Carissima Cosa!
Che bello iniziare i capitoli dando false speranze al lettore, e scoprendo invece che quella sensualissima scena non era altro che un sogno. Un intenso, intensissimo sogno che Loki ha fatto perché, si sa, i sogni sono lo specchio dell'anima, dei desideri e, soprattutto, dell'inconscio. Ci hai lasciati con Loki che la guardava dormire, per forza di cose Sigyn non gli è indifferente. Non può esserlo ed è questo che mi piace da impazzire del tuo Loki, in ogni storia. Mantiene il suo personaggio, che è la sua parte vincente: sicuro, fermo sulle sue decisioni, irriverente e cinico, ma dentro di sé le emozioni le prova e, per quanto mi riguardo, sono convinta che la preoccupazione per la vita di Sigyn sia tanto forte da fargli fare istintivamente dei passi che, con altri, avrebbe prima ponderato prendendo alla larga quella decisione. Il sogno non è altro che la conferma che, quella ragazza, è il suo caos. La vuole proteggere, tiene a lei, la desidera e se può convincere gli altri che non sia così, non si può dire lo stesso di se stesso. E Thor... dalla vistosa pistola che spunta dall'intimo di Loki, l'ha un po' capito, perché sembra scemo ma tanto scemo non è.
Il mio elogio, poi, va sempre a Thor. Lui è noi. È il lettore curioso, inconsapevole, che non sa le cose e smania per conoscerle e che vuole il bene di Loki, e quello di Sigyn ma soprattutto è la voce della coscienza di suo fratello. Thor è costante su cui Loki può contare, perché non ha paura di dirgli la verità, le cose come stanno, specie quando si tratta di Sigyn e del loro legame. Loki ha agito di istinto, quando l'ha salvata e portata via da lì. E l'istinto è dettato sempre da un sentimento e Thor, che forse capisce l'amore tanto quanto io capisco di matematica (ovvero poca roba, l'essenziale), lo ha compreso benissimo e glielo dice. Glielo dice perché quello è suo fratello, e per quanto lui continui a sostenere che il padre non li accomuni, sono comunque cresciuti insieme e non è di certo il sangue, a volte, a determinare un'empatia. Ci sono fratelli consanguinei con molta meno empatia di Thor e Loki, a mio parere...
La Spy!AU diventa sempre più intrigante e ricca di elementi che ne caratterizzano la sua facciata thriller. La psicologia utilizzata, la necessità di muoversi prima del nemico, la costrizione a doversi fidare solo di pochi, pochissimi; persino Odino è costretto a ripiegare tutta la sua fiducia solo sui propri figli e questo rende la questione ancora più spinosa e chiusa sempre di più in una cerchia che vede protagonisti i nostri, Titan, Theo e la povera ma determinata Sigyn, che ha preso con sé il segreto di un tesoro (che, secondo me, l'ha mangiato un gatto e non lo troveranno mai, te lo dico), sfidando il patrigno e il fidanzato che, per usare le parole di Loki, è un morto che cammina. Una pedina già inutile, spremuta fino al midollo. (fun fact: se lo merita un po', quel pezzo di sterco rinsecchito, eh...)
Infine, l'idea di Odin è quella di depistare il mondo. Accondiscendente nel voler consegnare la mappa, ovviamente non quella vera, e depistare per prendere tempo. Una scelta saggia, non che l'unica a quanto pare. Quindi, ci aspettano dei viaggi? Quindi mi farai vedere Berlino, che non ci sono mai stata? *___* Insomma co', tantissime info in più, finalmente. Entriamo nel vivo della vicenda, e il cerchio si stringe, dando inizio ad una corsa contro il tempo, al solo scopo di trovare il tesoro perduto (che, ripeto, ce l'ha un gatto! Ne sono certa, dijelo a 'sti poveracci!).
La amo. Lo sai, io ho una predilezione per questa AU (senza nulla togliere alle altre, ma questa è quella che attendo sempre di più) e quindi non vedo l'ora di scoprire che accidenti hanno in testa i due fratelli e se il sogno di Loki si avvererà (lo spero... pure per lui, poraccio).
Daje forte, Co'!
A presto **
Miry (Recensione modificata il 20/03/2019 - 01:56 pm) |