Recensioni per
Tesori, whisky e ossessioni
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 304 recensioni.
Positive : 304
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/10/19, ore 23:57

Carissima, eccomi qua <3
Inizierò questa recensione con un'ode a De André, che prende l'ispirazione di noi poveri scrittrici e la indirizza sulla giusta via (ovvero quella dell'angst, è chiaro).

Detto questo, c'è bisogno di sottolineare che questo capitolo è come sempre splenderrimo? Forma, stile, dettagli, narrazione... tutto, come sempre, si incastra al posto giusto.
I flashback di Dakar sono sempre graditissimi in ogni loro forma, e sono scorci che non mi stancherò mai di leggere, visto quanto ho adorato la precedente storia; ciò denota poi ovviamente anche abilità nel saper incastrare i due lassi temporali in modo coerente, tenendo conto dello stacco di mesi e anni e del vissuto variabile di Loki e Sigyn, che li ha inevitabilmente cambiati e plasmati come singoli.

Il modo in cui descrivi le attenzioni *conato* di Thanossou mette come sempre i brividi, oltre che instillarmi un deciso istinto omicida per quell'uomo, che pure negli AU si lascia odiare che è un piacere... strano eh?

Comunque, è bello vedere come i piumini d'oca divisi non frenino comunque la passione dei due... non troppo, almeno. Ho trovato giusto e coerente il fatto che non completino il rapporto; in un certo senso (ma questa è forse una visione troppo personale) è quasi più intimo amarsi così, arrivare a gesti che appunto non sfociano nella passione completa e che li ridefiniscono come qualcosa di più di semplici amanti, a dispetto delle parole di Loki. Spero che il viaggio inter-europeo serva a questi due scimuniti per ritrovarsi, sotto tutti i punti di vista <3

Approdando su lidi più leggeri, i battibecchi tra i fratelli Asgardson sono il vero oro di questa storia :') Mi dispiace solo per Sigyn che rimane incastrata nel fuoco incrociato, povera anima.
Tornando a noi, ti ho già accennato in privato quanto abbia amato la rivelazione sul motivo della separazione tra Loki e Sigyn, e la ribadisco "ufficialmente". La trovo una situazione giusta, coerente, perfettamente in linea coi caratteri dei personaggi. Loki, con l'idea di famiglia, fa a cazzotti in tutte le sue forme, sia con quella in cui è stato cresciuto, che con quella che potrebbe crescere. Non mi stupisco che un desiderio simile da parte di Sigyn l'abbia fatto allontanare.
Così come trovo realistico che Sigyn in parte sia amareggiata con Loki, in parte con se stessa, perché come dice anche lei avrebbe dovuto sapere che quella fosse una strada inconciliabile con la natura del suo amante. Ma d'altronde, non ci si può impedire di amare, e quello che nasce in lei è un desiderio del tutto spontaneo, umano e naturale.
È particolarmente significativo che il fatto di quell'aborto spontaneo, ambiguo nel testo e che tu espliciti, serva solo a consolidare la convinzione di Sigyn riguardo alle inclinazioni poco stabili di Loki.


Poi per fortuna arriva il Pandino (e le battutacce di Thor) ad alleggerire l'atmosfera, e a far proseguire un viaggio nel cuore dell'Europa divisa che si prospetta sempre più rocambolesco.

Non so più come dirti quanto sei brava, quindi mi limito a dirtelo così, senza fronzoli: brava! <3
Un baciotto muffinoso al cocco e cannella (o era cocco e noci...?)

-Light-

Recensore Master
15/10/19, ore 19:43

Eccomi eccomi!!!!
Cavoli sono millenni che devo scrivere sta recensione…. Sono pessima…
Il lavoro fa male… lo dicono in TROPPI

“Solo se non attenterai alla mia virtù,”
Quando hop letto questa frase sono MORTA… mi sono proprio focalizzata la scena…

Tuoni e fulmini… oh Thor su di te non ho ancora detto nulla… caaaa voi???

