzarmi con tutta me stessa di non cercare delle persone, di impormi di resistere e di dirmi di non rovinare tutto quando sentivo la tentazione di cedere e mandare un messaggio. Dal tono del messaggio lasciato in segreteria, però, sembra davvero che Sigyn abbia chiamato per un motivo importante... L'ipotesi che fa Thor (una gravidanza) non mi era minimamente passata per la testa...

Per scoprire di cosa si tratti non mi resta che proseguire, direi ^^

Nel frattempo ti abbraccio forte, mia Luce, leggerti è sempre un balsamo, specialmente in queste giornate <3

Bennina tua

Recensore Master
31/08/20, ore 09:38

Carissima, in questo lunedì uggioso, di treni soppressi e conseguenti treni successivi super affollati, sei davvero più che mai una luce <3
Ancora in lutto per la fine di Ombre, passo super volentieri di qui, una storia che mi aveva attratto come titolo, tipologia di AU e genere (se non sbaglio ho sempre letto storie arancioni, tue <3)
Come primo capitolo mi ha già fatta innamorare e la cosa non mi sorprende. Partiamo dal titolo: mio Dio, le lacrime. Ho visto solo una volta Casablanca ma mi è davvero rimasto nel cuore, adoro le vicende di due amanti sfortunati, divisa dalla vita, ai quali rimane solo un'ultima avventura ma che rimarranno comunque fedeli l'uno all'altro nella memoria, e in particolare in un luogo specifico (Parigi, in questo caso.)
Sono stata in questi città troppo tempo fa e solo per pochi giorni ma ricordo bene il suo fascino, che tu sei riuscita a rendere a pieno in queste righe, contrapponendo la sua nebbia e il suo "freddo" al calore dell'Africa, sebbene a Sigyn, più che mancare l'Africa in sè, manchi Loki. 
Le vicende accennate sullo sfondo lasciano davvero voglia di saperne di più: sul rapporto di lei con il patrigno (ho adorato come tu abbia riadattato quella battuta di Titanic in questa storia **) e sul perchè Thanossou (OMG, adoro) abbia tanto in odio Loki. Ah, menzione speciale a Odino, impegnato non di meno che sul fronte elettorale americano! La cosa mi intriga tantissimo, sappilo **.
Che bella è, poi, la descrizione di Loki in quella fotografia? Me lo sono proprio immaginato, con il viso non rivolto verso l'obiettivo, ma altrove, sempre a distinguersi e a svettare su tutto e tutti.
La scena finale dove appare anche lui e i due amanti sono di nuovo riuniti è famelica, passionale, super hot e allo stesso tempo stra delicata: adoro quando un'autrice riesce a dipingere scene di passione tanto evocativa e con neanche una punta di volgarità.
Le atmosfere di questa storia sono diverse, più moderne, rispetto a quelle a cui ero abituata leggendoti, ma assolutamente altrettanto belle *-*
Non vedo l'ora di continuare, tesoro!
Nel frattempo ti abbraccio fortissimo e ti ringrazio come sempre.

Bennina tua

Recensore Master
23/07/20, ore 11:00
Cap. 17:

Ciao cara eccomi qui per lo scambio a catena. Non ni sino mai dimenticata di questa storia e quando ho visto che è ancora in corso mi son fiondata a leggere. Non mi aspettavo di dover recuperare un solo capitolo. Comunque in questo capitolo il viaggio dei nostri tre prosegue e stanno per arrivare a destinazione. Ma tra loro si avverte le tensione, non solo perché stanno entrando nel blocco sovietico, ma anche per la rivelazione di sygin. Io spero che i due nostri chiariscano. La scena in cui sygin si trucca ed immagina il loro bimbo è di una tenerezza e di una tristezza allo stesso tempo che mi sono commossa! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
A presto.

Recensore Master
24/06/20, ore 18:34
Cap. 17:

Ohibò, Pistacchia <3 Mi son persa dei pezzi per strada, a quanto pare... ero convinta al 400% di essere passata da quest'ultimo capitolo e invece, in rilettura, mi sono resa conto di aver mancato un colpo, me misera.

