Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 249 recensioni.
Positive : 249
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/07/19, ore 10:23
Cap. 4:

Come avevo previsto questa storia si sta rivelando la giusta lettera durante la mia vacanza a Livigno.

I dialoghi tra Tony e Peter non potrebbero essere più azzeccati e, un dialogo che modificato si sarebbe adattato perfettamente a un Tony adulto x Peter. Il loro avvicinamento è avvenuto sul lavoro; appena Tony ha dato fiducia al piccolo spidy ( che lo osservava come un piccolo gatto ). Qui sì è un introspezione sul passato dei due; entrambi vivono situazioni famigliari molto complesse; ma se Peter considera Zia May la sua famiglia, Tony, che è stato adottato (sorpresa delle sorprese! finora avevo pensato alla morte della madre xD), non si sente mai a proprio agio nonostante abbia una famiglia.

Ma la sorpresa viene alla fine: se tutto sembrava filare liscio come l'olio Peter serba in se molte insicurezze tipiche della sua età, e questo contribuisce a renderlo come lo Spidy originale; il supereroe più umano tra gli supereroi. Tony riesce a tranquillizzarlo, ovviamente a modo suo, in maniera diretta e senza giri di parole. Ed è proprio la loro reciproca sincerità a iniziare a farli avvicinare; Tony sta cambiando... ma che la sua paura sia racchiusa di questo?


Un baciotto


Elgas
(Recensione modificata il 24/07/2019 - 10:38 am)

Recensore Master
23/07/19, ore 11:45
Cap. 3:

Questo capitolo è stata una buon mix fra il rapporto tra Tony e il padre e un'inaspettata evoluzione tra Tony e Peter. Il rapporto padre e figlio è molto viscerale, e credo che finora abbiamo solo grattato la superficie; qualcosa di grosso bolle in pentola e al momento paparino é limitato a fare il Cupido involontario.

Tony è molto inquadrato quando si tratta di lavoro; almeno più inquadrato del solito; dopo aver accettato, mette subito le cose in chiaro, ma Peter nella sua tenera ingenuità, gli propone già una sua idea di costume.

Tony è visibilmente stupito, ma come al solito non dà a vederlo, per la presenza congiunta del padre e di Peter XD

Due mente geniali unite da uno scopo... pratico al momento, al momento... ma mi aspetto una dolce evoluzione... e piccante... tuta... laboratorio... la mia mente sta già galappando <3


Un baciotto

Elgas

Recensore Master
22/07/19, ore 19:58

Eccomi qui per lo scambio del giardino.
Indovina chi inizia una nuova storia su questi due?
Ma mi spieghi come accidenti fai a renderli così reali e loro anche in contesti diversi?
Che poi cosa diamine è successo per portare Parker ad allontanarsi? Lui che non si sarebbe mai allontanato da Tony.
Mi piace questa su, mi piace il contesto scolastico, mi piace tutto!
Dove andrà ora Peter? Li farai incontrare di nuovo dopo anni? Non vedo l'ora di incontrarti al prossimo scambio del giardino.
A presto
Missredlights

Recensore Master
20/07/19, ore 20:35

Okay... se dovessi immaginarmi gli Avengers in periodo adolescenziale... sarebbero così. Esattamente così. Sei riuscita a trasportare egregiamente i loro difetti e pregi, adattandoli alla loro età. La cosa ancora più bella è che lo scopriamo a poco; es. sapevamo che Steve non fosse un pozzo di scienza e su certe cose era e rimane un po' tonto, e se un po' l'avevamo intuito nello scorso capitolo qui viene esplicato nel seguente punto;

«Cose noiose che non puoi capire, Rogers. Sei troppo scemo solo per provarci», confermò Tony, e se da una parte Steve gli aveva lanciato un’occhiata omicida per la battuta pungente, Parker gliene aveva riservata una di pura gratitudine, che ignorò di proposito.

Inoltre è proprio Rogers con la sua tonta innocenza a far incontrare Tony e Peter.
Ah... un discorso che avevo rimandato nella scorsa recensione; qui Parker è Spiderman, Tony è il figlio geniale del capo della Stark Industries e...! Si sente coccolato quando tutti, Avengers compresi si complimentano con lui. Il fatto che il tutto nasca ad una rivalità, dal fatto che Tony pensi di non essere più il cocco del team... mette l'inizio di questa relazione su un piano completamente diverso; molto in tema TEEN, ma perfettamente coerente con l'età dei personaggi.
Ho riso quando Tony si è sentito minacciato per l'invasione del suo spazio personale; con Peter poi che lo guarda a mo' di cucciolo ( avevo fatto una previsione con la scorsa recensione XD ).
Peter nella sua pucciosità, credo sia immune all'aria di odio emanata dall'altro genio. Alla fine lo saluta in maniera tenerissima e allegra, ma che a Tony suona come un'evidente invasione del suo mondo. <3
Un'inizio non proprio brillante, però... piano piano il ragnetto farà breccia nel suo cuore di ferro <3

