Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 249 recensioni.
Positive : 249
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/10/19, ore 12:01

Ciao!
Come ti dicevo ricordo ancora abbastanza bene sia il succo di quello che avevo scritto per commentare questo tuo inizio di storia quindi vado a braccio.
Per quanto non sia un amante dello slash o dello yaoi, e in particolar modo di questa coppia nello specifico che dal mio punto di vista sono praticamente perfetti come padre e figlio adottivi, la tua delicatezza, arte e intensità nel saper descrivere i passaggi di come si svolge in maniera immancabilmente struggente e complicata la loro relazione, non manca di attirarmi e di essere coinvolgente anche per un animo esclusivamente het come il mio. Apprezzo particolarmente l'aver portato questa ship su di un piano di parità anagrafica: ora sono entrambi studenti e quindi devono ambedue confrontarsi con i disagi dell'adolescenza. Anzi a dirla tutta, appare proprio Tony il più disagiato dei due, può chiamarlo orgoglio il suo silenzio ma sappiamo tutti e anche lui sembra rendersene conto che è soltanto vigliaccheria. Aggiungiamo poi il fatto che adori le storie ambientate in un contesto scolastico e come già ti dissi nella "perduta" recensione, per i prossimi scambi continuerò a leggere questa storia se sei d'accordo. Complimenti anche per lo stile e per la grammatica sempre impeccabile.
A presto
Will D.

Recensore Master
18/10/19, ore 11:58

Ciao, buongiorno (inoltrato) e scusa per il ritardo.
Devo dire che ogni tanto fa bene alle persone come me, del tutto prive di romanticismo e di qualsivoglia sentimento ci assomigli, leggere lavori belli come il tuo, che gravitano attorno ai sentimenti di due adolescenti che, per quanto geni e supereroi sono tremendamente umani nella loro semplicità e freschezza.
Due tipi completamente diversi, lo ammetto.
Tony, col suo orgoglio, che non riesce assolutamente a pronunciare in tempo quelle poche parole che avrebbero potuto salvare la sua relazione col compagno. Relazione che, in mezzo all’avvenimento fortemente negativo della morte dei genitori che lo colpisce, era forse l’unico elemento davvero positivo della sua vita, in quel momento. In effetti, Tony, coi suoi errori ed i suoi tormenti appare il protagonista incontrastato per tutto il corso del capitolo, persino alla fine, quando cerca invano di chiarirsi con lui. E’ un crescendo, dagli amici che lo punzecchiano sul fatto che Peter se ne vada fino al male che si fa da solo, cercando di studiare, inutilmente. Ci mette tempo Tony, tanto, davvero troppo, perde l’occasione: fa passare addirittura quattro mesi. Le cose vanno dette in tempo. I sentimenti e le relazioni hanno un ciclo vitale, come se fossero esseri viventi. Parlare alla loro morte è inutile e deletereo. Tony sperimenta in maniera dolorosa la cosa sulla sua pelle. Commovente, toccante e rapidissimo il momento in cui finalmente si scuote e cerca di raggiungere Peter, doloroso il suo silenzio, il tempo che spreca inesorabile per torturarsi, invece di chiedere scusa. Peter appare più deciso e maturo, pur nella sua timidezza: non ha paura dei sentimenti, non fugge. Ottimo capitolo, ottimamente scritto. Uno scorcio unico sull’intimità di questi due grandi. A presto carissima

Recensore Junior
14/10/19, ore 13:31

Ciao Miryel !
Sono la ex Aida87 , ora ho cambiato username in *Alya92* . Ti ho
avvertito del cambio nick anche su Facebook .
Ora sono *Alya92* .

Passando a questo primo capitolo: l'ho letto, e vorrei dimostrartelo analizzando i vari punti. Questo capitolo ha un suo significato, interiore ed introspettivo, ed è per questo che hai iniziato con i dialoghi, per incanalare subito i lettori nella vicenda.
Questo capitolo è molto interiore e quasi "psicologico" perché hai messo i luce gli atteggiamenti, le emozioni di Tony Stark - credo
che qui sia adolescente - nella consapevolezza della decisione
di Peter. Devo dire che hai fatto bene a staccare un dialogo dall'altro, in modo da far scivolare meglio la lettura. A parte poche ripetizioni, relative al nome di Peter, la storia procede in maniera pressoché gradevole, ti sei impegnata come sensazioni, sentimenti, ed anche i pensieri dello stesso Tony. Come qui:
"Perché te ne vai?, avrebbe voluto dirgli, semmai avesse risposto a quella telefonate che non gli stava facendo. Non lo avrebbe nemmeno saluto, sarebbe arrivato subito al sodo, come sempre. Come era abitudine tra di loro. Perché vuoi farmi questo? Perché vuoi allontanarti definitivamente? Perché non vuoi darmi ancora tempo di trovare il coraggio di chiederti scusa?"
E' stato davvero interiore, sembra che l'abbia pensato lui stesso.!
E' questo, chiedere scusa che Tony non fa.. ma poi scusa
di quale fatto? di quale decisione? La prima parte è molto stuzzicante, perché riguarda proprio la sua reazione snervante,
ma anche lo stesso orgoglio che lo spinge a non chiamare Peter
pur avendone il numero. (E qui mi parte la ship)

La seconda parte è molto aperta al dialogo con Bruce - adolescente anche lui? - in cui Bruce gli palesa la verità in faccia: ma quale colpa avrà commesso? Ce lo dirai forse nei capitoli successivi? :-D

La terza parte è proprio la più 'drammaatica' ma non spiego oltre per non fare *spoiler*. :-) Posso dire per che hai saputo ben incentrare il dialogo tra i due, proprio con le battute che Peter avrebbe detto, e con molte aspettative deluse. Vorrei sapere se
nei capitoli successivi sarà spiegato meglio il motivo, perché hai saputo rende pensieri e sentimenti di Tony verso i vari personaggi,
e naturalmente, la città in cui si svolgono i fatti.
A presto ed un abbraccio,
Alya92

Recensore Master
10/10/19, ore 14:22

tesoraaaaaaaaaa, eccomiiiii!!!

Di tutti i patafrulli nelle tue storie (mi piace chiamarli così quei due, perché dài, lo sono) questi sono qualcosa di dolcissimo, sarà che immaginare Tony suo coetaneo, così IC come sai renderlo solo tu è … tanta ma tanta roba.