Parto col dire che reclamo (di nuovo) il mio spoiler in omaggio per aver beccato il nostro caro Elizondo Camacho che beve Brawndo... essù, me lo merito! Scherzi a parte, ho apprezzato come tu, volendo fare una citazione scherzosa, l'abbia comunque inserita in modo coerente nella narrazione, collegandolo ad Heimdall.
Le insinuazioni sul supposto futuro di Loki come spia bruciano al nostro ingannatore... ma sono perfettamente veritiere, se si considera la sua attitudine a circuire gli altri in modo praticamente istintivo, anche al di fuori di un contesto "lavorativo". Eppure, il Caso ha voluto altrimenti: ha voluto il Vietnam e una vita itinerante nei posti più selvaggi del globo, altrettanto adatta al nostro anti-eroe. Che adesso si trova a dover sostenere l'onda d'urto della rivelazione di Sigyn, in quel lento metabolizzare che ingigantisce sempre più eventi già di per sé mastodontici.

Mi ha pianto il cuore a leggere come Thor, per una volta, tenti di disinnescare lo scontro invece di fomentarlo... ma esattamente con le parole più sbagliate che avrebbe potuto pronunciare in quel momento. La reazione di Loki, a dir la verità, mi ha spiazzata, perché mai mi sarei immaginata di sentirlo confessare in modo così esplicito al fratello l'accaduto. È indice di quanto sia turbato e sconvolto lui stesso, e mi ha ricordato molto la scena in cui in Thor urla contro il padre, fuori di sé. Il fratello viene comprensibilmente preso in contropiede, non posso dargli torto... ed essendo Thor, non può certo imbastire un discorso profondo ed effettivamente adatto al momento, e la frase à la Paolo Fox, nella sua assurdità, sta bene dove sta. A tappare una falla aperta involontariamente, con parole che si è consapevoli sono gettate al vento.

Le riflessioni analitiche di Sigyn sul suo ipotetico figlio sono state il colpo di grazia: sono esattamente i pensieri sconfortati e al contempo vividi di una madre che non è diventata tale... e fa male, troppo. Fa male leggerlo, viverlo dev'essere devastante e per questo non è successo nulla. Non posso dire di condividerla, come decisione, perché a ficcare polvere sotto al tappeto quella non fa che accumularsi, ma la comprendo. E con la missione alle porte è davvero l'unica soluzione applicabile.

Voltando pagina: è bello carpire l'atmosfera della DDR tedesca in poche, icastiche righe stilate dagli occhi di Sigyn... posso dirti che, tutt'oggi, l'ex-Germania dell'Est ha proprio quel sentore di degrado e cupezza, soprattutto nelle aree più rurali, ma anche nei quartieri "nuovi" delle città più grandi, sorti tra gli anni '60 e '70: dei casermoni a perdita d'occhio abbrutiti dal clima non spesso clemente (un esempio? Halle Neustadt detta "Ha-Neu"... sì, pronunciata come la capitale del Vietnam, e credo ciò sia sufficientemente esplicativo). Un altro mondo, davvero, sia esteriormente che nella mentalità delle vecchie generazioni, e sei stata puntuale come sempre nel riportarlo fedelmente.

Quale modo più angosciante per chiudere il capitolo, se non l'ennesima reiterazione di quella frase pronunciata da Thanossou? Ecco, nessuno! E a questo punto spero solo in un prossimo aggiornamento, perché il momento della verità si avvicina e sono decisamente in fibrillazione; più per Sigyn e ciò che è successo con Titan che per il Tesseract in sé, a dirla tutta.
Brava Pistacchia, anche in rilettura il capitolo ha mantenuto tutta la carica della prima volta, e non posso che mandarti influssi positivo nella speranza di leggere presto il prossimo capitolo <3
Ti abbraccio forte, con contorno di muffin e gelati pistacchiosi, a scelta <3

-Light/Cosa2/Non sicura ma Camacha-

(Recensione modificata il 24/06/2020 - 06:55 pm)