Un saluto cara e a domani <3


Elgas

Recensore Master
18/07/19, ore 19:56

Questa storia mi ha ricordato i fasti di Fools in The Rain. :)
Domenica parto per una vacanza e questa fic... è eletta come mia compagna di viaggio e di lettura serale ;)

Tony e Peter funzionano benissimo descritti da te, se questa è la torta ricalcare le atmosfere di Homecoming o Far Far Home ( devo ancora vederlo ^^ ) è la doppia, ma che dico la tripla ciliegina sulla torta!

Oltre l'atmosfera scolastica perfettamente riuscita, l'idea di far tornare adolescenti anche Steve e Bruce è stata perfetta. Ognuno riveste un ruolo attorno alla vita di Tony e la giusta dose di dialoghi aiuta a inquadrare subito la loro personalità; certo per il momento l'hanno spinto ad avvicinarsi a Peter, ma più avanti mi immagino già un ruolo più corposo.

Tony... anche da giovane è calzante: hai accantonato alcuni aspetti del Tony adulto ( donnaiolo ecc ecc ) accentuandone altri "inediti" ( il dolore per la perdita dei genitori, dolore che effettivamente il Tony Marvel deve aver provato in qualche modo ). In questo dolore l'hai fatto avvicinare a Parker; ma se il dolore li ha uniti, esso ha anche fatto emergere la personalità più distruttiva, personalità che alla fine lo ha allontanto da Peter. Ma è solo orgoglio?

La scena che qui la fa da padrone è il loro incontro; un incontro tormentato dove ben si percepiscono le sensazioni dello nostro Spider-Man, le aspettative e le speranze verso l'ex, che puntualmente vengono deluse per colpa del suo orgoglio.

Il capitolo lascia il lettore col giusto senso di nostalgia e la consapevolezza che il percorso per riavvicinarsi non sarà fa facile.

Ottimo lavoro come sempre <3


Elgas

ps. Peter è senpre Peter! Non si può non amarlo <3

(Recensione modificata il 18/07/2019 - 08:09 pm)

Recensore Master
17/07/19, ore 17:45
Cap. 6:

Ma ciao! Finalmente trovo il tempo di proseguire la lettura, mi mancavano moltissimo Tony e Peter e mi mancava il modo in cui tu scrivi di loro *^*

Finalmente le cose hanno preso tutt'altra piega e Tony si è reso conto di passare del tempo piacevole assieme a Peter. Ahh, quanto aspettavo questa svolta! Non è più l'antieroe della situazione, ormai, ed è palese che stia nascendo dentro entrambi dell'affetto, infatti Tony ormai sa bene che non è più una questione di tuta e basta, non si frequentano solo per porre fine a quel lavoro, ma anzi per Tony trascorrere del tempo con l'altro sta diventando quasi un'ossessione e l'ho visto quindi spaventato all'idea che a progetto finito le loro strade potessero dividersi. Inoltre Tony è anche spaventato dai suoi sentimenti. Non ha mai provato questi sentimenti per un ragazzo e mi è piaciuto un sacco come alla fine abbia smesso di pensare al fatto che gli piacciono i ragazzi o le ragazze ed è arrivato alla conclusione che, semplicemente, a lui piace Peter. E ho amato che lui, tra l'altro, ne sia sicuro e non abbia alcun dubbio a riguardo. Tanto che quando Peter riduce i suoi sentimenti alla parola "amicizia" Tony si sente estremamente ferito, pensa che l'altro non ricambi i suoi sentimenti e lo manda via in maniera brusca perché ha bisogno di stare da solo. Sappi che qui mi hai spezzato il cuore, aiuto. Però poi ti sei fatta perdonare, eccome se lo hai fatto. <3 

Il resto del capitolo l'ho letto tutto d'un fiato perché ODDIO MIO QUANTO E' DOLCE TUTTO QUESTO. *^*
Ti giuro, credo di non aver mai fangirlato così tanto in vita mia. Ho amato troppo vedere Peter nelle vesti di Spider-man e ho adorato il suo cambiamento dovuto all'indossare la tuta e la maschera, anche se sappiamo benissimo chi si nasconde lì sotto. E poi aiuto non mi aspettavo che Tony glielo dicesse così, con un bacio, ed è tutto troppo dolce e troppo romantico *^*
E poi gli ultimi dialoghi del capitolo? Mi sono sciolta troppo, sono troppo carini <3 

Niente, ho amato questo capitolo. Inutile dire che fino a ora è stato il mio preferito <3
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
02/07/19, ore 15:56
Cap. 6:

Carissima Miryel,
quale momento migliore per lasciarti una recensione, se non questo... ovvero col caldo che ci uccide, vacanze alle porte e gli strascichi dell'elaborazione del lutto in Endgame che ancora ci tormentano?
Ma ciancio alle bande, era ora che tornassi da queste parti, e ammetto che il mio rallentamento è dovuto principalmente all'avvicinarsi della parte più dolorosa della storia... e sì, l'ho già letta, dovrei essere preparata, eppure mi ritrovo a procrastinare perché donnah, tu giuochi coi miei sentimenti con uno schiacciasassi çç
Ma per ora rimaniamo in questa bolla di felicità su misura per i nostri grulli preferiti.