Questo capitolo è fluff puro e di questo ti ringrazio infinitamente *guarda di sbieco il prossimo perché intuisce potrebbe essere molto angst, ma poi si ricorda chi è l'autrice e torna serena *


vedere Tony così agitato per il primo appuntamento è amore, come vedere Peter così impacciato.. uhm no beh, lui è sempre impacciato ^^'

Happyyyy io lo adoro, chissà com'era da ragazzo awww


il loro appuntamento è dolcissimo, come esternano tutti i loro dubbi, superandoli, è qualcosa di meraviglioso <3 <3<3<3

non faccio quote stavolta, perché ci finirebbe dentro tutto il capitolo, dico davvero

e quando Tony va a parlare di Peter agli amici (quegli accenni Stucky che metti sono amore <3 ) e Steve che sapeva già e sono tutti adorabili, sia quando punzecchiano Tony, perché andiamo, lui va sempre punzecchiato, sia quando accettano Peter, ma lui lo hanno già accettato da tempo <3

e quando Tony avvisa Peter, mentre si scrivono alla sera.. aaaahhh

* si crogiola nel fluff e si complimenta ancora una volta con quest'autrice fantastica *

alla prossima, cara <3
Lu

Recensore Master
26/09/19, ore 01:03
Cap. 9:

Co'. Te, sì, Cosa3, Cosetta, Thingy, Coco'.
Io ho fatto training autogeno prima di addentrarmi nella recensione di questo capitolo, ed è inutile dirti che verrà fuori un poema omerico di lunghezza inenarrabile, ma credo sia doveroso nei confronti dei temi trattati, di come li hai trattati, e del fatto che questa sarà la quarta-quinta volta da quando hai pubblicato la storia che lo rileggo, e che ogni volta mi manca il fiato negli stessi, identici punti.
Quindi, date queste premesse, mi addentro nel mio martirio dicendoti che t'ho voluto bbene :')
(è appena partita Fade Out dei Radiohead... lo prendo come un segno?)
 
Per fortuna posso partire dalla leggerezza, ovvero: quant'è bello far l'amore, e quant'è bello scoprirlo da adolescenti? Certo, Tony è braccato dai suoi soliti demoni e paturnie, con la paura di rovinare tutto che lo guida quasi costantemente a farlo, in una sorta di profezia che si autoavvera proprio perché ne è così angosciato.
È bello però come Peter riesca a strapparlo dal suo baratro personale semplicemente rimanendo Peter: solare, gioioso, dedito a scacciare i pensieri e i volti cupi altrui senza mai preoccuparsi per se stesso, come se fosse costantemente in missione per aiutare tutti anche fuori dal costume di Spider-Man. In tutto ciò, ho trovato quasi sconcertante il fatto che Tony si sia davvero permesso di amarlo (e soprattutto di ammettere a se stesso di amarlo davvero) senza remore, e ho adorato la riflessione sulla caduta che, più passa il tempo, più diventerà potenzialmente devastante. Alla faccia delle profezie...
 La scena del concerto al pub è stata carinissima e gradevole da leggere (ai Guardians of the Galaxy ho ridacchiato <3), anche se, già a una prima lettura, mi era sembrata proprio la calma prima della tempesta, con tutti quei riferimenti al Natale, alla Vigilia e all'atmosfera festosa che, in relazione a Tony, sono sempre assordanti campanelli d'allarme.
In una nota a parte, mi ha fatto una tenerezza incredibile leggere i tentativi di Peter nel flirtare, che nel loro essere impacciati riescono comunque a far cadere Tony ai suoi piedi... più di quanto già non sia, intendo :')
 
Poi. Poi prendo un grosso respiro, prima che mi arrivi per la quarta (quinta? sesta?) volta la mazzata nello stomaco.
Innanzitutto, amo come rendi Peter attraverso gli occhi di Tony. Il suo essere così camaleontico, da liceale timido, a supereroe urbano, ad amante passionale. Le sue sfaccettature sono innumerevoli, e sono esattamente la causa dell'infatuazione di Tony, prima, e del suo totale innamoramento, poi. Anche il fatto che lo renda parte del proprio privato, non solo nell'intimità del letto, ma nella vera e propria quotidianità, è indicativo, visto il suo carattere decisamente solitario. Anche se poi vive molto male da solo con se stesso, come ha dimostrato a più riprese e in più contesti).
 La vibrazione del cellulare coincide col momento in cui il mio cuore ha iniziato a spezzarsi. Ovviamente, cosciente a priori dell'accaduto, ho provato il triplo della pena durante lo scambio di battute tra Happy e Tony, per quella notizia terribile non riferita tempestivamente.
Credo che la scena in macchina, breve, densa, icastica, sia la più potente di tutto il capitolo, se non di tutta la storia. Quel "non voglio dirtelo" è il punto in cui il mio cuore si è spezzato di netto: è una reticenza fine a se stessa, ma che Peter è quasi costretto ad esternare, perché lui non è in grado di dire qualcosa che possa ferire direttamente qualcuno. Non ne è in grado, non è nella sua indole. E allo stesso tempo non ha neanche il coraggio né tanto meno la cattiveria di mentire, né potrebbe mai farlo con qualcuno che ama. E niente, niente, queste poche righe mi annichiliscono ogni volta, perché c'è tutto lo spettro delle emozioni umane negative condensato in un botta e risposta telegrafico. La paura di sapere, la speranza che non sia successo nulla, la consapevolezza che non sempre tutto va per il meglio, il bisogno di un sostegno, la mancata presa su di esso, la realizzazione dell'accaduto e il rifiuto dello stesso.
Io, Co', non posso che dirti chapeau <3
 
Il riconoscimento dei genitori è stato un altro strazio per la mia anima, ma più che sulla scena in sé, per forza di cose emotivamente carica, mi soffermo su quanto Tony lasci trasparire del proprio intimo nei due momenti in cui si trova di fronte i propri genitori: la stretta al cuore per la madre, il notare più dettagli di lei, la presa di coscienza di averla persa davvero che arriva quasi come un'eco dalla sua stessa voce. E con suo padre, invece, balzano al suo occhio prima le caratteristiche preponderanti che aveva in vita: l'austerità, la compostezza sempre uguali e sbiadite a malapena dalla morte. In sordina, la consapevolezza di non essersi comportato come avrebbe dovuto, anche se, per come agiva sempre Howard, non potrebbe nemmeno farsene una colpa. Eppure.
Le considerazioni che arrivano subito dopo e l'apatia di Tony sono di un realismo da brividi: è vero, la morte non si realizza quasi mai sul momento, e neanche sul posto. A volte ci vogliono una bara e un funerale, a volte mesi o anni, a volte serve notare un dettaglio mancante nella propria vita. Ed è giusto che Tony non reagisca, è giusto che non pianga, e che ancora non si abbandoni al dolore nonostante senta di doverlo provare, quasi per obbligo.
 