Recensore Junior
11/06/20, ore 23:19

Questo capitolo lascia con un senso quasi di fame. Sono arrivata in fondo di corsa e con il bisogno impellente di andare avanti, averne altro e sapere tutto quello che qui non è raccontato.
Mi piace tantissimo come alterni la narrazione della storia, i frammenti di telefonata, con i ricordi di Loki. Non sono veri e propri flashback ma danno comunque l’idea di una narrazione parallela, in un certo senso. Quando Loki pensa a Sigyn è tutto molto vivido, colorato, intenso. Come se in un certo senso quei ricordi fossero in full HD e la realtà in analogico, non so se rendo l’idea. Almeno questa è la percezione che ho avuto leggendo!
La caratterizzazione di Loki e Thor mi piace un po’ di più ad ogni capitolo, credo che tu abbia davvero catturato la loro essenza, le contraddizioni, i conflitti interiori, le motivazioni. In più, e non mi stancherò mai di ripeterlo, apprezzo tantissimo la tua precisione in quanto a date, eventi storici, luoghi e personaggi famosi. Non lasci nulla al caso, non ti inventi niente di sana pianta e sei meticolosa. Tutto ciò non fa che rendere la lettura più godibile.
Mi è piaciuto anche l’aneddoto della caccia, con Loki da piccolo che spara all’anatra. Diciamo che contribuisce a delineare anche meglio Odino nella sua figura di padre.
Sono curiosissima di scoprire cosa sia successo con Sigyn.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
14/04/20, ore 14:34

Cara Autrice e piccola Fatina svolazzante,
dopo tempo immemore recupero questo capitolo, letto in passato, ma non recensito per mancanza di tempore! E’ una scena particolarmente toccante, questa della rivelazione della gravidanza perduta. Ha il sapore della nostalgia, del non detto, del non fatto. Ha racchiuso il senso del bivio perduto, delle “Sliding doors”, delle porte scorrevoli che aprono su scenari possibili. Il caos e il suo anagramma, il caso. Ciò che sarebbe potuto accadere e ciò che invece è stato. Sento riecheggiare alcune frasi del Candide di Voltaire: è forse questo il migliore dei mondi possibili, ove tutto si è snodato come doveva, rispettando gli spiriti e le coscienze in modo incolpevole o, au contraire, la migliore prospettiva sarebbe stata l’ altra, con la piccola Vita che chiedeva, sì, attenzione, pur non avendo chiesto di venire al mondo? Riesci benissimo a rendere il ventaglio di emozioni che possono aver rapito e attanagliato il cuore di Loki e mi è piaciuto molto il fatto che tu non gli abbia suggerito alcuna risposta. E’ stata, questa, una prova ulteriore della tua delicatezza, del tuo raccontare lieve, cesellato, soffice, toccando corde profondissime con parole soffuse, ma non per questo meno incisive, veritiere, plausibili se non reali. In ciò io vedo tutta la tua ricchezza di autrice pronta per un salto più grande, per una pubblicazione seria, da parte di persone competenti.
Ma veniamo al Tesseract… Di che diamine si tratta? Un ordigno bellico? Un supercomputer? La prova dei rettiliani egizi terrapiattisti alieni inca? C’ è vita su Marte oltre il sabato sera? Uff. Sempre misteri misteriosi e misteriosissimi! Non fai in tempo a scoprirne uno, che subito ne ciccia fuori un altro ancora più celato!
Autrice, spicciati! Voglio sapere come va a finire codesta storia!
Post Scriptum: Nel frattempo, non si disdegnano altre visioni culiche del Colonnello, si intende, vero?
Baciottoli!

Recensore Veterano
12/04/20, ore 19:29

Credo di essere una delle quattro persone al mondo a non sapere Tiny Dancer e, ultimamente, il cosmo continua a ricordarmelo. 