Questo capitolo, te lo preannuncio, ha toccato un paio di tematiche che mi stanno particolarmente a cuore e in cui tendo a riconoscermi, quindi è probabile che ti mollerò un papiro infinito di elucubrazioni (e chissà se stavolta arriverò anch'io a 1400 parole :P)

"Forse, semplicemente Peter era diverso da qualsiasi altro essere umano, e non aveva importanza a quale sesso appartenesse. Tony era certo che l’inghippo stava proprio lì: si stava innamorando di Peter, non di un maschio o di una femmina."

Parto col dire che questo ragionamento di Tony riguardo ai propri sentimenti è forse l'estratto del capitolo che mi ha colpito di più. Primo perché lo trovo assolutamente adatto e cucito addosso a lui, e secondo perché rispecchia fedelmente anche la mia visione sull'argomento che hai trattato. Ma andiamo con ordine.
Tony è, di base, una persona pragmatica, e trovo perfetto che non analizzi il proprio innamoramento in termini troppo accorati o melensi, né che si lasci sconvolgere in modo drammatico dalla questione del proprio orientamento sessuale. Riduce il tutto ai minimi termini: si è innamorato e basta, a questo punto non importa di chi. E su questo mi trovi perfettamente d'accordo: è ovviamente una visione personale, ma l'orientamento sessuale influisce sì sulla scelta e ricerca di un partner, ma alla fine è della persona che ci si innamora, e si può passare una vita da etero od omosessuali senza venir sfiorati da un solo dubbio al mondo, per poi magari veder sovvertire le proprie convinzioni nell'incontrare quel qualcuno che ci sconvolge intimamente.
Tra l'altro, e questa è una nota puramente "tecnica", mi è piaciuto come tu abbia ripreso (non so se volontariamente) o meno, l'ambiguità che c'è riguardo a Tony nei fumetti, nei quali in più di un'occasione parrebbe essere bisessuale, anche se non è mai confermato in modo esplicito (da quanto so, almeno).


Assieme a queste considerazioni, complesse nella loro linearità, si inserisce la ben nota e universale malinconia per un qualcosa di bello che giunge al termine e di cui si mette in dubbio una continuazione. Per rimanere in tema estivo, l'ho sentito un po' come quei legami stretti durante una vacanza che sono destinati ad allentarsi col ritorno a casa, e forse ad essere dimenticati. È la fine quel qualcosa che permette a due persone di frequentarsi, una sorta di scusa per passare del tempo insieme perché spesso siamo troppo stupidi o insicuri per dire che, semplicemente, ci piacerebbe farlo a prescindere. E in ciò che hai scritto, l'umanità di questo atteggiamento emerge chiaramente, andando a toccare esperienze che bene o male tutti noi abbiamo affrontato nelle loro varie declinazioni.
A questo blocco narrativo già denso di per sé, tu ci aggiungi quella malefica stilettata di Peter sull'amico... ho chiaramente sentito il cuore di Tony incrinarsi. Non spezzarsi perché, figuriamoci, è troppo testardo anche solo per ammettere a se stesso di avere un cuore (ouch) o di poter tenere così tanto a qualcuno, ma il dolore immenso derivato da quella piccola parola l'ho percepito tutto. E se ai nostri occhi è ovvio che il tutto sia dettato da un impaccio congenito di Peter, è altrettanto chiaro che ritrovandosi in quella situazione risulterebbe impossibile arrivare a questa conclusione logica, venendo per forza di cose annebbiati dalla delusione.

Qui si coglie un'altra differenza importante tra i due, stavolta un vero e proprio ostacolo fisso: Peter ferisce senza volerlo e paradossalmente proprio sforzandosi di non farlo, per il semplice fatto di non avere un'indole incline a usare le parole a proprio vantaggio; Tony ferisce con intento, perché ha sempre brandito le parole come spade per una vita intera, spesso considerandole l'unica difesa in suo possesso. Anche qui si difende, pur non essendo stato attaccato direttamente, e Peter, nel tentativo di non ferire Tony coi propri sentimenti, lo ferisce a sua volta tentando di ridimensionarli. Vedere questi lati del loro carattere che cozzano tra loro è doloroso, perché sono comportamenti acquisiti, che torneranno sempre a frapporsi tra i due.