Però dai Thor a elargire consigli sei un disastro (inutile che toni è VERO)
Pat pat a Loki!!!

Anche se quando mi dici che non vuoi rimetterti con Sigyn perché Sì….
Però poi ci delizi con una scena meravigliosa che si chiude con un OMG che spettacolo ( a parte perché PIOVE e cadono fulmini anche qua e… ora mi affaccio sperando di vedere Loki e Sigyn.

Ma poi questo ottimismo mi fa preoccupare e temere che molto Angst sia dietro l’angolo!!!!!!!!

(PS: Thor abbozzala con sti tuoni mi terrorizzi il cane)
Boingo!

Recensore Master
15/10/19, ore 13:47

Carissima cosa, lì, Shilyss!
Che bello quando aggiorni tesori! Lo sai, le tue intere opere sono capaci di stregarmi, ma a questa storia sono sempre legata con un certo impeto, con una certa passione. Sarà che gli AU sono sempre bellissimi, specie se scritti bene e in modo così accurato, così Tesori è diventato come il regalo di Natale più ambito ♥

Ci inizi il capitolo con un dolcissimo e amarissimo flashback su Odino e Loki, il loro primo incontro. Ho letteralmente adorato come hai descritto la differenza tra il padre che, alla vista di quel pargolo, ricorda il figlio Thor e la moglie, e l'atmosfera che lo circonda, quella della guerra, quello degli orfani costretti a crescere in strutture educative alternative a quelle di una famiglia, e una sorta di empatia nei riguardi di uno dei tanti bambini, che però lo ha colpito molto più di altri. Per citarti le coincidenze non esistono. Era Loki, doveva essere Loki e così è stato. La meraviglia di un rapporto nato così, che pare quasi si siano scelti a vicenda, evoluto poi nelle varie problematiche che ne sono seguite.

E di bambini e di senso paterno/paterno ne è permeato tutto il capitolo. Sigyn soffre ancora troppo, per quel bambino perso, che avrebbe avuto fattezze sue e del suo amato, del suo amante, di quell'uomo con cui vorrebbe una famiglia ma che non può mettere in gabbia. Un uomo che parla fluentemente tre lingua, che usa ogni sua capacità, ogni suo talento per ingannare e ottenere ciò che vuole. Un uomo che non sta fermo, che ha bisogno di flessibilità e che se la prende senza tanti complimenti. Un uomo che comunque, malgrado si debbano scontrare con obiettivi diversi che forse non cozzeranno mai, Sigyn ama. La scena del passeggino, della sua infinita allegria e il suo coinvolgimento alla vista del bambino – che sì, quella mamma poteva essere lei... – mi ha fatto sorridere a allo stesso tempo mi ha lasciato un alone di tristezza, specie per la reazione di Loki. Eh sì, perché lui osserva, lui studia, guarda, ascolta e fa ipotesi e, dopotutto, non sbaglia mai. O almeno non così spesso, e quindi forse sa già. O forse lo ha sempre saputo, che Sigyn aspettava da lui.
Sì, perché per quanto a volte se ne esca con piani assurdi, non condivisi, che architetta da solo senza premurarsi di conoscere il parere degli altri suoi compagni di viaggio – e io mi identifico in Thor che se abbuffa de dorcetti e fa finta di niente – perché ha l'arroganza e sicuramente la sicurezza che le cose debbano andare così, perché funzionino, come dice lui. E, la cosa assurda, è che probabilmente è così che andrà. Anche se, dico la verità, vederli giocare a chiamate aiuto! non mi sarebbe dispiaciuto ma ho fiducia in te, cara cosa.