Ti saluto così, cercando di fare la simpatica perché come al solito sono in ritardo allucinante e poi avevo già letto il capitolo ieri ma mi si stava già fondendo il computer... e niente, pure adesso si è messo a fare rumori spaventosi. Perdonami! 
La prima parte del capitolo è bellissima. I mean, è TUTTO BELLO sia chiaro, ma è un paragrafo che mi ha colpito profondamente, forse perché le origini di Loki ci vengono citate continuamente durante la storia, ma essere partecipi dell'avvenimento fa sempre un altro effetto. La presenza carismatica di Odino non differenzia così tanto dalla sua controparte di quasi quarant'anni dopo, eppure è innegabile che vi sia in lui una dolcezza velata nello stringere quel bambino indifeso, orfano di guerra, che il mondo ha lasciato indietro e che, senza di lui, avrebbe vissuto nella miseria in una città che doveva ricostruirsi, rimettersi in piedi e sacrificare tanto per farlo. La dolcezza a pensare al proprio, di figlio, che contrariamente a Loki avrebbe potuto crescere con l'amore e gli insegnamenti di una famiglia benestante con un patriarca eroe di guerra. E poi si cresce, magari si matura un carattere indomabile e i rapporti s'inaspriscono ma così è la vita, un lungo e imprevedibile percorso. 

Lo sa bene Sigyn, che fino a due anni prima sognava il matrimonio e un figlio, che ancora si incanta di fronte a tutto ciò che la rimanda a quel desiderio di maternità; e che, invece, si è ritrovata immischiata in un'avventura più grande di lei, con l'ultimo uomo al mondo con cui si potrebbe pensare di avere una vita normale, una stabilità famigliare... ma che sguazza a suo agio nell'avventura, nel rincorrere e farsi rincorrere. Nell'anticipare mosse e sperare di fregare quel nemico potente che è Thanossou. E che, per questi motivi, è così maledettamente attraente e capace di sedurre una donna con ben molti più desideri. 

Bene, suppongo che a questo punto, dato il loro vivo battibecco, Sigyn sputerà il rospo riguardo alla storia del bambino -ma non si sa mai, potrebbe venir fuori qualche altra storia e DAMN sempre tu che mi lasci con questi cliffhanger mannaggia che mi devo mordere le mani per non andare subito a spoilerarmi asdfghjj. 

A livello tecnico, invece, che ti devo dire? Sai che sono sempre estasiata dal tuo modo di raccontare le cose, di inserire registri ed informazioni essenziali per il background e il successivo sviluppo della storia, sempre molto accurato, anche e soprattutto sul fattore socio-politico dell'epoca. Io sono sempre un po' invidiosa di chi riesce a informarsi così tanto e trascrivere poi così bene sui vari Blocchi della Guerra Fredda perché, personalmente, ho sempre faticato un sacco a capirci qualcosa, quindi... sempre touché e sempre innamorata, io <3 <3 

Ti saluto tanto, cara, alla prossima <3 

Recensore Master
08/04/20, ore 13:50
Cap. 17:

Ciao Shilyss :)

La destinazione si avvicina sempre di più, sotto il cielo plumbeo dell’Europa divisa, e la cara Pandina rossa si sta facendo valere oltre ogni previsione, resistendo con viva tenacia non solo alle migliaia di chilometri percorsi, ma anche a tutti i soprusi subiti da parte dai soldati di guardia ai posti di confine.

È un altro capitolo di confronti, questo, ma anche di silenzi. A mano a mano che ci avviciniamo verso Berlino, vediamo emergere tutte le difficoltà nell’anima dei personaggi. Abbiamo Loki, costretto a confrontarsi con il fratello sull’argomento “Sigyn”: un argomento che quel bonaccione di Thor vedrebbe facilmente risolto con una bella casa, un matrimonio felice e tanti bambini zampettanti da portare alle giostre nei finesettimana. Peccato solo che non sia tutto così semplice come potrebbe pensare, e che le sue frasi da oroscopo hanno ben poco valore davanti alla situazione che si è creata.

Costretta al silenzio e a non potersi confrontare è Sigyn. Sigyn che solo nel sonno sembra ritrovare un po’ della sua pace, Sigyn distrutta dai ricordi del passato, Sigyn che non può nemmeno contare su Loki che si chiude nel suo mutismo, molto bravo a guardare avanti, verso il tesoro nascosto a Danzica, ma quasi incapace di guardarsi indietro e di ragionare su ciò che è stato o su ciò che avrebbe potuto essere. Eppure, noi lo sappiamo, quella discussione forse sarà anche chiusa, ma lo ha colpito e forse lo ha anche cambiato.