Peter, anima pura, fa quel che può mettendo a frutto la sua esperienza e il suo vissuto drammatici, ma in una situazione simile ogni parola è di troppo, o troppo poca, ogni gesto è invadente e non abbastanza... e io qui, Co', Tony lo capisco. Non ne giustifico la reazione, né l'attacco diretto a Peter, ma lo capisco. Sapere qualcosa in ritardo, anche se solo di poco, un'ora, mezza giornata, cambia tutto. Cambia il modo in cui si accoglie la notizia, in cui ci si prepara ad affrontarla, cambia la percezione di chi ci sta attorno. E il sentimento di tradimento è legittimo, perché è meglio concentrarsi sul contorno, che sul fatto in sé, ed è più facile prendersela con chi è ancora in vita. Non è logico, ma è legittimo.
E l'angoscia di Tony, il suo risentimento profondo per aver ricevuto una bella bugia, o peggio, il silenzio, trapela da ogni riga.
 
Ovviamente la conclusione, in luce del primo capitolo, lascia presagire che Peter non capisca proprio sempre. E si scorge già la discesa a spirale di Tony nel proprio dolore, tornando a quella profezia che fa avverare lui stesso con ogni mossa. Nonostante qui entrino in gioco anche eventi esterni, Tony sa che sperare di stare bene da solo in questo momento è pura fantasia. È fisiologico volersi chiudere in se stessi nel lutto, ma è altrettanto chiaro che con individui come Tony, tesi verso il colpevolizzare se stessi e l'iper-analisi di tutto e tutti, ciò non possa portare a risultati positivi. Tanto meno se allontana l'unica persona che può capirlo e stargli davvero accanto, colui che potrebbe davvero essere la sua speranza, ma che si è visto rinnegare quel privilegio per colpa di un non detto in buona fede. Quindi, la caduta è assicurata. 
Sia qui, che nel canone cinematografico, mi viene facile vedere Peter come una sorta di "cura" per Tony, che ha sempre avuto bisogno di altre persone per trovare del buono in se stesso. Da solo diventa autodistruttivo, caustico, si ripiega su se stesso in circoli viziosi che gli levano il sonno e la serenità... e questo, Peter, ancora non lo sa. Magari l'ha intuito, ma non ha mai visto un Tony "rotto", né Tony lo è mai stato davvero. E, almeno nel MCU, lo rimane finché non trova qualcuno in grado di aiutarlo a ripararsi.
 
Co', io ti ho detto un decimo delle cose che volevo dirti sul capitolo, me ne sono dimenticate una marea, altre vorrei scrivertele ma temo di non riuscire comunque a esprimerle a dovere. Quello che posso dirti è che, con una buona dose di masochismo, questo è il mio capitolo preferito nella storia. E la causa è sempre quel frammento, quella scena di poche righe in macchina, che ogni singola volta è un maglio in pieno petto e mi fa pensare che sono davvero, davvero contenta di averti scoperta come autrice, perché come scrivi tu i sentimenti e le emozioni umane, nessuno.
 
Grazie per le lacrime, grazie per scrivere così bene quei due citrulli, e grazie per avermeli fatti amare qui (che, come ben sai, non è cosa da poco <3)
Ti mando un bacione e tanti biscotti gluten-free, e ci sentiamo alla prossima incursione notturna, che ultimamente sono un gufo insonne :')
До свидания (ah! :P)
 
-Light/Co2/QuellaCosaLà-

Recensore Master
20/09/19, ore 15:28
Cap. 6:

waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaahhhhhhhahahahahahahhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

* si ricorda del regolamento Efp che vieta di urlare o farlo troppo a lungo ma se ne sbatte*

tesoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ma che capitolo è questo???
io non ho parole.. il bacio il bacio il bacio… i discorsi .. tutto…. no no , Lu, da brava.. fa un rewind e partiamo dall'inizio, inizio.

ahahah scommetto che un po' ha cercato di sabotargliela quella tuta per prolungare le riparazioni … altro che non vedo l'ora di finire ahahah proud!Tony is proud.
Ho amato tutte le pippe mentali che si fa, raggiungendo il risultato che no, non è preoccupante che gli piaccia un uomo, è preoccupante che si tratti di Peter awww <3

e, Peter, dannato logorroico, mannaggia a te, hai sbagliato a scegliere le parole, quell''amico' è stata una pugnalata
Meno male c'è Spiderman a risolvere le cose, ho adorato tutto dovrei quotarti l'intero dialogo... e il bacio come il bacio nel film (Maryjane chi???)
geniaccio <3
grazie per questo finale di capitolo iper fluffoso dopo tutto l'angst delle incomprensioni.

alla prossima <3 (devo riuscire a intercettarti ancora il mercoledì *O*)
besos!!!
Lu

Recensore Master
20/09/19, ore 15:01

Buonsalve carissima :3
Perdonami per il ritardo, con settembre è arrivato anche il lavoro e il caos, ormai ritagliare tempo per le recensioni è complicato. 
Non riesco a credere di essere arrivata alla fine, piango. Questa storia mi è piaciuta troppo e mi sono affezionata da morire a questi giovani Peter e Tony. Mi mancherà, sappilo <3

Ordunque, la vita va avanti sia per Tony che per Peter, con alti e bassi; prima o poi avrebbe dovuto superare quel lutto, e sicuramente doveva tornare a parlare con Peter, soprattutto visto come si sono interrotte le cose. Ed è in un'officina che lo trova, a stringere bulloni e "sprecare" il suo talento, inoltre ha anche cambiato scuola in quei due mesi, ero convinta l'avesse fatto per Tony, per non vederlo nei corridoi e soffrire ogni volta. Ho temuto inoltre che rifiutasse di parlargli, anche se è stato adorabile a raggiungerlo lì dopo 4 ore di pullman, ma per fortuna riescono a trovare del tempo ed è qui che scopriamo che Peter è andato via dopo aver perso la borsa di studio. Ora piango, giuro. 