Dunque, arrivando al fulcro del cpaitolo: ti informo che l'apparizione di Peter nelle vesti di Spider-Man mi ha mandato in brodo di giuggiole, prima di tutto perché a una prima lettura non mi aspettavo di vedere Peter anche nelle vesti del nostro ragnetto di quartiere. È stata una sorpresa piacevolissima sia di per sé, sia per il fatto che l'hai reso lui, Spidey, in tutta la sua esuberante e scherzosa personalità che nella vita quotidiana non riesce quasi mai ad emergere e che, giustamente, prende in contropiede Tony (tanto per cambiare).
L'intera conversazione in terza persona riferita a Peter è magistrale, e ci accompagna in punta di piedi alla scena che, , avevo sperato di leggere non appena hai descritto Peter appeso a testa in giù. E, sarà che a me le MJ cinematografiche non vanno proprio giù, sarà perché hai descritto il tutto con una delicatezza da manuale, sarà quel che sarà, ma  l'ho adorata. Così come ho adorato il modo impacciato in cui si dichiarano definitivamente subito dopo, con Peter che cerca di inserirsi di nuovo nelle vesti di Spider-Man e Tony che ritrova quelle di adolescente spavaldo, con un pizzico di dolcezza in più.

Ah, donnah, mi ucciderai, lo so, e so anche precisamente quando accadrà, ovvero tra pochi, pochissimi capitoli.
Te possino <3

E con questo, ti auguro buone vacanze (e spero andrai a vandalizzare i poster orrendi di Far From Home tusaidove).
Un bacione e a prestissimo, stavolta presto davvero,

-Light/Co2-

Recensore Master
24/06/19, ore 11:38

Buongiorno donna! :)
Dopo il bellissimo capitolo che precede questo ero piuttosto curiosa di portarmi avanti, e considerando che il resto della mia settimana sarà infernale, è sicuramente meglio se passo più velocemente xD

A un mese di distanza dal capitolo precedente, la situazione è decisamente cambiata. Non solo gli amici di Tony iniziano a sospettare che dietro alla sua perenne assenza ci sia qualcosa, sotto, ma il rapporto fra lui e Peter si sta anche sviluppando e lo sta facendo nel modo migliore. Inutile dire che sono letteralmente impazzita quando Tony ha invitato Peter a trascorrere con lui e i suoi amici la serata, dopo il lavoro della tuta (e comunque, secondo me il gadget che fa asciugare la tuta e che gli evita l'ipotermia è utile lol). Mi domando proprio come andrà a finire, e spero bene; non reggerei altra sofferenza e altre paranoie per Peter :c

Quanto a ritardi, penso di capire benissimo Peter; io odio i ritardatari e ho sempre l'ansia di arrivare tardi e che gli altri debbano stare lì ad aspettarmi. Mi ha fatto un sacco di tenerezza, aw
Gli amici di Tony sono un po' molesti, al principio, ma fortunatamente la situazione muta in maniera veloce e in realtà iniziano anche ad andare d'accordo e a chiacchierare senza far sentire Peter troppo a disagio. Ho tirato un sospiro di sollievo, te lo confesso. 
Quanto a Tony cantante, non me lo aspettavo, mi ha messo tristezza sapere che ha cestinato ciò a causa di suo padre. 

L'ultima parte del capitolo, che te lo dico a fare, è stata la mia preferita. Mi è piaciuto un sacco vedere tutti e due, a quell'ora della notte, in giro per NY. Tony è stato adorabile ad accompagnarlo e non ti nascondo che ho sperato succedesse qualcosa di più, tipo un bacio ci sarebbe stato troppo e avrei fangirlato di brutto. But, pazienterò per questo. Adorabile che abbiano voglia di lavorare a quella tuta anche di sabato, quando dovrebbero avere il giorno libero. Fra le altre cose, finalmente Tony si rende conto di provare qualcosa per Peter, qualcosa che va oltre all'amicizia, e poverino non chiuderà occhio, lui che non fatica mai a prender sonno. 

Ahh, che meraviglia anche questo capitolo. Più vado avanti e più li adoro **
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
20/06/19, ore 09:52
Cap. 4:

Buongiorno donna, e auguri di buon compleanno <3
Sono un po' assonnata, perciò spero di non dire idiozie in questa recensione. Devo smetterla di recensire di mattina e senza drogarmi prima di caffè.

