Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 249 recensioni.
Positive : 249
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/02/19, ore 22:12

Ciao Cosa!

Ullalaà! Una young Starker! Sono molto lieta che tu ti sia gettata di nuovo nel fantastico mondo delle young Starker perché penso siano delle interessantissime sfide. Venendo meno il gap generazionale, ci troviamo necessariamente di fronte a un Tony Stark che, pur dovendo rimanere lui, deve essere il futuro Iron Man. Il supereroe, difatti, è il frutto di una moltitudine piuttosto eterogenea di vicissitudini in cui la morte di Howard e consorte è solo un elemento cui è necessario aggiungere altro (l’Afghanistan, Pepper, New York, Ultron). L’umanissimo Tony è l’uomo fatto che, generalmente, ha un carico di vita vissuta tripla a quella di Parker: è come se avesse vissuto non una, ma tre vite. Rivederlo in un ambito liceale creato da te è un’esperienza piacevole perché non dimentichi questi lezioni e ci mostri un Tony che potrei definire “in potenza.”

Ci sono già tutti quegli elementi che ne faranno, in altro universo, il supereroe che conosciamo, ma c’è anche una sorta di sua “pulizia”, se così posso definirla, che mi è molto piaciuta.
Bando alle ciance o ciancio alle bande. Questa storia non è dolce. È amara, disperata, rabbiosa, persino. C’è l’amarezza di Tony che non riesce a sistemare le cose, che non può correre dietro a Peter né riuscirebbe a farlo (sarebbe stato totalmente fuori carattere). Un Tony che non sa tenersi stretto alcun legame, nemmeno quello, che pareva salvifico, con Peter. Il tormento di questo ragazzino orfano ricco e mortalmente solo rivive a ogni riga nella consapevolezza di non riuscire a ingoiare l’orgoglio. Peter, per buona parte del capitolo, è il grande assente. Di lui si parla, ma non si vede fisicamente e appena compare, è scortato dalle “guardie del corpo” MJ e Ned. Questa sua entrata mi è parsa particolarmente indicativa perché si percepisce pienamente lo sdegno della situazione. Il termine è assolutamente dantesco, ma ben si lega alla rabbia che domina Peter. La sua forza maggiore è racchiusa nella resilienza, ovvero nella capacità, visibile anche nei film, di resistere e di adattarsi agli eventi della vita. Forse è per questo che c’è un connubio tra l’eroe che crea e disfa ragnatele, morso da un ragno geneticamente modificato, e colui che, invece, ha dovuto costruirsi da solo l’armatura e salvarsi?

La duttilità di Peter è non solo fisica, ma anche caratteriale ed era nascosta in quest’attesa lunga ben sette mesi, quasi un anno al termine dei quali la decisione di cambiare aria/vita e scuola è non tanto una fuga, quanto un bisogno di voltare pagina e ricominciare a partire da zero. Alcuni, in questo gesto di Peter, potrebbero leggere una debolezza del personaggio, una sorta di resa. A mio parere, invece, la necessaria chiave di lettura sta nel fatto che Peter, col suo sguardo innamorato, sa di dover troncare questa relazione sfiancante e sa di doverlo fare ora, a costo di estirparsi dal cuore un sentimento che quasi un anno di attesa non ha reso meno intenso, ma ha causato comunque una frattura. Tony tutto questo lo percepisce e lo affronta col piglio arrogante che gli è proprio, ma ormai è tardi, temo. Persone come Peter non tornano indietro a fronte delle scelte fatte perché la sua scelta non è stata presa sull’onda emotiva del rancore, ma è frutto di una ponderazione attenta e puntuale e di un’attesa lunga troppi mesi. Tutto questo arriva in maniera nitida al lettore e per aver riproposto questa storia in termini sempre nuovi e originali, come sempre, ti ringrazio. In attesa del prossimo capitolo, ti mando un caro abbraccio!

