~ ℳ ~

« …Sai cosa vuol dire? »
Certo che lo sapeva, che domanda sciocca. Era stata lei a dirglielo!
Le parve di vederla, la pagina del suo amato libro sul linguaggio dei fiori, la foto di quella bella corolla rossa e le lettere nere d'inchiostro.
Nel linguaggio dei fiori, il Tulipano Rosso significa "dichiarazione d'amore"
[Spin-off de "Al sapore di caffè" di Danya e "A brother's advice" di Hypnotic Poison]

Come condividere un appartamento con Kisshu Ikisatashi, e vivere felici.
Erano passati solo quattro giorni e già le stava rendendo la vita un inferno. L'avrebbe ucciso, si disse. L'avrebbe ridotto in tanti piccoli pezzettini che avrebbe sparso per la baia di Tokyo. Fratelli a parte, che era sicura l'avrebbero capita, nessuno era a conoscenza della sua esistenza, quindi non l'avrebbero cercato e lei sarebbe stata libera. Graziata. Con un bagno decente.
Gemette sottovoce, agitò le mani in aria, e indossò le scarpe.
[Spin-off di "Al sapore di caffè" di Danya]

Piccola Flash dedicata alla mia carissima Mobo, che mi ha fornito l'ispirazione.
*
Toc—toc
Zakuro sbuffò, seccata.
Era mai possibile che ogni volta che si metteva a studiare per un benedettissimo esame qualcuno dovesse arrivare per disturbarla?
Prima il vicino e le sue inutili petizioni, poi la nonnetta dell’appartamento di fronte che le chiedeva se aveva visto il suo orribile gatto spelacchiato, poi un fattorino di Zalando che cercava in ogni modo di farle pagare un pacco non suo e che aveva iniziato ad urlare appena aveva visto il suo sguardo assassino, poi un venditore porta a porta ed ora…
Chiuse il libro di psicologia di scatto, prendendolo sottobraccio e dirigendosi alla porta a passo marziale per aprire alla persona che ancora si ostinava a bussare.

Dal testo:
“Jaeger.” Il caporale stava sorseggiando il suo amato thè dalla tazza neutra che teneva nella mano destra con eleganza. Aveva gli occhi chiusi e a volte si riusciva a sentire il rumore fastidioso di qualche sorso preso proprio sul filo della bevanda. Levi non sembrava preoccuparsene troppo o forse, semplicemente, non si rendeva conto.
“Sissignore!” Eren, che in quel momento stava seduto su di una sedia posta sul lato destro del tavolo rettangolare, teneva i polsi vicini sulle gambe, come fosse in uno stato di tensione: in attesa di ordini, rimproveri od obbedienza.
«Perché le tue lenzuola sono sporche di sangue?»
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Dedico questa storia alla mia adorata beta, GeroSV, che mi sopporta e supporta, dedicandomi tempo prezioso e cercando di risollevare la mia autostima che si è stabilita permanentemente presso il centro della Terra.
Spero che questa storia vi piaccia e vi auguro buona lettura! Siete liberi di recensire, sappiatelo~

Levi/Eren | Coffee Shop AU
Eren Jaeger lavora come barista nel caffé di sua madre, ed è uno specialista di Latte Art. E poi c'è Levi, che non è esattamente il cliente tipico perchè è brusco e rozzo (il che in realtà, secondo Eren, non è poi così diverso dal cliente tipico), ma che soprattutto non fa altro che confondere il tenero cuoricino di Eren.

Dopo una missione finita male, Eren cade in un sonno profondo, all'interno della sua forma di cristallo. Levi sta morendo, ma è determinato a spendere i minuti rimastigli provando a liberare Eren dal suo sogno.
Ma Eren non si potrà svegliare fin quando non accetterà la realtà dalla quale sta cercando di scappare.
Aka, AU incepition-esca nella quale Levi ed Eren sono bloccati in un limbo.
Note: questa storia è una traduzione della omonima fic inglese a opera di Feriket. Ho chiesto il permesso all'autrice di tradurla perché l'ho trovata stupenda, davvero profonda emotivamente. Vi consiglio davvero di dare un'occhiata, vi posso assicurare che non ve ne pentirete.