Infine voglio lasciare un ultimo pensiero alla forza di Sigyn. Questa coinvolta in affari loschi, in un viaggio che sa di epico, dal quale a volte riescono persino a ritagliare momenti spensierati, dove ha trovato in Thor un conforto che Loki non è in grado di darle, a volte, proprio perché è Loki. Questa donna che porta il peso di un'occasione persa, quella di un bambino mai nato, di un amore finito che non è finito davvero e di un patrigno che la cerca, che vuole morto l'uomo che ama e che difende ancora e ancora e ancora la sua persona, quando riceve accuse come: “Come e dove lo terrai a bada? In camera da letto? [...]. Sigyn è una donna che porta dentro di sé massi su massi, pesi su pesi; che butta giù groppi amari, ma non per questo non fa valere il proprio pensiero, non per questo lascia che Loki le dica certe cose senza reagire. Una donna che non è un soldato, ma che affronta ben altre battaglie, con la testa alta e con dei valori da difendere.
Sigyn è e rimarrà in ogni tuo racconto, un essere umano. E questo, mia cara Shilyss, non è da tutti perché, oggigiorno, è davvero difficile riuscire a trovare un personaggio femminile in cui identificarsi.
Perciò, aspetto questa chiacchierata tra lei e Loki, e i risvolti di questo viaggio.
Tu nel frattempo sentiti un po' in colpa, perché questo wall of text è colpa tua. E manco ho detto tutto, te possino acciaccatte!
A presto mia cara cosa, un abbraccio alla salsa tonnata (anche se c'ho voglia di purè)
Miry

Nuovo recensore
14/10/19, ore 22:59

Mi spiace commentare poco o nulla, a causa di una natura molto timida, ma come sempre le tue storie sono stupende e vedere le ricerche che fai in particolare per questa storia sono veramente da lodare, sei una scrittrice unica.
Grazie mille per le belle storie che ci regali.

Recensore Master
14/10/19, ore 20:00

Autrice melliflua, subdola Fatina, scandalo! Tradimento! Menzogna fu!
Ho da sempre, eoni di mesi e capitoli ormai, nomato l’ ingegnere Asgardsson come l’ Americano di Danzica e oggi, invece, con mia somma disgrazia e anche un non lieve disappunto, scopro che egli fu partorito a Dresda! Perché non mi avvisaste, piccole streghe? Vi beaste della mia svista, come Loki corbella il biondo ( e, nell’ immaginario di molti, quindi stupido) Thortellone? Vendetta crudelissima bramo! Risarcimento voglio! Una nuova visione delle chiappotte del mio beniamino potrà, forse, placare la mia ira! Ma veniamo alla storia.
Ho amato moltissimo la descrizione della nascita di Loki e della conoscenza col Generale Odino. Spogliato dei loro dissapori e contrasti ideologici, il loro rapporto non è diverso da quello che leghi un figlio geniale e un padre di successo con cui confrontarsi. Perché l’ Uomo di Dresda è davvero un genius loci, un mutaforma, un equilibrista della tattica, uno Houdinì della menzogna.
Adoro e ammiro la tua capacità di rievocare, con paragoni e similitudini tranchant, la natura mitologica di questi tuoi personaggi: una dote che mai ho trovato, qui su EFP, che giammai ritengo scontata. Chi non conoscesse questo pugno di Dei, godrebbe ugualmente della storia, immergendosi nelle sue trame e mirandone i ritratti dalla approfondita introspezione. C’ è freschezza el tuo lavoro, c’ è maestria non comune.
Questo è un altro capitolo focale e sinergico con quanto avverrà in quelli successivi.
Mi ha intenerita la scena di Sigyn con la straniera: ha un’ aura di tristezza che il Colonnello sa argomentare, ma non il nostro protagonista. Sono molto curiosa di conoscere le sue reazioni nelle prossime righe ( a te, Beautiful ti fa un baffo sull’ arte nera di interrompere la narrazione sul più bello!)
Ho apprezzato molto anche il parallelismo tra i due fratelli, dipinti e tratteggiati nel loro piglio di comando, simili eppur profondamente diversi: conciso, diretto, analitico Thor almeno quanto sia cinico, scaltro e sottile Loki. Se il Colonnello ha il dono del quadro d’ insieme, Loki ha la capacità di cogliere e piegare la psicologia dell’ avversario.
Mi aspetto grandi cose da loro! Un baciottolo!