Dunque, com'è giusto che sia hanno modo di parlarne, esprimersi, e mi è piaciuto davvero tanto questo confronto, era necessario dopo mesi di silenzio - e di attesa, per Peter, che ha aspettato a lungo delle scuse che sono arrivate troppo tardi, quando ha smesso di attenderle. Mi fa davvero tristezza che sia stato così male da lasciarsi andare, perdendo tutto, e che Tony, senza neanche volerlo, abbia causato tutti questi problemi nella sua vita. 

Tuttavia, come li ha causati, ora Tony pare voler riparare i danni. Come? Il primo passo è restituirgli la possibilità di riscattarsi e smetterla con quell'officina. Segue poi una sorpresa graditissima: ha realizzato una nuova tuta, migliore della precedente, ed è qui che finalmente può anche nascere Iron-man, che fino a quel momento si è giusto limitato a creare armature per gli altri, senza agire. I brividi, veramente, mamma quanto sei brava <3 

IO IL LIETO FINE NON ME L'ASPETTAVO, QUINDI URLO. 
Giuro, ero convinta sarebbe finita male, sono pessimista, invece sono felicissima che sia andata in questo modo, sclero *^*
E niente, questa storia mi è piaciuta tantissimo, l'ho amata e mi mancherà <3
Per fortuna so già che riusciranno a farmi riprendere da questa tristezza passeggera gli altri tuoi lavori, adoro vedere che scrivi di loro due, sono una coppia troppo bella *^*
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Junior
16/09/19, ore 17:57
Cap. 8:

Ciao tesoro mio!
Colgo l’occasione di casa vuota per passare qui da te a lasciare questa recensione perché altrimenti andava a finire molto più avanti.
Il capitolo inizia con una scena di una dolcezza unica: Tony e Peter che ascoltano la musica, parlando di cd e artisti musicali. Sembrano due normalissimi ragazzi innamorati che trascorrono il tempo scambiandosi qualche confidenza ed effusione. Peccato che, proprio nel momento in cui la situazione iniziava a farsi un po’ più piccante, arriva Mercedes per annunciare che la cena è pronta. Che disdetta XD
La cena non è delle migliori. Howard sembra ancora una volta davvero entusiasta di Peter e, come sempre, Tony si sente sottovalutato da suo padre. Ho notato però, che mentre una volta tentava di addossare tutte le colpe su Spider Man, ora non è più così e affronta suo padre chiedendogli se pensa davvero che tutto quello che fa lui può avere delle problematicità. Alla fine l’unica cosa che vuole è che, almeno una volta, suo padre lo lodi per le sue capacità e che non lo dia sempre per scontato.
Fortunatamente Peter si rende conto della situazione e subito cambia argomento chiedendo se nella salsa per l’arrosto sia presente del latte. In questo caso sì che si è comportato da supereroe.
Nell’ultima parte del capitolo, i coniugi Stark partono per un viaggio di due settimane che gli condurrà in Corea, lasciando Tony e Peter a casa da soli. Come ti sto scrivendo su massenger, ti odio per tutto quello che è accaduto dopo. Non perché non sia felice che, nonostante tutte le pare mentali di Peter, i due giovani finalmente danno libero sfogo al loro amore, ma perché so che è la calma prima della tempesta e che, presto o tardi, succederà qualcosa che porterà a una rottura tra loro due.
Spero davvero per te che poi torneranno insieme, se no ti vengo a cercare. AHAHAHAHAH!!!
A parte gli scherzi, è stato un capitolo davvero molto bello e che mi ci voleva proprio per mettere un po’ in stand-by la mente. E’ davvero bello vedere come, capitolo dopo capitolo, Tony riesce sempre a tranquillizzare Peter e la sua paura di non essere al suo livello.
Spero di poter leggere il nono capitolo al più presto.
Un mega abbraccio mia cara!
Alla prossima,
Maddie

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:58

Ciao mia cara!
Scusa il mio super ritardo, ma finalmente riesco a passare qui da te per lasciare questa recensione.
Il precedente capitolo è terminato con Tony e Peter che finalmente riescono ad ammettere l’un l’altro i sentimenti che provano e ora sono pronti per il loro primo appuntamento.
Trovo che un Tony così impacciato sia davvero molto dolce: qualche ora prima cercava un modo per allontanare Parker dalla sua mente, mentre ora, dopo un super bacio, si deve preparare per la loro prima uscita insieme. Simpaticissimo è stato il primo scambio di battute tra i due: parlare del incontro con Spider-Man è stato un buon modo per alleviare la tensione e ha dato invece a Stark il coraggio per poter parlare con l’altro ragazzo, così da potersi chiarire.
Infatti Tony spiega di averlo cacciato dal suo laboratorio non perché avesse fatto qualcosa di sbagliato, ma per il discorso che gli aveva fatto sull’amicizia e gli chiede anche perché lo avesse fatto se in realtà provava sentimenti ancora più forti per lui. Ovviamente Peter risponde che lo ha fatto perché non sapeva che lui ricambiasse i suoi sentimenti. Lo capisco, perché anch’io tendo a tenere nascosti i miei sentimenti quando non so che cosa possono provare gli altri.
La conversazione che i due hanno mi è piaciuta molto: si sono finalmente aperti l’un l’altro, raccontando come entrambi si sentivano e i sentimenti che provavano per se stessi. È difficile parlare di cosa si prova per un’altra persona, ma penso che sia ancora più tosta dire che cosa si pensa e si prova per se stessi.
Scopriamo anche che Peter ha una cotta per Tony da prima d’entrare nello S.H.I.E.L.D., cioè da quando lo vedeva in classe a chiacchierare con Rogers. Devo ammettere di aver provato un pizzico di tristezza quando, dopo che Stark dice di non averlo mai ‘beccato a fissarlo’, Parker gli risponde che per forza non l’ha mai notato visto che non l’aveva mai guardato prima. Non so, è una cosa che mi ha messo piuttosto tristezza: non è bello quando ci prendiamo una sbandata per qualcuno e ci rendiamo conto che questa persona non sa nemmeno della nostra esistenza.
Questo argomento porta i due ad un piccolo battibecco e, per porvi fine, Tony si vede costretto a baciare Peter, in modo da farlo stare zitto. Un bacio è sempre un ottimo modo per concludere una lite ;)
Fortunatamente questo ha l’effetto sperato. Il mio cuoricino ha perso un battito quando, dopo che Parker chiede scusa per le sue paranoie, Stark gli risponde “Ogni volta che ne avrai una, io ti risponderò così, perché sei un complessato e io non ti sopporto”. Sono troppo pucciosi (ma come ti è venuto in mente di separarli???? Cattivona :P)
La scena di Tony che cerca di raccontare ai suoi amici mi ha fatto sbellicare dalle risate. Poverino, capisco che possa essere così impanicato, soprattutto dopo che aveva passato ore a spiegare loro quanto lo odiasse.
Fortunatamente, non solo Bruce e Steve prendono bene la notizia, ma spiegano anche che erano certi che sarebbe finita così visto che vi erano chiari segni che indicavano che loro due in realtà si piacevano.
Il finale del capitolo è di una dolcezza assurda: Tony che chiama Peter per raccontare com’era andata l’uscita con i suoi amici e Parker che spiega che ancora non dorme perché aspettava che lui tornasse a casa per dargli la buonanotte.
Non voglio pensare che una coppia così pucciosa debba separarsi e quasi temo di leggere che cosa porterà a questa rottura tra di loro. Ovviamente, spero che alla fine torneranno insieme.
Capitolo bellissimo come i precedenti e mi ha fatto innamorare ancor di più di questa storia. Bravissima!!1
Alla prossima mia cara!
Un mega abbraccio,
Maddie