A presto Co’, da cosa lì, Shilyss che va sul leggero :*

Recensore Master
12/02/19, ore 16:03

Ehilà... che bel nuovo progetto, devo ammetterlo mi riservi sempre grandi sorprese.
Mi piacciono le situazioni dove si stravolge un po’ il canone originale, come in questo caso che sono tutti giovani, senza troppi giri di parole ecco...
Trovo che sia molto difficile gestire un personaggio adulto trasportandolo indietro alla giovinezza, a meno che non sia un personaggio originale.
Tu con il tuo “Tony” ci sei riuscita alla grande, ho percepito tutta la spigolosità del suo carattere, insieme alla spavalderia e alla fragilità dovuta all’eta Certo, ma anche al non sapersi fidare, al non riuscire a lasciarsi andare. Tony si sente un bastardo in confronto alla genuinità di Peter. Io trovo che la verità stianel mezzo, nessuno di loro è perfetto ed è difficile parlare di sentimenti, perché quasi sempre si rischia di essere fraintesi, c’è la paura che ci spezzino il cuore...
Ecco Io tutte queste cose le ho sentite addosso, come se le stessi rivivendo io...
E adesso resto in attesa di sapere che cosa ci sarà dopo quel lapidario “buona vita”detto da Peter...
Complimenti cara e a presto.
Ladyhawke83

Recensore Master
12/02/19, ore 11:42

Ciao carissima,
eccomi finalmente qui a leggere questa tua nuova storia Young Tony <3
Steve e Tony che parlano, anzki interagiscono in questo modo sono così tanto da amare come fratelli quasi <3 Uno Steve che si preoccupa per l'amico e che lo studia diciamo... Un amico che cerca di aiutarlo a compensare quel vuoto generato dalla perdita dei genitori, un vuoto incolmabile che ha generato in Tony un odio e una rabbia interiore assurdamente impossibili per lui.
Un dolore che in pochi capiscono e che, nella loro buona volontà di aiutare, diciamo che invadono la sfera di Tony dandogli quasi fastidio con la loro sola presenza...  
L'uomo si ritrova a scorrere la rubrica in maniera istintiva alla ricerca di quel nome e di quel numero che per lui erano un'ancora di salvataggio, lo guarda e i ricordi di quando aveva salvato quel numero gli ritornano alla mente prepotenti ed indelebili, altro dolore che si accosta al resto.
Peter è sempre un ragazzo d'oro che riesce a tirare fuori il meglio delle persone, ci riesce anche con Tony che è particolarmente difficile da approcciare <3
Mi piace come hai unito il mondo di Spider-man Homecoming al mondo di un Tony giovane ma non per questo spensierato come lo hanno, a grandi linee, delineato nei vari film su di lui. Complimenti per esserci anche solo riuscita.
Peter non riesce ad assere arrabbiato con Tony, o per meglio dire lo è ma solo fino ad un certo punto, non lo vuole diciamo buttare in un fosso perchè ciò che c'è stato e c'è tra loro è reale, vero e intenso come null'altro è mai stato.
Bruce Banner fa la sua conparsa e si riprende, giustamente, il suo ruolo di psicologo privatodi Stark ahahaha che ci posso fare la scena post credit mi aveva fatto stra ridere e ora leggere di cose serie in cui Banner riprende Tony perchè non capisce nulla ed è solo un senso di colpa e che, diciamo lo analizza mi ha fatto ritornare alla mente il tutto. 
Ovviamente ci azzecca, entrando in pieno ciò che l'amico sta provando in quel momento.
Ho amato questa frase, la trovo così intensa nella sua brevità da rachiudere l'essenza stessa di Tony, è ciò di cui è fatto quell'uomo:
"Una vita di rimpianti, ecco cosa stava vivendo. Una vita fatta solo di stupide occasioni perse."
Tony lo segue d'istinto, lo insegue sul mezzo e poi per le varie fermate proprio per trovare il moemnto giusto in cui preder eil proprio coraggio e parlargli come avrebbedovuto fare mesi prima. 
Un Tony disperato che non sa come approcciarsi a quel ragazzo che ce l'aveva davevro messa tutta per capirlo, due bambini cocciuti che si scontrano in qualcosa di troppo grande per essere compreso in maniera perfetta. Non si sa in questa prima parte cosa abbia scatenato tutto ma il loro discorso è talmente vero simile con un Peter che parla a raffica mentre Tony cerca di farlo calmare, di farlo pensare con la testa e non con la voce e basta, mi è paiciuto tantissimo, mi hanno creato un'immagina dolcissima nella mente <3
Uno Stark particolarmente fifone dei propri sentimenti e delle conseguenze di essi, un Peter stanco di quell'indecisione che decide infine di mandare tutto al diavolo augurando all'ex un augurio come molti altri:
Buona vita.
buona vita senza di me, ti auguro di andare avanti e continuare a pensare a noi.
Triste ma bellissimo nel suo insieme.
Complimente per questo primo cpaitolo, merita davvero tanto <3
Scritto, come sempre, in maniera impeccabile e preciso.  Ci si legge al prossimo capitolo chiaro? XD
Ciao vado a prendere una pastiglietta per sopravvivere ora XD