Recensore Master
14/10/19, ore 19:14

Autrice adorata e Fatina obesa,
cosa leggo mai, qui? Una Overture immersa nel passato, quando Sigyn era un raggio di sole dorato e libero, forse un pizzico troppo audace, ma sicuramente vivo e fulgido. Libero, sì, di posarsi sulla vita con la leggerezza dell’ alba o la passione sfrontata del mezzogiorno o, ancora, la molle e sensuale languidezza del tramonto estivo. La Libellula parigina dalle ali di vetro, in queste immagini di ingresso, è di una bellezza dinamica, passionale, sanguigna di gelosia, determinata cacciatrice come solo una donna con la propria vita in pungo può essere. Ma lei non è più quella donna spensierata e sensibile. E’ un raggio di sole rapito da una tempesta, ingabbiato nella mortifera relazione tra due uomini avidi e crudeli: Loki e Tanossou.
Sigyn, ormai, è una donna con molti segreti di cui, temo, non abbia colpa. E’ una figura romantica, la sua, avvolta in un turbine di sentimenti contrastanti e pericolosi.Ha coscienza delle ombre che l' Americano di Danzica ha portato nella sua vita, ma è anche cosciente di amare moltissimo lui, così com' è, per quello che è. Ma ciò, purtroppo, non vuol dire soffrire di meno, anzi! Un altro segreto è stato svelato e, questa volta, a quel fratello maggiore di cui anche Sigyn, forse, sentiva il bisogno, non solo l’ Ingegnere.
Thor porta una ventata di granitica semplicità, quasi sia un esempio del civis romanus senza fronzoli e senza orpelli, ma, soprattutto, senza complesse sovrastrutture mentali logoranti e cervellotiche. Eppure, è una figura che, accettando il ruolo di spalla bonaria e corbellata riservatagli dal fratello, smorza, sente, tutto vede e capisce, distoglie, accoglie, canzona, non lesinando brevi frecciate che nulla hanno della placida dabbenaggine americana.
Ormai i tempi stanno maturando per un rendez vous tra i due ex amanti. E sono curiosissima di sapere cosa accadrà e, soprattutto, come reagirà Loki!
Un bacio enorme, a frappè!
(Recensione modificata il 14/10/2019 - 07:17 pm)

Recensore Master
14/10/19, ore 14:24

Ciao, cara
Sono tornata a recensire la tua bellissima storia.
Finalmente veniamo a scoprire il motivo per cui Sigyn e Loki si sono lasciati.
E' davvero molto triste quando due persone che stanno insieme vogliano cose diverse.
Scoprire che lei aspettava un bambino, ma poi lo ha perso è una cosa davvero molto triste.
Si capisce leggendo che Sigyn è innamorata ancora di Loki e si vede dalla passione.
Ti faccio tantissimi complimenti cara e alla prossima <3