(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’)

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:57
Cap. 6:

Ciao mia cara!
Devo ammettere che Tony inizia davvero a farmi una tenerezza assurda: lui ci prova a fare lo scontroso e distaccato, di essere felice per il fatto di aver finito la tuta di Spider-Man, ma i suoi pensieri lo tradiscono. Immagino che per una persona che è sempre stato attratto dalle ragazze, rendersi conto di non considerare una persona come un semplice amico non è sempre facile da affrontare, soprattutto quando si tratta di qualcuno con cui hai avuto un inizio piuttosto burrascoso.
Ovviamente me ne fa altrettanta Peter, che purtroppo crede veramente che Tony sia felice che il lavoro con la sua tuta sia finito e che per lui fosse solamente una perdita di tempo.
Certo che le sue parole fanno più male a Stark di una cazzottata in pieno volto; infatti, quando sei innamorato di qualcuno, l’ultima cosa che vuoi sentirti dire è che lui/lei ti considera un amico e che spera che anche per te sia uguale. Non so perché, ma mi ha tanto ricordato la puntata di Lady Oscar quando lei va per la prima volta a un ballo con un vestito da donna per ballare con il conte Fersen, che, oltre a non riconoscerla, la definisce ‘il suo migliore amico’. Quindi capisco perfettamente che Tony senta il desiderio sviscerato di fargli fisicamente male; penso che lo avrei anch’io.
Per giunta, Peter infila ben bene il dito nella piaga continuando a chiedere all’altro ragazzo se vada tutto bene fino a quando quest’ultimo non gli risponde in malo modo, convincendolo ad andarsene.
La scena di Tony che incontra Spider-Man per strada l’ho letta stando seduta sul bordo della sedia – come se dovessi alzarmi da un momento all’altro – e con la bocca spalancata perché aspettavo di vedere se tutta quella fantastica conversazione, fatta di battutine, frecciatine e mezze ammissioni, arrivasse proprio al punto che è arrivata, cioè al fatidico BACIO. Ovviamente non è un bacio normale, ma il fantastico BACIO A TESTA IN GIU’. Devi sapere che è uno dei baci che ho amato di più nel mondo dei film – se vogliamo anche dei telefilm visto che ho adorato anche quando avviene in O.C.
Mi dici come si vive dopo:
«Temo che Peter non mi parlerà più, dopo questo exploit»
«Solo perché è geloso che tu abbia baciato Spider-Man piuttosto che lui… Non sottovalutarlo. Peter... lui ha una cotta pazzesca per te.»
«Allora, visto che siete così in confidenza, digli che passo a prenderlo alle nove».
Spiegamelo perché a me è quasi venuto un coccolone.
Soprattutto, ma si può finire così un capitolo?? Ora non mi darò pace fino a quando non avrò letto il prossimo.
A parte gli scherzi, mi è piaciuto tantissimo. E’ stato un bellissimo susseguirsi di emozioni ed ho trovata geniale l’idea di utilizzare Spider-Man per fare in modo che i due ragazzi si dichiarassero. È stato tutto perfetto. Sembra superfluo dire che ora sono curiosissima di leggere come andrà il loro appuntamento. Ovviamente ricordo benissimo il primo capitolo e ora ho ancora più paura di scoprire che cosa accadrà per farli allontanare così.
Complimenti davvero per tenermi così incollata a questa storia.
Alla prossima!
Un abbraccio,
Maddie


(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’)

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:55

Ciao, mia cara!
Dopo una vita torno finalmente in questi lidi. Devo ammettere che in tutto questo periodo mi sono spesso chiesta come si fossero evolute le cose tra Tony e Peter, soprattutto se finalmente si era scoperto che cosa fosse accaduto tra loro per portare a una rottura, quindi, ora che finalmente sono tornata in pista, ho voluto correre qui da te.
Ma ora basta con le chiacchiere e concentriamoci su questo quinto capitolo.
Finalmente Tony riesce ad ammettere che lui e Peter sono amici. Ce n’è voluto di tempo, ma, come si dice, meglio tardi che mai. Da una parte lo capisco perché anch’io quando qualcuno non mi fa una bella impressione all’inizio faccio un po’ fatica a cambiarla, ma, se questo accade, ne sono comunque più che felice.
Peccato che questa nuova amicizia porti a una piccola crisi con Steve e Bruce. Immagino che i due si sentino un po’ messi da parte, ma capisco anche che, quando si passa per qualche motivi molto tempo con qualcuno, sia poi normale organizzarsi per passare anche del tempo libro insieme, soprattutto se tra i due c’è una certa sintonia.
Certo che il loro progetto sta andando piuttosto a rilento, ma comprendo che Tony voglia rendere la tuta il più accessoriata possibile. Oltre al fatto che vuole inserirvi tutte cose oggettivamente comode, immagino che desideri anche fare bella figura agli occhi del resto della squadra, senza contare che, quando uno impegna del tempo dietro a un lavoro, normalmente desidera farlo al meglio.
Comunque fa un bel passo avanti quando lo invita ad andare a bere una birra insieme a lui e i suoi amici. Penso che anch’io, come Peter, avrei titubato un attimo prima d’accettare l’invito: c’è sempre un po’ di titubanza e imbarazzo ad aggiungersi in un gruppo già formato, ci si rischia davvero di sentirsi di troppo.
Infatti all’inizio il ragazzo si sente un po’ un pesce fuor d’acqua, ma fortunatamente gli altri se ne accorgono quasi subito e iniziano a parlare di argomenti che possono coinvolgere anche lui, come lo S.H.I.E.L.D.
La parte finale è di una dolcezza assurda. Si vede proprio che ormai Tony guarda Peter in modo diverso e la cosa bella è che, oltre ad essersene accorto anche lui, non lo nega a se stesso. Ho trovato troppo puccioso che volesse aspettarlo fino a quando non fosse salito sul bus e che chiede di vedersi comunque l’indomani, anche se sabato, per poter andare avanti con la tuta.
Sono davvero carinissimi insieme, ma ora mi si stringe davvero il cuore al pensiero che sia accaduto qualcosa per portarli a quel allontanamento che abbiamo visto nel primo capitolo. Spero davvero che le cose si sistemeranno.
Ovviamente il capitolo è stato scritto benissimo e senza nessun errore, quindi davvero complimenti.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura, quindi alla prossima mia cara!
Un abbraccio,
Maddie