PS: se la recensione è assurdamente incapibile, perdonami, ho la febbre (penso?) ma sono al lavoro perchè ho tutta la famiglia in KO tecnico per via dei vari malanni quindi capiscimi e perdonami <3

Recensore Master
11/02/19, ore 17:15

«Ehi, aspetta! Aspetta un attimo! Dammi solo… un attimo.»

Ti confesso che qui nella mia mente è partita la canzone dei Pooh... solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancooooora! Stare insieme è finito, abbiamo capito, ma dirselo è duuuura!

Ehm ok basta. Però, in effetti, bisogna ammettere che dal punto di vista di Tony questa canzone ci stava tutta.

Mi piace l'idea di un Young Tony e questa sicuramente mancava al tuo vasto e meraviglioso repertorio di Starker quindi... sono ben felice di leggerla e farne parte!

La storia è scritta bene e amo l'impiego di parole semplici per esprimere sentimenti tanto complessi... l'unico consiglio che posso darti è di rivedere la punteggiatura in alcune scene (le mie beta mi hanno insegnato tante cose in merito) che sarebbero perfette se non fosse per un paio di virgole superflue!

"Buona vita. Quale vita?"

Quanto angst e quanto amore! Non scusarti per i drammi interiori di questi due... perché io li amo!

Bravissima!!! Attendo con ansia il prossimo capitolo!

Recensore Junior
11/02/19, ore 16:17

IO. TI. ADORO.
Sento di essere sul punto di innamorarmi del tuo modo di scrivere, e con questa storia più di quanto non avrei pensato leggendo il primo capitolo della mini-long. Io amo l'introspezione, amo sondare i sentimenti dei personaggi di cui scrivo e tentare di metterli in luce così che il lettore possa comprendere esattamente i loro stati d'animo così come io li ho immaginati nella mia mente. E tutto ciò in questo capitolo tu lo hai fatto alla perfezione.
Come accade ogni volta che leggo qualcosa che mi sembra di livello "superiore", ho letto ogni passaggio almeno un paio di volte, soffermandomi su quelle frasi che più mi hanno colpita.
Una delle cose che io reputo in assoluto più importante in una storia, indipendentemente dal genere, dai personaggi, dallo stile, è il realismo con cui vengono illustrati i fatti; quanto di ciò che è stato scritto si avvicina a qualcosa che potrebbe accadere nella realtà di tutti i giorni?
I dialoghi. I dialoghi sono in tal senso una delle cose più importanti, però spesso e volentieri vengono trascurati. Ci sembra che sia sufficiente inserire quelle quattro parole che permettano alla conversazione di proseguire dove vogliamo noi, senza pensare che probabilmente nella realtà le cose andrebbero in tutt'altro modo.
I tuoi dialoghi mi sono piaciuti, li ho apprezzati. Sono stati studiati per spiegare ogni sfumatura dei sentimenti di Tony, senza prescindere dalla
concretezza delle parole in sé.
"Peter era un pensiero fisso. Un ricordo infilato tra i filamenti più intrecciati della sua mente; incastonato come una pietra preziosa al centro della sua fronte. Un diadema che si era fuso alla carne e che, anche avesse voluto strapparselo via, avrebbe lasciato un vuoto troppo difficile da colmare." Questa è una delle frasi che ho apprezzato di più, che mi ha fatto immaginare esattamente come Tony dovesse sentirsi; più di tutto mi ha colpita, perché in fondo un po' tutti ci portiamo la nostra pietra preziosa dietro, così i sentimenti di Tony diventano i nostri.
"Nessuno doveva sapere che Tony Stark era un debole e non dormiva perché gli mancava la mamma. E il papà. E Peter." Boom. Dritta al punto. Ho già detto che adoro il modo in cui scrivi?
Ammetto che questo capitolo mi faccia più male di quanto dovrebbe, perché io sono Peter, in questo momento, e sto aspettando un messaggio da Tony, che non arriva. E allora sono lì, che mangio le parole, con gli occhi che scorrono velocemente le righe perché aspettano solo il momento in cui Tony parlerà, e lui non lo fa. E ti giuro che vorrei ucciderlo. Vorrei farlo perché lui è l'amore della sua vita, e se lo sta lasciando scappare, nonostante Peter sia lì che ancora, dopo tutto quel tempo, lo aspetta e spera.
Fanculo Tony. T-I O-D-I-O.
Lo odio perché vorrebbe urlare ma non riesce a schiudere le labbra. Anche le poche cose che ha detto (Si può sapere che accidenti ti è saltato in testa di fare?» sbottò Tony, poi grugnì e si batté spazientito una mano sulla coscia. «Guarda che scappare dai problemi non è la soluzione.») le ha dette in modo duro, per nascondere i reali sentimenti che cova sotto la superficie.
E' proprio Tony, adolescente o no.
E io ammazzo, è sicuro.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Davvero complimenti!