Recensore Master
14/10/19, ore 14:08

Cara Autrice e ingorda Fatina…
Riflettevo come, con queste mie ultime recensioni, essa avrà fatto indigestione e starà lamentandosi come Thor dopo una scorpacciata di dolci europei!
Ma bando alle ciance ed eccomi di nuovo qui a condividere i pensieri e le sensazioni che queste righe sanno suscitare. Nessuna poesia è perduta, perché ciò che dal cuore sgorga non può che colpire altri cuori. E conquistarli. Ecco ciò che mi accade leggendo le storie di Sigyn e Loki (e ovviamente pure di Thortellone, che resta il personaggio a me più congegnale, nonché di Odino, che rimarrà sempre il mio preferito, come ben sai).
Ti ho mai detto quanto ammiri la tua capacità di rendere sempre diverso il mondo in cui i tuoi personaggi si muovano, pur rimanendo loro stessi? Non è da tutti calare i propri beniamini in epoche e situazioni così diverse senza che nulla della loro personalità vada perduta o la storia risulti già vista. Tu esplori nuove sfaccettature dei tuoi prismatici figli di penna e, con loro, approfondisci le pieghe dell’ animo umano con luci sempre diverse. Sei davvero geniale, in ciò!
Adoro la tua vena sarcasticamente polemica quando tratteggi i rapporti tra il più occidentale dei mondi, la giovane e ipocrita America, e l’ altro occidente, la Vecchia Europa, meno bigotta, meno potente, meno risolutiva, ma, ad un tempo, più dinamica culturalmente, più viva, più poliedrica, più che mai ombelico del mondo e terra da conquistare. Anche gli Stati Uniti, però, nascondono una faccia diversa, dietro la maschera della Signorina Libertà: un volto segnato dalla corruzione degli ideali, dalla bramosia del potere, dal piglio ancora schiavista di chi voglia supino il mondo. Sono i volti del Colonnello, uomo libero e fiero, generoso, patriottico, liberale e quello rapace del Generale che perse un occhio in Normandia.
Vorrei soffermarmi, ancora una volta, sulla goduriosa maestria con cui descrivi il corpo scultoreo del bel Colonnello: non credo di averne mai abbastanza! Inoltre, mi auguro che, in limine storiae, tu mi possa regalare una bella pagina di eros tra la tizia mediterranea (di cui ancora sono gelosa, ma tant’ è) e il bel Colonnello. In questa storia c’è penuria di una cosa soltanto: più chiappe Thortine!
Un baciotto chiapposo!

Recensore Master
14/10/19, ore 13:01
Cap. 12:

Oh Autrice e Fatina adorata,
come sono state semplici e dolci le riflessioni di questa Sigyn, giovane e colta fanciulla che scopre in sé l’ amore. Non è forse, esso, il più elementare dei sentimenti? Quello che non si pone domande, che non compie ragionamenti, che non segue dettami di convenienza, che non si interroga sul futuro, ma che vive solo di un assoluto e totale presente? Come hai reso soffuso questo momento. Hai dipinto un quadro di serena quotidianità, che racchiude il concetto stesso di felicità: godere dei gesti spontanei di reciproco affetto.
Il leitmotiv di questo capitolo, l’ ho compreso, è la semplicità basica dei sentimenti atavici. Non è forse nata con l’ uomo la vendetta? Non siamo, in fondo, tutti figli di Caino e della sua invidia vendicativa? Non è un sentimento facile da capire, quello della vendetta. Essa affonda le sue nere radici nella porpora dell’ offesa, della liberazione dal vulnus, nella pacificazione satisfattiva del castigo e della punizione. Loki ritiene di essere in credito, adesso. Poche ore prima riteneva di incarnare il ladro di preziosi alla corte di Tanossou e non nutriva tale proposito. Sei stata magistrale nel rendere possibile questa trasformazione, in una manciata di parole. Hai tutto il mio rispetto!
Non devo dimenticare, last but not least, è la celebrazione della fratellanza cameratesca. In certune occasioni, non è il sangue a parlare, ma il cuore, lo spirito di empatia che lega agli amici e li rende cari al cuore come fratelli non imposti dal fato, ma scelti tra la moltitudine degli uomini. E’ il caso del Colonnello. E mi ha commossa la sua battuta finale, degna di un romanzo meritevole di figurare nelle librerie ( se ne esistono ancora) casalinghe di diversi adolescenti e adulti poveri di spirito e cultura, come spunto importante di riflessione e crescita.
Le tue righe sono sprecate per un sito libero come questo. Mi auguro e ti auguro di lasciarlo presto e decidere di intraprendere una seria carriera di scrittrice.
Un bacione sincero, come sempre.