(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’)

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:55
Cap. 4:

Ciao!
Scusa se passo solo ora a recensire questo capitoli, ma ho problemi a casa questo periodo.
Il capitolo si apre da dove era terminato il precedente, con Tony e Peter intenti a preparare un costume da Spider-Man. Come immaginava Stark Senior, è stato una buona occasione per fare in modo che i due ragazzi si conoscessero meglio: Tony ha spiegato di essere praticamente cresciuto nel quartier generale e di aver speso davvero molto tempo in quei laboratori ad imparare, mentre Pater ha raccontato di aver perso i suoi genitori quando era molto piccolo e di vivere con sua zia May, che vedeva davvero come una madre.
Iniziano a entrare tanto in sintonia da decidere di scambiarsi il numero di telefono per potersi risentire il giorno dopo. Se non sbaglio, la parte dove Tony dice che lo salverà come Spider-Man perché nessuno crederebbe che fosse quello vero, era accennata nel primo capitolo. Sbaglio?
Ovviamente anche Tony si rende conto che il loro rapporto sta lentamente cambiando e che sta cambiando anche opinione su di lui e ho trovato molto realistico il suo comportamento quasi impacciato a scuola. Immagino che non sia facile comprendere come ci si debba comportare in questi casi. Capisco anche ci sia rimasto male dal comportamento di Peter.
Finita la scuola, infatti, Parker lo raggiunge per spiegarsi. Certo all’inizio sbaglia un po’ approccio, tanto che Tony comprende che si vergogna di lui, ma, in realtà, è di se stesso che Peter si vergogna. Ha paura di rovinare la reputazione di Tony se si fa vedere vicino a lui. Ovviamente il giovane Stark gli dice che non se ne frega nulla di queste cose, che non è assolutamente a disagio se qualcuno li vede chiacchierare insieme e che lui dovrebbe tirare fuori di più il carattere.
Alla fine si danno appuntamento per quel pomeriggio al quartier generale.
Mi piace la frase finale “Il vento stava cambiando e quanto odiava dover cambiare con lui...” perché fa comprendere maggior mente il cambiamento che sta avvenendo dentro Tony. Per una persona orgogliosa non è per nulla facile ammettere di aver avuto un’impressione sbagliata di qualcuno e cambiarla.
Bel capitolo, complimenti
Maddie


(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’)

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:54
Cap. 3:

Ciao mia cara!
Con un po’ di ritardo, eccomi finalmente giungere a leggere e recensire il terzo capitolo di questa tua long. Sarei tanto voluta passare prima perché morivo dalla curiosità nel continuarla, ma purtroppo tra lavoro, spalla e sito in manutenzione, mi è stato quasi impossibili. Che brutti cattivoni, uff!!
Parlando del capitolo, devo ammettere di provare tanta tenerezza nei confronti di Tony. So perfettamente quando i tuoi genitori e altri adulti che ti circondano non fanno altro che paragonarti a qualche tuo coetaneo facendoti quasi sentire un emerito imbecille. Vorrei tanto potergli dire che col tempo questa cosa cambierà, ma non è così: anche a trent’anni continueranno sempre a paragonarti a qualcun altro. Unica cosa che posso consigliargli è di divagare con la mente quando questi episodi accadono.
Si vede proprio che per Tony quell’incontro degli Advengers è un inferno e che non vede l’ora di andare a casa, oltre al fatto che sembra proprio odiare Parker e il suo ‘sorriso dall’entusiasmo quasi esageratamente carico’. Penso che probabilmente l’avrei odiato anch’io.
Il dibattito che segue tra Tony e suo padre mi ricorda gli innumerevoli battibecchi tra me e mia madre: ‘sbuffi troppo’, ‘il tuo atteggiamento mi sta stancando’, ‘non mi dimostri la tua maturità’ e così via.
Alla fine, però, suo padre sembra più comprensibile e gli dice che è pronto ad ascoltarlo se è contrario alla decisione di far entrare Parker nel gruppo. Dopo un primo momento di contrarietà, Tony spiega tutte le sue motivazioni contro questa decisione, ma suo padre smonta in pochi secondi ogni sua tesi. Mi piace che comunque abbia permesso a suo figlio di portare le sue ragioni, perché, a suo modo, penso che sia stato un modo per fargli capire che la sua opinione per lui è comunque importante. È una cosa importante da fare con i propri figli.
Altro elemento che fa capire che comunque apprezza suo figlio è quando lo chiama per raggiungerlo al laboratorio scientifico dello S.H.I.E.L.D. per un lavoro ben retribuito che solamente lui è in grado di fare. Ovviamente Tony è molto riluttante ad accettare la richiesta, utilizzando persino la scusa dello studio, ma alla fine acconsente ad andare a dargli una mano.
Meno male che Howard non gli aveva dato nessun indizio sul lavoro che avrebbe fatto, se no con il cavolo che sarebbe andato. Penso che avrebbe preferito avvantaggiarsi compiti per tutto l’anno che progettare una tuta per Spider-Man.
«Un pigiama raccattato nei secchioni della spazzatura?» Questa battuta è il top ahahaahah!!
Peter dice di avere un bozzetto per una tuta rossa e blu che avrebbe voluto realizzare per se stesso, ma, per mancanza di soldi e attrezzature, aveva dovuto accantonarla, quindi, se gli piace, potrebbero utilizzarla come spunto per lavorarci su. Fortunatamente a Tony sembra piacere come idea, ma accetterà di dargli una mano solo a delle condizioni: di non intralciarlo, non contraddirlo e non prendere iniziativa senza prima chiedergli il consenso. Suo padre cerca di riprenderlo per questo, ma secondo me il ragazzo ha ragione: quando si lavora, soprattutto in qualcosa di così – scusami la parola – ‘artistico’, si deve seguire certe regole per avere un lavoro ottimale.
Fortunatamente Parker accetta le sue regole e Tony risponde che inizieranno immediatamente.
Devo ammettere che sono piuttosto curiosa di scoprire come andrà la progettazione di questa tuta. Secondo me i battibecchi non mancheranno, ma immagino che Tony farà di tutto per essere il più collaborativo possibile. Sì, Stark Senior ha avuto un’ottima idea per far avvicinare i due ragazzi e chissà se, involontariamente, farà veramente da Cupido.
Come i due precedenti, ho amato questo capitolo e mi ha incuriosita ancora di più nello scoprire che cosa sia accaduto tra Tony e Peter per portare quest’ultimo a prendere la decisione di trasferirsi.
Durante la lettura ho riscontrato questa piccola svista: «Che senso ha, farlo ora? mi interpelli quando ormai la decisione è presa?» Il ‘mi’ dovrebbe essere a lettera maiuscola e non minuscola, ma si tratta proprio di una minuscola svista.
Continua così perché questa storia è davvero molto bella e appassionante. Si vede che hai una dote per la scrittura e che la sai sfruttare al meglio.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!
Un mega abbraccio mia cara,
Maddie