Finalmente riesco a portarmi avanti anche con questa storia, devo ammettere che mi mancavano loro due in un contesto un po' meno angst; almeno, questo capitolo rispetto alla mini-long è ovviamente più tranquillo ed è bello poterli vedere insieme, dopo la sofferenza che si legge nell'altra storia. E' quasi una consolazione, ecco.
Anyway, mi sono piaciuti un sacco i dialoghi di questo capitolo, e anche qui la caratterizzazione sia di Tony che di Peter è impeccabile, mi piace un sacco. Riesci a entrare nelle loro menti e sembra pure che tu ci riesca con estrema facilità, eppure mi sembrano anche piuttosto complessi, come personaggi, soprattutto in questo caso, dove devono man mano scoprirsi per arrivare poi a provare qualcosa di più forte l'uno per l'altro.
Comunque sia, i due si ritrovano insieme a lavorare per la tuta e sembrano anche andare d'accordo - almeno, rispetto ai capitoli precedenti -. Più che altro, è Tony che è meno scontroso, forse proprio perché ha compreso che trattando male l'altro passeranno solo delle ore sgradevoli. Almeno, così, il tempo può passare un po' più in fretta. 

Mi ha spezzato il cuore il momento in cui Peter confessa a Tony che i suoi genitori sono morti quando era molto piccolo, e che è rimasto da allora con sua zia May - tra l'altro, simpaticissimo che lei sia contro la "setta" e abbia paura che gli asporteranno un rene senza che se ne accorga ahaha -. Davvero, credo di aver proprio sofferto per lui, in quel momento, anche se non sembra chissà quanto provato da tutto ciò; forse proprio perché era davvero parecchio piccolo quand'è successo.
E ho ovviamente fangirlato un sacco, al momento dello scambio dei numeri di telefono **

Anche l'ultima parte del capitolo mi ha spezzato il cuore, aiuto. Le insicurezze di Peter sono così profonde e davvero lui le pensa, cose come "non dovrei salutare Tony, magari si vergogna di me", e mi toccano anche perché anche io ho periodi in cui sono profondamente insicura, forse è anche questo che mi fa apprezzare così tanto il suo personaggio, trasuda fragilità da tutti i pori, eppure è al tempo stesso Spider-man. Un po' un controsenso, ma un bellissimo controsenso **
Anyway, ho adorato che Tony sia andato lì a fargli una mezza "ramanzina" per il saluto distante e poco confidenziale, ma ho amato ancora di più che Peter gli abbia spiegato il perché di ciò, e che Tony l'abbia rassicurato - a suo modo, forse un po' brusco, ma l'ho amato comunque ahww **

Bene, capitolo davvero bellissimo, ho fangirlato più volte e in più punti e sono curiosissima di portarmi avanti con la lettura **
A presto <3
fumoemiele

Recensore Veterano
17/06/19, ore 19:55
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui per lo scambio!
Dunque, qui abbiamo Tony costretto a pssare una giornataccia in mezzo a riunioni e persone che non gli interessano. Qui mi è parso piuttosto testardo e rompiballe: addossa la colpa dei suoi scazzi a chiunque, pure al povero Peter che cerca comunque di avvicinarsi, ma d'altra parte la gelosia e una sorta di inadeguatezza nei confronti del padre mi pare siano comunque giustificazioni plausibili. 
Certo non ouò prendersela con il povero Peter, che dal canto suo è complessato a tal punto che si prende colpe non sue. Qui mi è parso di trovarlo molto fedele la personaggio dei primi film di Spiderman.
Tony non vuole proprio trovare punti di incontro, nemmeno quando il padre ammette di avere bisogno del suo aiuto: va comunque, ma deve per forza punzecchiare. Sotto sotto però pure lui sa che sta sbagliando atteggiamento, sopratutto jei confronti del povero Peter. E le prime avvisaglie mi sa che sono tutti quei doloretti psicosomatici...
Come storia, per ora, mi pare che fili e i personaggi sono interessanti il giusto.
Alla prossima!
 

Recensore Veterano
13/06/19, ore 21:02

Ciaol eccomi qui per lo scambio.
In questo capitolo abbiamo un flashback che ci racconta il primo incontro tra Peter e Tony. come spesso succede, inizialmente per il secondo è antipatia a prima vista, o forse più invidia per i risultati brillanti che quello che tutti considerano un secchione sfigato ha raggiunto senza troppo sforzo, mentre lui nonostante gli sforzi arranca e stenta a crearsi una posizione. Ma il carattere timido e simpatico di Peter comincia comunque a fare un po' di breccia nel cuore di Tony...comunque sia ritengo giuto narrare anche gli inizi di una storia per arrivare a speigare bene come si giunge a una determinata fine.
Alla prossima!