Una delle parti che ho apprezzato di più è la descrizione del clima dell’Europa immersa ancora nella Guerra Fredda, nella tensione palpabile che si respira a ogni riga, nelle distese sconfinate e disabitate che rappresentavano il confine della Cortina di Ferro e che oggi chiamiamo cortina verde. Trovo che il modo in cui stai ricostruendo il paesaggio, la tensione, il clima di quei giorni difficili sia davvero superbo.

Come sempre è un grande piacere leggerti!
Un saluto e alla prossima!

Recensore Master
02/04/20, ore 14:07

Ciao Shilyss :)

Credo che sia la prima volta, da quando leggo i tuoi racconti, che mi imbatto in un Loki ammutolito, incapace di dire qualsiasi cosa o di fare alcunché. È una visione davvero inedita, ma non proprio inaspettata, perché penso che chiunque si troverebbe nelle sue condizioni di fronte a una simile scoperta. Possono prenderti a pugni, possono puntarti una pistola alla tempia, possono cercare di ucciderti in mille diverse maniere e avrai sempre, lo stesso, un sorriso ironico sulle labbra. Ma scoprire di essere quasi diventato padre e non averlo mai saputo, di essere stato lontano, a spasso per il mondo, mentre quella ragazza che in fondo amavi si trascinava da sola in ospedale in un lago di sangue… be’ quella è una notizia che lascia davvero di sasso e dinnanzi alla quale non c’è sarcasmo che tenga.

Loki, insomma, almeno per una volta, ha dimostrato di avere un poco di umanità e di non saper pensare soltanto a se stesso. Certo, è facile dire di non essere interessato al futuro, di non volere una famiglia, ma quando il futuro e la famiglia fanno la loro comparsa all’improvviso, non richiesti, è impossibile fingere di non vederli.
Ma più di Loki mi ha colpito Sigyn. Mi mette tanta tenerezza, e riesci a trasmettere alla perfezione il grande dolore che ha provato. Il suo più grande sogno è stato infranto nel volgere di poche settimane, e il suo amore per Loki si è tramutato quasi in una specie di odio, oltretutto reciproco - ma del tutto ingiustificato da parte di lui, sempre incapace di vedere oltre il suo naso, anche se spero che questa novità possa aver smosso qualcosa dentro di lui.

Ho apprezzato tantissimo il silenzio di Loki. Ci sono situazioni in cui parlare non serve a nulla e inventarsi inutili scuse sarebbe solamente patetico. Questa è una di quelle situazioni. Una situazione di cui, riga dopo riga, attraverso i pensieri e i movimenti di entrambi, si percepisce la crescente tensione. Mi è piaciuto anche il modo in cui, a spezzare la tensione, interviene Thor, ma non per portare un po’ di divertimento con qualche ironica battuta o con una delle sue solite goffaggini che abbiamo imparato a conoscere, bensì per farci intendere che qualcosa non sta andando per il verso giusto.
Ma, invece di svelare ciò che sta per succedere, ecco arrivare l’apprezzato flashback che ci mostra il momento in cui il futuro senatore gettò la spugna e si arrese nella sua ricerca del Tesseract, andata poi in eredità ai suoi due figli.

Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo per scoprire che cosa sta per accadere!
Intanto complimenti come sempre e a presto!