Recensore Master
11/02/19, ore 12:03

Sono senza parole.
Cioè, già il fatto che tu mi abbia convertito alla Starker è assurdo, se poi ci aggiungiamo che il tuo stile lo adoro e che le tue trovate siano così maledettamente geniali da tenermi incollata allo schermo anche con 38 di febbre, beh non posso far altro che ammettere di amare questa storia!
Mi piace tantissimo che tu sia riuscita a dipingere un Tony adolescente rendendolo così straordinariamente IC, non era facile, vista la sua caratterizzazione già di per sé complicata e contraddittoria, ma tu hai fatto un lavoro eccellente.
La trama? Beh, tesoro, dammi angst a palate e mi fai felice, quindi questa prospettiva di un addio definitivo tra i due innamorati mi fa sguazzare in un brodo di giuggiole. Spero solo che piano piano arriverà anche qualche gioia per questi poveri cuori frantumati.
Mi è piaciuta tantissimo la scena in cui Tony non riesce a dire ciò che pensa, tutto quel non detto che potrebbe forse sbloccare una situazione di stallo ma che non riesce ad uscire dalle sue labbra, semplicemente aleggia su di loro, restando lì anche quando Peter se ne va, lasciando Tony solo e sconfitto. Bellissimo!
Complimenti davvero!
Non vedo l'ora di proseguire la lettura.
Alla prossima
MissAdler

Recensore Master
10/02/19, ore 21:34

Ciao, carissima!
Ogni volta che pubblichi una storia tiri fuori dei veri capolavori.
1.Ho amato l'ambientazione.
2.Sto impazzendo per Tony adolescente.
Tony è un grande personaggio e anche in questa storia fa finta di nulla quando gli dicono che Peter lascerà la scuola, andando a parlare della gara di matematica che senza il genio della matematica verranno perse, ma in realtà gli interessa.
Mi piace moltissimo anche Steve che in questo caso fa la spalla di Tony.
Man mano che si va avanti si scopre il passato traumatico di Tony che ha perso i genitori in un incidente e che da quel momento è come se indossasse un vestito che non gli sta bene, ma non può farne a meno.
La sua è tutta facciata per nascondere le sue paure e insicurezze.
Davvero bello il dialogo con Peter e quest'ultimo si aspetta una parola o un gesto per poter restare, ma ciò non arriva.
Io spero che i nostri due protagonisti si possano incontrare.
Ti faccio i complimenti e alla prossima :)
(Recensione modificata il 10/02/2019 - 09:34 pm)