Recensore Veterano
05/06/19, ore 20:31

Ciao, sono qui per lo scambio di recensioni. Da Beatlesiana non ho potuto ignorare una storia con questo titolo, e con canzoni dei Fab come titolo di ogni capitolo. Per correttezza però ti dico anche che non conosco molto bene il fandom di riferimento (dei personaggi nominati conosco solo Bruce Banner e Peter Parker) e che solitamente non amo leggere storie dove personaggi che originariamnete non sono gay vengono resi come tali. Comunque sia quando mi capita non è un problema per me leggere e commentare una storia di questo tipo.
Devo dire che leggendo la stori ho percepito bene l'alone di malinconia di cui è circonfusa, riguardante gli strascichi che una storia d'amore che finisce porta quasi sempre con sè: recriminazioni, sopratutto, mi pare di capire, tra Tony e Peter, i quali hanno qualche problema di incomunicabilità all'interno della coppia. Dei due quello che sembra soffrire di più è tony, mentre Peter sembra dispiaciuto ma consapevole di aver fatto la scelta giusta (e magari ha anche ragione, succede spesso).
Tant'è vero che nelle righe finali il rancore e la rabbia vengono fuori molto bene da parte di questo personaggio.
Ho notato che il pezzo è piuttosto introspettivo, benone visto che questo modo di scrivere oggi non è fra i più benvoluti.
Ciao e alla prossima!

Recensore Master
04/06/19, ore 00:38

Buonasera patatonza, eccomi qui con il cuore in po’ in gola per poter affrontare questo undicesimo ed ultimo capitolo di una long straordinaria, piena di tutto e tanto di quel sentimento – non sempre positivo, anzi – che sta per lasciarmi amarezza, lo so già. Lo so perché ti conosco, perché ho letto davvero molte tue storie, davvero una miriade di capitoli su quella che posso definire senza sbagliare la tua OTP, e so che non rendi la vita sempre facile ai tuoi personaggi; d’altronde è proprio questo uno dei lati che apprezzo maggiormente dei tuoi lavori, ma bando alle ciance, corro a leggere perché devo assolutamente sapere come andrà a finire cazzarola!
Ancora prima di iniziare la lettura noto il cambio dell’immagine che ha accompagnato ogni parte, ed è differente dalle altre: immagino capirò il legame durante la lettura, ma sappi che vederli così già mi spezza il cuore… Quanto fa male vedere Tony in questi stati, ma c’è da dire che non ci sono comunque molte scusanti per il comportamento di merda avuto con Peter (perdona il francesismo, ma a mezzanotte non sono in vena di cercare sinonimi meno diretti XD). Ha preso la giusta decisione di rintracciare il ragazzo per poter chiarire, non per altro: non per lagnarsi o fare l’offeso, per aggredire o chiedere di tornare assieme. No, questo non è da Tony e lo sappiamo, anche se qui è solo un ragazzino e deve ancora passarne nella vita. Vuole parlare, e io credo sia in buona fede visto che si è fatto un viaggio allucinante e ha rotto le gran balls a tutti per poter sapere dove dirigersi. I riferimenti iniziali che fa alla scelta di vita del ragazzo mi hanno strappato un sorriso amaro, viste le reali capacità dimostrate e invece la direzione presa che si discosta nettamente dalle precedenti esperienze: una città, una carrozzeria, un lavoro di meccanico. Questo il risultato.
Un appunto delizioso per il riferimento del capo meccanico al loro genere di lavoro e da dove provengano le macchine; una cosa tipo “sai, qui sistemiamo cose della Stark industries” e lo dici all’erede di quell’impero tecnologico. Cioè, se sapesse… ahahah riderei tutto il tempo solo a vedere la sua faccia! Comunque Peter me lo aspettavo così, contrariato ma disponibile al confronto, è proprio da lui. Questo tuo mantenere meravigliosamente bene la linea dei caratteri originali ampliandoli e sfaccettandoli di mille sfumature li rende tuoi in tutto e per tutto.
Oddio, il loro dialogo fuori dall’officina mi ha praticamente destabilizzata: me lo sono letto tutto con la dovuta calma, ragionando su quello che hanno detto, su come hai organizzato le battute, i botta e risposta ed ogni loro gesto. Tutto così dannatamente doloroso eppure maledettamente perfetto per una situazione simile, che ho sentito il magone salire e farmi pensare “no, davvero, non può finire così…” Eppure chiudono così con tale peso nel cuore da schiacciarli fino a fare male, perché entrambi hanno compreso che nulla sarebbe tornato come prima. Bella però l’ammissione di Peter nel dare la colpa completa a tutto, perché tutta la situazione alla fine ha portato a dolorosissime conseguenze che gli hanno letteralmente cambiato la vita. Un altro punto che ho apprezzato nello sviluppo del capitolo finale.
Sento la speranza, un pizzico, un barlume che illumina la strada verso la conclusione. Non ci credevo nemmeno quando Tony ha invitato Parker nel laboratorio, ma il fatto del nuovo prototipo di tuta ha ridato il buonumore e il coraggio al ragazzo, che s’era perso nella dovuta riconoscenza della sua riammissione alla facoltà tanto amata. Qui i due si incontrano a metà strada tra il progetto che li unì all’epoca e alla passione per quel genere di lavoro. Uno spiraglio si è creato e tutta la tensione ha lasciato spazio a un bacio timido dapprima ma desiderato da entrambi con amore e tanto ardore da fargli prendere fuoco il petto. E io intanto sorrido e mi sento più leggera, perché se lo meritano davvero! Se lo meritano soprattutto ora che Tony, grazie anche a Peter ha finalmente deciso di unirsi agli Avengers. Sono contenta perché il finale è un happy ending in piena regola dopo tante sofferenze, e vederli di nuovo assieme, soprattutto per il fatto che sorridono mi fanno sentire più tranquilla. Dopo tanto dolore, dopo mesi così duri, si meritano tutto il bene del mondo. E glielo hai donato così, a mani aperte e con cuore gonfio di orgoglio per loro; ed io sono orgogliosa del lavoro che hai fatto, del progetto portato a termine, dell’evoluzione dei personaggi e della gestione del tutto senza mai risultare banale o smielata. Hai dosato le sensazioni in momenti davvero difficili da mandare avanti, hai saputo dare il giusto pathos, direzionare questo o quel personaggio, costruire dialoghi assolutamente congeniali alle situazioni ed alle personalità in gioco, per poi creare un ultimo capitolo che mi ha soddisfatta enormemente.
Meravigliosa questa lettura, meraviglioso il finale da ricordare con amore. Miryel, davvero, grazie per questa tua fanfiction. Non vedo l’ora di potermi buttare in nuovi progetti, ora evitando purtroppo le tue storie su EndGame perché come sai non posso ancora vederlo… ma non preoccuparti, appena mi sarò messa in pari con questo benedetto film che è una vita che aspetto di vedere, leggerò tutto ma tutto quanto! Alla prossima tesoro, e buon lavoro! :3