Recensore Master
31/03/20, ore 04:45
Cap. 17:

Buonasera cara...
Perdona l'ora strana, ma questo è uno dei bellissimi effetti da quarantena e certe sere proprio non ne voglio sapere di dormire. Quindi cosa faccio? Ne approfitto per mettermi in parti con le storie... e cosa poteva accompagnarmi se non un dolce capitoli di Ossesioni? Che ora definire dolce non è esattamente corretto, però ci siamo capite. :)
Allora che fosse il tempo di entrare in Germania Est era nell'aria; ma nob mi aspettavo tirassi fuori certe perle. Zond e figlio (appena accennato ma che citarlo non guasta nell'economia della storia) e in generale l'atmosfera che si respirava al confine, con la mitica panda circondata praticamente dal nulla, mi hanno ricordato molto l'atmosfera da grandi film quali il ponte delle spie; dove la situazione rischia costantemente di precipitare da un momento all'altro, e l'aria è permeata di una tensione sottile ma forte al tempo stesso.
Sul fronte sentimentale vi sono altrettanto tese e tristi verità;
In particolare Sigyn con questo pezzo;
Sarebbe stato un maschio. Avrebbe avuto gli occhi verdi. Recuperò la boccettina del correttore, la aprì e ne picchiettò un po’ sotto gli occhi, per cancellare via i segni della stanchezza. Il posto giusto dove sistemare il lettino sarebbe stato nel suo studio. Loki forse sarebbe scappato, forse ci avrebbe provato: non sapeva decidersi. Applicò il fondotinta mentre l’altro s’alzava e beveva un lungo sorso d’acqua. Per qualche tempo avrebbero cercato di fare quello che fanno sempre le famiglie felici nei film o nelle pubblicità, ma poi, alla fine, Loki se ne sarebbe andato – fissò il trucco con la cipria e gli rivolse un sorriso lieve dallo specchio chiedendogli se ci fossero novità.

Che considerando Loki, il suo temperamento e il suo voler aempre sfidare l'impossibile forse sì... forse sarebbe andata così. Però dall'altro lato lo stesso Loki é parecchio confuso a riguardo, poiché forse questa è la più grande sfida che si sia mai trovato ad affrontare, e la reazione con Thor è emblematica da questo punto di vista. Ma sottolinea altresì come lo stesso rapporto con fratello sia finalmente mutato, in meglio mi viene da pensare? Cosa pensavano? Che i pugni avrebbero risulto sempre ogni diverbio? Quindi sì! Anche questo è stato un piacevole passo in avanti.

La parte finale poi... ahi... colpo al cuore. Diretto proprio.

Signy che rigetta e, come constata Loki rammentando le fredde parole di Titan, prende troppi sonniferi e poi non ricorda niente. Un brivido letteralmente un brivido mi è corso lungo la schiena!

Ecco... la magia sublime delle poche parole. Poche semplici, ma tremende parole. Che tu riesci sempre a mettere insieme in maniera perfetta.

Un abbraccio forte e alla prossima

Elgas
(Recensione modificata il 31/03/2020 - 04:57 am)
(Recensione modificata il 31/03/2020 - 04:58 am)
(Recensione modificata il 31/03/2020 - 04:58 am)

Recensore Master
28/03/20, ore 00:47

Ciao Shilyss :)

Dopo una brevissima pausa durata la bellezza di quasi sei mesi - potevo anche fare di peggio, suvvia! - eccomi di ritorno su questa storia. Tra l’altro sono certissimo che questo capitolo lo avessi già letto alcuni mesi fa, e quindi non riesco proprio a spiegarmi come mai non gli avessi lasciato una recensione, ero pure sicurissimo di averla scritta! Boh! Misteri di EFP :D

Comunque, chiudiamo la parentesi e veniamo alla storia!
Mi è piaciuto molto questo capitolo che, seppure sempre orientato sul viaggio verso Berlino Ovest e la Repubblica Democratica Tedesca, si sofferma a dare attenzione al diventare genitori o non diventarlo, a seconda dei casi.

Sigyn ha sofferto molto, lo si vede parecchio bene, e ha davvero perso qualcosa di molto importante, quando ha perduto quel figlio che era quanto di più forte e saldo avrebbe potuto legarla per sempre a Loki. Come l’avrebbe presa l’ingegnere? Avrebbe accettato di diventare genitore, proprio lui che da piccolo fu sottratto da un triste orfanotrofio dove lo avrebbe atteso un’esistenza terribile, oppure avrebbe continuato imperterrito con la sua vita da avventuriero? Chi lo sa.