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:52

Ciao mia cara!
Eccomi finalmente di ritorno qui in questa storia.
Prima che me ne dimentichi come nella precedente recensione, volevo farti i complimenti per l’immagine posta a inizio capitolo. È veramente fatta molto bene, senza contare che io le adoro perché mi danno proprio l’idea della copertina di un libro.
Tornando alla storia, il capitolo inizia con Tony che torna a casa in ritardo da scuola, perdendo così una riunione. Devo ammettere che io sempre ansia di addormentarmi su treni o bus proprio per questo motivo; dormire così profondamente da non accorgermi della fermata e così non scendere.
In questo momento mi sono messa un attimo nei panni di Tony: dopo una giornata di scuola, con già il mio bel peso di pensieri in testa, perdo la fermata del autobus e devo farmi un bel pezzo a piedi e quando finalmente arrivo a casa qualcuno mi ci mette il carico sopra a sottolinearmi il mio ritardo e che mio padre è anche arrabbiato con me?? Lui è stato anche troppo diplomatico, perché io probabilmente avrei iniziato a tirare oggetti in aria.
Comunque, Nick Fury gli informa che l’indomani dovrà presiedere alla riunione perché vi è un nuovo membro nella squadra degli Advengers.
Ho adorato questa frase «Quello? Sembra più uno sfigato!» perché è proprio la tipica espressione da adolescente quando ha incontrato qualcuno anche solo per pochi secondi, ma già sa che non gli va a genio.
Comunque la nuova aggiunta al gruppo si chiama Spider Man – o ‘il pagliaccio del Queens’ come lo chiama Tony – e sarà il membro più giovane dello S.H.I.E.L.D., rubando questo titolo proprio al giovane Stark. Effettivamente sottolineare questa cosa non è proprio una genialata, ma almeno Nick Fury si salva alla fine dicendo a Tony che il fatto che loro due siano coetanei, può essere un fattore positivo, anche perché frequentano la stessa scuola.
Certo che Peter ha fatto subito breccia in lui, tanto che inizia a cercarlo con lo sguardo anche a scuola. Ovviamente questo suo interesse non passa inosservato agli occhi di Steve, solo, non potendo dirgli chi è in realtà, gli racconta solamente che l’ha visto il giorno prima al quartier generale per qualche applicazione.
Cento punti a Stark per questa frase: «Non so perché, ma ce l’ha la faccia del nerd senza vita, devoto allo studio. Uno che ignora cosa sia, la vita vera.» Ti avviso che te la ruberò in qualche conversazione futura perché sono osservazioni molto alla me ahahahah
Steve, certo che sei bello quanto senza cervello. Infatti, non accontentandosi della risposta datagli da Tony, chiama Parker per farsi raccontare da lui che cosa stesse veramente facendo al quartier generale. Ovviamente Stark da corda al suo amico per mettere alle strette ‘il novellino’, ma Peter è veramente furbo e utilizza la sua stessa scusa.
Stark VS Parker: 0-1
Naturalmente Tony non ci sta a perdere la partita così e incalza sto povero ragazzo con un’altra raffica di domande per metterlo in difficoltà. Fortunatamente per lui, Tony e Steve iniziano ben presto a litigare e lui ne approfitta per sgattaiolare via.
Piccolo salto spazio temporale, e troviamo Tony che sta cercando di svignarsela il più velocemente possibile dalla scuola, quando si sente chiamare da qualcuno.
«Ah, sei tu… Park… our? Park… coso¹?» Con questa frase si è guadagnato qualche altro centinaio di punti… E’ fantastico ahahahaha Ma tutta la conversazione è meravigliosa, perché si vede proprio che a Tony sta iniziando proprio a stargli sulle scatole a Peter.
Devo ammettere che in questo momento ho provato tanta tenerezza nei confronti di Peter: il suo è davvero un grande segreto e capisco che abbia paura che una delle poche persone che ne sono a conoscenza se lo lasci sfuggire.
Poverino, cerca anche di avere un approccio un po’ più amicale, ma Tony gli taglia corto dicendo che deve andare.
La frase finale mi è piaciuta veramente molto: “A dopo, sembrava una sicurezza che per Parker voleva dire una nuova opportunità. Per Tony, era solo una mera minaccia.” Mi è piaciuta perché fa comprendere come una semplice parola possa aver significati diversi a seconda di chi l’ascolta, ma, soprattutto, lascia davvero tanta aspettativa per l’incontro che riavranno nel pomeriggio.
E’ stato un capitolo davvero molto bello e mi è piaciuto davvero tanto riscontrare le grandi differenze di atteggiamento che hanno Tony e Peter nei confronti l’uno del altro. Mi mette ancora più curiosità nello scoprire che cosa sia accaduto tra i due. Quindi, davvero tanti complimenti, anche perché è scritto veramente bene.
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura.
Alla prossima mia cara!
Un mega abbraccio,
Maddie
(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’)