Recensore Master
28/05/19, ore 09:50

Ciao tesoro! Eccomi qui con un mostruosissimo mostruoso orribile ritardo, una cosa che odio e che non ho mai potuto soffrire ma che mio malgrado mi ha portata a non mantenere i giusti tempi. Ora però sto cercando di recuperare il tutto con calma e quindi eccomi qui, al penultimo capitolo, nel momento clou in cui sono sicura accadrà qualcosa di irreparabile o quasi. So che succederà e mi sono pure interrogata sul come e il quando, e finalmente scoprirò il mistero che sta dietro a quel primo capitolo da brividi! La scomparsa dei genitori di Tony è stata un fatto così shockante da estraniarlo dal mondo e da tutti, persino da quei cari amici a cui vuole bene ma che non vuole sentire per nulla. Il fatto che Happy riesca a comunicare con lui è già un passo avanti, qualcosa che difficilmente sarebbe riuscito a fare qualcun altro. Si sente già dalle prime righe quanto la sofferenza scavi dentro di lui senza ancora permettergli di comprendere a pieno come sentirsi; lui sa che sta male, ma non riesce a quantificare e qualificare il tutto come vorrebbe.
Ma c’è Peter per fortuna. La loro chiamata è stata davvero stupenda, lasciatelo dire: si sente quali sensazioni avvertono i personaggi, uno e l’altro, durante i botta e risposta ed i tentativi di risollevare, l’ironia e finalmente l’ammissione del bisogno di compagnia. Penso sia uno dei dialoghi più belli di questa storia e delle ultime che ho letto nel tuo profilo, perché è difficile e delicato da gestire e ci sei riuscita con maestria senza cadere nello scontato o nello smielato. Peter c’è e Tony ammette di aver bisogno di lui finalmente. Come ne ha bisogno anche nel giorno del funerale dei suoi, senza lacrime o disperazione esternati ma con tutti che credono di sapere cosa dire e fare in momenti simili: che fastidio, e naturalmente il ragazzo non riesce a fare a meno di provare un moto di repulsione verso tutto e tutti. Come dargli torto davvero? Il problema è che il torto alla fine lo fa proprio a Peter trattandolo come una pezza da piedi, nonostante tutto quello che ha fatto per lui. Questo suo comportamento non lo tollero proprio, credimi, anche se è comprensibile per via del suo essere sconvolto: ha sfogato tutta la sua rabbia e frustrazione su chi alla fine non c’entrava assolutamente nulla. Tony, qui non ci sono scuse, sei stato proprio uno stronzo. E lo hai perso, Tony, lo hai perso perché lo hai accusato d’una cosa orribile, senza ritrattare e senza scusarti nonostante tu lo pensassi. Hai gestito la faccenda in maniera verosimile, dove il protagonista viene improvvisamente investito da sentimenti che non è capace di controllare e quindi riversa il suo dolore sugli altri, deludendoli e distruggendoli; la piega che hai dato a questo capitolo è davvero straordinaria perché esce da ciò che il lettore si aspetta e prende una strada che fa soffrire persino me che sto leggendo.
Ed è così che lo finisci questo capitolo: Peter che è deluso, che sta lontano da Stark, Peter che è tornato quello di sempre ma con uno sguardo spento, e Tony che ritorna alla vita ed alla gente senza trovare il coraggio di ammettere d’aver sbagliato. Ahhhh l’epilogo, devo, voglio assolutamente sapere come andrà a finire! Perché potrebbe prendere qualsiasi direzione, lo so, e questa tua caratteristica di lavoro è fantastica: non si sa mai come sia il finale perché lasci aperte infinite strade. Alla prossima tesoro, buon lavoro :3