Recensore Master
14/10/19, ore 12:29

Cara Autrice e Fatina svolazzante,
siamo finalmente giunti all’ azione!
Tutto è disposto e la trappola è approntata e tesa. Sento il cuore in gola, come se stessi anch’ io in quel Casinò monegasco, al tavolo di gioco con l’ Ingegnere e la Dama in oro. Avverto l’ adrenalina dell’ avventura, l’ eleganza elettrica dell’ atmosfera. Gusto quel luogo che ha visto il rocambolesco avvicendarsi di fortune avverse. Non ti ho mai reso davvero onore, cara Autrice, nella tua indubbia capacità di trasportare il Lettore nell’ ambiente sempre diverso delle tue scene, siano esse spaccati sociali di epoche davvero trascorse o momenti e figurazioni evocate solo dalla tua potentissima penna. E’ raro, in questo sito, riuscire a trovare un’ anima artistica così potente, complessa, strutturata eppure così leggiadra e sensibile. Tu, mia cara, alterni la pennellata vigorosa di Michelangelo alla rarefatta maestria di Botticelli, i chiaroscuri sfumati e indefinibili di Leonardo alla vigoria sferzante e sfacciata di Caravaggio.
Questo capitolo è giocato sull’ alternanza di giochi verbali, di frasi scagliate come pietre, in una guerra ancestrale per il dominio e il possesso. Lingue che sanno di essere velenose, biforcute, mentitrici, subdole, pericolose. Hai saputo mescolare, come in una pozione magica, l’ ira, il sospetto, la forza, la paura, la tenerezza, la vendetta. Oh sì, praticamente un quadro fiammingo ( gli Olandesi imperversano anche nelle mie recensioni, ormai, non solo nei pensieri del truffaldino ingegnere) !
I miei più iperbolici complimenti!
Post Scriptum: chi sarà mai la bruna procace? Mi sento un filino gelosa… Però, forse, avremo una visione in più del chiapputo Colonnello ignudo? Lo spero vivamente!

Recensore Master
14/10/19, ore 12:01

Cara Autrice, Fatina diletta
ma quanto è bello tornare da voi a recensire queste righe, questa storia meravigliosa, piena di sentimenti e di intrighi, di sorrisi e commozione? E’ stato, per me, come tornare a casa e rivedere dei cari amici, informarmi su cosa abbiano fatto e mi sono chiesta come io abbia consentito agli impegni di sottrarmi a loro per così lungo tempo.
Sigyn, cara amica, libellula colorata e lieve come spira azzurra di fumo, resta la protagonista buona e pura, ai miei occhi, di questa complicata storia di uomini volitivi e caparbi. E’ forse quel bacio orrendo il segreto che ella nasconde, celato nelle pieghe del cuore? Secondo me, vi è anche altro. Lo so. Lo sento. La malinconia dolce e amara insieme non può essere solo dettato da un amore contrastato e languido. Ci dirai di più in futuro? Lo spero tanto!
Loki, il tormentato Americano di Danzica, l’ uomo che, come novello Odisseo, tutto deve conoscere, capire, ghermire, possedere con tutto se stesso. E’ magnifico come tu riesca a rendere perfettamente la sua natura doppia, istrionica, naturalmente obliqua e mutevole. Ne sono completamente affascinata!
Thor in mutande è semplicemente patrimonio dell’ umanità!
Adesso fuggo al prossimo capitolo: sto friggendo dal desiderio di conoscere il piano dell’ ingegnere di Danzica e come lui abbia distribuito copioni e battute ai suoi compagni di avventura. Sei sempre bravissima!
Post Scriptum: la battuta su Capitan Amerindo è una perla di comicità paragonabile solo alla vestaglia di Rooper della mai adeguatamente celebrata Parodia del Portiere di notte, Gionata Betulla o Andrea Pino…

Recensore Master
14/10/19, ore 11:32

Cara, cara Autrice e Fatina adorata,
per molto tempo sono mancata
sol perché in lidi patavini io ero volata.
Ma, ora, la trasferta è terminata
e tosto ritorno alla storiellina tanto amata!