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Mina-Quiche 3-chapters long.
Anche a distanza di anni tra una visita e l'altra, e nonostante le migliaia di chilometri che la separavano dalla sua vera residenza, Parigi profumava di casa. [...] Mina lo guardò ancora più scettica di prima: “Vuoi brindare all'amicizia, con me?”
“Sì, perché no?”
Lei si strinse nelle spalle, e bevve un sorso: “Se lo dici tu.”

Eppure, non può nulla contro il moto di stupore che spontaneo lo assale, devastante come un pugno inaspettato, eclatante come uno schiaffo sonoro, nell’esatto momento in cui le loro labbra premono le une contro le altre.
Non è la prima volta che accade. Ma è raro che sia proprio lui a prendere l’iniziativa.
[Levi/Eren] Solo una piccola scusa per scrivere qualcosa di fluff. ♥

Il numero 18 della Inazuma Japan, all'ennesimo quesito, sollevò perplesso un sopracciglio. - Mi ricordi il perché tutte queste domande? - domandò all'amica seduta dall'altra parte del tavolo.
- Per un test di personalità creato da me - rispose la ragazzina con un sorriso raggiante. - Voglio vedere se i risultati finali combaciano con la vostra personalità! -
[HiroMido + accenni TuttiAmanoEndou]

Konnichiwa minna~
Questa piccola raccolta è dedicata a AngeloBiondo99, che oggi compie gli anni! Auguri (di nuovo)!
#17 ~ De Sideris
«Come i desideri?»
«Come i desideri.»

[Romantico, drammatico; death, what if? ― centric!Meiko/Jinta]
Cit/: Camminava sull'erba a piedi nudi, come aveva sempre fatto, come una piccola Cenerentola senza scarpette di cristallo. Profumava di lavanda, di giornate di sole e il suo sorriso si mischiava insieme alle calde lacrime che sgorgavano dai suoi occhi oceanici.
E sola ora Jinta poteva dire di averla veramente trovata; a Menma non servivano di certo le scarpette di cristallo, né una corona, per essere nominata principessa del suo cuore. [...]
• {scritta perché Menma aspettava, e Jintan non riusciva a vederla; 622 parole}

Lo vuole, lo vuole ora e lo vuole sempre, tutto per sé; lo vuole per quella luce che ha negli occhi, per quel fuoco che lo divora da dentro, per come urla e si agita e non accetta l’ingiustizia di un mondo troppo crudele; lo vuole per quelle sue lacrime, di dolore, di disperazione, di rabbia, di rancore, per quel fiume di sentimenti così assoluti di cui è artefice instancabile.
[Rivaille/Eren] [Rivaille centric]

SEQUEL di "Il mio cuore è gelido come l'inverno."
Sono passati sei mesi dalla battaglia finale contro Deep Blue e, da quel giorno, Zakuro non ha mai più visto Kisshu, l'alieno del quale è perdutamente innamorata.
Ma il destino, burattinaio maldestro, li farà rincontrare, divertendosi a spezzare e riallacciare le vite dei due amanti.
Con un nuovo e potente nemico da fronteggiare, la storia d'amore tra la Mew Lupo e l'alieno dagli occhi dorati prosegue.
Kisshu sbatté violentemente la ragazza contro il muro, i suoi occhi dai tratti felini illuminati dalla rabbia e dal rancore.
- Come puoi far finta di nulla, Zakuro?! – urlò esasperato. – Sono sei mesi, sei fottutissimi mesi che non ci vediamo, sei sparita dalla mia vita, mi hai fatto star male come un cane e hai ancora il coraggio di guardarmi negli occhi dicendomi una cosa del genere?! Tu mi fai schifo! –
Zakuro, per tutta risposta, si sollevò dalla parete contro la quale era stata spinta, e assestò uno schiaffo secco sulla guancia dell’alieno; questo si portò una mano alla parte lesa, guardando Zakuro stupefatto.
- Sei solo un idiota, Kisshu. -

"...È questa convinzione che fa continuare il loro gioco, che ogni volta diventa sempre più simile ad una lotta per il possesso che non ad un incontro tra amanti, ma la domanda, quella che nessuno dei tre vuole porsi, alla fine è sempre la stessa…"
Una MakoHaruRin con accenni, più che accenni, MakoRin