Recensore Master
27/05/19, ore 20:16

Carissima Miryel,
dopo aver procrastinato per giornimesianni, averci provato due volte e aver perso una volta gli appunti, riesco finalmente a scrivere 'sta recensione (che era pure ora, dirai). Tornare da queste parti dopo il tumulto di Endgame è in un certo senso rassicurante, e permette di scollare momentaneamente il pensiero da tutti gli accaduti del caso, rifugiandosi in questo AU decisamente rassicurante.

Non vorrei rischiare di essere ripetitiva (e puntualmente lo sarò) ma mi piace da matti come affronti lati della personalità di Tony che noi, conoscendolo da adulto, diamo per scontati. Tony è strafottente e non dosa le parole: lo sappiamo, è un dato di fatto, ne abbiamo la riprova ogni volta che è sulla scena in particolar modo nei primi tempi. Eppure, vedere il tutto dall'interno di un Tony adolescente, che coi propri difetti ancora cerca di combatterci, è estremamente interessante. Questa è l'età in cui alcuni comportamenti si fossilizzano e altri vengono invece abbandonati per sempre, e tu hai fatto un ottimo lavoro nel dipingere la costante battaglia interiore di Tony, come anche di Peter, alle prese con spigolosità e falle molto diverse tra loro, ma egualmente difficili da gestire. Questa complementarità dei due personaggi, che tu sottolinei a più riprese, la trovo estremamente vera, ed è sicuramente per questo che sono così compatibili tra loro in qualunque contesto li si voglia inserire e analizzare (ma su questo mi dilungherò in seguito).

Sempre per la serie repetita iuvant, il modo in cui hai ricreato le dinamiche del gruppo dei Vendicatori in contesto scolastico è perfetto, e qui mi riferisco ovviamente alla malcelata antipatia di Tony per Bucky, che grazie al cielo qui ha origini molto più banali di quelle canoniche, ma sono quei piccoli dettagli che rendono più accattivante il tutto. Adoro il modo in cui rendi Steve la solita testadicazzo persona poco in grado di "leggere la stanza"... un commento come quello sul disastro combinato da Tony e sulla reazione del padre poteva uscire solo dalla sua bocca.
Un plauso a parte merita la breve, ma icastica descrizione di Peter seduto al tavolo con quelle persone semi-sconosciute: mi sembrava di averlo davanti agli occhi, preso dall'imbarazzo e intento a rendersi invisibile ad occhi estranei. Non so, è un passaggio che mi ha colpita particolarmente nella sua semplicità e mi ha suscitato un senso di tenerezza, oltre che di riconoscimento.
E ovviamente, parlando di dettagli, Tony canta <3 Il riferimento a RDJ è più che doveroso, e mi hai creato in testa l'immagine del terzetto, in cui presumo Bruce suoni la batteria con molta foga... ma la pianto di divagare.

Il momento in cui Tony si rende conto di provare qualcosa di più di semplice amicizia per Peter è di una delicatezza poetica. Non è da Tony affrontare i propri sentimenti, con nessuno, e ho trovato appropriato che arrivi a quella conclusione in un attimo "qualunque", quasi sovrappensiero, una di quelle consapevolezze che arriva quasi di soppiatto senza averci mai riflettuto troppo sopra e che poi rimane lì a far da sottofondo.

Che dirti, se non "brava"? Mille cose, in realtà, ma ti ho già lasciato un papiro esoso, quindi cerco di frenarmi, ché adesso oltre alla postale me poi pure fa' le poste :')
Spero di riuscire a passare presto dagli altri capitoli, consapevole che il tutto si farà sempre più doloroso, ma non per questo meno bello <3
Un bacione e alla prossima,

-Light-

P.S. C'è un "affogà" al posto di "affogò" alla fine del secondo blocco di testo, che ovviamente ho letto in modo molto romano e molto de core :')