Recensore Junior
12/09/19, ore 17:51

Ciao mia cara!
Devo ammettere di essere stata incuriosita da questa storia già quando ho visto l’aestetic su fb. Ovviamente la cosa che mi incuriosisce di più è vedere una versione Tony adolescente, visto che siamo abituati a vederlo in versione milionario adulto.
Ti avviso che scriverò questa recensione a mano a mano che vado avanti con la lettura, quindi se scrivo qualcosa di errato o che proprio non ti riporta con il finale del capitolo, è per questo motivo qui.
Il capitolo inizia con Tony e Steve che chiacchierano. Devo ammettere che sono felicissima che tu abbia deciso di inserire anche lui e sono proprio curioso di vederlo in questa veste. I due ragazzi stanno parlando che Parker, un loro compagno, presto cambierà scuola. Steve si chiede il motivo che ha spinto il ragazzo a prendere questa decisione, ma Tony, che ha parole non sembra molto interessarli la cosa, sembra saperne molto di più. Anzi, sembra sentirsi proprio in colpa per qualcosa che è successo. Ovviamente sono curiosissima di scoprire di che cosa si tratti, ma sono certa che, andando avanti con la lettura, lo scoprirò.
La conversazione inizia a farsi molto più animata. Infatti, anche se Tony continua a dire che a lui non interessa se Parker se ne va, Steve non gli crede. Ovviamente io do ragione a quest’ultimo, perché dai pensieri del giovane Stark si evince perfettamente il contrario.
Andando avanti nella lettura, si comprende uno dei motivi per il quale Tony sembra essere legato a suo modo a Peter: lui è l’unico che può capire il dolore che sta provando per la morte dei suoi genitori avvenuta qualche mese prima. Non posso neanche immaginare che immenso dolore sia, ma posso capire che in quei momenti non ci si senta capiti da chi non ha vissuto una situazione simile.
Devo ammettere che mi si è stretto il cuore quando Tony inizia un dialogo con se stesso, lo stesso dialogo che vorrebbe avere con Peter, se trovasse il coraggio di chiamarlo e scusarsi. Ho provato molta empatia con lui in questo momento perché anch’io sto tentennando da un po’ a scrivere una persona (motivazione molto diversa da questa) e ho timore di farlo perché so già come risponderà.
Visto quanto Tony è severo con se stesso, deve aver fatto a Parker qualcosa di veramente grave, che ovviamente sono curiosissima di scoprire.
Il giorno dopo Peter torna a scuola, ma cerca in tutti i modi di non incontrare lo sguardo di Tony. Spiega alla classe che sta per cambiare scuola a causa della lontananza da casa e altre problematiche, ma Stark sa che sono tutte menzogne. Arriva però Bruce a distoglierlo dai suoi pensieri. Il dialogo che ne segue mi ha lasciata senza parole:
“«Steve ti ha detto di Parker, vero?» osservò Banner e fu solo l'ennesimo colpo al cuore.
«Ovvio che mi ha detto di Parker… e comunque, se vuoi sapere la verità, non mi importa un granché. Che se ne vada pure», mentì, e girò l'angolo.
«No?» domandò Bruce, retorico. «Da quando in qua lo chiami per cognome, poi?» sbuffò poi, divertito da quella situazione a quanto pareva assurda.
«Da quando ci siamo lasciati. Mi dà fastidio solo nominarlo, figurati.»
«Quello perché ti senti in colpa.»”
What??? Ma allora Tony e Peter erano una coppia?? Oddio, ora sono ancora più curiosa di scoprire che cos’è accaduto tra di loro.
“Una vita di rimpianti, ecco cosa stava vivendo. Una vita fatta solo di stupide occasioni perse.” È una frase che mi è piaciuta molto, perché spesso mi ci sono sentita anch’io così.
Lo capisco anche per l’odio che prova per gli amici di Peter, anche se sa che loro due vogliono solo proteggerlo, ma per lui sono come due montagne insormontabili che gli impediscono di parlare con il ragazzo.
Sono stata felicissima nel leggere che, in un attimo di pazzia, ha seguito Peter all’interno del bus ed è sceso alla sua stessa fermata.
La conversazione tra i due si fa immediatamente piuttosto accesa, cosa del tutto plausibile visto il carico emotivo che entrambi si portano dietro.
Naturalmente, il primo motivo che gli porta a scaldarsi tanto è la decisione di Peter di cambiare scuola. Tony, infatti, pensa che sia stata una decisione troppo repentina e che non è mai una saggia decisione scappare dai propri problemi, ma l’altro ragazzo gli risponde che lui dovrebbe essere l’ultima persona a dire una cosa del genere.
Ed ecco che finalmente arriviamo al nocciolo della questione: dopo quattro mesi, Peter si è stancato di aspettare che Tony vada a parlare con lui.
“«Non sei l’unico motivo per cui me ne vado, Tony. Però… ammetto che sei stato quello scatenante. Non risolverò niente, certo ma almeno non dovrò convivere ancora con dei problemi che non posso né affrontare né risolvere. E il nostro problema...»
«Peter…»
«Anzi, i nostri problemi… Io non… non ce la faccio più. E nemmeno tu, lo so…»
«Peter.»
«Perciò anche se tu avessi davvero qualcosa da dire… e trovassi il coraggio di farlo… ed io dubito fortemente che accadrà… credi davvero che possa cambiare le cose?»
«Peter!»
«...è tardi. Troppo tardi, Tony…»”
Ok, devo ammettere che questo spezzone di dialogo mi ha veramente commossa, perché capisco il dolore che entrambi stanno provando in quel momento. Peter desidera solamente che Tony gli dica qualcosa, qualsiasi cosa, che gli faccia cambiare idea, ma Tony proprio non riesce e rimane lì in silenzio.
E’ bruttissimo vedere Peter, amareggiato, andarsene e Tony rimanere lì, inerte.
Wow!
Se questo è solamente il primo capitolo, allora posso già dire che questa storia meriterà tantissimo. Sei riuscita a farmi già appassionare, quindi sono certa che la seguirò, un po’ con i miei tempi da lumachina. Hai aperto in me diverse domande che non vedono l’ora di trovare risposta.
Il capitolo è scritto veramente molto bene, tanto da non aver riscontrato nessun tipo d’errore.
Continua così perché questa storia ha tutte le potenzialità per diventare un vero capolavoro.
Un mega abbraccio mia cara,
Maddie

(Questa recensione partecipa all’iniziativa ’10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo fb ‘Il Giardino di EFP’)