Cara Autrice di verosimili trame, che si snodano sinuose e magnetiche nella congerie di eventi storici riconoscibili e pregnanti, come sai essere pregnante di significative istantanee di pura poesia, nel citare te stessa! Che potere immaginifico associare il Loki Ingegnere ai corvi di Odino, capaci di spiare i cuori! Oh, l’ho riconosciuto, sai, il tocco sottile della tua auto citazione. Adoro, semplicemente ammiro questa tua capacità di saper veicolare, in pochi tratti, l’ epicità dell’ Edda e del mito scaldico nella comune prosaicità della vita terrena di questi tuoi personaggi, che, ca va sans dire, sono “comuni”.
Bellissima la tenzone verbale dei due protagonisti, vero fulcro nodale dell’ intero capitolo. Mi ha colpita moltissimo la tracimazione dei sentimenti e del garbo reciproco, ( tutta racchiusa nella stupenda espressione di Loki, che tu hai magistralmente dipinto ) pur se mantenuto sempre all’ interno di urbani e compiti rapporti di persone eleganti.
E carica di sentimenti contrastanti è l’ altro agone verbale, quello con il Senatore Asgardsson: risentimento generazionale, forse un confronto ideologico che non ha trovato soluzioni di continuità. Scontro, il loro, che si pone a metà tra la spontaneità fisiologica dell’ adolescenza, in cui ogni figlio che voglia affermarsi in autonomia si scontra con la figura paterna, primo baluardo dell’ autorità, e la crudezza della maturità conquistata con esperienze diverse e diverso sentire.
In tutto ciò, io amo il tuo Thor! E i loro battibecchi, le loro (forse) allusioni, i loro punzecchiamenti fraterni che sdrammatizzano l’ atmosfera e aggiungono il sorriso nel Lettore, bilanciando perfettamente gli ingredienti di questa tua storia, come una fetta deliziosa di torta ove nulla manche: croccantezza, corpo, leggerezza, fresco sapore, gusto! Brava Autrice!
Post scriptum: Il Pandino 1000 FIRE azzurro acquamarina è stata la mia prima automobile. Ci ho lasciato il cuore! E, nelle parole di Loki, ci ho rivisto mio papà! Questo potrebbe diventare il mio capitolo preferito, sappilo! Un bacino!

Recensore Veterano
09/10/19, ore 17:23

Ma ciao, carissima <3 
Sono contenta di riuscire a partecipare almeno allo Scambio a Catena, questa settimana, quando ho visto il tuo profilo non ho resistito a prenotarti perché non vedevo l'ora di andare avanti con questa storia. 

Già, come sempre, iniziamo in maniera fantastica grazie alle citazioni musicali che inserisci all'inizio (Goodbye, Blue Sky è tipo una delle mie canzoni preferite dei Pink Floyd che ho riascoltato giusto pochi giorni fa) e che, come al solito, si ricollegano benissimo al capitolo che ci presenti, aiutando anche a creare un po' più di atmosfera. 

Ah, sapevo che era troppo bello per essere vero che Loki e Sigyn si fossero almeno momentaneamente ravvicinati di nuovo, che avessero riscoperto sapori e passioni di una volta! Sarò stata in preda di fangirlamenti, ma me l'ero bevuta davvero, tanto che quando è entrato in scena Thanoussou ho sobbalzato dalla sedia, aspettandomi corse e fughe rocambolesche nel tentativo di fuggire dal mirino della pistola. 

Invece, ci hai dato un capitolo che pur nella sua tranquillità è tutt'altro che statico. Si cominciano ad avere più informazioni, più elementi riguardo questa agognatissima caccia al tesoro. Altro sobbalzamento nel leggere Tesseract, ma che, come sempre, denota quanto tu sia meravigliosamente in grado di mantenere collegamenti con il canon anche nelle AU più differenti. Cosa che, come sempre, io adoro alla follia. 
Così come non posso adorare alla follia i dialoghi tra Thor e Loki, che mai dimenticano di delineare il loro meraviglioso e problematico rapporto, il loro, quello con la famiglia ma soprattutto quello con Odino, che come sempre, tra segreti e sotterfugi (siamo sicuri che Loki sia stato adottato, da questo punto di vista? XD), si dimostra ancora una volta Padre dell'Anno. 