Di certo, per Sigyn non è stato facile. Ne è uscita davvero stravolta e non è un caso, allora, che cerchi nell’oblio che le causano i sonniferi un rimedio per lenire la sua sofferenza. E certo non deve essere stato semplice, per lei, dopo tutto questo, incontrare di nuovo Loki e riuscire a mantenere il riserbo. Ma ormai è giunto il momento della confessione, della verità nuda e cruda.

Ho apprezzato parecchio anche il flashback iniziale. L’immagine del futuro senatore alle prese con il piccolo Loki è stata davvero molto tenera. Prima di tutto, perché vediamo un Loki già deciso a imporsi, a farsi valere, a prevalere su tutti gli altri: il suo carattere esuberante compare fin dall’inizio, fin dai primi vagiti. Ma poi non si può restare indifferenti dinnanzi al fatto che Odino, sotto l’apparenza del cinico affarista imbrigliato nella politica, nasconda un cuore umano. Bellissimo momento!

Mi è piaciuta anche la descrizione, essenziale ma efficace, di Francoforte sul Meno, dove passato e presente si intrecciano senza sosta e dove si respira l’aria sempre frizzante della Mitteleuropa, così lontana dal mondo latino eppure non meno pregna di grande cultura.

Non mi rimane che mandarti un saluto, per i prossimi capitoli cercherò di farmi attendere molto meno!
Intanto complimenti come tutte le altre volte.
Un saluto e alla prossima! :)

Recensore Veterano
24/03/20, ore 14:59

Carissima! Per una volta riesco a passare con una tempistica normale, spero solo che il mio computer regga mentre scrivo la recensione e che EFP collabori.  Questo capitolo è bellissimo, colmo dall'inizio alla fine di emozioni intense su tutti i fronti.  Adoro quando ci riporti a Dakar attraverso i flashback, scorci dei primi mesi di relazione di Loki e Sigyn quando tutto era vissuto freneticamente, in balia dell'impulsività, del pericolo di essere scoperti che rendeva tutto ancora più passionale e adrenalinico, o come in questo caso, della gelosia manifestata da Sigyn. Ho trovato questo suo aspetto sia adorabile che volpino e mi piace un sacco, così come mi piace l'introspezione di una donna come lei che comprende che ciò che prova per Loki va ben oltre all'attrazione fisica e alla voglia di avventura. Voglio aprire una parentesi sull'erotismo che è forte componente dei capitoli ma, al tempo stesso, è velato, piacevole, mai forzato. Ti giuro, non so come tu faccia ma invidio un sacco la tua capacità di non finire a stendere un manuale di anatomia come fanno spesso altre persone ovvero io. C'è un'eleganza e una delicatezza sorprendente anche negli attimi più passionali e intensi ed è qualcosa che mi fa impazzire, soprattutto perché si sposa bene con il ritmo di tutta la fan fiction ❤  Veniamo poi a conoscenza, insieme a Thor, del reale motivo per cui Loki e Sigyn si sono lasciati a Parigi e qui parte tutto il mio bisogno di abbracciare e cullare Sigyn. La sua consapevolezza di voler qualcosa di più da una relazione ormai diversa da quella iniziata a Dakar, la voglia di mettere su una famiglia, il desiderio di essere madre finito in tragedia,... tutto ciò che, inevitabilmente, si scontra con la natura volubile di un un personaggio, un uomo come Loki e sancisce la fine di una relazione che, per quanto profonda, a una certa era, come tutte, destinata a mutare, evolversi oppure concludersi. C'è sempre così tanto dolceamaro nel realismo con cui dipingi queste montagne russe che è il loro amore, guidato dagli istinti fisici ma bloccato da sentimenti e desideri profondi, stabilità e voglia di libertà che si incontrano e si scontrano. E mi piace, mi piace sempre tanto ❤ Vabbè, non posso concludere senza lanciare il mio amore per i battibecchi tra i due fratelli E LA CITAZIONE A QUELLA DANNATA PUBBLICITA' HO SPUTATO I POLMONI.  Ti bacissimo, come sempre ❤❤  Lion