Recensore Master
10/02/19, ore 00:16

Eccomi qua! Finalmente!
È così bello avere tue cose da leggere!!
Adoro anche il titolo che hai scelto, adoro i Beatles.
Wow! Yung Starker WOW! Come lo scrivi tu! ;-))
Steve e Tony assieme sono fantastici! Sono quel tupo di amico e di compagni di classe che tutti vorremmo aver avuto in classe.
“…La verità era che non si sentiva capito. Non si sentiva capito perché nessuno era in grado di farlo. Ci provavano…”
È strano come la tua prosa riesca a risvegliare pensieri tanto personali in noi a rivederci in quello che scrivi. Ok sono caotina volevo solo dire che riesco sempre ad empatizzare tanto con i tuoi personaggi e la cosa mi piace moltissimo.
E Barner! Ci sono tutti e sono stupendi assieme!
“…Una vita di rimpianti, ecco cosa stava vivendo. Una vita fatta solo di stupide occasioni perse…”
Sembro io, una vita di occasioni perse!
Ok andiamo avanti.
Ogni parola carica di attesa, si condivide l’ansia di Tony e il bisogno di capire.
Il distacco di Peter ferisce, mamma mia. Devo sapere (ok sembro il personaggio di Cate Blanchett in Indiana Jones e il Teschio di Cristallo perché “io devo sapere” te l ricordi? IO VOGLIO SAPERE!!! Ecco però non voglio sapere troppo che come abbiamo visto nel film di Indiana Jones nuoce alla salute!). XD ok
L’incapacità di Tony di esprimere ciò che prova il dolore che questo comporta.

Fantastici Ned e MJ, le guardie del corpo di Peter!

Comunque, complimenti per come hai tratteggiato il giovane Tony è davvero lui, punti di forza e debolezza.
E Peter mi fa un’infinita tenerezza!
«Anzi, i nostri problemi… Io non… non ce la faccio più. E nemmeno tu, lo so…»

Problemi che sembrano inaffrontabili che bloccano le parole.
È tardi?
La fuga è la soluzione?
Gran bel capitolo! Complimenti!
Non vedo l’ora di proseguire la lettura!
Grazie di tutte le emozioni!
;-) Mad Boingo!

Recensore Master
09/02/19, ore 13:24

TESORO TESORO CARO.
Tu sei una fabbrica che sforna meraviglie. Io già amo tutto ciò, non solo perché hai reso perfettamente Tony da adolescente, ma anche per l’ambientazione. Ti dirò, all’inizio, quando ho iniziato a leggere ho pensato: “Vuoi vedere che Peter se ne va perché Tony lo bullizzava, amandolo nel contempo?”. Poi non è stato così, però ehi, puoi sempre tenerti da parte quest’idea per una futura storia lol
Comunque sia! Peter ha preso la decisione di andare via da scuola. E Tony finge che non gliene importi nulla, mentre Steve tenta di spronarlo un po’ a parlare, ad ammettere, perché tenersi tutto dentro fa male da morire.
E poi si scopre che quello che Tony è un trauma. Ha perso i genitori in un incidente e ciò ha scatenato una serie di eventi – a tipo effetto farfalla – che ha portato anche alla sua rottura con Peter. Sta male, ha paura, soffre, è fragile e odia sentirsi così, odia provare qualcosa di così forte per Peter, indossa una maschera così pesante, eppure sente che senza sarebbe perso. Guarda Peter da lontano e freme, si vede, si sente. Il dialogo tra i due mi ha letteralmente ucciso. Perché finalmente Tony palesa il suo fastidio, la sua volontà di non vederlo andare via. E pare quasi che Peter attenda una sua parola – una sola sua parola – per restare. Ma quella parola non arriva e rassegnato se ne va.
A quel punto Tony crolla del tutto. E’ come se avesse smesso di vivere pur esistendo ancora, e questo suo stato mi fa piangere il cuore. Spero che lui e Peter si ritrovino presto, che si chiariscano e si facciano forza a vicenda.
Ho amato questa prima botta di angst, e non vedo l’ora di leggere il seguito.
In gamba come sempre.
Alla prossima, un abbraccio.

Nao

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