Inutile poi stare sempre a sindacare su quanto io ami il contesto da te creato, sempre così attento e preciso anche in particolari apparentemente più insignificanti come la programmazione televisiva dell'epoca. C'è chi potrebbe pensare che elementi del genere possano essere superficiali mentre, invece, sono probabilmente tra le cose che maggiormente aiutano a ricreare l'atmosfera di tempi passati, immergendovisi completamente. E questo ti riesce sempre splendidamente <3 

Alla prossima, sempre con hype estremo 
Lion. 

Recensore Master
03/10/19, ore 19:01

Ciao, era da un po' che non andavo avanti con la lettura della tua storia, ma vedo che in fondo ero rimasto indietro soltanto di un capitolo, quindi sono riuscito a recuperare :)

L'amore tra Loki e Sigyn è altalenante o, meglio, non si riesce a capire che cosa sia sul serio questa relazione, da parte di Loki: è innamorato? Le vuole davvero bene? O lei è solo una distrazione, un'amante come tante altre ne ha avute?
Per Sigyn, invece, è tutto abbastanza chiaro, anzi si sta facendo sempre più evidentemente il fatto che lei lo ami davvero, al punto da desiderare di poter costruire insieme a lui il bene più grande e desiderabile.
Certo è difficile immaginare un uomo del genere, sempre impegnato a fuggire dalle proprie responsabilità, a girare per il mondo e a salvarsi la vita, diventare un buon marito e un buon padre di famiglia, però... chissà che Sigyn, con la sua delicatezza e il suo amore vero, non riesca a fare veramente breccia nel suo cuore, a cambiarlo completamente.

Intanto il Pandino, pur arrancando un po' in autostrada, li sta conducendo sempre più vicini alla destinazione e, a quel che ne possiamo intuire, anche a una montagna di guai. Vedremo come andrà!

Intanto un saluto e alla prossima :)

Recensore Veterano
28/09/19, ore 22:27

Shilyss, carissima, ciao! Ti prego di perdonarmi per essere piombata qui proprio all’ultimo minuto, avevo promesso a me stessa che non mi sarei ridotta a finire così tardi ma come al solito fare piani si rivela inutile. 
Adesso che sono finalmente da te, comunque, è scontato dire quanto mi abbia fatto impazzire questo capitolo! Ormai cominciamo a immergerci sempre di più nel vivo della storia, nel dinamico che seppure si dimostra adrenalinico non lascia mai mancare l’introspezione dei personaggi e il costante rimpianto di questi due amanti testardi (a tal proposito, la scelta della canzone è meravigliosamente adatta, ho sentito proprio il bisogno di andarmela a riascoltare. Tra l’altro calza anche a pennello visto che l’ho inserita in una playlist su Olmo e Alfredo ma vabbè!). 

Leggere questa storia è sempre più come guardare un film di spionaggio in piena Guerra Fredda. Non manca niente: il confronto tra le due superpotenze, conditi da elementi avventureschi in cui Sigyn si ritrova coinvolta contro la sua volontà a causa di un fidanzato non raccomandabile. Sembra quasi il fato, uno scherzo del destino che l’ha spinta inevitabilmente di nuovo verso Loki, che come al solito fa finta di essere disinteressato e poi si fa coinvolgere perché non riesce a rinunciare a lei, a ciò che continua a considerare roba sua. Un po’ amore, un po’ morbosità che poi è esattamente il bello e il contrastante di questi due. 

Ora siamo in una suite con Thor, Loki e Sigyn, braccati e pieni d’ansia per ciò che potrebbe accadere, la tensione è palpabile e affilata come un coltello e MIO DIO DONNA NON PUOI LASCIARMI CON IL FIATO COSì SOSPESO SOFFRO. 

Come sempre, non farei altro che ricoprirti di ondate di complimenti, quindi mi dileguo prima di diventare noiosamente ripetitiva. Ma sappi che questa storia mi conquista sempre di più, capitolo dopo capitolo. 
Un baciones grande grande <3 

Lion.